Il Calderone di Severus

Posts written by Starliam

view post Posted: 4/4/2024, 15:35 The Great Wizarding War - Severus_Piton
Ecco qua gli ultimi due capitoli! Purtroppo i sottotitoli sono sempre fatti in automatico.

Capitolo 11:



Capitolo 12:

view post Posted: 20/3/2023, 21:31 Nuovo Sabbah: Milano o Roma - Sabba e incontri vari
Ci sono e per me la destinazione e' indifferente
view post Posted: 13/1/2023, 19:55 Hogwarts- NOVEMBRE - Hogwarts
Durmstrang

Elly, Il Segreto di Villa Malfoy.
Personaggio: 4. Lucius mi piace molto, l'ho trovato ben costruito.
Luogo: 4. Luogo fondamentale per far partire l'azione.
Oggetto: 3. Mandragora inserita bene nella storia, senza forzature.
Animale: 1. Puffola presente.

Beauxbatons

Kijoka, Incontro Inatteso
Personaggio: 4. Mi piace il "nuovo" Lucius.
Luogo: 4. Mi sembra un ottimo luogo per queste riflessioni.
Oggetto: 3. I semi di Mandragora assumono un'importanza particolare.
Animale: 4. Davvero carino l'uso della Puffola.

Ele Snapey, Un piccolo effetto indesiderato
Personaggio: 4. Un ottimo Lucius
Luogo: 4. Godric's Hollow fondamentale
Oggetto: 4. La Mandragola e' importantissima.
Animale: 4. La Puffola e' fondamentale

Edited by Starliam - 1/13/2023, 09:05 PM
view post Posted: 4/1/2023, 15:28 Sabbinar! - Sabba e incontri vari
Ci sono anche io e per me e' uguale, va bene anche a mezzanotte (eh eh)
view post Posted: 27/12/2022, 15:06 Starliam - Nel fondo della foresta - Racconti SENZA pairing, epoca Harry a Hogwarts
Titolo: Nel fondo della Foresta
Autore/data: Starliam - Dicembre 2022
Beta-reader: Lonely_Kate
Tipologia: One-Shot
Genere: generico, horror
Rating: Per tutti
Personaggi: Severus Piton, Madama Chips, Silente
Pairing: nessuno
Epoca: Sesto anno
Avvertimenti: nessuno
Riassunto:

Una notte particolare nella Foresta Proibita, con alcuni incontri ancora più particolari.


Nota: Storia scritta per l’iniziativa 15 anni con Severus. Sfida del mese di Dicembre.
Scuola di Hogwarts
Ruolo: Portatore di insegne

Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.

