Il Calderone di Severus

Rileggiamo e commentiamo insieme HP 5, I brani relativi a Piton in italiano e inglese

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view post Posted on 1/12/2014, 16:28
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Ecco i link alle analoghe discussione sui precedenti libri: HP1 - HP2 - HP3 - HP4




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Comincio, finalmente, a proporre i brani di Harry Potter e l'Ordine della Fenice in cui il Professor Severus Piton agisce e parla, Severus, un personaggio che di libro in libro acquista spessore e sfaccettature, un Grande Personaggio che tra luce e oscurità rischia perennemente la vita e l'anima: la spia perfetta, talmente perfetta che c'è chi dimentica l'uomo dietro la maschera...
Il quinto libro è uno dei più belli scritti dalla Rowling - a mio parere - articolato e maturo.
Spero di proporvelo in modo gradevole, alternando la lettura con la "visione parallela" del quinto film di cui dove sarà possibile proporrò il copione in inglese.

Anche qui i brani scelti sono stati pazientemente selezionati da Ida, ve li proporrò in italiano ed in inglese.



HP5


75-76 Riunione dell'Ordine, Harry sente la voce di Piton.
82 Piton se ne va da Grimmould Place.
88 Sirius "parla" di Piton.
122 (le pagini precedenti e questa si riferiscono a Piton a Grimmould Place come spia dell’Ordine)

226-230 lezione di pozioni: Piton parla dei G.U.F.O e sgrida Harry che non ha seguito le istruzioni per fare la pozione
263 accenno a Piton
264 accenno a Piton
300 Lezione di Pozioni e consegna di compiti e voti .

346-349 La Umbridge partecipa alla lezione di Pozione per verificare le capacità dell’insegnante.
382-3 Quidditch e Serpeverde
489-494 Piton va a Grimmauld Place per comunicare a Potter che gli farà lezioni di Occlumanzia. Ha uno scontro con Sirius.

497-507 La prima, memorabile lezione di Occlumanzia dalla quale, personalmente, ho tratto un infinito numero di informazioni su Piton e ho veramente capito che stava indossando una maschera e che faceva realmente la spia di Silente presso Voldemort perché era incredibilmente in grado di mentirgli.
521-522 I soliti dubbi di Harry e Ron su Piton, tacitati dalla splendida Hermione.
542 ancora sull'Occlumanzia...

553-557 Seconda lezione di Occlumanzia, in cui Piton con orgoglio afferma che è suo compito scoprire cosa trama l’Oscuro Signore. Poi vi è la scena in cui Harry, per un istante, penetra nella mente di Piton e vede dei flash dei suoi ricordi. Infine Piton scopre che Harry sogna dell’Ufficio dei Misteri e Harry è stupito che si arrabbi molto più per questo che non prima, quando era penetrato nei suoi ricordi.
582 ancora sull'Occlumanzia...
595-611 Terza lezione di Occlumanzia. Vengono interrotti e Harry curiosa nel Pensatoio e vede il “peggior ricordo di Piton”.

616-618 Il famoso “Ops” di Piton quando la fiala con la pozione di Potter cade dalla cattedra e va in mille pezzi.
609 - Bugie e Occlumanzia.
625-628 Harry parla con Sirius e Lupin di quanto ha visto nel Pensatoio

659 ancora sull'Occlumanzia...
691-694 Piton, ultimo esponente dell’Ordine della Fenice rimasto a Hogwarts, aiuta Potter e non fornisce alla Umbridge il Veritaserum per interrogarlo. Harry gli dice di Felpato (e solo uno in gamba come Piton poteva capire da quel minimo indizio fornitogli). Quindi Piton se ne va ma approfitta anche per aiutare il povero Neville, evitando che Tiger lo soffochi

765-768 Silente rivela a Harry che Piton, dopo aver ricevuto il criptico avvertimento del ragazzo, si è assicurato che Sirius stesse bene e poi. Non vedendolo tornare dalla Foresta Proibita e intuendo che Harry poteva essere andato all’Uffici Misteri, ha avvertito l’Ordine che ha così potuto intervenire salvando la vita di Harry e dei suoi amici.
770-771 Silente ribadisce quanto sopra e aggiunge che Piton aveva dato alla Umbridge un falso Veritaserum quando la professoressa aveva interrogato Harry e proclama ancora una volta di fidarsi di Piton.
787-789 Minerva torna dal S. Mungo e Piton le va incontro



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Edited by chiara53 - 17/5/2023, 19:27
 
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Che sballo! Non vedo l'ora!. Grazie ancora una volta Chiara per il lavoro che fai con queste discussioni!

 
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CITAZIONE (sev89 @ 1/12/2014, 20:49) 

Che sballo! Non vedo l'ora!. Grazie ancora una volta Chiara per il lavoro che fai con queste discussioni!


Grazie, Anna. Presto ci immergeremo nella lettura e nel commento! :D
 
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CITAZIONE (chiara53 @ 1/12/2014, 21:43) 
CITAZIONE (sev89 @ 1/12/2014, 20:49) 

Che sballo! Non vedo l'ora!. Grazie ancora una volta Chiara per il lavoro che fai con queste discussioni!


Grazie, Anna. Presto ci immergeremo nella lettura e nel commento! :D

Forte Master! Questa volta mi sto preparando (o almeno ci provo :P ) rileggendo da capo il 5° libro.
 
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Tutte le pagine che vengono citate si riferiscono a Severus Piton presente a Grimmould Place in qualità di spia dell’Ordine della Fenice.





Pag. 75-76 Riunione dell'Ordine, Harry sente la voce di Piton.

[….] Ci fu una lunga pausa, interrotta solo dal funereo scricchiolio delle assi del pavimento sotto i piedi di Harry.
«Che cos'è questo posto, comunque?» sbottò, rivolto a Ron e Hermione.
«Il Quartier Generale dell'Ordine della Fenice» rispose subito Ron.
«Qualcuno si prende il disturbo di dirmi che cos'è l'Ordine della Feni-
ce?»
«È una società segreta» rispose Hermione in fretta. «La guida Silente, l'ha fondata lui. Sono le persone che hanno combattuto contro Tu-Sai-Chi l'ultima volta».
«Chi ne fa parte?» chiese Harry, fermandosi con le mani in tasca.
«Un po' di gente...»
«Ne abbiamo visti una ventina» disse Ron, «ma crediamo che ce ne siano degli altri».

