Il Calderone di Severus

NOTIZIE VARIE DAL MONDO DI HARRY POTTER

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view post Posted on 4/6/2007, 18:05
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Fonte: Fantasymagazine.


Harry Potter: rispunta il parco a tema
Finalmente confermate le annose voci sul parco divertimenti dedicato al maghetto di J.K. Rowling
Il parco divertimenti incentrato sulla saga di Harry Potter: se ne parla da anni, in un impressionante susseguirsi di conferme e smentite


Ora però il dado è inequivocabilmentre tratto, come si suol dire. Negli ultimi giorni FantasyMagazine ha osservato cautamente lo sviluppo delle notizie, per non gridare ancora una volta a un trionfalismo che potesse essere smentito nelle settimane a venire, considerato anche che i primi a riprendere l'annosa questione sono stati i giornalisti del Sun e che tale testata non si può certo considerare alla stregua di un'agenzia stampa.

Ma poi la notizia ha iniziato a comparire su giornali di rilievo come il Times e infine la Universal, cui è stato affidato il progetto, è venuta allo scoperto con un video di presentazione ufficiale che potete vedere in fondo a questo articolo, alla voce Risorse in Rete.

Il parco a tema potteriano quindi diverrà una realtà entro l'estate 2010, e si avvarrà della consulenza e dell'appoggio di J.K. Rowling, nonché dell'esperienza di Stuart Craig, scenografo di tutti i film sinora tratti dai libri del maghetto.

Sorgerà a Orlando, in Florida, dove già trent'anni fa vide la luce Disney World, e il budget stanziato per questa nuova meraviglia oscilla fra i 230 e i 265 milioni di dollari, di cui almeno 75 investiti già nel primo anno di costruzione. Ma, data la popolarità di Harry Potter e l'effetto nostalgia innescato dal fatto che ci avviciniamo vertiginosamente alla fine della saga, siamo sicuri che tale spesa verrà recuperata molto presto, e con fior di interessi. Senza contare i benefici per l'economia locale: pensiamo ai posti di lavoro che sarà in grado di creare, all'incremento turistico e alla salutare competizione che innescherà fra i numerosi parchi a tema della zona.

Beppe Severgnini, noto articolista del Corriere della Sera, ha definito Harry Potter "la Mary Poppins del 2000". Anche se non sappiamo come il maghetto si ponga effettivamente nei confronti della tata più famosa del mondo, per misurare la sua popolarità abbiamo comunque altri illuminanti indici di confronto forniti dall'americana Q Scores, una società che si occupa di rilevazioni incentrate sulla familiarità e sull'affezione del pubblico nei confronti di determinati personaggi. Ebbene, alla luce di quei dati Harry Potter totalizza un gradimento di 39 punti, che rapportati ai 43 di Topolino, ai 56 di Babbo Natale e ai soli 26 di Superman, fanno ben capire quanta strada abbia fatto questo 'novellino' in soli dieci anni di tempo.

Del resto, la Q Scores rileva che otto persone su dieci conoscono già il personaggio di Harry Potter.

La Universal è riuscita a strappare alla Warner Bros, attuale detentrice dei diritti su Harry, un contratto di licenza della durata di dieci anni, eventualmente rinnovabili per altri cinque. L'accordo, ufficilamente siglato il 25 maggio scorso, prevede inoltre l'esborso, a favore di Warner, di percentuali sul merchandise e di ulteriori voci i cui dettagli rimangono però sconosciuti.

Autore: Marina Lenti - Data: 4 giugno 2007 - Fonte: Orlando Sentinel

Edited by chiara53 - 14/4/2018, 18:12
 
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Nykyo
view post Posted on 4/6/2007, 18:23




E la piscina di JKR si allarga...
Ci farà i tuffi nelle sterline sonanti come Paperone? :D
 
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*Lady Snape*
view post Posted on 5/6/2007, 15:05




Io credo di sì!
La vedo già in bikini a prendere il sole sorseggiando cocktail sul bordo della sua piscina piena di galeoni!

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TOPIC_ICON1  view post Posted on 19/9/2007, 10:55
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Da Fantasymagazine

Harry Potter in mostra
Un'esposizione romana dedicata al maghetto

Arthemisia, società che progetta esposizioni d’arte e cultura, sarà prossimamente impegnata nella realizzazione di una mostra dedicata a Harry Potter, il maghetto nato e sviluppato dalla penna e dalla fantasia di J.K Rowling.

