Il Calderone di Severus

La vera natura di Riddle, Solo per chi ha letto tutto Deathly Hallows

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fleurdelacourt
view post Posted on 13/9/2007, 13:31




Credo che Riddle sarebbe stato malvagio comunque, perchè purtroppo il male è in lui, nella sua natura, però penso anche che se fosse stato cresciuto da sua madre e avesse ricevuto amore, avrebbe capito questo sentimento e sarebbe stato capace di amare qualcuno in vita sua
 
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twinsouls
view post Posted on 13/9/2007, 20:53




Simo:
tutta la questione dell'orfanotrofio è preceduta, nel mio post originale, da "Ora, SE Tom Riddle fosse una persona reale...": ad indicare che "da lì in poi" ne parlo "come se fosse reale". Mi sembrava di averlo dichiarato molto chiaramente. Evidentemente mi sbagliavo. :)
Detto ciò, e sempre "come se fosse una persona reale":
CITAZIONE
Inoltre all'orfanotrofio ci sono tanti altri bambini, che come Riddle non hanno avuto l'amore di almeno un genitore, però non sono come lui.

Non lo sappiamo, se abbiano o no conosciuto, anche solo per qualche giorno, mese, o anno, l'amore di qualche genitore. All'orfanotrofio non ci si finisce SOLO dalla nascita. :)
Di sicuro sappiamo che Tom è lì dalla nascita, e che né da vivo né come "pre-nato" ha mai conosciuto amore. Spiegarglielo sarebbe come cercare di spiegare l'esperienza del colore ad un cieco dalla nascita, o dell'odore ad un anosmico dalla nascita. :).
CITAZIONE
Io sono d'accordo che sia una forma insana di amore. Che sia una deformazione dell'amore, una sua depravazione, se preferisci.
Ma Bellatrix è innamorata di Voldemort. Così è.

OK, diciamo allora che, nel mio mondo e nel mio linguaggio, quello non si chiama amore, e non appartiene nemmeno alla stessa famiglia, ordine e genere. :)
E chiamarlo con quel nome non fa che aumentare e confermare la confusione già esistente al riguardo... IMHO.
Comunque, anche Bella è un personaggio di una saga e non una persona reale... :D
 
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Moony3
view post Posted on 13/9/2007, 21:35




CITAZIONE (twinsouls @ 13/9/2007, 21:53)
(cut)
Detto ciò, e sempre "come se fosse una persona reale":
(cut)
Non lo sappiamo, se abbiano o no conosciuto, anche solo per qualche giorno, mese, o anno, l'amore di qualche genitore. All'orfanotrofio non ci si finisce SOLO dalla nascita. :)
Di sicuro sappiamo che Tom è lì dalla nascita, e che né da vivo né come "pre-nato" ha mai conosciuto amore. Spiegarglielo sarebbe come cercare di spiegare l'esperienza del colore ad un cieco dalla nascita, o dell'odore ad un anosmico dalla nascita. :).
(cut)

Ecco... era esattamente questo che intendevo dire nei miei post. Ovviamente con un risultato molto diverso, ahimè! :(

Ma parlando del Tom personaggio della saga. Ammetto che non conoscevo la storia del suo concepimento senza amore e di quello che ne deriverebbe. Raramente leggo le chat della Rowling... perchè ogni volta che lo faccio mi imbatto in qualcosa che, invece di chiarirmi le idee, me le confonde ulteriormente... :rolleyes: E, infatti, è regolarmente successo anche questa volta.
Premetto che non ho nessuna difficoltà ad accettare che un personaggio di una Saga possa nascere già malvagio, vera incarnazione del Male Assoluto. In molti libri che ho letto succede esattamente questo.
Ma faccio decisamente fatica ad accettarlo per un personaggio di questa Saga!
Ma come? Tu, per sette libri, mi racconti una storia popolata da personaggi deliziosamente sospesi tra luce e ombra. Una storia in cui non perdi occasione di ribadire che l'importante non è quello che siamo, ma quello che scegliamo. Insistendo sul fatto che non importa se siamo bambini sopravvissuti contaminati da frammenti di anima altrui, licantropi con un'autostima che rasenta lo zero assoluto o mangiamorte perdutamente innamorati. Mi conquisti assicurandomi che le cose davvero importanti sono le decisioni che prendiamo, le scelte che facciamo. Che tutto è dunque nelle nostre mani... e poi che fai? Mi presenti un cattivo predestinato perchè nato grazie a una pozione magica? Un cattivo a cui è preclusa ogni scelta perchè irreparabilmente destinato a incarnare il Male Assoluto? Onestamente mi sembra un po' contradditoria come cosa!:huh:
 
