Il Calderone di Severus

Rileggiamo e commentiamo insieme HP 4, I brani relativi a Piton in italiano e inglese

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view post Posted on 9/2/2014, 20:39
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I ♥ Severus


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CITAZIONE (chiara53 @ 9/2/2014, 19:32) 
Continuo a pensare che JKR quando fa parlare Sirius fosse un po' bevutella.
Non è possibile che Sirius non sapesse. O finge, ma non capisco bene il perchè oppure si tratta di uno di quei buchi neri del tipo: la notte del 31 ottobre 1981...

Sì, lo penso anche io: talvolta JKR è un tantino distratta, proprio come nel clamoroso buco della notte del 31 ottobre 1981, che è durata anche per tutto il giorno dopo... ;)
 
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Moonlight78
view post Posted on 10/2/2014, 18:23




Sinceramente anche a me sembra strano che Sirius ignorasse molte cose...un po' come il marchio nero..ma se lui e' stato rinchiuso in prigione come faceva a non sapere nulla ne' del marchio ne' di Severus come mangiamorte?
 
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view post Posted on 3/3/2014, 21:32

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Si il processo deve esserci stato, anche perché Silente dice "abbiamo già discusso in passato sull'argomento.....", e poi passa a spiegare le motivazioni. Mi vedo anch'io quel poveretto legato alla sedia, attorniato da dissenatori...Silente deve avere rappresentato la salvezza. Io non avrei mai smesso di ringraziarlo dopo il processo. Probabilmente Severus non lo ha fatto in modo del tutto esplicito dato il suo carattere, ma sappiamo che in seguito fece di tutto per Albus....Non penso che tutte le sue sofferenze future che abbiamo imparato a conoscere nella saga, fossero solo per per onorare Lily. Severus doveva molto ad Albus, e con i suoi gesti, non ha mai smesso di ringraziarlo per la fiducia che il preside gli ha dato. Silente gli ha restituito dignità e rispetto in quell'aula, e lui per tutta la sua vita lo rispetterà incondizionatamente, obbedendo ad ordini di ogni sorta, fino all'ordine estremo di ucciderlo...Se questa non è fiducia....
 
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view post Posted on 5/3/2014, 17:32
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I ♥ Severus


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CITAZIONE (Lady Memory @ 5/3/2014, 16:50) 
Mi fermo qui, anche perchè non ho più tempo e il tema richiederebbe una lunghissima trattazione. Se volete comunque, posso pubblicare una selezione scelta di brani tratti da uno dei Forum stranieri più famosi, non perchè voglia convincervi a tutti i costi, ma semplicemente per farvi vedere il rovescio della medaglia. E ripeto che, in tutto questo, io voglio bene ad Albus e per tanti versi lo giustifico. Non posso però credere alla "sincerità" dei suoi sentimenti - e spero che adesso sia chiaro cosa intendo.

Non c'è bisogno di cercare all'estero le tesi su Silente. Le abbiamo anche sul nostro forum, sono che eraano scivolate ben in 4a pagina visto che era un argomento su cui non si discuteva più dal lontano 2007.
Bene, allora leggetevi le 7 pagine di discussione e poi vedete se avete altro di interessante da aggiungere, oppure schieratevi con la tesi che preferite: Silente - bonario vecchietto o macchiavellico stratega?

Ho provveduto a spostare tutti i messaggi relativi a questo interessante argomento nella discussione sopra indicata.
 
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view post Posted on 30/3/2014, 16:36
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I tre brevi brani che seguono riguardano il Pensatoio di Silente e alcune domande di Harry su Severus.
Severus è presente nei ricordi vorticanti e Silente mostra il contenuto del pensatoio che riguarda Piton ad Harry. Con quale scopo?
Io credo che di fronte a certe affermazioni intime di Severus a Silente, Harry avrebbe dovuto ragionare e comprendere taluni atteggiamenti di Severus.
Silente non svela a Potter alcun segreto (d’altra parte ha promesso a suo tempo di non svelare la parte migliore di Severus). Tuttavia, è mai possibile che nessun dubbio lo sfiori, che niente lo faccia pensare e rivalutare le azioni e i comportamenti di Piton?
Ah, i Grifondoro…



509 - Silente mostra un ricordo di Piton a Harry.

