Il Calderone di Severus

Prova #112 : "La recita di Piton"

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view post Posted on 19/5/2007, 12:31
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I ♥ Severus


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“Che importanza ha?” Lo interruppe Malfoy. “Difesa contro le Arti Oscure… è tutto uno scherzo, no, una messinscena? Come se noi avessimo bisogno di protezione contro le Arti Oscure…”
“È una messinscena cruciale per ottenere il successo, Draco!” Ribattè Piton. “Dove credi che sarei stato, in tutti questi anni, se non avessi saputo fingere?”
(Harry Potter e il Principe Mezzosangue pag. 299 Inserita da Niky LETTERA A



« Racconterai a Silente di Piton e Malfoy e delle cose che si sono detti? »
« Certo» rispose Harry. «Lo dirò a chiunque possa fermarli e Silente è il primo della lista. Forse ne parlerò ancora anche a tuo padre ».
« Peccato che tu non abbia capito cosa combina Malfoy ».
« E come facevo a capirlo? Era quello il problema, che si è rifiutato di dirlo a Piton ».
Calò il silenzio per qualche istante, poi Ron riprese: «Naturalmente lo sai che cosa diranno tutti? Mio padre e Silente e tutti quanti? Diranno che Piton non vuole davvero aiutare Malfoy, ma stava solo cercando di scoprire il suo piano ».
«Perché non l'hanno sentito» rispose Harry. «Nessuno può recitare così bene, nemmeno Piton».
« Già... Però lo diranno ».
Harry si voltò a guardarlo, accigliato.
« Ma tu mi credi? »
« Certo! » replicò Ron frettolosamente. « Davvero, io sì! Ma loro sono tutti convinti che Piton faccia parte dell'Ordine, no?»
Harry non rispose. Gli era già venuto in mente che quella sarebbe stata l'obiezione più probabile alle sue nuove prove. Gli pareva già di sentire Hermione: 'Ma è ovvio, Harry, faceva finta perché Malfoy gli rivelasse che cosa sta facendo...'
(Harry Potter e il Principe Mezzosangue pag. 299 Inserita da Ida59 LETTERA B
 
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view post Posted on 19/5/2007, 13:52
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Deduzione #116 fornita da Niky - Accusa

Le parole del Professor Piton, anche se ambigue, devono essere interpretate come la confessione di essersi finto un alleato di Silente mentre continuava ad essere un mangiamorte. Ciò discende dal fatto che Silente e Piton sapevano bene che prima o poi Lord Voldemort sarebbe tornato.
Silente, infatti nel 5° libro dice: “… ero convinto che Voldemort fosse scomparso per sempre? No. Non sapevo se avrebbe impiegato dieci, venti o cinquant’anni prima che potesse tornare, ma ero sicuro che così sarebbe accaduto, ed ero certo, anche, conoscendolo come io solo potevo conoscerlo, che non si sarebbe fermato finché non ti avesse ucciso” (HP 5; pag. 773 ).
Sapendo questo Severus Piton, nell’attesa del ritorno di Voldemort, ha deliberatamente mentito a Silente per poter conservare il proprio posto ad Hogwarts a spiare il Preside e per non finire ad Azkaban.





Deduzione #114 fornita da Niky - Accusa

L’imputato ammette tranquillamente di aver recitato per anni fingendosi alleato di Silente, mentre invece continuava a rimanere fedele a Voldemort. Tale finzione ha avuto lo scopo di evitare la carcerazione ad Azkaban, come afferma lui stesso parlando con Bellatrix Lestrange(“Non hai capito? Solo la protezione di Silente mi ha tenuto fuori da Azkaban” da HP 6; pag. 36)
Non è nemmeno la prima volta che Piton fa tale ammissione: “Ho recitato bene la mia parte” rispose Piton. (HP 6, pag. 37).






Deduzione #585 fornita da Niky- Difesa

In relazione alla lettera B:

