Finalmente ho finito la traduzione della chat di ottobre. Tredici pagine di sproloquio... voglio l'aumento!
Harry Potter: Beyond the page
A virtual author visit with JK Rowling from Edinburgh, Scotland
11 ottobre 2012 –Traduzione- (Testo originale)
A più di tremila miglia da New York City, al di là dell'Oceano Atlantico, al largo della costa nord occidentale del continente europeo, è situato il Regno Unito, che comprende Inghilterra, Galles, Irlanda del Nord e Scozia, una terra conosciuta per le sue brughiere, altopiani e (?).
Benvenuti a Edimburgo, Scozia, una città impregnata di storia costruita sui resti di un antico vulcano. Forse uno dei monumenti storici più famosi e suggestivi di Edimburgo, arroccato sopra la città, è il castello che risale al XII secolo, quasi mille anni fa. La città vecchia di Edimburgo, come è noto, è nata su una stretta collina attorno al castello, dove alcune delle case medievali raggiungere l'altezza di quindici piani: i primi grattacieli.
La città nuova (?) strade bianche, grandi edifici pubblici, case eleganti e giardini alberati è stata costruita alla fine del XVIII secolo. Seconda città più grande della Scozia e sua capitale, Edimburgo è la casa di più di mezzo milione di “edinburghers”, come i cittadini di questa splendida città sono conosciuti. E potreste essere sorpresi di sapere come molti dei più grandi pensatori, artisti e scrittori del mondo abbiano chiamato Edimburgo casa. Persone come Sir Arthur Conan-Doyle, Robert Louis Stevenson, JM Barrie e, naturalmente, JK Rowling, che ha scritto gran parte del primo libro di delle più lette serie di libri per bambini di tutti i tempi in un bar proprio qui a Edimburgo.Scholastic: Salve a tutti e benvenuti a "Harry Potter: Beyond the page". Io sono (???) della Scholastic e siamo per voi in diretta dalla capitale della Scozia, Edimburgo, la città che JK Rowling chiama casa. Questo è un grande giorno per i lettori di Harry Potter e per chi sta per iniziare l'avventura magica perché, per la prima volta, JK Rowling è in diretta virtuale nelle classi di tutto il mondo.
Dunque, grazie per averci invitato a incontrarla qui nella sua città per parlare del fantastico mondo di Harry Potter. So che ne ha scritto una buona parte proprio qui a Edimburgo. Quanto questa bellissima città e la sua ricca storia hanno influenzato la sua scrittura?
Rowling: Hanno avuto una discreta influenza. Ci sono alcune piccole cose che non sarebbero accadute nei libri se io non avessi vissuto a Edimburgo. Per esempio, quando stavo cercando il cognome di un personaggio particolarmente arrogante e fastidioso, il cui nome era Gilderoy, mi capitò di trovarmi in una chiesa dove ho visto il cognome Lockhart, che è un cognome bellissimo – sto parlando di una chiesa qui a Edimburgo, naturalmente. Ed è così che Gilderoy ha ottenuto il suo cognome.
Quindi sì, ci sono piccole cose del genere. I nomi, a volte nomi delle vie, mi ha dato dettagli per i libri. Ma devo dire che sono una scrittrice che riesce a scrivere praticamente ovunque. Per cui è stato meraviglioso poter scrivere in una città così bella - e qui ci sono ottimi bar, luoghi dove ho scritto tantissimo, quindi questo ha aiutato molto. Posso dire che le persone qui sono molto rispettose della privacy, quindi ho potuto scrivere nei caffè per molto tempo - anche quando Harry Potter era già abbastanza noto. Sono molto grata ad Edimburgo per questo.
Scholastic: É una splendida città. Sono passati cinque anni da quando il settimo e ultimo libro, "Harry Potter ei Doni della Morte", è stato pubblicato nel 2007, e la serie sta tuttora ammaliando lettori. Negli Stati Uniti gli insegnanti ed i bibliotecari stanno creando club di lettura su Harry Potter nelle loro scuole per introdurre la serie a nuove generazioni di giovani lettori e ora, con Pottermore, la nuova esperienza di lettura di Harry Potter, altri milioni di persone stanno iniziando il loro viaggio ad Hogwarts.
Jo, quando abbiamo annunciato che ci sarebbe stato questo evento in diretta con lei la risposta da parte degli insegnanti, bibliotecari, studenti e appassionati, ovviamente, è stata travolgente e le domande sono state incontenibili, non riuscirei a dirle quante, naturalmente, e ne condividerò con lei solo alcune, da parte degli studenti di tutto il webcast. Tra tutte le domande che abbiamo ricevuto la più frequente, una a cui ha già risposto - che le è già stata posta ed ha già risposto un paio di volte o più, credo - è che ora che la serie è ormai dietro di lei –perché si riferisce al fenomeno di Harry Potter, voglio ripassare con lei i numeri di questo fenomeno: 450 milioni di libri stampati in tutto il mondo, 73 lingue, 129 ( ?? milioni) di libri stampati nei soli Stati Uniti, (???) - credo che la domanda di cui tutti noi vogliamo conoscere la risposta è: ha idea del perché questi libri hanno e continuano ad incantare i lettori, giovani e vecchi, in tali epiche proporzioni?