Che cos'è?’ chiese Harry con voce incrinata.
‘Questo? Si chiama Pensatoio’ rispose Silente. ‘A volte, e sono certo che conosci questa sensazione, ho l'impressione di avere semplicemente troppi pensieri e troppi ricordi stipati nella mente’.
‘Ehm...’ rispose Harry, che in tutta sincerità non poteva dire di aver mai provato niente del genere.
‘Quando mi capita’ proseguì Silente ‘uso il Pensatoio. Basta travasare i pensieri in eccesso dalla propria mente, versarli nel bacile e esaminarli a piacere. Diventa più facile riconoscere trame e collegamenti, sai, quando assumono questa forma’.
‘Vorrebbe dire... che quelle cose sono i suoi pensieri?’ chiese Harry, scrutando la sostanza bianca che vorticava nel bacile.
‘Certo’ disse Silente. ‘Ora ti faccio vedere’.
Estrasse la bacchetta e infilò la punta tra i propri capelli d'argento, vicino alla tempia. Quando la tolse, parve che dei capelli vi restassero attaccati; ma Harry si accorse che si trattava di una striscia scintillante della stessa strana sostanza bianco-argentea che riempiva il Pensatoio.
Silente aggiunse quel pensiero fresco agli altri, e Harry, esterrefatto, vide il proprio volto galleggiare nel bacile.

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Silente pose le lunghe mani sui lati del Pensatoio e lo fece ruotare, come un cercatore d'oro che setaccia la sabbia per scoprire frammenti del prezioso metallo... e Harry vide il proprio volto trasformarsi gradualmente in quello di Piton, che aprì la bocca e parlò al soffitto, mentre la sua voce echeggiava appena. ‘Sta tornando... anche quello di Karkaroff... più forte e nitido che mai...’
‘Un collegamento che avrei potuto fare anche da solo’ sospirò Silente, ‘ma non importa’. Sbirciò Harry al di sopra degli occhiali a mezzaluna; il ragazzo guardava a bocca aperta il viso di Piton, che
continuava a roteare. ‘Stavo usando il Pensatoio quando Caramell è venuto all'appuntamento, e l'ho riposto in gran fretta. E' indubbio che non ho chiuso bene lo sportello dell'armadio. Era naturale che attirasse la tua attenzione’.
‘Mi dispiace’ borbottò Harry.
Silente scosse il capo.

Nel brano seguente c’è una frase che mi ha colpito fin dalla prima lettura: c’è qualcosa che Silente NON può dire, mi chiedo: Harry dovrebbe farsi qualche domanda o no? Visto che si interroga sempre su tutto, perché quando l’argomento è Severus Piton non lo fa.
Non è questione di Pottervisione Harry è prevenuto e se anche avesse saputo il segreto che lo lega a Piton, non credo che sarebbe servito!

514 - Harry chiede a Silente perché si fida di Piton

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Harry rimase ancora una volta seduto in silenzio, gli occhi fissi al turbolento contenuto del Pensatoio. C'erano altre due domande che moriva dalla voglia di fare... ma riguardavano le colpe di persone viventi...
‘Ehm’ disse, ‘il signor Bagman...’
‘...non è mai stato accusato di attività Oscure da allora’ concluse tranquillo Silente.
‘Bene’ disse Harry in fretta, tornando a scrutare il contenuto del Pensatoio, che vorticava più lentamente ora che Silente aveva smesso di riversarvi altri pensieri. ‘E... ehm...’
Ma il Pensatoio parve formulare la domanda al suo posto. Il volto di Piton affiorò di nuovo. Silente gli gettò un'occhiata, poi alzò lo sguardo verso Harry.
‘E nemmeno il professor Piton’ disse.
Harry scrutò gli occhi azzurro chiaro di Silente, e la domanda cruciale gli sfuggì di bocca prima che riuscisse a fermarsi. ‘Che cosa le ha fatto credere che avesse davvero smesso di sostenere
Voldemort, professore?’
Silente sostenne lo sguardo di Harry per qualche secondo, e poi rispose: ‘Questa, Harry, è una faccenda tra il professor Piton e me’.

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Seguono solo poche righe nelle quali Harry, quasi di malavoglia, conferma che Silente si fida di Piton.

516 - Harry conferma agli amici che Silente si fida di Piton

‘Anche Silente crede che Voi-Sapete-Chi stia diventando di nuovo più forte?’ sussurrò Ron.
Tutto ciò che Harry aveva visto nel Pensatoio, quasi tutto quello che Silente gli aveva raccontato e mostrato dopo, l'aveva confidato a Ron e Hermione: e naturalmente a Sirius, al quale aveva spedito un gufo nell'istante in cui era uscito dall'ufficio di Silente. Quella sera Harry, Ron e Hermione rimasero di nuovo alzati fino a tardi in sala comune a ridiscutere il tutto finché a Harry non cominciò a girare la testa, e capì che cosa intendeva Silente parlando di una mente così affollata di pensieri che sarebbe stato un sollievo riversarli altrove.
Ron fissò il fuoco della sala comune. A Harry parve che tremasse, anche se la serata era tiepida.
‘E si fida di Piton?’ chiese Ron. ‘Si fida veramente di Piton, anche se sa che era un Mangiamorte?’
‘Sì’ disse Harry.



