Il Calderone di Severus

Ginevra (KnightOfCydonia) - The day after tomorrow, Tipologia: One Shot ( 500) - Genere: Generale - Altro Genere: Fluff, ironico Avvertimenti: Nessuno - Epoca: Post 7 anno - Pairing: Severus/Altro - Personaggi: Hermione - Altri Personaggi: Minerva

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view post Posted on 17/6/2017, 16:38
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Titolo: The day after tomorrow

Autore/data: Ginevra (KnightOfCydonia) – luglio 2014
Beta-reader: nessuno
Tipologia: one shot
Rating: Nessuno.
Genere: Generale, fluff, ironico.
Personaggi: Severus Snape, Hermione Granger
Pairing: HG/SS.
Epoca: post 7° libro
Avvertimenti: AU
Parole/pagine: 1.779/8 pagine.

Riassunto. Baciare una donna può diventare un serio problema.

Disclaimer: I personaggi presenti in questa storia non appartengono a me, bensì a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. La trama di questa storia è, invece, di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento; nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.

Nota1. Scritta per la Severus House Cup – Sfida di Luglio “La sfida olimpica – categoria: il tennis”.
Note2. Ipotetico seguito di Snape Reloaded”.



The day after tomorrow



“…”
“…”
“Hai intenzione di stare lì a guardarmi ancora a lungo?”
“…”
“Dico a te, Hermione.”
“Ho un tremendo mal di testa.”
“Colpa mia, immagino.”
“Sì, colpa tua.”
“Questa cosa mi ricorda un po’ la storia della mia vita.”
“…”
“Ebbene?”
“Sì, è colpa tua. Mi hai baciato per due ore su questo stramaledetto divano e quando ho cercato di farti sloggiare da qui per passare ad una postazione più comoda mi hai detto di no!”
“Granger, tu non volevi offrirmi una postazione più comoda. Tu mi hai offerto un letto con te dentro.”
“E allora?”
“E allora mi sembra decisamente inopportuno ”
“Non ti ho obbligato a baciarmi.”
“Ma nemmeno hai opposto strenua resistenza.”
“...”
“Hermione, mi è piaciuto baciarti, davvero, ma da qui a lanciarti su un letto…”
“Non ti piaccio.”
“Sempre alla ricerca di conferme, a quanto vedo.”
“…”
“Dannazione, Granger, mi piaci, e mi sembra tu l’abbia anche notato.”
“Parli di quella cosa che premeva calda sulla mia coscia?”
“…”
“Guarda che ‘quella cosa’ è stata decisamente piacevole. Pensavo che la mia offerta di una situazione più comoda fosse un semplice e gentile modo per dirti ‘fai pure, continua, sono qui’. Non mi sembra di essere scappata via urlando.”
“…”
“Sei senza parole? Non ti facevo così timido.”
“Granger, se c’è un luogo dove io non sono timido è proprio il letto.”
“Uff, vorrei proprio verificarlo di persona.”.
“Granger, mi stai chiedendo di fare sesso?”
“Embè? Cosa c’è di strano?”
“Sei una collega.”
“E?”
“E non ho mai – dico mai – fatto sesso con una collega. Tanto meno sesso sfrenato.”
“E ci credo! Non ti ci vedo impegnato a fare sesso con Minerva. E nemmeno ti vedo occupato a frugare tra gli scialli di Aurora cercando disperatamente lembi di pelle.”
“...”
“Severus?”
“Hermione, non far finta di non capire: il problema non è fare sesso ‘ora’, è vederti quotidianamente ‘dopo’. E poi il sesso sfrenato è più divertente con una donna con cui non si hanno altre occasioni di condivisione.”
“...”
“Ed è ancora più imbarazzante fare sesso con una ex allieva. Mi fai sentire un pervertito.”
“Non mi sembrava ti sentissi molto ‘pervertito’ quando ti ho incrociato in quel pub con l’ex tirocinante di Minerva che, tra parentesi, ha due anni in meno di me.”
“Chi?”
“La rossa! Quella che dicevi essere una bella donna.”
“Granger, devi piantarla di intrometterti nella mia vita privata! E poi si è trattato solo di qualche incontro per scambiare due chiacchiere.”
“Certo, perchè è universalmente riconosciuto quanto tu sia loquace e garrulo.”
“Granger, piantala! Semplicemente non voglio impegni.”
“Pensi che ti inseguirò con un anello? Scordatelo!”
“Questa raccapricciante immagine non mi ha sfiorato nemmeno l’anticamera del cervello. Diciamo che sono sicuro di non aver voglia di guardarti mentre parliamo di programmi ministeriali e contemporaneamente pensare a te e me occupati a fare sesso sfrenato. Mi deconcentra!”
“Ma dove diavolo sono finiti i Mangiamorte di una volta?”
“Cosa stai dicendo???”
“Niente.”
“...”
“E allora perchè mi hai baciato? E non si è trattato di affettuosi bacini, Severus!”
“Me lo sto chiedendo anch’io.”
“Snape, penso che tu sia l’uomo più assurdo e contraddittorio che abbia mai conosciuto.”
“Credo che il Signore Oscuro abbia avuto i tuoi stessi identici pensieri quando Potter si è messo a fare il gioco della verità durante la battaglia finale.”
“Snape, vattene. Ci vediamo domani mattina.”

