Cara Gabri,
ho fatto un salto sul forum in un momento di questa pausa forzata che mi tiene a letto. Una volta tanto, ho 5 minuti 5 per dare un’occhiata in giro dopo tanto tempo. Sono rimasta colpita dal vedere proprio la tua storia in cima all’elenco, e ho pensato a quando abbiamo condiviso le avventure del Bosco. Che peccato poter interagire così poco con voi!
A questo punto, ho pensato di lasciare un messaggio almeno a te, visto che per tanti anni sono stata la tua beta. Ero curiosa di vedere la tua evoluzione in questo certamen di storie che richiedono tanto impegno creativo.
So che ogni mese avete dei personaggi fissi con cui far interagire Severus, e mi ha colpito il fatto che per questa storia il coprotagonista fosse Minerva. Tu sai che io ho un grande affetto per Minerva, che considero un po’ il mio alter ego nel mondo potteriano. Quindi, ho cominciato a leggere, ed ecco i miei commenti. Scusami se non sarò proprio esaustiva, ma scrivere con un computer poggiato sulla pancia non è il massimo
Allora, mi è piaciuto molto lo sviluppo della storia, soprattutto nelle parti in cui Minerva e Severus interagiscono. Anche io ho sempre pensato che Severus sia stato il peggior nemico di se stesso e che, se qualcuno avesse potuto aiutarlo, quello sarebbe stato Minerva.
Ho apprezzato molto i dialoghi così raccolti e vibranti che hai fatto nascere tra loro. Nessun grido emotivo, solo una quieta tempesta di sentimenti che delinea la nascita di un nuovo rapporto tra la donna anziana e l’uomo giovane e ferito così gravemente.
Non dovrei dirlo ma mi ha attirato enormemente anche la citazione che hai messo all’inizio. Il legame con oggetti o creature terrene: “
Allora quelle anime trasaliscono, ci chiamano, e appena le abbiamo riconosciute, l’incantesimo è spezzato. Sono state liberate da noi. Hanno vinto la morte e ritornano a vivere con noi.” L’ho trovato uno spunto suggestivo in modo dolce e triste.
È sempre commovente sentire Minerva chiedere perdono a Severus per gli errori del mondo magico, ed altrettanto commovente vedere come Severus non ci creda. Anni e anni passati nel disprezzo e nel sospetto hanno lasciato un segno fortissimo sulla sua anima. Ma nelle bellissime frasi che fai dire a Minerva, luccicano la certezza e l’affetto che sono il cemento per la ricostruzione dell’anima di Severus.
È stato anche bellissimo veder rincontrarsi Albus, il grande manipolatore ormai ridotto a un quadro, e Severus. In quello scambio di battute non ci sono scuse effettive, ma c’è il riconoscimento del sacrificio e del valore, anche se sempre con quel tono paternalistico da vecchio saggio seccante che hai saputo rendere molto bene. Non possiamo aspettarci che Albus ammetta di aver sbagliato, come ha ammesso con Harry. Però direi che questo è un buon inizio.
Le vicissitudini della povera Mrs Purr sono un piccolo diversivo all’interno della storia, che distoglie l’attenzione di Severus da sé stesso per poi riportarlo bruscamente ad una terribile scoperta, una scoperta che cambierà definitivamente i suoi sentimenti.
Direi che hai seguito un ritmo catartico che si sviluppa lentamente ma ben dosato, alternando momenti di dialogo con momenti in cui il luogo, la natura e gli oggetti contribuiscono a creare nuovi orizzonti. Severus vede farsi nuove tutte le cose, e la sua prospettiva riemerge quasi stupita dal caos mentre una nuova consapevolezza modella la sua anima.
Ci sono passaggi in questa storia che avrei voluto scrivere io. So che a dire così anche io adesso sembro un "patronising Albus", come dicono gli inglesi, ma ti ho seguito per tanti anni e sono felice di vedere che hai raggiunto una splendida maturità artistica. Brava!
E per concludere, un saluto a tutte le altre scrittrici che si stanno affrontando in questa gara così coinvolgente ed esigente. Mi sarebbe piaciuto essere con voi. Un grande abbraccio con tanto affetto!