Sesto Lied
Der Neugierige (Il Curioso)
Dato che sono veramente secoli che non aggiorno la discussione, vi propongo un breve riassunto delle puntate precedenti:
Il ciclo di Lieder vede al centro un giovane mugnaio (o meglio un garzone di mulino), che parte per un viaggio per poi fermarsi, seguendo un ruscello, che diviene il suo confidente, ad un mulino. Qui vede la mugnaia – immaginiamo figlia del proprietario del mulino – di cui si innamora. Nell’ultimo Lied vorrebbe che lei, gentile con tutti, avesse un occhio di riguardo per lui.
Nel sesto Lied di struttura bipartita A A1 – B C B1, troviamo il nostro mugnaio intento a interrogarsi circa i sentimenti della mugnaia. Lo fa in maniera molto ingenua… chiedendo al ruscello. Appare quindi chiaro che il nostro protagonista sia un solitario, una persona timida, che non ha il coraggio di parlare direttamente con l’amata (ma possiamo dire il suo un vero amore, considerando che non ha mai parlato, che noi sappiamo, personalmente con la mugnaia? O è piuttosto un’idealizzazione della mugnaia?). Di certo il suo unico amico è il ruscello ed è a lui che chiede se la mugnaia lo ami.
Ovviamente non c’è risposta.
Andando con ordine e cercando di seguire il disegno musicale:
A. (bb. 1- 12; 0:00-0:34) La prima sezione musicale corrisponde alla prima strofa. Il mugnaio non vuole chiedere nulla ai fiori, né alle stelle. La melodia è tranquilla. Non v’è alcuna inquietudine.
Ich frage keine Blume,
Ich frage keinen Stern,
Sie können mir [alle]1 nicht sagen,
Was ich erführ so gern.
Non chiedo a nessun fiore,
non chiedo a nessuna stella;
mai potrebbero dirmi
quello che tanto vorrei sapere.
A1 (bb. 12 – 20, 0:35-0:56). La seconda sezione corrisponde alla seconda strofa. Si tratta di una variazione sulla musica della prima strofa. Il mugnaio interroga finalmente il ruscello. È a questo punto che il ritmo si modifica leggermente (0:47), preparando la transizione alla seconda parte del Lied.
Ich bin ja auch kein Gärtner,
Die Sterne stehn zu hoch;
Mein Bächlein will ich fragen,
Ob mich mein Herz belog.
Ma io non sono un giardiniere,
e le stelle sono troppo alte;
domanderò al mio ruscello,
se il mio cuore m’ha ingannato.
B. (bb. 20-32; 0:56-1:50). Il ritmo si fa più lento, nel dialogo del mugnaio con il ruscello. Nella prima sezione, molto cullante, vi invito a notare la lieve dissonanza al minuto 1:15-1:17 sulle parole wie bist (come sei) che introducono la frase in cui il mugnaio si rende conto che il ruscello è silenzioso, a preludere la domanda finale del mugnaio, una domanda che rimane senza risposta.
O Bächlein meiner Liebe,
Wie bist du heut so stumm?
Will ja nur eines wissen,
Ein Wörtchen um und um.
O ruscello del mio amore,
come sei taciturno oggi!
Solo questo vorrei sapere,
una sola paroletta.
C. (bb. 33-41, 1:51-2:27). La parte C, l’unica che non si ripete musicalmente nel Lied è quella psicologicamente forse più interessante. Il ragazzo anticipa le due possibili rispose (sì o no). In questo contesto, gli ultimi due versi vengono ripetuti. A livello musicale, nella ripetizione (2:20) è presente una scala cromatica discendente. Non scendo nei particolari, ma se pensate alla parola discendente, potrete forse immaginare quale possa essere la possibile risposta – sempre che ce ne sia una – del ruscello (e conseguentemente della mugnaia).
Ja heißt das eine Wörtchen,
Das andre heißet Nein,
Die beiden Wörtchen
Schließen die ganze Welt mir ein.
“Sì” è la prima paroletta,
l’altra invece è “no”;
queste due parolette
racchiudono per me tutto il mondo.
B1. (bb. 41-55, 2:27-fine). Ritorna il tema B, leggermente variato, sia nella sua componente ritmica, che nella sua lunghezza. La domanda finale “dimmi, ruscello, lei mi ama?”, che rimane senza risposta, viene ripetuta due volte. Nella prima enunciazione la voce si ferme (3:13) su mich. Per poi riprendere subito dopo con fare quasi dimesso.
O Bächlein meiner Liebe,
Was bist du wunderlich!
Will's ja nicht weitersagen,
Sag, Bächlein, liebt sie mich?
O ruscello del mio amore,
come sei bizzarro!
Non lo dirò a nessuno:
dimmi, ruscello, lei mi ama?
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