Rowling: Ci ho pensato. Di solito dicevo, perché era una risposta facile: "bisognerebbe chiederlo ai lettori. Loro sanno cosa gli piace", ma nel corso degli anni, sono arrivata a comprendere meglio questa attrazione. Soprattutto parlando con i lettori, devo dire. Penso che, in primo luogo, le persone si innamorino dei personaggi. Anche se la magia è così divertente, e l'idea di questo mondo nascosto è così attraente - è attraente per me come autrice e come adulta - l'idea che ci sia un posto speciale a cui tutti noi apparteniamo. Continuo, comunque, a pensare che siano stati i personaggi che, fondamentalmente, hanno fatto innamorare le persone di quel mondo, e, soprattutto, Harry, Ron e Hermione, probabilmente.
Scholastic: Giusto. Sono (cauto?) a parlare dei personaggi, perché lei li descrive straordinariamente. Ma voglio chiederle, tornando un attimo indietro: è sempre stato il suo sogno scrivere?
Rowling: Sempre. Letteralmente, non riesco a ricordare un momento in cui sapevo che dovevo in qualche modo guadagnarmi da vivere e non volevo essere una scrittrice. Non ero molto onesta su questo punto. Perché penso, so che i miei genitori non l’avrebbero ritenuto un modo molto solido per guadagnarsi da vivere, ma è stato sempre quello che volevo fare. Nel profondo del mio cuore, sapevo avrei tentato qualsiasi cosa per poter scrivere.
Scholastic: E lei inventava storie anche da - (ragazza)?
Rowling: Sì.. ho scritto il mio primo cosiddetto 'libro' a sei anni. Era la storia di un coniglio di nome Rabbit (coniglio, ndt). Sì, sì...
Scholastic: Mi piacerebbe vederlo...
Rowling: Sì, non è un granchè. Ma, col senno di poi, ciò che è impressionante per me è che io l’abbia finito. Credo che questo sia la firma di qualcuno che vuole davvero scrivere perché iniziare le storie spesso è molto facile, finirle non lo è così tanto.
Scholastic: Giusto. La domanda successiva è una di quelle degli studenti di cui parlavo. É da (???) classi quarta e quinta della (???) School di New York City. Vediamo.
Tutti gli studenti: Ciao JK!
Studente: Mi chiamo (???), sono uno scrittore — siamo tutti scrittori — Nel libro Harry ha insegnanti come il professor Silente che lo incoraggiano ad esprimersi. Durante la crescita hai avuto insegnanti che ti hanno incoraggiata ad esprimerti creativamente?
Rowling: Questa è un’ottima domanda. Ho avuto diversi insegnanti che mi hanno incoraggiato a scrivere. Mi ricordo che avevo un paio di insegnanti della scuola elementare che, nel leggere il mio lavoro alla classe, mi hanno fatto sentire molto speciale. L’hanno fatto davvero, ed è una cosa che spicca nei miei ricordi. L'orgoglio che ho sentito quando il mio lavoro veniva letto ad altri studenti ha significato molto per me. Ho avuto un’insegnante, quando ero un po' più grande, che si chiamava Lucy Shepard, e il suo nome mi balza prontamente alle labbra perché l’ho appena incontrata. Ho appena partecipato ad un evento e lei era venuta ad assistere.
Mi ha fatto scuola quando ero un’adolescente. Era un’insegnante di inglese fantastica. Come Silente e la McGranitt nei libri, mi ha insegnato cose in più rispetto a ciò che mi insegnava di di letteratura. Cose sulla vita. Sa, era semplicemente un ottimo esempio di una donna molto intelligente, qualcuno che avrebbe preso le difese di sé stessa e dei suoi principi - e per questo è stata un grande modello.
Scholastic: E quel tipo di approvazione, anche, a quella giovane età…
Rowling: Assolutamente. Non puoi mai dimenticare gli insegnanti che ti hanno detto: "Sì, puoi farlo."
Scholastic: Si ricorda la prima frase che ha scritto nella serie e l'ultima, e quanto tempo è intercorso tra le due?
Rowling: Beh, so che sono intercorsi diciassette anni tra le due. So che ho finito di scrivere "I Doni della Morte" nel 2007 - ho finito di editarlo, dovrei dire. Quindi, non saprei dirvi quale sia esattamente l’ultima parola che ho scritto, perché quando stai editando sfrecci continuamente avanti e indietro. La prima frase che ho scritto, ce l’ho ancora - se mettiamo da parte tutti gli appunti preliminari che ho scritto. E, voglio dire, era così diversa dalla prima frase che appare nei libri stampati. Non posso citarla esattamente, ma aveva a che fare con un luogo chiamato Dark’s Hollow, Dark’s Hollow che divenne poi Godric’s Hollow. Così nella primissima versione del primo capitolo di Harry Potter e la Pietra Filosofale avreste visto ciò che è successo in Godric’s Hollow, mentre nella serie finale non vi è dato vedere esattamente quello che è successo in Godric’s Hollow se non molto più avanti.
