Il Calderone di Severus

Prova #1 : "Il marchio nero"

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view post Posted on 19/5/2007, 13:35
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I ♥ Severus


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“Piton si fece avanti e superò Silente, sollevando la manica della veste. Tese l'avambraccio e lo mostrò a Caramell, che si ritrasse.
‘Ecco’ disse Piton con voce roca. ‘Ecco. Il Marchio Nero. Non è netto come un'ora fa, quando è diventato scuro, ma si vede ancora. Ogni Mangiamorte è stato marchiato a fuoco così dal Signore Oscuro. Era un modo per riconoscerci, e per convocarci a lui. Quando lui toccava il Marchio di qualunque Mangiamorte, dovevamo Smaterializzarci, e Materializzarci immediatamente al suo fianco. E' dall'inizio dell'anno che questo Marchio ha cominciato a diventare più evidente. Anche quello di Karkaroff. Perche' crede che Karkaroff sia fuggito stanotte? Abbiamo sentito entrambi il marchio bruciare. Abbiamo capito entrambi che era tornato”
Da HP4, pag. 603. Inserita dall'Ufficio GIP-GUP. LETTERA A


Silente pose le lunghe mani sui lati del Pensatoio e lo fece ruotare, come un cercatore d'oro che setaccia la sabbia per scoprire frammenti del prezioso metallo... e Harry vide il proprio volto trasformarsi gradualmente in quello di Piton, che aprì la bocca e parlò al soffitto, mentre la sua voce echeggiava appena.
‘Sta tornando... anche quello di Karkaroff... più forte e nitido che mai...’
‘Un collegamento che avrei potuto fare anche da solo’ sospirò Silente,
Da HP4; capitolo 30; pagina 509. Inserito dall'Ufficio GIP-GUP.. LETTERA B
 
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view post Posted on 19/5/2007, 21:16
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Deduzione #20 fornita da Ufficio GIP-GUP (I) Accusa

Il marchio ha cominciato ad essere più intenso mesi prima del ritorno di Voldemort, eppure l’imputato non sembra essere stato preoccupato da tale manifestazione.
(‘Severus, non puoi fingere che non stia succedendo niente!’ La voce di Karkaroff era bassa e ansiosa, come se si sforzasse di non farsi sentire da altri. ‘E' diventato sempre più evidente negli ultimi mesi, sono davvero preoccupato, non posso negarlo...’
‘Allora scappa’ disse bruscamente la voce di Piton. ‘Vattene, farò io le tue scuse. Io, comunque, rimango a Hogwarts’.
- Libro IV; capitolo 23; pagina 364)
Né appare evidente che abbia avvertito chi di dovere dell’importanza della rivelazione
(Caramell si allontanò anche da Piton. Scosse la testa. Pareva che non avesse capito una parola di quello che Piton aveva detto. Fissò, apparentemente disgustato, l'orrendo marchio sul braccio di Piton, poi alzò gli occhi verso Silente e sussurrò:
‘Non so a che cosa state giocando tu e i tuoi colleghi, Silente, ma ne ho abbastanza. Non ho altro da aggiungere. Mi metterò in contatto con te domani, per discutere la gestione di questa scuola. Ora devo tornare al Ministero’.
– libro IV, Capitolo 36; Pagina 603)





Deduzione #21 fornita da Ufficio GIP-GUP (I) Difesa

Contro Deduzione 20 Accusa

Che l’imputato non manifesti alcuna preoccupazione è una pura affermazione dell’accusa. Non esistono elementi sufficienti per analizzare la reazione di Severus Piton che è notoriamente molto riservato rispetto alle proprie emozioni.
Mentre è dimostrato che, senza indugio, ha informato chi di dovere: Silente.
(Silente pose le lunghe mani sui lati del Pensatoio e lo fece ruotare, come un cercatore d'oro che setaccia la sabbia per scoprire frammenti del prezioso metallo... e Harry vide il proprio volto trasformarsi gradualmente in quello di Piton, che aprì la bocca e parlò al soffitto, mentre la sua voce echeggiava appena.
‘Sta tornando... anche quello di Karkaroff... più forte e nitido che mai...’
– libro IV; capitolo 30; pagina 509)
Informando subito Albus Silente, Piton ha agito con grande lungimiranza poiché i fatti hanno dimostrato che il Preside di Hogwarts ha sfruttato questa ed altre informazioni con molta più prontezza e sagacia di quante ne avrebbe usate il Ministro Caramel.
Inoltre, il fatto di aver preavvertito Silente del ritorno di Voldemort dimostra inequivocabilmente che Piton sta dalla parte di Silente.







