Il Calderone di Severus

Prova #32 : "La fiducia di Silente in Piton"

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 19/5/2007, 13:23
Avatar

I ♥ Severus


Potion Master

Group:
Administrator
Posts:
55,406
Location:
Da un dolce sogno d'amore!

Status:


«Non ancora!» urlò Karkaroff, disperato. «Aspettate, ne ho altri!» Harry lo vide sudare alla luce delle torce, la pelle candida che faceva un netto contrasto con la barba e i capelli neri.«Piton!» gridò. «Severus Piton!»
«Piton è stato assolto da questo tribunale» disse Crouch in tono gelido. «Albus Silente si è fatto garante per lui».
«No!» urlò Karkaroff, tendendo le catene che lo legavano alla sedia. «Ve lo assicuro! Severus Piton è un Mangiamorte!»
Silente si alzò. «Ho già deposto a questo proposito» disse chiaramente. «Severus Piton è stato un Mangiamorte, è vero. Però è tornato dalla nostra parte prima della caduta di Voldemort e ha fatto la spia per noi, a suo rischio e pericolo. Ora non è un Mangiamorte più di quanto lo sia io»
(Harry Potter e il Calice di Fuoco, pag.503) Fornita da Tobias Snape LETTERA A



"Non hai pensato, Harry" cominciò il signor Weasley, "che Piton stesse solo fingendo..."
"Fingendo di offrire il suo aiuto in modo da poter scoprire che cosa Malfoy aveva in mente?" completò Harry rapido.
"Sì, immaginavo che lei l'avrebbe detto. Ma come facciamo a esserne sicuri?"
"Non è affar nostro" intervenne Lupin inaspettatamente, Si era girato a guardare Harry, la schiena verso il camino.
"Sono affari di Silente. Lui si fida di Severus, e questo dovrebbe bastare a tutti noi"."Ma" interloquì Harry, "mettiamo che... mettiamo che Silente si sbagli su Piton..."
"L'hanno detto in tanti, tante volte. Tutto si riduce ad avere o non avere fiducia nel giudizio di Silente. Io ce l'ho e quindi mi fido di Severus".
(Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pagg. 306-307) fornita da Laura di Rimini LETTERA B



La McGranitt lo guardò torva. "Potter" (Harry notò il ritorno all'uso del cognome), "alla luce della morte del professor Silente, credo che tu debba capire che la situazione è cambiata..."
"Non trovo" ribatté Harry, stringendosi nelle spalle. "Il professor Silente non mi ha mai detto di smettere di seguire i suoi ordini se fosse morto".
(Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pagg. 565-566) fornita da Laura di Rimini LETTERA C



"Piton ha ucciso Silente" rispose Harry.
Lei lo fissò attonita per un attimo, poi ondeggiò in maniera allarmante; Madama Chips, ripreso il controllo di sè, accorse, evocò una sedia dal nulla e la spinse sotto la McGranitt.
"Piton" ripetè questa con voce debole, lasciandosi cadere sulla sedia. "Ci chiedevamo tutti...ma lui si fidava... sempre... Piton... Non posso crederci...".
"Piton è un occlumante molto abile" osservò Lupin, con voce stranamente aspra. "L'abbiamo sempre saputo".
"Ma Silente giurava che era dalla nostra!" sussurrò Tonks. "Ho sempre pensato che dovesse sapere qualcosa di Piton che noi ignoravamo..."
"Ha sempre lasciato intendere che aveva una ragione inoppugnabile per fidarsi di lui"
mormorò la McGranitt, premendosi gli angoli degli occhi traboccanti di lacrime con un fazzoletto scozzese."Voglio dire...con la storia che aveva...chiunque avrebbe dubitato...ma Silente mi disse a chiare lettere che il pentimento di Piton era sincero...e non voleva sentire nulla contro di lui!"
"Mi piacerebbe sapere che cosa gli ha detto Piton per convincerlo" fece Tonks.
"Io lo so" intervenne Harry, e tutti si voltarono verso di lui.
"Piton ha passato a Voldemort l'informazione che l'ha indotto a dare la caccia ai miei genitori. Poi Piton ha detto a Silente che non aveva capito che cosa stava facendo, che era dispiaciuto di averlo fatto, dispiaciuto della loro morte".
"E Silente ci ha creduto!" sbottò Lupin, incredulo. "Silente ha creduto che a Piton dispiacesse della morte di James? Piton odiava James..."
(Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag.555) fornita da Eli LETTERA D



Molto lentamente - ma senza smettere di scrutarsi torvi, come se ognuno augurasse all'altro ogni male - Sirius e Piton avanzarono e si strinsero la mano. Si separarono molto in fretta.
‘Per andare avanti questo basterà’ disse Silente, e si mise di nuovo tra i due. ‘Ora ho un compito per entrambi. L'atteggiamento di
Caramell, anche se non giunge inaspettato, cambia tutto. Sirius, ho bisogno che tu parta subito. Devi avvertire Remus Lupin, Arabella Figg, Mundungus Fletcher - il vecchio gruppo. Nasconditi da Lupin per un po', ti cercherò lì’.
... CUT...
‘Severus’ disse Silente rivolto a Piton, ‘sai che cosa devo chiederti di fare. Se sei pronto... se sei in grado...’
‘Lo sono’ disse Piton.
Era un po' più pallido del solito e i suoi freddi occhi neri erano animati da uno strano scintillio.

