Il Calderone di Severus

Arringa 117 di Ida (Difesa)

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view post Posted on 25/4/2007, 08:27
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I ♥ Severus


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Da un dolce sogno d'amore!

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Ecco la mia arringa, inserita in chiaro visto che il file non è più scaricabile.


Ecco l'indice della lunghissima arringa il cui testo è suddiviso in due messaggi perchè era troppo lungo! ;)


1. Perché Silente dovrebbe implorare Piton di non ucciderlo?
2. Silente era veramente indifeso?
3. Come fa Silente a sapere della missione di Draco e del Voto Infrangibile?
4. Perché Piton non stava pattugliando la scuola come tutti gli altri Professori e membri dell’Ordine?
5. Perché Piton non sapeva dell’arrivo dei Mangiamorte a Hogwarts, quella fatidica notte? Voldemort si fida realmente di Piton?
6. Stranezze nell’uccisione di Silente e strane coincidenze con Harry
7. Stranezze della Fuga di Piton
8. Cosa si sono detti nella Foresta Proibita Silente e Piton? Perché stavano parlando nella foresta invece che nello studio di Silente?
9. Perché Silente si fida così tanto di Piton?
10. Silente ha insegnato a Harry tutto quello che poteva e ha quindi esaurito il suo compito.
11. Piton sa degli Horcrux, è fedele a Silente ed è quindi la persona più utile per scoprire dove sono.
12. L’ accordo fra Silente e Piton: il piano di Silente
a. Silente è disposto a sacrificare la sua vita
b. Silente sa del Voto e della missione di Draco
c. Silente si fida di Piton che è la persona più utile per scoprire quali e dove sono gli Horcrux
d. Piton non vuole uccidere Silente
e. Complessità del piano/accordo esistente tra Silente e Piton
f. Modo per aggirare il voto
g. Lupin è al corrente del piano di Silente
h. Mancato intervento di Fanny al momento dell’uccisione di Silente
13. Come si sono veramente svolti i fatti: la vera sostanza dietro la falsa apparenza
14. Cosa sarebbe successo se Piton non avesse ucciso Silente sulla torre?



Difendere Piton, traditore, assassino e Mangiamorte, sembra all’inizio un’impresa quasi impossibile, soprattutto se ci si ferma alle apparenze e ad una prima e superficiale lettura dei libri. Me se si scava appena un poco sotto la superficie, se si approfondisce in modo obiettivo la lettura e si lascia spazio ai dubbi, all’improvviso le cose non sembrano più essere così certe e inequivocabili e mille piccoli e grandi fatti non quadrano più, cosicché i comportamenti dei personaggi diventano addirittura stupidi e del tutto illogici.
 
Vogliamo esaminare insieme le principali cose che non quadrano e le strane coincidenze che si rilevano dopo una più approfondita lettura?
 

 
 

1.  Perché Silente dovrebbe implorare Piton di non ucciderlo?

 
Perché Silente che, fino all’ultimo istante, anche con Draco (ma prima che arrivino gli altri Mangiamorte), continua a professare la sua totale fiducia in Piton (si vedano le innumerevoli Lettere della Prova 92) e lo vuole a tutti i costi vicino a sé (infatti chiede più volte a Harry di andare a chiamare Severus: attenzione, non il “Professor Piton”, bensì Severus, l’amico nel quale Silente ha la più profonda fiducia – Lettere M e N Prova 51), quando Piton finalmente arriva, il Preside dovrebbe averne improvvisamente paura fino ad arrivare al punto di implorarlo di non ucciderlo?
Solo perché un Mangiamorte si rivolge a Piton come se fosse uno dei loro? Ma per Silente tutto ciò è normale: Piton è la sua spia presso Voldemort, quindi i Mangiamorte devono forzatamente pensare che lui sia un Mangiamorte, per cui questa dichiarazione certo non può né stupire né spaventare per niente Silente.
E’ più che evidente che il Preside vuole a tutti i costi che Piton arrivi in tempo sulla torre, tanto è vero che la tira in lungo all’infinito con Draco(Silente arriva perfino a definirla “piacevole chiacchierata” Lettera H Prova 76), poi saluta l’arrivo dei Mangiamorte come se stesse “dando il benvenuto a una festa” (HP6 pag 537).  
Silente non sembra affatto preoccupato, né di Draco, né degli altri Mangiamorte. L’unico suo chiaro ed evidente scopo è guadagnare tempo in attesa che Piton arrivi.
Ma perché Silente è così ansioso che Piton arrivi in tempo? Per fare cosa?
Quando Piton finalmente arriva, non fa e non dice assolutamente nulla, salvo guardarsi attentamente intorno(certo anche lui avrà notato che ci sono due scope: l’ha notato subito perfino Draco – HP6 pag 529 – figuriamoci se non se ne accorge uno come Piton che fa la spia-doppiogiochista) e mettere Draco dietro a se stesso: passano solo pochi istanti e Silente non ha certo alcun motivo di cambiare idea su quello che crede essere il suo fedelissimo Piton e pensare che voglia invece fargli del male. Perché, allora, Silente dovrebbe illogicamente implorare Piton di NON ucciderlo?
 
 

2.  Silente era veramente indifeso?

 
Silente non è uno stupido né un uomo pauroso.
E’ un mago molto potente(si veda, ad esempio, la Lettera D Prova 76, in cui si libera in un istante di diversi maghi ed Auror quando Caramel cerca di arrestarlo con l’appoggio della Umbridge); è definito (HP1 pag 100) “il più grande mago dell’era moderna” ; è l’unico mago di cui Voldemort abbia paura e, quando avviene il duello tra loro alla fine del 5° libro, è proprio Voldemort che deve ritirarsi perché Silente dimostra non solo di non aver alcuna paura di lui, ma di poterlo anche battere in duello.
Inoltre, Silente ha più volte dimostrato di non temere la morte e di essere invece disposto a sacrificarsi per un bene superiore (vedi le varie Lettere delle Prova 18 e 19), tanto è vero che ha tranquillamente e volontariamente trangugiato il veleno  mortale nella caverna (Lettera D Prova 18).
Silente sarebbe indifeso solo perché non ha una bacchetta per difendersi?Uno che sa fare magie anche senza l’ausilio della bacchetta (vedi come esempio le lettere B e C prova 76) e che può rendersi invisibile anche senza usare un Mantello dell’Invisibilità? (vedi lettera E prova 76).
Ma non siamo ridicoli!
Silente avrebbe potuto liberarsi di Draco in un batter d’occhio, ma non ha voluto farlo solo per cercare di convincere il ragazzo, che sapeva benissimo che non lo avrebbe MAI ucciso (Lettere F, G, H Prova 76), a passare dalla sua parte e lasciarsi proteggere. Per questo Silente afferma (Lettera D Prova 47): “No, Draco” ribatté Silente, tranquillo. “E’ la mia pietà, non la tua, che conta adesso”. Ed anche: “«Ma ora possiamo parlare chiaro... non è stato fatto alcun male, non hai ferito nessuno, anche se devi solo alla fortuna se le tue vittime sono sopravvissute... lo posso aiutarti, Draco... »” (lettera H Prova 76). E ancora: "Passa dalla parte giusta, Draco. Possiamo nasconderti meglio di quanto tu possa immaginare. E, cosa più importante, manderò dei membri dell’Ordine da tua madre stanotte, per nascondere anche lei. Tuo padre ora è al sicuro ad Azkaban... quando verrà il momento potremo proteggere anche lui... passa dalla parte giusta Draco... tu non sei un assassino"(Lettera E Prova 47)
Queste non sono certo le parole di un uomo indifeso e che ha paura di morire né, mai, lo è il suo atteggiamento durante la lunga chiacchierata con Draco o, successivamente, con i 4 Mangiamorte.
Queste sono le parole di uomo che sa benissimo che cosa sta succedendo, che ha perfettamente sotto controllo la situazione e sta cercando, con tutte le sue forze, di mantenere pura l’anima di Draco, convincendolo a passare dalla sua parte abbandonando Voldemort, e a desistere dalla missione affidatagli.
La dimostrazione che Silente aveva ragione e che Draco non lo avrebbe MAI ucciso la si ha quando Draco abbassa la bacchetta che teneva puntata contro Silente (Lettera E Prova 42) PRIMA che arrivino i Mangiamorte. Probabilmente, se Silente avesse avuto abbastanza tempo a disposizione ed i Mangiamorte non fossero già stati a Hogwarts (cosa che Silente, per propria ammissione, non aveva assolutamente previsto (“Ma stavi dicendo... sì, sei riuscito a far entrare i Mangiamorte nella mia scuola, cosa che, lo devo ammettere, ritenevo impossibile... Come hai fatto? » (Lettera F Prova 47), il Preside sarebbe certo riuscito a convincere Draco a passare dalla sua parte.
 
 

3.  Come fa Silente a sapere della missione di Draco e del Voto Infrangibile?

 
E’ evidente, dalle parole stesse di Silente (si vedano le varie Lettere delle Prove 47 e 42) che Silente è perfettamente a conoscenza sia della natura della missione di Draco sia dell’esistenza del Voto Infrangibile.
Silente ne è a conoscenza molto tempo prima che Harry gli riferisca di aver origliato la conversazione tra Piton e Draco(lettera D Prova 47) dalla quale Harry viene a scoprire l’esistenza del Voto Infrangibile: lo è dall’inizio dell’anno (Lettera A Prova 47),anzi, addirittura da PRIMA dell’inizio della scuola, viste tutte le nuove misure di sicurezza che sono state adottate, compresa la perquisizione degli alunni al loro arrivo alla scuola e poi ogni volta che escono/rientrano, nonché la perquisizione dei Gufi che portano la posta ed eventuali pacchi. (HP6 pag 159, 207, 218 e 225).
Tutte queste nuove misure di sicurezza, che dipendono esclusivamente da Silente e non dal Ministero (come invece è per il drappello di Auror di stanza a Hogsmeade), vengono messe in atto solo all’inizio del 6° anno. Come mai? Silente era già convinto che Voldemort fosse ritornato anche all’inizio del 5° anno.
Perché Silente aspetta l’inizio dell’anno successivo per proteggere ulteriormente Hogwarts, soprattutto cercando di impedire che qualche Oggetto Oscuro vi venga introdotto?
C’è un’unica, logica spiegazione a questa domanda: Piton gli ha immediatamente riferito della missione di Draco che ha scoperto facendo il Voto Infrangibile.Così, durante l’estate, Silente ha rafforzato ed ampliato le difese della scuola.
Ciò che Silente non sa, e che anche Piton ignora giacché cerca di scoprirlo interrogando Draco (ma senza successo perché Draco è in grado di utilizzare l’Occlumanzia per schermare la mente – Lettera D Prova 48 dell’Imputazione 2), è il metodo che Draco intende usare (sta aggiustando l’Armadio Svanitore per far entrare i Mangiamorte a Hogwarts ed assicurarsi così una protezione quando cercherà di uccidere Silente).
Riguardo al Voto Infrangibile, Silente ne è a conoscenza in modo completo e lo si capisce dal fatto che, quando Harry gli riferisce la conversazione origliata tra Piton e Draco, dalla quale Harry ha potuto capire solo una parte del Voto (l’impegno a proteggere Draco), Silente mostra di non preoccuparsi e, quando Harry è stupito dalla sua indifferenza alla notizia e gli chiede se ha capito bene di cosa si tratta(Lettera D Prova 42), il preside risponde: «Sì, Harry, dotato come sono di un cervello straordinario, ho capito tutto quello che mi hai raccontato» rispose Silente con una certa asprezza.  “Credo che potresti perfino prendere in considerazione la possibilità che abbia capito più di te.”
Sulla conoscenza del Voto Infrangibile da parte di Silente si vedano anche le dimostrazioni date con la Deduzione n. 521 della Prova 42 (che meglio spiega quanto qui sopra affermato) e con la Deduzione 550 della Prova 51 (Assegnazione a Piton della cattedra di Difesa contro le Arti Oscure, che è stata maledetta da Voldemort, e che Piton ha richiesto per ben 15 anni senza mai ottenerla, proprio solo dopo che Silente ha saputo del Voto Infrangibile e quando, perciò, il Preside già sa che è altamente probabile che Piton, indipendentemente dagli effetti della maledizione esistente sulla cattedra, non potrà più essere a Hogwarts ad insegnare l’anno successivo).
Ma se Silente è a conoscenza della missione di Draco e del Voto infrangibile già prima dell’inizio dell’anno, c’è un’unica persona che può avergli riferito queste informazioni, e si tratta proprio di Piton che mostra in tal modo una grande lealtà verso Silente fornendogli una preziosissima informazione sui piani di Voldemort, ma anche mettendolo al corrente del terribile Voto che ha dovuto stipulare.
Su fatto che Piton sia stato implicitamente costretto a stipulare il Voto Infrangibile per cercare di scoprire le mosse di Voldemort e mantenere nascosto il suo ruolo di spia a favore di Silente, si vedano le deduzioni n. 153 e 255 della Prova  42.
 