Scholastic: Uno dei suoi momenti preferiti in questi diciassette anni?
Rowling: Ce ne sono così tanti. All'interno dei libri, se stiamo parlando di ciò che accade nelle storie, so di stare per leggerne uno - uno dei miei pezzi preferiti del primo libro - ma ce ne sono molti. La prima apparizione di Luna, perché mi piace così tanto Luna Lovegood e non vedevo l'ora di scrivere la sua parte. La scena del cimitero - devo stare molto attenta per le persone che ancora non hanno terminato la serie - ma la scena del cimitero nel Calice di Fuoco per motivi diversi è magnifica da scrivere perché stavo mirando a quel punto da alcuni anni quando ho finalmente avuto modo di scriverlo. Mi sono sentita molto soddisfatta. Ci sono alcune altra cose parecchio insignificanti, ricordo di essermi divertita a scrivere le stupide canzoncine e tante cose che diceva Pix. Quelle erano sempre divertenti.
Scholastic: E per quanto riguarda il momento personale da lei preferito in questi diciassette anni?
Rowling: Per me personalmente, come scrittrice, ce ne sono stati tanti, ma penso che il secondo tour americano che ho fatto sia stato incredibile. Era incredibile. Perché a quel punto i libri erano diventati molto popolari e non ero ancora stata esposta a quanto fossero diventati popolari - fisicamente esposta. Mi ricordo stavo viaggiando in auto verso la prima volta in cui avrei autografato i libri. E c’erano mucchi e mucchi di persone in coda, e ho detto a Chris Moran, che lavorava per la Scholastic ed era diventato un amico. Siamo seduti in macchina e ho detto: "Chris, ci sono i saldi?" e lui mi ha guardato: "Sei matta? Questo è per te." Ed è stato - non dimenticherò mai quel momento. Quella fu la prima volta che ho capito cosa fosse successo. Era straordinario, e anche terrificante. Era anche spaventoso perché hnon me lo aspettavo proprio. Il tour precedente, anche c’erano state, sa, forse un paio di centinaia di persone che venivano di tanto in tanto, non era stato un tale delirio.
Scholastic: Beh, questo è perché lei ha creato uno dei mondi più magici che siano mai stati creati. Orgogliosamente e sicuramente uno dei mondi più magici che si siano visti nella letteratura. E alcuni dei più, come abbiamo detto, straordinari personaggi. Allora, come ha detto, per tutti i lettori che la stanno guardando, per coloro che sono in procinto di iniziare il viaggio, per tutti coloro (???), vuole gentilmente riportarci in quel mondo?
Rowling: Ne sarei felice.
Scholastic: E legge un passo de La Pietra Filosofale, giusto?
Rowling: Sì, leggerò un brano de La Pietra Filosofale, e sto per leggere - mi è piaciuto molto scrivere questo passaggio e, in effetti, ho iniziato a scriverlo seduta sotto un albero in un parco. Il che è appropriato, e capirete perché sia appropriato quando avrò letto un po' di più.
Scholastic: ok.
[JK legge un passo da Harry Potter e la Pietra Filosofale, capitolo 5 "Diagon Alley" (Harry e Hagrid da Olivander)]
Scholastic: E’ stato fantastico.
Rowling: Grazie. Adoro quel pezzo.
Scholastic: Lo adoro anch’io. Sono dei momenti, quelli a Diagon Alley, che sono dei classici, voglio dire, quelli che più piacciono; si comincia a entrare in questo mondo e vedere. Sì, fantastico.
Bene, cominciamo a parlare di Harry e della sua grande amicizia con i suoi compagni di scuola, Ron e Hermione. Abbiamo una domanda da (???), della seconda media (il settimo grado della scuola anglosassone corrisponde alla seconda media, ndt) della (???) School, qui a Londra.
Studente: Come hai inizialmente immaginato il rapporto tra Harry, Ron e Hermione e come è cambiato andando in profondità nei libri?
Rowling: Beh, questa è un'ottima domanda, perché va al cuore dello scrivere una lunga serie. Alcuni scrittori dicono ‘il personaggio è la trama’ e, a grandi linee, credo che abbiano ragione. Così ho dato ad Harry due amici. Due amici molto, molto diversi. Ron è l’incarnazione del divertimento. Ma Ron è una persona molto leale. É una persona molto umana - in un certo senso, più umana di Harry, che è un eroe. Un eroe è spesso un po’ una faccenda a parte; non tanto disumano quanto una forma purificata dell’essere umano. É colui che deve compiere la missione.
Quindi Ron è un ragazzo forse un po' più reale, con i suoi difetti e le sue imperfezioni. Ron si spaventa e si chiede: "Sul serio, dobbiamo farlo di nuovo?" eppure è sempre lì al fianco di Harry. Il problema di Ron - che è un problema sì di Ron ma, talvolta, anche dei suoi amici - è l'insicurezza. Ron... Ron sente di non essere all’altezza dei suoi fratelli. Proviene da una famiglia molto grande, e poi va a finire col fare amicizia con il ragazzo più famoso del mondo dei maghi, e così Ron ottiene dei problemi su cui lavorare. In tal modo, Ron continua il suo viaggio emotivo – quindi ecco il personaggio di Ron ed ecco la trama di Ron, per così dire. Io sapevo quelle cose su Ron fin dall'inizio. Sapevo che sarebbe stato il problema all'interno dell’amicizia.
