Il Calderone di Severus

Mostri di Tenebra

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Ale85LeoSign
view post Posted on 22/1/2009, 23:17




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torcia02Mostruosamente reali e veramente fantasiositorcia02



Strano destino, quello del rapporto tra realtà e verità.
E’ più “reale” una cosa vera, della quale nessuno si accorge, o una falsa, della quale non parla nessuno? Se leggiamo i testi antichi o medievali, parrà che la gente del tempo avesse una grande familiarità con elefanti e leoni (ma pensa!): eppure capitava di vederne relativamente di rado, almeno in Europa. E si stenterà a credere che nessuno avesse mai visto draghi, centauri, sirene e unicorni, dal momento che se ne parlava con estrema disinvoltura e anche in maniera particolareggiata.
Nonostante le innumerevoli forme in cui la vita si presenta ai nostri occhi, nel trascorrere dei secoli, l'uomo ha sentito la necessità di immaginarne altre così sono saltati fuori i mostri e i primi Bestiari Medioevali.
Le origini di queste invenzioni sono tra loro diverse, possono essere sfogo di fantasia, strumenti per riflettere o divertire, espedienti per affermare interessi particolari, ma anche risposte a domande pressanti.




I racconti antichi celavano i misteri della natura, le fiabe popolari evidenziano la morale e aiutano a far crescere i bambini. Dal lupo di Cappuccetto Rosso alla balena di Pinocchio alla strega, dal principe rospo ai giganti: prove che gli “eroi” devono superare per crescere.
Di discendenza fiabesca sono anche i romanzi gotici dell’800, che mettono in scena mostri impalpabili come gli spettri. Castelli diroccati, foreste e paludi nebbiose ospitano miti moderni come Dracula, creato nel 1897 da Bram Stoker. Nel gotico, infatti, luci della ribalta si accendono su molti mostri: il vampiro, si prende la sua rivincita sul mondo dei vivi, attraverso la sublimazione della passione, la lotta tra le tenebre e la luce, le tensioni tra sessualità e morte, il simbolismo del sangue.
Dracula esercita il suo oscuro potere sull’essenza del terrore, appagando i suoi istinti predatori con l'essenza della vita stessa: il sangue.
Il mostro si confonde col fascino dell'uomo nobile, ed il vampiro 'conquista' l’incauto lettore in un abbraccio fatale.



Altri mostri dell'epoca sono il Lupo Manaro,(cioè dell'uomo-lupo o licantropo), il Golem (tradizione ebraica), un ammasso d’argilla animato grazie a formula magiche. Tra i miti moderni il mostro del dottor Frankeinstein di Mary Shelley (1818), diventato il simbolo delle paure dell’uomo di fronte alla scienza che interferisce con la natura: la sua creatura ha un triste destino “ovunque intorno a me vedo felicità, da cui io solo sono irrevocabilmente escluso”. Il protagonista del racconto di Franz Kafka si sveglia come scarafaggio, una parte repellente di sé impossibile da uccidere, ma anche da accettare (non nel senso dell’accetta strumento, anche se la propensione sarebbe quella.)
I mostri non muoiono mai: non ci spaventa il loro aspetto, ma la diversità che incarnano, la loro anomalia rispetto alle nostre presunte certezze.
Cyborg e mutanti oggi hanno preso il posto degli ibridi medioevali, e invece degli esperimenti di Frankeinstein oggi ci sono gli incubi della manipolazione genetica. Ma anche loro, in fondo, ci rassicurano sul fatto che i “normali” siamo noi.
Certo.




Sarebbe sbagliato considerare i mostri come un semplice ed abile inganno ad opera di visionari. I mostri nascono probabilmente da una sincera riflessione sulla paura e sono il primo tentativo razionale dell’uomo di concretizzare le proprie paure. Contengono, è vero, molta fantasia, si nutrono della credulità popolare, si sviluppano in un tempo ancora orfano del pensiero scientifico e sono piegati talvolta agli interessi delle antiche élite.
Le creature fantastiche, che vivono nei miti, si specchiano e si caratterizzano in questi limiti, popolando il mondo sconosciuto che si stende oltre i confini del quotidiano e del familiare.
In epoca recente però il mondo cambia, non tanto perché le conoscenze si dilatano, ma soprattutto perché l'esistenza umana non si svolge più in un ambiente immutabile, ma in una società in continua trasformazione.



Ma tornando al Gotico: la fantasia, ciò che genera mostri e molto altro, è una risorsa alla quale non dobbiamo rinunciare. Generata dalla nostra curiosità, ci può aprire molte porte e ci consente di guardare al mondo con occhi nuovi. Non dovrebbe essere utilizzata come una mera fuga dalla realtà, ma impiegata invece come occasione per comprenderne aspetti nascosti, che potrebbero altrimenti sfuggirci.
Il pericolo, per chi ne fa un uso eccessivo, è che nel nostro labirinto fantastico di supposizioni e ipotesi ardite, mirabolanti, presunte verità e improbabili rivelazioni, il dispiegamento della fantasia, invece di concretizzarsi in una salutare ginnastica mentale, lavori solo per il trionfo della suggestione, creando più confusione che risultati. Una scarsa riflessione sul nostro immaginario, porterebbe a diminuire la nostra comprensione verso il mondo esterno e il relativo controllo sulla realtà.
Perché, ricordiamoci, sia la realtà che la fantasia, generano mostri. Cominciando ad affrontare quelli del nostro immaginario, sezionandoli e studiandoli, forse, potremo trovare il modo di affrontare anche quelli del nostro quotidiano.
Il tempo intanto, indecifrabile, continua a tessere la sua tela, e la natura, incurante delle nostre fantasie, è già pronta a stupirci con particolari nuovi e imprevisti. Le moderne magie della genetica e della tecnologia sono già pronte a tirar fuori dal cilindro cose mai viste, e forse nemmeno immaginate.
Le creature fantastiche, in questo senso, potrebbero realizzarsi, se solo lo volessimo.
Ma a ben guardare i mostri mitologici e gli alieni provenienti dallo spazio, non sono così diversi da noi. O meglio, lo sono quel tanto che basta per farci capire cosa non siamo, o non vorremmo diventare. Come gli animali parlanti di Fedro, con il loro agire mettono a nudo i nostri difetti, le nostre ambizioni, le paure e le virtù. Creati infatti dalla penna di un autore, vivono per aiutarci a capire meglio noi stessi, e probabilmente, dovunque vada il progresso, ci accompagneranno ancora a lungo.

Fonte premessa.

Fotografie e fanart da Deviant Art se non diversamente specificato. In ogni caso, non mi appartengono.
Talvolta immagini e foto possono saltare, causa problemi coi siti di host-image. In caso segnalatemelo e vedrò di recuperarle.





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Edited by chiara53 - 4/7/2017, 15:33
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 28/1/2009, 14:22




La Maledizione della Bestia



Licantropi: I FIGLI DELLA NOTTE


"…attendo che la bestia respiri dentro di me, sento la luna squarciarmi il cuore, la mia pelle freme e sta per rivoltarsi lasciando che il pelo venga fuori.

Zanne feroci spingono sotto le mie gengive, attendo il tempo in cui sangue caldo sgorghi in me scuotendomi i sensi e alimentando la mia furia.

Ascolto le voci della foresta, sento il cuore dei piccoli animali battere all'impazzata, sento i loro respiri, portati dal tramonto che vedrà I miei artigli fendere l'oscurità.

La mia voce sarà il canto delle tenebre e scuoterà il silenzio della notte, annunciando la mia venuta.

L'uomo si fa bestia e la bestia uomo, nell'argento della maledizione che ci fa temere l'ultima eclissi…"*


*tratto dal film (1939) "I figli della notte."



La leggenda del lupo mannaro, cioè dell'uomo-lupo o licantropo (dal greco lykos=lupo e anthropos=uomo) è assai remota.
Già in un passo della Bibbia si racconta che il re Nabucodonosor fu punito per la sua vanità e trasformato in una specie di lupo. Ma sono soprattutto le leggende dell'Arcadia greca, dove pare che il re Licaone praticasse la terribile usanza dei sacrifici umani e del cannibalismo, ad alimentare la convinzione che il pasteggiare carni umane possa trasformare almeno temporaneamente gli uomini in lupi, magari con l'aiuto della luna piena. Il mito narra infatti che Licaone e i suoi figli osarono offrire, per pasto, carni umane a Zeus, presentatosi al banchetto in incognito. L'ira del dio fu tale che dapprima mutò quegli empi in bestie ululanti ed in seguito, dopo aver denunciato la perversità degli uomini agli altri dei, castigò il mondo corrotto con fulmini, cicloni e un terribile diluvio universale.
In ambiente psichiatrico viene denominato "delirio zooantropico" la convinzione del paziente di trasformarsi in animale, o di assumere caratteristiche animali. In particolare la cosidetta "licantropia di Nabucodonosor" indica la patologia di chi è convinto di trasformarsi in un lupo. E' ovvio che in ambiente medico non si è mai osservata crescita di peli, unghie e canini. Per quanto riguarda gli ululati alla luna piena, l'idea che le fasi lunari abbiano un'influenza sulla psicologia e sull'umore delle persone sopravvive, in termini linguistici, con parole come lunatico e in espressioni come avere la luna storta.




