Il Calderone di Severus

Arringa 121 di Letizia (Difesa)

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view post Posted on 25/4/2007, 18:37
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I ♥ Severus


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Ecco l'arringa di Letizia.

EDIT - Considerato che l'allegato non è più scaricabile ho inserito in chiaro nel messaggio successivo l'arringa di Letizia.

Edited by Ida59 - 16/10/2015, 12:48

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I ♥ Severus


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Vostro Onore, Signore e Signori delle Corte, con il mio intervento vorrei richiamare la Vostra
attenzione su alcuni fatti che potremmo definire "insoliti" e che dovrebbero quantomeno farci
sorgere il famoso "ragionevole dubbio" sulla colpevolezza di Severus Piton per quanto riguarda
l'imputazione 4 di Omicidio volontario
Proviamo per un momento a tornare con la mente a quella tragica notte in cui trovò la morte il prof.
Albus Silente già preside della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, Ordine di Merlino, Prima
Classe, Grande Esorcista, Stregone Capo, Supremo Pezzo Grosso, Confed. Internaz. dei Maghi
La vittima, gravemente debilitata a causa della pozione mortale ingerita nel tentativo di
recuperare l'horcrux della caverna, arriva ad Hogsmade ma invece di mandare a chiamare l'
infermiera della scuola, come sarebbe logico, insiste affinché Harry convochi di corsa Severus
Piton:
“Devo riportarla a scuola, signore... Madama Chips “
“No”, rispose Silente. “Ho… ho bisogno Professor Piton… ma non credo… di poter andare
molto lontano, adesso… ”
“D’accordo… Signore, ascolti… Busserò a una porta, troverò un posto dove lei possa
aspettare… poi posso correre a chiamare Madama… ”
“Severus”, scandì Silente. “Ho bisogno di Severus...”
(Imputazione 4, prova 51, Lettera M)
Perché?
Sempre a terra, ferito, quando ancora stanno organizzando la richiesta di aiuto, Silente scopre
la presenza del Marchio Nero sul castello, e decide immediatamente di recarvisi. Ma se è in
condizioni così precarie da non poter, come vedremo in seguito, tener testa ad un ragazzino di 17
anni, come sostiene l'accusa, perché decide di andare? In particolare, perché decide di portare là
Harry, in una situazione a dir poco pericolosa, se non ha la forza per proteggerlo? Soprattutto
quando ha appena finito di ripetere quanto sia importante la vita di quest' ultimo:
“Sei molto gentile, Harry,” rispose Silente, passandosi sul braccio la punta della bacchetta. Il
profondo taglio si rimarginò all’istante, come le ferite di Malfoy guarite da Piton, “Ma il tuo sangue
vale più del mio[…]”.(Imputazione 4 Prova 19 Lettera B)
CUT
“Perché non posso berla io la pozione?” chiese Harry disperato. “Perché io sono molto più
vecchio, molto più capace e molto meno prezioso di te” rispose Silente (Imputazione 4 Prova 51
Lettera I)
Già questo è abbastanza insolito, ma, spostiamoci sulla torre.
Silente arriva sulla torre, con Harry, gli ripete per l' ennesima volta di andare a chiamare Piton, ma,
all'improvviso sente dei passi e lo immobilizza. Ma mi domando io, perché?
Proviamo a calarci un attimo in quella situazione. Lui sente dei passi, ma dai passi, allora, deve
anche avere capito di quante persone poteva trattarsi. Loro sono in due, armati, di cui uno, Silente
stesso, il più potente mago dei nostri giorni, che solo l'anno prima aveva sbaragliato in un sol colpo
5 persone tra cui lo stesso Ministro della magia e due Auror senza peraltro il minimo sforzo: «Non
sia ridicolo, Dawlish» gli disse Silente in tono gentile. « Sono sicuro che lei è un ottimo Auror - a
quanto ricordo, ha preso 'Eccezionale' in tutti i suoi M.A.G.O. - ma se tentasse di... ehm... usare la
forza, sarei costretto a farle del male». Il mago chiamato Dawlish sbatté le palpebre con aria
decisamente stupida, e guardò di nuovo Caramell come aspettando l'imbeccata.
