Il Calderone di Severus

Recensioni - "Only for your eyes" di Ida59, VM14 - Seconda storia della triologia "Un Cuore Oscuro ritorna alla vita"

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damaarwen
view post Posted on 4/2/2007, 22:17




"Only for your eyes" di Ida59




Ida, non posso fare altro che ripetermi...
Un'altra incantevole emozione!
Grazie.

Edited by Ida59 - 4/11/2017, 21:53
 
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Aliseia
view post Posted on 9/9/2007, 12:31




Capitolo bellissimo e dolcissimo, pur tra le sofferenze.
E il Severus che culla e che sussurra è da sogno.
 
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Earendil
view post Posted on 11/9/2007, 10:40




Inserisco qui, cara Ida, il commento lasciato mesi fa su Efp. Serbo un bellissimo ricordo di questi tuoi primi lavori, che ci hanno fatto conoscere ed entrare in amicizia.


Che dire? Tenera e meravigliosa come solo pochi autori sono in grado di rendere una ff. Ci presenti di nuovo le tue creature preferite in una storia che li vede più vicini e anche diretti rispetto a Cuore Oscuro. Il salvataggio funge da scenario a un incontro che nella sua drammaticità sa tingersi di una profonda e incommensurabile dolcezza, una dolcezza, e in questo non posso che conconrdare con Thilwen, proviene dall'abisso di noi, dall'abisso di lui, Severus. Un salvataggio che, descritto in efficaci battute, si tramuta in un attimo desiderato e reso eterno dalla felicità di entrambi, particolarmente evidente quella di lei. Direi che hai reso benissimo la sensazione di trovarsi ancora, ancora una volta tra le braccia della persona che si ama, un rifugio in cui nemmeno il male più oscuro sarà mai capace di penetrare. E questo senso di amore e sollievo, tu l'hai reso ancora più ecidente dall'atteggiamento spaventato di lui, man mano che scopre le vesti di Alhyssa e vede l'orrore coi propri occhi. Ma questo non puù che cementare maggiormente un'unione sussurrata dagli sguardi e suggerita dalle carezze, senza mai che appaia un chiaro, difficile "Ti amo". Cannti di un amore puro, sentito davvero dentro, e lo fai trasparire da particolari che rimangono impressi. Prosegue coerentemente la tua introspezione, che qui eserciti in un'istante di profondo incanto e bravura stilistica. Hai uno stile diretto, intenso e potente che senza tanti giri di parole arriva al cuore carico di tutte le sue emozioni.
 
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view post Posted on 1/1/2010, 12:49

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Oh, Ida, mi hai fatto piangere. La prima e ultima volta che ho pianto per qualcosa che ho letto è stato HP7, ma tu mi hai davvero commosso...
Sai, questa scena di dolcezza infinita mi ha ricordato una scena simile... nella mia vita reale....
Quel che è capitato ad Alhyssa è una realtà quotidiana per molte donne, se escludiamo il fattore magia. La sensazione di impotenza totale, il terrore indicibile che ti prende il cuore... l'umiliazione... in certi momenti vorresti solo che tutto finisse, chiudere gli occhi e morire per non dover più sopportare il viso sfigurato dal trionfo di chi ti sta facendo del male, per smettere di subire, per non sentire più il dolore, per sfuggire alle torture cui ti sottopone per il proprio diletto...
Tu sei riuscita a dipingere con le parole immagini nitidissime, vive, e la dolcezza di Severus, la premura con cui medica le sue ferite, la rabbia nei suoi occhi per ciò che è stato fatto alla donna che ama... il Tormento di vederla soffrire, di amarla senza poterglielo dire, di non averla saputa proteggere...
Ida ti giuro che non mi sono mai sentita tanto coinvolta. Grazie di averlo scritto.

Edited by Ida59 - 13/6/2015, 22:54
 
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view post Posted on 3/1/2010, 17:55
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Brrr... le tue parole, così sentite e coinvolte, mi hanno fatto venire i brividi per come hai espresso con forza quelle tremende sensazioni.

Però spero di aver mal interpretato un tuo riferimento...