…………………………………………………………………………………………


«Allora voi due avete superato gli esami di Materializzazione, eh?»
chiese Harry imbronciato. «Con lode» rispose Fred, che reggeva quello che sembrava un filo molto
lungo color carne.
«Ci avreste messo solo trenta secondi di più a scendere le scale» osservò
Ron.
«Il tempo è galeoni, fratellino» ribatté Fred. «Comunque, Harry, stai disturbando la ricezione. Orecchie Oblunghe» aggiunse in risposta alle sopracciglia inarcate di Harry, e mostrò il filo che, Harry se ne accorse in quel momento, si dipanava fin sul pianerottolo. «Stiamo cercando di senti-
re che cosa succede di sotto».
«Dovete stare attenti» disse Ron, fissando l'Orecchio, «se la mamma ne vede un altro...»
«Vale la pena di rischiare, è una riunione importante» rispose Fred.
La porta si aprì e comparve una lunga zazzera di capelli rossi.
«Oh, ciao, Harry!» disse allegramente Ginny, la sorella minore di Ron. «Mi pareva di aver sentito la tua voce».
Rivolta a Fred e George, aggiunse: «Niente da fare con le Orecchie Oblunghe, ha gettato un Incantesimo Imperturbabile sulla porta della cucina».
«Come fai a saperlo?» chiese George, mortificato.
«Tonks mi ha spiegato come scoprirli» rispose Ginny. «Basta buttare qualcosa contro la porta, e se non riesce a fare contatto vuol dire che la porta è stata Imperturbata. Ho provato a gettare delle Caccabombe dalla cima delle scale e non fanno che rimbalzare indietro, quindi non è possibile che le Orecchie Oblunghe riescano a passarci sotto».
Fred trasse un profondo sospiro.
severuspiton

«Peccato, avevo proprio voglia di scoprire che cosa sta combinando il vecchio Piton».
«Piton!» esclamò Harry. «È qui?»
«Sicuro» disse George, che chiuse cautamente la porta e si sedette su uno dei letti; Fred e Ginny lo imitarono. «Fa rapporto. Top secret».
«Idiota» disse Fred pigramente.
«È dalla nostra parte, adesso» osservò Hermione in tono di rimprovero.
Ron sbuffò. «Questo non gli impedisce di essere un idiota. Come ci guarda, quando ci vede...»
«Non piace nemmeno a Bill» disse Ginny, come se questo sistemasse la faccenda.
Harry non era sicuro che la sua rabbia si fosse già placata; ma la sete di informazioni al momento superava il bisogno di urlare. Sprofondò nel letto di fronte agli altri.

alan-rickman-severus-snape-nel-film-harry-potter-e-l-ordine-della-fenice-125256



Pag. 82 Piton se ne va da Grimmould Place

Ron sgranò gli occhi rivolto a Harry. «Hermione non ha ancora rinuncia-to al CREPA».
«Non si chiama CREPA!» Hermione si infervorò. «Si chiama Comitato per la Riabilitazione degli Elfi Poveri e Abbrutiti. E non sono solo io, anche Silente dice che dovremmo essere gentili con Kreacher».
«Sissì» disse Ron. «Andiamo, muoio di fame».
Uscì per primo sul pianerottolo, ma prima che cominciassero a scendere le scale...
«Fermi!» bisbigliò Ron, facendo scattare un braccio per bloccare Harry e Hermione. «Sono ancora nell'ingresso, forse riusciamo a sentire qualcosa».
Il terzetto spiò cauto oltre il corrimano. Il tetro ingresso era affollato di maghi e streghe, compresa la scorta di Harry al completo. Sussurravano eccitati. Al centro del gruppo Harry vide la testa scura e unticcia e il naso prominente dell'insegnante di Hogwarts che meno amava, il professor Piton. Si sporse un po' di più. Voleva proprio sapere che cosa faceva Piton per l'Ordine della Fenice...
Un sottile spago color carne calò davanti agli occhi di Harry. Guardando in su, vide Fred e George sul pianerottolo di sopra, che facevano scendere cautamente l'Orecchio Oblungo verso lo scuro manipolo di persone di sotto. Un attimo dopo, però, presero tutti a muoversi verso la porta e spariro-
no.
«Maledizione» Harry udì Fred sussurrare, mentre riavvolgeva l'Orecchio Oblungo.
Sentirono la porta d'ingresso aprirsi e richiudersi.
«Piton non cena mai qui» disse Ron a Harry, piano. «Grazie al cielo. Andiamo».



5+Grimmauld




Pag 88 Sirius "parla" di Piton.

Harry sentì qualcosa strusciare contro le sue ginocchia e sussultò, ma era solo Grattastinchi, il gatto rosso con le gambe storte di Hermione, che girò ancora una volta attorno alle sue caviglie, facendo le fusa, poi balzò in grembo a Sirius e si acciambellò.
. Sirius lo grattò dietro le orecchie con aria assente e si rivolse a Harry, senza abbandonare la sua espressione cupa.
«Hai passato una bella estate finora?» «No, schifosa» rispose Harry.
Per la prima volta qualcosa di simile a un ghigno passò sul volto di Si-rius.
«Non so proprio di che cosa ti lamenti».
«Che cosa?» disse Harry incredulo.
«Personalmente, avrei accolto con gioia un attacco di Dissennatori. Una lotta mortale per la mia anima avrebbe interrotto piacevolmente la monotonia. Tu credi che ti sia andata male, ma almeno hai potuto uscire e andare in giro, muovere le gambe, buttarti in qualche rissa... io sono chiuso qui dentro da un mese».
«Come mai?» chiese Harry, accigliato.
«Perché il Ministero della Magia mi sta ancora cercando e Voldemort ormai saprà che sono un Animagus, Codaliscia gliel'avrà detto. Così il mio brillante travestimento è inutile. Non c'è molto che possa fare per l'Ordine della Fenice... o almeno è ciò che pensa Silente».
Qualcosa nel tono piatto con cui Sirius pronunciò il nome di Silente disse a Harry che anche lui non era molto soddisfatto del Preside. Harry provò un improvviso trasporto verso il padrino.
«Almeno tu sai che cosa sta succedendo» disse incoraggiante.
«Oh, sicuro» replicò Sirius sarcastico. «Ascolto le relazioni di Piton e mi tocca incassare tutte le sue subdole allusioni al fatto che lui è fuori che rischia la vita mentre io sto qui seduto comodo a divertirmi... e poi mi chiede come vanno le pulizie...» [….]

