Il Calderone di Severus

Prova #44 : "La trappola dell’ufficio misteri del ministero"

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view post Posted on 19/5/2007, 13:01
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I ♥ Severus


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“Ha preso Felpato!” urlò. “Ha portato Felpato nel posto dov’è nascosta!”
Piton si bloccò, le dita già sulla maniglia della porta.
“Felpato?” esclamò la professoressa Umbridge
, lo sguardo avido che scorreva da Harry a Piton. "Che cos’è Felpato? Dov’è nascosta che cosa? Che cosa significa, Piton?"
Piton si voltò. La sua espressione era imperscrutabile. Harry non sapeva se avesse capito oppure no, ma non osò parlare più chiaro davanti alla Umbridge.
“Non ne ho la minima idea” rispose gelido Piton. “Potter, se mai mi venisse voglia di sentirmi urlare delle assurdità, ti somministrerò una Pozione Tartagliante. Tiger, per favore, allenta quella presa. Se Paciock soffoca, ci toccherà riempire una montagna di noiose scartoffie e temo che dovrei farne cenno nelle tue referenze, se mai tu cercassi lavoro”.
Uscì, chiudendosi la porta alle spalle e lasciando Harry in preda a un’angoscia ancora più acuta: Piton era stato la sua ultima speranza.
Da HP 5; pag. 693. Fornita dall'Ufficio GIP-GUP. LETTERA A


__________

“Il Professor Piton scoprì” riprese Silente, “che da mesi stavi sognando la porta dell’Ufficio Misteri.
Naturalmente Voldemort era ossessionato dal desiderio di ascoltare la profezia fin da quando aveva riacquistato il proprio corpo; e così indugiava sulla porta, e tu pure, anche se tu non capivi che cosa significava”
Da HP 5; pag 766. Fornita dall'Ufficio GIP-GUP. LETTERA B

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“E lei come lo sa?” Harry sentiva il cuore battergli rapidissimo.
Aveva la nausea. Si ricordava che la strana assenza di Kreacher durante le feste di Natale lo aveva preoccupato, si ricordava quando era ricomparso in soffitta…
“Kreacher mi ha confessato tutto la notte scorsa” disse Silente. “Vedi, quando gli hai gridato quell’avvertimento criptico, il professor Piton ha intuito che dovevi aver visto Sirius prigioniero nei meandri dell’Ufficio Misteri. E, come te, ha subito tentato di mettersi in contatto con lui. Naturalmente i membri dell’Ordine della Fenice possono contare su mezzi di comunicazione più affidabili del camino di Dolores Umbridge. E così il professor Piton ha scoperto che Sirius era vivo e al sicuro in Grimmauld Place.
“Poi, non vedendoti tornare dalla foresta, ha temuto che tu credessi ancora che Sirius fosse prigioniero di Lord Voldemort. Così si è affrettato ad avvertire l’Ordine”.

Silente sospirò e riprese. “Quando si è messo in contatto col Quartier Generale, vi ha trovato Alastor Moody, Nymphadora Tonks, Kingsley Shacklebolt e Remus Lupin. E tutti sono stati pronti ad accorrere in tuo aiuto. Il professor Piton ha chiesto a Sirius di restare al Quartier Generale per riferirmi che cos’era successo, visto che aspettavano il mio arrivo da un momento all’altro. Nel frattempo lui, il professor Piton, ti avrebbe cercato nella Foresta”.
“Ma Sirius non aveva alcuna intenzione di restare con le mani in mano: perciò è andato con gli altri, affidando a Kreacher il compito di raccontarmi tutto. Così, quando sono arrivato a Grimmauld Place poco dopo la loro partenza, è stato l’elfo a dirmi – fra una risata e l’altra – dov’era andato Sirius”.
Da HP 5; pag.767-768. Fornita da Marco e integrata dall'Ufficio GIP-GUP. LETTERA C

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“E Kreacher le ha detto tutto questo… ridendo?” chiese con voce roca.
“Non voleva dirmelo” precisò Silente. “Ma sono un Legilimens abbastanza esperto da riconoscere una bugia e l’ho…persuaso a raccontarmi tutta la storia
prima di andare all’Ufficio Misteri”.
Da HP 5; pag 769. Fornita dall'Ufficio GIP-GUP. LETTERA D

________________

“E Piton?” ringhiò.
“Di lui non parla, eh? Quando gli ho detto di Sirius non ha fatto altro che sogghignare come al solito… ”.
“Sai benissimo che davanti a Dolores Umbridge non aveva scelta: doveva fingere di non prenderti sul serio” ribatté Silente.
“Ma come ti ho già detto, si è affrettato a informare l’Ordine appena possibile. E’ stato lui a intuire dov’eri andato quando non sei tornato dalla foresta
. Ed è stato lui a fornire alla professoressa Umbridge un falso Veritaserum quando lei ha tentato di costringerti a dirle dov’era Sirius”.
Ma Harry non lo ascoltava: provava una gioia selvaggia nell’accusare Piton, come se questo alleviasse il suo senso di colpa, e voleva che Silente fosse d’accordo con lui.
Da HP 5; pag. 770. Fornita da Tommaso e integrata dall'Ufficio GIP-GUP. LETTERA E



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« Io non sono debole » disse Harry a voce bassa, mentre la furia montava così rapida che avrebbe potuto aggredire Piton da un momento all'altro.
«Allora dimostralo! Controllati! » sbottò Piton. « Misura la rabbia, disciplina la mente! Proviamo di nuovo! Preparati! Legilimens! »
Vide zio Vernon che chiudeva a martellate la buca delle lettere ... cento Dissennatori attraversavano il lago fluttuando e venivano verso di lui ... correva lungo un corridoio senza finestre insieme al signor Weasley ... si stavano avvicinando alla porta nera e liscia alla fine del corridoio ... Harry si aspettava di entrare … ma il signor Weasley lo guidava verso sinistra, giù per una rampa di scale di pietra ...
«Lo so! Lo so! »

Era di nuovo a quattro zampe sul pavimento dell'ufficio di Piton; la cicatrice bruciava in modo spiacevole, ma la voce che era uscita dalle sue labbra era trionfante. Si rialzò e vide che Piton fissava, la bacchetta levata. Ma stavolta sembrava che avesse interrotto l'incantesimo prima ancora che Harry tentasse di resistere.
« Che cos'è successo, Potter? » chiese, guardandolo intensamente.

«Ho visto ... ho ricordato» ansimò Harry. «Ho appena capito ... »
« Capito cosa? » sibilò Piton.
Harry non rispose subito; stava ancora assaporando quel lampo accecante di comprensione, mentre si passava le dita sulla cicatrice ...
Per mesi aveva sognato un corridoio senza finestre che terminava con una porta chiusa a chiave, senza mai capire che si trattava di un luogo vero. Ora, rivedendo quel ricordo, capiva di aver sempre sognato il corridoio percorso insieme al signor Weasley il dodici agosto, mentre correvano verso la sala udienze del Ministero; era quello che portava all'Ufficio Misteri, ed era lì che il signor Weasley si trovava la notte in cui era stato attaccato dal serpente.
Alzò lo sguardo su Piton.
«Cosa c'è nell'Ufficio Misteri?»
«Che cosa hai detto? » chiese Piton a voce bassa, e Harry vide, con profonda soddisfazione, che era innervosito.