‘Allora, buona fortuna’ disse Silente, e con una traccia di preoccupazione sul viso guardò Piton scomparire silenziosamente.
(Harry Potter e il Calice di Fuoco,cap.34 pag 606) inserita da Aurora92 LETTERA E



«Lo sai che non nascondo niente, Moody» disse, in tono calmo e minaccioso, «dal momento che tu stesso hai frugato con gran cura nel mio ufficio».Il viso di Moody si contorse in un sorriso. «Privilegi da Auror, Piton. Silente mi ha detto di tenere d'occhio...»
«Si dà il caso che Silente si fidi di me» disse Piton a denti stretti. «Mi rifiuto di credere che ti abbia dato ordine di perquisire il mio ufficio!»
«Ma certo che Silente si fida di te» ringhiò Moody. «E un uomo fiducioso, vero? È convinto che a tutti sia dovuta una seconda possibilità. Ma io... io dico che ci sono macchie che non vengono via, Piton. Macchie che non vengono mai via, capisci quello che voglio dire?»
Piton all'improvviso fece una cosa molto strana. Si afferrò convulsamente il braccio sinistro con la mano destra, come se gli facesse male. Moody scoppiò a ridere. «Torna a dormire, Piton».
«Tu non hai l'autorità di mandarmi da nessuna parte!» sibilò Piton, lasciando andare il braccio di botto, come se fosse arrabbiato con se stesso. «Ho diritto quanto te di aggirarmi in questa scuola di notte!»
«Allora aggirati lontano da qui» disse Moody, con voce carica di minaccia. «Spero tanto di incontrarti in un corridoio buio una volta o l'altra... a proposito, ti è caduto qualcosa...»
...[CUT]...
Qui non c'è niente, Piton!’ abbaiò Moody. ‘Ma sarò felice di riferire al Preside con quanta prontezza hai pensato a Harry Potter!’
‘Cosa vorrebbe dire?’ ringhiò Piton, voltandosi di nuovo a guardare Moody, le mani ancora tese, a pochi centimetri dal petto di Harry.
‘Vorrebbe dire che Silente è molto interessato a sapere chi ce l'ha con quel ragazzo!’ disse Moody, zoppicando più vicino ai piedi delle scale. ‘E anch'io, Piton... molto interessato...’ La luce della
torcia baluginò sul suo viso straziato, così che le cicatrici e il pezzo di naso mancante parvero più fondi e cupi che mai.
Piton stava guardando Moody, e Harry non riuscì a vederlo in faccia. Per un istante, nessuno si mosse né parlò. Poi Piton abbassò lentamente le mani.
Pensavo solo’ disse, la voce forzatamente calma, ‘che se Potter fosse di nuovo in giro di notte... è un'abitudine sbagliata... bisognerebbe impedirglielo. Per... per la sua incolumità’.
‘Ah, capisco’ disse Moody dolcemente. ‘Ti stanno molto a cuore gli interessi di Potter, vero?’
Ci fu una pausa. Piton e Moody continuavano a scrutarsi. Mrs Purr diede in un sonoro miagolio, sempre spiando tra le gambe di Gazza, alla ricerca della fonte del profumo di bagnoschiuma di Harry.
‘Credo che tornerò a letto’ disse Piton bruscamente.
‘E' l'idea migliore che ti sia venuta in tutta la notte’ ribatté Moody. ‘Ora, Gazza, se vuole darmi quell'uovo...’
‘No!’ disse Gazza, stringendo l'uovo come se fosse il suo figlioletto primogenito.
‘Professor Moody, questa è la prova della slealtà di Pix!’
‘E' di proprietà del campione a cui l'ha rubato’ disse Moody. ‘Ora me lo consegni’.
Piton scese le scale e oltrepassò Moody senza aggiungere una parola…
(Harry Potter e il Calice di Fuoco, pagg. 402-403-404), inserita da Francesca di Milano e integrata da Uff. GIP-GUP (I) LETTERA F


Harry rimase ancora una volta seduto in silenzio, gli occhi fissi al turbolento contenuto del Pensatoio. C'erano altre due domande che moriva dalla voglia di fare... ma riguardavano le colpe di persone viventi...
«Ehm» disse, «il signor Bagman...»
«... non è mai stato accusato di attività Oscure da allora» concluse tranquillo Silente.«Bene» disse Harry in fretta, tornando a scrutare il contenuto del Pensatoio, che vorticava più lentamente ora che Silente aveva smesso di riversarvi altri pensieri. «E... ehm...»
Ma il Pensatoio parve formulare la domanda al suo posto. Il volto di Piton affiorò di nuovo. Silente gli gettò un'occhiata, poi alzò lo sguardo verso Harry.
«E nemmeno il professor Piton» disse.Harry scrutò gli occhi azzurro chiaro di Silente, e la domanda cruciale gli sfuggì di bocca prima che riuscisse a fermarsi. «Che cosa le ha fatto credere che avesse davvero smesso di sostenere Voldemort, professore?»Silente sostenne lo sguardo di Harry per qualche secondo, e poi rispose: «Questa, Harry, è una faccenda tra il professor Piton e me».(Harry Potter e il calice di fuoco, pag.514) inserita da Francesca di Milano LETTERA G


"C'è ancora il fatto che Silente si fida di Piton, e io so che Silente si fida là dove molte altre persone non lo farebbero, ma non ce lo vedo a permettere che Piton faccia l'insegnante a Hogwarts se avesse mai lavorato per Voldemort"
Da HP 4; pag. 453. Fornita da Francesca. LETTERA H


"Taci, Ron" intervenne Hermione infuriata. "Quante volte hai sospettato di Piton, e quando mai hai avuto ragione? Silente si fida di lui, lavora per l'Ordine, e questo ci deve bastare".
"Era un Mangiamorte" insistè Ron. "E non abbiamo mai avuto la prova che abbia davvero cambiato bandiera".
"Silente si fida di lui" ripetè Hermione. "E se noi non possiamo fidarci di Silente, non possiamo fidarci di nessuno".
Da HP 5; pag. 522. Fornita dall'Ufficio GIP-GUP. LETTERA I