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Simo880
view post Posted on 13/9/2007, 22:43




CITAZIONE (twinsouls @ 13/9/2007, 21:53)
Simo:
tutta la questione dell'orfanotrofio è preceduta, nel mio post originale, da "Ora, SE Tom Riddle fosse una persona reale...": ad indicare che "da lì in poi" ne parlo "come se fosse reale". Mi sembrava di averlo dichiarato molto chiaramente. Evidentemente mi sbagliavo. :)

Ti chiedo scusa, allora, ero io che non avevo capito.
Pensavo fosse una frase singola, non un prologo. ;) :)



CITAZIONE (Moony3 @ 13/9/2007, 22:35)
Ecco... era esattamente questo che intendevo dire nei miei post. Ovviamente con un risultato molto diverso, ahimè! :(

E' che secondo me non ha senso parlare di lui come "se fosse una persona reale", visto il ruolo che ricopre. Ma è una mia opinione.

CITAZIONE (Moony3 @ 13/9/2007, 22:35)
Ma parlando del Tom personaggio della saga. Ammetto che non conoscevo la storia del suo concepimento senza amore e di quello che ne deriverebbe. Raramente leggo le chat della Rowling... perchè ogni volta che lo faccio mi imbatto in qualcosa che, invece di chiarirmi le idee, me le confonde ulteriormente... :rolleyes: E, infatti, è regolarmente successo anche questa volta.
Premetto che non ho nessuna difficoltà ad accettare che un personaggio di una Saga possa nascere già malvagio, vera incarnazione del Male Assoluto. In molti libri che ho letto succede esattamente questo.
Ma faccio decisamente fatica ad accettarlo per un personaggio di questa Saga!
Ma come? Tu, per sette libri, mi racconti una storia popolata da personaggi deliziosamente sospesi tra luce e ombra. Una storia in cui non perdi occasione di ribadire che l'importante non è quello che siamo, ma quello che scegliamo. Insistendo sul fatto che non importa se siamo bambini sopravvissuti contaminati da frammenti di anima altrui, licantropi con un'autostima che rasenta lo zero assoluto o mangiamorte perdutamente innamorati. Mi conquisti assicurandomi che le cose davvero importanti sono le decisioni che prendiamo, le scelte che facciamo. Che tutto è dunque nelle nostre mani... e poi che fai? Mi presenti un cattivo predestinato perchè nato grazie a una pozione magica? Un cattivo a cui è preclusa ogni scelta perchè irreparabilmente destinato a incarnare il Male Assoluto? Onestamente mi sembra un po' contradditoria come cosa!:huh:

Diciamo che il fatto della pozione non lo rende predestinato, ma è un segno.
Ma Moony, in un certo senso Riddle sceglie. Essere cattivi non implica il fatto di non poter provare a cambiare. Riddle sceglie di non provarci, ma sceglie fin da bambino. Dunque ecco che diventa totalmente il Male Assoluto.
 
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twinsouls
view post Posted on 14/9/2007, 11:49




CITAZIONE
in un certo senso Riddle sceglie. Essere cattivi non implica il fatto di non poter provare a cambiare. Riddle sceglie di non provarci, ma sceglie fin da bambino. Dunque ecco che diventa totalmente il Male Assoluto.