Gli antichi conoscevano la licantropia, o morbo lupino. Nel II secolo d.C., il medico Claudio Galeno la definiva una forma di "melanconia cerebrale" (oggi diremo schizofrenia), per cui gli uomini perdono la loro identità e vanno in giro di notte, solitamente nel mese di febbraio, credendosi lupi e comportandosi come tali. Questa è l'interpretazione scientifica del fenomeno senza l'elemento classico della metamorfosi.
Ancora nel '500 durante i processi ai presunti lupi mannari, i magistrati tagliavano a pezzi gli accusati per cercare dentro di loro il pelo del lupo. Non lo trovavano, ma di solito era troppo tardi per riabilitare i malcapitati, ormai un po'… cadaveri. Lupo mannaro deriva dal latino medioevale lupus hominarius, uomo lupo. Identico significato hanno il termine inglese werewolf (wer è la parola anglosassone che significa uomo e si veda anche il latino vir ed il sanscrito viras), e da wolf lupo.
L'italiano lupo mannaro discende come si è detto dal medio latino lupus hominarius, in latino classico si chiamava invece versipellis, colui che cambia la pelle. L'aspetto del lupo mannaro nella sua forma umana è più o meno quello che avevano, secondo le testimonianze: occhi infossati, sopracciglia folte e unite fra di loro, peli anche sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi. La loro bestialità traspariva anche nell'aspetto umano e lasciava intravedere la loro vera natura. Nella forma lupesca il lupo mannaro è del tutto diverso da quella creatura pelosa tipo uomo selvaggio cui ci hanno abituato alcuni classici film dell'orrore. Il lupo mannaro sembra un vero lupo, ma è più grosso e dotato di forza e velocità soprannaturali e, sia pur raramente si alza sulle zampe posteriori.
Da qui, tramite la suggestione e le erronee credenze popolari, partì il mito del lupo riconducibile al Demonio e l'uccisione di questi animali, per un certo periodo, venne equiparata quasi a una guerra santa.




Tipi di Licantropi:



swolfLicantropi naturali
I licantropi naturali sono una vera e propria razza a sé. Infatti nascono già come licantropi in quanto figli di altri licantropi naturali. Oltre alle normali caratteristiche dei licantropi, questa specie è l'unica ad avere un triplice stadio di trasformazione: uno completamente umano, uno totalmente animale ed uno ibrido, ovvero umanoide ma con caratteristiche animali (ad esempio il classico uomo-lupo). Sono in grado di infettare le creature che feriscono, salvo le limitazioni sopra descritte, con la malattia della licantropia. I licantropi naturali non possono dare luogo a razze ibride. Possono incrociarsi con animali della loro stessa specie (unione da cui nascono animali comuni con un'intelligenza vagamente più elevata della media) o con umani (unione da cui nascono comuni esseri umani, talvolta dotati di alcuni sensi leggermente più estesi, ma non in maniera realmente percepibile) o con licantropi infetti della stessa specie (nel qual caso potranno avere origine normali umani o licantropi naturali, con le stesse probabilità).

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swolfLicantropi infetti
I licantropi infetti sono quei licantropi divenuti tali proprio perché contagiati dalla licantropia per essere stati attaccati da licantropi naturali o da altri licantropi infetti. Hanno una forma completamente umana ed una totalmente animale ed ovviamente sono in grado di infettare le creature che feriscono. Essi non possono trasmettere la licantropia come carattere ereditario (quindi i loro eventuali figli non saranno automaticamente dei licantropi).

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swolfLicantropi indotti
I licantropi indotti sono quei licantropi divenuti tali a causa di una maledizione, un oggetto magico o altro, o anche per aver contratto la licantropia per cause magiche. Non sono in grado di trasmettere in nessun modo la licantropia ed hanno solo due forme, una umana ed una animale o eventualmente ibrida a seconda dei casi. Non possono evocare animali della propria razza ma possono parlarci, a meno di non avere forma ibrida. Contrariamente agli altri tipi di licantropi, quelli indotti non si trasformano a piacimento ma solo al verificarsi di determinate condizioni date dalla natura della maledizione a cui sono soggetti (ad esempio quando vi è luna piena). Spesso, ma non sempre, non hanno né controllo né memoria di ciò che fanno nella loro forma animale o ibrida.


In difesa del "cattivo"



Esistono sicuramente due lupi: uno fantastico e uno reale.
Il lupo reale, animale sociale, monogamo, affettuoso con la prole, non aggressivo nei confronti dell'uomo, è stato sostituito, nella cultura umana dal lupo fantastico, una belva malvagia e irreale costruita a immagine e somiglianza dei peggiori difetti umani. Difetti che l'umanità ama allontanare da sè perché "bestiali" e scaricare su altre creature che fungono da ricettacolo e da espiatori delle brutture dei figli di Adamo. Perseguitato per secoli, quasi sterminato dall'odio, dal pregiudizio, dalla superstizione, il vero lupo è stato di recente riscoperto dagli scienziati nelle sue reali caratteristiche, quelle che emergono anche dallo studio di Boitani, dal libro di vita vissuta "Mai gridare al lupo", di Farley Mowat (Longanesi), e dal personaggio di "Due calzini" nel film "Balla coi lupi".
Guardando gli occhi di un lupo, non vedrete certo i lampi verdi e malvagi di una bestia assetata di sangue, ma la timidezza e la delicatezza di una splendida e incompresa creatura schiava di un archetipo che non gli appartiene. Guardate il loro amore e affetto per i cuccioli o i loro gesti, le loro "romantiche smancerie" con la propria compagna (per sempre!), ed ancora la classe e la strategia della loro caccia (così lontana dalla brutalità dichiarata da leggende e superstizioni), conoscete questi animali, prima di temerli.
Ascoltate il loro ululato come canto di suprema malinconia, solitudine, amore, che taglia tramonti innevati, e non si addice certo all'orrendo richiamo dei film dell'orrore.
Ciò che non si conosce scatena incomprensione, che scatena paura, che scatena repressione e distruzione! La leggenda ci ha dato un mostro sanguinario, la realtà un timido predatore, a voi la scelta…
E allora: chi ha paura ora del lupo cattivo? O meglio: chi è il vero lupo cattivo?


Fonte: www.mauriziocavini.it



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Edited by chiara53 - 4/7/2017, 15:34
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 29/1/2009, 11:32




Il Sangue è la Vita





Vampiri: non sono morti, non sono vivi, vivono nella morte.





"Le anime più oscure di questo mondo
non sono quelle che scelgono di dimorare nell'inferno dell'Abisso,
ma sono quelle che scelgono di liberarsi dell'Abisso
per aggirarsi silenziosamente tra di noi"
*



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I vampiri, leggenda di tutte le tradizioni, simboli di morte e di vita eterna allo stesso tempo, affascinanti e terrorizzanti, romantici e feroci, morte ed amore legati in un nodo inscindibile. Figure della notte che da sempre hanno colpito la fantasia dei popoli, i vampiri sono molto cambiati nell'immaginazione delle civiltà con il passare dei secoli, ora "Vampiro" è divenuto sinonimo di "Amore immortale", di "dannazione perfetta", di "tormento romantico" ma non sempre è stato così. Il Vampiro nelle leggende dei popoli è la Piaga, la Malattia, il Terrore, l'incarnazione del Male, il Vento freddo che rapisce la vita nel sonno, morto orrendo che si ciba della linfa vitale dei vivi.

La leggenda è mutata con il passare degli anni, modificando i comportamenti e l'aspetto di questa magica creatura per meglio adattarlo alle necessità di coloro che vi credevano, e così il Vampiro dal cadavere non decomposto che massacrava le sue vittime sotto forma di fantasma, è diventato l'antieroe romantico che si nutre del sangue degli uomini, la figura che noi amiamo, odiamo, ed amiamo odiare.




Le origini del Vampiro sono oscure e coperte dalla nebbia dei tempi, probabilmente la sua prima forma risale al tempo dell'uomo primitivo, quando esso iniziò ad osservare la misteriosa relazione esistente tra l'anima ed il corpo. Questa divisione dell'individuo in due elementi fondamentali può essere stata facilmente suggerita, anche se in modo rozzo, dal fenomeno dell'incoscienza, visibile anche nel sonno e più in particolare nella morte.
Il “vampiro letterario”, Dracula (da Dracul e cioè drago in Rumeno) di Bram Stocker, è un personaggio ispirato allo storico Vlad Tapes, principe della Valacchia forse associato al male, a causa dei suoi severissimi metodi di governo. In realtà Vlad fu un grande paladino della Cristianità contro l’incombente pericolo turco che riuscì a sconfiggere anche disponendo di un esercito notevolmente inferiore, utilizzando una vera e propria arma psicologica. La storia narra che quando i turchi arrivarono alla capitale del regno, Targoviste, trovarono circa 8.000 pali ove erano stati infissi altrettanti prigionieri. L’impatto fu così inaspettato e tremendo che decisero subito di ritirarsi.