"Non hai idea del rimorso che provò il professor Piton quando capì come Lord Voldemort aveva interpretato la profezia, Harry. Credo che sia il rimpianto più grande della sua vita e la ragione per cui tornò... "
"Ma lui è un ottimo Occlumante, vero, signore?" lo interruppe Harry, con la voce tremante per lo sforzo di mantenerla calma. "E Voldemort non è forse convinto che Piton stia dalla sua parte, anche adesso? Professore... come fa a essere sicuro che Piton stia con noi?"
Silente non parlò per un attimo; sembrava che cercasse di prendere una decisione. Infine rispose: "Ne sono sicuro. Ho PIENA FIDUCIA in Severus Piton".
Harry respirò a fondo per qualche istante, tentando di calmarsi. Inutile.
"Be', io no!" gridò come prima. "Sta tramando qualcosa con Draco Malfoy in questo stesso momento, proprio sotto il suo naso, e lei continua..."
"Ne abbiamo già parlato, Harry" ribatté Silente, di nuovo inflessibile. "Ti ho detto la mia opinione".
CUT
"Non desidero discuterne oltre"
Da HP 6; pag. 498-499. Fornita da Laura. LETTERA L


"... ma poi fummo interrotti con autentica insolenza da Severus Piton!"
"Cosa?"
"Si, si sentì un rumore fuori dalla porta, che si spalancò, e c'era quel rozzo oste con Piton, che cianciava di aver sbagliato strada, anche se io penso che fosse stato sorpreso ad origliare... Sai, allora cercava lavoro anche lui, e senza dubbio sperava di cogliere qualche dritta! Bè, dopodichè Silente parve molto più incline a offrirmi un lavoro,e io non potei non pensare, Harry, che fosse perchè apprezzava il netto contrasto fra i miei modi modesti e il mio tranquillo talento rispetto all'insistenza di quell' uomo agitato, pronto ad origliare dalla serratura... Harry, caro?"

CUT

"Piton, ecco che cosa è successo! E' stato lui a dire a Voldemort della profezia, è stato lui, lui ha ascoltato fuori dalla porta, me l'ha detto la Cooman!"

CUT

"Non mi dica che è stato un errore, stava origliando alla porta!"
"Per favore lasciami finire" Silente attese che Harry annuisse con un cenno asciutto, poi riprese. "Il professor Piton ha commesso un terribile errore. Era ancora al servizio di Lord Voldemort la sera che sentì la metà della profezia. Naturalmente si affrettò a riferire al suo padrone quanto aveva udito, perchè la cosa riguardava Voldemort in prima persona. Ma non sapeva - non aveva alcun modo di sapere - a quale ragazzo Voldemort avrebbe dato la caccia da allora in poi, o che i genitori che avrebbe ucciso nella sua impresa assassina erano persone che conosceva,che erano tua madre e tuo padre... "
Harry scoppiò in una risata senza gioia.
“Odiava mio padre quanto odiava Sirius! Non ha notato, professore, che la gente che Piton odia in genere finisce per morire?”
"non hai idea del rimorso che provò il professor Piton quando capì come Lord Voldemort aveva interpretato la profezia, Harry. Credo che sia il rimpianto più grande della sua vita e la ragione per cui tornò…
“Ma lui è un ottimo Occlumante, vero Signore?” lo interruppe Harry, con al voce tremante per lo sforzo di mantenerla calma. “E Voldemort non è forse convinto che Piton stia dalla sua parte, anche adesso? Professore… come fa a essere sicuro che Piton stia con noi?”
Silente non parlò per un attimo; sembrava che cercasse di prendere una decisione. Infine rispose: “Ne sono sicuro. Ho piena fiducia in Severus Piton”.
Da HP6; pag. 494-5 e 497-8. Fornita da Aurora92. LETTERA M




Harry tacque, agitato, guardando torvo Silente. Che cosa stava succedendo? Silente aveva davvero ordinato a Piton di scoprire le intenzioni di Malfoy, e dunque aveva già saputo da Piton tutto quello che Harry gli aveva appena detto? O era davvero preoccupato da quanto aveva sentito ma fingeva di non esserlo?
«Allora, signore» riprese, in quello che sperava essere un tono educato e tranquillo, «lei continua a fidarsi...? »
« Sono stato già abbastanza tollerante da rispondere a questa domanda» disse il Preside, che non sembrava più tanto tollerante. La mia risposta non è cambiata».
Da HP6; pag. 330. Fornita da Ida59. LETTERA N



Ho provato, Draco.Il Professor Piton ti tiene d'occhio per mio ordine... "
"Non esegue i suoi ordini, ha promesso a mia madre... "
"Naturalmente è quello che ha detto a te Draco, ma... "
"Fa il doppio gioco, stupido vecchio, non lavora per lei!"
"Dobbiamo rassegnarci a dissentire su questo punto, Draco. Si da il caso che io mi fidi del Professor Piton... "
"Bè, allora sta perdendo colpi!" sogghignò Malfoy. "Piton mi ha offerto aiuto... perchè vuole tutta la gloria per sè... perchè vuole partecipare... 'Che cosa stai combinando? Sei stato tu con la collana, è stato stupido, avrebbe potuto far saltare tutto quanto... ' Ma io non gli ho detto cosa facevo nella Stanza delle Necessità: domani si sveglierà e sarà tutto finito e non sarà più il prediletto del Signore Oscuro, non sarà nulla in confronto a me, nulla!"
"Una vera gratificazione" replicò Silente con calma "A tutti noi piace essere elogiati per il nostro duro lavoro... Ma tu devi aver avuto comunque un complice... qualcuno a Hogsmeade, qualcuno che ha consegnato a Katie la... la... aaaah... "
Da HP6 cap. 27; pag. 532-533. Fornita da Niky. LETTERA O


