Il Calderone di Severus

Arringa #83 fornita da Salvatore Difesa

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I ♥ Severus


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Arringa #83 fornita da Salvatore Difesa


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Edited by Ida59 - 21/10/2015, 10:39

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ARRINGA 83 Salvatore

 
 
 
Nel difendere il professor Piton dall’accusa di continuare ad essere, in modo criminoso, con atto di tradimento e con premeditazione, membro dell’illegale organizzazione criminale, volgarmente chiamata “Mangiamorte”:
  1. in quanto non ha mai realmente cessato di farne parte;
  2. in quanto è tornato a farne parte dopo la ricomparsa del capo di detta organizzazione criminale, conosciuto col nome di Lord Voldemort;
vorrei iniziare facendo riferimento all’imputazione n° 1, per cui è già stato processato ed assolto. Veniva, infatti, accusato di aver volontariamente accettato di unirsi ad un’illegale organizzazione criminale, volgarmente chiamata “Mangiamorte”, in modo criminoso, con atto di tradimento e con premeditazione. Quest’accusa è stata archiviata. Perché? Perché il prof. Silente si è fatto garante per lui nel corso del primo processo che ha dovuto affrontare[1]. Come tutti noi sappiamo, il Preside non è certo uno sprovveduto, ma, come si può leggere sul retro della sua figurina delle Cioccorane in Harry Potter e la Pietra Filosofale, uno dei più grandi maghi dell’età moderna, famoso per avere sconfitto nel 1945 il mago del male Grindelwald, per aver scoperto i 12 modi per utilizzare il sangue di drago, e per i suoi esperimenti di alchimia, insieme al collega Nicolas Flamel. E’ temuto e rispettato da tutti, persino da Lord Voldemort[2]. Inoltre, egli ha a cuore l’incolumità di Harry Potter più di ogni altra cosa, anche per quel che rappresenta: l’unico in grado di sconfiggere l’Oscuro Signore. Possiamo supporre che si sia comportato con leggerezza fidandosi ciecamente di Severus Piton? No, a mio parere. Certo, in più occasioni ha dimostrato di essere, forse, un po’ troppo benevolo, di fidarsi troppo delle persone che gli stanno accanto, ma in questo caso non stiamo parlando della sua fiducia, ma del suo giudizio, della sua capacità di discernere, di riconoscere e saper distinguere il bene dal male. Basta riflettere sul comportamento di Silente nei confronti di Tom Riddle: lo tiene d’occhio perchè è capace di leggergli nell’intimo, nel profondo del suo cuore. Per ciò che riguarda, al contrario, Severus Piton, Albus Silente ha  più volte affermato di fidarsi ciecamente di lui, senza mai lasciar intendere alcuna incertezza. Sostiene di avere prove inconfutabili del suo pentimento, e non derivano certo dalla fiducia che egli nutre nei confronti dell’imputato. Proibisce addirittura di pensare solamente che potesse non essersi pentito, lo difende in Tribunale, lo ribadisce più volte, e non soltanto ad Harry, ma a tutto il corpo docenti[3]. Silente ha sempre detto di fidarsi di Severus Piton e l’ha detto con una tale certezza, da lasciare intendere che questa fiducia poggiasse su solide basi, su prove sicure e inconfutabili. Tuttavia non ha mai rivelato tali prove. Vorrei, tuttavia, sottolineare come il ritorno del prof. Piton al lato buono sia avvenuto, per ammissione dello stesso Preside, prima della disfatta di Lord Voldemort[4], e quindi prima di poter essere accusato di averlo fatto per vigliaccheria o di potersi difendere dicendo di aver seguito l’Oscuro Signore in quanto sotto l’effetto della Maledizione Imperius[5]. Non abbiamo, quindi, prove dei motivi per cui Silente si fidasse del prof. Piton, solo la sua parola[6], di cui, giova ribadirlo, ha tenuto conto il Tribunale dei Maghi quando ha scagionato il prof. Piton. Abbiamo solo la certezza che, già in precedenza, la sola parola del prof. Silente è bastata per scagionare il prof. Piton dall’accusa di essere un Mangiamorte attivo, oltre che una spia per l’Ordine della Fenice. Nulla ci vieta di pensare, considerato che bastava la sola parola di un “pentito” per mandare un mago in prigione, che:
-                      Silente avesse portato all’attenzione del Tribunale prove talmente certe dell’innocenza di Severus Piton da farlo scagionare immediatamente dall’accusa di essere ancora un Mangiamorte,
oppure
-                      che bastasse la sola parola di Silente, la cui sola capacità di giudizio era sufficiente, per scagionare l’imputato da ogni possibile, futuro ed eventuale sospetto di essere ancora un Mangiamorte.
Partendo da questo presupposto, vorrei portare all’attenzione della Corte alcune prove che testimoniano, in maniera chiara ed oggettiva, che il prof. Severus Piton abbia definitivamente abbandonato il suo ruolo di Mangiamorte per diventare una spia dell’Ordine della Fenice all’interno dei Mangiamorte stessi.
Che Severus Piton sia un Mangiamorte, dunque, non può essere negato. E’ stato processato ed assolto per questo motivo, offrendo prove inoppugnabili del suo ravvedimento, prove di cui è a conoscenza Silente ed il Tribunale che lo ha giudicato. Come se ciò non fosse sufficiente, leggiamo la prova n°1 dell’imputazione 2[7]. Severus, con voce roca, con chi parla del Marchio Nero? Chi avverte che è diventato visibile e che quindi Lord Voldemort li sta convocando? Oltre che averne precedentemente parlato con Silente[8], avverte anche il Ministro Caramell, colui che ha il potere, in quanto Ministro, di avvertire la popolazione dei maghi che l’Oscuro Signore è tornato, che può convocare gli Auror ed ordinargli di iniziare a dare la caccia a Voldemort immediatamente, senza un’inutile spargimento di sangue innocente (come quello, fra l’altro, di Silente stesso al termine del sesto libro) e senza, soprattutto, che Piton stesso debba iniziare il suo lavoro di spia.
A questo punto, appare necessario porre l’accento su un paio di questioni apparentemente “strane” e su cui gli accusatori del prof. Piton intorbidiscono le acque. Questi ultimi sostengono infatti che, avendo il prof. Piton ancora il Marchio dei Mangiamorte, per effetto debba ancora appartenente al gruppo. Anzi, sostengono che siaorgoglioso di essere tale. A questo punto, vorrei sottolineare che, per ammissione dello stesso prof. Piton, come si può notare dal discorso tra quest’ultimo, Silente e Caramell, ogni Mangiamorte è stato marchiato a fuoco dall’Oscuro Signore. Si può dedurre, quindi, che il Marchio Nero non è come un semplice tatuaggio, che può essere facilmente eliminabile con un semplice intervento chirurgico o con una qualche magia. Può quindi ragionevolmente presumersi che sia indelebile, anche per evitare facili defezioni fra i mangiamorte stessi. Inoltre, che l’imputato non manifesti alcuna preoccupazione per l’apparizione del Marchio Nero è una pura affermazione dell’accusa, come si può facilmente notare non solo dal tono di voce roca che usa nel colloquio con Silente e Caramell, ma anche dai suoi precedenti colloqui con Karkaroff[9]. Tuttavia, il prof. Piton, al contrario di quest’ultimo, non solo non è fuggito, ma ha anche avvertito chi di dovere del ritorno di Lord Voldemort, mostrando loro il Marchio Nero, nonostante tale segno recasse un forte discredito personale. Eppure, in un momento di forte pericolo per la comunità magica, cioè quando si è trattato di cercare di convincere il Ministro che Voldemort era tornato, e né le parole di Harry né quelle di Silente erano servite allo scopo, il prof. Piton non ha esitato a mostrarlo dimostrando il modo incontrovertibile il ritorno di Voldemort. Questo gesto mostra chiaramente il suo schierarsi al fianco di Silente. Se fosse stato un Mangiamorte, si sarebbe guardato bene dal compiere un gesto che avvisava del ritorno di Voldemort, danneggiando quindi gravemente il suo supposto padrone.