Stessi tre brani in inglese

Silente mostra un ricordo di Piton a Harry.

"What is it?" Harry asked shakily.
"This? It is called a Pensieve," said Dumbledore. "I sometimes find, and I am sure you know the feeling, that I simply have too many thoughts and memories crammed into my mind."
"Er," said Harry, who couldn't truthfully say that he had ever felt anything of the sort.
"At these times," said Dumbledore, indicating the stone basin, "I use the Pensieve. One simply siphons the excess thoughts from one's mind, pours them into the basin, and examines them at one's leisure. It becomes easier to spot patterns and links, you understand, when they are in this form."
"You mean . . . that stuff's your thoughts?" Harry said, staring at the swirling white substance in the basin.
"Certainly," said Dumbledore. "Let me show you."
Dumbledore drew his wand out of the inside of his robes and placed the tip into his own silvery hair, near his temple. When he took the wand away, hair seemed to be clinging to it - but then Harry saw that it was in fact a glistening strand of the same strange silvery-white substance that filled the Pensieve. Dumbledore added this fresh thought to the basin, and Harry, astonished, saw his own face swimming around the surface of the bowl. Dumbledore placed his long hands on either side of the Pensieve and swirled it, rather as a gold prospector would pan for fragments of gold.... and Harry saw his own face change smoothly into Snape's, who opened his mouth and spoke to the ceiling, his voice echoing slightly.
"It's coming back . . . Karkaroff's too . . . stronger and clearer than ever..."
"A connection I could have made without assistance," Dumbledore sighed, "but never mind." He peered over the top of his half-moon spectacles at Harry, who was gaping at Snape's face, which was continuing to swirl around the bowl. "I was using the Pensieve when Mr. Fudge arrived for our meeting and put it away rather hastily. Undoubtedly I did not fasten the cabinet door properly. Naturally, it would have attracted your attention."
"I'm sorry," Harry mumbled.
Dumbledore shook his head

Harry chiede a Silente perché si fida di Piton

Harry sat in silence once more, watching the contents of the Pensieve swirl. There were two more questions he was burning to ask . . . but they concerned the guilt of living people. . . .
"Er," he said, "Mr. Bagman . .."
"... has never been accused of any Dark activity since," said Dumbledore calmly.
"Right," said Harry hastily, staring at the contents of the Pensieve again, which were swirling more slowly now that Dumbledore had stopped adding thoughts. "And ... er ..."
But the Pensieve seemed to be asking his question for him.
Snape's face was swimming on the surface again. Dumbledore glanced down into it, and then up at Harry.
"No more has Professor Snape," he said.
Harry looked into Dumbledore's light blue eyes, and the thing he really wanted to know spilled out of his mouth before he could stop it.
"What made you think he'd really stopped supporting Voldemort, Professor?"
Dumbledore held Harrys gaze for a few seconds, and then said, "That, Harry, is a matter between Professor Snape and myself."
Harry knew that the interview was over; Dumbledore did not look angry, yet there was a finality in his tone that told Harry it was time to go. He stood up, and so did Dumbledore


Harry conferma agli amici che Silente si fida di Piton

Dumbledore reckons You-Know-Who's getting stronger again as well?" Ron whispered.
Everything Harry had seen in the Pensieve, nearly everything Dumbledore had told and shown him afterward, he had now shared with Ron and Hermione - and, of course, with Sirius, to whom Harry had sent an owl the moment he had left Dumbledore's office. Harry, Ron, and Hermione sat up late in the common room once again that night, talking it all over until Harry's mind was reeling, until he understood what Dumbledore had meant about a head becoming so full of thoughts that it would have been a relief to siphon them off.
Ron stared into the common room fire. Harry thought he saw Ron shiver slightly, even though the evening was warm.
"And he trusts Snape?" Ron said. "He really trusts Snape, even though he knows he was a Death Eater?"
"Yes," said Harry.

Edited by chiara53 - 30/3/2014, 17:57
 
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view post Posted on 30/3/2014, 17:11
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CITAZIONE (chiara53 @ 30/3/2014, 17:36) 
Severus è presente nei ricordi vorticanti e Silente mostra il contenuto del pensatoio che riguarda Piton ad Harry. Con quale scopo?

Io credo che qui non sia Silente ad avere uno scopo, bensì la Rowling che vuole buttare lì l'indizio sul marchio.
Inoltre, in questo modo Silente spiega a Harry l'uso del pensatoio che il ragazzo potrà poi usare per vedere l'essenziale "peggior ricordo" di Piton.