Beh, in quanto personaggio di una saga, questo è il suo ruolo. Ma se non "colleghiamo" il suo ruolo a una "struttura di realtà", e in questo caso mi riferisco esplicitamente alla realtà della saga, quella descritta dalla Row, che ha comunque una struttura e delle "leggi interne" non scritte ma che si possono (e si debbono, secondo me) leggere fra le righe... E per farlo, il sistema che uso io è chiedermi: "Come funziona questa realtà di cui sto leggendo?".
In questo caso, mi chiedo: "Come funziona, che TR è, e/o diventa, il Male Assoluto? Cosa gli impedisce anche solo di PROVARE a cambiare?".
Silente ribadisce 23.579 volte che TR "non conosce l'amore", e che questa è la sua caratteristica chiave, in un certo senso. Allora mi chiedo cosa glie lo fa dire... Scopriamo che:
- TR è stato concepito in uno stato di coercizione del padre (la pozione) e di delirio egoico della madre (ribadisco, non si mette al mondo un figlio "per amore" in quelle condizioni...).
- Prima ancora che nascesse è stato ripudiato dal padre, appena liberato dall'incantesimo.
- Alla nascita la madre muore, di parto. Non ha avuto il tempo di ricevere amore.
- Dalla nascita, vive in un orfanotrofio inglese, babbano. Ci viene presentato come un posto in cui probabilmente i bambini non vengono (troppo) abusati, ma l'indizio che la capa beva come un canaluzzo ci dà un'indicazione fra le righe piuttosto "forte". E comunque rimane un orfanotrofio, in cui, al massimo, ci sarà un "prendersi cura" dei bambini, ma di amore, francamente, fatico a vederne.
- TR è animato sin da piccolo da un senso di rivalsa fortissimo, ma soprattutto è consapevole della propria diversità. Metti insieme le due cose, e troverai che i rapporti fra TR e i suoi compagni di sventura (gli altri bambini dell'orfanotrofio) non dovevano essere idilliaci, e di conseguenza anche il personale dell'orfanotrofio, per quanto animato dalle migliori intenzioni, si deve essere trovato a "sacrificare l'uno per i molti". E anche di questo abbiamo conferma nel dialogo fra Silente e la capa. Altra occasione di "amore" perduta.
A questo punto, TR viene contattato da Silente... e la prima cosa che fa è praticamente entrarci in competizione. Non aperta, ma "dentro" è abbastanza chiaro che quello che TR pensa è più o meno "Prima o poi te la farò vedere io!". Il suo senso di rivalsa lo porta a questo...
E, a quel punto, è praticamente troppo tardi per TR.
Certo, la possibilità di fare scelte diverse ce l'avrebbe. C'é SEMPRE questa possibilità... Ma la scelta deve essere presente nel "mondo interno" della persona. Saga o no, come puoi "scegliere" qualcosa che non sai nemmeno che esiste? Soprattutto quando, secondo quello che vedi e il modo in cui lo leggi, va CONTRO le tue più profonde aspirazioni e desideri? TR è già uno psicopatico quando Silente lo incontra all'orfanotrofio...
Certo, avrebbe potuto scegliere di imparare qualcosa di nuovo. Di scoprire cos'era questa cosa di cui "gli altri" parlavano, e portarla nel suo mondo interiore. E probabilmente lo ha fatto... a modo suo. Non aveva la POSSIBILITA' di "capire" l'amore, non nel senso di "sperimentarlo". Ne vedeva gli effetti, e li leggeva come "debolezza". L'ultima cosa che avrebbe voluto... :D
E questo, dentro la saga.
Nella realtà, non sarebbe stato, strutturalmente, molto diverso... Ma quelle che ho descritto qui sono osservazioni che ho basato solo su quello che c'è nei libri. Certo, molto è "fra le righe", ma come potrebbe essere altrimenti? :)
 
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giny81
view post Posted on 14/9/2007, 14:48




Sarebbe plausibile, Twin, che Tom, venedo da generazioni di maghi assai oscuri con un capostipite mica da poco, abbia geneticamente preso il peggio da tutti?
Magari messa così è un po' semplicistica. Però può essere?
Voglio dire, che non si tratti di una patologia, di una devianza sviluppata dalla nascita, ma che stia proprio scritto nel DNA?
 