«Tuttavia, se spaventò o cercò di affascinare i compagni Serpeverde con esibizioni di Serpentese in sala comune, non ne giunse voce al corpo insegnanti. Riddle non diede alcun segnale di arroganza o aggressività. Essendo un orfano di insolito talento e di bell'aspetto, fin dal suo arrivo attirò l'attenzione e la comprensione dei professori. Sembrava educato, tranquillo, e avido di sapere. Quasi tutti furono assai favorevolmente colpiti da lui».
«Non aveva detto loro, signore, com'era quando l'aveva conosciuto all'orfanotrofio?» chiese Harry.
« No, non lo feci. Anche se non aveva mostrato alcun barlume di rimorso, era possibile che fosse dispiaciuto per il comportamento tenuto fino ad allora e deciso a voltare pagina. Scelsi di dargli quella possibilità».
Silente s'interruppe e guardò interrogativo Harry, che era sul punto di parlare. Di nuovo la tendenza a dar fiducia alle persone anche quando non se la meritavano! Ma poi a Harry venne in mente qualcosa...
«Ma lei non si fidava veramente di lui, giusto? Lui mi ha detto... il Riddle che è uscito da quel diario mi ha detto: 'Silente non mi ha mai apprezzato quanto gli altri insegnanti' ».
«Diciamo che non davo per scontato che fosse degno di fiducia» precisò Silente. «Come ho già detto, avevo deciso di tenerlo d'occhio, e così feci.
Non posso fingere di aver tratto molto dalla mia osservazione, all'inizio. Era molto prudente con me; sono sicuro che nell'emozione di scoprire la sua vera identità sentiva di essersi lasciato sfuggire troppe cose. Fu attento a non commettere più lo stesso errore, ma non poteva rimangiarsi quello che mi aveva già detto, e nemmeno quello che mi aveva raccontato la signora Cole. Tuttavia ebbe il buonsenso di non cercare mai di incantarmi come incantava tanti miei colleghi.

Da Harry Potter e il Principe Mezzosangue pag. 331/2. Prova fornita da Ida59. LETTERA P
 
Web  Top
view post Posted on 19/5/2007, 20:33
Avatar

I ♥ Severus


Potion Master

Group:
Administrator
Posts:
55,406
Location:
Da un dolce sogno d'amore!

Status:


Deduzione #67 fornita da Laura di Rimini Difesa

Lettera A

Come noi tutti ben sappiamo, Silente non è uno sprovveduto ma un grandissimo mago, temuto persino da Lord Voldemort. Inoltre, egli ha a cuore l'incolumità di Harry Potter più di ogni altra cosa... possiamo supporre che si sia comportato con leggerezza fidandosi di Severus Piton?
Ovviamente no!
Qui non è in ballo la bontà di Silente, la sua tendenza a concedere a tutti una seconda opportunità, ma il suo giudizio, la sua capacità di discernere.
Albus Silente ha più volte affermato di fidarsi di Severus Piton, senza mai lasciar intendere alcuna incertezza.
Ciò significa che il giudizio di Silente su Severus Piton è inconfutabile.




Deduzione #157 fornita da Cassandra Difesa


Lettera D

Mi premuro di sottolineare quanto asserito sia da Tonks che dalla professoressa McGranitt, ossia nel rispettivo ordine :"Ma Silente giurava che era dalla nostra!" sussurrò Tonks. "Ho sempre pensato che dovesse sapere qualcosa di Piton che noi ignoravamo..." ed "Ha sempre lasciato intendere che aveva una ragione inoppugnabile per fidarsi di lui".
Come tutti noi ben sappiamo, Silente era un mago dalle straordinarie capacità,un eccellente occlumante ed un altrettanto eccellente legilimens. Dubito che non sarebbe riuscito a scrutare nella mente di Piton, per quanto abile si fosse rivelato.
Altro fatto da porre in evidenza è la sua tendenza a non dare spiegazioni complete dei suoi piani e delle informazioni di cui è venuto a conoscenza, a meno che non ne sia costretto, come per esempio nell'Ordine della Fenice. Chi ci dice che il suo sacrificio non fosse parte di un piano di più ampio respiro? In questo caso il gesto di Piton dovrebbe essere considerato in una nuova luce, quella dell'esecuzione di un ordine particolarmente difficile, il che lo scagionerebbe anche dal tradimento dell'Ordine.





Deduzione #242 fornita da Elisa Accusa


In riferimento alla deduzione n°157 di Cassandra per la difesa:

"Come tutti noi ben sappiamo, Silente era un mago dalle straordinarie capacità,un eccellente occlumante ed un altrettanto eccellente legilimens. Dubito che non sarebbe riuscito a scrutare nella mente di Piton, per quanto abile si fosse rivelato."
Se l'imputato è considerato un occlumante abbastanza abile da poter nascondere qualcosa a Voldemort, allora lo è anche per mentire a Silente.
La debolezza della vittima di fidarsi ciecamente di chiunque senza valide prove, comunque, è ribadita più e più volte nel corso del libro, così come vengono messe in evidenza le disastrose consegueze di tali errori di giudizio.
Pag. 331 de Il principe mezzosangue, parlando delle tendenze malvagie di Tom riddle:
"non aveva detto loro [ai professori] com'era quando l'aveva conosciuto all'orfanotrofio?" chiese Harry.
"no, non lo feci. Anche se non aveva mostrato barlume di rimorso, era possibile che fosse dispiaciuto per il comportamento tenuto fino ad allora e deciso a voltare pagina. Scelsi di dargli quella possibilità".
Questo documento a riprova del fatto che la vittima tendeva in ogni caso a pensare il meglio delle persone; aspetto non sottovalutato dai suoi stessi nemici, come fa notare Piton a Bellatrix nel capitolo 2 de Il principe mezzosangue:
pag. 37
".. E tu trascuri la più grande debolezza di Silente: deve credere il meglio delle persone. Gli ho raccontato una storia di profondissimo rimorso [..] e lui mi ha accolto a braccia aperte."