Dunque, il prof. Piton, dopo la chiamata di Lord Voldemort, prima avverte Silente e Caramell per permettere a questi ultimi di prendere gli opportuni provvedimenti, poi, dopo ben due ore dalla chiamata, ritorna dall’Oscuro Signore. Per poter fare ciò, corre seri rischi personali, corre il rischio di essere scoperto e di essere ucciso da Lord Voldemort, come non manca di fargli sapere Bellatrix[10]. L’accusa prende spunto da questo dialogo per sostenere la colpevolezza del prof. Piton, prendendo alla lettera le sue dichiarazioni e sostenendo che le sue parole costituiscano una confessione del fatto che operava come spia, ma non per conto dell’Ordine della Fenice, ma all’interno di essa per conto dei Mangiamorte. Al contrario, questa è una chiara dimostrazione della fedeltà del prof. Piton a Silente ed all’Ordine della Fenice, nonché del fatto che sia una loro spia all’interno dei Mangiamorte. Quando chiama i suoi adepti al cimitero, Voldemort non è affatto sicuro della fedeltà di Piton, anzi, molto probabilmente è intenzionato ad ucciderlo[11]. Il prof. Piton mente a Bellatrix quando giustifica il suo ritardo alla chiamata dicendo di aver appositamente aspettato che fosse Silente a chiedergli di andare da Voldemort. Infatti, quando sente il richiamo di Voldemort, il prof. Piton non poteva sapere quello che stava succedendo al cimitero, che Voldemort aveva riavuto il suo corpo e che in seguito Potter sarebbe tornato "vivo" a riferire a Silente del suo ritorno. In quel momento Piton non poteva sapere, quindi, che Silente due ore dopo (cioè dopo aver saputo da Potter quello che era successo al cimitero) gli avrebbe chiesto di tornare a fare la spia per lui. Piton non risponde alla chiamata di Voldemort semplicemente perché non è più un suo Mangiamorte. Il prof. Piton, quindi, rischia la vita non presentandosi e lo sa perfettamente. Se fosse stato un Mangiamorte, non potendo prevedere che Silente gli avrebbe chiesto di andare da Voldemort, perchè rischiare inutilmente?Nel dubbio, avrebbe avuto tutto il tempo per organizzarsi, come dice lui stesso a Bellatrix[12].
Già, Lord Voldemort.. Ma quali sono i rapporti intercorrenti fra il prof. Piton e l’Oscuro Signore? Quest’ultimo non sa se fidarsi o meno di Piton, non sa se lo ha abbandonato o meno (vedere nota 11). Quello "troppo vile per fare ritorno" è indubbiamente Karkaroff[13]. Con l’espressione "il mio servo più fedele", si riferisce certamente a Barthy Crouch jr. Infatti, rileggendo attentamente le istruzioni date da Lord Voldemort, si può facilmente capire che si riferisce a quest’ultimo[14]. E’ chiaro, infatti, che il “fedele mangiamorte” a cui fa riferimento è colui a cui era stato affidato il compito di inserire il nome di Harry nel Calice di Fuoco e noi sappiamo, per sua stessa ammissione, che tale persona è Barthy Crouch jr[15]. Dunque, per esclusione, la persona su cui ha qualche dubbio non può essere che il prof. Piton quello "che credo mi abbia lasciato per sempre"[16]. Come si può notare, Severus Piton usa addirittura le stesse parole adoperate solo un anno prima da Voldemort per l’ultimo Mangiamorte assente, è quindi chiaro che in quell’ occasione fossero state rivolte a lui.
Appare dunque evidente che il prof. Piton gode della fiducia incondizionata del prof. Silente, mentre deve prestare maggiore attenzione al suo comportamento con Lord Voldemort.Deve, cioè, riguadagnarsi la sua fiducia per poter svolgere bene il suo ruolo di spia dell’Ordine della Fenice all’interno dei Mangiamorte. E’ logico che, per poter fare ciò, deve per lo meno avere un comportamento ambiguo, per non lasciar adito a dubbi. E’ logico che, circondato da possibili “guardiani” che lo spiano ad opera di Lord Voldemort, deve apparentemente comportarsi come se fosse di tutta evidenza la sua fedeltà verso l’Oscuro Signore[17]. Il prof. Piton deve necessariamente avere un comportamento ambiguo ed  intrattenere rapporti di amicizia con i Mangiamorte, con i loro figli (Tiger e Goyle),  con i suoi guardiani e con i Malfoy in primis, per non scoprirsi. Questo anche prima della ricostituzione dell’Ordine della Fenice. Silente, infatti, non ha mai smesso di credere in un ritorno di Voldemort[18]. E’ naturale, quindi, che abbia chiesto a Piton di non rivelare apertamente il suo tradimento, in particolare ai suoi vecchi compagni. Durante il primo anno di scuola di Harry, Voldemort tenta, infatti, di tornare in vita, ma fallisce nel suo tentativo di prendere la pietra filosofale. Tuttavia, Silente sa che neppure questa volta è stato definitivamente sconfitto e che è in grado di tornare in altri  modi[19]. Piton ha continuato a fingere con i Malfoy e tutti gli altri Mangiamorte perchè non ha mai smesso di essere una spia a favore di Silente. Il fatto che Piton continui ad essere considerato uno dei mangiamorte più fidati, può solo dimostrare il suo grande valore come spia per l’Ordine. D’altra parte, dal discorso fra Piton e Bellatrix, si capisce come non sia facile per un mangiamorte qualsiasi essere messo al corrente dei piani di Voldemort, Per alcuni è addirittura difficile parlare direttamente con lui[20]. E’ evidente che Piton non crede affatto che Codaliscia possa parlare a Voldemort quando vuole. Ciò dimostra che non tutti i mangiamorte sono considerati allo stesso modo dal loro padrone[21].Voldemort condivide i suoi piani solo con quelli che considera i più leali e i più fidati. Il ruolo di spia di Piton sarebbe del tutto inutile se lui non fosse riuscito a conquistarsi la stima di Voldemort, avendo, appunto, comportamenti ambigui o apparentemente dispregiativi nei confronti dei suoi studenti. La frase rivolta a Tiger, infatti, inserita nel suo contesto, svolge diverse funzioni:
  1. evita che Neville venga soffocato da Tiger;
  2. infine, la frase di Piton serve a distogliere l’attenzione da qualcosa di molto più pericoloso: l’avvertimento incomprensibile di Harry. Infatti, non appena Harry dice: "Ha preso felpato! ... Ha portato felpato nel posto dov’è nascosta!" ("Harry Potter e l’ordine della Fenice", p. 693), la prof.ssa Umbridge si butta a pesce su questo indizio e chiede: "Che cosa significa, Piton?" (sempre p. 693). A questo punto il professore si trova in una situazione davvero imbarazzante e rischia di essere messo nelle condizioni di non poter più aiutare Harry e l’Ordine della Fenice. Che fare? Piton risponde: "Non ne ho la minima idea... Potter, se mai mi venisse voglia di sentirmi urlare delle assurdità, ti somministrerò una Pozione Tartagliante" (pp. 693-694), poi cerca di spostare l’attenzione su qualcos’altro ed ecco che interviene in favore di Neville.
Infine, è proprio dalla conversazione con le due Mangiamorte, Bellatrix e Narcissa, che possiamo trarre un valido spunto per affermare l’innocenza di Piton. Se Piton non fosse una spia al servizio dell’Ordine, perché avrebbe dovuto camuffare la realtà raccontando che Silente si è indebolito nel duello con Voldemort al Ministero? Non sarebbe stato logico che raccontasse alle due (o allo stesso Voldemort) che Silente si è indebolito quando è riuscito a distruggere una delle sette parti dell’anima del Suo Signore? Piton riferisce a Silente quello che sa su Voldemort ma non riferisce ai Mangiamorte, ovvero a Narcissa e Bellatrix, della distruzione del secondo Horcrux, cosa che invece sa benissimo,avendo curato lui stesso il  Preside ferito[22].