Eccoci dinnanzi ad un lampante e fulgido esempio di come, ogni volta che c'è Piton di mezzo, Harry Potter distorca negativamente la realtà dei fatti e sia sempre pronto (nonostante abbia avuto mille smentite in tanti anni di scuola) a sospettare del Professore.
Infatti, Potter afferma che Piton desiderava realmente aiutare Draco Malfoy a portare a compimento i suoi loschi piani e alla ovvia risposta di Ron (risposta che, Harry lo ammette, chiunque ragionevolmente gli darebbe) obietta: «Nessuno può recitare così bene, nemmeno Piton».
Il problema è che la risposta di Harry è totalmente fuorviante (per se stesso e per il lettore), perchè in effetti Piton, durante quel colloquio con Draco, non stava affatto recitando, quanto meno non nel senso che Potter intende.
E' Ron ad avere ragione: Piton stava realmente tentando di carpire informazioni a Draco, sui tempi ed i modi in cui quest'ultimo intendeva portare a termine il compito affidatogli da Voldemort.
Esattamente ciò che è logico facesse, in quanto leale a Silente.
E del resto, Piton chiede esplicitamente a Draco di rivelargli come intende agire ("Qual è il tuo piano?" "Non sono affari suoi!" "Se mi dici che cosa stai cercando di fare, posso aiutarti...").
Ora, se Piton fosse realmente un Mangiamorte e la sua lealtà fosse rivolta a Voldemort, considerando anche che ha stretto con Narcissa un voto che lo pone in pericolo di vita e che l'uccisore di Silente riporterà grandi onori presso l'Oscuro Signore, che senso ha che voglia conoscere i piani di Draco?
Apparentemente, se ci lasciamo guidare dalla contorta e distorta visione di Potter, la cosa ha senso. Si dirà: Proprio per non correre rischi a causa del Voto, Piton vuol conoscere le mosse di Draco e aiutarlo a portare a termine il suo compito.
Ma, suvvia, ragioniamo senza filtri e pregiudizi, lasciando da parte la cosidetta "Potter-visione": Piton non è, a differenza di Draco e Harry, un ragazzino alle prime armi; è un mago adulto, colmo di conoscenze magiche, anche oscure e molto potente (dato che perfino da ragazzino era già in grado di inventare addiittura nuovi incantesimi), nonchè un ottimo occlumante e una persona capace di agire (come ha più volte dimostrato) con estremo sangue freddo e determinazione, anche dinnanzi ad un grave pericolo.
Tutto ciò detto, è veramente illogico e assurdo pensare che un simile mago abbia davvero bisogno di conoscere in anticipo i piani di un ragazzino spaventato per potersi trarre d'impiccio.
Se Piton fosse un vero Mangiamorte, non avrebbe avuto alcun bisogno di scoprire i piani di Draco, ma, semplicemente, come qualunque adulto ragionevole e intelligente (e lui lo è) avrebbe risolto in proprio la questione, prendendo in mano le redini del gioco fin dal primo momento in cui Draco ha mostrato la propria incapacità a portare a termine l'incarico di Voldemort.
Cioè, già dopo l'episodio della collana, Piton, se fosse un Mangiamorte, avrebbe potuto e dovuto eseguire immediatamente lui il compito di Draco, specialmente se si considera che i modi per farlo non gli sono mai mancati (basterebbe un veleno), nemmeno in passato (quando, anzi che curare Silente dalla maledizione dell'anello di Gaunt avrebbe tranquillamente potuto lasciarlo morire, senza che nessuno mai potesse incolparlo).
Questo è l'unico comportamento logico per un Mangiamorte adulto con un briciolo di cervello ed un Voto Infrangibile che gli pende sul capo come una spada di Damocle.
Invece, Piton che fa? Tergiversa, fino all'ultima notte fatale sulla Torre di Astronomia e nel frattempo assilla Draco (che viene anche ripetutamente richiamato nello studio del Professore, anche se poi si riiuta di andare) per farsi dire quali sono i suoi piani.

Un comportamento stupido, rischioso per sè e inutile se Piton fosse davvero un Mangiamorte, ma perfettamente logico, coerente e utile se, invece, Piton NON è un Mangiamorte.
Infatti, Piton, fedele a Silente, ha ucciso infine il Preside solo perchè era stato proprio Albus ad ordinarglielo e, non ha caso, l'ha ucciso solo quando le cose erano ormai irrimediabilmente precipitate, al punto che non esistevano altre vie d'uscita.
Ma non desiderava affatto ucciderlo e finchè ha avuto la possibilità di tentare, per un intero anno, non ha adempiuto al Voto ed ha, invece, provato con ogni mezzo (legilimanzia compresa) a scoprire i piani di Draco Malfoy per fermare il ragazzo (come perfino Silente ci rimarca: "Perchè non mi ha fermato, allora?" chiese Malfoy
Ho provato, Draco.Il Professor Piton ti tiene d'occhio per mio ordine... " da HP6; pag. 532) ed anche per proteggere il ragazzo stesso e Silente.
Conoscere i piani di Draco è importante ed utile per Piton solo se Piton è leale a Silente.
Questa è la vera e sola recita di Piton: fingersi un Mangiamorte, una volta di più, per convincere Draco Malfoy a rivelare i propri piani e poterli rivelare (come sempre ha fatto con ogni altra informazione) a Silente e poterli sventare.






