CITAZIONE
in un certo senso Riddle sceglie. Essere cattivi non implica il fatto di non poter provare a cambiare. Riddle sceglie di non provarci, ma sceglie fin da bambino. Dunque ecco che diventa totalmente il Male Assoluto.
Beh, in quanto personaggio di una saga, questo è il suo ruolo. Ma se non "colleghiamo" il suo ruolo a una "struttura di realtà", e in questo caso mi riferisco esplicitamente alla realtà della saga, quella descritta dalla Row, che ha comunque una struttura e delle "leggi interne" non scritte ma che si possono (e si debbono, secondo me) leggere fra le righe... E per farlo, il sistema che uso io è chiedermi: "Come funziona questa realtà di cui sto leggendo?".
In questo caso, mi chiedo: "Come funziona, che TR è, e/o diventa, il Male Assoluto? Cosa gli impedisce anche solo di PROVARE a cambiare?".
Silente ribadisce 23.579 volte che TR "non conosce l'amore", e che questa è la sua caratteristica chiave, in un certo senso. Allora mi chiedo cosa glie lo fa dire... Scopriamo che:
- TR è stato concepito in uno stato di coercizione del padre (la pozione) e di delirio egoico della madre (ribadisco, non si mette al mondo un figlio "per amore" in quelle condizioni...).
- Prima ancora che nascesse è stato ripudiato dal padre, appena liberato dall'incantesimo.
- Alla nascita la madre muore, di parto. Non ha avuto il tempo di ricevere amore.
- Dalla nascita, vive in un orfanotrofio inglese, babbano. Ci viene presentato come un posto in cui probabilmente i bambini non vengono (troppo) abusati, ma l'indizio che la capa beva come un canaluzzo ci dà un'indicazione fra le righe piuttosto "forte". E comunque rimane un orfanotrofio, in cui, al massimo, ci sarà un "prendersi cura" dei bambini, ma di amore, francamente, fatico a vederne.
- TR è animato sin da piccolo da un senso di rivalsa fortissimo, ma soprattutto è consapevole della propria diversità. Metti insieme le due cose, e troverai che i rapporti fra TR e i suoi compagni di sventura (gli altri bambini dell'orfanotrofio) non dovevano essere idilliaci, e di conseguenza anche il personale dell'orfanotrofio, per quanto animato dalle migliori intenzioni, si deve essere trovato a "sacrificare l'uno per i molti". E anche di questo abbiamo conferma nel dialogo fra Silente e la capa. Altra occasione di "amore" perduta.
A questo punto, TR viene contattato da Silente... e la prima cosa che fa è praticamente entrarci in competizione. Non aperta, ma "dentro" è abbastanza chiaro che quello che TR pensa è più o meno "Prima o poi te la farò vedere io!". Il suo senso di rivalsa lo porta a questo...
E, a quel punto, è praticamente troppo tardi per TR.
Certo, la possibilità di fare scelte diverse ce l'avrebbe. C'é SEMPRE questa possibilità... Ma la scelta deve essere presente nel "mondo interno" della persona. Saga o no, come puoi "scegliere" qualcosa che non sai nemmeno che esiste? Soprattutto quando, secondo quello che vedi e il modo in cui lo leggi, va CONTRO le tue più profonde aspirazioni e desideri? TR è già uno psicopatico quando Silente lo incontra all'orfanotrofio...
Certo, avrebbe potuto scegliere di imparare qualcosa di nuovo. Di scoprire cos'era questa cosa di cui "gli altri" parlavano, e portarla nel suo mondo interiore. E probabilmente lo ha fatto... a modo suo. Non aveva la POSSIBILITA' di "capire" l'amore, non nel senso di "sperimentarlo". Ne vedeva gli effetti, e li leggeva come "debolezza". L'ultima cosa che avrebbe voluto...
E questo, dentro la saga.
Nella realtà, non sarebbe stato, strutturalmente, molto diverso... Ma quelle che ho descritto qui sono osservazioni che ho basato solo su quello che c'è nei libri. Certo, molto è "fra le righe", ma come potrebbe essere altrimenti?