Il prof. Piton, dunque, per poter salvaguardare il suo ruolo di spia, come accennato in precedenza, deve comportarsi in maniera ambigua con i Mangiamorte, rivelando sempre qualcosa, ma non in maniera completa. Tale comportamento ambiguo deve necessariamente essere tenuto anche con gli Auror. A questo punto l’accusa potrebbe sostenere: a che pro il prof. Piton deve comportarsi così anche con loro che, istituzionalmente, sono dalla parte dell’Ordine della Fenice? La risposta è semplice quanto banale: perché così come ci sono delle spie all’interno dei Mangiamorte, potrebbero esserci delle spie anche all’interno degli Auror o delle stesso Ministero: ipotesi, quest’ultima, non certo campata in aria[23]. Orbene, tali spie, che ovviamente lavorerebbero per Lord Voldemort, se tutti quanti, all’interno del Ministero sapessero, o avessero il sospetto che in realtà il prof. Piton fosse una spia all’interno dei Mangiamorte, potrebbero facilmente informare di ciò l’Oscuro Signore. Proprio per salvaguardare questo suo ruolo e per rafforzare l’idea di essere ancora un Mangiamorte, il prof. Piton deve tenere un comportamento apparentemente di disgusto nei confronti non solo di chiunque lavori per il Ministero ma soprattutto, oserei dire, nei confronti di Harry Potter[24], in virtù del fatto del collegamento esistente fra quest’ultimo e Lord Voldemort[25]. Poiché, infatti, l’Oscuro Signore può leggere nella mente di Harry, se quest’ultimo sapesse con certezza che il prof. Piton lavora come spia per l’Ordine all’interno dei Mangiamorte, Voldemort lo saprebbe immediatamente. Il fatto che l’Oscuro Signore debba, o dovrebbe, far ricorso a spie o terze persone per sapere per chi lavora realmente il prof. Piton è dovuto soprattutto all’abilità di quest’ultimo come Occlumante, una branca della magia che consente di nascondere i propri pensieri e ben più potente della Legilimanzia, ovverosia della capacità di saper leggere il pensiero degli altri e di cui Lord Voldemort è maestro. Come sottolinea, infatti, Ida nella deduzione n°294 in riferimento alla prova 94 dell’imputazione 2, dopo un’attenta analisi dei libri deve desumersi che Lord Voldemort è un Legilimens, ovverosia esperto dell’arte magica tramite la quale è possibile estrarre emozioni e ricordi dalla mente di un’altra persona[26]. Il prof. Piton,al contrario, è indubbiamente un ottimo Occlumante, probabilmente migliore di Silente stesso.(Occlumanzia di base: l’arte magica con la quale ci si può opporre alla Legilimanzia, impedendo al legilimante di "leggere" nella propria mente. In questo caso il Legilimante, però, si accorge che l’altra persona gli si oppone, e può quindi anche legittimamente sospettare che l’altro stia mentendo. Occlumanzia di livello elevato: un ottimo occlumante è in grado di mentire davanti ad un ottimo legilimante perché "è in grado di escludere i ricordi e le emozioni che contraddicono la bugia, e può così mentire in sua presenza senza essere scoperto." (Harry Potter e l’Ordine della Fenice, pag 501). Ciò significa che, in ogni caso il Legilimante non si accorge che l’altra persona gli si oppone, anzi crede di "leggere" liberamente nella sua mente e, conseguentemente, è sicuro che l’altro stia dicendo la verità proprio perché ne riceve conferma controllandogli nella mente. E’ questo che fa Piton con Voldemort se è una spia dell’Ordine - oppure che potrebbe fare con Silente se Piton fosse ancora un Mangiamorte: dice la menzogna e permette a Voldemort di verificare nella sua mente, dove Voldemort troverà conferma che la "bugia" corrisponde alla "verità", nel senso che è correttamente supportata dai giusti ricordi ed appropriate emozioni.). Infatti il Preside lo delega a insegnare Occlumanzia a Harry perché teme che Voldemort, tramite Harry stesso, possa spiare nella propria mente (di Silente). Ma sembra non temere che Voldemort possa fare lo stesso con Piton, probabilmente perché sa che Piton, superiore a lui come Occlumante, è perfettamente in grado di mentire a Voldemort, il migliore Legilimante del mondo[27]. Vi sono, poi, molti indizi nel libro che ci fanno capire che l’Occlumanzia è un’arte magica più forte della Legilimanzia. E’ lecito dunque supporre ciò, non solo sulla base degli indizi sottolineati da Ida,ma anche partendo dal presupposto che, se fosse vero il contrario, infatti, la convivenza civile sarebbe resa molto difficile dalla possibilità di leggere sempre e comunque nella mente altrui e solo gli occlumanti più bravi potrebbe mantenere una certa privacy. La dimostrazione che basta poco per occludere la mente ed opporsi addirittura a Voldemort è data dal fatto che a Harry viene insegnata l’Occlumanzia: se fosse inutile contro Voldemort non avrebbero cercato di insegnargliela. Ma se l’Occlumanzia che Harry avrebbe potuto imparare, se solo si fosse data pena di farlo, poteva proteggerlo da Voldemort, questa è la lampante dimostrazione che un Occlumante, anche scarso, può sempre opporsi ad un Legilimante anche molto bravo. Appare quindi altamente improbabile che il prof. Piton possa essere scoperto con certezza a mentire a Lord Voldemort, così come non si può affermare che Voldemort si fidi ancora completamente e ciecamente di Piton (non è nello stile di Voldemort fidarsi), ma non ha nemmeno mai potuto trovare prove di un supposto tradimento. Se le avesse trovate, infatti, Piton non sarebbe più vivo[28].
Ma qual è lo scopo di tutto ciò, il fine ultimo per cui Severus Piton mette in gioco la sua vita?“Colui che ha il potere di sconfiggere il Signore Oscuro si avvicina… nato da coloro che per tre volte gli hanno resistito, nato al morire del settimo mese… ed il Signore Oscuro lo marchierà come suo pari, ma egli avrà un potere che il Signore Oscuro non concepisce… e se entrambi potranno morire uno per mano dell’altro, per nessuno di loro sarà possibile vivere se l’altro sopravvive… colui che ha il potere di sconfiggere il Signore Oscuro nascerà al morire del settimo mese…” (Harry Potter e l’Ordine della Fenice pag. 777). Come tutti sanno, la profezia, per come è stata interpretata da Lord Voldemort, indica in Harry Potter l’unico che può sconfiggere l’Oscuro Signore. Quindi lo scopo, il fine ultimo dell’Ordine della Fenice, compreso il prof. Piton, consiste nel porre in condizioni ideali Harry per sconfiggere Lord Voldemort. Tale compito è stato egregiamente svolto da Severus in diverse condizioni. Oltre a spiare i Mangiamorte, rischiando ripetutamente la sua vita, ha salvato Harry diverse volte[29], mettendo a repentaglio la sua stessa vita ed il suo ruolo di spia. Infatti, il prof. Piton salva la vita a Harry opponendosi, ad esempio, al malocchio di Raptor sulla scopa. Lui non è certo l’unico professore presente, se anche non facesse nulla, esattamente come nulla fanno gli altri, sicuramente faciliterebbe il lavoro dell’Oscuro Signore. Ancora, alla fine del 3° libro, si reca nella Stamberga Strillante per salvare Harry da un Lupo Mannaro e da Sirius che Piton, come tutti quanti gli altri nel mondo dei maghi, ritengono che sia un pericoloso criminale che sta cercando di uccidere Harry Potter. Ancora una volta il prof. Piton non è certo tenuto ad intervenire: avrebbe potuto starsene tranquillo a dormire nel suo letto come tutti gli alti professori. Invece, guarda caso, era lì a controllare che Lupin si fosse ricordato di prendere la pozione per non diventare anche lui un pericolo per gli studenti. Lupin dimentica, ma Piton controlla: chi dei due è più maturo e attento all’incolumità degli alunni? Chi glielo ha fatto fare, al presunto Mangiamorte, di preoccuparsi così dell’incolumità non solo di Harry, l’unico in grado di sconfiggere Lord Voldemort, e di tutti i ragazzi? Alla fine del 5° libro Piton salva ancora la vita a Harry avvertendo l’Ordine che il ragazzo potrebbe essersi recato all’Ufficio Misteri[30]. Tutto ciò avviene lontano dagli occhi di Silente, quindi il prof. Piton, diversamente da quanto sostiene l’accusa, non aveva alcuna necessità di salvare Harry per mantenere la fiducia del Preside, né tantomeno per eseguire gli ordini di Lord Voldemort, che lo vorrebbe vivo al suo cospetto. Se è vero, infatti, che il professor Piton agisce salvando la vita ad Harry Potter per non perdere la fiducia e la copertura di Silente, credo che possa essere vero solo finché il professor Piton crede che il l’Oscuro Signore sia morto. Ma quando Lord Voldemort ritorna, perché continuare? Probabilmente per mantenere