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pag 122 accenno alla frequentazione di Grimmauld Place da parte di Piton.

Piton entrò e usci furtivamente
di casa molte volte, anche se con sollievo di Harry non si trovarono mai faccia a faccia; Harry vide anche di sfuggita la sua insegnante di Trasfigurazione, la professoressa McGranitt, che sembrava assai strana, vestita con un abito e un soprabito Babbani, e anche lei troppo indaffarata per attardarsi.



In inglese




Riunione dell'Ordine, Harry sente la voce di Piton.

There was a long pause, broken only by the mournful creak of the floorboards below Harry's feet.
"What is this place, anyway?" he shot at Ron and Hermione.
"Headquarters of the Order of the Phoenix," said Ron at once.
"Is anyone going to bother telling me what the Order of the Phoenix -?"
"It's a secret society," said Hermione quickly. "Dumbledore's in charge, he founded it. It's the people who fought against You-Know-Who last time."
"Who's in it?" said Harry, coming to a halt with his hands in his pockets.
"Quite a few people -"
"We've met about twenty of them," said Ron, "but we think there are more."



"You two passed your Apparation tests, then?" asked Harry grumpily.
"With distinction," said Fred, who was holding what looked like a piece of very long, flesh-coloured string.
"It would have taken you about thirty seconds longer to walk down the stairs," said Ron.
Time is Galleons, little brother," said Fred. "Anyway, Harry, you're interfering with reception. Extendable Ears," he added in response to Harry's raised eyebrows, and held up the string which Harry now saw was trailing out on to the landing. We're trying to hear what's going on downstairs."
"You want to be careful," said Ron, staring at the Ear, "if Mum sees one of them again…"
"It's worth the risk, that's a major meeting they're having," said Fred.
The door opened and a long mane of red hair appeared.
"Oh, hello, Harry!" said Ron's younger sister, Ginny, brightly. "I thought I heard your voice."
Turning to Fred and George, she said, "It's no-go with the Extendable Ears, she's gone and put an Imperturbable Charm on the kitchen door."
"How d'you know?" said George, looking crestfallen.
Tonks told me how to find out," said Ginny. "You just chuck stuff at the door and if it can't make contact the door's been Imperturbed. I"ve been flicking Dungbombs at it from the top of the stairs and they just soar away from it, so there's no way the Extendable Ears will be able to get under the gap."
Fred heaved a deep sigh.
"Shame. I really fancied finding out what old Snape's been up to."
"Snape!" said Harry quickly. "Is he here?"
"Yeah," said George, carefully closing the door and sitting down on one of the beds; Fred and Ginny followed. "Giving a report. Top secret."
"Git," said Fred idly.
"He's on our side now," said Hermione reprovingly.
Ron snorted. "Doesn't stop him being a git. The way he looks at us when he sees us."
"Bill doesn't like him, either," said Ginny, as though that settled the matter.
Harry was not sure his anger had abated yet; but his thirst for information was now overcoming his urge to keep shouting. He sank on to the bed opposite the others.


Piton se ne va da Grimmould Place

"Hermione still hasn't given up on SPEW -"
"It's not SPEW!" said Hermione heatedly. "It's the Society for the Promotion of Elfish Welfare. And it's not just me, Dumbledore says we should be kind to Kreacher too."
"Yeah, yeah," said Ron. "C"mon, I"m starving."
He led the way out of the door and on to the landing, but before they could descend the stairs ."
"Hold it!" Ron breathed, flinging out an arm to stop Harry and Hermione walking any further. They're still in the hall, we might be able to hear something."
The three of them looked cautiously over the banisters. The gloomy hallway below was packed with witches and wizards, including all of Harrys guard. They were whispering excitedly together. In the very centre of the group Harry saw the dark, greasy-haired head and prominent nose of his least favourite teacher at Hogwarts, Professor Snape. Harry leant further over the banisters. He was very interested in what Snape was doing for the Order of the Phoenix…
A thin piece of flesh-coloured string descended in front of Harrys eyes. Looking up, he saw Ered and George on the landing above, cautiously lowering the Extendable Ear towards the dark knot of people below. A moment later, however, they all began to move towards the front door and out of sight.
"Dammit," Harry heard Fred whisper, as he hoisted the Extendable Ear back up again.
They heard the front door open, then close.
"Snape never eats here," Ron told Harry quietly. Thank God. C"mon."


Sirius "parla" di Piton.
Harry felt something brush against his knees and started, but it was only Crookshanks, Hermione's bandy-legged ginger cat, who wound himself once around Harry's legs, purring, then jumped on to Sirius's lap and curled up. Sirius scratched him absent-mindedly behind the ears as he turned, still grim-faced, to Harry.
"Had a good summer so far?"
"No, it's been lousy," said Harry.
For the first time, something like a grin flitted across Sirius's face.
"Don't know what you're complaining about, myself."
"What?" said Harry incredulously.
"Personally, I"d have welcomed a Dementor attack. A deadly struggle for my soul would have broken the monotony nicely. You think you've had it bad, at least you've been able to get out and about, stretch your legs, get into a few fights… I"ve been stuck inside for a month."
"How come?" asked Harry, frowning.
"Because the Ministry of Magic's still after me, and Voldemort will know all about me being an Animagus by now, Wormtail will have told him, so my big disguise is useless. There's not much I can do for the Order of the Phoenix… or so Dumbledore feels."
There was something about the slightly flattened tone of voice in which Sirius uttered Dumbledore's name that told Harry that Sirius, too, was not very happy with the Headmaster. Harry felt a sudden upsurge of affection for his godfather.
At least you've known what's been going on," he said bracingly.
"Oh yeah," said Sirius sarcastically. "Listening to Snape's reports, having to take all his snide hints that he's out there risking his life while I"m sat on my backside here having a nice comfortable time… asking me how the cleanings going -"

Accenno alla frequentazione di Grimmauld Place da parte di Piton.

Snape flitted in and out of the house several times more, though to Harry's relief they never came face to face; Harry also caught sight of his Transfiguration teacher Professor McGonagall, looking very odd in a Muggle dress and coat, and she also seemed too busy to linger.


Vi lascio ai commenti....