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twinsouls
view post Posted on 14/9/2007, 14:55




Giny, tutto è possibile, soprattutto in una saga. Le probabilità reali di un simile evento, però, in termini percentuali hanno PARECCHI zeri dopo la virgola... Il che non significa che sia "impossibile": solo che è "estremamente improbabile". :)
Va detto però che anche Marvolo e Morphin (nomi inglesi... non ho idea di quelli italiani) sembravano mostrare un orientamento piuttosto deciso al continuo decadimento... D'altra parte, per mantenere la linea di sangue "pura", dovevano essere stati necessari parecchi "incroci con consanguinei", nelle generazioni passate.
Alla fin fine, e considerando che stiamo parlando di una saga ;) , la si può considerare un'ipotesi plausiibile, sì. Diciamo che questa "base" genetica, unita alla sua storia personale, si sommano a formare una miscela esplosiva e venefica... :D
 
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giny81
view post Posted on 14/9/2007, 15:26




Questo mi interessava sapere, se c'è una possibilità anche minimale.
Basta pur sempre a rendere la cosa abbastanza credibile all'interno della saga...
Grazie della consulenza!
 
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Bex.
view post Posted on 14/9/2007, 20:10




Mi butto anche io nella mischia di questo interessantissimo argomento.
Prima di tutto cito Twinsouls per l'umorismo:
Insomma, anche Tom Riddle è come Jessica Rabbit: non è cattivo... è che lo disegnano così!
Simo dice che "Perché è ovvio che se usiamo il primo allora "Riddle non è cattivo è che lo disegnano così", ma a che cosa ci serve? Fa morire tutte le possibili discussioni." ed è vero, ma credo che la frase di Twin sia prettamente umoristica, o almeno, io l'ho capita così, e mi piace citarla in questo modo... :aeris5.gif:

A parte l'inizio stupido, prima di spiegarla esprimo la mia opinione:
secondo me Tom Riddle non è nato cattivo, lo è diventato.

E a farmi questa idea ha contribuito non solo la spiegazion presente nei libri, ma anche l'intervista di JKR che è stata riportata qualche post indietro mi sembra da Ary:
Ravleen: Il fatto che Voldemort sia stato concepito a causa di una pozione amorosa ha qualcosa a che fare con la sua incapacità di capire l'amore?
J.K. Rowling: Si è trattato di un modo simbolico per mostrare che è nato da un'unione priva di amore - ma certamente, tutto sarebbe cambiato se Merope fosse sopravvisuta ed avesse potuto crescerlo ed amarlo. L'incantesimo sotto il quale Tom Riddle ha generato Voldemort è importante perché rappresenta una forma di coercizione, uno dei modi più dannosi per venire al mondo.


Ciò che dice la Rowling qui io l'ho interpretato in questo modo: la pozione amorosa è simbolica, rappresenta l'unione senza amore, rappresenta secondo me, il fatto che se Tom Riddle senior avesse potuto scegliere non avrebbe scelto Merope e quindi non sarebbe nato Voldemort. Voldemort è nato da due persone che non si sono scelte. O meglio, almeno una non è stata scelta. Non si può negare però che Merope amava Tom Riddle senior, al punto tale che quando lui l'ha abbandonata lei si è lasciata morire durante/appena dopo il parto. Ora, io non sono dell'idea che qualcuno nasca buono o cattivo, ma stando nell'ambito della storia avrei capito il "nato cattivo" se Merope fosse stata violentata, per esempio, e poi avesse partorito il figlio e si fosse lasciata morire: cioè un'assenza totale di amore nel concepimento. Ma Merope amava Tom Riddle senior, quindi proprio proprio senza amore del tutto forse non era.
Ma quello che mi spinge a credere che Voldemort non sia nato cattivo ma lo sia diventato è la frase di JKR "tutto sarebbe cambiato se Merope fosse sopravvisuta ed avesse potuto crescerlo ed amarlo". Eccolo. Se fosse cattivo di suo non sarebbe cambiato proprio niente anche se sua madre fosse vissuta e lo avrebbe amato, perché lui era cattivo, forse l'avrebbe uccisa. Invece con l'idea che se Merope fosse vissuta tutto sarebbe stato diverso questo implica che il futuro Voldemort è nato bambino come chinque altro ed è diventato cattivo in seguito.
Che poi le difficoltà lo abbiano incattivito più del comprensibile, questo è vero, e questo può dipendere dal fatto che è stato concepito con l'inganno della pozione amorosa, e che comunque sua madre non l'ha amato abbastanza da sopravvivere per lui. Ma non è nemmeno morta per lui.
Ecco quindi che secondo me Voldemort non è nato cattivo, ma lo è diventato più del necessario per una concorrenza di fattori.