« Insomma» sbuffò Caramell, tornando a gonfiarsi, « vorresti affrontare Dawlish, Shacklebolt,
Dolores e me tutto da solo, Silente? » « Per la barba di Merlino, no» rispose sorridendo Silente. «A
meno che non siate così sciocchi da costringermi a farlo ». (Lettera D Prova 76 Imp. 4)
ed in seguito affrontato Voldemort in persona:
«Che cosa...?» urlò Voldemort, guardandosi attorno. E poi sussurrò: «Silente!»
Harry si voltò, il cuore in gola. Silente era comparso davanti ai cancelli dorati. … (Libro 5 Pag 753)
e l’altro (Harry) provvidenzialmente nascosto sotto il mantello dell’invisibilità che avrebbe potuto
agevolmente colpire più di un mago senza essere visto.
Inoltre, così come Silente ha avuto la forza e la prontezza di scagliare un incantesimo non
verbale su Harry, avrebbe invece potuto tranquillamente indirizzarlo verso il mago che stava
arrivando:
2
”Poi vide la bacchetta di Silente precipitare nel vuoto oltre il bordo dei bastioni e capì... Silente
l’aveva immobilizzato senza parlare, e l’istante necessario per eseguire l’incantesimo gli era
costato la possibilità di difendersi.” (Imputazione 4 Prova 76)
Questo per dimostrare che a Silente l’energia per fare magie non mancava nonostante fosse
malconcio.
Qualcuno potrebbe obiettare che forse temeva si trattasse di Voldemort in persona, ma ciò è
quantomeno improbabile dato che come ci viene ripetuto più volte in tutti i libri, Silente è l’ unico
mago di cui Voldemort ha paura e che egli non ha mai cercato uno scontro diretto con lui ne
tantomeno di “prendere” la scuola; neppure quando era al culmine del suo potere.
[parla Hagrid] Naturalmente, qualcuno cercò di fermarlo... e lui lo uccise. In modo orribile. Uno
dei pochi posti ancora sicuri era Hogwarts. Credo che Silente È il solo di cui Tu-Sai-Chi avesse
paura. Non ha osato impadronirsi della scuola, a ogni modo non allora.( LIBRO 1 CAP. 4)
‘Non sei il più grande mago di tutti i tempi’ disse Harry [Riferito al ricordo di Tom Riddle] con il
respiro affannoso. ‘Spiacente di deluderti, ma il più grande mago al mondo è Albus Silente. Tutti
lo dicono. Anche quando eri forte, non hai mai osato prendere il potere a Hogwarts. Silente ti capì
al volo, quando eri a scuola, e ancora oggi ti fa paura, ovunque tu continui a nasconderti’. (LIBRO 2
CAP. 1)
Silente, comunque, sembrava completamente rilassato. “Tieni la tua bacchetta pronta, Harry,”
disse allegramente.
“Ma io credevo che non mi fosse permesso usare la magia al di fuori della scuola, Signore?”
“Se c’è un attacco,” disse Silente, “ti do il permesso di usare ogni contro-fattura o contromaledizione
che potrebbe venirti in mente. Comunque, non penso che tu abbia bisogno di
preoccuparti di essere attaccato per questa notte.”
“Perché Signore?”
“Sei insieme me,” disse semplicemente Silente. “Questo è sufficiente, Harry.” (LIBRO 6 CAP.4)
(* Per altre citazioni a tale proposito vedi alla fine dell’arringa)
Ed è Silente stesso a dirci anche un’altra cosa molto importante: dice chiaramente di essere
stato a conoscenza del fatto che Draco stesse cercando di ucciderlo
“Ma ci sono stati momenti”, continuò Silente,”in cui non eri più sicuro di riuscire a riparare
l'Armadio, vero? E sei ricorso a mezzucci volgari e sconsiderati come mandarmi una collana
maledetta che è finita nelle mani sbagliate... avvelenare un idromele che aveva pochissime
probabilità di essere bevuto da me... ”
“Sì, bè, ma lei comunque non ha capito chi c’era dietro, no?” lo schernì Malfoy, mentre Silente
scivolava un po’ più giù lungo il muro, le gambe sempre più deboli, e Harry lottava invano, in
silenzio, contro l'incantesimo che lo legava.
“A dire il vero sì”, lo contraddisse Silente. “Ero sicuro che fossi tu”.
(Imputazione 4, Prova 47 Lettera B)
Quindi la domanda è: perché Silente non ha fatto nulla per bloccare Draco prima?
A me sembra ovvio: Perché Severus Piton gli aveva riferito della missione di Draco e del suo Voto
