Toc toc! È permesso??
Giungo a rinfocolare un po’ la discussione qui, dato che per ora questa bella pagina è l’unica che sono riuscita a leggermi per bene da cima a fondo (complice il fine settimana!). Per gli altri topic che mi hanno segnalato gentilmente Ida e halfbloodprincess, devo invece aspettare di avere il tempo di visionare meglio tutto, prima di lanciarmi nello sproloquio!
Detto ciò, non perdo altro tempo e passo subito a buttarvi lì qualche riflessione, per chi avrà voglia di leggere quest’indegna pergamena chilometrica, per la quale mi scuso fin da ora e che, proprio per questo motivo, sarà divisa in tre parti.
CITAZIONE (Jolie in love~˜ @ 4/12/2012, 17:53)
[color=gray]La Rowling ci presenta Severus come un uomo molto particolare, che attrae grazie alla sua intelligenza e al suo sarcasmo e non alla sua bellezza. Rende questo personaggio complesso, razionale, ottimo in quello che fa, interiormente disturbato. La scrittrice gli da grande carisma donandogli, via via sfogliando le pagine, un grande coraggio e amore. Un personaggio, enigmatico, misterioso, articolato.
Certo, Severus avrà fatto anche i suoi sbagli in adolescenza, ma chi non li fa? E poi bisogna tener conto anche della situazione della sua famiglia e del suo amore da poco perduto. Il giovane Severus voleva valere qualcosa, dimostrare di poter essere in grado di diventare qualcuno e, son quasi certa, che desiderava più dimostrarlo a sè stesso che agli altri. Perchè Piton non è un uomo che vuole essere ammirato per ciò che fa, come lo dimostra, d'altronde, dicendo ad Albus di non far sapere a nessuno cosa fa per Harry. E la Rowling può dire qualsiasi cosa, ma per me questo fattore già lo rende un grande uomo. Era un ragazzo che aveva bisogno di certezze, certezze che le persone che aveva avuto accanto fino ad allora non gli avevano saputo dare.
(…)
Oltre a tutti questi dati che caratterizzano Severus, vi è un dono particolare che la scrittrice gli ha fatto. Questo dono ha reso Piton, a mio parere uno dei personaggi più importanti della saga, superando quello sciocco del maghetto sfregiato: l'amore incondizionato. Severus sa amare, amare con tutto sè stesso.
(…)
Insomma, il Potion Master, ci viene presentato come un personaggio del tutto positivo, sebbene, chi non ha occhio attento (o l'occhio interiore come direbbe quella strampalata di Sibilla ), lo scopra, solo, verso la fine.
Bene, dopo tutta questa introduzione della Rowling su questo personaggio, la situazione viene capovolta. Severus viene spesso ''perseguitato'' dall'autrice.
Per prima cosa, secondo me, bisogna capirsi su un punto importante: di cosa parla esattamente Jolie nel post? Si riferisce davvero alla “persecuzione da intervista” (chiamiamola così) della Rowling?
Me lo domando, correggetemi se sbaglio, perché mi sembra che, a dispetto del tema del topic e dopo la breve citazione dell’autrice, le deduzioni del post di Jolie a favore della tesi dell’intento “demolitore” della Rowling nelle interviste, parlino piuttosto della stroncatura del personaggio operata dentro i libri (prima della riabilitazione), che non di quella avvenuta dopo, a causa delle chiacchiere incaute dell’autrice.
In altre parole, da quel che mi pare di capire, Jolie parla all’inizio di una “presentazione” positiva di Severus, da parte della Rowling, che in sostanza però è una descrizione del “vero Severus” (certa e verificabile solo a partire dal capitolo 33), che si svela
dopo la persecuzione del professore effettuata nei libri e a cui lei fa riferimento, non avviene prima per poter essere "capovolta".
Proseguendo oltre, infatti, Jolie argomenta:
CITAZIONE (Jolie in love~˜ @ 4/12/2012, 17:53)
Severus viene spesso ''perseguitato'' dall’autrice.
Tutti lo odiano, lo accusano e lo prendono in giro per i suoi capelli ''untuosi'' (io Piton sporcaccione non me lo immagino proprio, poi non so voi) e per il suo naso, puntano il dito contro di lui per qualunque cosa accada nel Mondo Magico. Posso capire che Severus non è proprio un tipo 'simpatico' e che, giustamente, per dare il colpo di scena finale non poteva fare altro, ma questa è vera e propria crudeltà, per Merlino!Da tener conto, anche, che la Rowling, facendo diventare agli occhi di tutti i suoi personaggi Piton un traditore ha minimizzato anche la saggia figura di Silente, che tanto si fidava di lui. E posso capire che non lo capisce quel bamboccione di Potter o Ron, ma Hermione che tanto viene definita arguta e giudiziosa? E la McGranitt? Sembrava fidarsi tanto di Silente..Per non parlare poi del settimo libro: una delusione totale!
e io mi trovo un po’ confusa.
Quella che Jolie cita non mi pare una demolizione del personaggio fatta a posteriori, con dichiarazioni “post-stesura” del romanzo, bensì anteriore: si tratta cioè, né più né meno, della persecuzione/incomprensione di Severus che si svolge a livello narrativo, nei libri, a cui segue la riabilitazione (capitolo 33) e a cui, solo oltre, si può aggiungere il discorso delle interviste.