Infatti qui quoto Giny: nell'orfanotrofio Tom era uno come gli altri. Magari non era la cosa migliore del mondo, ma almeno era un bambino che riceveva la stessa dose di cure di coloro che aveva intorno. E non era oggetto di rabbia o astio per la sua sola esistenza.
Vero, altrimenti avremmo dovuto avere un centinaio di Voldemort che scorrazzavano per l'Inghilterra, ognuno che corrispondeva ad un bambino 'ospite' dell'orfanotrofio.

Qui sono d'accordo con Simo, quoto:
Io sono d'accordo che sia una forma insana di amore. Che sia una deformazione dell'amore, una sua depravazione, se preferisci.
Ma Bellatrix è innamorata di Voldemort. Così è.
Non mi riferivo, però, solo a questo. E' evidente che Bellatrix vuole bene a Narcissa. Probabilmente fino a quando quest'ultima resta dalla loro parte, visto ciò che sappiamo di Andromeda, ma comunque è così. Alle sue condizioni, Bellatrix è capace di voler bene. Il punto è che le condizioni sono sbagliate.
Perché è Bellatrix ad essere "sbagliata". Che possieda una vena di pazzia, accentuata dal soggiorno-premio ad Azkaban, è innegabile.


E poi quoto in pieno Moony3:
Ma come? Tu, per sette libri, mi racconti una storia popolata da personaggi deliziosamente sospesi tra luce e ombra. Una storia in cui non perdi occasione di ribadire che l'importante non è quello che siamo, ma quello che scegliamo. Insistendo sul fatto che non importa se siamo bambini sopravvissuti contaminati da frammenti di anima altrui, licantropi con un'autostima che rasenta lo zero assoluto o mangiamorte perdutamente innamorati. Mi conquisti assicurandomi che le cose davvero importanti sono le decisioni che prendiamo, le scelte che facciamo. Che tutto è dunque nelle nostre mani... e poi che fai? Mi presenti un cattivo predestinato perchè nato grazie a una pozione magica? Un cattivo a cui è preclusa ogni scelta perchè irreparabilmente destinato a incarnare il Male Assoluto? Onestamente mi sembra un po' contradditoria come cosa!
Vero!! Sono d'accordissimo. Ma qui non è un problema di 'torto' o 'ragione' fra di noi, è un problema della Rowling.
Per 7 libri sembra combattere, aprendo e chiudendo tramite le parole di Silente nel primo libro e di Harry nell'epilogo dell'ultimo che l'importante sono le scelte, non la natura intrinseca (che quindi, suppongo, non è che ci sia; o comunque, può esserci, ma non è così potente da condizionare una persona estro le sue scelte possibili).
E come dicevo prima, per sette libri mi dice che Voldemort è così "per mancanza d'amore, perché non ha mai conosciuto l'amore"; ora, questo significa per me che è così per... cause circostanziali. Questo non lo giustifica. Ma non lo pone nemmeno come predestinato (il famoso "... se Merope fosse vissuta...").
Per me quello che la Rowling ci dice per 7 libri è che "Voldemort è così perché non conosce amore" e non "perché è nella sua natura esserlo."

Quoto Simo:
Ma Moony, in un certo senso Riddle sceglie. Essere cattivi non implica il fatto di non poter provare a cambiare. Riddle sceglie di non provarci, ma sceglie fin da bambino. Dunque ecco che diventa totalmente il Male Assoluto
Esatto, sono d'accordo. Ma questo per me significa che non è "nato cattivo"; dal momento che sceglie, significa che avrebbe anche potuto scegliere in bene. Lui non lo ha fatto, e il resto è storia.
Ma se lo avesse fatto... ecco la chiave!, questo implica una scelta, e l'uomo sceglie. Ma l'uomo non è né bene né male, ed è insieme bene e male. Non nasce buono o cattivo: sceglie. E il futuro Voldemort ha scelto. Ha scelto in male. Ma ha scelto. Se fosse nato cattivo non avrebbe potuto scegliere, era così e basta.
Ma io non lo credo: non lo credo perché ha scelto, non lo credo perché "se Merope fosse vissuta...".