la sua posizione di spia per conto di Voldemort. Può essere, ma siamo sicuri che Voldemort ne abbia davvero bisogno? O meglio, siamo sicuri che l’Oscuro Signore abbia bisogno del professor Piton per questo compito? Prendendo in esame il Torneo Tremaghi ad esempio, abbiamo visto che la presenza di Barthy Crouch jr. si è rivelata molto più utile di quella dell’imputato. Quindi, perché mai il professor Piton non uccide Harry dopo che il suo presunto signore e padrone è tornato e può proteggerlo in quanto uno dei suoi più fidati seguaci? Ma soprattutto perché non lo uccide nemmeno quando Harry si trova assolutamente indifeso e quando ogni copertura ha perso di significato? Mi riferisco, ovviamente, allo scontro fra Harry ed il prof. Piton dopo l’assassinio del prof. Silente[31]. In tale situazione, l’Oscuro Signore non aveva più bisogno di mantenere in vita Harry, poiché aveva già recuperato il suo corpo. Al contrario, l’Ordine della Fenice, in virtù della profezia, si. Questo ultimo intervento del prof. Piton è molto importante perché è avvenuto, a differenza degli altri, dopo il ritorno di Voldemort, quindi in totale spregio degli interessi di Lord Voldemort stesso. Prova ulteriore che abbia fatto tutto ciò nell’interesse dell’Ordine della Fenice. Infatti, come sottolineato da Niky nella deduzione n° 523, Harry Potter ha appena tentato di scagliare contro Piton uno dei suoi stessi incantesimi: il Sectusempra, inventato dal prof. Piton, e l’imputato reagisce con rabbia, parando il maleficio. Notate bene: lo para e basta, per quanto violentemente. Si limita a parare, ma non colpisce a sua volta. Potter viene scagliato lontano dall’onda d’urto del contro - incantesimo e perde la bacchetta. E’, dunque, disarmato (non che anche con la bacchetta in pugno avesse dimostrato di avere la minima possibilità di difendersi davvero da Piton se questo avesse voluto fargli davvero del male). J.K.R. scrive addirittura: disarmato e indifeso come lo era stato Silente. E a questo punto cosa fa Piton? Nulla se non urlare contro il ragazzo tutta la sua furia per chi vuol rivolgergli contro uno degli incantesimi da lui inventati. Certo, gli fa volare via la bacchetta, appena Harry tenta di riprenderla, ma che altro potrebbe fare? Pensate che sarebbe logico, buono o cattivo che sia, che Piton lasci al ragazzo la possibilità di usarlo come un bersaglio del tiro a segno, in un momento poi così delicato? No, sarebbe un comportamento assai stupido, e sul prof. Piton sono state dette tante cose, ma nessuno (nemmeno Harry) ha mai messo in dubbio la sua intelligenza. Potter è di nuovo disarmato, ma il prof. Piton continua a non fargli del male, finché il ragazzo non gli da del vigliacco. Solo allora Piton colpisce Harry, ma comunque non scaglia contro di lui un maleficio mortale e il suo effetto si esaurisce in un solo "colpo di frusta", che non lascia nemmeno ferite a Potter. Sicuramente l’accusa obietterà che se Piton non continua a far del male ad Harry è solo per l’intervento di Fierobecco, ma, leggendo con attenzione il testo della prova si nota come, con tutta evidenza, quando l’ippogrifo interviene l’incantesimo di Piton ha già perduto il suo effetto. Del resto, poco prima, Piton ha anche fermato il Mangiamorte che stava torturando Harry[32] (non uccidendo, solo torturando), con la scusa che di Potter vuole occuparsi personalmente l’Oscuro Signore. E non dico a caso la parola "scusa", perchè, per quanto sia plausibilissimo che Voldemort voglia uccidere Harry personalmente ed abbia dato ordini al riguardo, sembra però del tutto illogico e poco credibile che il Lord abbia da ridire se Potter viene torturato da uno dei suoi seguaci, purché resti vivo perchè lui stesso possa dargli il colpo di grazia. Dunque, abbiamo Harry indifeso, totalmente alla mercé di Piton, che l’accusa vorrebbe crudele assassino e spietato Mangiamorte, ma Piton non lo uccide, non lo ferisce, non lo schianta (incantesimo facile lo Schiantesimo, riesce perfino a Neville Paciock) per poi metterselo in spalla e portarlo come un pacco dono a Voldemort, suo supposto padrone. Vi sembra che questo sia un comportamento da Mangiamorte? No. Questo è solo il comportamento di un uomo fedele a Silente, che è ancora costretto a fingere a causa del suo ruolo di spia.
Infine, per concludere, vorrei ricordare a tutti voi una scena che forse è stata dimenticata o non sufficientemente considerata. Dopo la cattura del falso Malocchio Moody (in realtà Barty Crouch jr), nel suo ufficio succede qualcosa: Moody fu scagliato all’indietro e cadde sul pavimento. Harry, che non aveva smesso di fissare il punto in cui un attimo prima c’era il viso di Moody, vide Albus Silente, il professor Piton e la professoressa McGranitt restituirgli lo sguardo dall’Avversaspecchio. Si voltò e vide il terzetto in piedi sulla soglia, Silente in testa, la bacchetta tesa. (Harry Potter e il Calice di Fuoco, pagg. 577-578.PROVA 15, LETTERA C). L’ immagine nell’Avversaspecchio prova che Piton, Silente e la McGranitt sono uniti contro lo stesso nemico. Sappiamo dallo stesso falso Moody che l’Avversaspecchio è uno strumento in grado segnalare eventuali nemici nelle vicinanze[33]. Tale strumento indica quali sono i nemici di chi lo sta usando in quel momento: Barty Crouch jr. Inoltre non possono essere ingannati dalla Pozione Polisucco. Infatti Silente, Piton e la McGranitt sono visibili nello specchio quando ancora sussiste l’effetto della pozione[34] e sono ancora lì, tutti e tre, quando Crouch ha ormai ripreso le sue sembianze[35]. La conclusione dunque, così come sottolineato anche da Astry di Teramo nella deduzione n° 397,non può che essere la seguente: l’Avversaspecchio, strumento rivelatore perfettamente funzionante ed affidabile, ha semplicemente mostrato la verità: i professori Piton, Silente e McGranitt compaiono insieme perché sono gli avversari di Barty Crouch, Mangiamorte e servitore fedele di Voldemort. Quindi può desumersi che siano uniti nella lotta e avversari di Lord Voldemort.
 


[1]Prova 32, imputazione 2, lettera A: Harry Potter e il calice di fuoco, cap. 30, pag. 503: «Non ancora!» urlò Karkaroff, disperato. «Aspettate, ne ho altri!»Harry lo vide sudare alla luce delle torce, la pelle candida che faceva un netto contrasto con la barba e i capelli neri.«Piton!» gridò. «Severus Piton!»«Piton è stato assolto da questo tribunale» disse Crouch in tono gelido. «Albus Silente si è fatto garante per lui».«No!» urlò Karkaroff, tendendo le catene che lo legavano alla sedia. «Ve lo assicuro! Severus Piton è un Mangiamorte!»Silente si alzò. «Ho già deposto a questo proposito» disse chiaramente. «Severus Piton è stato un Mangiamorte, è vero. Però è tornato dalla nostra parte prima della caduta di Voldemort e ha fatto la spia per noi, a suo rischio e pericolo. Ora non è un Mangiamorte più di quanto lo sia io».
[2]Harry Potter e l’Ordine della Fenice, pag. 97: “E l’ultima persona che voleva che sapesse del suo ritorno era Silente,” disse Lupin. “Tu hai fatto in modo che Silente lo sapesse subito”. “E in che modo questo è stato utile?” chiese Harry. “Stai scherzando?” intervenne Bill  incredulo. “Silente è il solo di cui Tu-sai-chi abbia mai avuto paura!”
[3] Prova 32, imputazione 2:
"Non hai pensato, Harry" cominciò il signor Weasley, "che Piton stesse solo fingendo..."."Fingendo di offrire il suo aiuto in modo da poter scoprire che cosa Malfoy aveva in mente?" completò Harry rapido."Sì, immaginavo che lei l’avrebbe detto. Ma come facciamo a esserne sicuri?"."Non è affar nostro" intervenne Lupin inaspettatamente, Si era girato a guardare Harry, la schiena verso il camino. "Sono affari di Silente. Lui si fida di Severus, e questo dovrebbe bastare a tutti noi"."Ma" interloquì Harry, "mettiamo che... mettiamo che Silente si sbagli su Piton..."."L’hanno detto in tanti, tante volte. Tutto si riduce ad avere o non avere fiducia nel giudizio di Silente. Io ce l’ho e quindi mi fido di Severus".(Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pagg. 306-307)LETTERA B.
La McGranitt lo guardò torva. "Potter" (Harry notò il ritorno all’uso del cognome), "alla luce della morte del professor Silente, credo che tu debba capire che la situazione è cambiata..."."Non trovo" ribatté Harry, stringendosi nelle spalle. "Il professor Silente non mi ha mai detto di smettere di seguire i suoi ordini se fosse morto".(Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pagg. 565-566) LETTERA C.