2lryow_thCome si diventa Vampiri, secondo il Mito2lryow_th



-Per patto diabolico
Secondo alcune tradizioni e leggende il vampirismo avrebbe origine da un patto con il diavolo, patto stipulato dal primo vampiro per ottenere la vittoria sulla morte.
Dal momento che ogni patto con il demonio comporta un alto prezzo, quello imposto per tale immortalità era il dovere la propria esistenza al sangue umano quindi all'uccisione.


-Per contagio
]Secondo molta della letteratura e soprattutto della filmografia relativa ai vampiri, essi creano un loro discendente ogni qual volta si nutrono.
Ogni persona morsa da un vampiro diventa a sua volta un vampiro.
Questo parzialmente smentito da alcune varianti cioè che ogni vittima di un vampiro diventa si un essere non-morto che necessita di sangue ma non un vero e proprio vampiro, insomma più uno zombie.
Un essere privo di intelligenza.
Secondo altre scuole di pensiero, soltanto coloro che muoiono dal morso del vampiro diventano a loro volta vampiri.
Per generare un vero vampiro il vampiro deve "abbracciare" l'aspirante vampiro che deve essere consenziente.
La teoria del contagio vampirico effettivamente sarebbe abbastanza incredibile perchè la crescita esponenziale dei vampiri creatisi da ogni vittima sarebbe enorme.


- Per abbraccio vampirico
Secondo alcuni scrittori, ed anche leggende, il vampiro sceglie con accuratezza il proprio compagno/compagna con il quale dividere la sua eternità.
Questa cernita comportava un notevole studio da parte del vampiro dell'indole, carattere, abitudini ed affinità dell'umano scelto come nuovo possibile vampiro.
Una volta che questa scelta era stata valutata a fondo il vampiro "abbracciava" l'umano per farlo divenire un vampiro come lui. Anche in questo caso la leggenda fa correttamente i conti con l'ipotesi della non-morte del vampiro, quindi suggerisce un modus operandi ben diverso da quello della riproduzione umana o animale.
Il procedimento iniziava con il vampiro che suggeva, quasi per intero, il sangue dell'umano, fino a quasi farlo morire dissanguato.
Quindi si recideva una vena e permetteva all'umano di bere il suo sangue.
Questo procedimento uccideva l'umano e la potenza del sangue del vampiro gli donava la non-morte.
In pratica abbiamo un nuovo vampiro che pare quasi essere, almeno inizialmente, un vero e proprio schiavo del suo "creatore", se non altro per la non-vita di cui gli ha fatto dono.
Una "seguace" di questa teoria nei suoi libri è la famosa Anne Rice i cui vampiri effettuano proprio questo tipo di rituale.



2lryow_thI POTERI DEI VAMPIRI2lryow_th



-Ipnosi
Ci sono ragioni religiose e sociologiche per questo mito.
Qualcuno ritiene il Vampiro metafora dell'oppressione della donna.
Le più represse e oppresse donne dell'800 diventano allora quelle più sedotte dal
Vampiro, quelle più sessualmente libere.
E quale potrebbe essere il loro destino adesso che entrano nel nuovo mondo del male, attraverso la nuova libertà sessuale, se non essere sotto il controllo di un potente e seducente Vampiro? Alternativamente la credenza che il male cerchi sempre di corrompere il bene era legata alla credenza che il Vampiro fosse un demone e che i demoni avessero il potere di fare qualsiasi cosa, incluso ipnotizzare o controllare con la magia, o solo con la propria mente.
Questo è ciò che ha originariamente dato risalto al controllo ipnotico del Vampiro piuttosto che alle sue razzie.

-Mutare Forma
Si credeva che il Vampiro fosse in grado di mutarsi in qualsiasi cosa volesse.
La leggenda più affermata è che essi possano divenire nebbia, lupi o pipistrelli.
I Vampiri sono demoni, i demoni sono magici.
I vampiri sono predatori, uno dei peggiori predatori naturali dell'epoca era il lupo, onde, i Vampiri diventano lupi.
I pipistrelli hanno sempre spaventato gli uomini perché attaccavano il bestiame per succhiarne il sangue.
Il sangue potrebbe essere considerato linfa vitale, perdita di sangue significherebbe morte.
I Vampiri si nutrono di sangue, i Vampiri uccidono gli uomini, i pipistrelli si nutrono di sangue, per cui: Il Vampiro può diventare un pipistrello.
Fumo e vapore...è molto difficile intrappolare la nebbia o il fumo.
Il Vampiro è un demone della magia, il Vampiro può fare tutto ciò che vuole, per cui: il Vampiro può diventare fumo, nebbia, foschia, qualsiasi cosa desideri.


-Il Sonno Vampirico
Durante le ore del giorno il vampiro cade in uno stato di torpore al riparo dalla luce solare.
Ritroviamo uno stato simile nel letargo invernale di alcuni mammiferi, fra questi anche proprio il pipistrello: che è ritenuto uno degli animali nei quali il vampiro può trasformarsi.
Cosa accade durante il letargo: accade che il corpo rallenta completamente le sue funzioni la temperatura corporea si abbassa fino ad arrivare a pochissimi gradi al si sopra della temperatura esterna, il cuore, per alcune specie, rallenta fino ad una decina di battiti al minuto.
Tutto questo serve per eliminare completamente la necessità di nutrimento, il corpo infatti per quel poco che gli necessita in simili condizioni sfrutta il grasso accumulato nel periodo precedente.
In questo modo trascorrendo più del 50% della sua esistenza in stato letargico il vampiro aumenterebbe sensibilmente la propria aspettativa di vita.


-La Rigenerazione
La leggenda sostiene che il vampiro sia quasi invulnerabile alle ferite, le sue carni si rigenerano provocando delle guarigioni velocissime.
Il signore della notte è in grado si sembrare morto per poi riprendersi, le normali ferite, mortali per gli esseri umani, non lo disturbano più di tanto.
Più antica è l'età del vampiro maggiore questo potere si sviluppa.
Secondo molti miti il corpo del vampiro cambia passando dalla mortale carne umana ad una sostanza molto più resistente, quasi marmorea.
Questo è descritto anche nei libri di A. Rice: quando parla dei due capostipiti della razza vampirica li descrive immobili e con il corpo della medesima consistenza della pietra.
Il vampiro è altresì in grado di curare le proprie ferite attingendo al proprio al sangue di cui si nutre e non soltanto: il vampiro può guarire le ferite umane con alcune goccie del proprio sangue.
Il potere di rigenerazione del vampiro è spiegabile con la credenza che il sangue sia sempre stato visto come elemento rigeneratore capace di ridare energia fisica e bellezza.


-L'Immortalità
Dato che il Vampiro era ritenuto un non-morto, non avrebbe potuto morire ancora.
Ciò che non può morire, è immortale.
Immortale sta a significare perdurare della vita oltre l'umana capacità d'esistere.
Per gli uomini, il Vampiro era immortale, eterno.
Esistente attraverso i secoli.
Ma la possibilità che essi possano essere uccisi o venir distrutti rivela che essi non sono non-morti o immortali, e questa è una contraddizione rispetto a ciò che ho affermato riguardo alla loro presunta immortalità.
Per la "prassi" risulterebbero immortali, dunque, con regolare apporto di sangue, riposo nelle ore diurne, evitare la luce del sole, paletti di frassino, croci...
(Le teorie sono fin troppe e il mio spazio è limitato.)




LE DEBOLEZZE DEI VAMPIRI



- Il Deterioramento del Corpo
Una cosa è certa: il corpo del Vampiro è soggetto a logoramento e giungerà un giorno a consumazione, se il Vampiro stesso non provvederà ad alimentarlo col sangue di nuove vittime.
- La Luce Solare
Essendo il Sole analogicamente collegato alla sfera spirituale dell'uomo, e avendo il vampiro reciso ogni legame con questo suo lato spirituale, il risultato è che il suo corpo non può più sopportare la luce del Sole. Non gli è concesso di avere vita sotto i raggi del Sole: la sua esistenza senz'anima diviene ora una lunga notte, in senso simbolico... e quindi anche fisico.
-Il Paletto di Frassino
Trascurando il fatto, evidentemente mai preso in seria considerazione, che: chiunque morirebbe se gli si conficcasse un paletto (non ha importanza il materiale) nel cuore; questo era un "serio" ed efficace modo di uccidere un vampiro.
Questa "usanza" è dovuta a due motivazioni: la prima è identificabile in una malattia che veniva associata al vampirismo, la tubercolosi, che era chiamata "consunzione".
Questa malattia infatti faceva si che la vittima perdesse dapprima le forze, poi peso e tonicità muscolare ed arrivasse a espettorare sangue in colpi di tosse, sintomi tutti riconducibili per ignoranza popolare al vampirismo.
La seconda motivazione è quella della costruzione dei mobili che avveniva, data la scarsità dei chiodi in metallo, con paletti o cunei di legno, quindi le bare erano chiuse con tali sistemi.
Da qui la conclusione è abbastanza scontata: chiudere bene una bara con paletti di legno faceva in modo che il morto non potesse uscirne per aggredire i vivi. Il passo successivo fu quello di impalettare direttamente i contagiati dai vampiri: i poveri malati di tubercolosi!