L’evento sarà un’anteprima nazionale, e oltre al tema incentrato sul maghetto inglese, la mostra sarà dedicata anche alla rappresentazione di personaggi delle fiabe.

Promossa dal comune di Roma, con la collaborazione di Arthemisia, Zètema Progetto Cultura, Dress & Dreams e Festa del Cinema di Roma, l’esposizione metterà a disposizione dei visitatori, disegni, proiezioni in 3D, scenografie e realtà virtuali, all’insegna di un viaggio ricco d’emozioni. Inoltre, i bambini potranno interagire in prima persona grazie a un laboratorio didattico, che darà loro la possibilità di disegnare e creare un vero e proprio libro animato.

La mostra, che si terrà presso Villa Borghese, Casina di Raffaello, aprirà le porte al pubblico il 17 ottobre prossimo, per chiudersi il 9 dicembre. Aperta tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00. Biglietto d’entrata: 3,00 euro, ingresso gratuito per accompagnatori e insegnanti.

Per contattare direttamente l’organizzazione Arthemisia:

Tel: 06 82059127

E-mail: [email protected]

Autore: Marco Guadalupi - Data: 17 settembre 2007 - Fonte: arthemisia.it
 
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Simo880
view post Posted on 24/9/2007, 10:05




JK Rowling a Los Angeles il 15 Ottobre.

La città degli angeli scalda i motori per l'appuntamento con J.K. Rowling
Prende forma un'altra tappa del tour della scrittrice
Dopo New York è la volta di Los Angeles a essere in fermento per l'imminente arrivo in città di J.K. Rowling.



Quaranta scuole cittadine, scelte a caso fra quindici istituti superiori, quindici medi e dieci elementari, presenzieranno infatti alla tappa losangelina dell'Open Book Tour organizzato da Scholastic, editrice americana di Harry Potter. Ogni scuola sarà rappresentata da uno studente, selezionato in base a un concorso che premierà il miglior saggio studentesco.

Il fortunato prescelto incontrerà la scrittrice al Kodak Theatre di Hollywood il 15 ottobre prossimo, assisterà alla lettura di passi tratti da Harry Potter e i Doni della Morte e potrà rivolgere delle domande alla diretta interessata.



Anche in questo caso Scholastic donerà alle biblioteche delle scuole partecipanti cinquemila copie di Harry Potter e la Pietra Filosofale.



"L'Open Book Tour è un'occasione, per la signora Rowling, di trascorrere del tempo con persone molto importanti, i ragazzi che amano Harry Potter" — ha dichiarato in proposito il capo del dipartimento Scholastic che si occupa di interfacciarsi con le scuole. "Scholastic è entusiasta di mettere dei libri nelle mani dei bambini e con questo regalo siamo onorati di introdurre una nuova generazione alla serie che ha creato milioni di giovani ed entusiasti lettori".


Da Fantsymagazine.it
 
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view post Posted on 24/9/2007, 14:06
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I ♥ Severus


Potion Master

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Da un dolce sogno d'amore!

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... e ci sarà una nuova intervista, con nuove informazioni/spiegazioni post HP7, spero!
 
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Simo880
view post Posted on 24/9/2007, 14:45




E' esattamente ciò che ho pensato, Ida.
Perché la chat è stata fantastica, ma certe domande erano proprio tempo perso e occasione sprecatissima. Tipo: allora, Teddy è un Lupo Mannaro?

Ma dico: ti sembra un Lupo Mannaro? Quale parte di "aveva i capelli neri quando è nato, ma l'ora dopo erano diventati rossi. Probabilmente sarà biondo quando tornerò a casa. Andromeda dice che i capelli di Tonks hanno cominciato a cambiare colore il giorno che lei è nata" non hai capito? :huh: :angry:

Domande stupide, occasioni sprecate, quando invece si poteva chiedere qualcosa di molto più importante. <_<
 
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view post Posted on 25/9/2007, 06:58
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Da LUMOS News del 23/09/07


Musica e favole con i gemelli Weasley!

James e Oliver Phelps (che nei film di Harry Potter interpretano i gemelli Weasley) affiancheranno il direttore d'orchestra John Wilson per una notte di musica e favole! I gemelli racconteranno la favola Pierino e il Lupo mentre John dirigerà l'esecuzione dei brani musicali tratti da Harry Potter e la Pietra Filosofale, Cenerentola e Mamma Oca di Ravel. Il concerto si terrà Domenica 21 Ottobre nella Bridgewater Hall a Manchester e sarà intitolato C'era una volta...con James e Oliver Phelps.