"Piton ha ucciso Silente" rispose Harry.Lei lo fissò attonita per un attimo, poi ondeggiò in maniera allarmante; Madama Chips, ripreso il controllo di sè, accorse, evocò una sedia dal nulla e la spinse sotto la McGranitt."Piton" ripetè questa con voce debole, lasciandosi cadere sulla sedia. "Ci chiedevamo tutti...ma lui si fidava... sempre... Piton... Non posso crederci...". "Piton è un occlumante molto abile" osservò Lupin, con voce stranamente aspra. "L’abbiamo sempre saputo". "Ma Silente giurava che era dalla nostra!" sussurrò Tonks. "Ho sempre pensato che dovesse sapere qualcosa di Piton che noi ignoravamo...". "Ha sempre lasciato intendere che aveva una ragione inoppugnabile per fidarsi di lui" mormorò la McGranitt, premendosi gli angoli degli occhi traboccanti di lacrime con un fazzoletto scozzese."Voglio dire...con la storia che aveva...chiunque avrebbe dubitato...ma Silente mi disse a chiare lettere che il pentimento di Piton era sincero...e non voleva sentire nulla contro di lui!""Mi piacerebbe sapere che cosa gli ha detto Piton per convincerlo" fece Tonks. "Io lo so" intervenne Harry, e tutti si voltarono verso di lui."Piton ha passato a Voldemort l’informazione che l’ha indotto a dare la caccia ai miei genitori. Poi Piton ha detto a Silente che non aveva capito che cosa stava facendo, che era dispiaciuto di averlo fatto, dispiaciuto della loro morte"."E Silente ci ha creduto!" sbottò Lupin, incredulo. "Silente ha creduto che a Piton dispiacesse della morte di James? Piton odiava James..." (Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag. 555) LETTERA D
Molto lentamente - ma senza smettere di scrutarsi torvi, come se ognuno augurasse all’altro ogni male -Sirius e Piton avanzarono e si strinsero la mano. Si separarono molto in fretta.‘Per andare avanti questo basterà’ disse Silente, e si mise di nuovo tra i due. ‘Ora ho un compito per entrambi. L’atteggiamento di Caramell, anche se non giunge inaspettato, cambia tutto. Sirius, ho bisogno che tu parta subito. Devi avvertire Remus Lupin, Arabella Figg, Mundungus Fletcher - il vecchio gruppo. Nasconditi da Lupin per un po’, ti cercherò lì’.... CUT... ‘Severus’ disse Silente rivolto a Piton, ‘sai che cosa devo chiederti di fare. Se sei pronto... se sei in grado...’‘Lo sono’ disse Piton. Era un po’ più pallido del solito e i suoi freddi occhi neri erano animati da uno strano scintillio.
‘Allora, buona fortuna’ disse Silente, e con una traccia di preoccupazione sul viso guardò Piton scomparire silenziosamente. (Harry Potter e il Calice di Fuoco, cap.34 pag 606) LETTERA E
«Lo sai che non nascondo niente, Moody» disse, in tono calmo e minaccioso, «dal momento che tu stesso hai frugato con gran cura nel mio ufficio».Il viso di Moody si contorse in un sorriso. «Privilegi da Auror, Piton. Silente mi ha detto di tenere d’occhio...». «Si dà il caso che Silente si fidi di me» disse Piton a denti stretti. «Mi rifiuto di credere che ti abbia dato ordine di perquisire il mio ufficio!». «Ma certo che Silente si fida di te» ringhiò Moody. «E un uomo fiducioso, vero? È convinto che a tutti sia dovuta una seconda possibilità. Ma io... io dico che ci sono macchie che non vengono via, Piton. Macchie che non vengono mai via, capisci quello che voglio dire?». Piton all’improvviso fece una cosa molto strana. Si afferrò convulsamente il braccio sinistro con la mano destra, come se gli facesse male. Moody scoppiò a ridere. «Torna a dormire, Piton». «Tu non hai l’autorità di mandarmi da nessuna parte!» sibilò Piton, lasciando andare il braccio di botto, come se fosse arrabbiato con se stesso. «Ho diritto quanto te di aggirarmi in questa scuola di notte!». «Allora aggirati lontano da qui» disse Moody, con voce carica di minaccia. «Spero tanto di incontrarti in un corridoio buio una volta o l’altra... a proposito, ti è caduto qualcosa...»......Qui non c’è niente, Piton!’ abbaiò Moody. ‘Ma sarò felice di riferire al Preside con quanta prontezza hai pensato a Harry Potter!’
‘Cosa vorrebbe dire?’ ringhiò Piton, voltandosi di nuovo a guardare Moody, le mani ancora tese, a pochi centimetri dal petto di Harry. ‘Vorrebbe dire che Silente è molto interessato a sapere chi ce l’ha con quel ragazzo!’ disse Moody, zoppicando più vicino ai piedi delle scale. ‘E anch’io, Piton... molto interessato...’. La luce della torcia baluginò sul suo viso straziato, così che le cicatrici e il pezzo di naso mancante parvero più fondi e cupi che mai.
Piton stava guardando Moody, e Harry non riuscì a vederlo in faccia. Per un istante, nessuno si mosse né parlò. Poi Piton abbassò lentamente le mani. ‘Pensavo solo’ disse, la voce forzatamente calma, ‘che se Potter fosse di nuovo in giro di notte... è un’abitudine sbagliata... bisognerebbe impedirglielo. Per... per la sua incolumità’. ‘Ah, capisco’ disse Moody dolcemente. ‘Ti stanno molto a cuore gli interessi di Potter, vero?’. Ci fu una pausa. Piton e Moody continuavano a scrutarsi. Mrs Purr diede in un sonoro miagolio, sempre spiando tra le gambe di Gazza, alla ricerca della fonte del profumo di bagnoschiuma di Harry. ‘Credo che tornerò a letto’ disse Piton bruscamente. ‘E’ l’idea migliore che ti sia venuta in tutta la notte’ ribatté Moody. ‘Ora, Gazza, se vuole darmi quell’uovo...’. ‘No!’ disse Gazza, stringendo l’uovo come se fosse il suo figlioletto primogenito. ‘Professor Moody, questa è la prova della slealtà di Pix!’. ‘E’ di proprietà del campione a cui l’ha rubato’ disse Moody. ‘Ora me lo consegni’. Piton scese le scale e oltrepassò Moody senza aggiungere una parola…(Harry Potter e il Calice di Fuoco, pagg. 402-403-404), LETTERA F
Harry rimase ancora una volta seduto in silenzio, gli occhi fissi al turbolento contenuto del Pensatoio. C’erano altre due domande che moriva dalla voglia di fare... ma riguardavano le colpe di persone viventi...«Ehm» disse, «il signor Bagman...». «... non è mai stato accusato di attività Oscure da allora» concluse tranquillo Silente.«Bene» disse Harry in fretta, tornando a scrutare il contenuto del Pensatoio, che vorticava più lentamente ora che Silente aveva smesso di riversarvi altri pensieri. «E... ehm...». Ma il Pensatoio parve formulare la domanda al suo posto. Il volto di Piton affiorò di nuovo. Silente gli gettò un’occhiata, poi alzò lo sguardo verso Harry.«E nemmeno il professor Piton» disse.Harry scrutò gli occhi azzurro chiaro di Silente, e la domanda cruciale gli sfuggì di bocca prima che riuscisse a fermarsi. «Che cosa le ha fatto credere che avesse davvero smesso di sostenere Voldemort, professore?»Silente sostenne lo sguardo di Harry per qualche secondo, e poi rispose: «Questa, Harry, è una faccenda tra il professor Piton e me».(Harry Potter e il calice di fuoco, pag. 514) LETTERA G
[4] Harry Potter e il calice di fuoco, pag. 503: "Severus Piton è stato un mangiamorte, è vero. Però è tornato dalla nostra parte prima della caduta di Voldemort e ha fatto la spia per noi, a suo rischio e pericolo"
[5] Harry Potter e il Calice di Fuoco, pagg. 185 - 186: “«Anni fa, c’erano un sacco di maghi e streghe controllati dalla Maledizione Imperius» disse Moody, e Harry seppe che alludeva ai giorni di massima potenza di Voldemort. «Un bel lavoretto per il Ministero, cercare di stabilire chi era costretto a fare certe cose e chi le faceva di sua spontanea volontà.”
[6] "Harry Potter e il principe mezzosangue", pag. 498:. Ma subito dopo, quando Harry gli domanda: "... come fa a essere sicuro che Piton stia con noi?" Silente risponde: "Ne sono sicuro. Ho piena fiducia in Severus Piton".
[7]"Harry Potter e il Calice di Fuoco" , pag: 603: “Piton si fece avanti e superò Silente, sollevando la manica della veste. Tese l’avambraccio e lo mostrò a Caramell, che si ritrasse.‘Ecco’ disse Piton con voce roca. ‘Ecco. Il Marchio Nero. Non è netto come un’ora fa, quando è diventato scuro, ma si vede ancora. Ogni Mangiamorte è stato marchiato a fuoco così dal Signore Oscuro. Era un modo per riconoscerci, e per convocarci a lui. Quando lui toccava il Marchio di qualunque Mangiamorte, dovevamo Smaterializzarci, e Materializzarci immediatamente al suo fianco. E’ dall’inizio dell’anno che questo Marchio ha cominciato a diventare più evidente.”
[8] Harry Potter e il Calice di fuoco, pag. 509: Silente pose le lunghe mani sui lati del Pensatoio e lo fece ruotare, come un cercatore d’oro che setaccia la sabbia per scoprire frammenti del prezioso metallo... e Harry vide il proprio volto trasformarsi gradualmente in quello di Piton, che aprì la bocca e parlò al soffitto, mentre la sua voce echeggiava appena.‘Sta tornando... anche quello di Karkaroff... più forte e nitido che mai...’.