Lunghezza: 12.399 caratteri


Nel fondo della Foresta

Era buio. Troppo buio, e faceva molto freddo. L'unica fortuna di quell’assurdo frangente, pensò Severus guardando il suo respiro cristallizzarsi nell'aria buia, era che se non altro la maggior parte degli studenti era tornata a casa per le vacanze di Natale.
Silente era riuscito a nascondere l'accaduto ai pochi rimasti. Ma se la situazione non veniva risolta al più presto... tutto sarebbe potuto diventare molto grave. Il rischio più grande era che il Ministero venisse coinvolto: dovevano evitarlo a tutti i costi. Ecco il motivo per cui Severus ed altri insegnanti di Hogwarts, si aggiravano nella Foresta Proibita, al buio e al freddo. Il mago camminava molto lentamente, la punta della bacchetta illuminata spianata di fronte a sé, e i passi felpati nella neve candida che lasciavano le sue impronte. Ma lui era alla ricerca di altre impronte. Con un po' di fortuna, impronte umane. Tuttavia, la fortuna non era quasi mai dalla sua parte... Piton sperò che non fosse troppo tardi.
Buio, freddo e silenzio di tomba. Davanti a lui solo la flebile luce che proveniva dalla bacchetta era sufficiente giusto per tenere d’occhio i suoi passi. Neanche la luna era presente, e le stelle erano coperte da grosse nuvole cariche di neve. Era la notte perfetta per nascondersi nella Foresta Proibita.
Il mago si era da poco separato dagli altri: tutti erano streghe e maghi esperti e avevano pertanto deciso che avrebbero avuto maggiori possibilità di riuscita nell'impresa se ognuno avesse perlustrato una zona diversa della Foresta. Avevano però anche maggiori possibilità di essere attaccati, ma non c'era tempo da perdere, e non c'era ragione di preoccuparsi troppo. O forse sì.
Per molti di loro sarebbe stata la prima volta il trovarsi ad affrontare una minaccia simile. Anche Silente stesso l'aveva definita "inusuale": con la sua solita calma, aveva fornito loro le informazioni essenziali sugli eventi in corso e organizzato la missione di ricerca, spiegando cosa stava accadendo. Inusuale era proprio l'aggettivo adatto: come aveva fatto quella dannata cosa a finire nella Foresta Proibita e ad avvicinarsi così tanto alla Scuola da superare le barriere magiche senza che Hagrid se ne accorgesse? Poi era scomparso Oscar, il rospo di Paciock che aveva la pessima abitudine di perdersi, e da lì era stato un susseguirsi di sfortunate coincidenze.
Aveva reagito col solito disprezzo alla notizia dell’ennesima fuga dell’animale e non se ne era curato più di tanto, così come aveva respinto la richiesta di Poppy di approvvigionare in tempi brevi l’infermeria a corto delle sue pozioni curative. Dalle scorte gli mancavano erbe che crescevano nella Foresta Proibita e lui non aveva alcuna voglia di tornarci. Non dopo il colloquio che aveva avuto con Silente solo due giorni prima.
Così, l’infermiera aveva deciso di farlo per lui.