Deduzione #558 fornita da Ida59 Difesa

Lettera D

Silente è un grande mago, uno dei migliori di tutti i tempi, l’unico mago di cui Voldemort abbia paura. Credo che su questo siamo tutti d’accordo: lo pensa perfino Voldemort (Lettera L Prova 37 Imputazione 2)
Questo grandissimo mago, Silente, si fida di Piton in modo completo, la sua fiducia è tale che continua ad invocare la presenza di Piton fino all’ultimo momento, continuando a ribadire che ha piena e completa fiducia in lui. (si vedano a sostegno le varie Lettere di questa prova)
Qualsiasi cosa chiunque gli dica, Silente risponde sempre e solo che ha piena fiducia in Severus Piton.
Ma Silente non è uno stupido, è un gran conoscitore dell’animo umano e non si fida del primo venuto né si lascia facilmente abbindolare: vedi Lettera P e deduzione n. 557 di Niky.
Quindi Silente deve per forza avere dei motivi molto validi sui quali ha basato la sua fiducia su di lui, però Silente non ha mai detto a nessuno perché si fida di Piton, così che nessuno conosce l’inoppugnabile ragione per la quale Silente crede in Piton. E tutti credono in Piton solo perché Silente ha fiducia in lui, ma tutti continuano a mantenere i loro dubbi, chi più chi meno, su Piton.
Perché?
Perché Silente non rende pubblica questa “ragione di ferro” sulla quale base la sua totale fiducia in Piton?
La risposta è molto semplice: se tutti sapessero i motivi per i quali Silente si fida di Piton, anche gli altri potrebbero valutarne la validità e sarebbero assolutamente certi che Piton è dalla parte dell’Ordine.
Ma in questo caso Piton sarebbe presto un uomo morto!

Se, infatti, fosse chiaro a tutti perché è giusto fidarsi di Piton, ben presto anche Voldemort verrebbe a conoscenza di tali motivi (al primo membro dell’Ordine catturato e torturato…) che, se veramente validi, gli dimostrerebbero che Piton lo sta tradendo da molto tempo facendo il doppio gioco a favore di Silente.
Infatti, non è un problema se Voldemort viene a sapere da qualche prigioniero (Auror o membri dell’Ordine o altri) che Piton è da loro ritenuto una spia che segue gli ordini di Silente, proprio perché è stato Voldemort stesso che crede di aver mandato Piton a spiare Silente ed è ovviamente informato del doppio gioco di Piton (quel suo arrivare con due ore di ritardo quando Voldemort è risorto, però “su ordine di Silente”: vedi Lettera F Prova 37 Imputazione 2).
Inoltre, finchè nella mente dei suoi prigionieri Voldemort trova sempre un po’ di dubbi sulla lealtà di Piton verso Silente e nessuno mai conosce i motivi veri per il quale Silente è così sicuro che Piton gli sia fedele, allora è facile per Voldemort essere certo che Piton sia fedele a lui, visto che il vecchio Preside ha per Voldemort la grande debolezza di essere “troppo buono” e di voler sempre credere il meglio delle persone (vedi Lettera L Prova 37 Imputazione 2).
Ma se Voldemort venisse a conoscenza dei veri e fondamentali motivi per cui Silente si fida di Piton, allora Voldemort subito capirebbe che Piton è realmente fedele a Silente.
Ecco perché Silente non ha mai rivelato a nessuno la ragione di ferro per cui crede in Piton, ma questa ragione c’è, esattamente come dice Minerva (lettera D di questa prova) che è una delle più strette collaboratrici di Silente, che passa con lui più tempo di chiunque altro e, quindi, è anche quella che lo conosce di più.







Deduzione #295 fornita da Laura di Rimini Difesa


Lettera D

Questa prova va valutata con grande attenzione, altrimenti si rischia di accettare come un dato di fatto quella che in realtà è soltanto una ipotesi di Harry Potter.
___________

Osserviamo attentamente.
Tonks dice: "Ma Silente giurava che era dalla nostra! (...) Ho sempre pensato che dovesse sapere qualcosa di Piton che noi ignoravamo". E la McGnanitt: >"Ha sempre lasciato intendere che aveva una ragione inoppugnabile per fidarsi di lui. (...) Silente mi disse a chiare lettere che il pentimento di Piton era sincero...e non voleva sentire nulla contro di lui".
Entrambe, cioè, sostengono quanto già sappiamo dai libri della Rowling: Silente ha sempre detto di fidarsi di Severus Piton e l'ha detto con una tale certezza, da lasciare intendere che questa fiducia poggiasse su solide basi, su prove sicure e inconfutabili. Tuttavia non ha mai rivelato tali prove.
_____________

Ebbene, Harry crede di aver scoperto in cosa consistano queste prove: "Piton ha passato a Voldemort l'informazione che l'ha indotto a dare la caccia ai miei genitori. Poi Piton ha detto a Silente che non aveva capito che cosa stava facendo, che era dispiaciuto di averlo fatto, dispiaciuto della loro morte".
Dunque il pentimento di Piton sarebbe la prova che dimostra la fedeltà di Piton a Silente... ma non è così! Questo è solo ciò che crede Harry...
__________

Infatti, innanzitutto Piton è passato dalla parte di Silente prima della morte dei Potter (vedi "Harry Potter e il calice di fuoco", p. 503: "Severus Piton è stato un mangiamorte, è vero. Però è tornato dalla nostra parte prima della cadua di Voldemort e ha fatto la spia per noi, a suo rischio e pericolo"), quindi non può essere stato il senso di colpa per la loro morte ad averlo spinto dalla parte di Silente. Semmai a spingerlo è stata la scoperta che Voldemort aveva individuato, come oggetto della profezia, il figlio dei Potter e meditava di ucciderlo. Una nobilissima ragione, ma non certo una prova inoppugnabile della sua effetiva fedeltà a Silente. A Silente non sarebbe bastato!
___________