 

4.  Perché Piton non stava pattugliando la scuola come tutti gli altri Professori e membri dell’Ordine?

 
Già, per quale strano motivo Piton non stava pattugliando la scuola come gli altri Professori e membri dell’Ordine in quella fatidica notte? Non certo perché Silente non si fidasse di lui, dato che ripete e rinnova continuamente e a chiunque la sua estrema fiducia in Piton.
Perché, allora, Piton manca all’appello per un compito così importante e a cui Silente teneva così tanto da adirarsi perfino con Harry quando il ragazzo mette in dubbio che Silente non sia più che attento all’incolumità dei suoi studenti: « Basta così» lo interruppe Silente. Lo disse in tono tranquillo, eppure Harry tacque all’istante; sapeva di aver varcato una linea invisibile. « Credi che abbia lasciato una sola volta la scuola indifesa durante le mie assenze quest’anno? No. Questa sera, quando me ne andrò, verranno attivate altre protezioni. Ti prego di non insinuare che non prendo sul serio la sicurezza dei miei studenti, Harry». « lo non... » borbottò Harry, un po’ confuso, ma Silente lo interruppe. «Non desidero discuterne oltre ». (HP6 pag 499)
Quindi, se Piton non è a pattugliare i corridoi, allora Silente deve avergli riservato un compito ancora più importante ed essenziale: ad esempio quello di rimanere in attesa nel suo studio, pronto ad intervenire nel caso Silente avesse avuto bisogno di un suo personale e tempestivo intervento.
Dove stava andando Silente? A caccia di un Horcrux. E cosa gli era successo quando aveva trovato e distrutto l’Anello dei Gaunt? Che quasi ci rimetteva la vita, se non fosse stato per l’intervento tempestivo del professor Piton quando sono tornato a Hogwarts terribilmente ferito” (Lettera C Prova 51). E’ quindi più che ragionevole ritenere che Piton fosse perfettamente informato di ciò che Silente stava facendo (gli aveva già salvato la vita una volta) e stesse nel suo ufficio, in preallarme, pronto a intervenire per salvare la vita a Silente (o magari anche a Harry in questo caso) se si fossero ripetuti i precedenti problemi.  
La dimostrazione che Piton è al corrente che Silente sta cercando gli Horcrux, è data anche dal fatto che Silente, quando arriva sulla Torre, esorta Harry ad andare a chiamare Piton e dirgli TUTTO. (Lettera N Prova 51) Ma tutto riguardo a cosa? C’è il Marchio Nero su Hogwarts, è vero, ma Silente non sa cosa è successo e quindi non può far riferire nulla: l’unica cosa che Harry può raccontare a Piton è che cosa è accaduto nella caverna. Ma se Silente ordina questa cosa a Harry, è ovvio che Piton era al corrente della loro missione e doveva rimanere in attesa per poter prestare il suo “tempestivo intervento”, come già una volta era stato necessario.
Questo è certamente un compito più importante che pattugliare i corridoi della scuola, che poteva essere delegato a molte altre persone, mentre invece è evidente che Silente ritiene che Piton sia il massimo esperto di Arti Oscure, e correlate Difese, che ci sia a Hogwarts (tanto è vero che Katie Bell viene mandata da Piton che le salva la vita proprio perché, come dice Silente: “« Il professar Piton è molto più esperto delle Arti Oscure di Madama Chips” Lettera O Prova 2 Imputazione 2.
In quale modo Piton usa ora le sue profonde conoscenze in materia di Arti Oscure? Solo per fare del bene, alleviare il dolore, proteggere e difendere dalle Arti Oscure stesse.  Proprio come ha fatto anche a favore di Potter, quando si è opposto al malocchio sulla scopa operato da Raptor.(Prova 89)
 
 

5.  Perché Piton non sapeva dell’arrivo dei Mangiamorte a Hogwarts, quella fatidica notte? Voldemort si fida realmente di Piton?

 
Passiamo ora dall’altra parte dello schieramento e vediamo come è posizionato Piton nei confronti di Voldemort: a prima vista sembra essere il suo “prediletto”, come sostengono Narcissa e Draco (rispettivamente Lettera A Prova 15 Imputazione 2 e Lettera G Prova 92 Imputazione 4).
Ma le cose stanno veramente così o, ancora una volta, la realtà è ben diversa dall’apparenza?
Se Voldemort si fida così tanto di Pitonda farne“il suo consigliere più fidato” (Lettera A Prova 15 Imputazione 2), come mai gli mette alle costole Codaliscia che lo spia in modo stupidamente evidente? (Lettera G, prova 48 Imputazione 2).
Se Voldemort ha fiducia completa in Piton, perché non lo informa quando i Mangiamorte attaccano Harry ed i suoi amici al Ministero alla fine del 5° libro, o quando i Mangiamorte entrano a Hogwarts tramite gli Armadi Svanitori?
Soprattutto in quest’ultimo caso la presenza di Piton poteva rivelarsi essenziale per la buona riuscita del piano, ma è evidente che Piton è stato tenuto all’oscuro di tutto. Questo, però, non è avvenuto per volontà di Draco, come si potrebbe supporre, visto che non è stato il ragazzo a scegliere i Mangiamorte che lo avrebbero aiutato (HP6 pag. 537 “E sì, mi sconcerta un po’ che il nostro Draco abbia portato proprio te nella scuola dove vivono i suoi amici... » «Non sono stato io» esalò Malfoy. Non guardò Greyback; sembrava che non volesse nemmeno sfiorarlo con lo sguardo. « Non sapevo che sarebbe venuto... » “.
Piton sembrerebbe quindi essere il prediletto e fidato consigliere di Voldemort, ma alla prova dei fatti non viene mai informato delle cose importanti e ha Codalisce alle costole che lo spia quando non è a Hogwarts.
Forse, allora, Voldemort non si fida del tutto di Piton e pensa ancora, come al momento del suo ritorno, che Piton possa essere quello “che credo mi abbia lasciato per sempre”(Lettera F Prova 48 Imputazione 2) e lo tiene con sé solo e fintanto che pensa che gli possa essere magari ugualmente utile in qualche modo, forse solo per passargli informazioni sbagliate da trasmettere all’altra parte.
Del resto ci sono anche parecchi altri Mangiamorte che ancora non credono alla lealtà di Piton(Lettera A Prova 37 Imputazione 2), prima fra tutte Bellatrix, cui Piton snocciola una lunga serie di bugie (vedi l’interessante e dettagliata Deduzione 568 alla Prova 37 Imputazione 2 che dimostra, con una ragionevole logica, che Piton mente spudoratamente a Bellatrix) che ha già raccontato a Voldemort, probabilmente senza riuscire a convincerlo del tutto. Del resto, Voldemort è cattivo e crudele, ma non è anche stupido!
Occorrerebbe ora affrontare tutto il lungo discorso dell’Occlumanzia, di cui Piton a detta di tutti è il massimo esperto, ma il discorso verrebbe troppo lungo. Rinvio quindi alle parole di Piton stesso (lettera A prova 94 Imputazione 2) che, con Harry, sembra essere molto orgoglioso della sua capacità e non sembra avere alcun motivo per mentire al ragazzo in quel frangente:“L’Oscuro Signore, per esempio, sa quasi sempre se qualcuno gli sta mentendo. Solo chi è abile in Occlumanzia è in grado di escludere i ricordi e le emozioni che contraddicono la bugia, e può così mentire in sua presenza senza essere scoperto” nonché alle dettagliate spiegazioni della Deduzione 294 della prova 94 Imputazione 2 di cui riassumo brevemente i punti principali e la conclusione. Occlumanzia di livello elevato: un ottimo occlumante è in grado di mentire davanti ad un ottimo legilimante perché "è in grado di escludere i ricordi e le emozioni che contraddicono la bugia, e può così mentire in sua presenza senza essere scoperto."  Ciò significa che, in questo particolare caso, il Legilimante non si accorge che l’altra persona gli si oppone, anzi, crede di "leggere" liberamente nella sua mente e, conseguentemente, è sicuro che l’altro stia dicendo la verità proprio perché ne riceve conferma controllandogli nella mente.
E’ questo che fa Piton con Voldemort: dice la menzogna e permette a Voldemort di verificare nella sua mente, dove Voldemort troverà conferma che la "bugia" corrisponde alla "verità", nel senso che è correttamente supportata dai giusti ricordi e dalle appropriate emozioni.
Voldemort, a torto o a ragione, è convinto d’essere il migliore Legilimante del mondo e che nessuno può resistergli: è quindi sicuro di aver letto nella mente di Piton, che è invece riuscito a mentirgli con pieno successo.
Questo non significa ancora, però, che Voldemort ora si fidi completamente e ciecamente di Piton (del resto non è proprio nello stile di Voldemort fidarsi), ma nella mente di Piton non ha nemmeno mai potuto trovare prove di un supposto tradimento. Se le avesse trovate, infatti, Piton non sarebbe più vivo “E qui abbiamo sei Mangiamorte assenti… tre morti per servirmi. Uno troppo vile per fare ritorno… la pagherà. Uno credo mi abbia lasciato per sempre… verrà ucciso naturalmente…”, (Lettera F prova 48 Imputazione 2) esattamente come ricorda Piton a Bellatrix “Credi davvero che il Signore Oscuro non mi abbia rivolto tutte queste domande una per una? E credi davvero che se non fossi riuscito a dargli delle risposte soddisfacenti sarei qui seduto a parlare con te? (Lettera A prova 37 Imputazione 2).
Voldemort non riesce a trovare nella mente di Piton le prove del suo tradimento, ma continua a non fidarsi del tutto di lui, tanto è vero che lo fa spiare da Codaliscia e non gli fornisce le informazioni importanti.
Ma se Piton è fedele a Silente, per loro è essenziale che Voldemort si fidi completamente di lui, soprattutto perché occorre ancora scoprire cosa e dove sono nascosti gli Horcrux.
 
 

6.  Stranezze nell’uccisione di Silente e strane coincidenze con Harry

 
Non vi è sembrato un po’ strano il comportamento di Piton al momento dell’uccisione di Silente? Arriva, si guarda appena intorno per capire cosa sta succedendo e, senza neppure dire una sola parola, uccide Silente.
Ma se Piton era un cattivo Mangiamorte che per sedici anni aveva dovuto fingere con Silente, subendo in silenzio tutte le bizzarrie del Preside, non pensate anche voi che nel momento in cui, finalmente, può ammazzarlo, sul viso di Piton avrebbe dovuto esserci un’immensa soddisfazione? E poi, voi ce lo vedete Piton che sta zitto e che nel momento del suo massimo trionfo e della sua agognata vendetta, lui sempre così sarcastico e pungente, non si lascia scappare neppure un "Crepa vecchiaccio della malora, tu e i tuoi dannati sorbetti al limone"???
No, Piton invece rimane zitto e sul suo viso c’è odio e disgusto. (Lettera L Prova 51) Guarda a caso, proprio la stessa espressione che c’era sul viso di Harry quando, nella caverna, costringeva Silente a bere la pozione velenosa, solo perché aveva promesso a Silente che avrebbe obbedito ai suoi ordini e il Preside gli aveva intimato di fargliela bere fino all’ultima goccia. (Lettera I Prova 51)
Badate bene, Harry sta facendo bere a Silente un veleno mortale (è stato lo stesso Silente a spiegare che la pozione era mortale - Lettera D Prova 18): quindi Harry sta uccidendo consapevolmente Silente, ma lo fa per eseguire un ordine che Silente stesso gli ha impartito. In quel preciso momento sul volto di Harry c’è odio e disgusto ed è chiarissimo che quell’odio è rivolto solo verso se stesso ed il disgusto è legato alla cosa terribile che si sta imponendo di fare per obbedire a Silente.
Ma quando Piton sta uccidendo Silente, sul suo volto compare la stessa identica espressione di Harry.
Non vi sembra uno strano parallelo questo, che potrebbe ben confermare che anche Piton stava eseguendo gli ordini di Silente e, quindi, che l’odio fosse diretto verso se stesso, disgustato dal gesto terribile che era costretto a compiere per obbedire a Silente, esattamente come Harry ha provato odio e disgusto per sé e per quel stava facendo nella caverna?
Su questo argomento si veda, più diffusamente, anche la Deduzione 549 Prova 51.
 