Severus provò a smettere di arrovellarsi e a mantenere alta l’attenzione: doveva occuparsi di ciò che era più urgente. Non c'era molto tempo.
Si stava addentrando nella vegetazione sempre più fitta: qualunque cosa avrebbe potuto nascondersi fra i cespugli scuri e i rami intrecciati dei grossi alberi. Sbuffò nervoso, si sentiva osservato. La Foresta Proibita non era decisamente il suo luogo preferito.
Continuò a camminare, sempre lentamente, attento a non fare il minimo rumore. In questo, la neve fresca gli era amica.
All'improvviso, sentì un fruscio tra le foglie, e si arrestò immediatamente. Sollevò la bacchetta e iniziò a muoversi in cerchio, con lo sguardo fisso sui grandi cespugli che lo circondavano: nella radura dove era finito poteva essere attaccato da più fronti. Non fece in tempo a smettere di rifletterci che una sagoma scura spuntò da dietro un grosso albero, parandosi di fronte ed emettendo un suono basso e vibrante, simile a un ringhio.
Nonostante avesse tutti i sensi allertati, Severus non riuscì a fare a meno di sobbalzare all'indietro, e la bacchetta per poco non gli sfuggì di mano. Lo shock per la visione che gli si parò di fronte lo aiutò a riprendersi in fretta: era più spaventoso del previsto.
Severus aveva immediatamente intuito cosa fosse successo: solo due giorni prima Hagrid li aveva informati dell’avvistamento di un Kappa nella Foresta Proibita. Era probabile che la cosa che aveva di fronte in quel momento si fosse imbattuta suo malgrado nella pericolosa bestia... ma come aveva fatto a sopravvivere? Forse il Kappa aveva morso un’altra creatura prima, che ora si aggirava trasformata e pericolosa nella Foresta: Oscar. Per Piton si trattava di qualcosa che andava al di là di ogni sua previsione. Con gli occhi iniettati di sangue e la bava che colava da un lato della bocca, la spaventosa figura fece un passo verso di lui. Il mago indietreggiò, incerto su come agire. Non voleva rischiare di ferirla, ma se non avesse fatto qualcosa sarebbe stato attaccato.
Indietreggiando ancora, iniziò a parlare con il tono di voce più calmo e persuasivo che riuscì a tirare fuori.
"Poppy... sono io, Severus. Ti ricordi di me? Non preoccuparti, non voglio farti niente. Sono qui per portarti a casa, a Hogwarts... Ti cureremo e starai di nuovo bene...".
Ma quella che una volta era Poppy Chips non sembrava riconoscerlo. Continuava a ringhiare, con i vestiti sporchi di sangue e pieni di strappi, sicuramente causati dai rami degli alberi e dei cespugli che le avevano inferto profondi graffi sul corpo.
Era la seconda notte che Poppy era sparita e che si aggirava nella Foresta Proibita in quelle condizioni: aveva bisogno di ricevere aiuto in fretta. La medimaga digrignò i denti in un sorriso malvagio, e avanzò ancora verso di lui. Severus alzò la bacchetta per Schiantarla, ma proprio un attimo prima di lanciare l'incantesimo, Poppy si scagliò contro di lui, con uno slancio tale che non era fuori luogo definire disumano. Piton fece appena in tempo a gettarsi di lato, e la bacchetta gli cadde di mano. Si rialzò immediatamente, tuffandosi verso la luce che proveniva dalla punta della bacchetta, evitando un altro attacco da parte di Poppy.
Con un rapidissimo movimento del braccio, Severus riuscì a pronunciare l'incantesimo, e Poppy cadde a terra, in stato di incoscienza. Dopo aver ripreso fiato, la legò con alcune corde che aveva Materializzato, in modo abbastanza sicuro perché non potesse slegarsi, ma in modo da non ferirla. Stava per Materializzare anche una barella per portarla fino al castello, quando sentì un fruscio tra le foglie dei cespugli.
Sapeva già cosa avrebbe visto, prima ancora di voltarsi. Si girò molto lentamente, tenendo stretta in mano la bacchetta: davanti a sé Oscar era irriconoscibile. Enorme, con le fauci spalancate a mostrare una fitta fila di denti aguzzi, una strana sostanza viscida gli colava lungo il corpo ricoperto di spesse squame come quelle di un alligatore. Al posto delle zampe palmate lunghi artigli scavavano il terreno: il mostro più spaventoso che si potesse immaginare.
Severus non era certo di come l’avrebbe affrontato. L'unica cosa che sapeva è che aveva poche speranza di riuscirci da solo. Riuscì a colpire il mostro alcune volte, ma non abbastanza da causargli dei danni: sembrava che qualunque tipo di incantesimo gli rimbalzasse sulla scura, spessa pelle.
Dopo aver tentato più volte di colpire il mostro evitando i suoi attacchi, Severus alzò la bacchetta per chiedere aiuto con un incantesimo Vermillious, ma non fece in tempo: con una zampata potentissima, il mostro gliela fece volare via di mano. Severus arretrò rapidamente; era costretto a spostarsi in fretta, per evitare i suoi artigli affilatissimi.
Non sarebbe neppure riuscito a scappare: il mostro era troppo veloce, erano ancora dentro i confini di Hogwarts e la mostruosa creatura bloccava la sua bacchetta con una poderosa zampa: non poteva appellarla. Severus cercò di girare intorno al mostro per raggiungere il punto in cui era caduta la bacchetta. Non ci riusciva: ogni volta che ci provava, si trovava costretto a spostarsi o ad arretrare. L'unica sua speranza era che qualcuno degli altri insegnanti sentisse i rumori e i versi del mostro, e accorresse in suo aiuto.
Tentò di chiedere aiuto, ma i richiami non ricevettero risposta. Severus era un mago potente, ma era senza bacchetta e la bestia di fronte a lui era troppo pericolosa. Non sarebbe riuscito a tenerla a bada per potersi occupare di Poppy senza rischiare di venire ferito a sua volta. Aveva bisogno di aiuto urgente. Tentò di farsi udire dai compagni impegnati nelle ricerche, ma invano.
Il mostro si avvicinava sempre di più e lui era rimasto solo. Raccolse tutto il suo coraggio e cercò in sé la forza per un Protego senza bacchetta. La bestia era vicinissima e sollevò minacciosa una zampa dagli artigli affilati.
All'improvviso, un verso acuto provenne dall’alto. Era il verso di un animale: alzò lo sguardo e vide un grosso uccello planare verso di lui. Il volatile aveva qualcosa nel becco, ma Severus non riusciva a capire cosa fosse. Anche il mostro sembrava stupito, e guardava la creatura alata che si avvicinava; in pochi secondi fu abbastanza vicino perché Severus potesse riconoscerlo: si trattava di Fanny, la Fenice di Silente. E nel becco portava il Cappello Parlante.
Fanny appoggiò delicatamente le zampe nella neve gelida, tendendo a Severus il Cappello Parlante. Severus non sapeva cosa pensare, ma non c'era tempo di farlo: il mostro ruggì e si preparò a balzare verso di lui. Il mago prese il Cappello e trovò all'interno una spada, che lui avrebbe riconosciuto in qualsiasi circostanza. Era la Spada di Grifondoro, che vedeva tutte le volte che entrava nell'ufficio di Silente.
Il mago la estrasse dal singolare fodero, strinse forte l’elsa tra le mani, i rubini sul manico scintillarono nella notte: il mostro si avventò su di lui, e Severus lo trafisse con la spada.