«Ho detto cosa c'è nell'Ufficio Misteri, signore? » ripetè Harry.
«E perché » chiese a sua volta Piton, lentamente, « mi fai una domanda del genere? »
«Perché » rispose Harry, guardando Piton in attesa della sua reazione, « il corridoio che ho appena visto, che sogno da mesi... l’ho appena riconosciuto... porta all'Ufficio Misteri... e credo che Voldemort voglia qualcosa da ... »
« Ti ho detto di non pronunciare il nome dell'Oscuro Signore! »
Si guardarono storto. La cicatrice diede un'altra fitta, ma Harry non vi badò. Piton sembrava agitato; ma quando parlò di nuovo, cercò di apparire freddo e distaccato.
«Ci sono molte cose nell'Ufficio Misteri, Potter, poche alla portata della tua comprensione e nessuna che ti riguardi. Sono stato chiaro?»
«Si » rispose Harry, massaggiandosi la fronte che bruciava sempre più forte.

Harry Potter e l’Ordine della Fenice Pag 506-7 – Fornita da Ida e Franci LETTERA F


________________



« Legilimens! »
Stava correndo lungo il corridoio dell'Ufficio Misteri, davanti alle pareti di pietra, alle torce accese... la porta nera si faceva sempre più grande; lui correva così forte che ci avrebbe sbattuto contro, era a pochi metri e vedeva la striscia di debole luce azzurra...
La porta si era aperta! Era entrato, finalmente, in una stanza circolare con pareti e pavimento neri, illuminata da candele con la fiamma azzurra, e c'erano molte altre porte intorno... ma qual era quella giusta...?
«POTTER!»
Harry aprì gli occhi. Era di nuovo disteso sulla schiena, senza alcun ricordo di come ci era finito
; stava ansimando, come se avesse davvero corso lungo il corridoio dell'Ufficio Misteri, avesse davvero oltrepassato la porta nera e trovato la stanza circolare.
« Spiegati! » esclamò Piton, torreggiando su di lui, furioso.
« Io... non so che cos'è successo » disse sinceramente Harry, alzandosi. Aveva un bozzo sulla nuca, dove aveva sbattuto, e si sentiva febbricitante. « Non l'avevo mai visto prima. Gliel'ho detto, ho sognato la porta... ma non si era mai aperta... »
« Non ti impegni abbastanza! »
Per qualche motivo Piton sembrava più arrabbiato adesso che due minuti prima, quando Harry aveva visto i suoi ricordi.

Harry Potter e l’Ordine della Fenice Pag 556 – Fornita da Ida e Franci LETTERA G



_______________


« … Dov'eri qualche settimana fa, quando abbiamo combattuto per impossessarci della profezia per il Signore Oscuro? … »

« Ho avuto ordine di restare indietro » rispose Piton. « Forse sei in disaccordo con il Signore Oscuro, forse credi che Silente non se ne sarebbe accorto se mi fossi unito ai Mangiamorte per combattere l'Ordine della Fenice? E ... perdonami ... parli di rischi... Hai affrontato sei ragazzini, no? »
Da HP6 pag. 31 e 35. Prova fornita da Francesca di Perugia (Questa prova è già presente anche come prova 37 lettera G, ma era necessario inserirla anche qui) LETTERA H


_______________


« A quanto sembra sei stato nel serpente perché l'Oscuro Signore si trovava lì in quel momento » ringhiò Piton. « Stava possedendo il serpente, e quindi tu hai sognato di essere lì ».
« E Vol ... lui ... ha capito che c'ero anch'io? »
« Così pare » rispose gelido Piton.
« Come fate a saperlo? » chiese Harry, concitato. « È solo un'idea del professor Silente, o...? »
« Ti ho detto » disse Piton rigido, gli occhi ridotti a fessure, « di chiamarmi 'signore'».
« Sì, signore » si corresse Harry con impazienza, « ma come fate a sapere...? »
« Lo sappiamo e basta » tagliò corto Piton. « L'importante è che l’Oscuro Signore ora è a conoscenza del fatto che tu hai accesso ai suoi pensieri e sensazioni. Ha dedotto che il processo probabilmente funziona anche al contrario; vale a dire che potrebbe avere accesso ai tuoi pensieri e sensazioni... »
« E potrebbe cercare di farmi fare delle cose? » chiese Harry.
« Signore?» si affrettò ad aggiungere.
« Potrebbe » rispose Piton, in tono freddo e noncurante. « II che ci riporta all'Occlumanzia ».

Harry Potter e l’Ordine della Fenice Pag 556 – Fornita da Ida e Franci LETTERA I

 
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Deduzione 477 fornita da Niky Difesa


Una lucida esposizione che dimostra come il comportamento di Piton è chiaramente di ostacolo a Voldemort e di esclusivio favore per l'Ordine.


Poichè il file non si può più scaricare, ho inserito in chiaro la deduzione in QUESTO messaggio.

Edited by Ida59 - 26/10/2015, 10:48

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Accusa_2___Deduzione_477_La_trappola_del_Ministero.doc ( Number of downloads: 45 )

 
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Deduzione #458 fornita da Ida


Una complessa deduzione in cui ho cercato di trovare gli esatti riferimenti orari degli accadimenti di quella notte al ministero.


Poichè non è più possibile scaricare l'allegato, ho messo in chiaro la deduzione in questo messaggio.


Edited by Ida59 - 24/1/2016, 17:55

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Deduzione__458_fornita_da_Ida.doc ( Number of downloads: 56 )

 
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Deduzione #457 fornita da Ida Difesa



Un breve escursus sugli obiettivi di Voldemort nel corso del 5° libro e di come il comportamento di Piton si frapponga come ostacolo al raggiungimento degli stessi.


Poichè il file non è più scaricabile, ho inserito in chiaro la deduzione in questo messaggio.

Edited by Ida59 - 21/2/2016, 16:49

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Accusa_2_Prova_44_Deduzione_457_Piton_insegna_occclumanzia.doc ( Number of downloads: 82 )

 
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Deduzione #77 fornita da Marco Difesa


Lettera A

Se Piton fosse stato veramente agli ordini del Signore Oscuro, non si sarebbe preso la briga di verificare dove fosse Sirius Black, nè avrebbe avvertito l'Ordine della Fenice del pericolo che Harry correva nel gettarsi nel salvataggio del padrino. Chi, a scuola, avrebbe mai potuto capire l'avvertimento di Harry riguardo Felpato? Nessuno, anche perchè i membri dell'ES presenti (Harry, Ron, Hermione, Neville, Luna e Ginny) sarebbero stati morti.