CITAZIONE
Nel brano seguente c’è una frase che mi ha colpito fin dalla prima lettura: c’è qualcosa che Silente NON può dire, mi chiedo: Harry dovrebbe farsi qualche domanda o no?

Bé, questa non è nè la prima nè l'ultima volta che Harry chiede a Silente di Piton, solo che le risposte del preside sono sempre uguali e molto secche: si fida. Punto.
In effetti non può proprio spiegare il perchè.
 
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view post Posted on 30/3/2014, 21:01

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Questi sono davvero tre brani bellissimi !. E pongono tantissime domande.
 
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view post Posted on 4/5/2014, 18:09
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Vi presento due brani, tra i due, nonostante la brevità, trovo il primo particolarmente agghiacciante.
Voldemort appena tornato conta e verifica le sue truppe.
Mostra subito indifferenza per la vita e svela immediatamente quali siano i suoi propositi nell’immediato futuro. Tre delle sei assenze nel cerchio dei Mangiamorte sono facilmente individuabili anche se l’Oscuro non ne pronuncia i nomi: Karkaroff, Piton e Crunch.
E’ questa la situazione che Severus troverà al suo arrivo con due ore di ritardo.
Nulla sappiamo da JKR dell’incontro, ma è una vera manna questo vuoto per le scrittrici di fan fiction, perché è possibile colmarlo con l’immaginazione.
Quello che è certo è che non dev’essere stato un bel momento per Severus. Quanto coraggio può essergli stato necessario per affrontare una situazione come quella?
Infinito…


554 - Voldemort appena risorto si riferisce a Piton come il Mangiamorte “che credo mi abbia lasciato per sempre… verrà ucciso, naturalmente…”
‘Basta così’ disse Voldemort.
Aveva raggiunto lo spazio più grande, e si fermò a osservarlo con i rossi occhi vuoti, come se potesse vedere delle persone lì ritte.
‘E qui abbiamo sei Mangiamorte assenti... tre morti per servirmi. Uno troppo vile per fare ritorno... la pagherà. Uno che credo mi abbia lasciato per sempre... verrà ucciso, naturalmente... e uno, il mio servo più fedele, che è già rientrato al mio servizio’.
I Mangiamorte si agitarono; Harry vide i loro occhi dardeggiare di lato per guardarsi a vicenda attraverso le maschere.
‘Si trova a Hogwarts, quel servo fedele, ed è stato grazie ai suoi sforzi che il nostro giovane amico è arrivato stasera...

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578-581- Barty viene catturato e Piton, insieme a Minerva e Silente viene riflesso nell’Avversaspecchio e poi somministra il Veritaserum