Deduzione #18 fornita da Ufficio GIP-GUP (I) Accusa


Quando parla, l’imputato esprime, anche involontariamente, il proprio sentimento di adesione al gruppo dei mangiamorte.
( “Quando lui toccava il Marchio di qualunque Mangiamorte, dovevamo Smaterializzarci, e Materializzarci immediatamente”)
e ciò è stato anche notato da testimoni
("Può spiegarmi una cosa, signore?" disse Harry, esplodendo ancora. "Perché chiama Voldemort l'Oscuro Signore? Solo dai Mangiamorte io l'ho sentito chiamare così."
– Libro V; capitolo 26; pagina 556)






Deduzione #19 fornita da Ufficio GIP-GUP (I) Difesa


Contro Deduzione 18 Accusa

E’ normale che l’imputato, parlando del proprio passato, ammetta di essere appartenuto al gruppo dei Mangiamorte: è ciò che, in effetti, ha fatto e non può negarlo.
Quanto al presente, è naturale che, dovendo ricoprire il ruolo di spia infiltrata tra le schiere di fedeli di Voldemort, egli debba adattare a loro il proprio linguaggio ed è quindi costretto a mantenere rigorosamente l’abitudine di usare termini rispettosi quali Oscuro Signore: non può rischiare di tradirsi davanti a Voldemort, pena rimetterci la vita, utilizzando un linguaggio non consono. Voldemort non è tipo da permettere neppure alla sua spia di sbagliare ad usare le parole quando parla con lui.
Questa “costrizione” ad un dato tipo di linguaggio fa invece parte della recita che l’imputato è costretto a portare avanti, con la complicità di Silente, per riuscire a far credere a Voldemort di essere sempre dalla sua parte.
A contrario, ammesso che Piton sia ancora un Mangiamorte, sarebbe molto stupido ad usare un linguaggio che faccia sospettare di lui, tradendosi in un modo così banale ed evidente. Poichè è piuttosto evidente che Piton non è affatto uno stupido, da ciò si evince che non è più un Mangiamorte.







Deduzione #16 fornita da Ufficio GIP-GUP (I) Accusa

Pur non avendo risposto alla chiamata del suo padrone, Piton non manifesta alcuna preoccupazione come farebbe qualunque persona ragionevole che avesse tradito Voldemort, dal che si suppone che non lo abbia tradito affatto. Infatti, a differenza di Karkaroff, non fugge (e nemmeno verrà ucciso come lui).
(Perché crede che Karkaroff sia fuggito stanotte? Abbiamo sentito entrambi il marchio bruciare. Abbiamo capito entrambi che era tornato. Karkaroff teme la vendetta del Signore Oscuro. Ha tradito troppi dei suoi vecchi compagni per essere certo di essere il benvenuto’.
- libro IV; capitolo 36; pagina 603)
E ciò perchè si sente sicuro della sua posizione nella schiera dei Mangiamorte.





Deduzione #17 fornita da Ufficio GIP-GUP (I) Difesa

Contro deduzione 16 Accusa

Che l’imputato non manifesti alcuna preoccupazione è una pura affermazione dell’accusa. Non esistono elementi sufficienti per analizzare la reazione di Severus Piton che è notoriamente molto riservato rispetto alle proprie emozioni.
Risulta comunque falso che l’imputato non mostri reazioni di fronte all’apparire del marchio oscuro: da qui risulta evidente della rabbia dovuta a forte preoccupazione.
(‘E allora?’ disse Karkaroff, sempre sforzandosi di non muovere le labbra. ‘Visto? Non è mai stato così nitido, nemmeno quando...’
‘Fallo sparire!’ ringhiò Piton, gli occhi neri che scorrevano attorno all'aula.
‘Ma tu devi essertene accorto...’ cominciò Karkaroff con voce agitata.
‘Possiamo parlare più tardi, Karkaroff!’ esplose Piton.
[CUT]
Per nulla desideroso di restare da solo con un Piton straordinariamente arrabbiato, Harry gettò… [CUT]
(libro IV, cap 27, pag 442)
La reazione del professor Piton non può essere comparata con quella di Karkaroff : si tratta di due situazioni completamente diverse. Karkaroff è un traditore riconosciuto e, come tale, non può sperare di trovare un mezzo per giustificarsi. Perciò tenta la via della fuga (che si rivelerà inefficace).
Severus Piton, sebbene passato da tempo dalla parte di Silente, era stato ufficialmente la spia di Voldemort ad Hogwarts prima della caduta di Voldemort stesso. Se avesse tentato la fuga, avrebbe stupidamente dimostrato il suo tradimento verso Voldemort, rischiando di rimetterci la vita come Karkaroff e, soprattutto, perdendo immediatamente ogni possibilità di aiutare Silente riprendendo il suo vecchio ruolo di “falsa” spia di Voldemort.