Fonte: LeakyCauldron.org

BlackLady
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view post Posted on 26/9/2007, 06:50
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Ultime da FANTASYMAGAZINE.

Nuovo appuntamento per J.K Rowling
Questa volta si parla di Canada e della sua capitale per l'Open Book Tour della mamma di Harry Potter
L’autrice di Harry Potter, J.K. Rowling, sarà presente il 23 ottobre al Winter Garden Theatre, nell’unica tappa canadese del suo prossimo tour nordamericano.

In concomitanza con la ventottesima edizione del Festival Internazionale degli Autori dell'Harbourfront Centre, la Rowling leggerà estratti da Harry Potter e i Doni della Morte, settimo e ultimo libro della saga, rispondendo alla domande dei fan e autografando copie gratuite del suo libro a tutte le 950 persone che presenzieranno all'evento.

I biglietti per il Winter Garden sono gratuiti e saranno distribuiti a sorte attraverso i libri della Raincoast, editrice canadese del maghetto, in collaborazione con l'organizzazione del Festival e con l’associazione bibliotecaria dell’Ontario.

Nel 2000 J.K Rowling aveva già presenziato nella capitale, comparendo davanti a 20.000 persone allo SkyDome di Toronto (dal 2002 ribattezzato Rogers Center) e stabilendo il primato mondiale per la più grande lettura pubblica.

“E’ un evento molto più intimo, questa volta” ha dichiarato il direttore del Festival, Geoffrey Taylor. “E il Winter Garden darà un tocco magico”.

Raincoast ha indetto inoltre un concorso sul proprio sito web con scadenza il 28 settembre, che dà ai partecipanti l'ulteriore possibilità di vincere i biglietti per l’evento del Winter Garden Theatre. Trovate il link a fondo pagina, alla voce Risorse in Rete, ma il concoso è riservato solo ai residenti.

Autore: Marco Guadalupi - Data: 26 settembre 2007 - Fonte: thestar.com
 
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view post Posted on 26/9/2007, 18:29
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Ecco come sarà il parco a tema di Orlando.

L'immagine è tratta dalla sezione Daily Prophet del sito della Warner QUI.

Cliccate QUI e ingrandite l'immagine con il comando in basso a destra!!!!

Giusto per avere un'idea della dimensione del progetto!!!!
 
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Hotaru_Tomoe
view post Posted on 28/9/2007, 18:44




O_O accidenti, è enorme!
E anche se è solo un progetto, l'immagine è molto suggestiva, non vi sembra?
 
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view post Posted on 17/10/2007, 07:44
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Dalla notizia già riportata QUI, , il 19 settembre, vi ricordo che si sta svolgendo a Roma, in occasione del Festival del Cinema, la prima mostra, organizzata da Arthemisia, di Harry Potter sui disegni dell'illustratrice Serena Riglietti.

La mostra sarà aperta fino al 9 dicembre presso Villa Borghese - Casina di Raffaello. Cliccate QUI per avere informazioni!


La mostra vanta sezioni come il bosco incantato, le sale del disegno, del colore, dei menabò, dei libri, delle fiabe, del cinema e infine la sala dedicata alla sezione "Harry Potter in the world".

La giornata di visita si conclude nella sala cinematografica dove i personaggi fantastici prendono vita ed infine in una sezione apposita, che raccoglie le varie edizioni mondiali dei libri di Harry Potter. I libri potranno essere toccati, sfogliati e vantano pubblicazioni dall'edizione francese a quella cingalese, fino a quella africana, giapponese, svedese.
La mostra è promossa dall'assessorato alla Famiglia del Comune di Roma e da Zétema Progetto cultura. Il costo del biglietto è di 3 euro per tutti, gratuito per insegnanti e accompagnatori.
 
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view post Posted on 4/11/2007, 15:30
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Carina come notizia! :rolleyes: :D

Da Fantasymagazine!

A tavola con Harry Potter
La cucina del maghetto di Hogwarts

Luisa Vassallo è un nome ormai noto ai golosi del fantasy. E quando diciamo "golosi del fantasy" non intendiamo golosi di libri, o almeno non solo: intendiamo proprio i golosi di palato.

Dopo aver pubblicato A Tavola con gli Hobbit e La Cucina di Narnia, con le ricette ispirate alle due famose saghe di Tolkien e Lewis, Luisa Vassallo, con la collaborazione di Barbara Paoletti, (vice presidente della Società Harry Potter Italia)è approdata ora alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, per 'rubare' le deliziose ricetteagli elfi domestici del castello.