 

7.  Stranezze della Fuga di Piton

 
Perché Piton fugge così rapidamente dopo l’uccisione di Silente?Ma poi si ferma stupidamente a perdere tempo prezioso duellando inutilmente con Harry, visto che è evidente non ha alcuna intenzione di fargli del male veramente?(come dimostrato dalle varie Lettere della Prova 71 Imputazione 2).
Piton ha appena ucciso il capo dell’Ordine della Fenice, notizia che certo provocherebbe il panico nelle file dei “buoni”; ha con sé diversi Mangiamorte che riconoscono senza alcun problema la sua supremazia fra loro e gli obbediscono immediatamente; tramite gli Armadi Svanitori può far arrivare nella suola tutti i Mangiamorte che vuole e compiere un macello tra gli uomini dell’Ordine (che già sono in difficoltà prima della morte di Silente – Lettera D Prova 164 Imputazione 2) e gli studenti stessi (tra l’altro c’è anche Fenrir, un Lupo Mannaro che non ha bisogno della luna piena per uccidere!).
Insomma, Piton potrebbe ricoprirsi di gloria agli occhi di Voldemort per aver ucciso Silente (come dicono Narcissa e Draco – rispettivamente Lettera I e Lettere G e H della Prova 164 Imputazione 2) e conquistato Hogwarts, obiettivi che Voldemort non era mai riuscito a raggiungere, e potrebbe quindi ricevere onori e ricompense superiori a quelle di qualunque altro Mangiamorte.
Piton è un uomo dall’evidente ambizione (infatti è fra i Serpeverde): perché butta via un’occasione così importante?Su questo argomento si veda, più diffusamente, anche la Deduzione 555 Prova 164 Imputazione 2.
Stabilita l’incongruenza della velocissima ma apparentemente incomprensibile fuga di Piton, passiamo ad esaminare il suo rapporto con Harry nel corso del duello (varie Lettere della Prova 71 Imputazione 2): Piton ha tranquillamente la possibilità di uccidere Harry, ma non lo fa. Anzi, si prodiga affinché nessuno gli faccia del male, liberandolo immediatamente dalla Cruciatus che uno dei Mangiamorte aveva lanciato sul ragazzo (Lettera A Prova 71 Imputazione 2): la scusa sarebbe che Voldemort vuole uccidere Harry con le sue mani. E allora? Da quando pochi minuti di Cruciatus uccidono una persona? La Cruciatus non uccide ma solo infligge dolore: ci sono volute ore per fare impazzire i coniugi Paciock. Non sarebbe del tutto logico che Piton, se davvero odia così tanto Harry, lo lasciasse cruciare almeno un pochino?
Se anche Voldemort voleva veramente uccidere Harry di persona, perché mai Piton non schianta Harry (lo ha alla sua mercé, disteso a terra e senza più bacchetta - Lettera D Prova 71 Imp. 2)e non se lo carica in spalla per portarlo in dono all’Oscuro Signore?Perché invece, ne approfitta per dare un’ultima importante lezione scolastica a Harry, ricordandogli che, in un duello, per poter vincere, deve usare gli incantesimi non verbali ed occludere la mente affinché l’avversario non possa leggerglieli e prevenirlo comunque?
Nel corso del duello (sempre varie Lettere della Prova 71 Imputazione 2) Piton ha sempre lucidamente respinto gli incantesimi di Harry stando ben attento a non fargli mai del male: l’unica reazione dura ce l’ha quando Harry gli dà del vigliacco per aver ucciso Silente: in quel momento, e solo in quel preciso istante, Piton perde il controllo e colpisce il ragazzo con una sorta di magica frustata che, comunque non lascia a Harry nemmeno un graffio. (Sempre Lettera D Prova 71 Imp. 2)
Ma non è la parola “vigliacco” in sé ad irritare Piton.Infatti, poco prima (Lettera B Prova 71 Imp. 2), Harry l’aveva già chiamato "vigliacco", eppure Piton era rimasto lucido e tranquillo, aveva risposto con il suo solito sarcasmo e ne aveva approfittato per impartire a Harry un’utile lezione sui duelli.
E’ solo quando Harry collega la parola "vigliacco" all’uccisione di Silente che Piton perde ogni lucidità e viene sopraffatto dal dolore. "NON..." urlò Piton, e il suo viso si fece all’improvviso folle, disumano, come se provasse tanto dolore quanto il cane che guaiva e ululava rinchiuso nella casa incendiata alle loro spalle,"CHIAMARMI VIGLIACCO!".(Sempre Lettera D Prova 71 Imp. 2)
Come si spiega questa grossa differenza nella reazione di Piton a distanza di pochi istanti?
E se a Piton, invece, quel gesto, quell’orribile assassinio, fosse costato tutto il suo coraggio, visto che per il mago significava uccidere l’unica persona che si fidava di lui e che, probabilmente, gli voleva anche bene? Non sarebbe più che lecita una sua reazione incontrollata?
Che cosa c’è sul volto di Piton in quel momento? Forse rabbia o odio verso Harry? No, in quel momento sul viso di Piton c’è solo DOLORE, un dolore immenso (come quello del cane rinchiuso nella capanna che brucia - Lettera D Prova 71 Imp. 2). E perché mai Piton dovrebbe soffrire, invece di gioire in quel momento in cui, in apparenza, è vincente è sta finalmente tornando dal suo Signore con una difficile missione compiuta con pieno successo? E se Piton, invece, soffrisse terribilmente perché è stato costretto, per il bene superiore e per obbedire agli ordini del Preside, ad uccidere Silente, suo unico amico e mentore?
Piton, inoltre, è molto solerte a trascinarsi dietro nella fuga gli altri Mangiamorte, che richiama più volte, prima per portarli via dalla Torre(Lettera C Prova 164 Imputazione 2) dove potrebbero essere un pericolo per Harry, che Piton sa benissimo che è lì. Appena arrivato si è infatti guardatoattentamente intorno e ha certo notato che ci sono due scope: l’ha notato subito perfino Draco – HP6 pag 529 – figuriamoci se non se ne accorge uno come Piton che fa la spia-doppiogiochista. Per non parlare poi della particolare capacità di Piton di intuire la presenza di Harry sotto il Mantello dell’Invisibilità: lo percepisce nel 1° libro, quando il ragazzo è scappato via dal Reparto Proibito della Biblioteca durante le vacanze di Natale; poi nel 4° libro quando Harry è con il piede incastrato nella scala e solo l’intervento di Malocchio impedisce che Piton acciuffi il ragazzo con le mani pur non vedendolo. E’ probabile che, da esperto Occlumante quale Piton è, riesca a percepire i pensieri di Potter e quindi scoprire la sua presenza anche quando è sotto il, Mantello).
Piton esorta ancora i Mangiamorte a seguirlo nella sua fuga, evitando in tal modo che continuino a combattere contro i Membri dell’Ordine, contro i quali hanno invece grandi possibilità di vittoria. Infatti, a detta di Tonks, loro stavano già perdendo prima che arrivassero gli altri 4 Mangiamorte che erano sulla torre (Lettera C e D Prova 164 Imputazione 2).
Infine Piton sollecita ancora la fuga dei Mangiamorte anche nel Parco, sia evitando che facciano del male ad Harry (Lettera E Prova 164 Imputazione 2), sia allontanandoli da Hagrid che può quindi finalmente andare a salvare il suo cane intrappolato nella capanna in fiamme.
 
 

8.  Cosa si sono detti nella Foresta Proibita Silente e Piton?  Perché stavano parlando nella foresta invece che nello studio di Silente?

 
Hagrid racconta di un’animata discussione avvenuta tra Silente e Piton al limitare della Foresta, quasi di un litigio. (Lettera A Prova 75)
Non è mai semplice capire i discorsi di Hagrid che, in questo caso, addirittura riporta una cosa che non avrebbe neppure voluto ascoltare. L’unica cosa che appare comprensibile è che Piton sembra volersi rifiutare di fare qualcosa, qualcosa che Silente pare invece dare per scontato, ma che Piton “non voleva farlo più”.
Di cosa può mai trattarsi? Non certo di fare indagini tra i Serpeverde per la storia della collana, perché di quello Hagrid riferisce che Silente e Piton ne parlano solo dopo.
Piton sembra non voler più fare una cosa che, come Silente gli ricorda in modo perentorio, “aveva accettato di farlo e basta”.
Silente ribadisce a Piton, senza lasciargli alcuna possibilità di rifiutarsi (Hagrid dice che Silente E’ stato molto deciso”), che aveva accettato di fare quella data cosa e che, ora, deve tener fede a quanto promesso.
Ma queste parole di Silente, questa sua estrema insistenza e durezza, non assomigliano molto alle parole che il Preside rivolge proprio a Harry (Lettere B-C-D-E Prova 75) quando gli chiede una totale obbedienza e, successivamente, quando gli ricorda che gli aveva promesso di obbedirgli a qualunque costo?
Ecco, ancora una volta, uno strano parallelo tra il comportamento di Silente con Piton e con Harry: da entrambi si è fatto promettere qualcosa e poi, quando viene il momento, ricorda loro ciò che gli avevano promesso ed esige che lo facciano.
Attenzione, quando sono nella caverna, Silente chiede a Harry addirittura di obbligarlo a bere la pozione mortale, quindi gli chiede di ucciderlo.
Da quanto esposto al precedente Punto 3sappiamo che Silente è perfettamente al corrente del Voto Infrangibile  con il quale Piton ha “accettato” di uccidere Silente al posto di Draco se il ragazzo dovesse fallire. Se Piton non intendesse, invece, adempiere al voto, preferendo morire piuttosto che uccidere Silente, suo unico amico e mentore? Se fosse questa la cosa che Piton non voleva più fare?
 
Un’altra interessante domanda è:perché Silente e Piton parlano di una cosa così importante proprio nella Foresta, invece che nello studio del Preside?
Sembra quasi che si stiano nascondendo, che evitino di parlare nella scuola come se temessero che qualcuno potesse spiarli.
Voldemort ha già utilizzato lo strumento delle spie contro Silente: prima Piton stesso e poi Codaliscia. Dal precedente Punto 5abbiamo capito che Voldemort non si fida un granché di Piton: non ci sarebbe certo nulla di strano se Voldemort si fosse procurato una nuova spia per seguire le mosse di Silente e magari anche quelle di Piton.
A pag. 328-9 di HP6 c’è una stana conversazione tra Silente e Harry, dalla quale si capisce chiaramente che Silente sta conducendo le sue ricerche sugli Horcrux di nascosto. Fin qui è tutto normale: è ovvio che Silente non lo andrebbe mai a sbandierare sotto il naso di Voldemort. Ma Silente mantiene le sue ricerche segrete per tutti: per il Ministero, ma, perfino per Minerva, come si evince dai due seguenti brani di Harry Potter e il Principe Mezzosangue:
HP6 pag 329:« Scrimgeour voleva sapere dove va quando non è a Hogwarts » proseguì Harry, continuando a fissarsi le ginocchia.
«Sì, è molto indiscreto a questo proposito» replicò Silente, ora allegro, e Harry si disse che poteva rialzare lo sguardo. «Ha perfino cercato di farmi seguire. Divertente, davvero. Mi ha messo Dawlish alle calcagna. Non è stato carino da parte sua. Sono già stato costretto a stregare Dawlish una volta; e ho dovuto farlo di nuovo, con enorme dispiacere ».
« Allora continuano a non sapere dove va? » chiese Harry, sperando in maggiori informazioni su questo affascinante argomento, ma Silente si limitò a sorridere al di sopra degli occhiali.
«No, non lo sanno, e non è nemmeno il momento giusto perché lo sappia tu. Ora suggerirei di muoverci, se non c’è nient’altro... »
HP6 pag 565: «Harry» cominciò, «vorrei sapere che cosa stavate facendo tu e il professor Silente questa sera quando avete lasciato la scuola ».
«Non posso dirglielo, professoressa» rispose Harry. Si aspettava la domanda e aveva la risposta pronta. Era lì, in quella stessa stanza, che Silente gli aveva detto di non rivelare i contenuti delle loro lezioni a nessuno, a parte Ron e Hermione.
« Harry, potrebbe essere importante» insistette la professoressa McGranitt.
«Lo è» convenne Harry, « e molto, ma lui non voleva che lo dicessi a nessuno».
Per non rivelare nulla, neppure a Minerva, forse Silente temeva veramente che ci fosse una spia, magari addirittura nella scuola. Ecco un logico motivo per il quale quella importante discussione è avvenuta nella Foresta.
 