Edited by Ida59 - 13/6/2015, 22:55
 
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view post Posted on 3/1/2010, 18:43

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Mi sa che hai interpretato bene... se non ci fosse stato il mio Cristian...
 
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view post Posted on 3/1/2010, 19:45
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:o: :) :wub:
 
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view post Posted on 4/1/2010, 10:47

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Un anno a maggio da quando... e vabbè, capita. Ne ho passate tante, purtroppo è capitata anche questa.
Mi hai davvero commosso con questo racconto. :cry: :applauso: ^_^

Edited by Ida59 - 13/6/2015, 22:55
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 6/1/2010, 22:06




Lo so, comincio da un seguito, ma era necessario partire da qui.
Ogni bella storia dovrebbe avere una recensione decente. Lo dico sempre.
Purtroppo non è sempre così, e capita anche che chi "recensisce" sfrutti il significato della storia (interpretandolo a suo piacimento) per il raggiungimento di altri fini.

Ma sorvoliamo pure lo spiacevole episodio e passiamo alle cose serie.

Catapultata immediatamente nel vivo della storia, in un momento in cui non hai scelta, o leggi o non saprai mai perchè un personaggio come Severus Piton arriva a scomporsi in quel modo, a raggiungere il fondo di un baratro di disperazione.
E chi mi trovo alle prime righe? Lupin... Lupin! Sempre lui! Pavido come pochi!
Come può pensare di amare Alhyssa se non trova nemmeno il coraggio di correre a salvare? (come invece ha fatto Severus.) Io già non reggo questo personaggio, e devo dire che le tue fic non mi facilitano di certo le cose!
Le obiettive considerazioni di Malocchio al diavolo! E quando ho capito cos'era successo ad Alhyssa perchè quel p***a non aveva avvisato in tempo Severus, gli avrei staccato la testa dal corpo! Merlino, come non lo sopporto!
Vabè, proseguo. Non si spara sulla croce rossa.

E Severus va, dimostra di essere il personaggio forte, coraggioso e determinato che è.
L'amore per la sua donna però non lo acceca, non si lancia senza pensare, non lascia che i propri sentimenti per lei offuschino la mente fredda e calcolatrice, un'arma ancora più pericolosa della forza fisica.

Ad ogni modo, ciò che segue è a dir poco spaventoso.
Terrore, e una flebile luce di orgoglio... una convivenza difficile per questi due sentimenti, soprattutto quando uno ha in gran parte oscurato l'altro.
La verità emerge lentamente, orribilmente, svelandosi in rivelazioni strazianti agli occhi disperati del mago.
E' costruito molto bene il pensiero del personaggio, le emozioni che prova, che tiene per sè, e che, in minima parte, rivela. Il dolore lo taglia in due: da una parte c'è una rabbia assassina; poi arriva l'altra, e si passa gradualmente allo sconforto, come una ferita che prima brucia e che poi comincia a sanguinare copiosamente, fino ad arrivare alle lacrime, piante in un silenzio composto.
Mi è piaciuta (da autore a autore) l'idea di assimilare il dolore. Sembra una punizione.
Severus paga il prezzo del dolore di Alhyssa per liberarla di un male per cui ha già sofferto abbastanza.
Sarebbe bello se fosse realmente così (per Alhyssa, dico) ma dimenticare non sarà semplice, nonostante forza, coraggio e orgoglio.
Severus, sì... sembra autopunirsi. Il suo primo intento è quello di guarire lei, ma, assimilando la sua sofferenza, sembra volersi autopunire, per non essere arrivato in tempo, per non aver potuto evitare ciò che è successo.
Ma la sofferenza fisica non può cancellare il dolore che prova dentro. E' così.