Infrangibile e Silente sapeva che l’espulsione di Draco sarebbe significata la morte per lui e tutta la
sua famiglia ed anche per Severus. Quindi fino all’ultimo ha cercato una soluzione “alternativa”
“Io non ho alternative!!” esclamò Malfoy all’ improvviso bianco come Silente.
“Devo farlo! Lui mi ucciderà! Ucciderà tutta la mia famiglia!”
“Mi rendo conto della gravità della tua posizione”, convenne Silente. “Perché credi che non ti
abbia affrontato prima? Perché sapevo che saresti stato ucciso se Lord Voldemort avesse
compreso che sospettavo di te.”
(Imputazione 4, prova 47, lettera C),
E se tutto ciò non bastasse c’è infine la criptica frase pronunciata ancora da Silente durante la
conversazione con Draco:
“[…] Lei è qui, a chiedermi pietà… ”
“No, Draco” ribatté Silente, tranquillo. “E’ la mia pietà, non la tua, che conta adesso”.
3
(Imputazione 4, prova 47, lettera D),
Passiamo ora ad analizzare lo strano, se non addirittura illogico comportamento di Severus Piton.
Quando egli arriva sulla torre di astronomia la situazione che trova è questa: c’è Silente disarmato
e tenuto in scacco da Draco Malfoy che però non ha il coraggio di fare ciò che deve, e cioè
ucciderlo, e ci sono 4 Mangiamorte che premono sul ragazzo affinché compia il suo dovere: notate
bene: cercano di convincerlo, ma non fanno assolutamente nulla contro Silente nonostante tutti lo
disprezzassero perché, come dicono loro stessi:
“Abbiamo ricevuto degli ordini. Deve farlo Draco. Ora, Draco, sbrigati” (Libro 6; Cap.. 27; pag. 538)
Questo ci lascia pensare che l’uccidere Silente, da parte di chiunque altro al di fuori di Draco,
significasse contravvenire a dei precisi ordini di Voldemort e quindi incorrere nelle sue ire, cosa di
cui tutti sembrano avere un gran timore.
Anche Severus lo teme, lo vediamo in più di un’occasione: « Perché vedevo con gli occhi del
serpente se condivido i pensieri di Voldemort? »
« Non pronunciare il nome dell'Oscuro Signore! » sbottò Piton.
Calò un silenzio sgradevole. I due si scambiarono un'occhiataccia sopra il Pensatoio.
« II professor Silente lo pronuncia » disse Harry piano.
« Silente è un mago di grande potere » mormorò Piton. « Se lui si sente sicuro a usare quel
nome... il resto di noi... » (Libro 5; Cap. 24; pag. 502)
Eppure Piton arriva sulla torre, scruta la scena per qualche istante e senza dire una parola, i
pochi secondi decide di agire e scaglia l’Avada Kedavra che uccide il preside di Hogwarts.
Perché fa così?
Sicuramente Piton sapeva che il Signore Oscuro aveva dato ordini precisi in merito, quindi li ha
contravvenuti deliberatamente (conoscendone anche le conseguenze). Ma, poco dopo, è lui stesso
ad impedire ad un altro Mangiamorte di fare del male a Harry, proprio per rispettare un fantomatico
ordine di Voldemort:
"No!” ruggì la voce di Piton, e il dolore cessò improvviso com'era arrivato; Harry rimase
rannicchiato, stringendo la bacchetta, ansante; da qualche parte sopra di lui Piton urlava: «Hai
dimenticato gli ordini? Potter appartiene al Signore Oscuro... dobbiamo lasciarlo stare! Via! Via! »
(Libro 6, Cap.. 28; pag. 545. Prova 71; lettera A; imp. 2 e prova 164; lettera E; imp. 2).
Quindi, Piton salva la vita a Harry apparentemente per impedire ad un Mangiamorte di
contravvenire ad un ordine del suo Signore che, però, solo pochi minuti prima ha lui stesso
completamente ignorato. E comunque, se davvero Piton odiasse Harry, perché non farlo soffrire un
po’ almeno? Oppure perché non stordirlo e portarlo con la forza da Voldemort rendendogli così un
doppio servizio? Poi, come se questo non fosse abbastanza, quando Harry cerca di aggredirlo
rallentandogli la fuga, invece di schiantarlo e lasciarlo lì, come avrebbe potuto fare agevolmente:
“Incarc...” Ruggì Harry, ma Piton deviò l’incantesimo con un cenno quasi pigro del braccio.
CUT