Deduzione #244 fornita da Elisa Accusa

In riferimento alla deduzione di difesa 77 fornita da Marco:

Se Piton fosse stato veramente agli ordini del Signore Oscuro, non si sarebbe preso la briga di verificare dove fosse Sirius Black, nè avrebbe avvertito l'Ordine della Fenice del pericolo che Harry correva nel gettarsi nel salvataggio del padrino
E invece sì, in quanto l'imputato doveva necessariamente conservare la sua copertura con Silente e gli altri membri dell'ordine.
Non ascoltare l'avvertimento di Harry sarebbe stata una prova troppo schiacciante, la sua posizione sarebbe stata tradita subito. Invece agire con molto ritardo e far finta di non aver fatto in tempo -e ovviamente contando sulla fiducia facile di Silente- ha permesso all'imputato sia di lasciare i ragazzi dell' ES alla mercè degli altri mangiamorte, sia di mantenere intatta la propria copertura di 'spia buona'.





Deduzione #321 fornita da Tobias Snape Difesa


Lettera A

Ritengo che questa vicenda non sia da considerare come accusa verso Piton, poichè egli, davanti alla professoressa Umbridge, non poteva fare altro che continuare a sbeffeggiare Potter e la sua compagnia. Quindi il suo atteggiamento mi pare giustificato.
Inoltre sappiamo che poco dopo il professor Piton ha avvertito l'Ordine della Fenice, che è giunto al ministero per combattere gli uomini di Voi-sapete-chi.






Deduzione #562 fornita da Niky Difesa


In relazione alla lettera C:

Vogliamo far notare un dato interessante a difesa dell’imputato, al quale l’accusa ha voluto rinfacciare anche la morte di Sirius Black, appigliandosi alla tesi di Harry Potter (tesi che lo stesso Harry sa essere ingiusta. Si veda, infatti la lettera E: Ma Harry non lo ascoltava: provava una gioia selvaggia nell’accusare Piton, come se questo alleviasse il suo senso di colpa, e voleva che Silente fosse d’accordo con lui.) , secondo la quale Piton avrebbe appositamente indotto Black a lasciare Grimmauld Place e recarsi al Ministero, tramite le proprie prese in giro.

A parte il fatto che solo a posteriori si può muovere una così ingiusta e sbagliata accusa a Piton, poiché certamente nessuno, nemmeno l’imputato, poteva prevedere che Sirius recandosi al Ministero vi avrebbe trovato la morte (avrebbe anche potuto non accadere nulla a Black, la cui morte è del tutto accidentale, poiché non fu nemmeno causata dal maleficio con cui Bellatrix l’aveva colpito, bensì da una imprevedibile caduta oltre il “velo”), è bene dire che non abbiamo prove del fatto che Piton abbia effettivamente sbeffeggiato Black (anzi, gli altri membri dell’Ordine presenti quella sera l’avrebbero riferito a Harry se così fosse stato e invece non hanno mai detto nulla di simile) per spingerlo a compiere gesti imprudenti.

Al contrario, possediamo una prova certa del fatto che Piton (dopo essersi tra l’altro preoccupato di controllare che Black fosse al sicuro) fece di tutto per evitare che Sirius Black si ficcasse nei guai lasciando Grimmauld Place.
Infatti, Piton chiese a Black di restare in casa affidandogli un compito ben preciso e importante per esser sicuro che Sirius non si sarebbe mosso: gli disse di restare e aspettare Silente (atteso di lì a poco) per riferirgli cosa stava accadendo.

Gli diede un compito di responsabilità, che avrebbe dovuto tenerlo lontano dai guai e, invece, Sirius fece di testa sua e irresponsabilmente andò al Ministero lasciando a Kreacher l’incarico di riferire a Silente.
Un comportamento davvero irresponsabile dato che poi l’elfo domestico diede del filo da torcere a Silente (che dovette perfino ricorrere alla legilimanzia) facendogli perdere tempo, tanto che il Preside arrivò al Ministero in ritardo, appena in tempo per salvare Harry (e avrebbe potuto, a causa del comportamento di Sirius, giungere troppo tardi). Si veda al riguardo la lettera D.

Non si può, dunque, rimproverare minimamente Piton per l’imprevedibile e prematura morte di Sirius Black.
Piton, quale leale membro dell’Ordine della Fenice, fece tutto quanto era in suo potere per evitare che Black commettesse imprudenze, e bisogna anche riconoscergli che si comportò così pur detestando Sirius per i ben noti motivi, quindi anche andando contro i propri sentimenti personali, solo per fedeltà a Silente e alla causa comune.








Deduzione #176 fornita da Valentina Accusa


Lettera E

Ritorna la fiducia di Silente.
Si è affrettato ad avvertire l'ordine. Chi l'ha detto? Piton! Ma non abbiamo prova di questo, l'unica prova che abbiamo è il ritardo con cui effettivamente arrivarono i menbri dell'ordine al ministero. Cosideriamo:
a) il tempo in cui Harry&co erano nella foresta.
b) il tempo dell'ispezione al ministero da parte di harry&co
c) la battaglia con i mangiamorte.

Diciamo che in tutto sono passate circa due ore?
Non è troppo il lasso di tempo?
Se Piton avesse avvisato subito l'ordine, come dice di aver fatto probabilmente l'ordine sarebbe stato già al ministero al momento dell'arrivo di harry.
O, magari, Piton ha rallentato i tempi di avviso, per concedere più chance ai "suoi" alleti.
Ovvio che non poteva non avvertire nessuno, sarebbe stato alquanto sospetto e Piton non è di certo stupido.





Deduzione #222 fornita da Astry Difesa

Lettera E

I pessimi rapporti fra Sirius e Piton li spingono spesso ad insultarsi a vicenda ciò non toglie che Sirius non crede veramente che Piton stia dalla parte di Voldemort, è lui stesso a dire che Piton non è mai stato neppure accusato di essere un Mangiamorte e diventa furioso quando scopre che Harry ha interrotto le lezioni di Occlumanzia. ("Che cosa?" l'urlo di Sirius fece trasalire Harry, e un po' di cenere gli andò su per il naso. "dici sul serio?" chiese Lupin. "Ha smesso di darti lezioni?"
"Si". Li fissò entrambi, sorpreso. Gli sembrava una reazione eccessiva. - Libro V pag 628).
Sirius si fida di Piton, infatti vuole che Harry continui a prendere lezioni da lui.