-L'acqua Santa
Secondo la tradizione, l'acqua fresca di sorgente è considerata simbolo di purezza, il battesimo infatti è considerato il "lavaggio dal peccato" e questo già da molto tempo prima dell'avvento della cristianità.
L'acqua viene santificata e benedetta da un ministro della Chiesa quindi assume un valore di purezza assoluta, acquisisce le proprietà del bene supremo in netta opposizione al male ed al maligno.
Secondo questa visione l'Acqua Santa "brucia" il vampiro esattamente come il fuoco cauterizza.
Il vampiro veniva distrutto, il male annientato, bruciato, respinto dalla forza del bene e della purezza, e quindi il corpo non-morto veniva consumato e riportato alla terra cui apparteneva liberando nel bene l'anima dello sventurato.

-L'Aglio
Secondo le più antiche credenze i bulbi di aglio o i fiori potevano efficacemente essere usati per tenere lontani i vampiri dalle abitazioni.
Spesso infatti, nelle ricostruzioni cinematografiche, si vedono ghirlande gli aglio pendere davanti alle finestre o sugli stipiti delle porte.
L'odore dell'aglio provocherebbe una sorta di violentissima asma nel vampiro costringendolo ad allontanarsi.
Effettivamente, vi sono alcune persone che soffrono di violentissime allergie verso l'aglio, non soltanto, non riescono proprio a sopportarne l'odore.
La porfiria, una malattia abbastanza rara, fa si che i malati abbiano, oltre che un bisogno disperato di sangue, anche il terrore per l'aglio, perchè esso stimola le tossine contenute nel sangue facendoli gravemente peggiorare.




LE TEORIE SCIENTIFICHE SUL FENOMENO


La "malattia dei Vampiri": La sindrome di Renfield


Molto discussa e altrettanto poco documentata, la sindrome di Renfield è un quadro psicologico caratterizzato dal bisogno dell’assunzione orale di sangue.
Trae il suo nome da uno dei personaggi del famoso libro Dracula di Bram Stocker; il quale non era affatto un vampiro ma desiderava fortemente diventarlo e subiva una sorta di schiavitù, volontaria, masochistica nei confronti del vampiro.
Secondo la conoscenza comune questa particolare “patologia” colpisce fin dall’età pre-puerile principalmente soggetti maschi, ed ha carattere evolutivo in 3 distinti stadi cronologicamente scindibili.
La prima fase si nota proprio nell'età pre-puerile, quando il soggetto tende ad assumere il proprio sangue autoledendosi, e spesso continua durante l’adolescenza accompagnandosi ad atti di auto-erotismo.
In seguito il soggetto entra nella fase caratterizzata dalla zoofagia, sentendo il bisogno di assumere sangue di altri esseri (in questo caso, animali), gesto che anche in questo caso può essere accompagnato da pratiche sessuali.
Nell’ultima fase l’individuo sente il bisogno di assumere sangue umano.
Questo stadio ha molte variabili a seconda della persona: al soggetto affetto dalla sindrome può essere sufficiente il sangue offerto dalla “vittima”, ma spesso può capitare che sia ottenuto facendo ricorso alla violenza o, in casi estremi, all’omicidio.
La componente sessuale associata al sangue è molto forte nella maggioranza dei casi; inoltre si possono verificare anche associazioni di orientamento più spirituale, che identificano nel sangue una fonte di vita e potere.
Si può dire che esistono spiegazioni cliniche per il vampirismo, ma si tratta sempre e comunque di quadri patologici decisamente gravi.


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Fonte: www.unknown.it


Approfondimenti e Domande



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Edited by chiara53 - 9/7/2015, 17:39
 
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view post Posted on 29/1/2009, 11:42
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I ♥ Severus


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Finalmente ho avuto il tempo di leggerli: sono bellissimi e molto interessanti i tuoi due primi "essay".
Aspetto con impazienza le prossime "uscite"!

Il brano iniziale del messaggio sui lupi, quello scritto in viola, di chi è? L'hai scritto tu? E' molto bello e da i brividi!


Edited by chiara53 - 25/5/2015, 18:31
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 29/1/2009, 12:13




CITAZIONE (Ida59 @ 29/1/2009, 11:42)
Waaaaooo!
Finalmente ho avuto il tempo di leggerli: sono bellissimi e molto interessanti i tuoi due primi "essay".
Aspetto con impazienza le prossime "uscite"!

Il brano iniziale del messaggio sui lupi, quello scritto in viola, di chi è? L'hai scritto tu? E' molto bello e da i brividi!

Spulciando qui e là si riesce a trovare di tutto e non necessariamente solo da Internet (la parte delle patologie mediche, l'ho chiesta alla Dotta.)

La prossima uscita ti dovrebbe interessare anche se, riassumerla, sarà un'impresa, in quanto il tema trattato è vastissimo. :wacko:

L'estratto in viola sulla licantropia è tratto proprio dal film del 1939 "I figli della notte."
Una pellicola un po' vecchiotta, ma con delle frasi innegabilmente d'atmosfera. :D

 
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view post Posted on 11/2/2009, 22:24
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Complimenti Ale per le bellissime ricerche che finalmente sono riuscita a leggermi!! :woot:
Quelle poi riguardo la licantropia, mi hanno fatto tornare in mente una scena molto familiare di HP3, in cui qualcuno a caso a cui siamo particolarmente affezionate, fa il supplente di Lupin a DADA e spiega appunto il fenomeno alla classe :lol:

Tutto molto affascinante: ti consiglio di leggere le Notti di Salem di Stephen King nel caso tu avessi una passione particolare per le storie di Vampiri! ;) :D

Bellissimo anche il brano in difesa del povero, meraviglioso lupo, da sempre perseguitato dall'ignoranza umana, così come mi ha fatto venire i brividi la lettura su come, la sempre abissale ignoranza umana, (altro che essere superiore... tzè <_<) abbia portato al massacro di poveracci nel nome di credenze superstiziose. :(
Eccoli qui i veri mostri, altro che licantropi e vampiri!! :huh:

Sono curiosa di proseguire con la lettura del resto: prossima puntata i mostri di HP e gotico se non erro? Uhu, interessantissimo, si parlerà dunque anche di uno dei miei argomenti preferiti in fatto di mistero, vale a dire di fantasmi e di apparizioni spettrali? :unsure: ecco ... al solo pensiero sento già una certa inquietudine serpeggiare nelle ossicina... brrrrrrr :cry:
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 12/2/2009, 08:58




CITAZIONE (Ele Snapey @ 11/2/2009, 22:24)
Complimenti Ale per le bellissime ricerche che finalmente sono riuscita a leggermi!! :woot:
Quelle poi riguardo la licantropia, mi hanno fatto tornare in mente una scena molto familiare di HP3, in cui qualcuno a caso a cui siamo particolarmente affezionate, fa il supplente di Lupin a DADA e spiega appunto il fenomeno alla classe :lol:

Ma sai che non capisco a chi ti stai riferendo? :blink: :P :P :P

CITAZIONE
Tutto molto affascinante: ti consiglio di leggere le Notti di Salem di Stephen King nel caso tu avessi una passione particolare per le storie di Vampiri! ;) :D

Ah, già letto e riletto, uno dei romanzi più carucci di King, a mio modo di vedere. A chi piace King, dello stesso genere, c'è anche il breve racconto "Il volatore notturno" del libro "Incubi e Deliri", da cui è stato tratto anche l'omonimo film.

CITAZIONE
Bellissimo anche il brano in difesa del povero, meraviglioso lupo, da sempre perseguitato dall'ignoranza umana, così come mi ha fatto venire i brividi la lettura su come, la sempre abissale ignoranza umana, (altro che essere superiore... tzè <_<) abbia portato al massacro di poveracci nel nome di credenze superstiziose. :(
Eccoli qui i veri mostri, altro che licantropi e vampiri!! :huh:

Diciamo che mi sono sentita chiamare in causa :rolleyes: .
Le dicerie popolari son sempre state tremende e non solo nei riguardi degli animali, ma delle stesse persone (il vampirismo e la stregoneria sono un esempio lampante).
Da un bla bla se ne generavano altri e, coi famigerati "passaparola" e i "sentito dire", ognuno finiva per assommare la sua interpretazione personale e distorcere quella che forse, all'inizio, era una notizia non completamente mendace, ma che poi si rivelava una vera condanna a morte per il o la diretta interessata accusata di quali terribili misfatti, ingigantiti da vagonate di ignoranza e falsità. <_< .