"No, Potter!" gridò Piton. Si udì un’esplosione e Harry fu scagliato indietro: battè di nuovo a
terra, e questa volta la bacchetta gli volò via di mano. Udì le grida di hagrid e gli ululati di Thor;
Piton si avvicinò, sovrastando Harry, disarmato e indifeso come lo era stato Silente.
Il volto pallido di Piton, illuminato dalla capanna in fiamme, era intriso di odio proprio come
quando aveva scagliato la maledizione su Silente.
"Tu hai il coraggio di usare i miei incantesimi contro di me, Potter? sono stato io a inventarli...
Io, il principe mezzosangue! e tu rivolti le mie invenzioni contro di me, come il tuo schifoso padre?
non credo... no!"
Harry si era tuffato per recuperare la bacchetta; piton la colpì con una fattura e quella volò a
parecchi metri di distanza e sparì nel buio.
"Mi uccida, allora" ansimò Harry. Non provava paura, ma solo rabbia e disprezzo "Mi uccida
come ha ucciso lui, vigliacco... "
"NON..." urlò Piton, e il suo viso si fece all'improvviso folle, disumano, come se provasse tanto
dolore quanto il cane che guaiva e ululava rinchiuso nella casa incendiata alle loro
spalle,"CHIAMARMI VIGLIACCO!".
E sferzò l'aria: Harry sentì come una frusta incandescente colpirlo in volto e fu scaraventato di
nuovo al suolo. (Libro 6; Cap. 28; pag. 545-546. Prova. 71; lettera D, imp. 2 e prova 164; lettere E
ed F; imp. 2)
4
Piton perde invece una gran quantità di preziosissimo tempo ad erudirlo sull’importanza degli
incantesimi non verbali etc. etc.
(Harry)"stupe..."
(Piton)"Bloccato ancora, e ancora e ancora, finchè non imparerai a tenere la bocca sigillata e la
mente chiusa,Potter!" (Libro 6; Cap. 28; pag. 545. Prova 71; lettera B; imp. 2).
Per concludere, è mia opinione che per tali bizzarri comportamenti di Albus Silente e di Severus
Piton ci sia un’unica possibile spiegazione ed è che l’imputato abbia agito sotto precisa richiesta di
Silente stesso e non per ordine di Voldemort né per sua libera scelta.
Ho anche ragione di credere che l’imputato abbia anche cercato di sottrarsi a tale durissimo
compito, ma che non gli sia stata lasciata altra scelta:
“Non lo so, Harry, non dovevo nemmeno sentirla, quella roba lì! Io… bè, veramente litigavano. Non
volevo attirare l’attenzione, allora mi sono nascosto e ho provato a non ascoltare, ma non era mica
tanto facile… Era una… bè, una discussione di quelle toste”.
“Allora?” lo incalzò Harry, mentre Hagrid scalpicciava, imbarazzato.
“Allora… ho solo sentito Piton che diceva che Silente dà tutto per scontato e che forse lui – Piton –
non voleva farlo più… “
“Fare cosa?”
“Non lo so, Harry, era come se Piton era un po’ stanchino, ecco… comunque Silente ci ha detto
chiaro e tondo che aveva accettato di farlo e basta. E’ stato molto deciso. (Libro 6; Cap. 19; pag.
373. Prova 75; imp. 4).
La ragione che può avere spinto Silente a prendere una simile decisione è semplice: è stato
messo al corrente del giuramento fatto da Piton a Narcissa ed anche del fatto che Voldemort
avrebbe ucciso lei e Lucius, oltre a Draco stesso, se il ragazzo avesse fallito; inoltre, a causa del
Voto anche Severus sarebbe morto se la “missione” non fosse giunta a buon fine. Silente ha quindi
“consegnato” a Harry gli strumenti per sconfiggere il Signore Oscuro, senza più bisogno del suo
aiuto, perché comunque ben consapevole, Silente per primo, che solo Harry è colui destinato ad
affrontarlo e sconfiggerlo ed ha sacrificato la sua vita per salvare quella di due persone che gli
stanno a cuore.
Non solo, Silente ha voluto che ad ucciderlo fosse Severus e non Draco per impedire che un
ragazzino, appena diciassettenne, si sporcasse le mani con un omicidio, cosa che lo avrebbe
segnato per sempre.
Quello di Severus Piton è stato quindi non un omicidio, ma un atto di grande coraggio e di fedeltà
estrema a Silente ed all’Ordine della Fenice, fedeltà che gli è costata un prezzo altissimo:
«Mi uccida, allora» ansimò Harry. Non provava paura, ma solo rabbia e disprezzo. «Mi uccida