Moody levò la bacchetta, aprì la bocca, Harry affondò la mano nella veste...
‘Stupeficium!’ Ci fu un lampo accecante di luce rossa, e con un'esplosione fragorosa la porta dell'ufficio di Moody andò in pezzi...
Moody fu scagliato all'indietro e cadde sul pavimento. Harry, che non aveva smesso di fissare il punto in cui un attimo prima c'era il viso di Moody, vide Albus Silente, il professor Piton e la
professoressa Mcgranitt restituirgli lo sguardo dall'Avversaspecchio.
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Si voltò e vide il terzetto in piedi sulla soglia, Silente in testa, la bacchetta tesa.
In quel momento, Harry comprese fino in fondo per la prima volta perché si diceva che Silente era l'unico mago di cui Voldemort avesse mai avuto paura. L'espressione di Silente mentre scrutava il corpo privo di sensi di Malocchio Moody era più terribile di quanto Harry avesse mai potuto immaginare. Non c'era alcun sorriso benevolo sul suo volto, alcun brillio ironico negli occhi dietro le lenti. Una fredda furia era incisa in ogni tratto del suo viso antico; un senso di potere emanava da lui, come se sprigionasse vapore bollente.
Entrò, infilò un piede sotto il corpo abbandonato di Moody e con un calcio lo rovesciò sulla schiena, in modo da vederlo in faccia. Piton lo seguì, guardando l'Avversaspecchio, nel quale il suo volto era ancora visibile, intento a scrutare torvo la stanza.
La professoressa Mcgranitt andò subito da Harry.
‘Vieni con me, Potter’ sussurrò. La sua bocca sottile si contrasse come se stesse per piangere. ‘Andiamo... in infermeria...’
‘No’ disse Silente seccamente.
‘Silente, dovrebbe proprio... guardalo... ne ha passate abbastanza stanotte...’
‘Rimarrà, Minerva, perché deve capire’ ribatté Silente asciutto.
‘Capire è il primo passo per accettare, e solo accettando si può guarire. Deve sapere chi lo ha condotto alle sofferenze di questa notte, e perché’.
‘Moody’ disse Harry. Era ancora completamente incredulo. ‘Come può essere stato Moody?’
‘Questo non è Alastor Moody’ rispose piano Silente. ‘Tu non hai mai conosciuto Alastor Moody. Il vero Moody non ti avrebbe allontanato da me dopo ciò che è successo stanotte. Nel momento in cui ti ha portato via, ho capito... e vi ho seguiti’.
Silente si chinò sul corpo afflosciato di Moody e infilò una mano nella sua veste. Estrasse la fiaschetta di Moody e un mazzo di chiavi fissate a un anello. Poi si voltò verso la Mcgranitt e Piton.
‘Severus, per favore, portami la Pozione della Verità più potente che possiedi, e poi scendi in cucina e porta qui l'elfa domestica di nome Winky. Minerva, gentilmente vai alla capanna di Hagrid, dove troverai un grosso cane nero nell'orto delle zucche. Porta il cane nel mio ufficio, digli che lo raggiungerò tra poco, poi torna qui’.
Se Piton o la Mcgranitt trovarono queste istruzioni stravaganti, non lo dettero a vedere. Entrambi uscirono immediatamente dall'ufficio. Silente posò la fiaschetta sulla scrivania, si avvicinò al baule con sette serrature, infilò la prima chiave nella serratura, e lo aprì. Conteneva un gran numero di libri di magia. Silente chiuse il coperchio, infilò una seconda chiave nella seconda serratura, e lo riaprì. I libri di magia erano scomparsi; questa volta conteneva un assortimento di Spioscopi rotti, penne e pergamena, e quello che sembrava un Mantello dell'Invisibilità argentato. Harry guardò attonito Silente infilare la terza, la quarta, la quinta e la sesta chiave nelle rispettive serrature, riaprendo ogni volta il baule che rivelava ogni volta un contenuto diverso. Poi infilò la settima chiave nella serratura, sollevò il coperchio, e Harry si lasciò sfuggire un urlo di sorpresa.
Si ritrovò a guardare in una specie di pozzo, una stanza sotterranea, e disteso al suolo tre metri più in basso, apparentemente immerso in un sonno profondo, magro e affamato, giaceva il vero Malocchio Moody. La gamba di legno era sparita, l'orbita che avrebbe dovuto accogliere l'occhio magico sembrava vuota sotto la palpebra, e gli mancavano ciuffi di capelli grigi. Harry, attonito, spostò lo sguardo dal Moody addormentato nel baule al Moody svenuto disteso sul pavimento dell'ufficio.

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Silente entrò nel baule, si calò e si lasciò cadere con un balzo sul pavimento accanto al Moody addormentato. Si curvò su di lui.
‘Schiantato... controllato dalla Maledizione Imperius... molto debole’ sentenziò. ‘Naturalmente avevano bisogno di tenerlo in vita. Harry, buttami giù il mantello di quell'impostore, Alastor è gelato. Madama Chips dovrà occuparsi di lui, ma non sembra in pericolo immediato’.
Harry eseguì; Silente avvolse Moody nel mantello, e si arrampicò fuori dal baule. Poi prese la fiaschetta dalla scrivania, svitò il tappo e la rovesciò. Un liquido denso e vischioso schizzò sul pavimento dell'ufficio.
‘Pozione Polisucco, Harry’ disse Silente. ‘Vedi com'è tutto semplice e geniale. Perché Moody non beve mai se non dalla sua fiaschetta, lo sanno tutti. L'impostore, naturalmente, aveva bisogno di tenere a portata di mano il vero Moody, in modo da poter continuare a prepararsi la Pozione. Hai visto i suoi capelli...’ Silente gettò uno sguardo al Moody in fondo al baule. ‘L'impostore glieli ha continuati a tagliare per tutto l'anno, vedi dove sono irregolari? Ma credo che nell'agitazione di questa notte il nostro falso Moody si sia dimenticato di prenderla tanto spesso quanto avrebbe dovuto... allo scoccare dell'ora... ogni ora... vedremo’.
Silente prese la sedia da sotto la scrivania e vi sedette, gli occhi puntati sul Moody svenuto sul pavimento. Anche Harry lo fissò. I minuti passarono in silenzio...
Poi, sotto gli occhi di Harry, il volto dell'uomo disteso a terra prese a cambiare. Le cicatrici sparivano, la pelle diventava liscia; il naso mozzato tornò intero, e rimpicciolì. La lunga criniera di capelli grigi brizzolati si ritirava nella cute, e diventava color paglia. All'improvviso, con un sordo clunk, la gamba di legno cadde mentre una gamba normale ricresceva al suo posto; un attimo dopo, la pupilla magica schizzò fuori dall'occhio dell'uomo, sostituita da un occhio vero; rotolò sul pavimento e continuò a roteare da una parte all'altra.