[9] Harry Potter e il Calice di Fuoco, pag 364:Severus, non puoi fingere che non stia succedendo niente!’ La voce di Karkaroff era bassa e ansiosa, come se si sforzasse di non farsi sentire da altri. ‘E’ diventato sempre più evidente negli ultimi mesi, sono davvero preoccupato, non posso negarlo...’‘Allora scappa’ disse bruscamente la voce di Piton. ‘Vattene, farò io le tue scuse. Io, comunque, rimango a Hogwarts’.
Harry Potter e il Calice di Fuoco, pag 442, prova 2, LETTERA C:‘E allora?’ disse Karkaroff, sempre sforzandosi di non muovere le labbra. ‘Visto? Non è mai stato così nitido, nemmeno quando...’‘Fallo sparire!’ ringhiò Piton, gli occhi neri che scorrevano attorno all’aula.‘Ma tu devi essertene accorto...’ cominciò Karkaroff con voce agitata.‘Possiamo parlare più tardi, Karkaroff!’ esplose Piton.
[10] Prova 16,  Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag. 34: “Ma quando lui è tornato tu non sei venuto, non sei volato da lui subito quando hai sentito il Marchio Nero bruciare…““Esatto. Sono tornato due ore più tardi. Sono tornato su ordine di Silente.”.“Di Silente..?” cominciò Bellatrix, indignata.“Rifletti!” Esclamò Piton di nuovo impaziente. “Rifletti! Aspettando due ore, solo due ore, ho fatto in modo di poter rimanere ad Hogwarts come spia! Da allora, lasciando credere a Silente che tornavo dalla parte del Signore Oscuro solo perché mi era stato ordinato, ho potuto passare informazioni su Silente e sull’Ordine della Fenice! Pensaci, Bellatrix: il Marchio Nero si stava rafforzando da mesi, sapevo che lui stava per tornare, tutti i Mangiamorte lo sapevano! Ho avuto un sacco di tempo per pensare a cosa volevo fare, per progettare la mia mossa successiva, per scappare come Karkaroff, no?”“L’iniziale disappunto del Signore Oscuro per il mio ritardo è del tutto svanito, te lo assicuro, quando ho spiegato che gli ero rimasto fedele, anche se Silente ero convinto del contrario. Sì, il Signore Oscuro credeva che io lo avessi abbandonato per sempre, ma si sbagliava".
[11] Harry Potter e il Calice di Fuoco, pag. 549, prova 48, LETTERA F: "Quanti avranno il coraggio di tornare quando lo sentiranno?" Sussurrò, i lucenti occhi rossi fissi alle stelle. "E quanti saranno così sciocchi da rimanere lontani?".
Harry Potter e il Calice di Fuoco, pag. 554: "E qui abbiamo sei Mangiamorte assenti...tre morti per servirmi. Uno troppo vile per fare ritorno...la pagherà. Uno che credo mi abbia lasciato per sempre... verrà ucciso, naturalmente... e uno, il mio servo più fedele, che è già rientrato al mio servizio".
[12] Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag. 34:Ho avuto un sacco di tempo per pensare a cosa  volevo fare, per progettare la mia  mossa successiva, per fuggire come Karkaroff, no?”
[13] Harry Potter e il Calice di Fuoco, pag. 574: ‘Io so chi è il Mangiamorte disse piano.‘Karkaroff?’ esclamò Harry agitato. ‘Dov’è? L’avete preso? E’ prigioniero?’‘Karkaroff?’ disse Moody con una strana risata. ‘Karkaroff è fuggito stasera, quando ha sentito il Marchio Nero bruciargli il braccio. Ha tradito troppi fedeli seguaci del Signore Oscuro per avere voglia di incontrarli... ma dubito che andrà lontano. Il Signore Oscuro ha i suoi metodi per scovare i suoi nemici.
Harry Potter e il Principe Mezzosangue, cap. 6:"... Ed è stato scoperto il corpo di Igor Karkaroff in una capanna, su a nord. Ci avevano messo il Marchio Nero…"
[14] Harry Potter e il Calice di Fuoco,cap. 33: ’Allora, come fare per catturarlo?Be’... ma usando le informazioni di Bertha Jorkins, naturalmente. Usando il mio fedele Mangiamorte, di stanza a Hogwarts, per assicurarmi che il nome del ragazzo venisse inserito nel Calice di Fuoco…”.
[15] Harry Potter e il Calice di Fuoco, pag. 574: “Ma allora…non è stato lui a mettere il mio nome nel calice?”. “No”, rispose Moody (in realtà Barty Crouch jr)lentamente”No, non è stato lui. Sono stato io”
[16] Harry Potter e il principe Mezzosangue, pagg. 31-34: « L’iniziale disappunto del Signore Oscuro per il mio ritardo è del tutto svanito, te lo assicuro, quando ho spiegato che gli ero rimasto fedele anche se Silente era convinto del contrario. Si, il Signore Oscuro credeva che io l’avessi abbandonato per sempre ma si sbagliava »
[17]Prova 2, LETTERA A: Tiger, per favore, allenta quella presa. Se Paciock soffoca, ci toccherà riempire una montagna di noiose scartoffie e temo che dovrei farne cenno nelle tue referenze, se mai tu cercassi lavoro."
Prova 15, LETTERA A: Bellatrix rimase senza fiato; Narcissa parve perdere il controllo.“Volevo solo dire… che nessuno è ancora riuscito… Severus… per favore… tu sei l’insegnante preferito di Draco, lo sei sempre stato… sei un vecchio amico di Lucius… ti supplico… sei il prediletto del Signore Oscuro, il suo consigliere più fidato… vuoi parlargli, convincerlo…?”.
Prova 37, LETTERA A-I:
PREMESSA DI PITON:
«Prima che ti risponda... Oh, sì, Bellatrix, risponderò! Potrai riferire le mie parole agli altri che mormorano alle mie spalle e spargono menzogne sulla mia slealtà verso il Signore Oscuro! Prima che ti risponda, dicevo, lascia che faccia io una domanda. Credi davvero che il Signore Oscuro non mi abbia rivolto tutte queste domande una per una? E credi davvero che se non fossi riuscito a dargli delle risposte soddisfacenti sarei qui seduto a parlare con te? »
Bellatrix esitò. «So che crede in te, ma…»«Pensi che si sbagli? O che in qualche modo io l’abbia ingannato? Che mi sia preso gioco del Signore Oscuro, il mago più grande, il Legilimens più abile che il mondo abbia mai conosciuto?»
1° QUESITO:
« … Dov’eri quando il Signore Oscuro è caduto? … ».« Mi chiedi dov’ero quando il Signore Oscuro cadde. Ero dove mi aveva ordinato di stare, alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, perché desiderava che spiassi Albus Silente. Immagino tu sappia che è stato per ordine del Signore Oscuro che ho preso il posto di insegnante»
2° QUESTITO:
« … Perché non l’hai mai cercato quando è sparito? … »« Mi chiedi perché non lo cercai quando sparì. Per la stessa ragione per cui Avery, Yaxley, i Carrow, Greyback, Lucius » fece un breve cenno del capo verso Narcissa, « e tanti altri non lo cercarono. Lo credetti finito. Non ne vado fiero, mi sbagliavo, ma è così... Se non avesse perdonato noi che perdemmo la fede in quel momento, gli sarebbero rimasti ben pochi seguaci».
3° QUESTITO:
« … Che cos’hai fatto in tutti questi anni che hai passato sotto le sottane di Silente? … »« … anche se il Signore Oscuro è soddisfatto che io non abbia mai abbandonato il mio posto: avevo sedici anni di informazioni su Silente da riferirgli quando è tornato, un dono ben più utile dei tuoi interminabili ricordi di quanto fosse sgradevole Azkaban ... »« Ma sei rimasto ... »« Sì, Bellatrix, sono rimasto » disse Piton, tradendo per la prima volta un’ombra di impazienza. « Avevo un lavoro comodo che ho preferito a una visita ad Azkaban. Stavano catturando i Mangiamorte, lo sai. La protezione di Silente mi ha tenuto fuori di prigione, è stata molto opportuna e io l’ho usata. Lo ripeto: il Signore Oscuro non è dispiaciuto che io sia rimasto, quindi non vedo perché debba esserlo tu.»
4° QUESITO:
« … Perché hai impedito che il Signore Oscuro si procurasse la Pietra Filosofale? … »« Credo che tu voglia sapere anche … come mai mi sono frapposto tra il Signore Oscuro e la Pietra Filosofale. La risposta è facile. Lui non sapeva se poteva fidarsi di me. Pensava, come te, che da fedele Mangiamorte fossi diventato il tirapiedi di Silente. Era in condizioni pietose, molto debole, e condivideva il corpo di un mago mediocre. Non osò rivelarsi a un alleato del passato, se quell’alleato poteva consegnarlo a Silente o al Ministero. Rimpiango profondamente che non abbia avuto fiducia in me. Sarebbe tornato al potere tre anni prima. Invece io ho visto solo l’avido, inetto Raptor che tentava di rubare la Pietra e, lo ammetto, ho fatto tutto ciò che potevo per ostacolarlo ».