come ha ucciso lui, vigliacco... »
" NON.." urlò Piton, e il suo viso si fece all'improvviso folle, disumano, come se provasse
tanto dolore quanto il cane che guaiva e ululava rinchiuso nella casa incendiata alle loro
spalle,"CHIAMARMI VIGLIACCO!". (Libro 6; Cap. 28; pag. 546. Prova 50; imp. 4).
costringendolo ad uccidere la persona, forse l’unica, che si sia mai fidata di lui e a cui doveva
anche la propria libertà.
5
* Altre citazioni
«E in che modo questo è stato utile?» chiese Harry.
«Stai scherzando?» intervenne Bill incredulo. «Silente è il solo di cui Tu-Sai-Chi abbia mai avuto
paura!»
…ribatté il signor Weasley… … Finché Voi-Sapete-Chi sa che Silente è libero e ben
consapevole di quello che lui ha in testa, deve andarci cauto. Se Silente è fuori gioco... be', Voi-
Sapete-Chi avrà campo libero».
LIBRO 5 CAP. 5
“Sì... E bisogna essere matti per tentare una rapina, te lo
dico io. Con i folletti non si scherza. La Gringott È il posto più
sicuro del mondo, se vuoi mettere qualcosa al sicuro... tranne
Hogwarts, forse.
LIBRO 1 CAP. 5
“Io lo so bene” disse la professoressa Mcgranitt, in tono a metà
fra l'esasperato e l'ammirato. “Ma per lei È diverso. Lo sanno tutti
che lei È il solo di cui Lei-Sa... oh, d'accordo: Voldemort... aveva
paura”.
“Lei mi lusinga” disse Silente con calma. “Voldemort aveva poteri
che io non avrò mai”.
“Soltanto perch‚ lei È troppo... troppo nobile per usarli”.
LIBRO 1 CAP. 1
Naturalmente, qualcuno cercò di fermarlo... e lui lo uccise. In
modo orribile. Uno dei pochi posti ancora sicuri era Hogwarts.
Credo che Silente È il solo di cui Tu-Sai-Chi avesse paura. Non
ha osato impadronirsi della scuola, a ogni modo non allora.
LIBRO 1 CAP. 4
Hermione aveva un'aria molto spaventata, ma gli offrì una parola di
conforto.
“Harry, tutti dicono che Silente È l'unica persona di cui
Tu-Sai-Chi abbia mai avuto paura. Se c'È in giro Silente, Tu-Sai-Chi
non ti torcerà un capello.
LIBRO 1 CAP. 15
‘Albus Silente è il più grande direttore che Hogwarts abbia mai
avuto. Dobby lo sa, signore. Dobby ha sentito dire che Silente è
grande quanto Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato quando era al
culmine della sua forza. Ma, signore’ e qui la voce di Dobby divenne
un sussurro concitato, ‘ci sono poteri che Silente non può... poteri
che nessun mago per bene...’
6
LIBRO 2 CAP. 2
‘Be', Arthur, devi fare quello che ritieni giusto. Ma dimentichi
Albus Silente. Non credo che possa succedere niente a Harry finché
Silente è il Preside. Sa tutto, immagino...’
LIBRO 3 CAP. 4
Se Voldemort sta davvero ritornando in forze, scrisse, il mio primo
pensiero è accertarmi che tu sia al sicuro. Non può sperare di
mettere le mani su di te finché ti trovi sotto la protezione di
Silente…. (parla sirius a harry)
LIBRO 4 CAP. 31
Silente, comunque, sembrava completamente rilassato.
“Tieni la tua bacchetta pronta, Harry,” disse allegramente.
“Ma io credevo che non mi fosse permesso usare la magia al di fuori della scuola, Signore?”
“Se c’è un attacco,” disse Silente, “ti do il permesso di usare ogni contro-fattura o contromaledizione
che potrebbe venirti in mente. Comunque, non penso che tu abbia bisogno di
preoccuparti di essere attaccato per questa notte.”
“Perché Signore?”
“Sei insieme me,” disse semplicemente Silente. “Questo è sufficiente, Harry.”
“Penso che lo staff sia più al sicuro della maggior parte della popolazione finché il preside è Silente;
si presume che lui sia l’unico che Voldemort abbia mai temuto, o no?” proseguì Harry.
[..CUT..]
“Bene si, è vero che Colui che Non Deve Essere Nominato non ha mai cercato uno scontro con
Silente,” mormorò con riluttanza.
LIBRO 6 CAP. 4
“Cosa!” Scattò Ron, guardando Hermione con occhi stralunati. “Ma Hogwarts è più sicura delle loro
case, per forza! Ci sono gli Auror, e tutti quegli incantesimi protettivi extra, e c’è Silente!”
LIBRO 6 CAP. 11
 
