Ele Snapey

In un pomeriggio di metà aprile, ho deciso di leggere la tua "IL CORSO DI AGGIORNAMENTO", ero un po' depressa, stanca e avevo stirato un sacco di roba...Poi, questo racconto: il cielo si è fatto luminoso, gli uccellini cinguettavano e...io mi sono fatta veramente due risate.
Un racconto delizioso, ben costruito, con sei personaggi originali scintillanti. Severus è sempre il tuo splendido Severus commovente e ironico, sarcastico e deliziosamente disperato durante la preparazione della pozione.
Severus anche dolcemente dolente quando riflette, nonostante la circostanza umoristica
E chissà perché gli venne da pensare, con amara ironia, a come lui, freddo e spietato Mangiamorte al soldo dell’Oscuro Signore prima e poi coraggiosa, intrepida spia votata alla giusta causa dell’Ordine della Fenice anche a costo della vita, in quel momento se la stesse facendo sotto, sentendosi in trappola come assolutamente mai gli era accaduto in passato!

Come dire: lui è sempre Lui. La voce profonda ho avuto l'impressione sentirla risuonare nelle orecchie, la descrizione che ne hai fatto più di una volta me l'ha resa vera e presente. I bottoncini che slaccia stanco e provato(!!!) mi hanno emozionato: mi sono vista davanti il Professore e ho pensato che gli occhi che lo ammiravano non erano dodici, ma quattordici.
Un Silente che un po' ci fa e un po ci è, veramente inimitabile, per non parlare di Minerva.
Tutti insieme, con te alla guida, mi hanno fatto tornare il buonumore.
Grazie Ele.

Appena torno da Roma mi lancio in elucubrazioni. Se indovino cosa vinco???

Allora, complice una bronchite riportata a casa da Roma, ho avuto un sacco di tempo per rileggere e cercare indizi.
Cara Ida non mi basta una passeggiata sottobraccio nei sotterranei, è stata una faticaccia capire quale delle SEI streghe potessi conoscere.
Direi che IRMA DOE è Ida con approssimazione quasi al cento per cento (ma anche il lavoro hai cercato riportare al mondo magico Elena?). L'altra non poteva essere che la scrittrice cioè Ele. Lì è stato più difficile con approssimazione dell'ottanta per cento ELEANOR BUMP è Ele.
Rileggere la storia in questa chiave è stato - se possibile - più esilerante.
Nei sotterranei, con questa tosse, devo restarci almeno una notte e al caldo, se ho indovinato (non sottobraccio!)

Vado, dal professore, sperando di non attaccargli il raffreddore.

L’OCCHIO INTERIORE

Ho scelto di votare questo racconto, perché unisce una scanzonata e comica ironia ad una rappresentazione dei personaggi che mi ha fatto godere come se stessi guardando un film: un film, colorato e gradevole.
La narratrice presenta la Cooman con particolari e aggettivi che me l’hanno mostrata come se me la vedessi comparire davanti:
Davanti a lui, spettrale e allampanata, sostava un’apparizione surreale, il lungo scialle a frange buttato sulla vestaglia verde acido, i capelli divisi in due bande a formare una specie di tendina fissata con le forcine ai lati del volto, una fila di bracciali ai polsi e gli occhi sbarrati, resi ancora più enormi da lenti molto spesse.
Al di là di ogni tentazione!
Severus è una presenza travolgente e perfetta nel suo sarcasmo amaro e nei suoi foschi pensieri, molto realistico ed umano, come piace a me: in fondo anche lui è un uomo e vuole dormire!
L’originalità della trama, che non pesca dalla famosa e disgraziata profezia alla Testa di Porco, raggiunge vette di comicità che mi hanno strappato più di qualche risata.
Tuttavia nella chiusura ho provato un brivido, mi sono chiesta che cosa sarebbe accaduto se le avesse dato retta?

LA FORMULA DELLA FELICITA'

L'ho scelta perchè mi sono ritrovata nei sentimenti che prova Hermione più di quanto avrei voluto. Questo racconto mi ha riportato indietro nel tempo, a scuola, in una situazione analoga.
Storia in cui emerge grande rispetto per la conoscenza e lo studio. Nel personaggio Hermione è rappresentato il desiderio di essere apprezzati per il proprio giusto valore. Severus per le stesse ragioni sveste i suoi (finti) panni di professore bastardo e indossa quelli veri di uomo gentile e generoso.



Angelo Nero
In questo racconto ho apprezzato la scelta di utilizzare alcuni ricordi come filo rosso che unisce le due vite .
Il primo riguarda l’episodio di bullismo che scatena rabbia in Severus, ma viene trattato con leggerezza da Luna che risulta quasi disarmante per Piton. Egli si sente “letto dentro” e svelato dallo sguardo puro della ragazza a cui ha fatto da angelo custode.
La situazione si ripete nell’incontro con i Thestral, l’angelo protettore è sempre lo stesso, ma anche Luna è sempre la stessa surreale e sensibile creatura convinta che in realtà il professor Piton aveva un cuore grande, forte e coraggioso, e glielo aveva letto dentro da subito, quasi che il suo nero involucro fosse fatto semplicemente di prezioso cristallo trasparente.
Quanta sincera verità in queste parole che la scrittrice ci regala.
Fino a giungere alla scena conclusiva ricostruita con originalità e precisione fin nei minimi particolari in cui sento Luna molto vicina, quando consola Severus nel momento della morte, come ho pensato tante volte, nelle mie fantasie, di poter fare, abbracciando il mio dolce Angelo Nero.
Poi chiuse delicatamente le palpebre sugli occhi vitrei, nei quali non avrebbe più potuto veder brillare alcuna luce.
- Non rimarrà qui da solo, signore… Non questa volta… Starò io qui, con lei, a tenerle compagnia. – sussurrò piano, con infinito rispetto, quasi temendo di svegliarlo.
Raccolse una mano inerme dell’uomo e la tenne stretta tra le sue.