Inoltre - e questo è il punto più importante - Silente non ha parlato affatto ad Harry del pentimento di Piton come prova della sua affidabilità. Il preside ha solo cercato di difendere Severus dalle accuse e dall'odio di Harry: "Non hai idea del rimorso che provò il professor Piton quando capì come Lord Voldemort aveva interpretato la profezia, Harry. Credo che sia il rimpianto più grande della sua vita e la ragione per cui tornò..." (da "Harry Potter e il principe mezzosangue", p. 498, come le citazioni seguenti). Ma subito dopo, quando Harry gli domanda: "... come fa a essere sicuro che Piton stia con noi?"
Silente risponde: "Ne sono sicuro. Ho piena fiducia in Severus Piton"
. Quindi, ancora una volta, il preside non chiarisce perché è sicuro, non dice a Harry: "te l'ho appena spiegato, mi fido di Piton perché ha provato rimorso e rimpianto...". No, non è il pentimento di Piton la prova della sua fedeltà!!!
E' un'altra la prova, qualcosa che solo Silente sa e non vuole rivelare. Infatti prima di rispondere a Harry ci pensa un po', come se dovesse decidere se svelare questo segreto oppure no: "Silente non parlò per un attimo; sembrava che cercasse di prendere una decisione".
________

In conclusione, la prova #32 non è sufficiente a dimostrare che Severus Piton sia un mangiamorte che ha abilmente abbindolato Silente approfittando della sua magnanimità.








Deduzione #588 fornita da Salvatore Difesa

LETTERA M

Come tutti noi sappiamo, il Preside non è certo uno sprovveduto, ma, come si può leggere sul retro della sua figurina delle Cioccorane in Harry Potter e la Pietra Filosofale, è uno dei più grandi maghi dell’età moderna, famoso per avere sconfitto nel 1945 il mago del male Grindelwald, per aver scoperto i 12 modi per utilizzare il sangue di drago, e per i suoi esperimenti di alchimia, insieme al collega Nicolas Flamel. E’ temuto e rispettato da tutti, persino da Lord Voldemort (“E l'ultima persona che voleva che sapesse del suo ritorno era Silente,” disse Lupin. “Tu hai fatto in modo che Silente lo sapesse subito”. “E in che modo questo è stato utile?” chiese Harry. “Stai scherzando?” intervenne Bill incredulo. “Silente è il solo di cui Tu-sai-chi abbia mai avuto paura!” Harry Potter e l’Ordine della Fenice, pag. 97). Inoltre, egli ha a cuore l'incolumità di Harry Potter più di ogni altra cosa, anche per quel che rappresenta: l’unico in grado di sconfiggere l’Oscuro Signore. Possiamo supporre che si sia comportato con leggerezza fidandosi ciecamente di Severus Piton? No, a mio parere in quanto, in questo caso, non stiamo parlando della sua fiducia, ma del suo giudizio, della sua capacità di discernere, di riconoscere e saper distinguere il bene dal male. Basta riflettere sul comportamento di Silente nei confronti di Tom Riddle: lo tiene d'occhio perchè è capace di leggergli nell’intimo, nel profondo del suo cuore. Per ciò che riguarda, al contrario, Severus Piton, Albus Silente ha più volte affermato di fidarsi ciecamente di lui, senza mai lasciar intendere alcuna incertezza. Sostiene di avere prove inconfutabili del suo pentimento, e non derivano certo dalla fiducia che egli nutre nei confronti dell'imputato. Proibisce addirittura di pensare solamente che potesse non essersi pentito, lo difende in Tribunale (prova 32, imputazione 2, lettera A), lo ribadisce più volte, e non soltanto ad Harry (prova 32, lettera G ed L), ma a tutto il corpo docenti (prova 32, lettera C, D ed F). Silente ha sempre detto di fidarsi di Severus Piton e l'ha detto con una tale certezza, da lasciare intendere che questa fiducia poggiasse su solide basi, su prove sicure e inconfutabili. Tuttavia non ha mai rivelato tali prove. Vorrei, tuttavia, sottolineare come il ritorno del prof. Piton al lato buono sia avvenuto, per ammissione dello stesso Preside, prima della disfatta di Lord Voldemort ("Severus Piton è stato un mangiamorte, è vero. Però è tornato dalla nostra parte prima della caduta di Voldemort e ha fatto la spia per noi, a suo rischio e pericolo" Harry Potter e il calice di fuoco, pag. 503), e quindi prima di poter essere accusato di averlo fatto per vigliaccheria o di potersi difendere dicendo di aver seguito l’Oscuro Signore in quanto sotto l’effetto della Maledizione Imperius («Anni fa, c'erano un sacco di maghi e streghe controllati dalla Maledizione Imperius» disse Moody, e Harry seppe che alludeva ai giorni di massima potenza di Voldemort. «Un bel lavoretto per il Ministero, cercare di stabilire chi era costretto a fare certe cose e chi le faceva di sua spontanea volontà.” Harry Potter e il Calice di Fuoco, pagg. 185 – 186). Non abbiamo, quindi, prove dei motivi per cui Silente si fidasse del prof. Piton, solo la sua parola, di cui, giova ribadirlo, ha tenuto conto il Tribunale dei Maghi quando ha scagionato il prof. Piton. Abbiamo solo la certezza che, già in precedenza, la sola parola del prof. Silente è bastata per scagionare il prof. Piton dall’accusa di essere un Mangiamorte attivo, oltre che una spia per l’Ordine della Fenice. Nulla ci vieta di pensare, considerato che bastava la sola parola di un “pentito” per mandare un mago in prigione, che:
- Silente avesse portato all’attenzione del Tribunale prove talmente certe dell’innocenza di Severus Piton da farlo scagionare immediatamente dall’accusa di essere ancora un Mangiamorte,
oppure
- che bastasse la sola parola di Silente, la cui sola capacità di giudizio era sufficiente, per scagionare l’imputato da ogni possibile, futuro ed eventuale sospetto di essere ancora un Mangiamorte.
Partendo da questo presupposto, vorrei portare all’attenzione della Corte alcune prove che testimoniano, in maniera chiara ed oggettiva, che il prof. Severus Piton abbia definitivamente abbandonato il suo ruolo di Mangiamorte per diventare una spia dell’Ordine della Fenice all’interno dei Mangiamorte stessi. Vorrei, innanzitutto, sottoporre alla vostra attenzione la prova 32, imputazione 2, lettera M "Non mi dica che è stato un errore, stava origliando alla porta!"."Per favore lasciami finire”. Silente attese che Harry annuisse con un cenno asciutto, poi riprese. "Il professor Piton ha commesso un terribile errore. Era ancora al servizio di Lord Voldemort la sera che sentì la metà della profezia. Naturalmente si affrettò a riferire al suo padrone quanto aveva udito, perchè la cosa riguardava Voldemort in prima persona. Ma non sapeva - non aveva alcun modo di sapere - a quale ragazzo Voldemort avrebbe dato la caccia da allora in poi, o che i genitori che avrebbe ucciso nella sua impresa assassina erano persone che conosceva,che erano tua madre e tuo padre... ".Harry scoppiò in una risata senza gioia.“Odiava mio padre quanto odiava Sirius! Non ha notato, professore, che la gente che Piton odia in genere finisce per morire?”."Non hai idea del rimorso che provò il professor Piton quando capì come Lord Voldemort aveva interpretato la profezia, Harry. Credo che sia il rimpianto più grande della sua vita e la ragione per cui tornò…”.“Ma lui è un ottimo Occlumante, vero Signore?” lo interruppe Harry, con al voce tremante per lo sforzo di mantenerla calma. “E Voldemort non è forse convinto che Piton stia dalla sua parte, anche adesso? Professore… come fa a essere sicuro che Piton stia con noi? ”Silente non parlò per un attimo; sembrava che cercasse di prendere una decisione. Infine rispose: “Ne sono sicuro. Ho piena fiducia in Severus Piton”. Harry Potter e il Principe mezzosangue pagg. 497 – 498). Questo ci dimostra in maniera inconfutabile che il Prof. Silente si fida completamente del prof. Piton, non solo sulla base di un presunto pentimento di quest’ultimo per aver involontariamente causato la morte dei Potter, motivo che riferisce qualche istante prima ad Harry stesso, ma per un qualche motivo che ancora si rifiuta, per ora, di comunicargli.