 

9.  Perché Silente si fida così tanto di Piton?

 
Silente dimostra un’incredibile, incrollabile e totale fiducia nei confronti di Piton(si vedano, in generale, le numerose Lettere della Prova 92), ma non ha mai voluto confidare a nessuno su cosa si basa la sua precisa convinzione circa la completa lealtà di Piton nei suoi confronti, anche se tutti sono sicuri che Silente avesse “una ragione inoppugnabile per fidarsi di lui”come dice Minerva (Lettera M Prova 92).
Silente è un mago molto potente e saggio: certo anche lui può commettere errori come tutti gli esseri umani, ma è alquanto improbabile che si fidi così ciecamente di Piton solo perché questi gli ha detto che provava un grande rimorso (Lettera C Prova 92) per aver riferito la profezia a Voldemort una volta che aveva compreso come l’Oscuro Signore l’aveva interpretata. Piton potrebbe anche essersi messo a piangere disperatamente, invocando perdono, ma voi ci avreste creduto?
E’ vero che Silente è un mago che “vuole credere il meglio delle persone” (Lettera L Prova 37 Imputazione 2), ma questo non significa che sia uno sprovveduto e che si fidi di chiunque, se non ha un più che adeguato motivo per farlo.
Del resto, come più diffusamente spiegato nella deduzione 557 della prova 92, Silente ha sempre dato prova di avere, grazie alla sua profonda conoscenza della natura umana, alla notevole esperienza, nonché al suo acume furori dalla media, la capacità di comprendere a fondo la vera indole delle persone, giudicandole con eccezionale correttezza.
Si pensi alla fiducia che ripone da sempre in Remus Lupin, nonostante quest’ultimo sia un Lupo Mannaro, o ancora al fatto che non ritenne mai che Hagrid fosse davvero responsabile della morte di Miritilla Malcontenta, di cui era stato accusato, oppure al suo corretto giudizio sui vari Ministri: i fatti gli hanno sempre dato pienamente ragione.
Ma Silente non è un uomo troppo fiducioso, qualunque cosa l’accusa abbia affermato su di lui, infatti non si è mai realmente fidato di Tom Riddle/Lord Voldemort, nemmeno quando quest’ultimo era solo un bambino di undici anni. (Lettera P prova 92) E’ quindi emblematico che Silente, benché non abbia mai avuto fiducia in Voldemort, abbia, invece, sempre professato piena, totale e incondizionata fiducia in Piton, nonostante il suo passato di Mangiamorte.
Del resto, ritenere che Piton abbia sempre e solo ingannato Silente per così tanti anni, equivale esattamente a pensare, in modo molto riduttivo, e quasi offensivo, che colui che è ritenuto(HP1 pag 100) “il più grande mago dell’era moderna” sia invece, fondamentalmente, solo un vecchio stupido, facile da ingannare poiché regala a chiunque la sua fiducia. Cosa che, come abbiamo appena visto, invece assolutamente non è.
Del resto, è più che evidente che la vera ragione per la quale Silente crede in Piton non è solo imputabile ai suoi pur grandi e dolorosi rimorsi. C’è un momento in cui, davanti ai sempre più evidenti sospetti su Piton da parte di Harry, che ha appena scoperto che è stato proprio Piton ad ascoltare la profezia e riferirla a Voldemort, sembra quasi che Silente sia lì lì per rivelare a Harry qualcosa di importante su Piton.Silente ha appena riferito al ragazzo dei grandi rimorsi provati da Piton quando ha capito le conseguenze dell’aver riferito la profezia, ma Harry da’ ancora di più in escandescenza e allora sembra  proprio che Silente voglia aggiungere qualcos’altro, ma poi cambia idea e dice sempre e solo che ha una completa fiducia in Piton. (Lettera C Prova 92: “Professore... come fa a essere sicuro che Piton stia con noi?"
Silente non parlò per un attimo; sembrava che cercasse di prendere una decisione. Infine rispose: "Ne sono sicuro. Ho PIENA FIDUCIA in Severus Piton".)
E’ più che evidente che un uomo come Silente basa una decisione così importante (avere o non avere fiducia in un ex-Mangiamorte) solo su dati di fatto certi e rilevanti: deve quindi esistere “una ragione di ferro” per la quale Silente si fida completamente di Piton.
Tutti i “buoni” credono in Piton solo perché Silente ha fiducia in lui, ma tutti continuano a mantenere i loro dubbi, chi più chi meno, su di lui. (Lettere B, I e M prova 92)
Perché Silente non rende pubblica questa “ragione di ferro” sulla quale base la sua totale fiducia in Piton?
La risposta è molto semplice: se tutti sapessero i reali motivi per i quali Silente si fida di Piton, anche gli altri potrebbero valutarne la validità e sarebbero assolutamente certi che Piton è dalla parte dell’Ordine.
Ma in questo caso Piton, realmente fedele a Silente, sarebbe presto un uomo morto!
Se, infatti, fosse chiaro a tutti perché è giusto fidarsi di Piton, ben presto anche Voldemort verrebbe a conoscenza di tali motivi (al primo membro dell’Ordine catturato e torturato…) che, se veramente validi, gli dimostrerebbero che Piton lo sta tradendo da molto tempo facendo il doppio gioco a favore di Silente.
Infatti, non è un problema se Voldemort viene a sapere da qualche prigioniero (Auror o membri dell’Ordine o altri) che Piton è da loro ritenuto una spia che segue gli ordini di Silente, proprio perché è stato Voldemort stesso che crede di aver mandato Piton a spiare Silente ed è ovviamente informato del doppio gioco di Piton (quel suo arrivare con due ore di ritardo quando Voldemort è risorto, però “su ordine di Silente”: vedi Lettera F Prova 37 Imputazione 2).
Inoltre, finché nella mente dei suoi prigionieri, Voldemort trova sempre un po’ di dubbi sulla lealtà di Piton verso Silente e nessuno, mai, conosce i motivi veri per il quale Silente è così sicuro che Piton gli sia fedele, allora è facile per Voldemort essere ragionevolmente certo che Piton sia invece fedele a lui, visto che il vecchio Preside ha per Voldemort la grande debolezza di essere troppo buono e di voler sempre “credere il meglio delle persone (vedi Lettera L Prova 37 Imputazione 2).
Ma se Voldemort venisse a conoscenza dei veri e validissimi motivi per cui Silente si fida di Piton, allora egli subito capirebbe che Piton è realmente fedele a Silente.
Ecco perché Silente non ha mai rivelato a nessuno la ragione di ferro per cui crede in Piton, ma questa ragione c’è, esattamente come dice Minerva (lettera M Prova 92) che è una delle più strette collaboratrici di Silente, che passa con lui più tempo di chiunque altro e, quindi, è anche quella che lo conosce di più. (su questo argomento si veda, più diffusamente, anche la Deduzione 559 sulla Prova 92)
 
 
 


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Edited by Ida59 - 7/4/2016, 14:57
 
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10.              Silente ha insegnato a Harry tutto quello che poteva e ha quindi esaurito il suo compito.

 
Nel corso del 6° libro Silente ha passato a Harry tutte le informazioni di cui disponeva sugli Horcrux e, nel corso della ricerca dell’Horcrux nascosto nella caverna, gli ha fornito anche importanti insegnamenti sul modo di riconoscere le trappole, difendersene ed aggirarle, anche tramite un’approfondita conoscenza della psicologia di Voldemort.
Ora Harry dispone di tutte le informazioni di Silente su quanti e quali sono gli Horcrux, nonché quali sono i tipi di oggetti che Voldemort potrebbe aver trasformato in Horcrux (ce n’è ancora uno che manca all’appello).
Silente non ha più informazioni utili da dargli e, come in ogni libro “fantasy” che si rispetti, è ora che l’eroe (Harry) affronti il “cattivo” (Voldemort) contando sulle sue sole forze, mentre il vecchio mago saggio (Silente) si tira da parte.
Silente sa di essere stato colpito dalla maledizione mortale dell’anello dei Gaunt e di avere i giorni contati, ma sa anche che Harry ha dimostrato di essere inattaccabile da questa maledizione visto che è riuscito a distruggere il Diario-Horcrux senza subire conseguenze negative: solo Harry quindi (e questo è confermato anche dalla profezia della Cooman), possiede quel particolare potere che può permettergli di sconfiggere Voldemort.
Il fatto che Silente sa di avere il tempo contato è dimostrato anche dal fatto che il Preside  pare aver fretta di far vedere e apprendere a Harry il più possibile sulla vita di Voldemort e, quasi per la prima volta, vediamo una nota ansiosa nella sua voce quando gli chiede di ottenere, a tutti i costi, il ricordo integrale e non modificato, di Lumacorno (Lettera A Prova 161).
Perché non lo ha fatto prima? Perchè proprio ora? Forse proprio perché ora è consapevole che il suo tempo, a causa dell’inguaribile maledizione dell’anello dei Gaunt, ormai è molto limitato.
In effetti, valutando bene le cose a posteriori, Silente sembra proprio assumere l’atteggiamento di chi è in procinto di andarsene per molto tempo (nel suo caso, per sempre): sistemare al meglio tutto, perché chi resta possa compiere con continuità la sua opera.
Silente ora può quindi morire in pace, conscio di aver adempiuto fino in fondo al suo dovere: ha infatti rivelato a Harry ogni informazione importante e lo ha preparato al meglio per affrontare Voldemort.
Inoltre, con la sua morte Silente può permettere a Piton di adempiere il Voto Infrangibile, continuando a vivere e ottenendo finalmente la completa fiducia di Voldemort, tramite la quale potrà cercare di scoprire qual è l’Horcrux ancora sconosciuto e dove sono localizzati gli altri.
 

11.              Piton sa degli Horcrux, è fedele a Silente ed è quindi la persona più utile per scoprire dove sono.

 
Ci sono alcuni fatti importanti, rivelati dai libri.
 
-       Dal 4° libro sappiamo che alcuni Mangiamorte, i più fidati almeno, erano a conoscenza che il loro Oscuro Signore, aveva compiuto grandi passi verso il raggiungimento dell’immortalità. E’ lo stesso Voldemort a dirlo al momento del suo ritorno: Io, che mi sono spinto più in là di ogni altro sul sentiero che conduce all’immortalità. Conoscete il mio obiettivo: dominare la morte. (vedi Lettere B e C Prova 16 Imputazione 2)
-       Fin dal 1° libro sappiamo che Silente non ha mai creduto alla morte di Voldemort e poteva sospettare l’esistenza di un Horcrux.
-       Nel 5° e 6° libro scopriamo che Severus Piton fin da ragazzo è stato attratto dalle Arti Oscure, che era  molto studioso,  particolarmente in gamba in pozioni e nell’ inventare incantesimi e che conosceva moltissimi anatemi oscuri. In fin dei conti è proprio lui il Principe Mezzosangue! Voldemort ha scoperto degli Horcruxes da solo e quando era ancora a scuola e certamente Voldemort è un mago molto in gamba. Ma Piton è tutt’altro che scemo e a scuola era famoso proprio perché sapeva tutto sulle Arti Oscure. Essendo Piton molto studioso, molto attratto e con una profonda conoscenza delle Arti Oscure, si può supporre che anche lui abbia quantomeno sentito parlare di Horcrux e quindi può averlo scoperto studiando.  E’ vero che Hermione dice che sui libri della biblioteca, anche reparto proibito, non si dice nulla degli Horcruxes, ma, ripeto, se lo ha scoperto Voldemort può averlo scoperto anche Piton che, a differenza di Voldemort, non è cresciuto in un orfanotrofio ma aveva una madre proveniente da una famiglia di maghi (qualcuno avrà ben insegnato a Piton tutti quegli incantesimi oscuri che lui già conosceva  a 11 anni quando è arrivato a scuola?)
-       Piton già sapeva qualcosa degli Horcruxes e poi, diventando Mangiamorte, ha potuto disporre di ulteriori informazioni che quelli dell’Ordine non avevano. Infatti il RAB che ha rubato il Medaglione era un Mangiamorte, visto che chiamava Voldemort col titolo di Oscuro Signore, che solo i Mangiamorte usano. E RAB sicuramente sapeva degli Horcruxes visto che ne ha trovato e preso uno. Se lo sapeva RAB non si può escludere che lo potesse sapere anche Piton.
Considerato che RAB è Regulus Black, egli ha poco meno delll’età di Piton (Sirius dice che suo fratello era più giovane di lui, ma probabilmente solo di un anno o due visto che era già diventato Mangiamorte ed era già stato ucciso prima della caduta di Voldemort, anno 1981 quando Sirius aveva 21 anni), probabilmente era anche lui un Serpeverde e potevano quindi essere amici già a scuola e lo sono rimasti anche dopo. Situazione, questa, che aumenta notevolmente la probabilità che anche Piton sia venuto a conoscenza del fatto che Voldemort avesse creato degli Horcruxes, soprattutto tenuto conto che entrambe i giovani si erano “pentiti” e avevano deciso di mettersi contro Voldemort.
Considerato che Piton sapeva, grazie ai suoi studi, dell’esistenza della magia degli Horcrux, che era probabilmente amico di RAB, che Voldemort aveva rivelato ai suoi seguaci che aveva trovato il modo per diventare immortale, ritengo fortemente probabile  che una persona dotata della sua logica e lucida intelligenza sia arrivato all’ovvia conclusione che Voldemort aveva creato un Horcrux.
-       Silente, benché lo sospettasse da sempre, ha avuto la certezza dell’esistenza degli Horcrux solo nel 2° libro, grazie al diario di Tom Riddle, e, dal modo in cui è stato trattato con noncuranza da Voldemort, ha cominciato a supporre che ne potesse esistere più di uno. Una prima conferma dell’esistenza di più Horcrucx gliela fornisce proprio Harry quando riferisce le parole di Voldemort:  Io, che mi sono spinto più in là di ogni altro sul sentiero che conduce all’immortalità. (vedi Lettere B e C Prova 16 Imputazione 2) e poi ha la conferma definitiva, anche del numero (7, compreso il frammento d’anima custodito nello stesso Voldemort), quando vede il ricordo integrale di Lumacorno.
-       Dopo essersi ferito alla mano Silente chiede aiuto a Piton, così come al ritorno dalla caverna è lui che manda a chiamare.
Piton ha salvato la vita di Silente curandolo tempestivamente dopo che aveva distrutto l’anello Horcrux: per fare questo nei tempi brevissimi ed essenziali per salvare la vita a Silente (come è stato il Preside stesso a riferire a Harry – Lettera C Prova 51), è molto probabile che abbia dovuto sapere con precisione di cosa si trattava, esattamente nel modo in cui ha potuto salvare Katie Bell dalla collana, perché gli portano l’oggetto e lui riesce a capire di cosa si tratta.
Per curare una maledizione bisogna assolutamente sapere chi o cosa l’hanno causata. Guardate come Piton salva facilmente Draco dal Sectumsempra: sapendo bene cosa ha causato le ferite, Piton è agelvolmente in grado di curarlo.
Quindi, Piton per curare il preside ha visto l’anello ed ha saputo cos’era, esattamente come fa per la collana e per il Sescumsempra. Al San Mungo Katie non ci sarebbe mai arrivata viva se Piton non avesse visto la collana e, proprio per averla potuta esaminare, ha riconosciuto quale tipo di maledizione aveva colpito la ragazza ed ha potuto prendere le dovute contromisure.
Inoltre, Piton è da anni preparato per diventare insegnante di Difesa contro le Arti Oscure (è da 15 anni che chiede la cattedra!) e certamente la materia non è limitata alla conoscenza degli incantesimi senza perdono e dei relativi controincantesimi, ma comprende anche lo studio dei rimedi ad una fattura che è già stata eseguita. Quindi è molto probabile che Piton abbia studiato gli effetti del maleficio che colpisce chi distrugge un Horcrux e sappia riconoscerli quando li vede. Del resto, è proprio Silente a dire che Katie Bell è stata mandata da lui, per essere curata, e non da Madama Chips (lettera O prova 2 imputazione 2), proprio perché “Il professar Piton è molto più esperto delle Arti Oscure di Madama Chips”.
 
