| CITAZIONE (Severus Ikari @ 7/2/2011, 22:28)
CITAZIONE Acuminati frammenti straziano con crudele pietà l’anima tua e accendono gl’incubi del rimorso. Leggendo questa prima strofa mi sono fermata a riflettere per un istante su queste due parole: crudele e pietà. Non so se è stato un gioco di parole voluto o no, ma lo trovo splendido perché in questi due parole ho ritrovato il concetto della pietas latina, del mio adorato Catullo Comunque tornando a noi, se la si considera come pietà nell’accezione del termine che ne facciamo oggi stride parecchio con crudele, perché la pietà non può essere crudele, è una cosa benevola, simbolo di grande umanità per chi la elargisce. Associata a crudele crea un contrasto enorme, la pietà non può essere crudele di per se, ma lo diventa per Severus se la si considera come pietas latina, ovvero la virtù di chi adempie scrupolosamente ai propri doveri (che possono essere di disparato tipo, doveri verso la famiglia, verso l’amante, verso la patria, ma pur sempre doveri importanti come importanti erano per i latini le cose che ho citato). E quanta crudeltà nella pietas di Severus, un dovere che lo rende solo, sgradito a tutti (non a noi fortunatamente ), costretto a vivere nel rimorso di ciò che ha fatto e anche nel rimpianto di aver intrapreso una strada anziché l’altra chiedendosi cosa ci sarebbe stato per lui dall’altra parte (tipo, cosa sarebbe successo se Lily lo avesse perdonato per quelle parole? Mmm, chissà, ma questo è solo un esempio e io continuo a divagare ). Severus non accetterebbe mai la pietà, perché la dignità di essere uomo non glielo permetterebbe, perché per un uomo come Severus Piton, l’orgoglio fatto persona con sentimenti che gli altri nemmeno immaginano, ricevere pietà da qualcuno sarebbe ben peggiore di una lama conficcata nel petto. Che esistenza infelice, povero Severus la sua povera anima lacerata da colpe e rimorsi che si conficcano in essa e la fanno sanguinare, e ad ogni incubo tutto peggiora, precipita in un buco nero di desolazione e dolore dal quale però riemerge, sofferente ma sempre a testa alta
CITAZIONE Spenta è la vita negli occhi neri, ma ricucite le lacerazioni son dall’opera del pietoso sarto. Ma che bella questa strofa, delicata, ma triste, anche qui ritorna la pietà, la dualità di quel “pietoso”, un sarto che benevolo ha ricucito quegli strappi così tremendi, e come è doloroso ricucirli, sia per il sarto che per chi li possiede . Com’è triste leggere che la vita si è spenta nei suoi occhi, quegli occhi che invece sanno parlare anche lontano, sanno far comprendere ciò che celano per chi sa guardare. Gli occhi sono così importanti, da uno sguardo si scoprono molte cose di una persona, e il suo sguardo spalanca un mondo fantastico a chi sa aprire quella finestra.
CITAZIONE Solo dignità e dovere ardon ancora nella notte del tuo cuore, puro diamante nel dolor temprato. Eh già, solo quello attente Severus, solo il maledetto dovere d’espiazione di colpe, ma lui lo fa con dignità, passo dopo passo percorre la strada della sua vita, così dismessa, solo, senza nessuno che gli prenda una mano e lo accompagni in questo percorso così tortuoso e doloroso Ma questo è ciò che lo rende l’uomo meraviglioso che è, la dignità di adempiere a quel dovere, la fides che gli impone di rispettare i patti, quel vincolo morale sancito su di un colle ai piedi di un uomo ai quali chiedeva aiuto, e qui tutto si collega a ciò che muove Severus: l’amore (e qui torniamo all’eccezione Catulliana di pietas e fides, in maniera riduttiva e complicata da spiegare e io mi vado sempre ad impelagare in ragionamenti contorti e sto di nuovo divagando pardon, continuo a ragionare “a voce alta” ). Torno di nuovo alla poesia… Bella la comparazione del cuore con un diamante, bello è terribile perché il “suo” diamante è stato forgiato dal dolore, ma splendido perché il diamante è una gemma preziosa, lucente, niente la può scalfire se non un altro diamante, ma trovarne un altro come quello di Severus, mi sembra un’impresa difficile, anzi difficilissima Perché lui è unico e vivrà nei nostri cuori per sempre... come un diamante
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