Deduzione #556 fornita da Niky Difesa


In relazione alla lettera P:


E’ interessante notare che Silente, sebbene alcuni abbiano detto di lui che è un uomo troppo fiducioso che vuol sempre vedere il lato migliore delle persone, non si è mai realmente fidato di Tom Riddle/Lord Voldemort, nemmeno quando quest’ultimo era solo un bambino di undici anni.

Harry Potter stesso, a tutta prima si lamenta con se stesso che Silente è una persona troppo fiduciosa, ma poi, appena un attimo dopo, ricordandosi le parole pronunciate addirittura dal Tom Riddle del diario, si rende conto di sbagliare e afferma che il preside non si è mai fidato di Voldemort.

In altre occasioni, poi, Silente ha dato prova di avere, grazie alla sua profonda conoscenza della natura umana e alla notevole esperienza, nonché al suo acume furori dalla media (Silente stesso si vanta di possedere un’intelligenza fuori dal comune: “Sì, Harry, dotato come sono di un cervello straordinario […] da HP6; pag. 229-230. Prova n. 42; lettera D; imputazione 4), la capacità di comprendere a fondo la vera indole delle persone, giudicandole con eccezionale correttezza.
Si pensi alla fiducia che ripone da sempre in Remus Lupin, nonostante quest’ultimo sia un lupo mannaro, o ancora al fatto che non credette mai che Hagrid fosse davvero responsabile della morte di Miritilla Malcontenta, di cui era stato accusato, oppure al suo corretto giudizio sui Ministri.
I fatti gli hanno sempre dato pienamente ragione.

E’ chiaro che Silente non è un uomo troppo fiducioso, qualunque cosa si dica di lui.

E’, allora, emblematico che Silente non abbia mai avuto fiducia in Voldemort, eppure abbia, invece, sempre professato piena, totale e incondizionata fiducia in Piton, nonostante il suo passato.

Silente non ha mai sbagliato nel riporre fiducia in qualcuno o nel non riporne affatto. Silente aveva ragione a non fidarsi minimamente di Voldemort, e riteniamo avesse pienamente ragione nel fidarsi ciecamente di Piton, il quale, ne siamo certi, ha sempre e solo obbedito lealmente ai suoi ordini.







Deduzione #40 fornita da stefania di Orbtello Difesa


Secondo me, Silente ha una prova assolutamente inconfutabile che Severus Piton non sia più un Mangiamorte. Il fatto stesso che lo abbia difeso durante un processo, mettendosi così a rischio di essere a sua volta incolpato di falsa testimonianza, rende il fatto certo. Silente si è esposto a sua favore e questo rende Piton innocente.
Purtroppo, non sappiamo quale sia la prova che Piton non è più un mangiamorte, perchè la Row non l'ha ancora detta nei suoi libri.
Penso che dobbiamo aspettare il settimo per saperlo.






Deduzione #246 fornita da Elisa Accusa


In riferimento alla deduzione n°40 fornita da Stefania per la difesa: Silente è rinomato per la sua predisposizione alla fiducia, e sarebbe totalmente fuori dal suo personaggio se avesse chiesto a Piton una prova concreta della sua sincerità.
La vittima ha semplicemente commesso l'ennesimo errore di fidarsi fin troppo gratuitamente delle persone, e come dice lui stesso a pag. 186 de Il principe mezzosangue, avendo io un'intelligenza superiore alla media, i miei errori tendono ad essere in proporzione più vistosi.
La conseguenza di questo errore ha permesso all'imputato di fare il doppiogioco per tutti quegli anni, in attesa del ritorno del suo signore.






