| Ieri sera ero sola e mi sono messa in terrazzo a fumare guardando lontano. L’aria estiva era fresca e osservavo tra gli alberi il volo di una delle due tortore che hanno nidificato proprio nei nostri giardini. Ho visto l’altra venire verso di me ed appoggiarsi alla ringhiera: strano, mi sono detta, non ha paura? Ho notato che aveva legato un rotolino di carta ad una zampa. Sono rimasta stupefatta la carta è caduta a terra e l’uccello è volato via libero. Sognare mi piace, ma non potevo crederci. L’ho aperto, l’inchiostro era verde, il testo era vergato con la grafia che tante volte ho immaginato:
Salve, Mi sono deciso a scriverti questa lettera e mai pensavo che avrei potuto spedirla. Non è facile per me esprimere i sentimenti e le emozioni. Ma devo assolutamente dirti alcune cose. Ho scoperto di essermi dovuto vestire di bianco in occasione del matrimonio in una tua ff. Per carità tutto motivato e mi hai pure fatto felice, ma ti ricordi, vero, che poi hai fatto nascere non un figlio, ma due gemelli, insieme e pure prematuri? Sempre a causa tua sono diventato erborista a Ullapol, mi sono vestito da Babbo Natale, ha dovuto tenere e coccolare un cane perduto per tutta una notte, sono diventato un ubriacone; per non parlare di altri eventi che mi sono giunti all’orecchio di cui ancora per fortuna nulla è stato dato alle stampe. Ora, le varie traversie della mia vita, hanno fatto di me un professore introverso e scorbutico, una spia, un uomo che si macera nel suo dolore, ma non sarebbe opportuno che raccontassi anche il tranquillo seguito e la mia vita di tutti i giorni, anziché fermarti sempre ad un generico lieto fine che mi interrompe sul più bello? ( cosa di cui, comunque, ti ringrazio. Almeno nelle tue ff sopravvivo al morso di Nagini e Voldemort finisce costantemente all’inferno). Prendi esempio da Ida, lei mi fa godere alla grande. Prima mi fa soffrire come un cane, me ne combina i tutti i colori, tra cruciatus e tormenti interiori, ma descrive delle scene d’amore grandiose, in cui mi ritrovo proprio bene. A volte mi impegna tutta la notte, e spesso anche di giorno (per fortuna che in queste cose sono un mago!); orsù, scatena anche tu la fantasia! Possibile che nelle tue storie non si vada mai oltre un casto bacio, al massimo al massimo passionale, ma niente di più? Per concludere, visto che non mi fai mai assolutamente morire ammazzato, ti ringrazio. So che per te non sono più una cosa di carta e inchiostro, ma una persona; so che nel tuo cervello non pensi che lieti fine, quando nel dormiveglia cerchi lo spunto per le mie avventure, perché attraverso la mia vita descrivi un po’ della tua, i tuoi dispiaceri, le tue ansie e il dolore passato. Allora ringrazio anche te, ultima arrivata tra le mie scrittrici; tu che ci metti tutto il tuo cuore quando scrivi; che sogni un mondo in cui il bene vince e in cui le ingiustizie (ed io ne ho subite tante) vengono finalmente riparate. So perché lo fai, ti piace sperare, non ti arrendi neanche tu ad un mondo ingiusto e cattivo: ecco perché resto con te, io sono uno che non molla e anche tu sei tenace, in questo ci assomigliamo. Ora torno alle mie pozioni, devo correggere un mucchio di pergamene e Silente troverà qualche piccolo impegno per farmi trascorrere un’altra serata in compagnia del Signore Oscuro. Ma quando berrò in pace un bicchiere di Whiskey incendiario, davanti al camino, con un libro da leggere in mano, lo prometto: ti penserò. Cordialmente. S.P.
Edited by chiara53 - 17/6/2012, 07:37
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