Così Harry è un ragazzo che ha bisogno di un po' di divertimento e prende questo da Ron. Harry è anche un ragazzo che, anche se è stato segnato da questo strano destino, è uno che non sa molte cose. Ed è qui che entra in gioco Hermione. Ora, Hermione è tutto un conoscere un sacco di cose. Così ho dato questi due amici ad Harry che gli danno ciò che gli serve. Hermione è molto intelligente. Non solo sa un sacco di cose, ma sa dove trovare un sacco di informazioni. Quindi... ma anche lei compie un viaggio attraverso i libri. Hermione impara a sciogliersi parecchio, in gran parte grazie all'influenza di Ron. Hermione viene a sapere che c'è altro nella vita oltre l'apprendimento sui libri. Una lezione che lei impara davvero molto presto, e poi cresce molto come persona.
Sapevo queste cose su questi personaggi fin dal primo libro, e credo ne avessi bisogno perché sarei uscita dai binari molto presto se non avessi dato loro la possibilità di crescere come persone.
Scholastic: Sa, ciò che trovo anche convincente, come lettore, è il fatto che tu vedi e senti questo legame svilupparsi tra loro. Anche perché Ron e Hermione sfidano Harry.
Rowling: Verissimo, e questo è ciò che mantiene il rapporto interessante, che vi sia conflitto al suo interno - come c'è in tutte le relazioni umane. Anche le amicizie più profonde e intense saranno soggette a sfide, e ciò che davvero segna una grande amicizia non è il fatto che non ci siano mai stati litigi o che non si siano mai visti conflitti, ma è il modo in cui si fa fronte fronte a tali cose. Perché bisogna essere onesti e trovare un modo di affrontare queste difficoltà.
Scholastic: C'è un'altra cosa (parlo come lettore) ed è che noi ci sentiamo come se stessimo vivendo il viaggio accanto a loro, e questo viaggio va in realtà oltre alla magia, non è vero?
Rowling: Esattamente. Perché, come stiamo dicendo, si sa, si tratta di tre personaggi che - senza voler essere banale o dozzinale - ciò di cui hanno realmente bisogno è conoscere se stessi. Loro, naturalmente, hanno bisogno di imparare a conoscersi gli uni con gli altri, ma la conoscenza di sé è la chiave. Di nuovo, senza rivelare troppo, quando si arriva a "Harry Potter e i Doni della Morte", per ciò che i Doni sono e rappresentano rivelano molto sulle persone che li cercano, che li vogliono utilizzare, e il fatto di essere attratto da un particolare Dono ti dice qualcosa circa il tipo di persona che sei. Nel momento in cui arrivano a quel punto, Harry, Ron e Hermione sono equipaggiati per avvicinarsi tali oggetti, ed è tutto stato un viaggio emozionale che ha ben poco a che fare con la magia.
Scholastic: Dunque, lei ha scritto di questi personaggi per un periodo prolungato. Quanto di lei è finito in tutti e tre?
Rowling: Io, voglio dire, mi immagino una buona argomentazione sul fatto che un autore è in ogni singolo personaggio che lui scrive. Ci deve essere. Devi capire dall’interno quello che qualcuno sta passando, il che significa che ci si deve mettere nei panni di un sacco persone diverse. Ma io mi ritrovo sicuramente in tutti e tre, Harry, Ron e Hermione. Harry è un personaggio curioso. Non è il personaggio più popolare dei libri per una buona ragione, perché deve essere la persona che compie la ricerca e spesso questa persona è, come ho detto, un po' meno facile da amare, perché i loro difetti tendono ad non essere difetti “nella media”. Ma Harry è spesso la persona testimone di eventi in cui non interviene (bystander, non so se esiste una parola singola in italiano per definirlo, ndt) - gli occhi sul mondo - e questo gli dà un potere particolare. E' un po' distaccato, indifferenza che non è una qualità molto apprezzabile. Ma spesso le persone che hanno quel distacco sono piuttosto insolite e sono in grado di fare le cose. E la maggior parte degli scrittori hanno un certo grado di distacco, quindi se devo vedermi in questi tre personaggi, direi che forse questa è la parte di me che è in Harry.
Hermione è facile. Voglio dire, Hermione è una versione esagerata di me stessa a quell'età. Non ero esattamente come lei, ma ero sicuramente una ragazza molto amante dei libri ed ero la ragazza che sarebbe andata in biblioteca a cercare informazioni. Ecco come avrei reagito alle sfide di Hogwarts. Sarei andata a cercare un libro. E Ron - c'è molto di me in Ron. Un sacco dell’umorismo di Ron si basa su cose che mi avrebbero ridere. Non sto dicendo che quelle sono le uniche cose che mi fanno ridere, ma io amo l’umorismo di Ron e, ovviamente, questo nasce da me. Sono io che sto facendo le battute.
