Titolo: Articoli preziosi
Autore: Ele Snapey - 15/01/2014
Tipologia: One shot
Rating: per tutti
Genere: Introspettivo
Personaggi: Severus Piton, Hannah Abbott, Susan Bones
Pairing: nessuno
Epoca: non definita
Avvertimenti: nessuno
Riassunto: Hannah alzò gli occhi al cielo. Da ore vagavano per Diagon Alley, e non avevano ancora la più pallida idea di cosa regalargli…
Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.
ARTICOLI PREZIOSI
Hannah Abbott guardò di sottecchi la propria compagna intenta a scrutare all’interno del locale attraverso i vetri che non si potevano definire proprio puliti, poi sospirò.
- Ti è venuta qualche idea?
- Un negozio di articoli da ricamo per la lavorazione magica a maglia non mi sembra davvero la soluzione ideale. – rispose Susan Bones, contrariata.
Proseguirono verso la bottega accanto, la cui insegna recante l’immagine di due scope incrociate cigolava allegramente, mossa dal vento.
- Un kit per la manutenzione della scopa? – azzardò Hannah.
- Splendido! E che cosa potrebbe farsene? – obiettò l’altra, in tono ironico.
Hannah alzò gli occhi al cielo. Da ore vagavano per Diagon Alley, e non avevano ancora la più pallida idea di cosa regalargli.
Era stata Susan a mettersi in testa di fare un pensiero ad alcuni insegnanti per Natale, quell’anno, forse per ingraziarseli o, dal momento che l’opportunismo non costituiva certo una caratteristica peculiare di Tassorosso, più semplicemente per esprimere loro stima e riconoscenza.
Però avevano scoperto che se già era difficile pensare a un regalo per un uomo, l’impresa diventava titanica quando si trattava di considerarne uno per Severus Piton.
Un maglione? Escluso: non gli avevano mai visto indossare altro che la redingote nera.
Un libro? E quale che non avesse già? Probabilmente la sua biblioteca privata era più fornita di quella della scuola.
Qualche ingrediente pozionistico particolare per la sua scorta personale? Ma chi si sarebbe mai azzardato a buttarsi su qualcosa di così delicato e specifico, con il rischio di sbagliare clamorosamente nella scelta e quindi di fare una figuraccia inenarrabile?
Se fosse stato per Hannah il Maestro di Pozioni non sarebbe rientrato nella lista degli insegnanti a cui fare un pensiero, ma Susan si era così fissata…
- Io non ce la faccio più, ho i piedi e le mani congelate… – si lagnò per l’ennesima volta. La giornata in effetti era molto fredda, e in più aveva il sospetto che la testardaggine della compagna fosse dettata soprattutto da quell’ ”Oltre ogni Previsione” ricevuto in Pozioni qualche giorno prima. - E se lasciassimo perdere? E’ inutile, tanto non gli troveremmo niente che va bene anche se girassimo per altri due giorni. E poi già me lo vedo guardarci senza un sorriso, con la solita aria torva, mentre noi gli diamo il pacchetto e…
- Trovato! – la interruppe Susan, illuminandosi. La compagna seguì la direzione dello sguardo e vide che andava verso un piccolo negozio malmesso, quasi nascosto nell’ombra.
- Ehi, aspetta, che cosa ti è venuto in mente?
- E’ quello che cercavo! – esclamò l’altra, con un gran sorriso, entrando di corsa nella piccola rivendita sopra la cui entrata campeggiava un’insegna antica e polverosa che recitava: “Da Eberhard O’Sullivan: Articoli Preziosi”…
***
Mancavano pochi giorni a Natale e i Sotterranei erano ancora più tetri e silenziosi, privi del consueto avvicendarsi di studenti per le lezioni.
Il professor Piton stava consultando un testo di Pozioni Antiche, quando qualcuno bussò timidamente alla porta del suo studio.
- Avanti. – mormorò, quasi meccanicamente, senza interrompere la lettura.
Un rumore lieve di passi discreti che avanzavano nella stanza lo costrinse ad alzare gli occhi dal volume.
Impalate davanti alla scrivania c’erano Hannah Abbott e Susan Bones di Tassorosso, lo sguardo ansioso e tra le mani un pacchetto accuratamente confezionato in carta verde con tanto di fiocco color argento.
Le squadrò, con cipiglio severo, socchiudendo le palpebre sullo sguardo tagliente.
- Ma voi… non dovreste essere già da un pezzo sull’Espresso, signorine? – chiese in tono basso e inquisitorio.
- Noi… ehm… quest’anno non… - attaccò Hannah, pensando a come tutto si stesse svolgendo perfettamente secondo copione.
- Per lei, professor Piton! – intervenne allora Susan, e tese fulminea il pacco all’insegnante.
L’espressione arcigna dell’uomo venne tradita dalla sorpresa.
- Per me? - prese l’involucro e guardò con aria sospettosa le due studentesse che, con un sorriso colmo di rispetto annuirono, salutarono e uscirono in fretta.
Ripresosi dallo stupore decise che prima di scartare il regalo avrebbe guardato ciò che recava scritto il biglietto allegato.
Lesse attentamente le parole sul cartoncino di una delicata sfumatura grigia, vergato con inchiostro verde brillante:
“Ad un insegnante unico e speciale che ci ha insegnato a credere sempre nelle nostre possibilità. Al miglior pozionista, con infinita gratitudine… Buon Natale! Hannah e Susan”. Prese con delicatezza tra le dita l’elegante tagliacarte d’argento con l’impugnatura finemente cesellata a forma di serpente e lo ammirò in silenzio per qualche lungo secondo.
Poi sentì il calore di una benefica serenità scendere a scaldargli il cuore e i tratti induriti si distesero mentre un raro, preziosissimo sorriso si allargava pian piano sulle sue labbra fino a illuminargli il volto e la tranquilla penombra dello studio.
Si sentì in pace con se stesso, come non gli accadeva da tanto tempo... Quel Natale qualcuno aveva finalmente pensato un po' anche a lui!