 
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Deduzione 477 su prova 44 Imputazione 2
 
Piton dice a Bellatrix che lui non ha raggiunto i Mangiamorte al Ministero, la notte in cui tentarono di rubare la Profezia perché Voldemort gli aveva ordinato di rimanere indietro. (« … Dov’eri qualche settimana fa, quando abbiamo combattuto per impossessarci della profezia per il Signore Oscuro? … »
« Ho avuto ordine di restare indietro » rispose Piton. « Forse sei in disaccordo con il Signore Oscuro, forse credi che Silente non se ne sarebbe accorto se mi fossi unito ai Mangiamorte per combattere l’Ordine della Fenice? E ... perdonami ... parli di rischi... Hai affrontato sei ragazzini, no? ». HP 6, pag. 35)
 
Perché, a quanto dice Piton, Voldemort gli ha ordinato di rimanere indietro?
 
Perché altrimenti Silente, trovandolo al Ministero, intento a combattere dalla parte dei Mangiamorte. avrebbe capito che Piton è un traditore e un Mangiamorte (HP 6; pag. 35).
 
Ora, vediamo di seguire un ragionamento meramente logico, basandoci solo su dati certi che ci da JKR. In particolare, proviamo a fare un percorso logico deduttivo per gradi, rispondendo ad alcuni interrogativi.
 
Cosa sarebbe successo quella notte, se Piton, dopo aver capito dov’era andato Harry, non avesse avvisato l’Ordine della Fenice?
 
Piton era l’unico(la Umbridge si fa fuori da sola) ad essersi accorto della spedizione dei ragazzi dell’E.S.. Nessun altro a Hogwarts sapeva che Harry era diretto al Ministero. Persino Piton stesso, non poteva averne la certezza, ma solo sospettarlo e nemmeno immediatamente (perché era improbabile che i ragazzi potessero raggiungere Londra, con tutte le misure di sicurezza prese dalla Umbridge).
 
Se attualmente tutti sanno che Piton si era accorto della spedizione del E.S. è proprio perché Piton ha dato l’allarme e solo perché Piton ha dato l’allarme.
 
Se Piton non avesse avvisato l’Ordine, nessuno dei suoi membri, Silente compreso, sarebbe mai andato spontaneamente al Ministero.
 
 
Cosa sarebbe successo, allora, se nessuno dei membri dell’Ordine fosse andato al Ministero, quella notte?
 
In questo caso, i Mangiamorte e Voldemort avrebbero ucciso Harry e rubato la profezia.
 
Infatti, è provato senza ombra di dubbio che, Harry & Co. si salvano solamente perché arrivano in loro soccorso i membri dell’Ordine della Fenice. Soprattutto Harry scampa all’Avada Kedavra di Voldemort solo perché interviene Silente (e qui ci va una citazione).
 
Quindi, abbiamo appurato con sicurezza assoluta che:
 
Harry e gli E.S. sopravvivono quella notte proprio ed esclusivamente perché Piton ha avvisato l’Ordine.
 
A questo punto si pone un ulteriore interrogativo:
 
Cosa sarebbe accaduto a Piton se non avesse avvisato l’Ordine? Era costretto ad avvisarlo? Se non l’avesse fatto, Silente avrebbe capito che Piton era ancora un Mangiamorte?
 
A Piton, se non avesse dato l’allarme, non sarebbe successo assolutamente nulla.
Piton era il solo a sapere che i ragazzi erano andati al Ministero e, se non avesse avvisato Silente, Harry e gli E.S. sarebbero morti, quindi anche loro non avrebbero potuto denunciare la sua omissione.
Nessuno al mondo l’avrebbe mai saputo che Piton non aveva dato l’allarme e nessuno al mondo avrebbe mai potuto rimproverargli di non averlo fatto.
 
Ribadisco: Se attualmente tutti sanno che Piton si era accorto della spedizione del E.S. è proprio e soltanto perché Piton ha avvisato l’Ordine della Fenice.
 
 
Se Piton avesse taciuto, restandosene a Hogwarts e facendo finta di non essersi accorto dei movimenti dell’E.S., nessuno l’avrebbe mai scoperto e nessuno avrebbe pensato che era un Mangiamorte. Gli sarebbe bastato restarsene tranquillo come sempre nel suo sotterraneo. La sua copertura – ipotizzando che sia un Mangiamorte - non sarebbe comunque saltata.
 
Non c’era alcun testimone con cui Piton dovesse fingere di essere fedele all’Ordine. Piton non era costretto, in alcun modo, ad avvisare Silente e gli altri.
 
Certo, Harry avrebbe potuto sopravvivere e poi domandare spiegazioni sul perché Piton non aveva dato l’allarme, raccontando di avergli detto che Sirius era prigioniero. Ma è bene ribadirlo: Harry e i suoi amici si salvarono quella notte soltanto perché arrivò l’Ordine a soccorrerli (vedi HP 5, cap. 34-35-36). Inoltre, Harry diede a Piton un avvertimento che Silente stesso definisce “criptico” (CITAZIONE) e, quindi, Piton avrebbe sempre potuto dire di non aver capito a cosa il ragazzo si riferiva.
Che Piton capì il riferimento a Felpato ce lo dice Silente e se Albus lo sa è proprio perché Piton avvertì l’Ordine.
 
E’ vero che Voldemort ha ordinato a Piton di rimanere indietro?
 
E’ anche probabile che sia vero, sempre che Voldemort avesse avvisato Piton che quella notte era stata tesa una trappola ad Harry Potter al Ministero.
 
Questo però non significa che Voldemort abbia anche comandato a Piton di avvisare l’Ordine di ciò che stava accadendo. Significa solo che (se tale ordine è stato dato) a Piton, qualora vi fosse stato uno scontro tra Mangiamorte e Ordine della Fenice quella notte era proibito (da Voldemort) di parteciparvi, per non tradirsi.
 
Voldemort ordina a Piton di restare indietro perché desidera che Piton mantenga la propria copertura e continui a spiare Silente per lui.
 
Per quanto Lord Voldemort desideri che Piton possa continuare a spiare l’Ordine per suo conto, è assolutamente impensabile che voglia che Piton, per non scoprirsi, si spinga al punto di avvisare, sia pure non immediatamente, il nemico di ciò che sta accadendo al Ministero.
Proprio in occasione di un’operazione così cruciale per il proprio futuro e così ben congegnata (infatti, Harry ci casca in piano e si fionda da solo, E.S: a parte, al Ministero senza che nessuno, oltre Piton lo sappia e possa soccorrerlo) Voldemort non avrebbe mai tollerato che, per qualunque motivo, un suo servitore avvertisse l’Ordine, con il rischio di veder saltare i propri piani. Per Voldemort la Profezia è fondamentale, oserei dire “vitale”.
Per quanto Piton possa essere una spia preziosa per Voldemort, per il Signore Oscuro, recuperare la Profezia era decisamente più importante che mantenere la copertura di Piton.
 
Se Piton è un mangiamorte questo lo sa perfettamente.
E, se mai Piton avesse dato l’allarme di testa propria (non si vede, per quale motivo avrebbe dovuto farlo, ben sapendo tra l’altro di incorrere nelle ire del proprio padrone), Voldemort sarebbe stato furibondo con lui e giustificarsi dicendo “Mi avevi ordinato di restare indietro” non avrebbe avuto alcun senso.
 