*** ***

L'ufficio di Silente era sempre uguale, e allo stesso tempo sempre diverso. Severus lo frequentava spesso e ogni volta c'era qualche dettaglio nuovo: stavolta sulla scrivania con i piedi a zampa di leone troneggiava una grossa palla di vetro Babbana con la neve finta e dentro un pupazzo di neve accanto a un albero di Natale.
"Ecco il tuo tè, ragazzo mio", disse il Preside, porgendogli una tazza bianca dagli eleganti decori azzurri colma di liquido ambrato. Severus inspirò il profumo intenso, prima di berne un piccolo sorso. Stava bene, non era stato necessario ricoverarlo nell’infermeria della scuola che ora accoglieva, in veste di paziente, la sua efficiente e affettuosa infermiera. Poppy non era stata portata al San Mungo ma tenuta in osservazione nel luogo che la donna considerava come la sua casa. Era in buone condizioni di salute, nonostante tutto: una volta ucciso il mostro, anche la maledizione causata era subito cessata. E Oscar era tornato il solito, normalissimo rospo.
"Come ti senti?" chiese Silente a Piton. "Sei sicuro di stare bene?"
Severus fece un gesto di noncuranza. "Sto benissimo, Albus. Ma stento ancora a capire cosa è successo".
"È successo che Fanny sapeva che avevi bisogno di aiuto ed è venuta in tuo soccorso. Tutto qui".
"L'hai mandata tu?"
"No, ovviamente no. Non ce n’è stato bisogno". Rispose compiaciuto il vecchio stregone.
"Ma come...? "
"Non ti preoccupare", lo interruppe benevolo Silente. "Fanny e il Cappello andranno sempre in aiuto di chi se lo merita. Così come la spada di Grifondoro. Tu lo meritavi, Severus, il tuo coraggio è stato determinante, e loro sono venuti da te".
Severus rimase in silenzio per un po'. Forse era ancora scosso da quanto successo quella notte, ma non sapeva cosa pensare del fatto che la Spada di Grifondoro fosse venuta in suo aiuto. Aveva sempre pensato di essere la cosa più lontana da un Grifondoro che si potesse avere, e adesso proprio quella spada gli aveva salvato la vita.
Silente sembrò capire i suoi pensieri. "Non pensare troppo, Severus. Pensi di non essere meritevole di aiuto?"
"Non pensavo che sarei stato aiutato dalla spada di Grifondoro, no".
"E perché mai?"
"Pensavo che aiutasse solo i veri Grifondoro? Credi che sia necessario essere smistati in quella casa? Forse anche il coraggio che hai dimostrato questa sera per aiutare la nostra Poppy era più che sufficiente".
Severus guardò Silente in silenzio. Il Preside si alzò, avviandosi verso l'uscita. "Vado a controllare come sta Poppy. Tu rimani pure quanto vuoi".
Dopo che la porta fu chiusa, Severus rimase da solo nel grande ufficio, a osservare in silenzio gli oggetti misteriosi che lo circondavano.