Edited by Ida59 - 2/2/2016, 16:37
 
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Bellissimi questi brani! Io avrei tanto voluto sentire Severus fare battutine sarcastiche a Sirius che se ne sta rinchiuso in casa di sua madre, mentre lui rischia la vita- Immagino il suo mitico e unico sopracciglio alzato, e il sorrisetto mezzo malefico stampato sul viso...Questo uomo è eccezionale!. Mi dispiace solo che metà ordine, a parte Silente non si fidi di lui...Se solo sapessero quanto importante è il suo operato e quanta fatica costa più che altro. Avrei voluto mandarci uno di loro da Voldemort, chissà se sarebbero durati...Io già allora tifavo per lui, e non dubitavo sulla sua fedeltà.
 
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CITAZIONE
Pag. 75-76 Riunione dell'Ordine, Harry sente la voce di Piton.
«Peccato, avevo proprio voglia di scoprire che cosa sta combinando il vecchio Piton».
«Piton!» esclamò Harry. «È qui?»
«Sicuro» disse George, che chiuse cautamente la porta e si sedette su uno dei letti; Fred e Ginny lo imitarono. «Fa rapporto. Top secret».

Ecco, ammetto che quando per la prima volta ho letto queste parole nel quinto libro, mi si è aperto sul viso un sorriso da sballo!!! Avevo ragione!!! Avevo sempre avuto ragione io contro un sacchissimo di persone!!! Piton faceva la spia per Silente!!! Era tornato da Voldemort e lo spiava per conto di Silente, esattamente come avevo sempre sostenuto io contro la maggioranza che non credeva che Piton potesse riuscire ad ingannare Voldemort!!!
Lo ammetto, è stata una soddisfazione sopraffina scoprire che avevo sempre avuto ragione io! :esulto: :gaudio: :ola:

CITAZIONE
Pag. 82 Piton se ne va da Grimmould Place

Voleva proprio sapere che cosa faceva Piton per l'Ordine della Fenice...

E io invece lo sapevo, l'avevo sempre saputo!!! Tiè, tiè e tiè! :esulto: :gaudio: :ola:


CITAZIONE
Pag. 82 Piton se ne va da Grimmould Place
«Piton non cena mai qui» disse Ron a Harry, piano. «Grazie al cielo. Andiamo».

Su questa frase, invece, si apre tutto il tremendo e vasto mondo della solitudine di Severus... e del suo rifiuto da parte degli altri. Perchè lui lo sa benessimo che, nonostante gli inviti d'obbligata cortesia di Molly, nessuno lo voleva realmente a quelle cene. Del resto, a differenza di Sirius, Severus aveva un lavoro molto sporco da fare, altro che le pulizie di casa...


CITAZIONE
Pag 88 Sirius "parla" di Piton.

«Oh, sicuro» replicò Sirius sarcastico. «Ascolto le relazioni di Piton e mi tocca incassare tutte le sue subdole allusioni al fatto che lui è fuori che rischia la vita mentre io sto qui seduto comodo a divertirmi... e poi mi chiede come vanno le pulizie...»

Hihihi... certo che sarebbe bello aver potuto leggere di un loro... scontro! Peccato che la Rowling ci ha concesso solo quello in cui Piton parla con Harry dicendogli delle lezioni di Occlumanzia.
 
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CITAZIONE (Ida59 @ 22/1/2015, 20:33) 
CITAZIONE
Pag. 75-76 Riunione dell'Ordine, Harry sente la voce di Piton.
«Peccato, avevo proprio voglia di scoprire che cosa sta combinando il vecchio Piton».
«Piton!» esclamò Harry. «È qui?»
«Sicuro» disse George, che chiuse cautamente la porta e si sedette su uno dei letti; Fred e Ginny lo imitarono. «Fa rapporto. Top secret».

Ecco, ammetto che quando per la prima volta ho letto queste parole nel quinto libro, mi si è aperto sul viso un sorriso da sballo!!! Avevo ragione!!! Avevo sempre avuto ragione io contro un sacchissimo di persone!!! Piton faceva la spia per Silente!!! Era tornato da Voldemort e lo spiava per conto di Silente, esattamente come avevo sempre sostenuto io contro la maggioranza che non credeva che Piton potesse riuscire ad ingannare Voldemort!!!
Lo ammetto, è stata una soddisfazione sopraffina scoprire che avevo sempre avuto ragione io! :esulto: :gaudio: :ola:

CITAZIONE
Pag. 82 Piton se ne va da Grimmould Place

Voleva proprio sapere che cosa faceva Piton per l'Ordine della Fenice...

E io invece lo sapevo, l'avevo sempre saputo!!! Tiè, tiè e tiè! :esulto: :gaudio: :ola:

Forse perchè all'epoca non ero ancora forumizzata (che brutta parola :lol: ), mi facevo tutte le mie elucubrazioni da me medesima, interfacciandomi solo con una ragazza di Bologna, una mia amica che era pro Piton da sempre.
Forse perchè mi sembrava quasi ovvio che Severus non potesse essere altro che la spia di Silente, perchè l'ho apprezzato da subito, dai libri, quando non aveva ancora le fattezze di Alan.
Mi chiedo perchè ne fossi così sicura, ma era così,istintivamente, lui era il mio Piton e questo brano per me è scorso naturalmente ovvio.
Comprendo, tuttavia, la sofferenza di chi ha dovuto difendere Severus davanti al mondo e la gioia un po' sadica di scoprire di aver avuto ragione. :rolleyes:
Mi dispiace di non essere stata dei vostri all'epoca. Avrete stappato champagne alla faccia dei detrattori! :P
CITAZIONE (Ida59 @ 22/1/2015, 20:33) 
CITAZIONE
Pag. 82 Piton se ne va da Grimmould Place
«Piton non cena mai qui» disse Ron a Harry, piano. «Grazie al cielo. Andiamo».

Su questa frase, invece, si apre tutto il tremendo e vasto mondo della solitudine di Severus... e del suo rifiuto da parte degli altri. Perchè lui lo sa benessimo che, nonostante gli inviti d'obbligata cortesia di Molly, nessuno lo voleva realmente a quelle cene. Del resto, a differenza di Sirius, Severus aveva un lavoro molto sporco da fare, altro che le pulizie di casa...

Questa frase è quella che mi ha ispirato quando ho scritto una mia storia.
La solitudine di Severus è qualcosa di desolante e tristissimo.
Hai ragione, Ida, nessuno lo voleva davvero a quella tavola, a condividere il momento conviviale e amichevole, nè Sirius, nè Harry, ma nemmeno i Weasley, perchè in fondo chi fa il doppiogioco -anche se sta dalla tua parte - non è mai benvisto, eppure è quello rischia la vita più di altri, ma è sempre stato così anche nelle guerre Babbane: le spie diventano eroi solo se muoiono...