 
-       Vi è un altro, definitivo fatto che, insieme a tutti gli altri, testimonia che Piton è al corrente della questione degli Horcrux. Alla fine del 6° libro Silente insiste che Harry chiami Piton: non vuole Madama Chips, come gli offre Harry, ma vuole proprio Piton, anzi, vuole Severus. (Lettera M Prova 51) Non vuole il Professor Piton, ma vuole Severus, l’amico in cui ha piena fiducia e che sa che può salvargli la vita, come già ha fatto con l’anello, perché è già informato della questione degli Horcrux .
Ma c’è un altro fatto, ancora più importante: se all’inizio, dopo aver bevuto il veleno nella caverna, Silente vuole Severus solo per farsi curare, poco più tardi, dopo aver visto il Marchio Nero ed essere arrivati sulla Torre di Astronomia, Silente ancora insiste che Harry chiami Piton e gli dice anche di DIRGLI TUTTO. Ma tutto cosa, visto che Silente non sa cosa sta succedendo a Hogwarts, salvo che c’è il Marchio nel cielo? Avrebbe potuto dire: Harry sveglia Piton, digli che c’è il Marchio Nero e di correre qui. Invece dice: Raccontagli che cosa è successo e portalo da me”, (Lettera N Prova 51) e questo raccontare tutto non può che riferirsi a ciò che è successo nella caverna. Ma questo conferma definitivamente che Piton è già al corrente della sua ricerca degli Horcrux.
 
Ma se Piton è al corrente degli Horcrux e che Silente sta cercando di distruggerli, allora Piton sa qualcosa che, per dirla come la direbbe il Preside, è di vitale importanza per Voldemort“perchè la cosa riguardava Voldemort in prima persona ", (Lettera E Prova 92) proprio come un tempo la profezia.
Piton sa degli Horcrux ma non lo dice a Voldemort,altrimenti Voldemort prenderebbe certamente le sue precauzioni: invece, dal 6° libro e dalle spiegazioni di Silente, è evidente che non lo fa perché non è in grado di accorgersi quando un suo Horcrux viene distrutto! (HP6 pag. 461-2)
Quando Piton era ancora un giovane Mangiamorte fedele a Voldemort, però, è subito corso a riferire della profezia al suo Signore (sempre Lettera E Prova 92).
Ora perché, invece, Piton non gli dice nulla della caccia agli Horcrux?
Perchè non è un è più Mangiamorte, ma è fedele a Silente.
 

12.              L’ accordo fra Silente e Piton: il piano di Silente

 
 
Finora abbiamo esaminato le principali questioni che non quadrano nella versione “Piton Mangiamorte, traditore e assassino di Silente.
Ora esaminiamo i moltissimi elementi che fanno ragionevolmente presupporre che tra Silente e Piton possa esistere un accordo circa la necessità di uccidere il Preside se non si fossero presentate vie alternative (e più salutari) percorribili.
 

a.   Silente è disposto a sacrificare la sua vita

 
Silente dimostra chiaramente e più volte di non temere assolutamente la morte(si vedano le varie lettere della Prova 18) sia con le parole che con i fatti, fino al punto di bere con  tranquilla rassegnazione tutta la pozione nella caverna (lettera D Prova 18): un veleno mortale, con la particolarità di non agire immediatamente. Anzi, presumendo che la pozione stessa “Potrebbe paralizzarmi, farmi dimenticare perché sono qui, farmi impazzire di dolore, o mettermi fuori gioco in un altro modo. Se così fosse, Harry, sarà tuo compito assicurarti che io continui a bere, anche se tu dovessi obbligarmi con la forza. Hai capito?» (Lett. I Prova 51) impone a Harry di obbligarlo a berla fino in fondo.
Silente dimostra inoltre di essere pronto a sacrificare la propria vita per un bene superiore(si vedano le varie lettere della Prova 19).
Infine, tutti voi ricordate bene che Silente ha una mano bruciata che non ne vuol sapere di guarire, vero? Chissà, forse da quella ferita non si poteva proprio guarire (lo dice Hermione che ci sono antiche maledizioni che procurano ferite inguaribili – Lettera O Prova 51). Silente sa quindi di avere il tempo contato.
 

b.   Silente sa del Voto e della missione di Draco

 
Lo sa dall’inizio dell’anno (come dimostrato al precedente Punto 3) e ha quindi tutto il tempo per cercare una soluzione. Infatti incarica Piton di scoprire COME il ragazzo intende mettere in atto il piano: è Silente stesso a dirlo a Draco (lettera G Prova 92). Piton, come sempre, esegue lealmente gli ordini di Silente e cerca di scoprire COME il ragazzo intende mettere in atto il suo piano, ma non ci riesce (Lettera D Prova 48 Imputazione 2) perché Draco si protegge con l’Occlumanzia.
Sulla possibilità che Draco riesca ad usare con successo  l’Occlumanzia, si veda anche la Deduzione 294 della Prova 94 Imputazione 2, dove viene dimostrato che anche un Occlumante di basso livello (come può essere Draco) riesce ad opporsi con successo ad un Legilimante, anche molto bravo, perché altrimenti nessuno avrebbe mai cercato di insegnare l’Occlumanzia a Harry per opporsi a Voldemort!   
A Draco non viene mai detto niente perché Silente teme che Voldemort capisca che il piano è stato scoperto e uccida il ragazzo (Lettera H Prova 76), nella cui innocenza Silente crede profondamente.  Il fatto che Voldemort possa scoprire tutto tramite la Legilimanzia, non è affatto in contraddizione con quanto esposto sopra. Draco può infatti permettersi di usare l’Occlumanzia contro Piton, ma certo non può permettersi di usarla impunemente anche contro Voldemort, rifiutandosi di lasciarsi leggere nella mente: Voldemort subito sospetterebbe di lui! Solo un Occlumante veramente esperto, come è Piton, è infatti in grado di mentire a Voldemort. (Lettera A Prova 94 e relativa Deduzione 294).
 

c.   Silente si fida di Piton che è la persona più utile per scoprire quali e dove sono gli Horcrux

 
Come già visto al precedente Punto 9, Silente si fida totalmente di Piton e ha le sue ottime ragioni per farlo.
Inoltre, dal Punto 11sappiamo con certezza che Piton è a conoscenza di tutto quello che riguarda gli Horcrux e, nella sua qualità di spia di Silente presso Voldemort, è anche la persona che si trova nella condizione migliore per scoprire qual è l’Horcrux ancora sconosciuto e dove si trovano tutti gli altri.
Però, dal Punto 5sappiamo che Voldemort non si fida affatto di Piton, quindi lui deve riuscire a riguadagnarsi la completa fiducia di Voldemort per poter svolgere adeguatamente il suo compito di individuare gli Horcrux.
Come risulta dal Punto 10, Silente sa di avere il tempo contato a causa della maledizione dell’Anello ed ha ormai passato a Harry tutte le informazioni di cui disponeva sugli Horcrux: il suo compito è ormai esaurito.
E’ rimasta una sola persona che può ancora aiutare veramente Harry a scoprire le informazioni mancanti sugli Horcrux, e questa persona, innegabilmente, è Piton.
Però Piton ha stretto quel pericoloso Voto con Narcissa e Silente lo sa, già prima dell’inizio dell’anno, così come sa qual è la missione di Draco, come è spiegato al Punto 3.
Silente è convinto che Draco è fondamentalmente “buono” e che non lo ucciderà mai, e questo risulta da quanto esposto al Punto 2e da ciò che Silente, a posteriori, dice a Draco stesso (Lettere F, G e H della prova 76), che sono le parole di un uomo che ha perfettamente sotto controllo la situazione e sta cercando, con tutte le sue forze, di mantenere pura l’anima di Draco, convincendolo a passare dalla sua parte abbandonando Voldemort e a desistere dalla missione affidatagli.
Nel corso dell’anno scolastico, però, vedendo i disperati tentativi di Draco, Silente può anche aver dubitato o temuto che il ragazzo, terrorizzato dalla possibilità che Voldemort uccidesse lui e la sua famiglia se falliva, potesse veramente, spinto dalla disperazione, cercare di ucciderlo direttamente.
Certo un uomo come Silente non può permettere che un ragazzo, ancora così giovane, possa perdere l’innocenza spinto dal terrore di Voldemort; inoltre è evidente che, in uno scontro diretto con Silente, Draco ne sarebbe uscito perdente facendo così scattare Il Voto Infrangibile che pendeva sul capo di Piton.
Ma Piton è troppo essenziale per la ricerca degli Horcrux, quindi occorreva trovare un modo per garantirgli la sopravvivenza, o aggirando il Voto Infrangibile, o addirittura permettendogli di uccidere Silente stesso (a questo punto meno importante di Piton) che, come dimostrato dalla precedente lettera A, è un uomo disposto a sacrificare la sua vita per il bene della causa; vita che, tra l’altro, ha i giorni contati.
 

d.   Piton non vuole uccidere Silente

 
Da quanto è stato finora spiegato e abbondantemente motivato, Piton è fedele a Silente, a partire dal fatto che non ha nessuna intenzione di ucciderlo, anzi gli ha appena salvato la vita (Lettera C Prova 51), gli ha immediatamente rivelato la missione di Draco e di aver fatto il Voto (Punto 3e bche precedono), mentre non ha rivelato nulla a Voldemort del fatto che Silente sta cercando e distruggendo i suoi Horcrux (Punto 11che precede).
Piton litiga nella Foresta con Silente perché si rifiuta di ucciderlo, cosa che il Preside gli ricorda che ha già accettato di fare (tramite il Voto) e che Silente vuole assolutamente che Piton faccia se non si presentassero loro altre alternative percorribili (Punto 8che precede): ma resta il fatto che litigano perché Piton dice che non vuole uccidere il Preside.
Sempre nel precedente Punto 8, è già stata evidenziata la perfetta somiglianza tra le parole che Silente rivolge a Piton durante il litigio nella Foresta, nonché la sua estrema insistenza e durezza, con le parole e la durezza con cui Silente si rivolge proprio a Harry (Lettere B-C-D-E Prova 75) quando gli chiede una totale obbedienza e, successivamente, quando gli ricorda che gli aveva promesso di obbedirgli a qualunque costo.
Il fatto che Piton non volesse assolutamente uccidere il preside, e che lo fa solo per obbedire ai suoi ordini, è dimostrato (vedi precedente Punto 7) dal DOLORE, un dolore immenso (come quello del cane rinchiuso nella capanna che brucia - Lettera D Prova 71 Imp. 2) che c’è sul volto di Piton quando Harry gli da del vigliacco per aver ucciso Silente. Piton, infatti, soffre terribilmente perché è stato costretto, per il bene superiore e per obbedire agli ordini del preside, ad uccidere Silente, suo unico amico e mentore.
Un altro ulteriore elemento, se ancora ce ne fosse bisogno, che prova, sempre con un preciso parallelo proprio con Harry, che Piton non voleva uccidere Silente, è l’espressione di “odio e disgusto” che appare sul suo volto al momento dell’assassinio, esattamente la stessa espressione che c’è sul volto di Harry quando, per obbedire agli ordini di Silente, gli sta facendo trangugiare a forza il veleno nella caverna.
Come già chiaramente spiegato al precedente Punto 6, sia Harry che Piton stanno obbedendo agli ordini di Silente ed entrambi lo stanno uccidendo (anche se l’effetto del veleno della caverna non è immediato, come spiega lo stesso Silente): sul loro volto c’è quindi la stessa espressione di “odio e disgusto” ed è evidente che quell’odio è rivolto solo verso loro stessi, così come il disgusto è legato alla cosa terribile che si stanno imponendo di fare per obbedire a Silente.
 

e.   Complessità del piano/accordo esistente tra Silente e Piton

 
A questo punto, tenuto conto che Silente:
·         ha esaurito il suo compito, avendo ormai fornito a Harry tutte le importanti informazioni sugli Horcrux che aveva scoperto (vedi precedente Punto 10);
·         sa bene che Piton è informato degli Horcrux (vedi precedente Punto 11);
·         sa che solo una persona molto vicina a Voldemort, e che gode della sua piena fiducia, ha la possibilità reale di scoprire l’Horcrux mancante e l’ubicazione esatta degli altri (vedi precedente Punto c);
·         sa che Piton è in ottima posizione presso Voldemort, ma ancora non gode della sua piena fiducia (vedi precedente Punto 5);
·         sa di avere il tempo contato a causa della maledizione dell’Anello dei Gaunt ed in ogni caso è disposto a sacrificare la propria vita (vedi precedente Punto a);
·         sa fin dall’inizio qual è la missione di Draco e che Piton ha stretto con Narcissa il Voto Infrangibile (vedi precedenti Punto 3e Punto b);
·         ha piena fiducia in Piton (vedi precedente Punto 9);
 