Sullo stile dei volumi precedenti che intendono unire il sapore dei piatti al gusto della letteratura, A tavola con Harry Potter prevede una prima parte descrittiva e una seconda parte divisa in due ricettari: l’uno babbano e l’altro magico.



Entrambi i ricettari sono divisi in voci (primi, secondi, verdure, pesci, dolci) e anche l’ordine interno delle ricette, voce per voce, è alfabetico. Oltre 200 le ricette presentate, tutte realizzabili, e una sezione dedicata ai più piccoli, per divertirsi e imparare la magia della cucina.



FantasyMagazine, altrettanto golosa di fantasy e cucina, ha intervistato per voi Luisa Vassallo per approfondire meglio l'argomento: potete leggere tutto a questo link: http://www.fantasymagazine.it/interviste/8156

Dettagli del volume:

Pagine 208

Editore: Edizioni Ancora

Prezzo €.15,00

ISBN 978-88-514-0492-5

Autore: Marina Lenti - Data: 3 novembre 2007 - Fonte: Edizioni Ancora


Stefi, chissà, un giorno potresti pubblicare le tue ricette streghesche!!! :D :D :D :D
 
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stefi
view post Posted on 5/11/2007, 08:03




CITAZIONE (Ary64 @ 4/11/2007, 15:30)
Stefi, chissà, un giorno potresti pubblicare le tue ricette streghesche!!! :D :D :D :D

Perché no? Ma poi magari mi trovo JKR in persona a casa, con l'intenzione di farmi causa :( perché le ho rubato i personaggi.
A chi si dovra' domandare il permesso per scrivere libri in tema HP?
 
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view post Posted on 5/11/2007, 17:32
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Da una notizia che era apparsa su sito della Row e che avevo riportato
QUI

Fantasymagazine oggi ha pubblicato un'articolo che spiega la diatriba tra LEXICON , il sito potteriano che contiene l'enciclopedia più dettagliata di tutto il fandom, e Rowling /Warnerbros

Rowling e Warner contro Harry Potter Lexicon

La scrittrice e la casa cinematografica spaccano in due il fandom con la decisione di agire contro il creatore di uno dei più famosi siti potteriani

La pietra...pardon, il libro dello 'scandalo'Ha sollevato clamore, in questi giorni, il fatto che la Warner Bros e J.K. Rowling abbiano fatto causa a Steve Vander Ark, creatore del famosissimo sito Harry Potter Lexicon, e al suo editore americano RDR Books, nel tentativo di bloccare la realizzazione e la commercializzazione di una versione cartacea del sito medesimo (in uscita a fine mese).

La questione, dal punto di vista legale, è semplice: Lexicon costituisce una violazione del diritto d’autore secondo le norme vigenti? La risposta è sì, almeno per quanto riguarda tutta la sua parte enciclopedica (che poi è la più sostanziosa), a meno che tale lavoro sia stato espressamente autorizzato dall’avente diritto. Infatti, alla luce della legislazione odierna, una pubblicazione che rimescoli semplicemente in ordine alfabetico fatti, personaggi e ambientazioni da un altra, rientra nella casistica delle violazioni, poiché tale rimescolamento non può essere definito un nuovo lavoro dell’ingegno che si avvale di minimi riferimenti all’opera primaria, ma diventa una semplice ‘rimasticatura’ di un lavoro già esistente.

Sotto questo profilo, l’invocazione da parte dell’editore americano del Primo Emendamento della Costituzione Usa (“Il Congresso non potrà porre in essere leggi per il riconoscimento ufficiale di una religione o per proibirne il libero culto, o per limitare la libertà di parola o di stampa o il diritto dei cittadini di riunirsi in forma pacifica e d'inoltrare petizioni al governo per la riparazione di ingiustizie”) per dimostrare il suo diritto alla pubblicazione di una tale opera è un tentativo puerile di arrampicarsi sugli specchi, dal momento che lo scopo protettivo di tale Emendamento è completamente diverso da ciò che è applicabile al caso in oggetto.

Dal canto suo, anche l’autore di Lexicon è in palese contraddizione, visto che si lamenta dell’azione legale della Rowling ma on line mette, in bella evidenza, che i contenuti di Lexicon sono proprietà esclusiva del sito. Il che, riferito alle parti enciclopediche del sito, rappresenta o una ridicolaggine perfettamente evitabile oppure — e questo sarebbe più grave — una palese invocazione di due pesi e due misure.