Lui sente di essere un paria, un escluso, un diverso e, per non essere respinto, respinge per primo. Quanto dolore, quanta amarezza mi lascia quell'uscire in silenzio, quasi di nascosto, ombra tra le ombre.
Penso alla casa calda e profumata di cucina (anche se si tratta di Grimmauld Place)e lui che se ne va silenzioso per scomparire nella notte gelata.
Solo.
La sua è una vera condanna alla solitudine, spesso autoinflitta, per non soffrire ancora di più.
E' strano come poche parole creino un mondo di immagini, emozioni e rispetto per un grande eroe a tutto tondo...

CITAZIONE
pag 122 accenno alla frequentazione di Grimmauld Place da parte di Piton.

Piton entrò e usci furtivamente di casa molte volte, anche se con sollievo di Harry non si trovarono mai faccia a faccia

Aggiungo anche quest'ultima "perla". Harry è colui che più di tutti riceve la protezione e le attenzioni di Severus, possibile che non lo sfiori mai un dubbio?
Purtroppo sembra di sì...
Quel furtivamente nasconde altri sott'intesi: le spie sono furtive, agiscono senza farsene avvedere, ne va della loro vita.
Amo Severus, lo amerò per sempre! :lovelove:
 
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CITAZIONE (chiara53 @ 23/1/2015, 16:12) 
Questa frase è quella che mi ha ispirato quando ho scritto una mia storia.
La solitudine di Severus è qualcosa di desolante e tristissimo.
[...]
Lui sente di essere un paria, un escluso, un diverso e, per non essere respinto, respinge per primo. Quanto dolore, quanta amarezza mi lascia quell'uscire in silenzio, quasi di nascosto, ombra tra le ombre.
Penso alla casa calda e profumata di cucina (anche se si tratta di Grimmauld Place)e lui che se ne va silenzioso per scomparire nella notte gelata.
Solo.
La sua è una vera condanna alla solitudine, spesso autoinflitta, per non soffrire ancora di più.
E' strano come poche parole creino un mondo di immagini, emozioni e rispetto per un grande eroe a tutto tondo...

In effetti, non ho assolutamente nulla da aggiungere o da rispondere. Ma sono così belle le tue parole che vale la pena di sottolinearle e di rileggerle.
Inoltre ti meriti questa: :Streghetta:
Anche perchè dalle tue parole potrebbe anche nascere una breve fiction per seguire Severus che, stringendosi nel suo mantello, nella notte s'immerge in una silenziosa e fredda nebbia animata dalle ombre del suo passato...


Edited by chiara53 - 13/5/2023, 18:14
 
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Grazie, Ida, prendo al volo la streghetta viola. :wub: :wub: :wub:
 
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Minervina
view post Posted on 30/1/2015, 20:06




Bene, riprendiamo i commenti da dove eravamo rimasti. Grazie Chiaretta!
Ho aspettato un po’, perché di carne al fuoco in questi mesi ne abbiamo avuta davvero tantissima, ma ora che avete già meravigliosamente rotto il ghiaccio (e io mi sono ricordata della discussione!) non potevo star zitta a lungo… sul quinto volume, poi!
Cerco di andare per gradi, perché questo esordio lo trovo particolarmente denso.

CITAZIONE
«Peccato, avevo proprio voglia di scoprire che cosa sta combinando il vecchio Piton».
«Piton!» esclamò Harry. «È qui?»
«Sicuro» disse George, che chiuse cautamente la porta e si sedette su uno dei letti; Fred e Ginny lo imitarono. «Fa rapporto. Top secret».
«Idiota»disse Fred pigramente.
«È dalla nostra parte, adesso»osservò Hermione in tono di rimprovero.
Ron sbuffò. «Questo non gli impedisce di essere un idiota. Come ci guarda, quando ci vede...»
«Non piace nemmeno a Bill» disse Ginny, come se questo sistemasse la faccenda.

Ecco qui, a mio avviso, il primo cambiamento, molto significativo, nel cliché degli incipit della Rowling: questa volta Severus non fa la sua prima apparizione in carne ed ossa ad Hogwarts, nell’atto di accogliere i ragazzi a scuola la sera del Banchetto, bensì ci viene anticipata, per bocca d’altri, solamente la sua presenza in Grimmauld Place il giorno in cui Harry viene condotto per la prima volta nel Quartier Generale e gli viene svelata l’esistenza dell’Ordine della Fenice, di cui il suo professore fa parte.
All’inizio del nuovo anno, non ritroviamo dunque Severus nell’ambiente neutrale della scuola, ma proprio ben collocato nello schieramento di Silente e con un ruolo di spicco, come confermano le parole di George. Una cosa notevole, direi: lo scorbutico professore, sgradito e sospettato, viene introdotto, in questo caso, direttamente nel covo dei “buoni”, come il personaggio di punta della riunione segretissima dell’Ordine che lotta contro Voldemort. Per chi non lo avesse capito…
Harry, dal canto suo, si mostra stupito con gli amici nell’apprendere la notizia che l’insegnante di Pozioni si trova sotto il suo stesso tetto ed è buffo che il ragazzo non immagini neppure quanto si trovino per davvero sotto lo stesso tetto, ad un livello ben più profondo di quello si possa pensare. È significativo che la prima menzione di Severus venga sottolineata proprio così, attraverso l’incredulità di Harry e, poco più avanti, stemperata dall’ostilità e dalla confusione del colloquio che intavolano i ragazzi, utile a mischiare le carte della lealtà del mago che, in questo esordio di volume, l’autrice ha quasi imperdonabilmente messo dalla parte “giusta”.
Per molti versi, quindi, il breve battibecco citato io l’ho trovato illuminante e scandito da tre passi importanti: la domanda di Harry, il secco “idiota”, pronunciato da Fred, e il rimprovero di Hermione, che esemplificano non solo la posizione dei personaggi, ma anche e soprattutto quella dei lettori.
Ora, George dice che Severus sta “facendo rapporto. Top secret”. Presumibilmente, il professore si trova dunque nell’atto di riferire dell’incontro con Voldemort, avvenuto appena qualche mese prima, dopo la scena dell’infermeria, e non c’è da stupirsi che il colloquio con i membri dell’Ordine si protragga ormai da parecchio tempo, come ci viene fatto intendere. Lui, il personaggio più importante di questo consesso (come si nota più avanti anche dal fatto, meramente visivo, che Severus si trova al centro del gruppo fermo sul pianerottolo), possiede evidentemente delle informazioni così vitali che i convenuti hanno pensato bene di incantare perfino la porta (“Niente da fare con le Orecchie Oblunghe, [Molly] ha gettato un Incantesimo Imperturbabile sulla porta della cucina” (p.83)) di un luogo già assai protetto, segreto e nascosto, e c’è da credere che i rischi non vengano soltanto da un manipolo di adolescenti che origlia dai piani superiori.
Un lettore attento lo capisce con chiarezza già dal quarto libro che Severus sta facendo la spia esponendosi ad un gravissimo rischio, fin dalla scena del Marchio nel volume precedente, ma l’autorità della Potter-visione non può essere disconosciuta ed ecco qui le parole dei fratelli Weasley. La Rowling, attenta come sempre ai termini e alle descrizioni, non manca di ricondurre l’attenzione su Severus nel più becero dei modi: un secco “idiota”, per bocca di Fred, spalleggiato dal fratello Ron, ci restituisce subito alle antiche certezze sul personaggio e Ginny chiude il cerchio, limitandosi ad affidarsi all’autorità di Bill, che non sopporta nemmeno lui il professore.
E ora mi riallaccio un momento a te, Chiara, alla tua osservazione che cito qui:

CITAZIONE (chiara53 @ 23/1/2015, 16:12) 
Harry è colui che più di tutti riceve la protezione e le attenzioni di Severus, possibile che non lo sfiori mai un dubbio?
Purtroppo sembra di sì...

Davvero ti dà questa impressione, Chiaretta? Lo dico perché qui, a me, pare quasi l’inverso.
Ti spiego: io noto che Harry, a parte la domanda iniziale, non dice nulla. La Potter-visione in questa fase, è affidata agli amici. Harry si limita ad ascoltare gli altri e, più avanti, a desiderare di saperne qualcosa di più. Un desiderio che sovrasta la rabbia per essere stato all’oscuro di tutto durante l’estate e anche per la scocciatura di dover vedere lo sgradito professore fare avanti e indietro, come fa anche Minerva, per Grimmauld Place.
A me, però, sembra quasi che in questo desiderio di sapere e in questo tacere ogni insulto nei confronti di Severus da parte del protagonista in prima persona, sia rimasto qualcosa di importante e di significativo dell’ultimo sguardo che Harry si è scambiato con Severus, alla fine del quarto libro; le domande e i dubbi, per esempio, sempre più assillanti e sono proposti in modo neutro, senza infierire da parte del ragazzo. Lo fanno solo i fratelli Weasley, al suo posto; lui no.
Non è un caso, io credo, che il volume precedente si chiuda con un Harry che si pone dei precisi interrogativi sul suo professore e che si riapra il sipario, nel quinto, con quella domanda sbalordita del protagonista, seguita poco dopo dalla successiva attestazione della volontà del ragazzo di sapere cosa faccia Severus per l’Ordine. Esattamente gli stessi contenuti, le stesse domande, la stessa incredulità. No, per me non è un caso; c’è come un rimando, un’assonanza piuttosto evidente tra i due momenti. A livello cronologico, tra l’altro, è passato anche poco tempo a dire il vero.
La diffidenza, certo, c’è sempre, e pure nessuna voglia di incrociare il professore fosse pure per caso, nei giorni successivi, quando i ragazzi lo sentono andare e venire furtivamente, in silenzio, come se fingesse di non esistere, conscio del disagio che causa la sua presenza, ma in Harry si fa anche strada una voglia di sapere che è più forte di ogni altra remora ed è, per di più, reiterata dalla sua autrice, in chiusura e in riapertura di due volumi centrali della saga per quel che riguarda la conoscenza del personaggio di Severus.

CITAZIONE
Al centro del gruppo Harry vide la testa scura e unticcia e il naso prominente dell'insegnante di Hogwarts che meno amava, il professor Piton. Si sporse un po' di più. Voleva proprio sapere che cosa faceva Piton per l'Ordine della Fenice…

Che Severus sia l’insegnante meno amato di Harry è ormai come una certezza, un dato quasi scontato, un ritornello noto, eppure il protagonista è incerto e, più che incerto, curioso. Si sporge per sentire meglio, evita di parlare a vanvera e si pone in ascolto, cerca risposte, proprio come aveva fatto poco tempo prima, a fine anno scolastico. Si fa strada in Harry, come dicevo, quel dubbio che è rimasto insoluto alla fine del volume precedente. Dubbio supportato, non a caso, dall’unica voce davvero discordante, tra quelle dei coetanei: Hermione.
La ragazza, come continuerà a fare poi nel corso di tutto il romanzo, non smetterà mai di ricordare ai suoi compagni di scuola che Severus ora è dalla loro parte e che ci sarà pur sempre un motivo se Silente si fida di lui. E si consideri, come ben sappiamo, che Hermione, Potter-visione permettendo, è una voce molto autorevole e degna di stima nell’ottica del lettore comune e non è un caso che, fin da subito, intervenga con tono di rimprovero nei confronti degli amici in difesa di Severus. Del resto, Hermione è un personaggio chiave della storia, non solo per il ruolo di co-protagonista, ma anche perché è posta dall’autrice sul difficile crinale che sta tra la Potter-visione e l’oggettività, ed è per questo che, secondo me, il suo contributo su Severus diventa mille volte più prezioso di quanto appaia.

CITAZIONE
Sentirono la porta d'ingresso aprirsi e richiudersi.
«Piton non cena mai qui» disse Ron a Harry, piano. «Grazie al cielo. Andiamo».

Qui, Ida e Chiara, inutile dire che io sono pienamente, assolutamente d’accordo con voi.
Si potrebbero scrivere interi racconti a tema missing moments, su queste due tragiche righe.
Da notare, inoltre, che l’originale inglese, in modo ancor più preciso, si riferisce a tutti i pasti in generale e non solo alla cena.
E certo non è difficile immaginare con che animo Severus arrivi e faccia rapporto in quella casa (che in più è la casa di Sirius), dove entra da alleato eppure anche da nemico, che vive le ore che passa lì come in un non-luogo, in un posto che non è mai davvero accogliente come lo è per gli altri, mai caldo e sicuro come lo è per chi è confortato dalla presenza degli amici, un posto di cui la sua sola presenza incupisce l’affiatato gruppo di persone che siede intorno allo stesso tavolo, una casa della quale Severus conosce solo gli angoli tetri e i silenzi ostili, ma non lo scoppio di una risata, i profumi della cucina di Molly, due chiacchiere innocue. Certo che farebbe fatica a partecipare, ed è certo anche che non vivrebbe niente con la leggerezza con cui, anche se temporaneamente, gli altri sarebbero forse in grado di distrarsi. Ma non c’è niente, nemmeno un’ora, o un minuto, che possa offrirgli un brandello di pace, che possa farlo respirare per un momento fuori dall’apnea in cui la sua esistenza si svolge; fra nemici che disprezza e amici che lo odiano.