Edited by Starliam - 12/27/2022, 04:53 PM
view post Posted: 26/12/2022, 17:13 Hogwarts - Dicembre - Hogwarts
Grazie mille!
E' una buona idea!
Ora la risistemo e poi pubblico tutto fra stasera e domani!
view post Posted: 21/12/2022, 16:36 Hogwarts - Dicembre - Hogwarts
Ecco qua!
Mi manca la conclusione, ma intanto ve la volevo far vedere per avere il tempo di sistemare eventuali cose. Soprattutto per il discorso della Spada di Grifondoro, se ha senso o se devo modificare qualcosa.
Non sono riuscita a mettere il rospo in nessun modo, ma se avete delle idee ottimo :D


Era buio. Troppo buio, e faceva molto freddo. L'unica fortuna di quella situazione assurda, pensò Severus guardando il suo respiro cristallizzarsi nell'aria buia, era che se non altro la maggior parte degli studenti era tornata a casa per le vacanza di Natale.
Silente era riuscito a nascondere l'accaduto ai pochi rimasti. Ma se la situazione non veniva risolta al più presto... tutto sarebbe potuto diventare molto grave. Il rischio più grande era che il Ministero venisse coinvolto, cosa che dovevano evitare a tutti i costi. Ecco il motivo per cui Severus si stava aggirando nella Foresta proibita, al buio e al freddo, con la bacchetta spianata di fronte a sé. Camminava molto lentamente, i passi felpati nella neve candida che lasciavano le sue impronte. Ma lui era alla ricerca di altre impronte. Con un po' di fortuna, impronte umane. Ma la fortuna non era quasi mai dalla sua parte...
Buio, freddo e silenzio di tomba. Davanti a lui solo una flebile luce che proveniva dalla bacchetta, solo per vedere i suoi passi. Neanche la luna era presente, e le stelle erano coperte dalle grosse nuvole cariche di neve. Era la notte perfetta per quello che stava facendo. Si era da poco separato dagli altri: avevano deciso che avrebbero avuto maggiori possibilità di riuscita se ognuno avesse perlustrato una zona diversa della Foresta Proibita. Avevano però anche maggiori possibilità di essere attaccati. Ma non c'era tempo da perdere, e tutti gli insegnanti di Hogwarts erano streghe e maghi esperti, non c'era ragione di preoccuparsi troppo. O forse sì.
Era la prima volta che molti di loro si trovavano ad avere a che fare con una minaccia simile. Anche Silente stesso l'aveva definita "inusuale". con la sua solita calma, aveva organizzato la missione di ricerca, spiegando cosa stava accadendo. E "inusuale" era proprio l'aggettivo adatto. Come aveva fatto quella dannata cosa a finire nella Foresta Proibita adiacente alla scuola non si era ancora capito. Ma prima di pensare a questo, dovevano occuparsi di ciò che era più urgente. Non c'era molto tempo.
Severus si stava addentrando nella vegetazione sempre più fitta: qualunque cosa avrebbe potuto nascondersi fra i cespugli scuri e i rami intrecciati dei grossi alberi. Severus si sentiva nervoso. La Foresta Proibita non era decisamente il suo luogo preferito.
Continuò a camminare, sempre lentamente, attento a non fare il minimo rumore. In questo, la neve fresca gli era amica.
All'improvviso, Severus sentì un fruscio tra le foglie, e si arrestò immediatamente. Aumentò appena l’intensità della luce che proveniva dalla punta della bacchetta, e iniziò a muoversi in cerchio, con lo sguardo fisso sui grandi cespugli che lo circondavano. Non fece in tempo a pensare che quella radura era il posto più adatto per attaccarlo, che una figura scura spuntò da dietro un grosso albero, parandosi di fronte e ringhiando.
Nonostante fosse stato attento e con i sensi allertati, Severus non riuscì a fare a meno di sobbalzare all'indietro, e la bacchetta per poco non gli sfuggì di mano. Per fortuna si riprese in fretta, e si trovò davanti a una delle piu' spaventose figure che avesse mai visto.
Sapeva che avrebbe potuto succedere, ma si trattava di qualcosa che andava al di là di ogni sua aspettativa. Con gli occhi iniettati di sangue e la bava che colava da un lato della bocca, la spaventosa figura fece un passo verso di lui. Severus indietreggiò ancora, incerto su come agire. Non voleva rischiare di ferirla, ma se non avesse fatto qualcosa sarebbe stato attaccato.
Indietreggiando ancora, iniziò a parlare con il tono di voce più calmo che riuscì a tirare fuori.
"Poppy... sono io, Severus. Ti ricordi di me? Non preoccuparti, non voglio farti niente. Sono qui per portarti a casa, a Hogwarts... Ti cureremo e starai bene di nuovo...".
Ma quella che era Poppy Chips non sembrava riconoscerlo. Continuava a ringhiare, con i vestiti strappati e sporchi di sangue per i molti graffi sul corpo, sicuramente causati dai rami degli alberi e dei cespugli.
Era la seconda notte che Poppy si trovava nella Foresta Proibita in quelle condizioni, e aveva bisogno di ricevere aiuto in fretta. Poppy digrignò i denti in un sorriso malvagio, e avanzò ancora. Severus alzò la bacchetta per Schiantarla, ma proprio un attimo prima che lui potesse lanciare l'incantesimo, Poppy si lanciò contro di lui, con uno slancio che non era fuori luogo definire disumano. Severus fece appena in tempo a gettarsi di lato, e la bacchetta gli cadde di mano. Il Professore di Pozioni si rialzò immediatamente, tuffandosi verso la luce che proveniva dalla punta della bacchetta, evitando un altro attacco da parte di Poppy.
Con un rapidissimo movimento del braccio, Severus riuscì a pronunciare l'incantesimo, e Poppy cadde immediatamente a terra, in stato di incoscienza. Dopo aver ripreso fiato, legò Poppy con alcune corde che aveva Materializzato, in modo abbastanza sicuro perché non potesse slegarsi, ma senza che potesse ferirsi. Stava per Materializzare anche una barella per portarla fino al castello, quando sentì un fruscio tra le foglie dei cespugli.
Sapeva già di cosa si trattasse, prima ancora di voltarsi. Si girò molto lentamente, tenendo stretta in mano la bacchetta: davanti a se', il mostro più spaventoso che si potesse immaginare.

