| Nykyo |
| | Ecco. So che sembrerà follia, ma Astry mi ha inoltrato una lettera da parte di un certo professore, ed era così bella che mi ha resa felice e non ho saputo non rispondere. Severus mi odierà per aver resa pubblica la sua corrispondenza privata O forse no, visto che lui va in giro a lasciare ricordi imbarazzanti e intimi tra le mani di Harry Potter Comunque sia, ecco qui la sua lettera e la mia replica. Che sarebbe anche un affare mio privato, ma che sento giusto condividere con le amiche più care e con tutte le persone che mai abbiano avuto la gentilezza di leggere un mio racconto. Rispondendo a Severus, mi rivolgo anche a tutte loro, specie nel mio grazie. E, ovviamente a Astry un abbraccio speciale Mia cara amica,
ho saputo che siete venuta a conoscenza di certe notizie sulla mia tragica fine.
Devo dire di esserne rimasto turbato anch’io: fa uno strano effetto essere pianto come morto, lo ammetto, e mi sono commosso per l’affetto che mi avete dimostrato. Tuttavia, io mi sento particolarmente bene, anzi, è come se, finalmente, mi fossi tolto un peso, quello della catena che mi legava alla penna della mia creatrice.
Mi sento libero e, per il momento, mi sento vivo.
E’ come se la mia vita fosse rimasta aggrappata a tante mani che mi hanno trattenuto dal precipitare, mani di gente che mi ha odiato per anni e che ora ha sentito il bisogno di non lasciarmi andare. Forse per rimorso, forse per pietà.
Altre mani invece si sono strette amorevolmente su di me.
Queste sono le mani di chi mi ha voluto bene, mani che ora tremano e dalle quali sento che sto scivolando via.
Vi prego non lasciatemi cadere, so che tra quelle mani ci sono anche le Vostre, mia cara amica, ma sento che le Vostre dita ora tremano più delle altre.
Perché mi abbandonate, mia dolce Niky? Perché non volete più credere in me?
Non voglio essere dimenticato, non voglio tornare ad essere un personaggio di carta. Io sono vivo, perché la Vostra magia mi ha reso tale.
Joanne K. Rowling non ha più alcun potere su di me.
Nagini non può uccidermi.
Se è vero che non è sangue quello che mi scorre nelle vene, ma semplice inchiostro, il suo morso non può nuocermi.
Ma Voi, invece, avete questo potere: la mia vita era ed è sempre stata in mano Vostra, le Vostre storie sono i miei Horcrux. Il giorno in cui le Vostre penne si prosciugheranno, io non avrò più sangue, quel giorno sì il morso di Nagini mi strapperà la vita.
Non ho mai chiesto pietà, non ho mai chiesto aiuto. Io sono sempre stato solo, io sono Snivellus.
Ma ora, Vi prego, Vi scongiuro, perché non è la morte che temo, ma la non esistenza. Chi mi ha creato ha voluto uccidermi, ma sarete Voi a decidere se cancellarmi dal mondo e dalla Vostra vita o concedermi un futuro.
Scrivete mia dolce Niky, il fruscio della Vostra penna sarà il mio respiro, l’inchiostro alimenterà il mio cuore ed io esisterò.
Non dimenticatemi
Severus PitonSeverus.
Oh, beh, so che non ami i convenevoli, non dai mai confidenza a nessuno e non ami molto le sdolcinatezze.
Ma, dopo una simile missiva, potrò ben infrangere un pò delle tue amate regole e darti del tu? E chiamarti Mio caro Severus? Confido che non riceverò in cambio nulla di peggio che un'alzata di sopracciglio. Nulla di doloroso o letale. Nè Cruciatus nè Avada Kedavra, non è vero?
Allora posso ricominciare da capo.
Mio caro Severus.