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Davanti a Harry giaceva un uomo pallido, con vaghe lentiggini e un ciuffo di capelli biondi. Sapeva chi era. L'aveva visto nel Pensatoio di Silente, l'aveva visto mentre i Dissennatori lo portavano via e lui cercava di convincere Crouch della sua innocenza... ma ora era segnato attorno agli occhi, e sembrava molto più vecchio...
Nel corridoio si udirono passi affrettati. Piton entrò con Winky alle calcagna. La professoressa Mcgranitt era dietro di loro.

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‘Crouch!’ esclamò Piton, restando immobile sulla soglia. ‘Barty Crouch!’
‘Santo cielo’ disse la professoressa Mcgranitt, fissando l'uomo disteso al suolo.
Sporca e scarmigliata, Winky sbirciò da dietro le gambe di Piton. La sua bocca si spalancò e l'elfa emise uno strillo penetrante. ‘Padron Barty, padron Barty, che cosa fa tu qui?’
Si gettò sul petto del giovane. ‘Voi l'ha ucciso! Voi l'ha ucciso!
Voi ha ucciso il figlio del padrone!’
‘E' solo Schiantato, Winky’ disse Silente. ‘Fatti da parte, per favore. Severus, hai portato la pozione?’
Piton consegnò a Silente una bottiglietta di vetro colma di un liquido trasparente: il Veritaserum col quale aveva minacciato Harry in classe. Silente si alzò, si chinò sull'uomo a terra e lo mise a sedere contro il muro dietro l'Avversaspecchio, dal quale le sagome riflesse di Silente, Piton e della Mcgranitt continuavano a scrutarli, cupe. Winky rimase in ginocchio, tremante, le mani sul viso. Silente aprì a forza la bocca dell'uomo e vi lasciò cadere tre gocce. Poi gli puntò la bacchetta contro il petto e disse: ‘Innerva’.
Il figlio di Crouch aprì gli occhi. Aveva il viso molle, lo sguardo perso. Silente si inginocchiò accanto a lui, in modo da guardarlo dritto in faccia.
‘Mi senti?’ chiese a bassa voce.
L'uomo sbatté le palpebre.
‘Sì’ borbottò.
‘Vorrei che ci dicessi’ disse piano Silente ‘come mai sei qui. Come hai fatto a fuggire da Azkaban?’
Crouch trasse un profondo respiro tremante, poi prese a parlare in tono piatto e inespressivo. ‘Mi ha salvato mia madre. Sapeva di stare per morire. Ha convinto mio padre a salvarmi come ultimo desiderio. Lui l'amava come non ha mai amato me. Acconsentì. Vennero a trovarmi. Mi diedero una dose di Pozione Polisucco che conteneva un capello di mia madre. Lei bevve una dose di Pozione Polisucco che conteneva un mio capello. Prendemmo l'uno le sembianze dell'altra’.

in inglese

Voldemort appena risorto si riferisce a Piton come il Mangiamorte “che credo mi abbia lasciato per sempre… verrà ucciso, naturalmente…”

"That will do," said Voldemort.
He had reached the largest gap of all, and he stood surveying it with his blank, red eyes, as though he could see people standing there.
"And here we have six missing Death Eaters . . . three dead in my service. One, too cowardly to return ... he will pay. One, who I believe has left me forever ... he will be killed, of course . . . and one, who remains my most faithful servant, and who has already reentered my service."
The Death Eaters stirred, and Harry saw their eyes dart sideways at one another through their masks.
"He is at Hogwarts, that faithful servant, and it was through his efforts that our young friend arrived here tonight. . . .