Severus non era certo di come affrontare il mostro. L'unica cosa che sapeva era che da solo non ci sarebbe riuscito. Riuscì a colpire il mostro alcune volte, ma non era abbastanza da causargli dei danni: sembrava che qualunque tipo di incantesimo gli rimbalzasse sulla scura, spessa pelle. Il Professore di Pozioni non sarebbe stato in grado di descriverlo: era enorme, una cosa a metà fra un grosso felino e quello che sembrava un dinosauro. Dopo aver tentato più volte di colpire il mostro evitando i suoi attacchi, Severus alzò la bacchetta per chiedere aiuto con un incantesimo Vermillius, ma non fece in tempo: con una zampata potentissima, il mostro gliela fece volare via di mano. Severus arretrò rapidamente, cercando di girare intorno al mostro per raggiungere il punto in cui era caduta la bacchetta. Non ci riusciva: ogni volta che ci provava, si trovava costretto a spostarsi o ad arretrare in fretta, per evitare gli artigli affilatissimi del mostro. Non sarebbe riuscito a scappare: il mostro era troppo veloce. L'unica sua speranza era che qualcuno degli altri insegnanti sentisse i rumori e i versi del mostro, e venisse in suo aiuto.
Severus tentò di chiedere aiuto, ma le sue grida non ricevevano risposta. Mentre cercava di nuovo di balzare di lato per afferrare la bacchetta, sentì delle acute grida provenire dall'alto. Era il verso di un animale: alzò lo sguardo e vide un grosso uccello planare verso di lui. L'uccello aveva qualcosa nel becco, ma Severus non riusciva a capire cosa fosse. Anche il mostro sembrava stupito, e guardava il grosso uccello che si avvicinava. In pochi secondi, l'uccello fu abbastanza vicino perché Severus potesse riconoscerlo: si trattava di Fanny, la Fenice di Silente. E nel becco portava il Cappello Parlante.
Fanny appoggio' delicatamente le zampe nella neve gelida, tendendo a Severus il Cappello Parlante. Severus non sapeva cosa pensare, ma non c'era tempo di farlo: il mostro ruggi' e si preparò a balzare verso di lui. Il mago prese il Cappello Parlante, e trovò all'interno una spada, che lui avrebbe riconosciuto in qualsiasi circostanza. Era la Spada di Grifondoro, che Severus vedeva tutte le volte che entrava nell'ufficio di Silente.
Il mago la afferrò appena in tempo: il mostro si avventò su di lui, e Severus lo trafisse con la spada.