5° QUESITO:
« … Perché non sei tornato subito quando è risorto? … »« Esatto. Sono tornato due ore più tardi. Sono tornato per ordine di Silente ».« Di Silente...? » cominciò Bellatrix, indignata.« Rifletti! » esclamò Piton, di nuovo impaziente. « Rifletti! Aspettando due ore, solo due ore, ho fatto in modo di poter restare a Hogwarts come spia! Da allora, lasciando credere a Silente che tornavo dalla parte del Signore Oscuro solo perché mi era stato ordinato, ho potuto passare informazioni su Silente e sull’Ordine della Fenice! Pensaci, Bellatrix: il Marchio Nero si stava rafforzando da mesi, sapevo che lui stava per tornare, tutti i Mangiamorte lo sapevano! Ho avuto un sacco di tempo per pensare a cosa volevo fare, per progettare la mia mossa successiva, per fuggire come Karkaroff, no?« L’iniziale disappunto del Signore Oscuro per il mio ritardo è del tutto svanito, te lo assicuro, quando ho spiegato che gli ero rimasto fedele anche se Silente era convinto del contrario. Si, il Signore Oscuro credeva che io l’avessi abbandonato per sempre ma si sbagliava»
6° QUESITO:
« … Dov’eri qualche settimana fa, quando abbiamo combattuto per impossessarci della profezia per il Signore Oscuro? … »« Ho avuto ordine di restare indietro » rispose Piton. « Forse sei in disaccordo con il Signore Oscuro, forse credi che Silente non se ne sarebbe accorto se mi fossi unito ai Mangiamorte per combattere l’Ordine della Fenice? E ... perdonami ... parli di rischi... Hai affrontato sei ragazzini, no? »
7° QUESITO:
« … E perché, Piton, Harry Potter è ancora vivo, quando l’hai alla tua mercé da cinque anni? »
« Se io avessi ucciso Harry Potter, il Signore Oscuro non avrebbe potuto usare il suo sangue per rigenerarsi, rendendosi invincibile ... »« Non vorrai farmi credere di aver previsto l’uso che avrebbe fatto del ragazzo! » disse lei, beffarda.« Per nulla; non avevo idea dei suoi progetti; ho già ammesso che pensavo che il Signore Oscuro fosse morto. Sto solo cercando di spiegare perché il Signore Oscuro non è dispiaciuto che Potter sia sopravvissuto, almeno fino a un anno fa... »« Ma perché l’hai tenuto in vita? »« Non hai capito? Solo la protezione di Silente mi ha tenuto fuori da Azkaban! Non trovi che assassinare il suo studente preferito l’avrebbe indotto a cambiare idea su di me? Ma c’è dell’altro. Quando Potter arrivò per la prima volta a Hogwarts circolavano ancora molte storie su di lui, voci secondo le quali lui stesso era un grande Mago Oscuro, e per questo era sopravvissuto all’attacco del Signore Oscuro. A dire il vero, molti vecchi seguaci del Signore Oscuro pensarono che Potter potesse essere un vessillo attorno al quale potevamo tutti stringerci ancora. Ero curioso, lo ammetto, e nient’affatto incline a ucciderlo nel momento in cui avesse messo piede nel castello.« Naturalmente mi è stato subito chiaro che non possedeva alcun talento straordinario. È riuscito a cavarsela in un certo numero di situazioni difficili grazie alla combinazione di pura fortuna e amici più brillanti di lui. È del tutto mediocre, pur se odioso e pieno di sé come suo padre. Ho fatto il possibile per farlo espellere da Hogwarts, luogo al quale credo che non appartenga affatto, ma ucciderlo, o lasciare che venisse ucciso sotto i miei occhi? Sarei stato uno sciocco a rischiare, con Silente a un passo ».
8° QUESITO:
« E già che parliamo dell’Ordine, sostieni ancora di non poter rivelare dove si trova il suo quartier generale? »« Io non sono il Custode Segreto, non posso pronunciare il nome di quel luogo. Sai come funziona l’incantesimo, immagino... »
9° QUESITO:
« E con tutto questo dovremmo credere che Silente non abbia mai sospettato di te? » chiese Bellatrix. « Non ha capito da che parte stai in realtà, si fida ancora incondizionatamente di te?»
« Ho recitato bene la mia parte » rispose Piton. « E tu trascuri la più grande debolezza di Silente: deve credere il meglio delle persone. Gli ho raccontato una storia di profondissimo rimorso quando sono entrato a far parte del corpo insegnanti, fresco dei miei giorni di Mangiamorte, e lui mi ha accolto a braccia aperte, anche se, come dicevo, mi ha tenuto lontano dalle Arti Oscure per quanto ha potuto. Silente è stato un grandissimo mago... oh, sì, lo è stato » (perché Bellatrix aveva fatto un verso sarcastico), « anche il Signore Oscuro lo ammette. Sono felice di dire, tuttavia, che sta invecchiando. Il duello con il Signore Oscuro sostenuto il mese scorso lo ha scosso. Dopo di allora ha riportato una brutta ferita, perché le sue reazioni sono più lente di un tempo. Ma in tutti questi anni non ha mai smesso di avere fiducia in Severus Piton, ed è qui che sta il mio grande valore per il Signore Oscuro ».
Prova 48, LETTERA G: Piton alzò una mano per interromperla, poi puntò di nuovo la bacchetta contro la porta nascosta che dava sulle scale. Si udirono una forte esplosione ed uno squittio, seguiti dal rumore di Codaliscia che trotterellava su per le scale."Le mie scuse" disse Piton. "Negli ultimi tempi ha preso l’abitudine di origliare alle porte. Non so che intenzioni abbia.”
[18] Harry Potter e l’Ordine della Fenice, pag. 772: "Sapevo che sarebbero passati dieci, venti o cinquant’anni prima che potesse tornare, ma ero sicuro che così sarebbe accaduto”
[19] Harry Potter e la Pietra Filosofale, pag. 283: "No, Harry, non se n’è andato per sempre. E’ ancora là fuori, da qualche parte, forse in cerca di un altro corpo da abitare... Visto che non è veramente vivo, è impossibile ucciderlo”.-
[20] Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag. 30: “Non avevo idea, Codaliscia, che aspirassi a compiti più rischiosi”, rispose Piton con voce di seta“ Ma possiamo provvedere: parlerò con il Signore Oscuro...”“Posso parlarci da solo, se voglio!”“Sicuro che puoi” disse Piton, sogghignando
[21] Harry Potter e il principe Mezzosangue, pag. 35: “Le mie informazioni sono state consegnate al Signore Oscuro” rispose Piton. Se lui decide di non parlarne con te...” “Lui mi dice tutto!” Ribattè Bellatrix, infiammandosi. “Dice che sono la più leale, più fedele...”. “Davvero?” fece Piton, la voce delicatamente modulata a suggerire incredulità. “Lo dice ancora, dopo il fiasco al ministero?”
[22] Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag. 458: “Per la mia straordinaria abilità, e per l’intervento tempestivo del professor Piton quando sono tornato ad Hogwarts terribilmente ferito, forse non sarei qui a raccontarlo“
[23] Ad esempio:Harry Potter e il Calice di Fuoco, pag. 503: «Si!» esclamò Karkaroff. «C’era Travers... è stato complice dell’assassinio dei McKinnon! Mulciber... si era specializzato nella Maledizione Imperius, ha costretto tantissime persone a fare cose orribili! Rookwood, che era una spia, e passava a Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato informazioni utili dall’interno del Ministero!». Stavolta Karkaroff aveva fatto centro. Un mormorio corse tra la folla. «Rookwood?» chiese Crouch, facendo un cenno a una strega seduta davanti a lui che prese a scrivere in fretta su un rotolo di pergamena. «Augustus Rookwood del Dipartimento dei Misteri?». «Proprio lui» disse Karkaroff con impazienza. «Credo che usasse una rete di maghi in posizioni strategiche, sia dentro il Ministero che fuori, per raccogliere informazioni...». «Ma Travers e Mulciber li abbiamo già presi» disse Crouch. «Molto bene, Karkaroff, se questo è tutto, verrai ricondotto ad Azkaban mentre decidiamo...».
[24]Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag: 295, prova 35: -“Mi ricordi quali altre materie segui, Harry? - gli chiese Lumacorno”.”Difesa contro le Arti Oscure, Incantesimi, Trasfigurazione, Erbologia...”. “Tutte le materie richieste, in breve, per un Auror - osservò Piton, con una vaga ombra di disprezzo.