Deduzione #14 fornita da Ufficio GIP-GUP (I) Accusa

Il Professor Piton possiede ancora il marchio di riconoscimento dei Mangiamorte perché si sente ancora completamente appartenente al gruppo ed è orgoglioso di essere tale.
Il marchio oscuro è un marchio di tristissima fama
(‘Ron, Tu-Sai-Chi e i suoi seguaci mostravano il Marchio Nero tutte le volte che uccidevano’ spiegò il signor Weasley. ‘Il terrore che ha provocato... non ne hai idea, sei troppo giovane. Ma immagina di tornare a casa e ritrovarti il Marchio Nero che incombe sul tuo tetto, sapendo quello che stai per trovare dentro...’ il signor Weasley rabbrividì. ‘Il terrore più grande per chiunque... il più grande in assoluto...’
- Libro IV, capitolo 9; pagina 125)
Eppure l’imputato non ha fatto nulla per nasconderlo, eliminarlo o, in qualche modo, alleviarne il potere. Addirittura lo mostra, non senza orgoglio, in pubblico.





Deduzione #15 fornita da Ufficio GIP-GUP (I) Difesa

Contro deduzione 14 Accusa

Il Professor Piton possiede ancora il marchio di riconoscimento dei Mangiamorte perché il suddetto marchio è indelebile e permane anche se il detentore non nutre più sentimenti di appartenenza al gruppo dal quale si è invece staccato da moltissimi anni e contro il quale combatte attivamente.
Proprio perché è un segno che recava un forte discredito personale, e che l’imputato stesso aveva da anni rinnegato come scelta sbagliata, Piton ha sempre nascosto il Marchio Oscuro.
Eppure, in un momento di forte pericolo per la comunità magica, cioè quando si è trattato di cercare di convincere il Ministro che Voldemort era tornato, e né le parole di Harry né quelle di Silente erano servite allo scopo, Piton non ha esitato a mostrarlo dimostrando il modo incontrovertibile il ritorno di Voldemort. Questo gesto mostra chiaramente il suo schierarsi al fianco di Silente.
Se fosse stato un Mangiamorte, si sarebbe guardato bene dal compiere un gesto che avvisava del ritorno di Voldemort, danneggiando quindi gravemente il suo supposto padrone.
Non c’è orgoglio nelle parole di Piton: se così fosse la sua voce sarebbe stata chiara e sonora, invece è roca, chiaro indice della sua preoccupazione per i fatti che stanno accadendo.
Quando alle argomentazioni riguardanti il camuffamento o l’attenuazione del potere del marchio oscuro, non esistono prove che il marchio possa essere rimosso. Essendo il suddetto marchio frutto della magia del più potente mago oscuro dell’era moderna, è evidente che per gli altri maghi risulta impossibile eliminarlo.
A sostegno di questa ultima affermazione ci sono le parole del falso Malocchio Moody
(HP4 pag 402 - “Ma io... io dico che ci sono macchie che non vengono via, Piton. Macchie che non vengono mai via, capisci quello che voglio dire?’
Piton all'improvviso fece una cosa molto strana. Si afferrò convulsamente il braccio sinistro con la mano destra, come se gli facesse male.”)





Deduzione #12 fornita da Salvatore (07/01/2006)


Piton è una spia all'interno dei Mangiamorte, un doppiogiochista che riferisce dei comportamenti e delle intenzioni di questi ultimi al lato "Buono" del mondo dei maghi
(Harry Potter e il calice di fuoco, cap.30, pag. 503: «Non ancora!» urlò Karkaroff, disperato. «Aspettate, ne ho altri!»Harry lo vide sudare alla luce delle torce, la pelle candida che faceva un netto contrasto con la barba e i capelli neri.«Piton!» gridò. «Severus Piton!»
«Piton è stato assolto da questo tribunale» disse Crouch in tono gelido. «Albus Silente si è fatto garante per lui».«No!» urlò Karkaroff, tendendo le catene che lo legavano alla sedia. «Ve lo assicuro! Severus Piton è un Mangiamorte!»Silente si alzò. «Ho già deposto a questo proposito» disse chiaramente. «Severus Piton è stato un Mangiamorte, è vero. Però è tornato dalla nostra parte prima della caduta di Voldemort e ha fatto la spia per noi, a suo rischio e pericolo. Ora non è un Mangiamorte più di quanto lo sia io».).
E' altrettanto risaputo che ogni mangiamorte abbia il marchio nero. Facendo vedere il marchio nero a Silente ed a Caramell soprattutto, il prof. Piton vuole convincerli della bontà del racconto di Harry Potter, del fatto che Voldemort è tornato e che quindi appare opportuno regolarsi di conseguenza.
 
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