E poi Alhyssa sceglie di non rifugiarsi dietro un incantesimo, dietro una barriera di irrealtà per sfuggire ciò che le è capitato.
Ti sei affiancata alla realtà, operando una scelta del genere. Da noi babbani esiste solo il tempo per dimenticare, e a volte non basta neanche quello.
In un mondo magico, invece, esiste la possibilità di cancellare cose e persone da una mente umana, attraverso l'incantesimo Oblivion. Ma pur di non dimenticare ciò che ha fatto Severus per lei, Alhyssa è disposta a convivere con quell'episodio orribile, sperando che il tempo possa attenuarlo... o magari anche qualcosa di più del tempo...
Alla fine concludi la storia esattamente come l'avevi iniziata, scambiando però i ruoli dei personaggi.
All'inizio Severus si muoveva con coraggio verso di lei, per salvare il sogno in cui credeva.
E alla fine Alhyssa decide di fermarlo, sempre con coraggio, per salvare quello stesso sogno.

Un sogno ancora silenzioso... ma la storia non finisce qui.

Per concludere. L'atmosfera che getti dall'inizio e in alcuni passaggi che ho trovato tra i vari dialoghi, è molto gotica, cupa ed esprime molto bene i sentimenti dei personaggi.

E ora passiamo a cuore oscuro... ;)

 
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view post Posted on 21/1/2010, 14:05
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CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 6/1/2010, 22:06)
E chi mi trovo alle prime righe? Lupin... Lupin! Sempre lui! Pavido come pochi!

Povero Remus! Sì, qui gli ho fatto fare un po’ una figuraccia, ma, a dire il vero, non è che gli sarebbe mancato il coraggio di andare a salvare Alhyssa, solo che, a differenza di Severus, che in questo caso si è lasciato trascinare esclusivamente dalla passione, Lupin ha usato la ragione e, in questo caso, la ragione diceva che Malocchio aveva ragione e che cercare di liberare Alhyssa era la cosa più stupida che si potesse fare, un suicidio, e che la causa globale dell’Ordine era più importante della vita di una singola persona.
Per tutti, tranne per Severus che, in quanto “finto” Mangiamorte, può fare ciò che nessun altro può ragionevolmente ritenere di poter fare.
L’errore commesso da Remus è non aver avvertito subito Severus, l’unico che poteva avere una ragionevole possibilità di salvarla. Questo è ciò che Severus rinfaccia a Remus e lui sa d’essere pienamente colpevole di questa accusa.
Per il resto, no, non penso che Remus sia pavido, come poi dimostrerà anche in “Ritorno alla vita” (o nel finale di “Trasparenza e purezza del Cristallo”, ad esempio).

CITAZIONE
Mi è piaciuta (da autore a autore) l'idea di assimilare il dolore. Sembra una punizione.
Severus paga il prezzo del dolore di Alhyssa per liberarla di un male per cui ha già sofferto abbastanza.
Sarebbe bello se fosse realmente così (per Alhyssa, dico) ma dimenticare non sarà semplice, nonostante forza, coraggio e orgoglio.
Severus, sì... sembra autopunirsi. Il suo primo intento è quello di guarire lei, ma, assimilando la sua sofferenza, sembra volersi autopunire, per non essere arrivato in tempo, per non aver potuto evitare ciò che è successo.
Ma la sofferenza fisica non può cancellare il dolore che prova dentro. E' così.

Per prima cosa grazie dei complimenti da “autore”.
Magari sarà perché abbiamo appena discusso di “Ritorno alla vita” e di tutte le questioni personali che ne sono legate, ma mi è venuto un pensiero strano su quell’assimilazione del dolore come “punizione”… come se non fosse un caso averla scritta lì.
Tu sai che il dolore fisico non ha un grande rilievo, per me, soprattutto a livello di scrittura (anche sadica), ma anche nella realtà non è una cosa che mi fa particolarmente paura. Ce ne sono ben altre…
Affermi che “la sofferenza fisica non può cancellare il dolore che prova dentro”.
Hai ragione, ma solo in parte. Non può cancellarlo per sempre, non può farlo scomparire, è vero, ma, finché il dolore fisico permane, occupa così prepotentemente la tua mente che tutto il resto scompare e la sofferenza psicologica, quella della paura e dei sensi di colpa, quella che ti devasta in modo molto più potente, per un poco tace… e non sai il sollievo che ne puoi avere: smettere di pensare, di ragionare, di sentirti morire dentro.
Credimi, l’ho provato sulla mia pelle e, in modo del tutto inconscio, credo di aver concesso al mio Severus un poco di quel diversamente (e più facilmente sopportabile) doloroso sollievo.