Deduzione #117 fornita da Niky- Difesa

Sebbene sia provato che, sia Silente, sia Piton, prevedevano il ritorno di Voldemort, non vi è, invece, alcuna prova che la frase pronunciata dall’imputato abbia il senso di una confessione.
Poiché non è un mangiamorte, nella certezza del ritorno di Voldemort, Piton ha dovuto fingere con coloro che erano stati suoi compagni nel servire l’Oscuro Signore (come, ad esempio Lucius Malfoy e tutti i suoi familiari), allo scopo di evitare la punizione di Voldemort e di preparare il terreno per il proprio ruolo di spia al servizio dell’Ordine.
Ricordiamo, ancora una volta che, come si evince anche dalle parole di Draco ( “Come se noi avessimo bisogno di protezione contro le Arti Oscure…” (HP 6; pag. 299) ), Piton sta parlando con qualcuno che lo crede un mangiamorte. Proprio per questo, sarebbe una gravissima imprudenza da parte sua utilizzare parole più chiare in risposta ad una domanda tanto precisa. Ricordiamoci che lo scopo di Piton è ottenere informazioni da Draco.
Inoltre, poiché Piton non è un mangiamorte e Silente lo sa, non vi è mai stato un rischio concreto che il Professore finisse ad Azkaban.





Deduzione #115 fornita da Niky- Difesa

L’imputato afferma di aver recitato per anni, ma non dice a chi fosse rivolta la sua finzione. Non possiamo comprendere, sulla sola base delle sue parole, se Piton per anni abbia finto con i mangiamorte o con Silente.
Però, Piton pronuncia queste parole parlando con persone, leali a Voldemort, che credono che anche lui sia un mangiamorte. Proprio perché lui non è un mangiamorte, per non scoprirsi, deve parlare con loro in modo ambiguo e mentire.
E’ l’imputato per primo a dire che se non avesse finto sarebbe stato incarcerato ad Azkaban, ma si deve tener conto della situazione in cui pronuncia tale affermazione.
In particolare, quando dichiara: “Non hai capito? Solo la protezione di Silente mi ha tenuto fuori da Azkaban” (HP 6; pag. 36) e ancora “Ho recitato bene la mia parte” rispose Piton. (HP 6, pag. 37), Severus Piton sta parlando con Bellatrix Lestrange, la più fedele a Voldemort tra tutti i mangiamorte ( “Sarei rimasta io!” esclamò Bellatrix con passione. “Io, che ho trascorso molti anni ad Azkaban per lui!” (HP 6; pag. 33) e ancora “Lui mi dice tutto!” ribatté Bellatrix, infiammandosi. “Dice che sono la sua più leale, più fedele… “ (HP 6; pag. 35) )
Soprattutto, ricordiamoci che Bellatrix non si fida affatto di Piton ( “Certe persone?” ripeté Piton sardonico. “E che cosa dovrei dedurne, Bellatrix?”
“Che non mi fido di te, Piton, lo sai benissimo”
[CUT]
“… Perché non ti fidi di me?”
“Per un centinaio di ragioni!” rispose lei ad alta voce

[CUT] Da dove comincio! Dove eri quando il Signore Oscuro è caduto? Perché non l’hai mai cercato quando è sparito? Che cosa hai fatto in tutti questi anni che hai passato sotto le sottane di Silente? Perché hai impedito che il Signore Oscuro si procurasse la Pietra Filosofale? Perché non sei tornato subito quando è risorto? Dove eri qualche settimana fa, quando abbiamo combattuto per impossessarci della profezia per il Signore Oscuro? E perché, Piton, Harry Potter è ancora vivo, quando l’hai alla tua mercè da cinque anni?” (HP 6; pag. 31-32) ).
Piton non essendo un mangiamorte deve per forza di cose mentire a Bellatrix per fugare i suoi dubbi. Altrettanto dicasi per tutte le altre risposte che Piton fornisce a Bellatrix (HP 6; da pag. 32 a pag. 37), esortandola, tra l’altro, a riferire tali risposte ad ogni altro mangiamorte che non si fidi di lui. Piton intende evidentemente eliminare ogni sospetto sul proprio conto per non rischiare di farsi smascherare da Voldemort.
Si ricordi anche che, in quel momento, Severus parla alla presenza di altri due mangiamorte – Narcissa Malfoy e Codaliscia – ed anche davanti a loro non può rivelare la sua vera natura di spia dell’Ordine. In particolare, non può farlo davanti a Codaliscia che tenta persino di origliare la conversazione per poterne riferire a Voldemort ( “Le mie scuse” disse Piton “Negli ultimi tempi ha preso l’abitudine di origliare alle porte. Non so che intenzioni abbia… Stavi dicendo Narcissa?” da HP 6; pag. 31).
Ovviamente, Piton ripete le stesse parole a Draco Malfoy. Non potrebbe fare altrimenti: primo, perché anche Draco lo crede un mangiamorte; secondo, perché Draco è il nipote di Bellatrix e potrebbe riferire la conversazione a sua zia, la quale noterebbe la differenza nelle risposte di Severus; terzo, perché Piton deve convincere Draco di essere dalla sua parte per carpirgli le informazioni che desidera.

 
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