Deduzione #234 fornita da Maria di Torino Accusa

Silente era uno dei maghi più grandi di tutti i tempi, ma era umano e un quanto tale era possibile che commettesse errori, anche nella valutazione delle persone, non dimentichiamoci che nel quarto libro (H.P. e l'Ordine della Fenice) passa ben un anno con un falso Malocchio Moody sotto il naso senza accorgersene. Perchè non può essere lo stesso per Piton? Piton è un abile occlumante quindi non è impensabile che sia sfuggito a uno sguardo profondo di Silente o che, peggio, gli abbia fornito un'immagine distorta della realtà. Inoltre è probabile che Silente dicesse di fidarsi completamente di Piton ma che in realtà così non fosse, altrimenti perchè avrebbe aspettato così tanto per dargli la cattedra di Difesa? Mancanza di competenze specifiche? Io non credo...





Deduzione #274 fornita da Laura di Rimini Difesa

Vorrei rispondere alla deduzione #234 fornita da Maria di Torino.
1) E' vero, Silente è umano e sbaglia, non solo non ha smascherato il falso Moody (vedi "Harry Potter e il calice di fuoco"), ma ha anche assunto professori come Raptor (vedi "Harry Potter e la pietra filosofare") e Allock (vedi "Harry Potter e la camera dei segreti")...
Tuttavia con Piton le cose sono un po' diverse: sono anni che lo ha accanto, sa benissimo che è stato un mangiamorte e che è un ottimo occlumante... Del resto anche Silente è un occlumante (vedi "Harry Potter e l'ordine della fenice", p. 491) e un legilimens (vedi "Harry Potter e l'ordine della fenice", p. 769).
Ma soprattutto, Silente ha sempre affermato con certezza di aver fiducia in lui, non ha mai ammesso dubbi o critiche su questo punto. E si badi che non ha difeso Piton solo di fronte a Harry (che in fondo è solo un ragazzo, al quale magari può essere tenuto nascosto qualcosa), ma anche in tribunale (vedi "Harry Potter e il calice di fuoco", p. 503).
2) Riguardo poi alla tanto ambita cattedra di Difesa contro le arti oscure, Maria di Torino afferma: perché Silente "avrebbe aspettato così tanto per dargli la cattedra di Difesa? Mancanza di competenze specifiche? Io non credo..."
Il motivo invece secondo me è un altro: sulla suddetta cattedra grava una maledizione di Voldemort, che avrebbe costretto Piton ad andarsene (o peggio) dopo il primo anno di insegnamento. Silente invece lo vuole accanto a sè e quindi gliela rifiuta. In proposito si legga la prova #58 (per l'accusa di omicidio- accusa #4) fornita da Laura di Rimini - Tratta da Harry Potter e il Principe Mezzosangue - pagina 408.







Deduzione #215 fornita da Pizzo di Siena Accusa


Nel secondo capitolo del VI libro quando Piton parla con Narcissa dice chiaramente : "Credo che voglia che lo faccia io, alla fine. Ma ha deciso che Draco provi per primo." (libro 6, pag. 40). Quando Piton vede che Malfoy vacilla e sta per cedere, protegge il suo pupillo, il suo allievo preferito, uccidendo Silente e compiendo il suo incarico di mangiamorte.
Se tutto questo fosse un piano di Silente, non apparirebbero comunque motivi validi per cui lo stesso dovrebbe tener nascosto il doppio gioco o l'incarico particolare di Piton al resto dell'ordine, o anche solo alla professoressa Mc Granitt.
Inoltre sembra che con la sua scomparsa nessuno potrà essere in grado di aiutare Harry a trovare e distruggere gli Horcrux.
Appare invece più logico che Piton sia rimasto fedele a Voldemort ed abbia aspettato fino alla fine che Malfoy compisse il proprio destino.






Deduzione #171 fornita da Fierobecco Accusa


Nessuno dei componenti dell'Ordine continua a dare fiducia a Piton. Quindi, a che serve che lui continui a fare la spia, se nessuno gli darà credito? L'unica ragione finora addotta per giustificare l'atto di Piton è la necessità di conservare la sua copertura, per continuare a fornire informazioni vitali all'Ordine... ma nessuno, nell'Ordine, lo considera più affidabile, anzi, gli daranno la caccia. Il piano di Silente avrebbe potuto funzionare se avesse avvisato gli altri di continuare a dare fiducia a Piton, anche se questi fosse apparso ai loro occhi come il suo assassino. Ma non sembra averlo fatto, e Piton ora gode della fiducia di Lord voldemort, ma non di quella dell'Ordine. Due sacrifici inutili.





Deduzione #172 fornita da Kikka di bologna Difesa


Albus Silente non è affatto uno sprovveduto, se prende la decisione di assumere Piton a Hogwarts, (un ex mangiamorte e dunque un potenziale pericolo per gli studenti), deve avere un buono, anzi buonissimo motivo per farlo, come ribadisce lui stesso a pag.499 del Principe: "ti prego di non insinuare che non prendo sul serio la sicurezza dei miei studenti, Harry".
Non sappiamo quale sia questo motivo ma sicuramente nel settimo ed ultimo libro ci sarà svelato, probabilmente attraverso un ricordo di Silente o qualcuno che ne sia a conoscenza. C'è chi parla addirittura di un amore di Piton per Lily Potter, e a questo proposito mi fa riflettere la frase di Silente a pag.498 del Principe: Silente "non hai idea del rimorso che provò il professor Piton quando capì come Voldemort aveva interpretato la profezia, Harry. Credo che sia il rimpianto più grande di tutta la sua vita e la ragione per cui tornò..."
Silente descrive quindi l'assassinio di Lily e James come il principale motivo per cui Piton ha deciso di tornare dalla parte del bene e fare il doppiogioco per conto dell'amatissimo preside.
 
Web  Top
1 replies since 19/5/2007, 13:23   614 views
  Share