*****



“Buongiorno Hermione”.
“Buongiorno Minerva.”
“Tutto bene, cara? Mi sembri nervosa..”
“No, sto benissimo. Ho solo dormito male.”
“Hermione, i tuoi capelli sono più pazzi del solito. E ci sono dei pappagallini che girano sulla tua testa.”
“...”
“Hermione, cara, non ti vedevo in questo stato da quando hai sorpreso il tuo ex fidanzato appiccicato come un francobollo a quella biondina del Ministero.”
“Minerva…”
“Dimmi, cara, lo sai che con me puoi confidarti.”
“E’ che sono così arrabbiata con lui.”
“Lui?”
“Sì, lui. Ieri sera abbiamo passato due splendide ore sul mio divano a baciarci e poi...”
“Non dirmi che hai avuto sul divano quell’essere immondo.”
“Sì, proprio, e...”
“Ma Hermione, avevi detto che non l’avresti mai più rivisto onde evitare di spiaccicarlo sulla prima parete disponibile!”
“Minerva! Non sto parlando di quell’imbecille di Ron!”
“Oh!”
“...”
“E allora di chi stai parlando?”
“Di uno. Uno che conosco da molti anni.”
“…”
“Certo, non ho mai pensato a lui in quel modo. O almeno lo spero. Insomma, sarebbe imbarazzante, visto il tempo passato qui a scuola e tutto il resto.”
“Scuola? Allora lo conosco sicuramente. E’ stato un mio allievo?”
“Ehm, sì, diciamo che è stato tuo allievo. Ma chi non è stato tuo allievo, nevvero? “
“Era del tuo anno?”
“Bè, no. E’ più grande di me di qualche anno.”
“...”
“Minerva?”
“Eppure mi sembrava che in quel periodo avessi interesse solo per quel testarossa imbecille che non ti ha mai apprezzato abbastanza.”
“Minerva!”
“Scusami, non avrei dovuto dirlo.”
“...”
“Quindi?”
“Ecco, diciamo che ci siamo rivisti dopo la fine dei miei studi qui. Ho sempre ritenuto che fosse una persona molto intelligente e capace, ma non ho mai pensato a lui in quel modo.”
“...”
“O meglio: se devo essere sincera, ho pensato a lui in quel modo solo durante il mio secondo anno. Insomma, mi era sembrato così potente e così – come dire – maschile, deciso, forte. Lì per lì non ho realizzato – ed è stato meglio così, credimi - ma ripensandoci dopo anni credo che sia stato il primo uomo a interessarmi in quel senso.”
“...in quel senso?”
“...”
“Hermione, non arrossire. Mi fa solo piacere sapere che ti interessa un uomo. Insomma, il mondo non è fatto di soli libri.”
“...”
“Mi ricordo quell’anno. Fu un anno difficile, uno dei tanti, Ricordo però con piacere il club dei duellanti.”
“...”
“In quel periodo, il professore Gilderoy Lockhart aveva infranto tanti cuori a scuola ma quel duello gli ha fatto perdere moltissimi punti. Se non erro, anche tu eri molto infatuata di lui.”
“Qualcosa di cui mi vergogno ancora.”
“Quanto abbiamo riso in Sala Professori. Ho ancora in mente Gilderoy che accenna a Severus dicendo ‘Permettete che vi presenti il mio assistente, il professor Snape’. Per un attimo, sapendo quanto sia permaloso Severus, ho pensato schiantasse immediatamente Gilderoy con una fattura ben fatta.”
“In effetti...”
“E poi ha detto ‘Quando avrò finito avrete ancora il vostro insegnante di Pozioni tutto intero’: in quel momento, ho temuto seriamente per la vita di Gilderoy.”
“Verissimo...”
“A proposito, Hermione, in quale casa era stato smistato quest’uomo misterioso?”
“Ehm, scusa Minerva, devo andare. Ho giusto il tempo per fare colazione e poi devo correre in aula: ho dato una punizione a due ragazzine e devo assolutamente arrivare in orario. A dopo.”
“A dopo, Hermione.”

