Il Calderone di Severus

6.2. Richard Wagner, In occasione del bicentenario dalla nascita

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Alaide
view post Posted on 27/11/2012, 09:50 by: Alaide
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CITAZIONE (Ida59 @ 24/11/2012, 14:12)
Mi piace molto questa precisione (che rasenta la pignoleria) di Wagner perchè è esattamente la stessa che uso io quando scrivo le mie fanfic; capisco perfettamente che lui voglia che lo spettatore veda nel modo più preciso possibile proprio la stessa immagine/scena che ha in mente lui!

Immagine che spesso viene disattesa (forse già all'epoca di Wagner, che era molto immaginifico e, ovviamente, si scontrava con i mezzi tecnici dei palcoscenici del XIX secolo). Naturalmente, se prendi il caso dell'Olandese, non è affatto facile far entrare in scena due navi praticabili (il praticabile è una parte di scena costruita su cui possono stare i cantanti, ben distinte, quindi, da quelle parti di scena che sono solo di decoro). Molto più semplice a - a volte, efficace - è evocare gli elementi base: il mare, le navi (solitamente con le gomene).


CITAZIONE
Cosa si intende per opera "romantica"?

Questo chiedilo a Wagner :P. E' comunque quello che mette lui come "sottotitolo". Lo si può leggere come l'idea che nell'Olandese siano concentrati molti elementi del romanticismo.


CITAZIONE
Sì, lo so, sono malata grave, gravissima, ormai irrecuperabile, ma io ho subito pensato a Severus (già quando citavi l'uomo vestito di nero), figuriamoci leggendo poi le parole, il desiderio di morte privo d'ogni speranza e la ricerca della fedeltà eterna, proprio lui che è l'uomo dell'amore imperituro...

Ti assicuro che ero certa che tu avresti visto Severus nell'Olandese. D'altronde è uno dei personaggi dove è facile trovare un raffronto. In proposito stavo meditando di linkare la lezione sull'Olandese e quanto segue in Severus, Rigoletto e altri personaggi d'opera.

CITAZIONE
E questo parole sono assolutamente da Severus...
Ora sono curiosa di conoscere il perchè della condanna dell'Olandese Volante.

Mi è piaciuto molto della tua risposta, i commenti sul come andrà a finire la storia.

CITAZIONE
Molto bello l'ascolto. Leggere tutto il brano prima di ascoltarlo è molto utile per la comprensione globale.
Da brividi la speranza che, nella totale disperazione dell'aria, è racchiusa nelle parole: Quando irrompi nella mia notte?

Ma quel povero cantante lo fanno morire dal freddo! E' immerso nell'acqua ma la temperatura deve essere bassa perchè continua ad uscirgli il vapore dalla bacca quando respira!

Essendo un film opera, di solito le parti vengono registrate prima, poi riproposte in playback durante la registrazione, con tutti gli effetti speciali e non del caso.

CITAZIONE (Ida59 @ 24/11/2012, 15:07)
Aaaaaaaaaaaah... vestito di nero, e pallido e alla ricerca della redenzione (e dell'amore): è proprio Severus!!!

Wagner - con la sua precisione - aiuta nel raffronto. Praticamente è uguale a Severus anche nella descrizione. E su questo punto, di solito, anche le messe in scene sono piuttosto fedeli. Quindi ci si ritrova l'Olandese vestito di nero. Non sempre è scuro anche di capelli, ma questo dipende dal cantante e dalla volontà del team di regia (costumista, scenografo e regista) di far indossare una parrucca oppure di evitarlo.

CITAZIONE
Eeh, lo trova l'amore e la redenzione, alla fine? ehh? Dimmi che opera romantica significa che finisce bene, ti prego...

Ovviamente non c'è un lieto fine canonico. Nel romanticismo ottocentesco l'amore di solito si sublima nella morte dei due amanti. Va anche aggiunto che Wagner e lieto fine non stanno propriamente bene nella stessa frase. Ha composto solo tre opere a lieto fine: Le Fate (dove il protagonista e la sua amata - un mortale ed una Fata - trovano alla fine la felicità nel regno immortale delle Fate), Il Divieto d'amare e I Maestri Cantori di Norimberga. Per il resto - con l'eccezione di Parsifal, ma in questo caso si va sul complesso, perché è un'opera dalla trama decisamente non canonica e te ne accorgerai quando ci arriveremo - finali tragici, per quanto sublimi.