Altrettanto ‘arrampicatoria’ è la tattica di RDR di contestare a Warner l’indebito utilizzo, nei dvd dei film potteriani, della Linea del Tempo presa da Lexicon (anche se va detto che almeno il riconoscimento di un credit nei dvd sarebbe stato più corretto). Quest’ultima contestazione è ancor più ridicola se si pensa che, secondo l’editore, la citazione di Warner — lunga oltre 300 pagine — sarebbe stata depositata due ore dopo il sorgere della questione sulla suddetta Linea del Tempo e proprio ‘in rappresaglia’ alla stessa. A meno di essersi avvalsi dell’abilità di Rita Skeeter, e soprattutto della sua piuma magica, risulta infatti difficile credere che lo staff legale di Warner abbia potuto redigere un documento così voluminoso e circostanziato in sole due ore…

Ma non vogliamo, in questa sede, dilungarci su chi ha ragione e chi ha torto dal punto di vista strettamente legale, visto che questo esula dai contenuti e dalle competenze di FantasyMagazine e visto che un tribunale qualificato si pronuncerà in futuro sulla questione. Quello di cui vogliamo parlare piuttosto, in quanto solleva molti interrogativi inquietanti, è il contorno extra-legale di tutta la vicenda.

Anzitutto viene da domandarsi perché, visto che la parte enciclopedica di Lexicon rappresenta una violazione, gli sia stato permesso di rimanere on line fino a ora. Le prima risposta che viene alla mente è che, se si applicasse alla lettera la legge sul diritto d’autore, moltissime sezioni di siti potteriani (e non solo potteriani) dovrebbero essere oscurate.

Questo non avviene perché, nel mondo amatoriale, la soglia di tolleranza è più elevata in quanto la rigidità della legge impedirebbe al fandom di esercitare “l’oggetto sociale” che gli è proprio. Per lo stesso motivo sono tollerate le fanzine cartacee, che a stretto rigore dovrebbero avere un direttore responsabile e dovrebbero essere registrate in tribunale.

Inoltre, c’è una grossa discriminante fra attività amatoriale e qualsiasi altra attività: di solito la prima non ha scopo di lucro, le seconde sì. Ma è proprio così semplice? Proviamo a esaminare più a fondo la questione e vedremo che non lo è affatto.

Anzitutto, Lexicon contiene pubblicità (benché molto contenuta) e affiliazioni a programmi come Google Adsense, che permettono comunque al gestore di ricavare qualcosa dall’attività on line. Che poi questi proventi, seppure minimi (l’affluenza a Lexicon è copiosissima ma le percentuali di ricavo attraverso Google restano pur sempre irrisorie), vengano usati per mantenere il sito o siano fonte di guadagno extra per il gestore, non ha alcuna importanza ai fini dell’analisi della discriminante: in via teorica è comunque un guadagno.

Dunque la discriminante del lucro è una ‘scusa’, invocata da Warner e Rowling, che inizia a vacillare…

Secondariamente: gli scaffali sono pieni, da anni, di enciclopedie su Harry Potter, in tutte le lingue. Perché in quei casi non è stata promossa alcuna azione? Forse l’accuratezza e la completezza di Lexicon lo fa apparire più temibile di altri prodotti analoghi già sul mercato?

In terzo luogo, la Rowling ha dichiarato che questo libro farebbe concorrenza all’enciclopedia che lei stessa ha preannunciato di voler scrivere, sottraendo risorse alla beneficenza (cui la scrittrice devolverebbe i proventi delle vendite). L’affermazione è assolutamente risibile: Lexicon contiene materiale già noto, mentre la Rowling può aggiungere tutte le chicche inedite che vuole rendendo il suo prodotto milioni di volte più appetibile. E comunque, qualsiasi cosa che recasse il nome di JKR sul frontespizio, sarebbe sempre una garanzia di vendite, non importa cosa ci sia già di analogo sul mercato. Del resto, a parità di prezzo, chi comprerebbe un capo ‘taroccato’, per quanto realizzato accuratamente, potendo averne uno autenticamente griffato?

L’ipotesi più verosimile, in caso di lavori meramente compilativi da un lato (Lexicon) e di lavoro con parti originali dall’altro (enciclopedia rowlinghiana), è che i fan che amano i libri collaterali comprerebbero entrambi, considerato anche che fra le due pubblicazioni intercorrerebbero degli anni (Lexicon esiste già, l’enciclopedia della Rowling no); la maggior parte dei fan di Harry Potter, invece, comprerebbe solo il libro della Rowling, e questo è un dato incontrovertibile. Va infatti ricordato che qualsiasi libro ‘corollario’ della saga (che non sia scritto dall’autore della saga stessa) non vende automaticamente lo stesso numero di libri che vende la saga, come invece tende a pensare il 90% delle persone. Tutt’altro.