CITAZIONE
E poi Alhyssa sceglie di non rifugiarsi dietro un incantesimo, dietro una barriera di irrealtà per sfuggire ciò che le è capitato.
Ti sei affiancata alla realtà, operando una scelta del genere. Da noi babbani esiste solo il tempo per dimenticare, e a volte non basta neanche quello.
In un mondo magico, invece, esiste la possibilità di cancellare cose e persone da una mente umana, attraverso l'incantesimo Oblivion. Ma pur di non dimenticare ciò che ha fatto Severus per lei, Alhyssa è disposta a convivere con quell'episodio orribile, sperando che il tempo possa attenuarlo... o magari anche qualcosa di più del tempo...

A dire il vero non ho fatto alcuna cosciente scelta di affiancarmi alla realtà. Semplicemente, non ho pensato a quello, ma solo al fatto che Alhyssa è innamorata di Severus, anche se forse ancora non ne è del tutto conscia, e sceglie quindi di ricordare il “male” per poter ricordare gli atteggiamenti di dolcezza, chiaramente intrisi d’amore, del mago, per lei del tutto inaspettati e che, nelle condizioni in cui si trova, le sembrano un sogno. Un sogno così potente da poter annullare l’incubo che ha appena vissuto. In un certo senso, Alhyssa precede Severus in quella che, in “Ritorno alla vita”, sarà la sua scelta a favore del futuro lasciandosi alle spalle un passato che, per quanto doloroso, può essere superato.

CITAZIONE
Per concludere. L'atmosfera che getti dall'inizio e in alcuni passaggi che ho trovato tra i vari dialoghi, è molto gotica, cupa ed esprime molto bene i sentimenti dei personaggi.

Grazie.


Edited by Ida59 - 13/6/2015, 22:55
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 21/1/2010, 14:49




CITAZIONE (Ida59 @ 21/1/2010, 14:05)
Povero Remus! Sì, qui gli ho fatto fare un po’ una figuraccia, ma, a dire il vero, non è che gli sarebbe mancato il coraggio di andare a salvare Alhyssa, solo che, a differenza di Severus, che in questo caso si è lasciato trascinare esclusivamente dalla passione, Lupin ha usato la ragione e, in questo caso, la ragione diceva che Malocchio aveva ragione e che cercare di liberare Alhyssa era la cosa più stupida che si potesse fare, un suicidio, e che la causa globale dell’Ordine era più importante della vita di una singola persona.

Mi spiace, ma io continuo a ritenerlo pavido e irragionevole (in quanto non ha nemmeno avvisato Severus!) e il suo uso della ragione è stato prettamente egoistico, senza minimamente calarsi nei panni degli altri, Severus in primis, e senza pensare che l'importanza dell'ordine deriva sì dagli scopi che si prefigge, ma che per raggiungerli è necessaria la partecipazione di ogni singolo membro, che ha la sua individuale importanza.
Qui sì che Remus non è sfuggito all'istinto: l'istinto di sopravvivenza!


CITAZIONE
Per tutti, tranne per Severus che, in quanto “finto” Mangiamorte, può fare ciò che nessun altro può ragionevolmente ritenere di poter fare.
L’errore commesso da Remus è non aver avvertito subito Severus, l’unico che poteva avere una ragionevole possibilità di salvarla. Questo è ciò che Severus rinfaccia a Remus e lui sa d’essere pienamente colpevole di questa accusa.
Per il resto, no, non penso che Remus sia pavido, come poi dimostrerà anche in “Ritorno alla vita” (o nel finale di “Trasparenza e purezza del Cristallo”, ad esempio).