Barty viene catturato e Piton, insieme a Minerva e Silente viene riflesso nell’Avversaspecchio e poi somministra il Veritaserum
Moody raised his wand, he opened his mouth; Harry plunged his own hand into his robes -
"Stupefy!" There was a blinding flash of red light, and with a great splintering and crashing, the door of Moody's office was blasted apart -
Moody was thrown backward onto the office floor. Harry, still staring at the place where Moody's face had been, saw Albus Dumbledore, Professor Snape, and Professor McGonagall looking back at him out of the Foe-Glass. He looked around and saw the three of them standing in the doorway, Dumbledore in front, his wand outstretched.
At that moment, Harry fully understood for the first time why people said Dumbledore was the only wizard Voldemort had ever feared. The look upon Dumbledore's face as he stared down at the unconscious form of Mad-Eye Moody was more terrible than Harry could have ever imagined. There was no benign smile upon Dumbledore's face, no twinkle in the eyes behind the spectacles. There was cold fury in every line of the ancient face; a sense of power radiated from Dumbledore as though he were giving off burning heat.
He stepped into the office, placed a foot underneath Moodys unconscious body, and kicked him over onto his back, so that his face was visible. Snape followed him, looking into the Foe-Glass, where his own face was still visible, glaring into the room. Professor McGonagall went straight to Harry.
"Come along, Potter," she whispered. The thin line of her mouth was twitching as though she was about to cry. "Come along . . . hospital wing ..."
"No," said Dumbledore sharply.
"Dumbledore, he ought to - look at him - he's been through enough tonight -"
"He will stay, Minerva, because he needs to understand," said Dumbledore curtly. "Understanding is the first step to acceptance, and only with acceptance can there be recovery. He needs to know who has put him through the ordeal he has suffered tonight, and why,"
"Moody," Harry said. He was still in a state of complete disbelief. "How can it have been Moody?"
"This is not Alastor Moody," said Dumbledore quietly. "You have never known Alastor Moody. The real Moody would not have removed you from my sight after what happened tonight. The moment he took you, I knew - and I followed."
Dumbledore bent down over Moody's limp form and put a hand inside his robes. He pulled out Moody's hip flask and a set of keys on a ring. Then he turned to Professors McGonagall and Snape.
"Severus, please fetch me the strongest Truth Potion you possess, and then go down to the kitchens and bring up the house-elf called Winky. Minerva, kindly go down to Hagrid's house, where you will find a large black dog sitting in the pumpkin patch. Take the dog up to my office, tell him I will be with him shortly, then come back here."
If either Snape or McGonagall found these instructions peculiar, they hid their confusion. Both turned at once and left the office. Dumbledore walked over to the trunk with seven locks, fitted the first key in the lock, and opened it. It contained a mass of spell-books. Dumbledore closed the trunk, placed a second key in the second lock, and opened the trunk again. The spellbooks had vanished; this time it contained an assortment of broken Sneako-scopes, some parchment and quills, and what looked like a silvery Invisibility Cloak. Harry watched, astounded, as Dumbledore placed the third, fourth, fifth, and sixth keys in their respective locks, reopening the trunk each time, and revealing different contents each time. Then he placed the seventh key in the lock, threw open the lid, and Harry let out a cry of amazement.
He was looking down into a kind of pit, an underground room, and lying on the floor some ten feet below, apparently fast asleep, thin and starved in appearance, was the real Mad-Eye Moody. His wooden leg was gone, the socket that should have held the magical eye looked empty beneath its lid, and chunks of his grizzled hair were missing. Harry stared, thunderstruck, between the sleeping Moody in the trunk and the unconscious Moody lying on the floor of the office.
Dumbledore climbed into the trunk, lowered himself, and fell lightly onto the floor beside the sleeping Moody. He bent over him.
"Stunned - controlled by the Imperius Curse - very weak," he said. "Of course, they would have needed to keep him alive. Harry, throw down the imposter's cloak - he's freezing. Madam Pomfrey will need to see him, but he seems in no immediate danger."
Harry did as he was told; Dumbledore covered Moody in the cloak, tucked it around him, and clambered out of the trunk again. Then he picked up the hip flask that stood upon the desk, unscrewed it, and turned it over. A thick glutinous liquid splattered onto the office floor.
"Polyjuice Potion, Harry," said Dumbledore. "You see the simplicity of it, and the brilliance. For Moody never does drink except from his hip flask, he's well known for it. The imposter needed, of course, to keep the real Moody close by, so that he could continue making the potion. You see his hair ..." Dumbledore looked down on the Moody in the trunk. "The imposter has been cutting it off all year, see where it is uneven? But I think, in the excitement of tonight, our fake Moody might have forgotten to take it as frequendy as he should have done ... on the hour . . . every hour. . . . We shall see."
Dumbledore pulled out the chair at the desk and sat down upon it, his eyes fixed upon the unconscious Moody on the floor. Harry stared at him too. Minutes passed in silence... .
Then, before Harry's very eyes, the face of the man on the floor began to change. The scars were disappearing, the skin was becoming smooth; the mangled nose became whole and started to shrink. The long mane of grizzled gray hair was withdrawing into the scalp and turning the color of straw. Suddenly, with a loud clunk, the wooden leg fell away as a normal leg regrew in its place; next moment, the magical eyeball had popped out of the man's face as a real eye replaced it; it rolled away across the floor and continued to swivel in every direction.
 
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view post Posted on 4/5/2014, 21:17

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‘E qui abbiamo sei Mangiamorte assenti... tre morti per servirmi. Uno troppo vile per fare ritorno... la pagherà. Uno che credo mi abbia lasciato per sempre... verrà ucciso, naturalmente... e uno, il mio servo più fedele, che è già rientrato al mio servizio’.