è più che ragionevole ritenere che un uomo saggio come lui giunga alla ovvia, ma lucida conclusione, che, per la vittoria finale contro Voldemort, se non ci saranno altre alternative praticabili sarà necessario sacrificare la propria vita per permettere a Piton, che ora è diventato più importante di lui nella lotta contro Voldemort, di sopravvivere ed aiutare Harry nello scontro finale.
Ora è solo necessario stabilire un piano, cercando, se è possibile, di aggirare il Voto Infrangibile, salvando quindi sia la vita di Piton che la propria, e recuperando altresì Draco dalla propria parte, evitando che diventi un potenziale assassino e Mangiamorte.
Se le cose, invece, dovessero presentarsi in modo del tutto negativo, occorrerà procurare un “amico” per Piton, che possa tenere i contatti con l’Ordine della Fenice una volta che Piton si sarà bruciato tutti i ponti uccidendo il Preside.
Silente ha un intero anno di tempo per preparare il suo piano, con le varie alternative a seconda di come si presenteranno le condizioni effettive e, certamente, uno dei suoi obiettivi più importanti, è quello di “salvare” l’anima di Draco, mantenendo integra la sua innocenza.
Ecco perché, nel momento decisivo, Silente è così tranquillo e dimostra di avere tutto sotto controllo (come evidenziato nel precedente Punto 2).
Una sola cosa preoccupa Silente in quel momento: l’assenza di Piton, senza la cui presenza il piano prestabilito non può funzionare.
Ecco perché(come evidenziato al Punto 1) prima Silente cerca in tutti i modi di mandare Harry a chiamare Piton e poi tira incredibilmente in lungo le cose con Draco: sta aspettando che Piton arrivi.
 

f.     Modo per aggirare il voto 

 
Tra i vari piani alternativi studiati da Silente, ci deve essere stato anche quello che prevedeva la possibilità, se esiste, di aggirare il Voto Infrangibile, per salvare la vita sia di Piton che del Preside stesso.
Questa possibilità certamente esiste visto che la stessa Rowling (Deduzione 518 Prova 94 Imputazione 2) ha affermato che nessuna magia, nei suoi libri, è infallibile.
Nella Deduzione 569 della Prova 42 viene ipotizzato un più che ragionevole modo di “aggirare” il Voto. Piton, infatti, giura a Narcissa di portare a termine il compito di Draco, ma solo se risultasse necessario, solo se Draco dovesse fallire (lettera B prova 42).
Che cosa fa Silente, per tutto il tempo, mentre attende l’arrivo di Piton? Cerca di convincere Draco a passare dalla sua parte, a decidere di NON eseguire la missione affidatagli da Voldemort. Ma se Draco si rifiuta di fare qualcosa che lo ripugna (era tutto l’anno che piangeva nel bagno di Mirtilla Malcontenta, disperato per quello che era costretto a fare, terrorizzato dall’idea che lui e tutta la sua famiglia sarebbero stati uccisi se non obbediva a Voldemort), se decide di non sporcarsi le mani di sangue e di mantenere ancora integra la sua anima, questo è un fallimento?
No, non è affatto un fallimento per Draco, bensì la sua vittoria (e quella di Silente) contro Voldemort.
A favore di quale soggetto è stato fatto il Voto? E’ stato fatto a favore di Draco, non certo di Voldemort, quindi è ragionevole che si debba giudicare l’esistenza o meno del “fallimento” con gli occhi della persona nel cui interesse il Voto deve agire. Se Draco non ritiene di aver fallito la missione, se Draco rifiuta volontariamente di uccidere Silente e di lacerarsi l’anima, Draco non ha fallito, quindi Piton non deve compiere la missione al suo posto.
Ecco quale era il principale piano di Silente: convincere Draco a rinunciare volontariamente alla sua missione e passare dalla sua parte. Silente ci prova in tutti i modi, e se avesse avuto abbastanza tempo a disposizione, il Preside sarebbe certo riuscito a convincere Draco a passare dalla sua parte, salvando quindi la propria vita e quella di Piton.
Purtroppo c’è una cosa che Silente, per propria ammissione, non aveva assolutamente previsto: l’arrivo dei mangiamorte.
 “Ma stavi dicendo... sì, sei riuscito a far entrare i Mangiamorte nella mia scuola, cosa che, lo devo ammettere, ritenevo impossibile... Come hai fatto? » (Lettera F Prova 47)
Questo è il fattore, assolutamente imprevedibile, che ha reso impossibile il piano principale di Silente che prevedeva che nessuno dovesse morire.
Ma Silente aveva anche un piano di riserva, quello che Piton non intendeva eseguire quando ha discusso con il Preside nella Foresta e consisteva nell’uccisione di Silente stesso se non vi fossero state altre alternative.
 

g.   Lupin è al corrente del piano di Silente

 
Per poter mettere in atto il piano di riserva senza “bruciare” il ruolo di spia di Piton, rendendo così vano sia il sacrificio di Silente, sia il terribile atto che Piton è stato costretto a compiere, era assolutamente necessario procurare un “amico” per Piton, che potesse tenere i contatti tra lui e l’Ordine della Fenice, una volta che Piton si fosse bruciato tutti i ponti con loro uccidendo Silente.
Su quale persona poteva cadere la scelta di Silente visto che doveva trattarsi di qualcuno di cui Silente si fidava molto e che fosse un bravo occlumante?
La persona migliore è indubbiamente Lupin che, tra l’altro, Silente ha già utilizzato come propria spia mandandolo tra i lupi mannari. Ecco un’altra delle solite deliziose coincidenze – ma saranno poi tali? – della Rowling: un Lupo Mannaro a spiare i lupi mannari e un ex-Mangiamorte a spiare Voldemort!
Lupin è certamente una persona di cui Silente si fida a fondo e, per spiare senza essere scoperto, deve anche essere un ottimo occlumante(in fondo Lupin ha sempre avuto un grande segreto – la sua intima natura di Lupo Mannaro -  da salvaguardare rispetto agli altri, inoltre è un tipo molto riservato e controllato e quindi è un soggetto adatto per padroneggiare bene l’Occlumanzia): è quindi un soggetto perfetto per tenere i contatti con Piton!
Alcuni punti del 6° libro possono facilmente supportare questa ipotesi, sottolineandone l’estrema ragionevolezza.
Il comportamento di Lupin, nel corso del 6° libro, è spesso strano, talvolta sembra persino agire “fuori carattere”, cioè in modo inatteso per il personaggio di Lupin, di solito dolce e riservato, che noi conosciamo da ben quattro libri. La Rowling sembra voler sottolineare questa diversità tramite l’utilizzo di particolari avverbi ed aggettivi che, appunto, fanno emergere questa differenza comportamentale.
Analizziamo tutte le stranezze relative a Lupin che occorrono nel 6° libro, nelle due principali occasioni in cui si vede il personaggio: a Natale a casa Weasley e alla fine, appena dopo l’uccisione di Silente.
A casa Weasley, durante le vacanze di Natale(Lettera I Prova 92) c’è il primo inatteso comportamento di Lupin, volutamente sottolineato anche dalla Rowling proprio con il termine inaspettatamente:Lupin sta guardando il fuoco con aria vacua, ma, quando Harry comincia a parlare di Piton con Weasley, nota che Lupin volge un poco la testa verso di loro e resta attentamente in ascolto finché interviene all’improvviso, proprio quando Harry sta mettendo in dubbio l’operato di Piton e le giustificazioni che gli ha fornito il Sig. Weasley.
«Non hai pensato, Harry» cominciò il signor Weasley, «che Piton stesse solo fingendo... »
« Fingendo di offrire il suo aiuto in modo da poter scoprire che cosa Malfoy aveva in mente?» completò Harry rapido. «Sì, immaginavo che lei l’avrebbe detto. Ma come facciamo a esserne sicuri? »
«Non è affar nostro » intervenne Lupin inaspettatamente.Si era girato a guardare Harry, la schiena verso il camino. « Sono affari di Silente. Lui si fida di Severus, e questo dovrebbe bastare a tutti noi».
«Ma» interloquì Harry, «mettiamo che... mettiamo che Silente si sbagli su Piton... »
« L’hanno detto in tanti, tante volte. Tutto si riduce ad avere o non avere fiducia nel giudizio di Silente. lo ce l’ho, e quindi mi fido di Severus ».
Non solo Lupin interviene all’improvviso in un discorso di cui non era parte, ma che aveva vistosamente origliato, ma lo fa anche in modo decisamente brusco, quasi scortese, interrompendo il discorso ed impedendone del tutto la continuazione, sottolineando che “sono affari di Silente”. Inoltre, ne approfitta per fare una chiara dichiarazione di fiducia a favore di Piton. Un così strano comportamento di Lupin appare giustificato solo se è al corrente del piano di Silente, visto che i due stanno proprio toccando un punto importantissimo di quel piano: l’incarico di Piton di scoprire COME Draco intenderebbe uccidere Silente.
Inoltre, Lupin dichiara apertamente la sua fiducia in Severus benché nessuno glielo abbia chiesto e non sia affatto necessario (bastava che si fermasse alla dichiarazione di fiducia nel giudizio di Silente, senza aggiungere anche la sua personale convinzione):anche questa stranezza risulta però ampiamente giustificata se Lupin è realmente al corrente del piano e quindi del fatto che Piton merita veramente ogni più completa fiducia.
La conversazione prosegue quindi tra Lupin e Harry (Lettera N Prova 2 imputazione 2) con Lupin che continua a tessere le lodi di Piton che “ha preparato la Pozione Antilupo per me tutti i mesi, alla perfezione, perché non soffrissi durante la luna piena, lo scusa per aver rivelato la sua natura di Lupo Mannaro dicendo che “La notizia sarebbe trapelata comunque”  e sottolinea che Piton “avrebbe potuto danneggiarmi molto di più manomettendo la pozione.” ed esprime infine la sua gratitudine “Mi ha mantenuto in salute. Devo essergli grato».”
Uno strano discorso, non c’è che dire, per uno dei quattro Malandrini che tanto tormentavano Piton durante gli anni della scuola. Ma c’è di più, addirittura Lupin evidenzia che Harry è ingiustamente prevenuto nei confronti di Piton: Tu sei deciso a detestarlo, Harry ». Lupin sorrise debolmente. «E capisco che con James come padre e Sirius come padrino tu abbia ereditato un vecchio pregiudizio".
Un altro strano comportamento di Lupin: poco dopo (HP6 pag 310) quando Harry chiede informazioni sul Principe Mezzosangue, non solo dice di non saperne nulla (ma ben conosce il Levicorpus, però, che era stato inventato proprio da Piton!) ma addirittura depista Harry (e con lui tutti i lettori) perché suggerisce di guardare di che epoca è il libro
 (« Quanti anni ha questo libro, Harry? » «Non so, non ho mai controllato ».« Be’, forse ti darà qualche idea sul periodo in cui il Principe è stato a Hogwarts» suggerì Lupin.).Ma il libro è di 50 anni prima (altra sottile coincidenza della Rowling: proprio come il Diario di Tom Riddle): Ron si addormentò quasi subito, ma prima di andare a letto Harry frugò nel suo baule ed estrasse Pozioni Avanzate. Lo sfogliò, finché trovò la data di pubblicazione sulla prima pagina. Aveva quasi cinquant’anni. Né suo padre né gli amici di suo padre erano a Hogwarts cinquant’anni prima. (HP6 pag 311) Così Harry dimentica ogni ricerca sull’identità del Principe, con buona pace dei lettori e di Lupin (per non parlare della Rowling)!
Arriviamo infine al gran finale, quando Lupin si trasforma subitaneamente nel primo, principale e più accanito accusatore di Piton: che incredibile cambiamento dal Lupin delle vacanze di Natale, poc’anzi descritto!(Lettera M Prova 92).
Harry non fa tempo a dire che Piton ha ucciso Silente che Lupin, ancor prima di aver assimilato l’incredibile notizia (TUTTI loro si fidavano di Piton perché così voleva Silente), si lancia ad accusarlo in ogni modo possibile.
Di nuovo la Rowling utilizza particolari aggettivi ed avverbi per sottolineare l’insolito comportamento di Lupin: “"Piton è un occlumante molto abile" osservò Lupin, con voce stranamente aspra. "L’abbiamo sempre saputo".”
Poi la Rowling utilizza anche il corsivo per sottolineare la parola “odiava”che io qui ho messo in grassetto (oltre al termine “sbottare” piuttosto insolito per il controllato Lupin): c’è sempre un motivo se un autore utilizza il corsivo e spesso lo si fa quando si vuole dare alla parola una valenza diversa dal significato comune (si veda l’esempio proprio in HP6 a pag 214 quando Harry dice a Hagrid che lui e i suoi amici volevano davvero – il corsivo è della Rowling - continuare a seguire Cura delle Creature Magiche, cosa che invece è del tutto falsa come risulta dalla pag. 163 di HP6). “E Silente ci ha creduto! » sbottò Lupin, incredulo. « Silente ha creduto che a Piton dispiacesse della morte di James? Piton odiava James... »
Infine Lupin arriva anche ad affermare che Piton avrebbe facilmente ucciso perfino Luna e Hermione se si fossero frapposte sulla sua strada(« Hermione» la consolò Lupin, «se non avessi obbedito a Piton e non ti fossi tolta di mezzo, probabilmente avrebbe ucciso te e Luna ». HP6 pag 559) e Lupin è sempre il primo a rilevare che Piton è stranamente riuscito a passare attraverso la barriera stregata che bloccava l’accesso alla Torre, cercando di indurre il sospetto che Piton, sicuramente in combutta con gli altri Mangiamorte, sapesse a priori come fare (invece la cosa era molto più semplice: bastava avere il Marchio sul braccio per passare, esattamente come ipotizza lo stesso Harry, cosa che non dimostra, di per sé, nessuna colpevolezza di Piton, soprattutto tenuto conto che Piton non aveva la più pallida idea che i Mangiamorte fossero nella scuola e che avevano posto una barriera all’ingresso della Torre!) : Lupin mostra quindi un vero e proprio accanimento, assolutamente inspiegabile contro l’uomo verso il quale aveva espresso la sua piena fiducia solo pochi mesi prima!
Il fattore più strano è che Lupin, a differenza di TUTTI gli altri (Minerva, Tonks, Madama Chips, Hagrid, perfino Slughorn),non mostra mai alcuno stupore, nessuna incredulità per l’accaduto: accetta il fatto che Piton abbia ucciso Silente come se fosse la cosa più naturale del mondo, quasi come se lo sapesse già e dovesse  piuttosto convincere anche gli altri di questa cosa assolutamente inconcepibile per tutti. Lupin tiene esattamente il comportamento che deve tenere chi sa tutto (in merito all’accordo tra Silente e Piton) ma deve convincere gli altri dell’assoluta colpevolezza di Piton.
Perché questo strano atteggiamento di Lupin?
Perché Silente sospettava che ci fosse una spia tra coloro che gli si professavano amici (vedi quanto dimostrato al precedente Punto 8), e se la spia esiste veramente e scoprire l’esistenza del piano tra Silente e Piton, e quindi la totale fedeltà di quest’ultimo nei confronti di Silente, il sacrificio del Preside sarebbe stato completamente vano perché non avrebbe raggiunto lo scopo che si prefiggeva: far conquistare a Piton la completa fiducia di Voldemort per poter più facilmente scoprire l’Horcrux mancante e l’ubicazione degli altri già conosciuti.
Ecco perché Lupin fa di tutto per convincere i colleghi, ancora del tutto sconvolti, della totale e irrimediabile colpevolezza di Piton: ma lo fa solo per proteggere adeguatamente la sua copertura di spia che, ora, dopo a morte di Silente, si rivela ancora più preziosa ed insostituibile di prima.
 