Che poi, per inciso, non ricordo in quale libro lo dica, ma so che Voldemort dice che odiava suo padre... ma non sua madre. Voldemort si ribella contro i babbani perché suo padre ha abbandonato sua madre, sola, partoriente... Sembra un odio nato dalla rabbia di aver lasciato la madre, che, teoricamente, avrebbe dovuto non amare ma almeno sostenere nel momento della nascita del figlio. Non c'entra nulla con questa discussione, ma mi è venuto in mente. Mi aveva colpito questo come l'urlo alla morte di Bella... forse non è dimostrazione di amore, ma da Voldemort mi suona stonato.
Forse chi è cattivo 'per natura' fa il male per il male, non fa del male perché ha ricevuto male, né lo fa per un'idea. Chi è cattivo (badate, cattivo non pazzo - un pazzo fa del male seguendo un'idea per esempio) fa del male per il male e basta. Ma Voldemort non sembra fare male per il male ma per un fine che non è il male in sé. Che poi effettivamente sia un fine da mente malata è un altro discorso, ma nella sua testa ciò che fa è giusto, non è male.

Ora ho bisogno io della consulenza di Twinsouls per sapere se ho detto enormi baggianate oppure no! :aeris5.gif:
 
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giny81
view post Posted on 14/9/2007, 21:41




Qui secondo me alla fine il dramma è che la row non è d'accordo con se stessa.

Lo disegna come cattivo per vocazione innata, ma poi fa quella dichiarazione che lascia spazio a credere che con una madre amorevole ci sarebbe stata speranza.

E allora io mi affido, come sempre in questi casi, a quello che la Row ci dice attraverso i suoi personaggi. Da questo punto di vista secondo me non lascia dubbi il gelo con cui Albus dice a Harry a King's Cross che non c'è aiuto possibile.
Non c'è speranza, non c'è mai stata, neanche in vita.
Credo che dai libri emerga questo, perchè non vediamo Riddle mai, assolutamente mai, avere mezzo momento di accenno di umanità...
Come lui nessun altro personaggio nella saga, persino gente come Greyback gela meno il sangue nelle vene...
 
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view post Posted on 14/9/2007, 21:45
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La frase "se Merope fosse vissuta..." non ha molta importanza, perchè la storia non è andata così, quindi per Row Riddle non poteva essere diverso da quello che è.

Un altro appunto: Merope non amava Tom Riddle sr, non si può chiamare amore un rapporto che si basa sulla coercizione! Parlerei più di possesso, quella persona ti piace e vuoi averla a tutti i costi anche se a lei di te non importa nulla. Nel nostro caso addirittura Riddle senior provava disprezzo.
Facciamo 2+2: Riddle disprezza Merope che lo incanta con una pozione "obbligandolo" ad amarla! Il frutto che nasce è già marcio alla base!
Riddle è nato "nero" e i "se fosse" lasciano il tempo che trovano!
 
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giny81
view post Posted on 14/9/2007, 22:04




Però Ary, dire che se Merope l'avesse amato lascia il tempo che trova sul piano pratico, perchè non è avvenuto.
Ma resta il fatto che se fosse avvenuto Riddle si sarebbe salvato, e dunque era salvabile, non era del tutto marcio per nascita.
Sul piano teorico fa una gran bella differenza....Almeno mi sembra.
 
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view post Posted on 14/9/2007, 22:37
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Ma non è accaduto, lo ripeto, Merope si è lasciata andare e ha scelto di morire perchè Tom sr l'aveva ripudiata e non aver scelto di vivere per il suo bambino ha fatto la differenza!
 
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fleurdelacourt
view post Posted on 15/9/2007, 11:14




Diciam che è la situazione opposta a quella di Harry. Lily poteva vivere e ha scelto di morire per far vivere il figlio, mentre Merope ha scelto di morire per se stessa, senza pensare a Tom
 
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view post Posted on 15/9/2007, 13:40
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CITAZIONE (fleurdelacourt @ 15/9/2007, 12:14)
Diciam che è la situazione opposta a quella di Harry. Lily poteva vivere e ha scelto di morire per far vivere il figlio, mentre Merope ha scelto di morire per se stessa, senza pensare a Tom

Non a caso Riddle è la nemesi di Harry e viceversa!
 
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38 replies since 12/9/2007, 21:33   1031 views
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