Mi si obietterà che Piton ha davvero fatto di testa propria, con la scusa di quel comando ricevuto dall’Oscuro Signore (così dice a Bella), e Voldemort non solo non l’ha punito, ma crede ancora in lui. Non posso che ribattere facendo notare che, se Piton non gliel’ha confessato (e di certo non l’ha fatto) Voldemort stesso non ha modo di scoprire come mai l’Ordine è intervenuto quella notte e mai lo saprà (anche se nutrisse sospetti su Piton). Né possono saperlo gli altri Mangiamorte. Se lo sapessero, del resto, Bellatrix non mancherebbe di rinfacciargli anche questo, invece, si limita ad accusarlo di non aver partecipato alla missione.
 
Quindi possiamo dedurne che: se Piton ha avvisato l’Ordine, l’ha fatto di propria iniziativa, e contro il volere di Voldemort, che anzi, se lo venisse a sapere, lo punirebbe. Di conseguenza, Piton non è un mangiamorte altrimenti non avrebbe avuto senso agire così.
Inoltre, ciò prova che, quello che Piton dice a Bella, per giustificare di non essersi battuto con lei e gli altri Mangiamorte quella notte, è una bugia bella e buona. Bugia che serve solo a placare i sospetti di Bella e che Piton può tranquillamente raccontarle, senza paura di essere smentito, proprio perché lei stessa non sa che era stato proprio Piton a far accorrere l’Ordine al ministero.
 
Perché, dato quanto è stato sinora assodato con certezza, Piton avvisò l’Ordine pur non essendo assolutamente costretto a farlo?
 
L’unica risposta possibile è che Piton avvisò l’Ordine perché non è un Mangiamorte e voleva salvare Harry, gli E.S., e la Profezia.
Se Piton fosse un Mangiamorte, infatti, sarebbe stata una follia senza senso avvisare i nemici del suo Padrone (e quindi anche suoi nemici) del pericolo che li minacciava.
 
Cosa fece Piton non appena capì che Harry e gli E.S. erano diretti al Ministero?
 
Innanzi tutto, prima ancora di scoprire dove sta andando Harry, Piton controllò che Sirius Black fosse a Grimmauld Place e non prigioniero (CITAZIONE). Controllò per mero scrupolo, senza sapere che Harry sarebbe corso al Ministero per tentare di liberarlo. Se Piton fosse un Mangiamorte, non avrebbe avuto ragione di svolgere questo controllo.
Infatti, in quel caso:
 
a)    Avrebbe saputo in anticipo che Sirius non era davvero prigioniero.
b)    Se anche avesse creduto che Black era prigioniero, non gli sarebbe comunque importato, anzi ne sarebbe stato felice.
 
Invece, Piton si affrettò a verificare che Black non fosse prigioniero. Lo fece con i mezzi di comunicazione normalmente utilizzati dall’Ordine (presumibilmente, quindi tramite il proprio patronus). Dunque, Piton appurò per certo che Sirius era al sicuro.
 
Dopo di che, Piton rimase per un po’ ragionevolmente tranquillo ad aspettare che Harry e gli altri tornassero dalla foresta.
Del resto, non aveva alcun motivo per credere che i ragazzi sarebbero davvero potuti andare sino al Ministero che è a Londra. Ricordiamoci che gli E.S. non avevano a disposizione le proprie scope, non erano in grado di smaterializzarsi o di usare la Metropolvere e, soprattutto, che Hogwarts è in Scozia, non proprio dietro l’angolo rispetto a Londra.
Immaginare che i ragazzi avrebbero potuto usare i Thestral, che tra l’altro solo due di loro erano in grado di vedere, non era cosa facile.
Ecco perché, Piton ci mise un po’ per capire che Harry e gli E.S. potevano davvero essere andati al Ministero.
 
Ma, appena lo capì, anzi, appena gli venne anche solo il dubbio che fosse così, Piton avvisò l’Ordine.
A Grimmauld Place erano presenti, oltre a Sirius, anche Alastor Moody, Nymphadora Tonks, Kingsley Shacklebolt e Remus Lupin, che possono testimoniarlo (CITAZIONE).
 
Poi, Piton, dal momento che gli altri membri dell’Ordine si stavano recando al Ministero a controllare la situazione, incaricò Black di rimanere in casa per riferire a Silente, il cui arrivo era atteso a momenti. Piton, invece, avrebbe controllato nella foresta, nel caso che Harry & Co. si trovassero ancora lì (CITAZIONE).
 
Piton si comportò, pur non essendovi in alcun modo costretto, come un leale membro dell’Ordine della Fenice (mentre, se fosse un Mangiamorte il suo comportamento sarebbe assurdo, stupido ed autolesionista).
 
Da chi sappiamo tutte queste informazioni? Sono informazioni attendibili?
 
Sappiamo tutto ciò da Silente (è lui a raccontare ogni cosa ad Harry) e, a sua volta, il Preside non è venuto a sapere come sono andate le cose da Piton, che avrebbe potuto mentirgli e non essere attendibile.
Silente, viene a sapere ogni cosa da Kreacher, l’elfo domestico di casa Black.
 
 Kreacher è un testimone assolutamente attendibile, non può aver mentito, per due motivi:
 
1) Perché Sirius gli ha ordinato di riferite tutto a Silente e Kreacher è un elfo domestico e, quindi, non può in alcun modo disobbedire ad un ordine diretto del proprio padrone.
2) Perché Silente, per sua stessa ammissione, l’ha interrogato anche usando la legilimanzia.
 
Quindi, tutto quanto finora dedotto sul comportamento del Professor Piton quella notte, non è mera congettura, bensì è provato con certezza.
 
Cambia qualcosa sapere se Piton era o meno al corrente dei piani di Voldemort sulla Profezia, sin dal principio?
 
No. Non cambia assolutamente niente!
 
Infatti ecco che si aprono due ipotesi, a seconda che Piton lo sapesse già e a seconda che sia o non sia ancora un Mangiamorte:
 
a) Piton sapeva che quella notte la Profezia sarebbe stata rubata:
 
E’ un Mangiamorte:Scopre che il piano di Voldemort sta funzionando, perché Harry è andato al Ministero con gli E.S. Non ha motivo di avvertire l’Ordine e non è costretto a farlo, quindi, da leale servo di Voldemort, non da l’allarme e Harry & Co. muoiono, mentre la Profezia viene trafugata. E nessuno potrà mai incolparlo di questo.
 