h.   Mancato intervento di Fanny al momento dell’uccisione di Silente

 
Le fenici hanno l’abitudine di intervenire sempre in aiuto del loro padrone (lo dice Silente a Draco, prova 51 lettera G), infatti quella notte Fanny era sulla torre ed ha disturbato Draco (sempre lettera G prova 51), ma non è intervenuta quando Piton ha lanciato l’Avada contro Silente, anche se noi sappiamo che avrebbe potuto farlo senza alcun problema, e l’aveva già dimostrato ingoiandosi addirittura l’Avada Kedavra di Voldemort alla fine del 5° libro (Lettera D Prova 51). Fanny è intervenuta in aiuto di Silente anche contro Caramel e la Umbridge nel 5° libro (lettera D Prova 76), e ha addirittura aiutato Harry nella Camera dei Segreti solo per il fatto che il ragazzo aveva dimostrato “lealtà” a Silente (HP2 pag. 298  "Prima di tutto, Harry, voglio ringraziarti" disse Silente con occhi di nuovo brillanti. "Devi avermi dimostrato una vera lealtà, giù nella Camera. Soltanto quella può avere indotto Fanny ad avvicinarsi a te". Però Fanny stranamente non interviene contro l’Avada di Piton, anche se continua a rimanere intorno alla Torre, tanto è vero che tutti ne sentono poi il canto (il cap, 29 del 6° libro è addirittura intitolato al canto di Fanny ).
A questo punto, è ragionevole supporre che Fanny non intervenga contro Piton semplicemente perché questo è stato l’ordine di Silente: in nessun altro modo potrebbe spiegarsi la sua assenza in un momento di così grande e reale pericolo per il suo padrone.
 

11.          Come si sono veramente svolti i fatti: la vera sostanza dietro la falsa apparenza

 
Ho finora esposto moltissime cose, tutte tratte dai libri, ben documentate e logicamente motivate.
Potete prenderle semplicemente come DUBBI e come DOMANDE nate dal fatto che ci sono tante, troppe cose che non quadrano nei libri e, una volta lasciata da parte l’apparenza ed approfondita di più la sostanza, rimangono troppe questioni senza spiegazioni o in contraddizione tra loro se si segue l’ipotesi che Piton è un Mangiamorte, traditore ed assassino.
Non dico che tutto quadri perfettamente se invece si pensa ad un Piton ancora fedele all’Ordine e che sta eseguendo gli ordini di Silente, però mi sembra che già ci siano molte più risposte logiche e concordanti che non nel caso inverso.
 
Ecco dunque quello che io ritengo sia logicamente avvenuto e che, non solo non contrasta con la lettera dei libri, ma fornisce anche ragionevoli spiegazioni a tutte le domande che ho sollevato nella prima parte di questa lunga arringa.
 
1.        Piton svolge correttamente il suo compito di spia e, nel tentativo di sedare i dubbi di Bellatrix nei confronti della sua lealtà all’Oscuro e di scoprire la segretissima missione affidata a Draco da Voldemort, si trova costretto a stringere il Voto Infrangibile (per più dettagliate spiegazioni in merito vedi le Deduzioni 153 e 255 sulla Prova 42).
2.        Piton riferisce immediatamente a Silente sia qual è la natura della missione di Draco, sia che si è trovato costretto a stringere il Voto Infrangibile tramite il quale si è impegnato ad uccidere Silente al posto di Draco se quest’ultimo dovesse fallire. Piton precisa subito che non ha però alcuna intenzione di uccidere Silente e che preferisce morire lui stesso. Silente rafforza le difese della scuola e incarica Piton di cercare di scoprire in quale modo Draco cercherà di ucciderlo.
3.        Con il passare del tempo, risulta evidente che Silente non riesce a guarire dalla maledizione dell’Anallo dei Gaunt che, molto presto, lo porterà alla morte. Si da quindi da fare per passare a Harry tutte le informazioni importanti che conosce sugli Horcrux e ordina a Piton che, se non troveranno un modo per aggirare il Voto Infrangibile, dovrà ucciderlo per salvarsi la vita, ottenere finalmente la piena fiducia di Voldemort e continuare ad aiutare Harry nella ricerca degli Horcrux.
4.        Piton continua a rifiutarsi di uccidere Silente ed avviene il litigio nella Foresta, ma Silente si mostra irremovibile. Tutto avviene nel più segreto dei modi perché Silente sospetta che ci sia una spia di Voldemort vicino a loro.
5.        Con il passare dei mesi Silente, anche tramite le informazioni che gli passa Piton, capisce che Draco è in grande difficoltà: è terrorizzato da Voldemort ma non è un assassino e Silente si convince che il ragazzo non riuscirà mai ad ucciderlo. Da un lato Silente matura quindi l’idea di aggirare il Voto Infrangibile convincendo Draco a desistere volontariamente dalla sua missione e, dall’altro lato, continua ad insistere con Piton puntando ora anche sul fatto di salvare l’anima di Draco, che è un ragazzo ancora innocente. Probabilmente Silente utilizza anche un parallelo tra ciò che era Piton, prima di effettuare la sua giovanile scelta sbagliata di diventare un Mangiamorte, e la situazione in cui si trova ora Draco, apparentemente senza alcuna possibilità di scelta. Addirittura Silente implora Piton di impedire a tutti i costi a Draco di ucciderlo, caso mai si verificasse quella improbabile alternativa. Piton cede (rivede se stesso in Draco, persona che gli è molto cara) e promette.
6.        Se dovesse verificarsi il caso in cui Piton fosse costretto ad ucciderlo, Silente sa che deve procurargli un amico: la sua scelta cade su Lupin che, unico tra tutti, viene quindi messo al corrente dei piani di Silente.
7.        Si arriva alla fatidica notte: Silente cerca in ogni modo di poter avere Severus al suo fianco e, nell’attesa, si prodiga per convincere Draco a desistere dalla sua missione affinché Piton non sia costretto ad ucciderlo per salvare l’anima di Draco e per non morire egli stesso a causa del Voto. Silente è tranquillo perché è ragionevolmente sicuro di riuscire a convincere Draco, ma deve farlo possibilmente prima che arrivino i Mangiamorte che Draco si è portato con sé e che è un fatto assolutamente non previsto da Silente.
8.        Silente è quasi riuscito a convincere Draco, che ha abbassato la bacchetta ed ammette di essere terrorizzato da Voldemort che minaccia di ucciderlo con tutta la sua famiglia. Però Silente non fa in tempo a far dire esplicitamente a Draco che lui NON vuole più ucciderlo, unico modo per aggirare il Voto Infrangibile salvando Piton, perché arrivano i Mangiamorte e tutto precipita.
9.        Infine arriva Piton e subito Silente ne sussurra dolcemente il nome: è un sospiro, quello del Preside, felice che Piton sia arrivato in tempo per salvare l’anima di Draco e la vita di Piton stesso, dato che è ormai chiaro che, non essendo Silente riuscito ad aggirare il Voto nel modo che aveva programmato, ora Piton sarà costretto ad ucciderlo.
10.     Piton esita, ma Silente sa che non c’è più tempo per nulla, così lo implora, gli ricorda la sua promessa, gli chiede di farlo, per favore, gli chiede di ucciderlo salvando se stesso e Draco.
11.     Piton uccide Silente, l’odio e il disgusto, per sé ed il suo terribile gesto, incisi sul suo volto. Piton deve richiamare a sé ogni briciolo di determinazione e coraggio per compiere il suo dovere e riuscire a lanciare l’Avada che ucciderà il suo più caro amico, l’unica persona che abbia mai creduto in lui, colui che gli ha teso una mano dandogli un’altra possibilità. Ne risulta un Avada potentissimo, che sbalza addirittura Silente fuori dalla Torre.
12.     Ora Piton sa di dover fare ancora tre cose importanti e le farà nel migliore dei modi:
a.    continuare a proteggere Draco impedendogli di  passare dalla parte di Voldemort, ora che è certo che il ragazzo NON è un assassino;
b.    portare al più presto fuori da Hogwarts tutti i Mangiamorte affinché nessuno venga ucciso;
c.    tornare da Voldemort e scoprire al più presto informazioni sugli Horcrux da passare poi a Lupin.
13.     Harry si mette di mezzo e, disperato e per la morte di Silente, lo insegue. Piton non vuole fargli del male, lo libera subito dalla Cruciatus di un Mangiamorte, gli impartisce gli ultimi essenziali insegnamenti per vincere in un duello, para tutti i suoi colpi ma non risponde mai. Fin quando Harry gli dà del vigliacco per aver ucciso Silente. Qui Piton perde il controllo e, sopraffatto dal dolore per aver dovuto uccidere Silente, terribile gesto che gli è costato tutto il suo coraggio, per la prima volta risponde colpendo Harry. Non gli lascia alcun segno, effettivamente, quindi non era nulla di grave.
14.     Infine Piton si smaterializza e torna da Voldemort: torna all’Inferno da cui era riuscito ad uscire tanti anni prima con l’aiuto di Silente, l’uomo che ha appena dovuto uccidere per poter ancora riuscire ad essere d’aiuto alla causa del “Bene”. Piton ha compiuto il suo dovere, ha mantenuto la parola data a Silente, Piton ha scelto, dolorosamente e coraggiosamente: ha scelto di fare ciò che era giusto, anche se questo gli è costato la lacerazione dell’anima.
 
 

12.          Cosa sarebbe successo se Piton non avesse ucciso Silente sulla torre?

 
Pensiamo un po’ a cosa sarebbe accaduto se Piton non avesse ucciso Silente.

1) Piton sarebbe morto subito perché aveva infranto il Voto in quanto Draco aveva dimostrato la sua incapacità di uccidere Silente (fallimento) senza tuttavia aver volontariamente deciso di non obbedire all’ordine di Voldemort (unico modo per aggirare il Voto come spiegato nel precedente Punto f).
2) Almeno uno dei 4 Mangiamorte sarebbe molto probabilmente riuscito ad uccidere Silente: teniamo presente che aveva bevuto il veleno nella caverna e diventava sempre più debole.
3) Harry sarebbe stato libero dal Petrificus, ma con 4 Mangiamorte davanti poteva anche ragionevolmente rimetterci la vita.
4) I 4 mangiamorte sarebbero scesi a dar man forte agli altri e avrebbero definitivamente sconfitto quelli dell’Ordine (la Tonks racconta a Harry che quando Piton è sceso dalla torre e si è trascinato dietro i Mangiamorte che stavano combattendo, loro -quelli dell’Ordine- stavano per essere sconfitti - Lettera C e D Prova 164 Imputazione 2), li avrebbero uccisi e poi sarebbero dilagati per la scuola seminando morte e distruzione (ricordiamoci che c’era un Lupo Mannaro fra loro, Grayback, che non aveva bisogno della luna piena per azzannare i ragazzini!).
 
