| CITAZIONE (Ida59 @ 15/5/2010, 15:05) CITAZIONE (Severus Ikari @ 5/4/2010, 23:10) Sbiaditi frammenti di felicità, Questo verso è terribile perché tremendamente vero, questa effimera felicità, spezzata in questi frammenti che non combaciano, non si possono ricomporre, rimarranno pezzi inanimati nell’animo di chi li cela. Ma non basta che la felicità sia ridotta in mille pezzi, no, sono anche schegge sbiadite, non si scorgono con precisione; quella felicità è quindi nebbia invisibile dissipata per sempre e il tempo scorre lento e inesorabile, quei cocci che prendiamo in mano si consumano, ci feriscono nell’anima perché siamo consapevoli che rimarranno sempre confusi… Sì, il tempo scolorisce quelle schegge di felicità, le consuma, in questo rendendole aguzze, pungenti, laceranti brandelli di felicità che feriscono il cuore.
CITAZIONE perduti in ricordi di purezza, … ma ci basta, perché in una vita fatta di sofferenza e morte, anche quei vaghi ricordi ci tengono sulla terra, continuano a farci camminare, a farci andare avanti. E il tutto si fa più triste, perché quei cocci non più componibili in quella felicità affievolitasi col tempo, sono del tutto perduti, annegati nel mare dei ricordi in cui l’innocenza è il candore avvolgevano il cuore, quando si era fanciulli su un altalena. A dire il vero, io non ho scritto alcun riferimento all’altalena, ma era un’immagine che avevo nella mente, vivida, e, non so come, tu sei riuscita a coglierla.
CITAZIONE svaniscono alla luce dell’alba scompaiono con la luce, quando tutto è avvolto dalla consapevolezza che la realtà è dura, terribile, fatta di dolore e morte, non c’è spazio per i sogni, non c’è spazio per la felicità, e questo Severus Piton, lo sa fin troppo bene.Neanche nella solitudine e nell’oscurità dei Sotterranei gli è concesso sognare o ricordare quegli attimi di felicità, seppur sbiadita e difficile da scorgere pienamente. No, tra le ombre solamente gl’incubi affiorano, nient’altro, gli’incubi di un passato sbagliato, di un presente in cui la vita è vissuta a metà, di un futuro… quale futuro? Non c’è futuro per Severus, non c’è speranza, non c’è felicità Sì, la luce dell’alba, con il risveglio, annulla i sogni che, nonostante tutto, riescono ancora ad affiorare, seppure per pochi felici istanti, nell’oblio del sonno di Severus. Pioi rimane solo la consapevolezza della realtà, tremenda, proprio come tu l’hai descritta, dove non c’è più alcuno spazio, neppure per schegge di sogno.
CITAZIONE Occhi di nero, lucente diamante osservano immoti dallo specchio nel viso pallido e imperscrutabile. >Cosa c’è di più prezioso dei suoi occhi, le sue nere iridi che tutto celano e tutto mostrano per chi sa guardarli a fondo, per chi sa andare al di là del velo.Dal suo viso non traspare nulla, le sue espressioni non tradiscono nessuna emozione, tutto è nascosto, ma i suoi occhi… i suoi occhi parlano per chi sa ascoltare cosa dicono, sussurrano le sofferenze del suo cuore e i dolori che attanagliano la sua anima, sapientemente occultati dalla maschera Ooh…come è bello leggere i tuoi commenti, fine prosa d’amore per il nostro adorato Severus, dolci parole che cantano il suo dolore cui noi siamo vicine… ooh se solo potessimo abbracciarlo e consolarlo, noi che in quegli occhi leggiamo tutta la sofferenza della sua solitaria vita e sappiamo cogliere l’essenza della sua meravigliosa anima, pura e candida pur nelle lacerazioni delle sue tremende colpe, ormai sanata dal dolore dei rimorsi che sempre l’hanno accompagnato!
CITAZIONE E la maschera cala, ogni giorno gelida e marmorea, tremenda, e cela labirinti di dolore. … “alla luce dell’alba” aspetta di essere indossata nuovamente sul “viso pallido e imperscrutabile”, d’altronde è il suo dovere, il suo maledetto e doloroso dovere, dovere d’espiazione di colpe passate. Non c’è spazio per le sofferenze di Severus, a nessuno importa se vivi di rimpianti e rimorsi, la vita è dura per tutti e lui merita la vita che ha. Ah… povero amore mio adorato! Già, il suo dovere, l’emblema di una vita alla ricerca di un’impossibile redenzione.