CITAZIONE
Sono curiosa di proseguire con la lettura del resto: prossima puntata i mostri di HP e gotico se non erro? Uhu, interessantissimo, si parlerà dunque anche di uno dei miei argomenti preferiti in fatto di mistero, vale a dire di fantasmi e di apparizioni spettrali? :unsure: ecco ... al solo pensiero sento già una certa inquietudine serpeggiare nelle ossicina... brrrrrrr :cry:

Esatto. Oggi se ho un po' di tempo, riparto coi mostri di HP (che non sono pochi).
Se qualcuno, nel frattempo, vuole aggiungere qualcosa in merito a ciò che ho detto fin'ora, è più che benvenuto.
 
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view post Posted on 12/2/2009, 12:07
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Brava Ale, direi che da aggiungere ci sia ben poco alle spiegazioni esaurienti che hai dato fino ad ora.
Ti posso piuttosto fare una richiestuzza, che è quella di approfondire se puoi e quanto puoi notizie e curiosità riguardo appunto l'argomento "fantasmi e apparizioni" che è da sempre quello in materia di paranormale che mi affascina di più e mi mette tremenda inquietudine? :P :P
Voglio sapere di tutto e di più e scoprire se è possibile qualcosa di nuovo che ancora non so! :woot: Grazie in anticipo mia cara ;) :D
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 12/2/2009, 12:29




Certo, Ele! Accidenti, mi ero dimenticata di quest'altro vastissimo tema da approfondire.

E' un argomento mooolto interessante e va di certo approfondito bene!
Ora i brividi vengono a me :D :D :D
 
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view post Posted on 12/2/2009, 12:55
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I ♥ Severus


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Aaaaarrg! :o:
Io ancora devo leggere la puntata sui vampiri!!!
(E tu sai bene quanto è importante per me!)
:rolleyes:

Edited by chiara53 - 25/5/2015, 18:32
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 12/2/2009, 20:03




CITAZIONE (Ida59 @ 12/2/2009, 12:55)
Aaaaarrg! :o:
Io ancora devo leggere la puntata sui vampiri!!!
(E tu sai bene quanto è importante per me!) :rolleyes:

Sì, leggiti bene la parte della luce del sole -_- e del paletto di frassino (ahah, l'ultima più che altro perchè fa ridere. :D :D :woot: )
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 12/2/2009, 21:03




LA VOCE DEL SILENZIO





Fantasmi: siamo noi che osserviamo loro, o sono loro che osservano noi?





"Essi attendono il fluire del tempo
Come una benedizione
per dimenticare il dolore.
Non sono più vivi,
ma restano in mezzo a noi
perchè vorrebbero ancora esserlo."





I fantasmi sono gli spiriti di morti che non trovano pace e continuano a vagare sulla terra, ritornando nei luoghi dove sono vissuti e dove sono morti, spesso di morte violenta, o per comunicarci un loro messaggio.

Di case infestate se ne sente parlare sin dall'antichità e la prima testimonianza scritta risale al lontano primo secolo e in una lettera di Plinio il Giovane (61-113 d.C.) si legge di come il filosofo Atenodoro avesse risolto un caso di infestazione ad Atene, dando giusta sepoltura alle ossa del fantasma che appariva nella casa.

Lo spiritismo moderno nasce nel 1848 con le sorelle Kate e Maggie Fox.
Le due sorelle vivevano in una fattoria situata nella parte settentrionale dello stato di New York e attirarono l’attenzione di tutti per dei colpi misteriosi che si sentivano, alla loro presenza, nella loro casa; colpi che in effetti erano una sorta di codice per comunicare con gli spiriti.
Sotto la tutela della sorella maggiore le Fox si fecero molta pubblicità e acquistarono una certa fama.
Erano nati ufficialmente lo "Spiritismo" e i "Medium", i sensitivi in grado di sentire la presenza di un defunto in un luogo o in una casa infestata e di entrare in contatto con essi facendo da tramite, o ponte, tra loro e vivi.

Le Apparizioni!



Infestazione di case e appartamenti:
Le "hauntings" ovvero le case infestate da spettri, accolgono tra le loro mura uno spettro che è vincolato al luogo stesso o ad un oggetto della casa che lo ospita.
Le infestazioni possono aver carattere maligno, ma raramente, oppure essere del tutto inoffensive come capita più comunemente.
Il comportamento di questi fantasmi appare più legato al luogo vero e proprio piuttosto che alle persone, agiscono indifferentemente che ci sia qualcuno a vederli o meno.
Non si interessano di interagire con le persone anche se a volte essi lo fanno ma in questo caso solo per comunicare loro qualcosa.
A volte appaiono in modo indistinto, altre volte invece si manifestano con tratti somatici ben definiti.
Il teatro di queste apparizioni non sempre è una casa o comunque un luogo al chiuso, questi fenomeni si possono verificare anche all'aperto come ad esempio nei campi di battaglia o nei pressi di corsi d'acqua, che come sappiamo conducono e sono un varco naturale per gli spiriti.
Ad essere infestati possono essere anche gli oggetti che spesso conservano le loro caratteristiche anche trasportati lontano dal luogo in cui si trovavano in origine.

I Poltergeist:
"Poltergeist" in tedesco vuol dire "spirito folletto", "spirito fastidioso", ("Geist" vuol dire spirito, "Polter-" deriva dal verbo "poltern": far rumore). A quanto sembra, tali spiriti fanno piovere dall'alto pietre ed oggetti vari, fanno materializzare oggetti dal nulla, aprono finestre, porte, ante di armadio ben chiuse, a volte mordono, e si manifestano con rumori dietro i muri, oppure come voci che raccontano falsità sul conto di una persona. Si manifestano solo in presenza di una determinata persona o, piú raramente, di un determinato gruppo di persone.
Secondo un'interpretazione parapsicologica, invece, questo fenomeno appartiene alla tipologia PK (psico-cinesi), cioè fenomeni in cui la forza della psiche provoca effetti cinetici sulla materia, ed in particolare sarebbe un fenomeno di psicocinesi spontanea. Comunemente si ritiene che soprattutto i ragazzi in età adolescenziale possano inconsciamente scaricare le proprie pulsioni - es. il disagio verso la famiglia o l'ambiente - attraverso la generazione di tali tipi di fenomeni. Le capacità paranormali della loro mente, infatti, non sarebbero ancora compromesse da una completa socializzazione e la loro età sarebbe quella in cui si manifesta in modo piú intenso il disagio verso il proprio ambiente ed in cui piú forti sono le tensioni relazionali con la famiglia. Inoltre ad avvalorare l'ipotesi di un'origine parapsicologica del fenomeno, vi è il dato che i poltergeist si manifestano prevalentemente in presenza di una determinata persona, ossia in presenza dell'individuo che possiede quei poteri psichici - che non riesce a controllare - da cui essi si originano.

I Fantasmi cosiddetti familiari:
Sono i fantasmi legati alla famiglia, forse anime di defunti ad essa legati proprio perchè un tempo ne facevano parte.
Qualcuni li chiamano "Banshee" e sono famose le visite inquietanti e gli strazianti lamenti notturni che emettono quando stà per morirne un coniunto.
Il loro aspetto è generalmente ma non necessariamente quello di una donna, in alcune famiglie la "Banshee" può anche essere rappresentata da un animale domestico.
La loro caratteristica è quella di essere uditi solo dai componenti della famiglia stessa.

I Fantasmi di animali:
I fantasmi di animali possono avere svariate caratteristiche, dagli orribili cani neri a quelli più "tranquilli" .
Cani, gatti e altri animali più o meno domestici.

I Residui psichici:
Questi spettri appaiono sempre nello stesso identico modo, riproducono gli stessi gesti, ripetono gli stessi suoni.
Essi seguono i percorsi di un vecchio edificio ad esempio passando attraverso un muro se una volta in quel punto esisteva una porta che in seguito è stata murata, oppure osservano in direzione di una finestra, vanno verso di essa e poi scompaiono, ecc..
Questo fenomeno molto interessante viene chiamato residuo psichico e cioè si tratta di una scena che è avvenuta e si è impressa, come avviene per le pellicole cinematografiche, nello spazio che si trova attorno a noi e che funge da pellicola di un film perchè lo spazio che ci circonda è altrettanto sensibile, come una pellicola appunto, e su di essa possono rimanere le immagini di qualcosa vissuto con una forte carica emotiva scatenata dal soggetto stesso che la vive in quel momento.
In condizioni favorevoli il fenomeno può essere percepito da un osservatore sensitivo.
Appena l'osservatore si sposta lo spettro scompare perché cambia l'angolo di visuale.