Questo momento della storia mi fa sempre venire i brividi. Penso a quanto arrabbiato era Voldemort e quanto coraggio deve avere avuto Severus per tornare da lui due ore dopo e inventarsi un sacco di frottole per sopravvivere. E poi tornare quelle fatidiche 2 ore dopo...Non mi pare che Voldemort sia un tipo a cui piace particolarmente aspettare...Anche nei doni della morte nella scena iniziale è parecchio infastidito quando Severus arriva in ritardo a Villa Malfoy...Figuriamoci poi in quella sera in cui Harry era appena riuscito a scappargli per la seconda volta, se non era nero di collera. Bel coraggio il nostro Prof. Secondo me Silente era abbastanza in ansia per lui. Io avrei avuto paura di non rivederlo più.
Chissà a cosa ha pensato quando Harry è tornato con il cadavere di Cedric. Lui poi avrà capito in anticipo del ritorno di Voldermort a causa del marchio che bruciava. Mi sono sempre chiesta come abbia fatto a rimanere calmo e a sangue freddo per tutto il tempo durante l'interrogatorio di Crouch e in infermeria. Ci vuole davvero fegato !.

‘Crouch!’ esclamò Piton, restando immobile sulla soglia. ‘Barty Crouch!’
Chissà cos'ha pensato. Di certo non se lo aspettava. E pensare che per un anno intero pensava che a controllarlo fosse Moody l'auror. e invece si è trovato quel pazzo di Crouch tra l'altro suo ex compagno mangia morte...Il colpo sarà stato grande. Gli ha ricordato da che parte stava prima, gli ha portato alla luce una parte oscura della sua vita, e non deve essere stato piacevole.
 
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Lilac freesia
view post Posted on 5/5/2014, 00:34




Mi chiedo come sia riuscito a mantenere la mente fredda durante l'incontro con Voldemort.Sicuramente non lo stava aspettando con tè e biscottini.L'avrà cruciato parecchio,e nel contempo avrà anche scandagliato la mente del povero Severus.Un uomo normale,ora,non ce l'avrebbe fatta.Solo un uomo coraggioso ma soprattutto forte potrebbe sopportare il dolore ed ingannare un mago tanto potente.Per la fortuna di Potter,Severus lo è.Peccato che se ne accorgano tutti solo all'ultimo.Quanto avrei voluto un personaggio(femminile magari)che l'aspettasse per prendersi, in silenzio, cura delle sue ferite :stupore:

Edited by Ida59 - 2/2/2016, 21:39
 
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fri rapace 2
view post Posted on 5/5/2014, 11:08




CITAZIONE (Lilac freesia @ 5/5/2014, 01:34) 
Quanto avrei voluto un personaggio(femminile magari)che l'aspettasse per prendersi, in silenzio, cura delle sue ferite :stupore:

beh, nel primo libro a curare le sue ferite c'è Gazza, no?
Sto aspettando con ansia la frase clou che mi ha quasi fatto elevare Severus a mio personaggio preferito... non fosse che nel quinto libro poi è tornato Remus... suppongo sarà nel prossimo brano ^^

Edited by Ida59 - 2/2/2016, 21:39
 
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Lilac freesia
view post Posted on 5/5/2014, 19:19




Gazza si dà da fare perchè credo faccia parte dei suoi doveri rendersi utile(con i professori) non certo per affetto :D
 
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view post Posted on 5/5/2014, 20:25

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Si Gazza lo fa soprattutto perché penso sia il più grosso magonò lecchino che ci sia al mondo. Con Severus particolarmente. Si sa che Gazza Odia gli studenti no ?, e gli studenti odiano Piton. Di conseguenza ne deriva per logica che Gazza voglia compiacere Severus in ogni modo, per vedere puniti gli studenti e godere di ciò. Ma sappiamo che comunque di quello che vuole Gazza a Severus non importa un accidente...
 
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fri rapace 2
view post Posted on 6/5/2014, 09:59




Mi era stato detto che c'era una discussione sul rapporto di Gazza con Severus nel forum, ma non l'ho trovata (scusate :-P), qualcuno me la saprebbe indicare?
 
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view post Posted on 6/5/2014, 12:49
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I ♥ Severus


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CITAZIONE (fri rapace 2 @ 6/5/2014, 10:59) 
Mi era stato detto che c'era una discussione sul rapporto di Gazza con Severus nel forum, ma non l'ho trovata (scusate :-P), qualcuno me la saprebbe indicare?

Se c'è è in questa sezione ma non mi sembra di ricordare nulla di particolare in merito.
 
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186 replies since 18/10/2013, 17:17   7696 views
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