CITAZIONE Parafrasando Leoncavallo (non me ne voglia ) Tramuta in freddezza lo spasmo ed il pianto; in ironia il singhiozzo e 'l dolor. Ah! Ridi Pagliaccio, sul tuo amore infranto! Ridi del duol che t'avvelena il cor! Della serie lo spettacolo deve continuare, indossa la maschera, Severus, si va in scena … sospiro… già, maschera il tuo volto, Severus, freddo distacco e crudele ironia (nelle parole dell’oprea) a celare le tue emozioni per continuare la triste recita di una vita non vissuta. Aah… i tuoi commenti mi fanno piangere, Anastasia, quindi vedi di continuare a farli!
CITAZIONE Rosea alba, crepuscolo di vita, rovente tramonto, rosso di sangue, porti il dovere d’un lampo verde; Bellissimi questi versi in cui ha giocato splendidamente coi colori, quel rosa, quasi candido e delicato si addensa e diventa rosso, rosso sanguigno che arde. Tre versi in cui un’immagine, quasi un quadro si è formata davanti i miei occhi, quest’alba rosea in cui il giorno ha inizio, il sole fa capolino colorando delicatamente la natura, a tutto questo si contrappone il “crepuscolo di vita”. Alba, crepuscolo. Inizio, fine. Con la luce del giorno, di quel maledetto giorno, sai che la sua vita finirà per sempre, e tu ne sarai l’artefice, sarei l’artefice della rottura definitiva della tua anima, già da tempo macchiata dal sangue di molti innocenti, in quel cielo “rosso di sangue”, rosso di morte, sangue già sgorgato che osserva la vita che sta per essere spezzata, per dovere.L’essere ligio al dovere non ha risparmiato neppure quel lampo verde, il dovere di adempiere ad una promessa fatta ad un amico, il dovere di mantenere un patto, il dovere di proteggere l’animo di un ragazzo ancora non macchiato dal sangue e dalle colpe. Splendidi complimenti, questi, soprattutto se vengono da te che sei maestra nell’usare le parole come pennelli che sapientemente spargono colori, talvolta vividi e sgargianti, altre volte tenui e sfumati, per dipingere quadri grandiosi che esaltano le emozioni dei tuoi personaggi trasmettendole direttamente al cuore dei lettori. E la tua bravura è confermata dalle parole con cui ancora, dalle mie, crei il movimento dei colori trasformando il rosa in rosso in un ardente rogo di dolore.
CITAZIONE cala il nero incubo notturno a cancellare il bianco candore dell’innocenza da tempo perduta. Ed ecco che scende la notte, portatrice di incubi che rinnovano la sofferenza di Severus. Durante la notte si dovrebbe dare libero sfogo ai propri sogni, ma nel silenzio dell’oscurità si riflette, si pensa, i pensieri viaggiano liberi e si rimestano in testa cercando di trovare un ordine. Ma Severus no, le sue notti non sono costellate di stelle, ma di incubi, le immagini delle colpe commesse, degli orrori compiuti in nome di uno stupido ideale di orgoglio, gli scorrono davanti gli occhi a ricordargli l’uomo che in realtà è, a ricordargli che “il bianco candore dell’innocenza” non esiste più. Severus è un mostro e la notte serve solo a ricordarglielo Tremenda la tua conclusione, ma terribilmente vera per la povera anima di Severus. Ma lo sai che leggere la mia poesia, resa esplicita dai tuoi commenti, diventa fonte di sofferenza condivisa con il nostro povero, adorato amore?
CITAZIONE Resta il coraggio della dignità: brilla nelle tenebre dei tuoi occhi e arde furioso nel dolore della
tua anima solitaria, Severus; è l’amaro prezzo delle tue colpe, il valore vero dei tuoi rimorsi. Ed ecco che alla fine di tutto rimane solo la dignità, la dignità di un uomo che nonostante tutto si alza, nella fierezza affronta colpe e rimorsi, combatte dolori, sofferenze, in un doppio gioco vissuto costantemente sul filo di una lama affilatissima, un errore e la morte arriva inesorabile. Finché quella fiamme arderanno impetuose “nelle tenebre dei tuoi occhi” nessuno riuscirà a spezzare il coraggio che l’accompagna ad ogni passo, perché nessuno lo ucciderà completamente se potrà sempre vivere nei nostri cuori e nei nostri sogni.(Nemmeno tu, cara JK Rowling! ) Aah… tu mi vuoi morta, Anastasia (no, meglio se uccidiamo la Rowling, mi sa!), se dici queste cose! Hai ragione, Severus vive in noi, nel nostro amore per lui, nei nostri sogni, e continuerà a vivere, alla faccia di JKR, perché così noi vogliamo. Grazie, Anastasia, per le tue splendide parole, per quelle che hai dedicato alla mia poesia ma, soprattutto, per il sofferto amore per Severus che dalle tue pèarole emerge prepotente ed incrollabile ad incontrare e sorreggere il mio! Ancora grazie!
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