Gli Spettri ciclici:
Sono spettri che appaiono solo in un certo periodo di tempo seguendo ricorrenze annuali, decennali o secolari.
(vedi ad esempio le prossime pagine)

Spettri dei viventi e di moribondi:
Vengono chiamati spettri di viventi gli spiriti di persone in stato di incoscienza, sonno o coma, che si manifestano a parenti ed amici. Si tratta dello spirito, o del doppio della persona in questione, che lascia momentaneamente il suo corpo per comunicare con le persone care.
Gli spettri dei moribondi, invece, sono gli spettri di persone che in punto di morte appaiono ai parenti, anche per avvisarli che sono in uno stato di pericolo.

Spettri di chi è appena deceduto:
Sono spettri di persone decedute da poco e che continuano ad apparire per un breve periodo dopo il decesso ai familiari o agli amici, e che segnalano la loro presenza nel luogo dove hanno vissuto sia con la materializzazione dello spirito, sia con la sensazione appena accennata della loro presenza ( spostamento di oggetti, profumo di fiori, ecc..) , e spesso questo accade semplicemente perchè l'anima del defunto, prima di staccarsi da questo mondo, impiega del tempo (generalmente pochi giorni) ancora sulla terra, come per abituarsi e prendere coscienza della sua nuova dimensione oppure, in alcuni casi, questa materializzazione avviene per riparare ad un torto commesso prima di morire, rivelare l'esistenza di un testamento, comunicare qualcosa a chi resta.




Associazioni Fantasmagoriche



Cosa dice la Scienza in merito:

La scienza asserisce che non vi sono prove dell'esistenza dei fantasmi.
L'opinione sui fantasmi più diffusa è quella che non prova a priori l'esistenza del fenomeno. Secondo l'opinione prevalente, non vi è alcuna possibilità d'interferenza tra il mondo terreno e quello dell'aldilà. Questa opinione, dal punto di vista scientifico, va però corretta in senso più radicale: per la scienza l'esistenza stessa del soprannaturale e di una forma di vita ultraterrena è priva di fondamento razionale e sperimentale, ovvero resta semplice oggetto di fede o credenza.


I Fuochi Fatui
I fuochi fatui sono delle piccole fiammelle che si sprigionano dal terreno presumibilmente in prossimità di resti organici sepolti - soprattutto nei cimiteri o in zone paludose.
Essi hanno da sempre ispirato gli scrittori horror. Anche nell'Ospite di Dracula - il racconto di Bram Stoker - si parla di fuochi fatui che appaiono ai lati di una strada.
Ancora non si capisce con precisione il processo chimico che porta alla comparsa di queste fiammelle. Si pensa che siano dovute all'autocombustione di miscele di gas - tra cui il metano - che si sprigionerebbero dal terreno lì dove dei materiali organici si decompongono nel sottosuolo. Tuttavia sembrerebbe che tali fuochi fatui siano freddi. In tal caso non si tratterebbe di autocombustione ma di fosforescenza.
Nell'antichità si pensava che fossero la manifestazione delle anime dei defunti.


Frodi

Frequentissime nella storia del paranormale, sono state le vere e proprie frodi escogitate per svariati interessi, in particolare per ciò che riguarda le apparizioni dei fantasmi. Sono numerosi, ad es., i medium che si sono vantati della capacità di produrre materializzazioni di ectoplasmi, durante le proprie sedute medianiche, ma nessuno di questi sensitivi è stato in realtà in grado di produrre una prova oggettiva della natura soprannaturale di questi "fantasmi" (in molti casi è stato invece dimostrato trattarsi di garze, veli e altre sostanze del tutto naturali).

Anche le apparizioni documentate fotograficamente, oppure connotate da varie forme di interazione fra fantasmi e oggetti circostanti (ad es. spostamento di oggetti, rumori notturni etc.), sono state spesso correlate, e successivamente spiegate, all'intenzione di determinati soggetti di attirare l'attenzione dei media e del pubblico su particolari luoghi, località o situazioni, per es. a scopi turistici o commerciali, o per interessi del tutto individuali.

Allucinazioni

Nella maggior parte dei casi l'apparizione di fantasmi è catalogata come allucinazione (quantomeno dopo avere scartato l'ipotesi di una frode).

Nella maggioranza dei casi le potenziali allucinazioni che riguardano l'avvistamento di un fantasma sono di natura visiva ed uditiva. In altri casi è capitato di aver a che fare con testimoni che sostenevano di avere avuto anche contatto fisico e di aver sentito odori di vario tipo. In questo caso, secondo la teoria, si sarebbero verificate allucinazioni tattili e olfattive. In altri casi l'apparizione si manifesta con una sensazione di improvviso calo di temperatura.

La spiegazione si basa sul fatto che chiunque si rechi in un luogo particolare per assistere ad un'apparizione, se abbastanza convinto e suggestionato, potrebbe realmente assistere ad un'apparizione. La mente infatti, se posta sotto un forte stimolo di stress, potrebbe creare delle illusioni di vario genere, che possono essere diverse a seconda della persona.

Nei casi in cui due o più persone condividono la stessa esperienza illusoria si parla di allucinazione collettiva.

Alcune teorie parapsicologiche sostengono che un individuo psicologicamente forte, in caso di forte stress, possa trasmettere l'immagine telepaticamente che è stata registrata dal suo cervello: quest'ultima ipotesi però non ha riscontro scientifico.





Medium e Contatti



L'argomento è sicuramente interessante, molti lo hanno sviscerato sia che lo si vedesse sotto un aspetto scientifico e provatorio, sia che lo si trattasse in modo scettico e rivolto a sfatare molte credenze radicate nella mente umana.
Gli spiriti dei defunti esistono realmente? E, prima di tutto, dopo la morte esiste un diverso piano di esistenza?
E' possibile mettersi in contatto con queste presenze?
Se andiamo a scavare nella storia troviamo molti esempi, così come negli antichi formulari magici, quelli che trattano l'evocazione degli spiriti e del modo per sfruttare il loro aiuto per vari scopi.
Uno per tutti citiamo il NECRONOMICON, il manoscritto principe su questo argomento conservato nelle biblioteche Vaticane.
Visto che in molti hanno già parlato di questo argomento andando sul lato teologico o filosofico o scientifico della questione, io tralascerò tutti questi aspetti non solo perchè non mi competono ma anche perchè in questa sede, partendo dal presupposto che io credo nella vita dopo la morte e quindi nella possibilità di contattare gli spiriti dei defunti, descriverò invece la figura del MEDIUM e del suo lavoro che, se serio e assolutamente scevro da raggiri, è utile per la comprensione di un aspetto dell'esistenza che riguara tutti noi.

IL MEDIUM



Veri Medium si nasce anche se seguendo alcuni esercizi per sviluppare la capacita' di penetrare il velo che separa il mondo dei vivi da quello dei defunti, come ad esempio praticando la meditazione, è possibile raggiungere un buon livello di sensibilità, a patto che una persona abbia molta costanza e assolutamente scacci da se l'autosuggestione e la smania di "vedere e sentire ad ogni costo", portandosi questa frenesia nella vita di tutti i giorni, che lo porterebbe verso un un alienamento autodistruttivo che gli farebbe vedere e sentire cose che in realtà non esistono.
E' molto pericoloso prendere tutto ciò alla leggera.
Essere MEDIUM a volte non è piacevole neppure per il MEDIUM stesso che durante una seduta o in un frangente che scatena la sua sensitività, spende molta della sua energia e del suo equilibrio interiore.
Quindi non tentare di essere ciò che non si è, questo è il consiglio migliore, per non rischiare ne l'illusione o le false convinzioni, ne di mettere a repentaglio il nostro equilibrio psicofisico.

Il MEDIUM è una persona che si mette a disposizione e fa da tramite tra il mondo dei vivi e quello dei morti, è colui che da voce ai defunti che si vogliono manifestare spontaneamente e che hanno dei messaggi da trasmettere.

A volte presta la sua voce che spesso cambia di tonalità, a volte sotto trance, scrive i messaggi suggeriti dallo spirito, a volte comunica attraverso colpi simili al morse, a volte, sempre in stato di trance, emette dalla bocca, dal naso o dalle orecchie, una sostanza chiamata ECTOPLASMA che si solidifica in oggetti o nella figura dello stesso spirito.

L'ECTOPLASMA, alla fine della seduta, rientra nel corpo del MEDIUM che lo riassume completamente.
Queste in linea di massima sono le tipologie o meglio le fenomenologie a cui si può assistere durante una seduta medianica.
Ci sono anche MEDIUM che non cadono mai in stato di trance e che "vedono" le anime dei morti attraverso sensazioni o visioni.