CITAZIONE (chiara53 @ 23/1/2015, 16:12) 
E' strano come poche parole creino un mondo di immagini, emozioni e rispetto per un grande eroe a tutto tondo...

Vero. Verissimo. In queste righe, la solitudine dell’anima trova eco nella solitudine di luoghi; luoghi di transito, dove non ci si ferma mai né col corpo, né col cuore. La metafora più azzeccata di un uomo che, in effetti, non ha una casa affettiva, tranne che ad Hogwarts, almeno prima della morte di Silente. Che vive la sua isolata non-appartenenza nel silenzio che si spegne fuori dall’uscio di un quartier generale dove gli alleati non si fidano di lui e non vedono l’ora che vada via; che prosegue nel buio atroce di un luogo imprecisato (forse Casa Riddle?) in cui incontra Voldemort e i Mangiamorte; che finisce nell’oscurità desolante di Spinner’s End.
La casa, quel luogo magico, reso ancor più magico da chi lo abita e lo rende amorevole, Severus non la conosce.
È vero, forse Molly, unica fra tutti, deve averlo talvolta pregato di restare, con cortesia, ma con la speranza di sentirlo declinare, perché la sua presenza, in fin dei conti, è una presenza estranea alla “famiglia” e a quell’insieme armonioso di persone che non si ritroverebbe insieme con la stessa allegria e spensieratezza avendo lui come commensale.
Lui che non conoscono davvero; lui che è capitato lì fra loro e lavora con loro senza essere con loro, come un intruso impacciato e distante fra cose che invece si somigliano; lui, con il quale si fa fatica a parlare; lui, che mette soggezione con la sua austerità e terrore per le ombre che gravitano sul suo passato. Lui, che sembra non c’entri niente, che non abbia niente in comune con il loro amore, solo perché la fiamma che gli brucia dentro è così nascosta che la sua luce e il suo calore non riescono, né vogliono, mai venire in superficie, rischiando di restare agghiacciate da quel gelido vento di disprezzo che lui, per primo, soffia senza pietà su sé stesso.
Ecco, questo è ciò che ferisce di più: Severus ha la sensibilità giusta per farlo, per rifiutare l’invito. Fa male immaginare il suo rifiuto garbato, il suo sguardo scintillante di fierezza e di dolore che, come quando dice “lo sono”, si rende pronto anche a questa prova, a sopportare la pena umiliante della sfiducia di coloro che sta proteggendo. La sua capacità di compiere tutto quello che un normale essere umano esiterebbe a compiere, brilla di silenziosa abnegazione: andare da Voldemort quando sa che deve è come lasciare i suoi alleati quando sa che non non è più gradito, per esempio. Più che con Voldemort e i suoi interrogatori o le sue torture, probabilmente Severus sente il peso di questi momenti lacerargli l’animo con maggior crudeltà e rammentargli senza tregua l’incessante solitudine di una vita che non ha mai trovato il suo “luogo” e che forse, paradossalmente, il materno sguardo incerto di Molly scatena in tutta la sua devastante potenza. E chissà se Molly, come Silente, avrà mai notato quello scintillìo… o avrà mai guardato per un attimo, dalla finestra, quella figura solitaria attraversare la strada ed avviarsi cauta lungo il marciapiede opposto, cercando il momento giusto per smaterializzarsi lontano da sguardi indiscreti. Nessuno a guardarlo andar via, nessuno ad alzare una mano in segno di saluto, nessuno a chiedersi che ne sarà di lui, come quella volta in infermeria.
Chissà se, almeno Molly, anche una volta soltanto, avrà provato a chiedersi perché Silente si fidasse così tanto di quell’uomo così enigmatico e solo, con quello sguardo strano e immenso negli occhi.

CITAZIONE
(…)«Personalmente, avrei accolto con gioia un attacco di Dissennatori. Una lotta mortale per la mia anima avrebbe interrotto piacevolmente la monotonia. Tu credi che ti sia andata male, ma almeno hai potuto uscire e andare in giro, muovere le gambe, buttarti in qualche rissa... io sono chiuso qui dentro da un mese».
«Come mai?» chiese Harry, accigliato.
«Perché il Ministero della Magia mi sta ancora cercando e Voldemort ormai saprà che sono un Animagus, Codaliscia gliel'avrà detto. Così il mio brillante travestimento è inutile. Non c'è molto che possa fare per l'Ordine della Fenice... o almeno è ciò che pensa Silente».
Qualcosa nel tono piatto con cui Sirius pronunciò il nome di Silente disse a Harry che anche lui non era molto soddisfatto del Preside. Harry provò un improvviso trasporto verso il padrino.
«Almeno tu sai che cosa sta succedendo» disse incoraggiante.
«Oh, sicuro» replicò Sirius sarcastico. «Ascolto le relazioni di Piton e mi tocca incassare tutte le sue subdole allusioni al fatto che lui è fuori che rischia la vita mentre io sto qui seduto comodo a divertirmi... e poi mi chiede come vanno le pulizie...» [….]