Scholastic: Come lettori, ci identifichiamo con tutti loro, e soprattutto perché, in qualche modo, devono affrontare le medesime cose con cui noi stiamo lottando.
Rowling: Assolutamente. Uno dei miei commenti preferiti di sempre era di uno dei primi lettori - e intendo dire proprio primi, tipo del '97-98. Era un ragazzino, aveva circa 10 anni e mi guardò e disse: "Mi piace molto questo libro." Ed io gli dissi: "Grazie mille." E lui mi ha detto: "Harry il più delle volte non sa cosa stia succedendo, e neanche io." E quello mi ha detto molto perché credo che a quell'età, sa, lui l’ha detto in tono scherzoso, ma allo stesso tempo lo credeva davvero. E ho pensato: "É perfetto. Hai appena riassunto tutto." Tutti noi abbiamo questa sensazione di "sono l'unico che non sa cosa sta succedendo?". L’abbiamo provato tutti. Penso che quando si è giovani e si comincia una scuola nuova, questa sensazione non sarà mai così acuta come in quel momento.
Scholastic: E tu non sei sempre consapevole del fatto che ci sia quella lotta in corso, dico bene?, e ci sono questi temi più grandi del bene contro il male, la tolleranza contro l'intolleranza, l'amore e l'odio. Tutto questo permea i personaggi, tutti i personaggi del libro. E la domanda successiva da (???), quarta elementare presso la Petersen Elementary School di (???), Texas, si riferisce a questo. Ascoltiamo.
Studente: Ciao! Mi chiamo Millicent. Mentre scrivevi i libri, sapevi che l’esperienza di leggere di Harry, Ron e Hermione ci avrebbe aiutato ad affrontare le nostre sfide?
Rowling: Lo so? Questa è una grande domanda. Probabilmente non lo sapevo perché quando si scrive sei così dentro a quel mondo, e lo stai vivendo, e lo stai sentendo - a dire il vero, l'ultima cosa a cui pensi è: "come lo leggerà questo qualcun altro?" Sei troppo presa dalla creazione. É stato solo più tardi che ho pensato: "Wow". Questo quando ho iniziato a ricevere lettere soprattutto riguardo a cose come il bullismo. Ho ricevuto così tante lettere da ragazzi che dicevano: "C'è un Draco Malfoy anche nella mia classe", o ragazze che dicevano: "Io conosco alcune Pansy Parkinson." Questo ha significato tutto per me, nel senso che mi auguro che le persone che affrontano questi problemi possano pensare: "Beh, non sono solo. Alcune persone sono cattive e basta, e questo non ha nulla a che fare con me e devo trovare un modo per girarci intorno." Questa era una splendida cosa da sentire. E' una bellissima domanda.
Scholastic: E' una bellissima domanda davvero. Va bene, qui nel Regno Unito sono passati quindici anni da quando il primo libro "Harry Potter e la Pietra Filosofale" è stato pubblicato, negli Stati Uniti celebreremo l'anniversario di "Harry Potter e la Pietra Filosofale" il prossimo settembre. Molto è cambiato in quindici anni, la tecnologia (???) l’era digitale, il modo di ricevere le informazioni… di certo la nostra vita è molto diversa, passiamo molto tempo online. Oggi parliamo di libri e di lettura online su internet, e il modo in cui vengono letti i libri è cambiato radicalmente e così lei ha preso questa magnifica serie per estenderla oltre la pagina, in questo ricco mondo digitale chiamato Pottermore. Katia (?) in prima media nella Eglantine Junior Public School di Toronto, Canada, chiede di questo.
Rowling: Fantastico.
Tutti gli studenti: Ciao JK Rowling!
Studente: Ciao, voglio farti solo una domanda. Come ti è venuta l’idea di Pottermore.com?
Rowling: Come mi è venuta l’idea di... Pottermore? Ok. E' stato - voglio dire - L'idea iniziale era: è il momento. Perché un sacco di fan dicevano: "Quando avremo gli eBook? Quando potremo leggere i libri in modo diverso?". Sentivo che fosse arrivato il momento giusto per farlo. Ho avuto il tempo di concentrarmi per fare le cose bene. Ecco, qui è davvero da dove è venuta l’idea per Pottermore. Ma poi ho voluto che fosse più di questo, inevitabilmente, perché, come dice lei, internet ha immense possibilità. Nessuno se lo sarebbe sognato nel 1997, quando il primo libro di Harry Potter è stato pubblicato. Così l'ho visto come un modo per creare un ambiente dove si potessero trovare delle chicche in più.