I METODI



Comunque, famosissia, è la tavola OUIJA usata molto agli inizi dell'800 ma anche oltre, per comunicare con l'aldilà.
Il MEDIUM poggiava le dita su un lato della PLANCHETTE mentre lo spirito faceva altrettanto dall'altro lato e aiutava la MEDIUM, spostando lo strumento dotato di una rotellina, a scivolare sul tabellone su cui erano incise delle lettere per comporre pazientemente (a volte occorreva molto tempo perchè l'operazione poteva avvenire anche molto lentamente) delle frasi di senso compiuto.
Questa famosa TAVOLETTA fu successivamente sostituita dal famoso "bicchiere"* o "piattino" appoggiato su un tabellone simile alla tavola OUIJA o su di un tavolo al centro di un circolo di lettere.
Molti hanno preso poco seriamente questo tipo di seduta che, come quelle effettuate dai medium preparati, avviene attorno ad un tavolo con le mani dei presenti o unite o appoggiate sul tavolo stesso con il solo mignolo che si tocca da un partecipante all'altro, a formare una catena; la catena e l'unione degli spiriti dei vivi che partecipano è importante ai fini di una buona riuscita della seduta.
Forse molti pensano che usare il "BICCHIERE" sia semplicemente un gioco, un passatempo per ingannare le noiose serate invernali.
Ma non è proprio così, sia che tra i partecipanti esista un MEDIUM o un potenziale MEDIUM o che tra coloro che si "divertono" ci sia anche un individuo impressionabile o eccessivamente fantasioso; si deve comunque considerare il fatto che si stanno unendo la psiche di varie persone e che riesca o meno il contatto con un defunto, possono scattare meccanismi inconsci da parte dei partecipanti da risultare poi negative e pesanti.

ouija




QUINDI MAI PRENDERE CERTE COSE SOTTO GAMBA. SE NON SI CREDEDE E' MEGLIO LASCIAR PERDERE, SE SI CREDE E' MEGLIO AFFIDARSI IN MANI SERIE E PREPARATE.


CONCLUSIONI



Ci sono degli equilibri da rispettare.
I due mondi, benche' siano paralleli, non possono coesistere in uno stesso spazio onde evitare disastri sia a livello di stabilita' mentale da parte dei vivi che di non riposo da parte dei morti...
I defunti, quando vogliono comunicarci qualcosa, si mettono in contatto con noi attraverso mille canali e, a quel momento, non ci sono ostacoli che tengano; quando vogliono, loro sanno come fare per giungere sino a noi.
Ci sono Medium molto bravi e seri che vanno a disturbare il sonno dei defunti e sanno come contattarli ma tutto questo farlo solo per sodisfare un desiderio di chi resta, per compensare in qualche modo il vuoto lasciato da una persona che ci e' stata cara in vita disturbando il suo riposo, questo non ci pare assolutamente giusto.
E benchè meno fare sedute spiritiche solo per vedere chi si mette in contatto.
Non sempre i morti vogliono comunicare. Se non hanno nulla da dire tacciono nel loro silenzio infinito.
Il defunto cerca il medium quando e' morto con dolore ed e' tormento oppure perche' ha ancora delle cose in sospeso, perche' ha lasciato qualcosa da fare nell'aldiqua' e non trova per questo la pace.

Piu' spesso sono più le persone che restano che si tormentano per la perdita della persona cara piuttosto che i defunti.
La sola cosa che si puo' fare e' mettersi l'animo in pace.
Rispettiamo il loro sonno e il loro silenzio.
Il nostro stesso atteggiamento positivo infonde loro tranquillita' ma se noi non siamo tranquilli e non riusciamo a farci una ragione della loro perdita anche loro non troveranno mai pace nel sonno eterno...





**concludo dicendo che tutto ciò che ho scritto, può risultare più o meno credibile, come già sostenevo qualche km di righe più in su, e che non deve portare chi legge ad impressionarsi. Trattandosi di paranormale e di cose che la scienza, come ho scritto, NON si sa spiegare, resta tutto molto relativo.

*I miei parenti, ora non più in mezzo a noi (o forse sì? Mah... :o: ) mi hanno tramandato come "tradizione" la maggior parte di ciò che ho riportato qua sopra, assieme alla tradizione del "bicchiere". Un'inverosimile mezzo per comunicare con un mondo che non ci è consentito vedere e che, forse, è totalmente inconsistente. L'esperienza in sè è strana e molti si spiegano il movimento del bicchiere sul tavolo, verso le lettere, come un potenziale del nostro cervello che lo spingerebbe a farlo, altri come l'effettiva realizzazione della volontà dello spirito di comunicare col mondo dei vivi.
Io mi limito a restare scettica...


torcia02torcia02



Edited by chiara53 - 9/7/2015, 17:44
 
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view post Posted on 12/2/2009, 23:18
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Mamma mia, quanto scrivi, Ale, e che arretrati mi si stanno accumulando!
Ma come diavolo fai a fare tutto?
Ti ammiro!


Edited by Ida59 - 28/6/2015, 23:07
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 14/2/2009, 18:21




Tra Sabba e Gatti Neri





Orrende megere, davanti al calderone, intente a preparare filtri ed orrendi malefizi... ma sarà poi vero?





"È possibile dire che l' affermare l' esistenza delle streghe sia così autenticamente cattolico che il dichiarare ostinatamente il contrario sia del tutto eretico?"*



*Dal Malleus Maleficarum, testo del 1430 che spiega le ragioni teoretiche e le procedure da adottare nella caccia alle streghe.



La visione storica




La strega è una figura più vecchia del Cristianesimo. Chi non ricorda la maga Circe raccontata dai greci, la splendida donna che trasformava in porci i compagni di Ulisse, o la Medea di Euripide? Ma andiamo ancora più indietro nel tempo. Il poeta romano Ovidio chiamava strix un grosso uccello con la testa grande, due occhi fissi, il becco e gli artigli da rapace e le penne chiare.
È un uccello notturno che assomiglia a un gufo, capace, secondo certe credenze, di penetrare nelle case, protendere gli artigli verso le culle per afferrare i bambini e succhiarne il sangue. Vi era un modo, però, per tenerli lontani: veniva usata una pianta magica, l'aglio che era diffusissimo nella medicina popolare, per combattere veleni e malefici. Dal nome latino di questa creatura orrenda deriva il vocabolo medievale di stria che indica ancora oggi animali come la civetta o il barbagianni, simboli inquietanti di un mondo oscuro e impenetrabile.
Dal plurale di strix nasce il nome di strega, donna malefica che si trasforma nell' uccello mostruoso che succhia il sangue degli umani sorpresi nel sonno. Si racconta che streghe erano capaci di trasformarsi in animali, grazie alle loro doti magiche.
Questa convinzione popolare che le streghe riuscissero ad assumere sembianze di vari animali deriva probabilmente dall' uso delle Baccanti, adepte del dio orgiastico Bacco, di travestirsi con pelli di animali come gatti, lupi e uccelli notturni, ecc.. durante i loro sabba.
Un'altra caratteristica di queste streghe dell'antichità è la pratica del cannibalismo: già da Orazio si pensava che le streghe fossero cannibali e conseguentemente tra le popolazioni germaniche si ritrova la credenza delle streghe divoratrici di carne umana.
Tutto ciò serve a dimostrare che la stregoneria non è nata nel Medioevo e che le sue origini non possano essere del tutto attribuite all'influenza della Chiesa. Fin dall'antichità comunque le streghe venivano da tutti considerate donne di natura perfida, su questo tutti erano concordi. Esse erano delle donne dall'aspetto orribile, coltivavano arti magiche, erano capaci di gettare malocchio o di fare fatture oltre che possedere la capacità di predire la sorte e preparare filtri d'amore.