Uno scenario veramente da apocalisse!
 
Invece Piton ha ucciso Silente (su precisa richiesta del Preside: Severus, per favore, fa quello che mi hai promesso, salva te stesso e Draco e porta via questi Mangiamorte dalla scuola salvando anche gli altri studenti)e poi:
 
1) ha portato via i Mangiamorte dalla scuola incitandoli più volte a fuggire ogni qual volta si fermavano;
2) ha impedito che un Mangiamorte cruciasse Harry, con la scusa che Voldemort voleva ucciderlo di persona. Ma la Cruciatus non uccide, infligge solo dolore e se Piton avesse odiato veramente così tanto Harry l’avrebbe certo lasciato soffrire almeno qualche minuto;
3) ha sempre respinto gli incantesimi di Harry senza mai fargli del male: l’unica reazione dura l’ha avuta quando Harry gli ha dato del codardo per aver ucciso Silente. Ma a Piton, invece, quel terribile gesto è costato tutto il suo coraggio, visto che significava uccidere l’unica persona che si fidava di lui e che, probabilmente, gli voleva anche bene. Infatti sul volto di Piton in quel momento c’è solo DOLORE, un dolore immenso (come quello del cane rinchiuso nella capanna che brucia). Piton soffre enormemente, in quel momento, perché è stato costretto, per il bene della “causa”, e quindi per compiere il suo dovere, ad uccidere Silente, suo unico amico e mentore;
4) avendo ucciso Silente ora Voldemort si fiderà completamente di Piton che potrà così scoprire più agevolmente le preziose informazioni sugli Horcrux, che poi passerà a Lupin che conosce come sono andate veramente le cose.
 
E’ vero, il grande Silente è morto, ma la scuola ed i suoi occupanti sono salvi e Piton gode ora della completa fiducia di Voldemort e potrà più facilmente scoprire vitali informazioni sugli Horcrux da passare poi a Lupin.
 
Piton non è un Mangiamorte, né un traditore o un assassino: Piton ha solo dolorosamente obbedito a Silente e ha coraggiosamente compiuto il suo dovere, scegliendo ciò che è giusto, e non ciò che è facile, come sempre Silente aveva insegnato.



 

Edited by Ida59 - 7/4/2016, 14:56
 
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Nei primi due messaggi della discussione ho inserito la mia lunghissima arringa in difesa di Severus Piton.
Trovate scritte tutte le elaborazioni fatte immediatamente dopo l'uscita del sesto libro, sia quelle in cui credevo profondamente, e si sono rivelate pienamente corrette (tipo l'accordo tra Silente e Piton), sia quelle che mi sarebbe piaciuto se fossero state vere, come il presunto compito di Piton di scoprire gli Horcrux aiutando Harry a distruggerli senza farglielo mai scoprire (come ho scritto nella mia long-fic "Trasparenza e purezza del Cristallo" che è il mio personale 7° libro) oppure il fatto che Lupin fosse al corrente di tutto, e tante altre. Rileggendo adesso mi stupisco ancora di quanto allora eravamo andati vicinissimi alla verità, in qualche caso centrandola in modo perfetto.
Faccio i complimenti a me e a Niky e a tutti coloro che con noi avevano contribuito ad elaborare queste teorie.


Edited by Ida59 - 7/4/2016, 20:56
 
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Non posso perdermela e non me la perderò.
Da leggere e gustare tutta con calma. :lovelove: :wub:
 
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:wub: Ho impiegato settimane a scrivere quella arringa nel corso dell'estate 2006...
 
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CITAZIONE
Del resto, è più che evidente che la vera ragione per la quale Silente crede in Piton non è solo imputabile ai suoi pur grandi e dolorosi rimorsi. C’è un momento in cui, davanti ai sempre più evidenti sospetti su Piton da parte di Harry, che ha appena scoperto che è stato proprio Piton ad ascoltare la profezia e riferirla a Voldemort, sembra quasi che Silente sia lì lì per rivelare a Harry qualcosa di importante su Piton.Silente ha appena riferito al ragazzo dei grandi rimorsi provati da Piton quando ha capito le conseguenze dell’aver riferito la profezia, ma Harry da’ ancora di più in escandescenza e allora sembra proprio che Silente voglia aggiungere qualcos’altro, ma poi cambia idea e dice sempre e solo che ha una completa fiducia in Piton. (Lettera C Prova 92: “Professore... come fa a essere sicuro che Piton stia con noi?"
Silente non parlò per un attimo; sembrava che cercasse di prendere una decisione. Infine rispose: "Ne sono sicuro. Ho PIENA FIDUCIA in Severus Piton".)
E’ più che evidente che un uomo come Silente basa una decisione così importante (avere o non avere fiducia in un ex-Mangiamorte) solo su dati di fatto certi e rilevanti: deve quindi esistere “una ragione di ferro” per la quale Silente si fida completamente di Piton.
Tutti i “buoni” credono in Piton solo perché Silente ha fiducia in lui, ma tutti continuano a mantenere i loro dubbi, chi più chi meno, su di lui. (Lettere B, I e M prova 92)
Perché Silente non rende pubblica questa “ragione di ferro” sulla quale base la sua totale fiducia in Piton?
La risposta è molto semplice: se tutti sapessero i reali motivi per i quali Silente si fida di Piton, anche gli altri potrebbero valutarne la validità e sarebbero assolutamente certi che Piton è dalla parte dell’Ordine.
Ma in questo caso Piton, realmente fedele a Silente, sarebbe presto un uomo morto!
Se, infatti, fosse chiaro a tutti perché è giusto fidarsi di Piton, ben presto anche Voldemort verrebbe a conoscenza di tali motivi (al primo membro dell’Ordine catturato e torturato…) che, se veramente validi, gli dimostrerebbero che Piton lo sta tradendo da molto tempo facendo il doppio gioco a favore di Silente.
Infatti, non è un problema se Voldemort viene a sapere da qualche prigioniero (Auror o membri dell’Ordine o altri) che Piton è da loro ritenuto una spia che segue gli ordini di Silente, proprio perché è stato Voldemort stesso che crede di aver mandato Piton a spiare Silente ed è ovviamente informato del doppio gioco di Piton (quel suo arrivare con due ore di ritardo quando Voldemort è risorto, però “su ordine di Silente”: vedi Lettera F Prova 37 Imputazione 2).
Inoltre, finché nella mente dei suoi prigionieri, Voldemort trova sempre un po’ di dubbi sulla lealtà di Piton verso Silente e nessuno, mai, conosce i motivi veri per il quale Silente è così sicuro che Piton gli sia fedele, allora è facile per Voldemort essere ragionevolmente certo che Piton sia invece fedele a lui, visto che il vecchio Preside ha per Voldemort la grande debolezza di essere troppo buono e di voler sempre “credere il meglio delle persone” (vedi Lettera L Prova 37 Imputazione 2).
Ma se Voldemort venisse a conoscenza dei veri e validissimi motivi per cui Silente si fida di Piton, allora egli subito capirebbe che Piton è realmente fedele a Silente.
Ecco perché Silente non ha mai rivelato a nessuno la ragione di ferro per cui crede in Piton, ma questa ragione c’è, esattamente come dice Minerva (lettera M Prova 92) che è una delle più strette collaboratrici di Silente, che passa con lui più tempo di chiunque altro e, quindi, è anche quella che lo conosce di più. (su questo argomento si veda, più diffusamente, anche la Deduzione 559 sulla Prova 92)

Grandiosa deduzione datata 2007.
Mi rendo conto di sfondare una porta aperta, ma ho riletto due volte la data.
JKR era per te un libro aperto. Questo passo è molto interessante perchè la famosa e famigerata "ragione di ferro" nascosta a tutti è difficile da giustificare se non alla fine del capitolo 33 del settimo libro... e qualcuno nemmeno lì capisce.
Nel brano che ho quotato c'è una spiegazione tanto logica e piana che stupisce non ci siano arrivati tutti subito.
E' un po' come quando leggi chi sia il colpevole in un giallo e tutto diventa chiaro, azioni, parole, silenzi.
Piton in questo è eccezionale.
Meno apprezzabile Silente che muove secondo me un po' troppo le fila giocando con i sentimenti di Severus, in primis, ma anche con quelli di Harry che è sconvolto e urlante. Silente non è così stupido da non imaginare che Harry avrebbe scoperto prima o poi di chi era stata la colpa, chi aveva riferito la profezia(o meglio, parte della profezia) che ha condannato i suoi genitori e lui stesso. Dunque, mi domando perchè una mente tanto brillante non avesse immaginato con quali parole avrebbe dovuto affrontare il discorso con Harry. Perchè Silente gioca con i sentimenti di Harry nè più nè meno di come fa con Severus. Harry odia Piton e Silente sa dire solo : ho completa fiducia in lui? Ad un ragazzino che è in balia delle emozioni e degli ormoni?
Alla luce di tutti gli eventi che conosciamo ormai la figura di Silente non mi convince e non mi piace fino in fondo.
Mi domando perchè se nel quinto libro riesce a far stringere la mano da Piton a Black, permette invece che Harry dubiti di Piton. Perchè è questo che fa Silente dal primo libro.
Se nei primi libri è giustificato dall'età ad un certo punto questa ragione non regge più, non regge più questo silenzio assenso di Silente.
Un Harry che dubita e che può rivolgersi solo a lui gli fa comodo, tiene in pugno Harry che solo di lui si fida, a cui non lascia mai scorgere o avere un altro punto di vista che non sia il suo e, come ovvio, se ne frega dei sentimenti di Severus che tanto ha promesso che lo proteggerà a qualsiasi costo, un po' di menefreghismo verso Severus?
Per ora mi fermo ne ho già dette troppe e Silente con tutte le più buone intenzioni ha l'anima del manovratore... :lovelove:
 
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view post Posted on 17/4/2016, 20:09
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I ♥ Severus


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CITAZIONE (chiara53 @ 17/4/2016, 18:49) 
Grandiosa deduzione datata 2007.
Mi rendo conto di sfondare una porta aperta, ma ho riletto due volte la data.

Hem... in effetti era solo l'estate del 2006...



CITAZIONE (chiara53 @ 17/4/2016, 18:49) 
Perchè Silente gioca con i sentimenti di Harry nè più nè meno di come fa con Severus. Harry odia Piton e Silente sa dire solo : ho completa fiducia in lui? Ad un ragazzino che è in balia delle emozioni e degli ormoni?
Alla luce di tutti gli eventi che conosciamo ormai la figura di Silente non mi convince e non mi piace fino in fondo.
Mi domando perchè se nel quinto libro riesce a far stringere la mano da Piton a Black, permette invece che Harry dubiti di Piton. Perchè è questo che fa Silente dal primo libro.
Se nei primi libri è giustificato dall'età ad un certo punto questa ragione non regge più, non regge più questo silenzio assenso di Silente.
Un Harry che dubita e che può rivolgersi solo a lui gli fa comodo, tiene in pugno Harry che solo di lui si fida, a cui non lascia mai scorgere o avere un altro punto di vista che non sia il suo e, come ovvio, se ne frega dei sentimenti di Severus che tanto ha promesso che lo proteggerà a qualsiasi costo, un po' di menefreghismo verso Severus?

Mah... questa volta non sarei così severa con Silente.
Sì, questa volta spezzo una lancia a favore di Albus.
Io credo che Silente avrebbe anche detto qualche cosa di più a Harry, e non solo a lui, a dire io vero, se Severus non lo avesse vincolato ad un marmoreo silenzio.
Ricordi cosa dice Severus a Silente, la notte dopo la morte di Lily, quando gli promette di proteggerne il figlio?
CITAZIONE
«Sai come e perché è morta. Fa' che non sia stato invano. Aiutami a pro-teggere il figlio di Lily».
«Non ha bisogno di protezione. Il Signore Oscuro se n'è andato...»
«... il Signore Oscuro tornerà e Harry Potter sarà in enorme pericolo...»
Dopo una lunga pausa, lentamente Piton riprese il controllo di sé e del proprio respiro. Alla fine parlò: «Molto bene. Molto bene. Ma non lo dica... non lo dica mai a nessuno, Silente! Deve restare fra noi! Non posso sopportare... soprattutto il figlio di Potter... voglio la sua parola!»
«Vuoi la mia parola, Severus, che non rivelerò mai la parte migliore di te?» Silente sospirò, guardando il volto feroce e addolorato di Piton. «Se proprio insisti...»

In effetti, io credo che Silente stia solo mantenendo la promessa fatta a Piton di non rivelare quella sua dolorosa verità. Quella verità che Severus rivelerà a Harry solo alla fine, quando ormai sta morendo e non ha altra possibilità per convincerlo a credergli, se non mostrargli tutto.
 
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