Ci sono livelli e livelli di coraggio. Quello di Remus è abissalmente distante da quello di Severus. :D
CITAZIONE
CITAZIONE
E poi Alhyssa sceglie di non rifugiarsi dietro un incantesimo, dietro una barriera di irrealtà per sfuggire ciò che le è capitato.
Ti sei affiancata alla realtà, operando una scelta del genere. Da noi babbani esiste solo il tempo per dimenticare, e a volte non basta neanche quello.
In un mondo magico, invece, esiste la possibilità di cancellare cose e persone da una mente umana, attraverso l'incantesimo Oblivion. Ma pur di non dimenticare ciò che ha fatto Severus per lei, Alhyssa è disposta a convivere con quell'episodio orribile, sperando che il tempo possa attenuarlo... o magari anche qualcosa di più del tempo...

A dire il vero non ho fatto alcuna cosciente scelta di affiancarmi alla realtà. Semplicemente, non ho pensato a quello, ma solo al fatto che Alhyssa è innamorata di Severus, anche se forse ancora non ne è del tutto conscia, e sceglie quindi di ricordare il “male” per poter ricordare gli atteggiamenti di dolcezza, chiaramente intrisi d’amore, del mago, per lei del tutto inaspettati e che, nelle condizioni in cui si trova, le sembrano un sogno. Un sogno così potente da poter annullare l’incubo che ha appena vissuto. In un certo senso, Alhyssa precede Severus in quella che, in “Ritorno alla vita”, sarà la sua scelta a favore del futuro lasciandosi alle spalle un passato che, per quanto doloroso, può essere superato.

Sì, Tigre, lo sai che quando io parto coi miei ragionamenti, difficilmente mi fermo.
Sfuggire l'incubo attraverso un sogno. Sì, ci sta.



 
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view post Posted on 21/1/2010, 17:54
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I ♥ Severus


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CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 21/1/2010, 14:49)
Ci sono livelli e livelli di coraggio. Quello di Remus è abissalmente distante da quello di Severus. :D [/color]

Sì, questo è inoppugnabile!
Così come la "colpa" di Severus è nettamente su un altro e ben più tragico livello.


Edited by Ida59 - 13/6/2015, 22:56
 
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Swindle
view post Posted on 16/4/2010, 09:56




Povero Remus... perchè ce l'avete con lui?
Devo ammettere però che qui, Ida, l'hai fatto apparire davvero con un povero codardo, che non ha il coraggio di andare a salvare la donna che ama, cosa che stona terribilmente con le parole e le azioni di Severus.
Ok, cominciamo dall'inizio.
Questa breve ff mi è sembrata come un dipinto in cui l'immagine focalizzata dall'autore viene resa con pennellate estremamente precise e dai colori potenti.
L'inizio in medias res è perciò decisamente efficace: una serie di battute veloci scambiate tra personaggi che si muovono in una situazione che sembra irreale ed assurda per il povero Severus, all'oscuro di tutto, che si ritrova terrorizzato e distrutto. Eppure in un secondo riprende vita, colore, dimostrando tutta la sua forza, e partendo incurante delle conseguenze.
Un'altra indagine dell'introspettività del tuo Piton, la cui immagine ci appare con una piacevole profondità: quella di un uomo vero, quella di un uomo vivo, capace di passare in pochi secondi dal dolore più sconfortante, al coraggio più fiero... fino alla dolcezza più tenera.
I colori del quadro sembrano così sbiadirsi, ma senza rovinarsi, apparendo tenui mentre vediamo Severus pieno di amore che trova la sua amata, la tiene fra le braccia e soffre per e con lei per quello che le hanno fatto.
E qui che la scena si interrompe: come un battito di ciglia, come un respiro che si ferma mentre sotto i nostri occhi Severus scopre tutto quello che hanno fatto alla ragazza ed è forte per lei e con immensa dolcezza la cura, l'aiuta e infine la tiene tra le braccia in quel riparo sicuro e delicato in cui Alhyssa si abbandona, sentendosi a casa.
Che dire?
Wow. Personaggi bene descritti che si muovono con estrema familiarità, la lettura sempre scorrevole, i messaggi così forti, le parole così intense.
Sembra quasi ovvio che alla fine la ragazza non accetti l'offerta di Severus riguardo all'Oblivion.
Gli incubi, per quanto dolorosi, servono a crescere e non li si può dimenticare, soprattutto se essi si trasformano poi in dolci sogni.
Una lezione che Alhyssa insegna a Severus così come a noi.
Grazie a te.