Chi approfondisce una saga leggendo altri libri è una percentuale minima del fandom. Tale percentuale scende ancora di più se si considera che la maggior parte di questi libri è solitamente edita da piccole case, che hanno poca visibilità sugli scaffali. Per far capire meglio, rapportiamo per un attimo il discorso alla sola Italia: di norma solo il 2% dei libri firmati da sconosciuti (i quali non sono quasi mai editi da grosse case), siano essi romanzi o altro, raggiunge le 1000 copie vendute. Se poi si considera che la percentuale media di un autore non famoso va dal 4% al (nei casi migliori e più rari) 10% del prezzo di copertina, si può fare agevolmente il conto di quanto ‘lucrativa’ sia l’operazione di un libro del genere.

Infine aggiungiamo che, nel caso delle parti enciclopediche di Lexicon, si tratta — come già evidenziato — di un lavoro meramente compilativo, e che dunque non aggiunge alcuna nuova riflessione, spunto, arricchimento, analisi, approfondimento alle tematiche della saga, anche perché se lo facesse (cosa peraltro impossibile data la natura intrinseca di un’enciclopedia 'catalogatoria' come questa) non si troverebbe nel ginepraio dei tribunali, diventando un’opera perfettamente legale. Pertanto, il suo appeal commerciale si riduce ulteriormente: siamo infatti di fronte a un’opera prevalentemente destinata alla consultazione a fini didattici o come riferimento per altri libri di analisi critica sulla saga.

Per non parlare del fatto che chi vuole può sempre servirsi gratuitamente con la versione on line (a meno che, dopo la realizzazione del libro, il sito di Lexicon venga oscurato).

Altrettanto risibile appare, per contro, la linea di difesa dell’editore americano, il quale protegge il proprio prodotto affermando che questo darà la possibilità di usufruire del servizio di Lexicon ai bambini che economicamente non possono permettersi l’accesso a Internet. E’ infatti intuitivo che i genitori dei bambini che non possono permettersi di pagare una connessione non hanno nemmeno i 25 dollari del costo del libro da investire in beni voluttuari…

Quarto punto: visto che la Rowling e la Warner sono stati quiescenti finora, non avrebbero potuto trovare un’altra soluzione rispetto a quella del tribunale? La Warner insiste a dire che per due mesi si è tentato di risolvere la cosa amichevolmente chiedendo un controllo preventivo dell’opera (che comunque, dati i presupposti, sarebbe stata inevitabilmente rigettata). Ma come mai nessuno ha pensato alla soluzione più ovvia, quella di una collaborazione?

La Rowling non avrà mai il tempo, da sola, di riorganizzare il proprio lavoro in un’opera sistematica come Lexicon (al quale sono serviti sei anni e l’impiego di più persone); per contro lei — e lei sola — può dare valore aggiunto e inestimabile all’opera implementando le voci già esistenti e arricchendola di nuove. Ai coautori potrebbe venire riconosciuta allora una percentuale sulle vendite (che a quel punto, con la benedizione della scrittrice, saranno considerevoli) e il resto — detratti i costi vivi — andrebbe in beneficenza. Et voilà, tutti felici e contenti, per non parlare dei fan che avrebbero capra e cavoli in un unico volume e più presto di quanto si potrebbe ipotizzare se invece la Rowling dovesse mettere mano a un’enciclopedia in solitudine.

Portando la causa in tribunale invece, la Rowling — a prescindere dalla stretta legittimità delle sue pretese, che nessuno discute — registra un clamoroso autogol perché dà l’impressione di rivoltarsi contro uno dei cardini del fandom solo perché, con l’operazione cartacea, esso guadagnerebbe un po’ di più di ciò che ha guadagnato finora. Ancora maggiore appare l’aggravante che la scrittrice abbia voluto dare risalto mediatico alla faccenda, stigmatizzando pubblicamente un sito da lei elogiato fino al giorno prima e del quale ha dichiarato di essersi servita molte volte per controllare dettagli durante la stesura dei suoi libri.

Come dichiarava un vecchio tormentone della trasmissione Drive In, si tratta veramente di “una bruta fazenda…”.

Autore: Redazione - Data: 5 novembre 2007
 
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