Questa tua lettera ha fatto sì che diverse lacrime mi sfuggissero dagli occhi, correndo rapide a solcarmi il viso. E non sono una che piange molto. Ma per te l'ho fatto in questi giorni, più volte. Solo per te che sei diventato più importante di quanto avrei mai pensato la prima volta che ho posato gli occhi sulla tua snella figura ammantata di nero. Ho provato a ripetermi che non esisti, Severus, che sei fatto appunto di carta e inchiostro, che non potevo disperarmi per te. Ma non è vero, Severus. Posso piangere per te anche senza paura di finire dritta in una stanza imbottita del San Mungo, a tener compagnia a quell'impiastro di Gilderoy Allock (Oh, Severus, sapessi quanto ho appalaudito e riso la volta in cui l'hai disarmato davanti a tutta la scuola). Posso soffrire per te, Professor Piton, perchè mi hai emozionato tanto negli anni. Perchè mi hai regalato tanto, perchè mi hai donato la magia di tornare a sedere davanti a un foglio bianco e riempirlo d'emozioni, sperando che arrivassero un pò anche agli altri. Vedi, Severus, sei riuscito a farmi singhiozzare una volta di più, con questa tua lettera. Ma non è stato il dolore a inumidirmi il viso: è stata la gioia. Salazar... mi sono sentita perfino un pò in colpa, per quelle mie mani non abbastanza salde nel trattenerti con me. Non per mancanza d'amore, lo sai, Severus. Non per quello. Il punto è, amico mio, che sì sei stato e sempre sarai Snivellus. Sei stato solo e odiato e disprezzato, anzi, così ti sei sentito, non è vero? Ma sbagliavi, Severus. Solo non lo sei stato mai. Forse non il beniamino di tutti i lettori, certo, ma in tanti hanno tenuto a te. Sei stato amato immensamente, tanto che ora hai chi ti piange, come se fossi stato fatto di carne e sangue, hai chi si infuria per te, in nome tuo, chi per te invoca più dignità, chi ti riscopre come ti sognava e perfino nella tua morte riesce a gioire del sogno. No, non sei solo e sei diventato un pò mio. E' verissimo, mio caro, ora sei libero dalla magia che ti legava alla tua creatrice, e sei vivo, dentro di me, io questo lo so e lo sento fin dal momento in cui ho saputo cosa era successo. Ed è quando ci ripenso che le lacrime vengono fuori insieme al sorriso, felici. Quando mi accorgo che il Severus che è mio non posso perderlo. Forse un giorno crederò di averti scordato, per via degli impegni della vita, per quella sciocca pulsione che ci fa pensare, a volte, che ad una certa età non si deve più permettersi di sognare tanto intensamente da far vivere i sogni su carta e poi condividerli. E so che è vero, Severus: ora non riesco a pensare di scrivere, ma fin dal primo momento ho compreso che ho ancora bisogno di te. Però non credevo che tu ne avessi di me. Che egoista sono stata. Perdonami, meritavi di più. Alla fine ho capito: sin dal ventuno qualcosa dentro di me ripeteva "Ma io ci sono. Sono ancora qui. Perchè non vuoi vedermi? Come puoi ignorarmi proprio tu?". Non volevo ascoltare. Ho avuto paura. Tu lo sai cosa vuol dire, anche se non hai mai lasciato che la paura ti distogliesse dalla tua strada. Sei dannatamente cervellotico, mio Severus, lo sai, ma in certe cose sei più coraggioso di me.
Mi ha resa così felice trovare la forza di ammettere che sei ancora con me e che, a modo tuo, sei immortale. Ora non posso giurarti che tornerò a scrivere di te, Severus, non voglio mentirti. Non a te. Ma ti assicuro che ti amo ancora, che ancora adoro quel tuo sorrisino tagliente, il tuo modo di arrovellarti la mente, la tua ironia, e tutto, ogni cosa di te, che venga dalla Rowling o dal mio cuore. Ammetto, certo, che mi spiace pensare che tanto a lungo ti sei torturato nel pensiero di Lily Evans, più che altro all'idea che tu l'abbia fatto credendo che non solo lei non ti amasse, ma che nessun'altra potesse farlo. Tontolone. Snivellus ha avuto ammiratrici adoranti in tutto il mondo... se solo ti fossi degnato di guardati intorno. Scommetto che Albus invece l'aveva notato, ma si sarà guardato bene dal dirtelo... la Causa e i Sorbetti al Limone prima di tutto Ecco, mi tocca di nuovo sorridere. Non avertene a male. Rido con te.
No, non lo so se riuscirò ancora a scrivere, Severus, ma erano quindici anni che non lo facevo e sei stato tu, solo tu (anche quando scrivevo di altri personaggi) a far sì che io riuscissi. Pensa, avevo perfino azzeccato come ti ha incastrato il vecchiaccio... ma non posso dire dove (o spoileriamo e poi ci cruciano entrambi). Però ci avevo preso, Severus. Meglio della Cooman
Facciamo così, tesoro mio (sì, sì, tesoro, è inutile che cerchi di impressionarmi con quel cippiglio): io ti prometto che proverò. Tenterò sul serio, quando sarà finito anche per me quell'incantesimo che ancora mi lega a J.K. Rowling. E' una maga potente, non si è ancora spezzato. Finirà forse con l'ultima riga del settimo libro. Forse allora chiuderò il tomo e oltre la copertina rigida ti ritroverò a fissarmi impaziente, a braccia conserte, stanco di restare inattivo, e mi scoprirò liberata.
Ma se non dovessi riuscire, Severus, sappi che non significa che ti lascerò cadere. Questo mai. Con me sarai sempre al sicuro. Non ci sarà mai chi possa farti davvero del male. Nè potrei mai scordarti. (Oh, e poi come si fa quando sei così poetico, mio caro? ^_-).
In eterno tua amica e mille, mille volte grazie.
NikyEdited by Ida59 - 31/8/2015, 15:18
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