Non è un mangiamorte: Scopre che il piano di Voldemort sta funzionando, perché Harry è andato al Ministero con gli E.S. Non è costretto ad avvisare l’Ordine, ma da lo stesso l’allarme perché sta dalla parte di Harry e Silente e vuole salvare il ragazzo e la Profezia.
 
b) Piton non era al corrente del piano di Voldemort:
 
E’ un Mangiamorte:Scopre che i ragazzi stanno andando al Ministero e capisce il trucco di Voldemort. Da quel momento sa cosa sta succedendo. Anche in questo caso, desidera aiutare il suo Padrone e, non avendo motivo di avvertire l’Ordine e non essendo costretto a farlo, non da l’allarme e Harry & Co. muoiono, mentre la Profezia viene trafugata. E nessuno potrà mai incolparlo di questo.
 
 
Non è un Mangiamorte: Scopre che i ragazzi stanno andando al Ministero e capisce il trucco di Voldemort. Da quel momento sa cosa sta succedendo. Anche in questo caso non è costretto ad avvisare l’Ordine, ma da lo stesso l’allarme perché sta dalla parte di Harry e Silente e vuole salvare il ragazzo e la Profezia.
 
Ma noi sappiamo per certo che Piton da l’allarme avvisando l’Ordine, quindi sappiamo che agisce come un leale uomo di Silente e non come un servo di Voldemort.
 
Piton mente a Bellatrix, riguardo al suo mancato intervento al Ministero?
 
Sì. Piton mente spudoratamente a Bella. Le mente ben sapendo che tanto lei non può rinfacciargli di aver avvisato l’Ordine e che, quindi non può contraddirlo. Le mente per conquistare la sua fiducia e giustificarsi ai suoi occhi, dato che la Mangiamorte (molto vicina a Voldemort) lo sospetta di tradimento.
La bugia è del tutto evidente addirittura nelle parole usate da Piton: “forse credi che Silente non se ne sarebbe accorto se mi fossi unito ai Mangiamorte per combattere l’Ordine della Fenice?”.
Quel che dice Piton, infatti avrebbe senso (comunque solo a posteriori) solo se ci fosse stata la possibilità che Silente intervenisse al Ministero anche senza essere avvisato da lui (Piton). Solo in quel caso, giungendo per suo conto al Ministero e vedendo Piton battersi tra i Mangiamorte Silente avrebbe potuto pensare che il Professore l’aveva tradito.
Ma noi abbiamo dimostrato che questa possibilità non esiste. Silente era all’oscuro della trappola. Silente andò al Ministero (e così gli altri membri dell’Ordine) solo perché ce lo mandò Piton.
Bellatrix non lo sa e non può saperlo, ma noi ne siamo certi, è scritto nel libo, nero su bianco.
A questo punto, essendo stato mandato all’Ufficio Misteri proprio da Piton, Silente addirittura non avrebbe sospettato dell’imputato nemmeno se l’avesse visto combattere contro i membri dell’Ordine (a meno che Piton non avesse usato l’Avada Kedavra su uno di loro). Per Silente sarebbe stato normale pensare che, così facendo, Piton stava solo tentando di non insospettire i Mangiamorte.
Questo ragionamento vale sia che Piton sia in realtà un Mangiamorte, sia che non lo sia, perché, non scordiamocene, Silente pensa che il Professore sia al suo servizio (ovviamente se poi Piton fosse cattivo, Silente si sarebbe solo illuso, ma avrebbe comunque pensato quel che ho esposto).
Allora, che senso ha la giustificazione che Piton da a Bella? Nessuna. E’ solo un modo evasivo di risponderle ed è una bugia che da per scontato l’intervento dell’Ordine. Cosa, invece, niente affatto scontata a priori, ma certa solo a posteriori e risaputa da Piton perché è lui l’artefice di questo intervento.
La bugia è talmente evidente che, parlando come se l’intervento di Silente fosse scontato, Piton rischia persino di tradirsi, rivelando troppo a Bella, la quale potrebbe facilmente capire che Piton già sapeva che l’Ordine sarebbe accorso al Ministero. E anche Bellatrix sa fare due più due, tanto da capire che Piton poteva saperlo in anticipo solo se era stato lui a dare l’allarme.
Infatti, l’imputato, capisce di aver parlato troppo e il suo tono si fa esitante, mentre cambia discorso per distrarre la Mangiamorte.
Questo, sia pur non rilevi nell’economia della prova, è importante, perché dimostra quanto lampante sia la menzogna che Piton dice a Bella.
 
 
Quindi, in conclusione, abbiamo appurato che:
 
a)    Piton non è un Mangiamorte, perché solo in questo caso il suo comportamento è logico, sensato, spiegabile.
b)    Piton ha mentito spudoratamente a Bellatrix nel dire “O forse, credi che Silente non se ne sarebbe accorto se mi fossi unito ai Mangiamorte per combattere l’Ordine della Fenice”.
 
Ora, ciò detto, poniamoci insieme un ultimo importante quesito:
 
Dal momento che Piton mente a Bellatrix su questo punto (così importante, trattandosi della Profezia), perché in tutti gli altri casi avrebbe dovuto essere sincero con lei? Non è più logico ritenere che, avendole già mentito una volta, le menta anche in relazione a tutte le altre domande che lei gli pone?
 
Io credo che la ragione non possa che portare ad una sola risposta: Piton mente ripetutamente a Bellatrix Lestrange, durante il colloquio a Spinner’s End, e quando non lo fa (come riguardo alla questione del custode segreto) è solamente perché, i quei casi, dire la verità non danneggia né lui, né l’Ordine. Perché mentirle, se anche lui fosse un Mangiamorte non avrebbe alcun senso.
 
Come vedete, si torna sempre alla medesima constatazione, come in un circolo perfetto: Piton mente a Bellatrix perché non è un Mangiamorte. O, se preferite: se Piton mente a Bellatrix, questo vuol dire che non è un Mangiamorte.
 
 
 
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Deduzione #458 fornita da Ida


Una complessa deduzione in cui ho cercato di trovare gli esatti riferimenti orari degli accadimenti di quella notte al ministero.


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Gli elementi di questa deduzione sono tratti dai capitoli da 31 a 36 del 5° libro

DATI CERTI DATI QUASI CERTI DATI PROBABILI

Esame Storia magia comincia alle 14.00. (pag. 675)
Harry fa il sogno non sappiamo a che ora quindi finisce in infermeria. (pagg. 678/9)
Parla poi con Ron e Hermione, sono le 17.00 (pag. 681) e progettano il piano per parlare con Sirius.
Probabilmente finiscono le lezioni e Ginny esce dalla classe (18.00)(pag. 684)
Stabiliscono il piano e lo mettono in atto.
Alle 19.30 circa quindi Harry è con la testa nel camino, la comunicazione dura pochissimo, qualche minuto, poi sono interrotti dalla Umbridge. (pag. 690)
Anche gli altri ragazzi vengono catturati da Malfoy & Co. e ci deve essere stata una certa lotta.
Umbridge interroga Harry e poi manda a chiamare Piton (20.00)(pag. 691)
Richiesta del Veritaserum a Piton che glielo nega (LETTERA E PROVA 44)
Mentre Piton se ne sta andando Harry gli lancia l’avvertimento su Felpato (LETTERA A PROVA 44)
Quando Piton se ne va controlla subito dove è Sirius: lo trova a Grimmauld Place e si tranquillizza(LETTERA C PROVA 44)