 
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view post Posted on 5/6/2010, 12:50
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Ok, arrivo con quasi due mesi di ritardo a risponderti, ma menglio tardi che mai!

CITAZIONE (Swindle @ 16/4/2010, 10:56)
Povero Remus... perchè ce l'avete con lui?
Devo ammettere però che qui, Ida, l'hai fatto apparire davvero con un povero codardo, che non ha il coraggio di andare a salvare la donna che ama, cosa che stona terribilmente con le parole e le azioni di Severus.

Ma no, io voglio bene a Remus, non ce l'ho con lui!
No, non è un codardo, solo ha rispettato le regole che Moody gli ha imposto, ma ci vuole molto coraggio anche per rispettare regole che portano alla morte della donna che ami… Certo, Severus non intende rispettare quelle regole, ma per lui è diverso, perché lui conosce bene l’ambiente intorno a Voldemort, quindi per lui, in un certo senso, il rischio è decisamente minore. Potrebbe non riuscire a salvare Alhyssa, ma la sua presenza tra i Mangiamorte è “normale” quindi lui può permettersi di fare ciò che Remus non può osare. È questa la differenza, reale, tra i due. Diciamo che l’errore di Remus, quello che lui stesso ammette e che Severus gli rinfaccia, è di non aver avvertito Severus in tempo.

CITAZIONE
Questa breve ff mi è sembrata come un dipinto in cui l'immagine focalizzata dall'autore viene resa con pennellate estremamente precise e dai colori potenti.

Eppure in un secondo riprende vita, colore, dimostrando tutta la sua forza, e partendo incurante delle conseguenze.

I colori del quadro sembrano così sbiadirsi, ma senza rovinarsi, apparendo tenui mentre vediamo Severus pieno di amore che trova la sua amata, la tiene fra le braccia e soffre per e con lei per quello che le hanno fatto.

Mi è piaciuto molto il tuo raffronto con il quadro, grazie.

CITAZIONE
Sembra quasi ovvio che alla fine la ragazza non accetti l'offerta di Severus riguardo all'Oblivion.
Gli incubi, per quanto dolorosi, servono a crescere e non li si può dimenticare, soprattutto se essi si trasformano poi in dolci sogni.
Una lezione che Alhyssa insegna a Severus così come a noi.

Be’, in fondo non era così ovvia la reazione di Alhyssa, ma se ti è sembrata tale significa che la lezione che lei ha insegnato è stata veramente utile.

Ancora grazie.


Edited by Ida59 - 13/6/2015, 22:56
 
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Swindle
view post Posted on 19/6/2010, 08:59




Prego! ^_^

CITAZIONE (Ida59 @ 5/6/2010, 13:50)
Mi è piaciuto molto il tuo raffronto con il quadro, grazie.

Anche a me! :P
Ma ti assicuro che è proprio quello che leggendo mi è venuto in mente!

CITAZIONE (Ida59 @ 5/6/2010, 13:50)
Be’, in fondo non era così ovvia la reazione di Alhyssa, ma se ti è sembrata tale significa che la lezione che lei ha insegnato è stata veramente utile.

Non lo so...
Per come la vedo io, da come è stato scritto il racconto, dalle cose che sono successe, la sua reazione era ovvia.
Cioè, non "ovvia" nel senso di "scontata", ma nel senso di: "non poteva andare altrimenti che così".
Non dico che sia una cosa facile da fare, penso che chiunque, se potesse, vorrebbe cancellare i brutti momenti della propria vita e tenere solo quelli felici...
Ed è anche ciò che pensa Severus, immagino, offrendole quell'Oblivion... quasi a dire: "Io non posso dimenticare ciò che ho fatto perchè è la mia condanna, ma tu non hai colpe e puoi dimenticare."
E lei, con il suo rifiuto, inconsciamente, è come se sanasse anche un pò Severus.
Così il fatto che Alhyssa non accetti diventa "ovvio".
Non so se mi sono spiegata...


 
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15 replies since 4/2/2007, 22:17   409 views
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