Che razza di valore offensivo avranno mai quelle sciocche allusioni alle pulizie casalinghe che Sirius lamenta con Harry di doversi sorbire da Severus, come se fosse un ragazzino di quindici anni lui stesso, infastidito, come il figlioccio, da un’estate passata chiuso in casa e lontano dalle “grandi imprese”? Cosa sono quelle parole di blanda provocazione, per bocca di Severus, se paragonate alla sostanza? E la sostanza è che non c’è mai un insulto per Sirius, mai una mancanza di rispetto, nonostante tutto. Quasi un tentativo di dialogo, invece, freddo e urticante, certo, ma anche intriso di vita, di una sottile ansia di sfida, del barlume di un Severus inedito, un Severus che “osa” scherzare, che osa indossare un’altra maschera, solo per un istante, un Severus che sperimenta una vitalità inconsueta, stuzzicando senza cattiveria il suo ex-compagno di scuola che, per quanto responsabile di tante cose, Severus non considera mai colpevole tanto quanto sé stesso. Severus lo sa: è Sirius che non lo capisce, che non capirà mai quanto poco, per davvero, Severus lo accusi di stare con le mani in mano e quanto valore invece, proprio il ragazzo che lui e James prendevano tanto in giro, sia pronto, nonostante tutte le sofferenze patite, a riconoscergli per il bene di Harry e della causa per cui combattono.
Ma questo mai nessuno potrà saperlo, nessuno potrà mai udire le parole non dette dietro quei dispetti sciocchi, mai con nessuno Severus potrà condividere alcuna complicità; non è accaduto a quindici anni e non accadrà mai più. Men che meno con persone che non possono capire chi lui sia e che, tutto sommato, non vogliono sforzarsi di farlo. Perché dovrebbero, in fondo?
Eppure sono i suoi alleati, sulla carta. Sono i suoi alleati e non possono comprendere, vengono allontanati perfino deliberatamente dalla comprensione; nessuno deve sapere, Silente. “Vuoi la mia parola, Severus, che non rivelerò mai la parte migliore di te?” Proprio questo, sì. E quanto immenso dolore, quanta feroce sofferenza e sacrificio sono racchiusi nel supplizio di questa atroce richiesta a cui Severus, come con la sua promessa, non viene meno per tutta la vita? Quante lacrime mai versate scorrono nel pensiero di aver deciso di credere nell’amore e nell’aver deciso di amare fino alla fine, senza permettersi di riceverne mai?
Ecco allora quel pungolo così ingenuo, perfino tenero oserei dire, gettato lì quasi a smuovere di nuovo e sempre le antiche ostilità perché l’ostilità è il solo rapporto umano che Severus può permettersi di vivere con chi lo circonda, l’unico strumento, sebbene improprio, che possa rompere, come per incanto, quel clima di sospettosa, se non disgustata, indifferenza che lo avvolge e che, altrimenti, provocherebbe solo un imbarazzato silenzio.

CITAZIONE (chiara53 @ 23/1/2015, 16:12) 
CITAZIONE (Ida59 @ 22/1/2015, 20:33) 
CITAZIONE
Pag. 82 Piton se ne va da Grimmould Place

Voleva proprio sapere che cosa faceva Piton per l'Ordine della Fenice...

E io invece lo sapevo, l'avevo sempre saputo!!! Tiè, tiè e tiè! :esulto: :gaudio: :ola:

Forse perchè all'epoca non ero ancora forumizzata (che brutta parola :lol: ), mi facevo tutte le mie elucubrazioni da me medesima, interfacciandomi solo con una ragazza di Bologna, una mia amica che era pro Piton da sempre.
Forse perchè mi sembrava quasi ovvio che Severus non potesse essere altro che la spia di Silente, perchè l'ho apprezzato da subito, dai libri, quando non aveva ancora le fattezze di Alan.
Mi chiedo perchè ne fossi così sicura, ma era così,istintivamente, lui era il mio Piton e questo brano per me è scorso naturalmente ovvio.
Comprendo, tuttavia, la sofferenza di chi ha dovuto difendere Severus davanti al mondo e la gioia un po' sadica di scoprire di aver avuto ragione. :rolleyes:

Mi dispiace di non essere stata dei vostri all'epoca. Avrete stappato champagne alla faccia dei detrattori! :P

Hihihi!! Quoto Chiara, senza “se” e senza “ma”.
Quanto avrei voluto esserci anch’io a sbraitare e poi a godere del tripudio! Sarebbe stata una soddisfazione rigirarmi i detrattori di Severus come miseri pedalini quando era il tempo… ma io mi devo arrendere alla mia tempistica tartarugosa.
Eeeehhh, pazienza! :rolleyes: :lol:
Mi rifaccio adesso: se è vero che l'erba cattiva non muore mai, qualcuno ci sarà ancora da confutare e io mi devo tenere pronta! :truce:
 
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view post Posted on 30/1/2015, 21:36
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I ♥ Severus


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Ecco, Nadia, leggo le tue parole, su un brano, meglio, una semplice scena del film, a dire il vero, che in effetti è molto, molto meno di una scena del libro, e... rimango senza parole, davvero! (EDIT - Hem, che oca, questo è il brano del libro, non del film!!!)
Hai scritto cose stupende e profonde che, ovvio, non posso non commentare, e rileggere, e riesaminare e riconsiderare tra me e me.
Sei brava, Nadia, davvero brava, incredibilmente brava con le parole ed i concetti, con i pensieri ed i ragionamenti. Sì, brava. Superlativa.
:lovelove: :Streghetta:
Ed ora anche questa discussione rimane da annoverare tra quelle alle quali devo, cioè, voglio rispondere...


Edited by Ida59 - 1/2/2015, 11:48
 
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Minervina
view post Posted on 1/2/2015, 17:53




CITAZIONE (Ida59 @ 30/1/2015, 21:36) 
Ecco, Nadia, leggo le tue parole, su un brano, meglio, una semplice scena del film, a dire il vero, che in effetti è molto, molto meno di una scena del libro, e... rimango senza parole, davvero! (EDIT - Hem, che oca, questo è il brano del libro, non del film!!!)
Hai scritto cose stupende e profonde che, ovvio, non posso non commentare, e rileggere, e riesaminare e riconsiderare tra me e me.
Sei brava, Nadia, davvero brava, incredibilmente brava con le parole ed i concetti, con i pensieri ed i ragionamenti. Sì, brava. Superlativa.
:lovelove: :Streghetta:
Ed ora anche questa discussione rimane da annoverare tra quelle alle quali devo, cioè, voglio rispondere...

:stupore: :stupore: :stupore:
Che posso dirti, se non che sei meravigliosamente generosa con me? Che anche se ti ringrazio non è mai e poi mai abbastanza?
:hug: :wub:

Edited by chiara53 - 9/5/2018, 18:39
 
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view post Posted on 1/2/2015, 18:33
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I ♥ Severus


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Mah... davvero non capisco che ho fatto di così bello da essere ringraziata... :wacko:
 
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Minervina
view post Posted on 1/2/2015, 19:07




CITAZIONE (Ida59 @ 1/2/2015, 18:33) 
Mah... davvero non capisco che ho fatto di così bello da essere ringraziata... :wacko:

Mi fai tanti tanti bellissimi complimenti: ovvio che poi io ti ringrazi, no?? :wub: :wub: :wub:
 
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165 replies since 1/12/2014, 16:28   10045 views
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