Minaccia di Cruciatus a Harry da parte di Umbridge (20.30)(pag. 695)
Sceneggiata di Hermione
Harry Hermione e la Umbridge vanno nel bosco, passando dalla Sala Ingresso e sentono gli altri che stanno cenando ed il sole calava oltre le cime degli alberi nella Foresta Proibita” (pag. 698) Siamo circa alle 21.00
Siamo verso il 18 giugno 1996 (pag. 658: arriva il mese di giugno; pag. 659 ci sono ancora le lezioni: pag. 661 gli esami durano due settimane e non ce ne sono altri dopo quello di Storia della Magia) nel nord della Scozia il sole quel giorno è tramontato alle 21.23
Piton tiene sotto controllo dov’è il ragazzo e sa che va nella foresta con la Umbridge che, notoriamente, non è un’assassina, quindi Piton non interviene.
Inoltre è tranquillo perché sa che Sirius è sano e salvo alla sede dell’Ordine(LETTERA C PROVA 44).
Quella “sera” (questo termine è spesso ripetuto nel capitolo 33) “proseguirono per quella che parve un’eternità, finché si trovarono così immersi nella Foresta (pag. 700). Potrebbero essere le 22.30
Incontrano i centauri, che poi si portano via la Umbridge mentre altri si fermano a parlare con loro.
Le cose si mettono male ma arriva Grop e c’è la lotta con i centauri. (pag. 705)
Harry è demoralizzato perché “avevano perso tanto tempo dal momento del suo sogno. Inoltre sa che sono molto lontani dal castello “Quando arriveremo, Sirius probabilmente sarà morto!”(pag. 706)
Ron e gli altri si liberano e corrono nella foresta: loro corrono mentre gli altri avevano camminato. Potrebbero essere circa le 23.15 quando escono dal castello.
Supponendo che Piton tenga sotto controllo i ragazzi, può aver visto uscire Ron e gli altri ed il tempo importante da conteggiare comincia da questo momento.
Tutti i ragazzi si incontrano nella foresta. (prendetevela con la Rowling se questo incontro fortuito è totalmente inverosimile). Discutono e poi salgono sui Thestral. Sono circa le 23.40 quando partono per il viaggio. (pag. 709)
Non vedendo tornare Harry dalla foresta Piton si preoccupa pensando che Harry possa REALMENTE riuscire ad andare al Ministero, quindi da l’allarme all’Ordine, chiedendo a Sirius di restare al Quartier generale per riferire tutto a Silente che era atteso, e poi va a cercare Harry nella foresta ma non può trovarlo perché lui non è più lì.(LETTERA C PROVA 44) Al quartiere generale discutono e poi decidono di andare al Ministero: è Piton che suggerisce loro dove Harry può trovarsi. Piton può aver dato l’allarme verso l’1.00 e loro in 20/30 minuti si sono organizzati, magari attendevano anche l’arrivo di Silente, e sono arrivati al Ministero.
Piton ha quindi atteso circa un’ora e mezza da quando ha visto uscire Ron e gli altri dal castello per andare nella foresta a cercare i ragazzi. All’inizio non poteva certo immaginare che Harry volesse veramente andare a Londra, né che potesse farlo facilmente e velocemente usando i Thestral. E’ lo stesso Silente che definisce “criptico” l’avvertiomento di Harry a Piton e “intuizione” la deduzione di Piton, da cui si deduce che la stessa non era poi così ovvia e scontata. (LETTERA C ed E PROVA 44) Piton sa che HP non dispone né di Passaporte né è capace di Smaterializzarsi, che tutti i camini di Hogwarts sono controllati (lo dice la Umbridge) e che con la scopa Londra è troppo lontana da raggiungere. Se anche Piton sospetta subito dove HP vuol andare, il fatto che ritenga gli sia impossibile raggiungere la destinazione lo mantiene abbastanza tranquillo fino al punto di non dirlo subito all’Ordine, però Piton va subito a controllare se Sirius è al sicuro(LETTERA C PROVA 44). Ma dato che il tempo passava e loro non tornavano, Piton ha dovuto valutare anche questa ipotesi apparentemente inverosimile. Da qui la necessità prudenziale di dare l’allarme.
Quanto dura il viaggio non saprei, dice che volano veloci i Thestral, ma dalla Scozia a Londra è un bel tragitto, diciamo poco meno di 1 ora (prendetevela con la Rowling se la durata del viaggio vi sembra troppo corta, ma non possono metterci più tempo altrimenti la tempistica dell’alba viene sfasata)
Quindi arrivano al ministero alle 12.30 circa.(pag. 713) Entrano, visitano, fino a che Harry non prende in mano la fatidica profezia: 1.00 di notte circa.(pag. 724) Poi c'è la chiacchierata e il combattimento dei ragazzi contro i Mangiamorte, arrivano gli Auror 1.20.Inizia la lotta e poi arriva Silente. (pag. 746)
Verso l’1.40 Sirius cade oltre il velo, poi c'è il duello tra Harry e Bella, arriva Voldemort, arriva Silente e dopo il loro duello sono ormai le 2.00. (pag. 756)
Poi arrivano quelli del Ministero e sono un sacco di gente (2.20) e Caramel parla con Silente. (pag. 758)
Harry va nell’ufficio (prima dell’alba,quindi circa 2.30) e aspetta mezz'ora, lo dice Silente (pag. 578)
Quando Harry e Silente parlano è l'alba. (pag. 761) Siamo al 19 giugno 1996: nel nord della Scozia il sole sorge intorno alle 3.04


Martedi, 18 Giugno 1996
A WICK ( 58.5N - 3.1W )
IL SOLE sorge 03:04 tramonta 21:23
Fuso orario: GMT
www.eurometeo.com/italian/ephem
 
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Varie Lettere della prova 44


1. Nel corso di tutto il 5° libro, lo scopo principale di Voldemort è scoprire il contenuto completo della Profezia: cerca di farla rubare da Sturgis il 31 Agosto (pag.279) e da Bode (circa ottobre, vedi pag. 515) fino a quando Rockwood non gli rivela (pag. 766/7 spiegazioni di Silente; pag. 549 sogno di Harry che avviene circa a fine febbraio, vedi pag. 553/4 quando Piton, due settimane dopo il sogno, lo riporta a galla durante una lezione di Occlumanzia che avviene dopo oltre due mesi dall’inizio delle lezioni stesse, iniziate proprio dopo le vacanze di Natale) che solo le persone citate nella profezia (quindi Harry e Voldemort stesso) la possono prendere in mano senza riceverne danni.