Jolie vuole dire che l’autrice, dopo aver concluso la saga “riabilitando” Severus, lo ha “demolito” di nuovo “dopo”, attraverso le interviste? Se è così possiamo essere d’accordo, ma la spiegazione data nell’ultima parte del post, nel periodo che ho citato qui sopra, Jolie sembra ricondurci indietro, ai libri, e non in avanti, alle interviste. Non so se mi spiego.
Rileggendo appunto il periodo in questione, mi resta il dubbio che si intenda contestare la “persecuzione da intervista” da parte della Rowling (di cui non si parla), portando a sostegno della tesi degli argomenti che attengono invece alla “persecuzione letteraria”, vale a dire tutta quella costruzione ingenerosa nei confronti di Severus descritta dall’autrice
prima dello svelamento (lo Snape untuoso, il naso adunco, l’antipatia, i sospetti e la sfiducia in lui da parte del Mondo Magico ecc.) e quindi relativa a quell’arco di tempo durante il quale la persecuzione era giustificata, perché né i personaggi della storia né il lettore sapevano chi era veramente Severus e
dovevano essere “ingannati”, affinché il grande piano funzionasse.
Dunque l’attacco di Jolie non mi appare rivolto tanto alle parole sghembe e terrificanti dell’autrice, pronunciate dopo l’uscita dei libri e citate ad inizio post, quanto proprio alle scelte narrative della Rowling, che ha decisamente maltrattato l’immagine Severus nel corso della storia nella maniera che Jolie stessa evidenzia con ammirevole precisione (
). Ecco, credo sia questo il punto. Stiamo parlando di due “persecuzioni” diverse che hanno, a mio parere, un segno opposto.
Il problema della demolizione di Severus da parte della Rowling nel vasto caos delle interviste, qui non c’entra. La persecuzione “letteraria” ha una giustificazione e un senso (per quanto sgradevole possa sembrare, giustamente, a chi ama Severus), mentre quella “da intervista”, a cui si richiama la citazione della Rowling ad inizio post, rientra proprio nel campo dell’assurdo e dell’illogico.
Essere costretti a rispondere ad un’autrice che afferma che Severus “non è un grand’uomo”, dopo che proprio lei ci ha regalato, ne sono convinta, uno dei personaggi più belli della letteratura contemporanea, è una cosa a dir poco paradossale.
L’unica via di fuga, sembrerebbe quella di interpretare le parole della Rowling più o meno come fa coazze:
CITAZIONE (frc_coazze @ 5/12/2012, 14:28)
Questa famosa farse: "Piton è vendicativo, crudele. Non è un grand'uomo" insiste la Rowling. "Ma sa amare. Mi piace, ma vorrei anche prenderlo a schiaffi", non rivela forse a grandi linee la stessa visione che abbiamo noi di Piton? Non è un accettare i lati negativi del personaggio e amare i suoi lati positivi? Tutti gli uomini vengono apprezzati e qualche volta si vorrebbe prenderli a schiaffi. É una cosa umana e Severus è umano.
Tuttavia mi sento di aggiungere un importante distinguo a questa lettura.
Sì, è vero, l’interpretazione può anche essere questa, ma non la si deduce con chiarezza dalle parole dell’autrice. Si può lavorarci, questo è certo, ma restiamo pur sempre nel vago, perché non è proprio possibile trovare una giustificazione alla crudezza di certe sentenze così
tranchant che, oltretutto, vengono coniugate al presente.
Definire Severus “vendicativo” si poteva accettare, forse, in relazione al suo passato, a quando era stato un ragazzo vessato dai compagni e poi un Mangiamorte, ma al momento attuale e considerando come si sono evoluti i fatti, non è più corretto affermare una cosa del genere. Lo stesso dicasi per l’aggettivo “crudele”, che io peraltro trovo del tutto inappropriato, perché sono convinta che anche da Mangiamorte Severus fosse ben diverso da quelle bestie assatanate da cui era circondato. Affermare poi, sempre col presente indicativo, che Severus “non è un grand’uomo” è così superficiale e insensato che l’unica cosa che mi viene da pensare è che l’autrice non si sia soffermata a spiegarsi come si deve. In parte è visibile nel prosieguo, perché poi lei stessa corregge il tiro e dice che Severus le piace, che “sa amare”. In poche parole potrebbe voler dire, come osservava coazze, che Severus, come uomo, ha i suoi lati positivi e i suoi lati negativi. Non si può essere perfetti. Ma, se è davvero così che la pensa, duole riconoscere che non si è saputa spiegare.
Per questo motivo sono d’accordo con Jolie e con il suo risentimento (presumo) verso le parole della Rowling, anche se alla fine il suo post dirotta l’astio sulle scelte narrative dell’autrice, perché in effetti certe dichiarazioni appaiono esagerate, prive di sfumature e, in definitiva, poco riflettute. Dire che Severus ha i suoi difetti e le sue umane mancanze, è ben diverso dall’avere la sfrontatezza di dire che non è un grand’uomo, quando è chiaro a tutti chi era e di che cosa è stato capace. Ripeto: è un’affermazione, quella della Rowling, talmente assurda, che l’unica ipotesi plausibile è che non si sia saputa spiegare o che, per pudore o per un inconfessabile, profondo amore e un grande rispetto per il suo personaggio, si sia trovata impacciata nell’affrontare la manifestazione di un esplicito trasporto nei suoi confronti.
[E qui finisce la prima parte
]