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Purtroppo non ho conosciuto Letizia…

Ma, nel lontano 2007, quando ancora il settimo libro non era stato edito nemmeno in inglese ( Harry Potter 7 il 21 luglio 2007 (gennaio 2008 in italiano)) viene riconosciuto ed analizzato il comportamento di Severus Piton come se l’estensore dell’arringa avesse giò letto il libro, come se conoscesse tutta quella verità che viene svelata alla fine dell’ultimo libro.
Sono rimasta sinceramente stupita e oggi nel 2015 rivolgo un pensiero grato a questa amica sconosciuta, ma molto acuta e documentata.
Certo anch’io ho immaginato qualcosa di analogo, ma non sono stata capace di formularlo in modo tanto circostanziato.
Complimenti Letizia!
JKR non ti ha fregato!
Ti ringrazio per l’affetto per Severus che ho colto nella tua disamina della situazione e dei comportamenti dei personaggi.
Grazie ad Ida per aver riesumato un brano che, se non avessi visto le date, avrebbe potuto essere scritto solo ieri…

Vi lascio basiti con questi due brani che mi hanno colpito in modo speciale.

CITAZIONE
Per concludere, è mia opinione che per tali bizzarri comportamenti di Albus Silente e di Severus
Piton ci sia un’unica possibile spiegazione ed è che l’imputato abbia agito sotto precisa richiesta di
Silente stesso e non per ordine di Voldemort né per sua libera scelta.
Ho anche ragione di credere che l’imputato abbia anche cercato di sottrarsi a tale durissimo
compito, ma che non gli sia stata lasciata altra scelta…

CITAZIONE
Quello di Severus Piton è stato quindi non un omicidio, ma un atto di grande coraggio e di fedeltà
estrema a Silente ed all’Ordine della Fenice, fedeltà che gli è costata un prezzo altissimo:

«Mi uccida, allora» ansimò Harry. Non provava paura, ma solo rabbia e disprezzo. «Mi uccida
come ha ucciso lui, vigliacco... »
" NON.." urlò Piton, e il suo viso si fece all'improvviso folle, disumano, come se provasse
tanto dolore quanto il cane che guaiva e ululava rinchiuso nella casa incendiata alle loro
spalle,"CHIAMARMI VIGLIACCO!". (Libro 6; Cap. 28; pag. 546. Prova 50; imp. 4).

costringendolo ad uccidere la persona, forse l’unica, che si sia mai fidata di lui e a cui doveva
anche la propria libertà.
 
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Sì, in effetti eravamo un gran bel gruppetto di persone (di cui anche Lety faceva parte, ma sono secoli che non la sento più, e le altre idem) che, confrontandosi e sostenendosi l'una con l'altra, aveva capito molto bene l'inganno della Rowling e aveva cercato di diffondere il "verbo" difendendo a spada tratta Severus. Mica per niente è stato fondato il Club "Per chi ha sempre creduto in Severus"!
 
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