CITAZIONE
E' chiaro che io faccio il tifo per Senta!

Anch'io ho sempre fatto il tifo per Senta. E mi rifiuto di accettare quelle interpretazioni (per quanto accettabili e, in base ad un altro punto di vista più legato a lettura di carattere psicanalitico) che la vedono come una donna ossessionata e non come una donna innamorata e disposta a tutto, anche al sacrificio estremo, per amore. Ma, in fondo, Olandese è stata una delle mie opere preferite da quando facevo le medie.

CITAZIONE
Povero Erik... nelle mie fic non avrebbe alcuna speranza...

Erik è un personaggio decisamente dolente, immerso nell'autoillusione. C'è stato un tempo in cui mi stava decisamente antipatico, poi ho cominciato a comprenderlo meglio.

CITAZIONE
L'ascolto del duetto tra l'Olandese e Senta non c'è, ma mi è bastato leggere le parole per avere i brividi...

Purtroppo non ho trovato un duetto Olandese-Senta che mi soddisfacesse.

CITAZIONE
Concordo in pieno con questa tua interpretazione: Erik vede e sente ciò che vuol vedere e sentire.

Felice che tu concordi. Erik è in preda alla più forte autoillusione. Ma, alla fine, che credo che dopo gli eventi che concludono l'opera, riuscirà a superare quello che è successo, pensando che Senta era ormai perduta, vinta dal Male. Non importa se alla fine è evidente che così non è, ma appunto, Erik vede e sente cioò che vuol vedere e sentire.

CITAZIONE
Più leggo e più mi piace (questa tua lezione è assolutamente stupenda! E anche l'opera), però comincio a temere che finisca male, molto male...

Ed in effetti, la tua intuizione è più che legittima

CITAZIONE
Ooooh sì, sì, sì, certo che la ama, perchè l'Olandese è proprio come Severus, quindi, amandola, rinuncia a lei per salvarla (come mi pare di aver scritto già sopra).
Uffa, che nodo alla gola...
Sì, probabilmente se rompe l'obbligo di matrimonio per salvarla rinuncia per sempre ad ogni sua possibilità di salvezza... e questa scelta è tremendamente da Severus...

E' quello che ho pensato anch'io. Dai, possono internarci insieme!

CITAZIONE
Sono arrivata alla fine della lezione... con un nodo alla gola che non ti dico.
Delusa dal finale? No, non potrei esserlo... in fondo è come il verde sguardo in cui perde Severus alla fine...

Io ho sempre adorato il finale dell'Olandese, così incredilmente romantico. Senta è stata per molto tempo una delle mie eroine operistiche preferite per la forza delle sue decisioni.
Un finale diverso si sarebbe scontrato con il clima cupo dell'opera, avrebbe stonato, mentre il finale immaginato da Wagner (che prende spunto da una leggenda del XVI secolo, più volte ripensata da scrittori romantici) è perfetto e perfettamente legato alla psicologia dei personaggi.

CITAZIONE
Non ci vedete anche voi, al posto dell'olandese che mostra la nave, Severus che mostra il suo marchio, la sua dannazione, e dichiara il suo nome come se fosse coperto d'infamia?

Ovvio che sì! Te lo detto ci interneranno insieme.

CITAZIONE
Opera stupenda (me la devo vedere: chissà, magari anche Wagner mi piace se mi viene spiegato prima e riesco a capirlo! ;) ) e lezione altrettanto stupenda e affascinante.
Grazie mille, Leonora!

Grazie a te!
Quest'anno Olandese viene rappresentato alla Scala, quindi se ti interessa non hai che da dirlo! Tra l'altro è l'opera più breve di Wagner (2h20 circa), quindi, da un certo punto di vista, di più facile ascolto.
Nella volontà originale di Wagner doveva essere rappresentata come un tutt'uno filato, senza intervalli. L'hanno proposta così a Torino a ottobre e ti assicuro che è filata senza problemi, come una lunga corsa verso l'ineluttabile finale.

A breve comparirà la lezione sul I atto di Lohengrin. Ci sarebbe prima Tannhauser, ma Lohengrin inaugura la Scala il 7 dicembre e così preparo all'ascolto.
 
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