Sa, si sarebbe potuto entrare un po’ nelle illustrazioni. Voglio dire, significa fare un libro in quel mondo. Semplicemente mettere un libro in quel mondo. Si possono fare alcune cose meravigliose. Ed è ancora un’esperienza di lettura. Devi ancora essere in grado di leggere i libri, ma ero entusiasta del fatto che abbiamo potuto mettere una esperienza di lettura on-line davvero buona. E penso che sia molto importante dire che si può avere un carico di roba extra su Pottermore in modo completamente gratuito. Non si tratta di vendere libri a qualcuno. È possibile acquistare gli eBook lì se si vuole, ma la cosa davvero emozionante per me era che avevo modo di mettere materiale extra che avevo realizzato nel corso degli anni - o che io stessa volevo sapere e che ho inventato allora - e potevo mettere tutto online. E' stato un modo per far sì che ogni fan potesse accedervi. Avrebbero potuto giocarci un po’ di più – ed era il tipo di cosa mi sarebbe piaciuto. Se avessi amato una serie di libri, essere in grado poter scoprire di più su un personaggio, un po' di più sul background della storia, sarebbe stato fantastico. E' stata l'occasione per fare tutto questo.
Scholastic: E come ha detto lei, significa ancora leggere un libro.
Rowling: Esatto: è ancora un’esperienza di lettura.
Scholastic: Stiamo per darvi una piccola anteprima. Una delle cose meravigliose che vi aspettano su Pottermore. Vediamo.
[Video anteprima di Pottermore]Scholastic: É fantastico. Mi piace un sacco. E c'è così tanto entusiasmo per Pottermore, è stato –
Rowling: Avevamo un team fantastico che vi lavorava, davvero. Ed io sono stata molto coinvoltoa. In realtà, si è visto un accenno di ciò che davvero è il divertimento. Puoi avere la tua, essere Smistato nella tua Casa, e penso che questo sia stato molto popolare tra gli utenti. Ho ideato io tutto questo. Mi sono divertita così tanto. Penso che ci siano trentamila e più combinazioni di bacchette che si possono ottenere, in modo da avere una bacchetta davvero personalizzata.
Scholastic: Ok, tutti noi vorremmo sapere che cosa l'ha entusiasmata più di tutto, perché c'e' stato qualcosa che l'ha entusiasmata. Che cosa l'ha emozionata di più?
Rowling: Ad essere onesti, ottenere un ritorno dalle persone. Così tanta gente mi diceva quanto fosse divertente e, sì, suppongo che l'elaborazione delle domande definitive per le diverse Case è stata molto divertente. Perché giravano così tante pallide imitazioni online. Era giunto il momento per me di farlo.
Scholastic: Bene. Ognuno ha i suoi momenti più belli, io so di averli già. Stacy (???) prima media, della Discovery School di (???), Tennessee, è molto interessato ai suoi. Vediamo.
Studente: Quali sono i tuoi momenti preferiti da "Harry Potter e la Pietra Filosofale” su Pottermore?
Tutti gli studenti: JK Rowling, sei fantastica!
Rowling: Sto sparando cose a caso (
Bluffing it out, significa cavarsela con l’inganno, ma la traduzione italiana non dà esattamente l’idea, sparare cose a caso mi sembrava più fedele all’inglese, ndt). Il mio momento preferito ne La Pietra Filosofale, beh, in realtà dovrei dire che Diagon Alley, essendo il momento in cui entri nel mondo magico, è un grande momento di Pottermore, credo. Amo le illustrazioni. Il solo fatto di essere in grado di muoverti tra i negozi, di prendere le cose. É un po’ come, ai miei tempi, erano emozionanti i libri animati. Quindi questo è un po’ come il libro animato definitivo, dico bene? Con le illustrazioni, c'è quel leggero effetto 3D che ti rende possibile muoverti all’interno. É stata una cosa molto consapevole. Volevo che lo stile del sito rimanesse simile ad un libro. Quindi, le illustrazioni non sono cinematografiche, sembrano molto più le illustrazioni di un libro - come le illustrazioni dei libri animati – cosa che amo.
Scholastic: Ha detto (???) probabilmente una parte di quello che è nella sua — (mente) e Adam (???) — queste sono delle quinte elementari molto creative della (??? Turtleback) School di San Diego, in California, che le strapperanno un po' di informazioni, e, lo prenda come un avvertimento, ci saranno degli effetti speciali.
Rowling: Ok, sono pronta.
Tutti gli studenti: Ciao JK Rowling! Tu ci ispiri.
Studente: Ti è piaciuto godere di nuovo la storia di Harry? Alcuni personaggi sono tornati per sorprenderti?
Rowling: Questo è - devo dire che la presentazione della Turtleback è una in assoluto delle migliori. E' stato incredibile.
Prima di tutto, tornare alla storia di Harry... onestamente è come se non l’avessi mai lasciata. Non ho mai avuto intenzione di lasciarla. Sono stati diciassette anni della mia vita. Ero piuttosto disperata per la fine della stesura. E' stata dura, molto dura. Tornare indietro è così facile - è ridicolmente facile per me. É come se debba soltanto aprire una una porta sul retro della mia casa. Adoro questo. Mi piace rimanere in contatto. Tirare le cose fuori dalle scatole o inventare qualcosa in più per Pottermore è solo divertimento. E' un modo meraviglioso per rimanere in contatto con il mondo e con i fan di Harry. Ecco, questo è meraviglioso.