[25] Harry Potter e l’Ordine della Fenice, pag. 501: La maledizione che non ti ha ucciso sembra aver creato una sorta di connessione fra te e l’Oscuro Signore. Le prove suggeriscono che a volte, quando la tua mente è più rilassata e vulnerabile – durante il sonno per esempio – tu condividi i suoi pensieri e le sue emozioni. Il Preside ritiene che questo non debba continuare. Desidera che io  ti insegni a chiudere la mente all’Oscuro Signore”.
[26] Harry Potter e l’Ordine della Fenice, pag. 500: "Che mi sia preso gioco del Signore Oscuro, il mago più grande, il Legilimens più abile che il mondo abbia mai conosciuto?".
[27] Harry Potter e l’Ordine della Fenice, pag 497: (parla Lupin) “So che non ti piace Piton, ma è un Occlumante straordinario e tutti noi, compreso Sirius, vogliamo che impari a proteggerti, quindi lavora sodo, d’accordo?”; "L’Oscuro Signore, per esempio, sa quasi sempre se qualcuno gli sta mentendo. Solo chi è abile in Occlumanzia è in grado di escludere i ricordi e le emozioni che contraddicono la bugia, e può così mentire in sua presenza senza essere scoperto”.
Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag 556: “Piton è un occlumante molto abile” osservò Lupin con voce stranamente aspra. “L’abbiamo sempre saputo”.
Harry Potter e l’Ordine della Fenice, pag. 501:"L’Oscuro Signore, per esempio, sa quasi sempre se qualcuno gli sta mentendo.Solo chi è abile in Occlumanzia è in grado di escludere i ricordi e le emozioni che contraddicono la bugia, e può così mentire in sua presenza senza essere scoperto”.
[28] Frase di Voldemort in Harry Potter e il Calice di Fuoco, pag. 554: “E qui abbiamo sei Mangiamorte assenti… tre morti per servirmi. Uno troppo vile per fare ritorno… la pagherà. Uno credo mi abbia abbandonato per sempre… verrà ucciso naturalmente…”,poi ricordata da Piton (HP6 pag 32) a Bellatrix “Credi davvero che il Signore Oscuro non mi abbia rivolto tutte queste domande una per una? E credi davvero che se non fossi riuscito a dargli delle risposte soddisfacenti sarei qui seduto a parlare con te?”
[29] "Naturalmente mi è stato subito chiaro che non possedeva alcun talento straordinario. E’ riuscito a cavarsela in un certo numero di situazioni difficili grazie alla combinazione di pura fortuna e amici più brillanti di lui. E’ del tutto mediocre, pur se odioso e pieno di sé come suo padre. Ho fatto il possibile per farlo espellere da Hogwarts, luogo al quale credo che non appartenga affatto, ma ucciderlo, o lasciare che venisse ucciso sotto i miei occhi? Sarei stato uno sciocco a rischiare, con Silente a un passo".
Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag.36-37 - LETTERA A
Era Raptor. "Lei!" esclamò Harry col fiato mozzo. Raptor sorrise. Non un solo muscolo gli si mosse sul volto. "Io" disse calmo. "Mi stavo proprio chiedendo se ti avrei incontrato qui, Potter". "Ma io pensavo... Piton...". "Chi, Severus?" Raptor rise, e non fu la sua solita risatina tremula, bensì una risata fredda e tagliente. "Sì, Severus sembra proprio il tipo giusto, non è vero? talmente utile averlo qui a svolazzare dappertutto, come un pipistrello gigante! Con lui in giro, chi sospetterebbe mai del po-povero, ba-balbuziente p-professor Ra-Raptor?". Harry non credeva alle proprie orecchie. Non poteva essere vero! "Ma Piton ha tentato di uccidermi!". "No,no,no! Sono stato io. La tua amica Granger mi ha urtato involontariamente quando è corsa ad appiccare fuoco a Piton, durante la partita di Quidditch. Con quello spintone ha interrotto il mio contatto visivo con te: ancora pochi secondi, e sarei riuscito a disarcionarti dalla scopa. Anzi, ci sarei riuscito anche prima, se Piton non avesse continuato a borbottare controincantesimi nel tentativo di salvarti". "Piton cercava di salvarmi? "Ma certo" disse Raptor, sempre in tono gelido. Perchè credi che volesse arbitrare lui la tua seconda partita? Cercava di evitare che io ci riprovassi.Veramente buffo... Non c’era bisogno che si desse tanta pena. Non avrei potuto fare niente comunque, con Silente che assisteva alla partita. Tutti gli altri insegnanti pensavano che Piton stesse cercando di ostacolare la vittoria del Grifondoro, lui si è reso veramente impopolare... e che gran perdita di tempo, visto che nonostante tutto, stanotte ti ammazzo"......."Eppure mi è sembrato che Piton mi odiasse tanto...""Oh, per odiarti ti odia. Era a Hogwarts con tuo padre lo sapevi? Si detestavano cordialmente. Però non ti ha mai voluto morto".
Harry Potter e la Pietra Filosofale, pag.274-276 - GUP (N) LETTERA B
[30] PROVA 44, LETTERA E, Harry Potter e l’Ordine della Fenice, pag. 770: “E Piton?” ringhiò.  “Di lui non parla, eh? Quando gli ho detto di Sirius non ha fatto altro che sogghignare come al solito… ”. “Sai benissimo che davanti a Dolores Umbridge non aveva scelta: doveva fingere di non prenderti sul serio” ribatté Silente.“Ma come ti ho già detto, si è affrettato a informare l’Ordine appena possibile. E’ stato lui a intuire dov’eri andato quando non sei tornato dalla foresta. Ed è stato lui a fornire alla professoressa Umbridge un falso Veritaserum quando lei ha tentato di costringerti a dirle dov’era Sirius”.  Ma Harry non lo ascoltava: provava una gioia selvaggia nell’accusare Piton, come se questo alleviasse il suo senso di colpa, e voleva che Silente fosse d’accordo con lui.
[31] PROVA 71, LETTERE B e D,  Harry Potter e il Principe mezzosangue, pagg. 545 - 546: “(harry)"stupe..."
(piton)"
Bloccato ancora, e ancora e ancora, finché non imparerai a tenere la bocca sigillata e la mente chiusa,Potter!" … …No, Potter!" gridò Piton. Si udì un esplosione e Harry fu scagliato indietro: battè di nuovo a terra, e questa volta la bacchetta gli volò via di mano. Udì le grida di hagrid e gli ululati di Thor; Piton si avvicinò, sovrastando Harry, disarmato e indifeso come lo era stato Silente. Il volto pallido di Piton, illuminato dalla capanna in fiamme, era intriso di odio proprio come quando aveva scagliato la maledizione su Silente."Tu hai il coraggio di usare i miei incantesimi contro di me, Potter? sono stato io a inventarli... Io, il principe mezzosangue! e tu rivolti le mie invenzioni contro di me, come il tuo schifoso padre? non credo... no!. Harry si era tuffato per recuperare la bacchetta;  Piton la colpì con una fattura e quella volò a parecchi metri di distanza e sparì nel buio. "Mi uccida, allora" ansimò Harry. Non provava paura, ma solo rabbia e disprezzo "Mi uccida come ha ucciso lui, vigliacco... ". "NON..." urlò Piton, e il suo viso si fece all’improvviso folle, disumano, come se provasse tanto dolore quanto il cane che guaiva e ululava rinchiuso nella casa incendiata alle loro spalle,"CHIAMARMI VIGLIACCO!". E sferzò l’aria: Harry sentì come una frusta incandescente colpirlo in volto e fu scaraventato di nuovo al suolo.
[32] PROVA 71, LETTERA A,Harry Potter e il Principe Mezzosangue pag. 546: “Ma prima che Harry riuscisse a finire la formula, sentì un dolore lancinante:cadde nell’erba, qualcuno urlava, sarebbe certamente morto di quel dolore, Piton l’avrebbe torturato fino alla morte o alla follia..."No!" ruggì la voce di Piton, e il dolore cessò all’improvviso com’era arrivato... "Hai dimenticato gli ordini? Potter appartiene al Signore Oscuro...Dobbiamo lasciarlo stare!Via!Via!"
[33] “Oh, quello è il mio Avversaspecchio. Li vedi quelli là che gironzolano? Non sono davvero nei guai finché non distinguo il bianco dei loro occhi...”. (Harry Potter e il Calice di fuoco pag. 295).
[34]  “Entrò, infilò il piede sotto il corpo abbandonato di Moody e con un calcio lo rovesciò, in modo da vederlo in faccia. Piton lo seguì, guardando l’Avversaspecchio, nel quale il suo volto era ancora visibile, intento a scrutare torvo la stanza”.  Harry Potter e il Calice di Fuoco, pag. 578).
[35]Silente si alzò, si chinò sull’uomo a terra e lo mise a sedere contro il muro dietro l’Avversaspecchio, dal quale le sagome riflesse di Silente, Piton e della McGranitt continuavano a scrutarli, cupe” (Harry Potter e il Calice di Fuoco, pag. 581).
 
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