2. L’estremo interesse di Voldemort per la profezia e il particolare contatto mentale esistente con Harry fanno sì che il ragazzo percepisca attraverso strani sogni il forte desiderio di Voldemort di entrare nell’Uff. dei Misteri, che diventa inconsapevolmente anche un desiderio di Harry.

3. Probabilmente dopo il tentativo di Sturgis, e sicuramente dopo quello di Bode, l’Ordine capisce gli intenti di Voldemort e pattuglia l’accesso al luogo dove è conservata la Profezia. Arthur era proprio di guardia alla Profezia quando è stato attaccato dal serpente, appena prima di Natale. Potrebbe anche essere stato Piton, fedele a Silente, ad aver rivelato questa preziosa informazione.

4. Dopo l’attacco ad Arthur, Silente teme che Voldemort abbia compreso l’esistenza del contatto con la mente di Harry e, timoroso che intenda manovrarlo ai suoi fini, decide di fargli dare lezioni di Occlumanzia da Piton. Potrebbe anche essere stato Piton, fedele a Silente, ad aver fornito questa informazione (LETTERA I della prova 44). Effettivamente Voldemort comincia ad inviare ad Harry visioni precise per rivelargli dov’è la profezia e spingerlo ad andare all’Uff. Misteri a prenderla per conto suo. Voldemort comincia quindi a tendergli una trappola e ad usarlo, cosa resa possibile dal fatto che Harry non si impegna con le lezioni di Occlumanzia, come più volte gli rimproverano Piton ed Hermione e come Harry stesso ammette alla fine del libro.

5. Harry scopre dove si trova il corridoio che sta continuando a sognare, già alla prima lezione di Occlumanzia. Non appena Piton ha la percezione di cosa il ragazzo sta pensando, interrompe l’incantesimo (LETTERA F della prova 44) ed appare innervosito ed agitato. Se Piton fosse un Mangiamorte dovrebbe invece essere ben contento che le visioni inviate da Voldemort avessero già avuto successo e certo avrebbe dovuto lasciare continuare l’incantesimo. Invece, alla domanda di Potter su cosa è conservato all’Uff. dei Misteri, Piton mente spudoratamente dicendo che in quel luogo non c’è niente che riguardi Potter. (ancora LETTERA F della prova 44)
Nonostante Ron sospetti che Piton cerchi di aprire la mente di Harry a Voldemort, Piton sta invece cercando effettivamente di proteggere il ragazzo. Infatti quando Harry di nuovo è sul punto di fare una scoperta importante su come entrare nell’Uff. dei Misteri, ancora una volta Piton interrompe precipitosamente l’incantesimo richiamandolo alla realtà urlando il suo nome e si dimostra furioso per quello che ha trovato nella sua mente. (LETTERA G della prova 44)
Badate bene, con l’incantesimo di Legilimanzia non è possibile inserire nuovi ricordi, ma si può solo andare a ripescare ricordi già esistenti. Piton è quindi arrabbiato perché l’aver trovato quelle nuove immagini nella mente di Potter significa che il ragazzo non ha imparato ancora nulla di Occlumanzia e Piton per questo motivo si dimostra addirittura più furioso di quanto era stato poco prima quando Harry aveva messo il naso nei suoi ricordi.


6. Se Piton fosse veramente un Mangiamorte dovrebbe subito riferire a Voldemort che Harry ha già individuato (a metà gennaio) il luogo dove è nascosta la profezia, affinché Voldemort possa far scattare al più presto la sua trappola. Invece, è evidente che non racconta nulla a Voldemort, visto che la trappola scatta solo oltre la seconda metà di giugno.
Inoltre, se Piton fosse veramente un Mangiamorte, non avrebbe certo dovuto riferire questa informazione a Silente, cosa che invece ha fatto subito(LETTERA B della prova 44)
Se Piton fosse un Mangiamorte fedele a Voldemort il suo comportamento sarebbe veramente incomprensibile, mentre ipotizzando un Piton fedele a Silente tutti i pezzi del puzzle si incastrano perfettamente.



7. Infine la trappola di Voldemort è pronta, ma può scattare solo quando e se Harry andrà all’Uff. Misteri: nessuno può saperlo a priori, quindi nulla può essere stato organizzato prima nei minimi dettagli, ma solo a grandi linee. Non c’è nessun particolare motivo per il quale Voldemort debba aver necessariamente preavvertito Piton. Ma se Piton/Mangiamorte era al corrente della trappola e non ha avvertito immediatamente Voldemort non appena ha compreso che Harry stava andando a Londra, allora il suo comportamento è di nuovo incomprensibile. Se Piton/Mangiamorte, invece, non era al corrente della trappola (come io credo, visto che va a sincerarsi che Sirius sia al sicuro mentre non ne avrebbe avuto alcun bisogno se sapeva che quello era solo un falso sogno), quando capisce dove va Harry è in possesso di un’informazione troppo importante per tacerla al suo vero padrone: è indubitabile che il primo e più importante compito di una spia è riferire le informazioni e questa è certo un’informazione essenziale per Voldemort che da un anno sta dando la caccia a quella profezia. Non c’è nessun motivo che può impedire ad un Piton, fedele spia di Voldemort, di riferirgliela. In ogni caso, quindi, che sapesse o meno della trappola, se Piton è un fedele Mangiamorte deve avere avvertito Voldemort che la trappola era pienamente scattata.

8. Ma se si accetta l’idea che Piton/Mangiamorte ha avvertito Voldemort, questo automaticamente esclude la possibilità che Piton abbia avvertito anche l’Ordine (cosa che invece sappiamo che ha fatto, LETTERA C della prova 44) perché in tal modo per Voldemort sarebbe stato chiarissimo che era stato Piton a farlo, dato che era l’unico che poteva disporre di quell’informazione. E, anche se Piton avesse sostenuto di aver avvertito l’Ordine solo per pararsi le spalle con Silente, considerato che tutto è fallito proprio a causa dell’intervento dell’Ordine, e quindi a causa di Piton, Voldemort certo non glielo avrebbe perdonato, altro che eleggerlo suo “preferito”! Quindi, visto che Voldemort non sospetta minimamente che sia a causa di Piton che quelli dell’Ordine sono arrivati, altrimenti certo Bellatrix lo avrebbe rinfacciato a Piton (LETTERA H della prova 44), allora l’unica ragionevole spiegazione è che Voldemort non avesse mai detto assolutamente nulla a Piton della trappola (e sappiamo che è così altrimenti Piton non sarebbe affatto andato a controllare se Sirius era al sicuro perché avrebbe saputo a priori che non correva alcun rischio), magari anche perché non si fidava del tutto di lui, e fosse quindi ragionevolmente certo che Piton non sapesse nulla e non potesse assolutamente avvertire l’Ordine. Ma questo è possibile solo se Piton non ha mai avvertito Voldemort che Harry stava precipitandosi all’Uff. dei Misteri e questo, per quanto detto al punto 7, dimostra che Piton non è affatto un fedele Mangiamorte di Voldemort.
 
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