* * * * *



“Buongiorno, Hermione.”
“Buongiorno, Severus.”
“Vedo che siamo ancora nella situazione ‘Madamigella offesa’”
“Lascia perdere. Qui mi sembri tu la madamigella.”
“Ti assicuro, Hermione, che sei molto lontana dalla realtà.”
“...”
“Bene, Hermione, visto che la tua capacità di chiacchierare su ogni cosa presente sul mondo terracqueo pare temporaneamente svanita, ne approfitto per godermi finalmente una colazione in pace. Passo e chiudo.”
“Snape?”
“...”
“Snape, non volevo offenderti.”
“...”
“Cerca di capire...”
“...”
“Snape, guarda che ti volevo davvero.”
“Granger, accidenti a te! Ti volevo anch’io.”
“...”
“Non aprire bocca. Ne parleremo in un altro momento.”

* * * * *



“Ciao.”
“Ciao.”
“E’ il momento?”
“Per Merlino, Granger, sei peggio di un cane con un osso.”
“Impiccati.”

* * * * *



“Ciao Hermione.”
“...”
“Cos’è? Ora non mi parli?
”Ho deciso che non ti parlerò mai più. Non sono un cane con un osso.”
“...”
“...”
“Hermione, scusami.”
“...”
“Scusami.”
“...”
“Non volevo essere scortese. E’ solo che non sono abituato ad essere inseguito così da una donna. Perlomeno una donna che finora non ha dato segni di squilibrio.”
“Uff, io non ti seguivo, volevo solo...”
“...”
“Volevo solo capire...”
“...”
“...”
“Che ne dici di una cena a Londra?”
“...”
“Dal sorriso, immagino sia un sì.”

* * * * *



“...”
“...”
“Sei imbarazzata.”
“No.”
“...”
“Andiamo, Severus, abbiamo passato ore e ore insieme: tra il manuale di Babbanologia, le ronde serali e le presenze obbligatorie a quegli insulsi balli del Ministero direi che siamo ormai abituati alla rispettiva presenza. Dovrei sentirmi imbarazzata perchè stiamo cenando insieme? Cosa c’è di diverso oggi?”
“C’è che qualche giorno fa ti ho baciato.“
“...”
“Allora, sei a disagio?”
“No. Mi è piaciuto baciarti.”
“Bene.”
“...”
“...”

* * * * *



“Severus, fammi respirare.”
“...”
“Severus?”
“Dimmi.”
“Niente.”
“Continuo? O hai altre obiezioni?”
“Snape, taci e assaggiami”.

* * * * *



“Severus, dove stiamo andando?”
“A casa tua.”
“Altro film?”
“No, voglio provare quel letto.”
“...”
“Con te dentro.”


* * * * *



“Hermione, hai cambiato idea? Voglio che tu sia sincera.”
“No.”
“...”
“Sono solo emozionata.”
“...”
“E’ che io non sono molto abituata. No, non nel senso che non faccio mai sesso. E’ solo che mi sento un po’ a disagio. Ma non per te, intendiamoci. Per me. Non so bene cosa fare. No, sia chiaro, so cosa fare non sto dicendo che non so dove mettere le mani. In senso lato, ovviamente. E poi c’è troppa luce qui ed ecco io...”
“Granger, taci. Se proprio devo averti in un letto, ti voglio zitta e compiacente. Al massimo puoi urlare il mio nome.”


* * * * *



Sei mesi dopo…

“Oggi non riuscirò ad alzarmi da questo letto.”
“Hermione, sono le sei. Tra poco l’intera scuola di sveglierà.”
“Ma perché devo alzarmi io? E cercare i vestiti per rendermi presentabile? E sgattaiolare fuori dai Sotterranei temendo sempre di incontrare il Barone Sanguinario?”
“Perché sei nella MIA stanza. E ti ricordo che la TUA stanza è qualche piano più in alto.”
“...”
“E poi di cosa ti lamenti. Lo sai che qui è molto più tranquillo e riservato.”
“...”
“E un posto tranquillo serve, visto che non riesci a tacere nemmeno in quei momenti.”
“Uff, io in quei momenti non parlo. Al massimo invoco... e non dirmi che ti dispiace.”
“No, mi piace tantissimo quando fai fatica a mettere insieme due parole di senso compiuto.”
“...”
“...”
“...”
“Se avessi saputo prima che bastava questo per mettere a tacere le tue argomentazioni, avrei approfittato di te tempo fa.”
“Quanto tempo fa?”
“Quando in Sala Professori mi tediavi con tutte le tue domande e osservazioni.”
“...”
“...”
“Severus, non ho voglia di andare nella mia stanza.”
“Rimani, allora.”
“Potremmo fare colazione qui.”
“Sì, ma dovremmo chiamare un elfo domestico e tu sai quanto sono pettegoli.”
“Se solo si permettono, mi metto a sferruzzare tunichette e calzini. Altro che C.R.E.P.A..”
“Mmmh, Granger, mi piaci quando fai la bastarda.”



* * * * * * * * * *

 
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