Qualche personaggio mi ha sorpreso tornando indietro? Io non direi proprio “sorpreso” perché conoscevo tutti piuttosto bene. Detto questo, ho recentemente finito una biografia completa per Remus Lupin, che è uno dei miei personaggi preferiti della serie. E' un insegnante che Harry ha nel terzo libro, Il Prigioniero di Azkaban. Scrivendo la biografia di Remus - anche se era nella mia testa non l'avevo mai scritta – sapevo quasi tutto, ma mettendola per iscritto mi sono ritrovata molto turbata. Questo è tutto quello che posso dire perché non voglio dare informazioni, ma ho scoperto me stessa molto emotiva. Quindi - non posso dire nulla ora, non posso, non posso - mi sono sentita molto legata a quel personaggio ed è stato difficile ripercorrere di nuovo la sua vita.
Scholastic: Abbiamo anche una serie di prime occhiate a un'illustrazione da Pottermore e daremo uno sguardo tra poco, in questo momento. Esclusivo.
Rowling: Non è bello?
Scholastic: Cosa stiamo guardando? É... l'interno del Nottetempo?
Rowling: L'interno del Nottetempo, esattamente. É divertente il modo in cui sembra così confortevole, non è vero?
Scholastic: Mi piace molto. É bellissimo. Dev’essere stato un’emozione veder tutto questo prendere vita.
Rowling: Lo è. É stato un’emozione. Ha richiesto molto tempo. Noi - dico noi, perché ci è voluto un grande team di creatori per lavorare a questo progetto. Sono passati pochi anni. La gente continuava a dire: "Quando hai intenzione di fare l’eBook?" e io non sapevo cosa dire perché stavamo lavorando su quello che speravamo sarebbe stata davvero una grande esperienza di lettura online. E, finalmente, vederlo prendere vita è stato meraviglioso. Sono loggata come una normale utente. Voglio godere l'esperienza, proprio come tutti gli altri, quindi ci sono anch’io.
Scholastic: Abbiamo interrogato alcuni dei suoi fan e abbiamo chiesto loro a quale domanda volevano, più di tutte, che lei desse risposta. Circa quarantamila persone hanno votato e la domanda che hanno scelto con il quaranta per cento dei voti è: a quale Casa di Pottermore appartieni?
Rowling: Beh, come ho detto, so come funziona. Così mi sono collegata, e sono ora sono su Pottermore come una normale utente – così controllo quello che sta succedendo - anche se non ho intenzione di dire il mio nome - il mio nome da utente. Così ho fatto lo Smistamento e…
Scholastic: Lei deve essere Grifondoro.
Rowling: ... e sono una Grifondoro. Ma c’è stato un momento mentre cliccavo la risposta all’ultima domanda - e badate bene, ho scritto io le domande – in cui ho pensato: “Hei, non sono sicura di aver risposto in modo da ottenere Grifondoro." Ho risposto pienamente in modo onesto, e sapevo che avevo risposto per due volte per Case diverse, così ho pensato: "Mi chiedo si risolverà la cosa." Sì, io sono in Grifondoro.
Scholastic: Beh, questo mi porta alla prossima domanda, molto interessante, che viene da (???), della seconda media (???).
Studente: Cosa diresti alle persone che sono rimaste deluse di essere state Smistate a Tassorosso su Pottermore?
Rowling: Beh... questa è in realtà la mia domanda preferita fino ad ora, perché questo è un punto molto dolente per me. Potrebbe sorprendere molte persone, ma è la verità: in molti, molti aspetti, Tassorosso è la mia Casa preferita. Ecco il mio ragionamento. Statemi dietro. Di nuovo, non voglio rovinare niente alle persone che non hanno letto tutta la serie, quindi ho intenzione di dire quello che sto per dire molto cautamente. C’è un punto, nell’ultimo libro, dove ogni Casa deve scegliere se affrontare o no una certa sfida – e questo per tutti gli appartenenti alla Casa.
I Serpeverde, per ragioni comprensibili, preferiscono non giocare. I Corvonero: alcuni decidono di sì, alcuni decidono di non farlo. I Tassorosso, praticamente come una sola persona, rimangono - come i Grifondoro. Ora, i Grifondoro comprendono un sacco di gente temeraria ed esibizionista. Questo è esattamente il modo in cui le cose stanno. Sono una Grifondoro, mi sia permesso di dirlo. C'è coraggio e c'è anche esibizionismo, e, talvolta, le due cose vanno insieme. I Tassorosso rimangono per un motivo diverso. Non stavano cercando di mettersi in mostra. Né erano avventati.
Questa è l'essenza della Casa di Tassorosso. Ora, la mia figlia maggiore, Jessica, ha detto qualcosa per me di molto profondo non molti giorni fa, in realtà. Mi ha detto - e lei, tra l'altro, non è stata Smistata nella Casa di Tassorosso - ma lei mi ha detto: "Penso che tutti dovremmo volere essere Tassorosso." Posso solo dirvi che non sarei affatto delusa di venire assegnata alla Casa di Tassorosso. Ma mi dispiace che qualcuno possa sentirsi così.
Scholastic: Ma lei è una Grifondoro.