L'inquisizione



Si è abituati a pensare le streghe come un prodotto dei secoli più bui del Medioevo, ma in realtà esse sono sempre esistite sin dalla notte dei tempi.
La Chiesa da sempre condanna la magia e la stregoneria. Nel secolo XIII nel Canon Episcopi vennero raccolte varie disposizioni di malefici e magie risalenti fino al X secolo e, venne dichiarato che i vescovi, una volta scovato i seguaci dell'arte dei sortilegi, avrebbero dovuto allontanarli dalla parrocchia. La costituzione Super illius specula di Giovanni XXII (1326-1327) prevedeva sia la scomunica che la confisca dei beni in prima istanza e, solo in caso di recidività, la morte dopo il patimento di pene corporali.
La caccia ufficiale alle streghe, sistematica e senza pietà, iniziò in pieno Rinascimento, nel 1484, con la bolla Summis desiderantes di papa Innocenzo VIII, che a completamento dell'azione contro la stregoneria, inviò due suoi inquisitori, Jakob Sprànger e Heinrich Institor, in Germania, ove a Strasburgo pubblicarono nel 1486 il famoso Malleus maleficarum, il testo ufficiale della Chiesa sulla stregoneria. Fu il primo trattato, ma non il solo, ad analizzare e descrivere minuziosamente e diffusamente il mondo quotidiano e il vissuto delle streghe, raccogliendo voci, tradizioni popolari e confessioni ottenute sotto tortura.
Il libro era diviso in tre parti: nella prima si definì la stregoneria, si dimostrò la sua esistenza e la sua funesta azione; nella seconda vennero analizzate in dettaglio le varie forme di stregoneria e i modi attraverso i quali potevano essere combattute, in particolare con esorcismi; nella terza parte, infine, si parlava delle azioni giudiziarie contro la stregoneria, ovvero gli arresti e i processi con gli interrogatori, le torture, le sentenze e i roghi.
Nacquero in questo periodo moltissimi testi, anche grazie alla diffusione più veloce per merito della stampa, riguardanti il tema delle stregoneria: la caccia alle streghe necessitava, infatti, di una conoscenza approfondita del mondo del maleficio, del sistema di organizzazione delle sette, dei metodi atti a individuare le streghe e di condurre gli interrogatori, avendo sotto gli occhi tutta la serie di malefici che le donne diaboliche erano in grado di compiere con l'aiuto di Satana.
È solo alla fine del Quattrocento che viene istituito un tribunale speciale per le streghe e vengono nominati inquisitori con pieni poteri. Ma dall'inizio della Riforma al termine del periodo controriformistico, con un'appendice che in Europa giunse fino al decennio 1672- 1682 e si prolungò in America fino al 1692, cattolici e protestanti vivevano in un momento in cui le tensioni si trasformavano in intolleranze, in un cui furono equamente scoperte streghe.
L'Inquisizione aveva un vero e proprio iter procedurale: prima di tutto l'inquisitore doveva recarsi sul luogo o dove la sua commissione l'aveva mandato per controllare la situazione, o dove un testimone, che rimaneva anonimo per il bene della propria famiglia, affermava di aver visto fatti strani e strani fenomeni il tutto in un clima di grande esaltazione religiosa, acuito da guerre estenuanti e da crisi economiche e sociali. La follia della caccia alle streghe entrerà nella sua fase acuta solo in questo periodo. A farne le spese furono soprattutto donne: vecchie o giovani, vedove o nubili o maritate.

A questo punto si faceva un discorso pubblico, in cui si raccomandava, a chi avesse partecipato a qualche congrega di eretici o di streghe, di farsi avanti spontaneamente. Se lo avesse fatto sarebbe stato perdonato ma avrebbe dovuto fare penitenza, di solito un pellegrinaggio penitenziale. Una volta rilasciati i peccatori "volontari", si arerestavano coloro su cui si avevano dei sospetti. L'accusato doveva poi presenziare, senza avvocati difensori, davanti a una sorta di tribunale, composto da un diocesano ordinario e dall'inquisitore, con in aggiunta un corpo di uomini dotti. Bastavano solo due confessioni per accusare un uomo. I giudici potevano usare qualsiasi mezzo a loro discrezione per estorcere tali confessioni, tra i quali veniva scelto preferibilmente il carcere preventivo, dove l'imputato veniva incatenato, lasciato senza cibo e sorvegliato continuamente.
Se l'imputato non testimoniava o a suo carico non vi erano prove sufficienti, l'inquisitore dubbioso poteva autorizzare la tortura.
Verso la fine del secolo XVII e inizio del XVIII i processi cominciarono a diminuire fino a esaurirsi.
Le grandi cacce cessarono perché le società europee decisero che simili avvenimenti non si sarebbero dovuti ripetere: avendo sperimentato i disastri sociali prodotti dal panico di massa, avevano capito che in questi processi erano state coinvolte tante persone innocenti.
Si perse allora la fiducia nella caccia alla streghe e nei processi conseguenti. Le condizioni economiche e sociali migliorarono e, di conseguenza, vennero meno quelle situazioni idonee ad alimentare uno stato di superstizione. Nonostante ciò, le credenze popolari continuavano a esistere e non si hanno prove che queste siano state abbandonate in un secolo pieno di scetticismo come il XVIII.
Le varie riforme del funzionamento dei sistemi giuridici europei furono un'altra causa della diminuzione dei processi per stregoneria.
Si richiedevano prove più solide: senza la prova tangibile dell'intenzione magica e gli effettivi strumenti della magia il fatto non poteva essere preso in considerazione.
Un'altra causa poteva sicuramente essere di natura finanziaria. Il costo della custodia preventiva dei carcerati era molto elevato e se le streghe non erano in grado di pagarlo, era il villaggio o la città a dover far fronte all'esborso. Sicuramente le persone in grado di mettere termine alla caccia alle streghe erano i magistrati e gli inquisitori e dove loro non agivano potevano intervenire le autorità politiche.
Più avanti s'iniziò a essere riluttanti anche verso la tortura e, piano piano, nei singoli stati europei, si cominciò ad abolirla.
La Riforma contribuì da un lato a intensificare la caccia alle streghe, ma dall'altro a gettare le basi per il suo declino, proponendo un vero e proprio mutamento religioso.





Gli alleati delle streghe



La strega delle fiabe non sarebbe convincente se non avesse un gatto, fedele compagno e complice dei suoi sortilegi.
Ma i gatti non erano gli unici animali associati alle streghe.
Furetti, conigli, porcospini, merli, gufi e civette, corvi, rospi e rane erano tutti considerati loro degni compari .
In Gran Bretagna i gatti e altri presunti demoni al servizio delle streghe vennero spesso esibiti come prove nei processi del XVII secolo, con l'effetto, purtroppo, di attirare i sospetti sulle persone molto attaccate ai loro piccoli amici. Gli animali hanno ricoperto diversi ruoli nei miti pagani e nelle pratiche religiose, in Europa, e certe superstizioni sui poteri magici di queste creature sopravvissero anche dopo la cristianizzazione del continente. Venne elaborata una dottrina ecclesiastica che indusse i più creduloni a vedere l'ombra di Satana a stretto legame con un animale.
I gattofili erano particolarmente esposti ai sospetti a causa delle antiche superstizioni sui felini.
Non meno di quattromila anni fa, in Egitto, i gatti erano considerati sacri e perciò fatti oggetto di riti religiosi che comprendevano musiche, danze e riti sessuali. L'affetto che legava gli Egiziani ai gatti derivava probabilmente dal fatto che contribuivano a proteggere i granai dai roditori.
Ma l'attaccamento era molto profondo, tanto che chi uccideva un gatto rischiava la pena dì morte.
Anche altri paesi del mondo antico attribuivano ai gatti un significato religioso.
Col Cristianesimo questo culto ebbe fine.
Preoccupata di reprimere ogni forma di Paganesimo, la chiesa insegnò che gli animali, già considerati sacri, erano in realtà dei demoni minori.
Con l'inizio in Europa della caccia alle streghe, i gatti venivano arsi vivi sui roghi assieme alle loro sventurate padrone.
Cosa possiamo dire a difesa dei nostri amici felini? Personalmente non posso considerare la mia vita senza di loro. Sono animali enigmatici, dallo sguardo profondo e sensibilissimi. Erroneamente a quanto comunemente si pensa, il gatto si affeziona moltissimo a chi lo adotta e sono capaci di dare dimostrazioni di fedeltà ed affetto pur non rinunciando alla loro personalità. Sono anche capaci di "sentire" i terremoti, quando il tempo cambia e "sentono" istantaneamente con chi hanno a che fare. Per me il gatto possiede veramente delle doti "magiche" ma questa è una mia constatazione puramente personale maturata dalle mie esperienze vissute accanto a questi meravigliosi e misteriosi animali.




La strega moderna



L'odierno termine inglese witch, che proviene dall'anglosassone wicca, ha come significato "donna sapiente" e dimostra come nella cerchia delle streghe rientrassero anche donne che possedevano un bagaglio di saperi e di rimedi, imparati dal contatto con la natura, donne che sapevano quindi curare e guarire con le erbe da cui estraevano strani unguenti e medicamenti.
Non è nemmeno azzardato asserire che non tutte le streghe oggi sono vecchie megere dall'aspetto deforme ed orribile.
A cavallo della loro scopa, simbolo da sempre della loro essenza, possiamo trovare anche delle stupende ragazze, moderne maghe Circe che con esse condividono sapienza nell'Arte e fattezze gradevoli.
Ovviamente anche per le streghe gli anni passano e delle streghe non più giovani e fresche vi sono ma, è risaputo, la strega ha avuto possiede e avrà sempre un certo fascino particolare sempre diversa.
Non tutte le streghe poi sono da considerarsi schiave del demonio, esistono infatti, come già detto, donne a conoscenza dei rimedi naturali, che leggono nel futuro e che si possono tranqillamente definire delle " streghe bianche" che con il male o con i sabba satanici non anno nulla da spartire.
Oggi le streghe si confondono tra la gente comune e se ne trovano tra manager, medici, commercianti ecc.. e magari vi passano accanto a vostra insaputa...




scopa



Fonte e foto: www.bethelux.it

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Edited by chiara53 - 4/7/2017, 15:36
 
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view post Posted on 14/2/2009, 19:34
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Mi ci vuole una settimana di vacanza per rimettermi in pari con tutto ciò che scrivi: sono ancora alla prime due puntate!

Edited by Ida59 - 28/6/2015, 23:08
 
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