L'ufficio di Silente era sempre uguale, e allo stesso tempo sempre diverso. Severus lo frequentava spesso, e ogni volta c'era qualche dettaglio nuovo. stavolta era una specie di palla di plastica Babbana con la neve finta, con dentro un pupazzo di neve bianco.
"Ecco qua il tuo tè, ragazzo mio", disse il Preside, porgendogli una tazza bianca dagli eleganti decori azzurri, colma di liquido ambrato. Severus inspirò il profumo intenso, prima di berne un piccolo sorso. Per fortuna non era stato necessario ricoverarlo in infermeria. Le condizioni di Poppy, considerato tutto, erano abbastanza buona, e non c'era stato bisogno di mandarla al San Mungo: una volta ucciso il mostro, anche la maledizione causata dal suo morso era subito cessata.
"Come ti senti?" gli chiese Silente. "Sei sicuro di stare bene?"
Severus fece un gesto di noncuranza. "Sto benissimo, Albus. Ma stento ancora a capire cosa è successo".
"E' successo che Fanny sapeva che avevi bisogno di aiuto ed è venuta in tuo soccorso. Tutto qui".
"L'hai mandata tu?"
"No, ovviamente no. Non ce n’è stato bisogno. Fanny sapeva cosa fare e sapeva di cosa avevi bisogno".
"Ma come..."
"Non ti preoccupare", lo interruppe Silente. "Fanny andrà sempre in aiuto di chi se lo merita. Così come la spada di Grifondoro. Tu te lo meritavi e loro sono venuti".
view post Posted: 13/12/2022, 01:45 Hogwarts - Dicembre - Hogwarts
Scrivo, vediamo se riesco a mettere tutto.
view post Posted: 12/12/2022, 19:17 Hogwarts - OTTOBRE - Hogwarts
Durmstrang

Biboarwen - Tre Madri

Personaggio: 3. Tonks non molto presente, ma abbastanza incisiva come esempio di madre insieme alle altre due.
Oggetto: 1. Gobbiglie appena nominate, non incisive nella storia.
Luogo: 1. Forse è Spinner's End, ma non è fondamentale.
Animale: Non presente

Alaide - Una partita a Gobbiglie

Personaggio: 4. Tonks è al centro del raccontop.
Oggetto: 4. Uso molto originale delle Gobbiglie.
Luogo: 3. Spinner's End e' molto importante.
Animale: 1. Edvige praticamente non presente.

Beauxbatons

Ele - Accanto al cespuglio di rose selvatiche

Personaggio: 4. Tonks è fondamentale.
Oggetto: 4. Anche in questo caso, ho trovatop molto originale l'uso delle Gobbiglie.
Luogo: 4. Spinner's End si trova al centro del ritrovamento delle Gobbiglie e della storia.
Animale: 3. Edvige viene usata bene.

Arwen - Un dono inaspettato

Personaggio: 3. Tonks è un'ottima protagonista, ma l'ho trovata forse un pochino troppo sfrontata.
Oggetto: 4. Come vengono usate le Gobbiglie mi è piaciuto tantissimo. Toccante la parte finale.
Luogo: 3. Buon uso di Spinner's End.
Animale: 3. Buon'idea per usare Edvige.
view post Posted: 12/12/2022, 18:40 Starliam - Sotto Esame - Racconti SENZA pairing, epoca Harry a Hogwarts
Ahhahah non avevo idea ci fosse tanta curiosità sul mago misterioso!
Non ho idea di chi sia, mi è venuta solo l'idea per questa storia. Però magari posso inventarmi qualcosa!
Grazie mille per i vostri apprezzatissimi commenti! :)
857 replies since 28/9/2016