Rowling: Sì, io sono una Grifondoro, ma non è una cosa completamente buona. So che Harry è un Grifondoro, ma Harry è un Grifondoro per la stessa ragione per cui io sono una Grifondoro. Io sono irascibile. Harry ha i suoi problemi. Sto solo dicendo che anche la Casa di Grifondoro, nonostante ciò che pensa di sé stessa, si è rivelata uno strambo mago oscuro. Tassorosso ha più o meno la fedina penale pulita. Allo stesso modo, in effetti, Serpeverde ha rivelato più di un eroe.
Scholastic: Bene. Quali sono le sue prospettive future? A cosa sta lavorando?
Rowling: Altri libri? Sicuramente altri libri, sì. In questo momento sono ancora in piena promozione, e così sarà ancora per qualche giorno, dell'ultimo libro che ho pubblicato, che è un libro per adulti. Ma penso che la prossima cosa che pubblicherò è probabile che sarà un libro per bambini. Il motivo per cui non mi sto impegnando con tutto il cuore è perché dopo quindici anni passati ad essere la scrittrice di Harry Potter in cui dicevi qualcosa e qualcuno lo prendeva e diceva: "Lei, sicuramente, ora sta facendo questo" e tu allora non ti sentivi autorizzato a cambiare idea. Era diventato tutto ipersensibile. Così cerco di non impegnarmi troppo con i miei piani. Quindi non sono al cento per cento sicura di cosa farò dopo, ma penso che sarà un libro per i bambini più piccoli. Penso che sarà quella la prossima cosa che pubblicherò.
Scholastic: Beh, noi lo aspettiamo, sempre in qualunque momento. Allora, questa è farina del mio sacco. C'è un grande romanziere francese, il suo nome è Marcel Proust, che ha scritto un questionario molto famoso, che usano un sacco di persone. L'ho adattato.
Rowling: Ho paura.
Scholastic: La mia versione solo per lei. É fortunata.
Pronta a rispondere?
Rowling: Pronta.
Scholastic: La prima cosa che le viene in mente, perché bisogna andare veloci.
Rowling: Okay. Oddio, è terrificante.
Scholastic: Ci siamo.
Colore preferito?
Rowling: Rosa.
Scholastic: Cibo preferito?
Rowling: Sushi.
Scholastic: Cibo meno amato?
Rowling: La trippa, che ho mangiato perché io provo qualsiasi cosa. É tanto cattiva quanto sembra.
Scholastic: Suono preferito?
Rowling: Il mare, o mio marito che russa.
Scholastic: Suono meno amato?
Rowling: Mio marito che russa quando voglio andare a dormire.
Scholastic: Sport preferito?
Rowling: Quidditch, ovviamente.
Scholastic: La cosa che preferisci fare quando non stai lavorando?
Rowling: Portare i miei figli fuori da qualche parte a divertirci o - sono una persona piuttosto creativa, mi piace disegnare, ascoltare la musica. Non sono risposte molto eccitanti, vero? Ma questa è la verità. Oh, e mi piace cucinare. Mi piace cucinare. E mi piace fare le torte.
Scholastic: Qualità che ammiri di più in una persona?
Rowling: Il coraggio.
Scholastic: Ok, questo è l'ultima domanda del questionario. Completa la frase. Se non fossi una scrittrice sarei...
Rowling: Depressa. Non c'è nient’altro che vorrei fare. Mia figlia più giovane mi ha detto, non molto tempo fa: "Mamma, se tu dovessi scegliere tra noi e la scrittura, cosa sceglieresti?" E io ho detto: "Sceglierei voi, ma sarei molto irritabile."
Scholastic: Grazie. Ha detto molte volte che avvicinare i bambini alla lettura è stato uno dei risultati più gratificanti nello scrivere la serie di Harry Potter. Quindi, tra vent’anni, cinquant’anni, cento anni, quando ancora verranno letti, che cosa spera che i bambini porteranno con sé dall'esperienza di leggere le avventure di Harry?
Rowling: Quello che più mi piacerebbe che portassero son sè è quello che prendo io dai miei libri preferiti, ed è la conoscenza del fatto che c’è sempre un posto dove puoi andare, che tu ami e dove ti senti al sicuro. È questo che provo con i miei libri preferiti. Che ovunque io sia, se ho quel libro con me, ho un posto dove andare ed essere felice. Quindi, se questo posto è Hogwarts per qualcuno, allora non potrei essere più onorata o più in imbarazzo.
Scholastic: Ed ha reso felici molte persone.
Rowling: Grazie.
Scholastic: Grazie per aver passato il tempo con noi, per aver risposto-
Rowling: Ne sono stata felice.
Scholastic: - a tutte queste domande.
Rowling: Domande incredibili. Davvero, davvero domande meravigliose.
Scholastic: E grazie per questo dono. Perché è questo. É un dono, è stato un dono per generazioni di lettori attuali e da venire. É stato un piacere essere qui con lei oggi.
Rowling: Grazie mille. L’ho apprezzato davvero tanto.
Edited by Ida59 - 8/11/2012, 21:25