Il Calderone di Severus

ellyson - L’album con le mutande in copertina, Tipologia: one shot - genere: generico - epoca: post 7 anno - avvertimenit: AU - Rating: per tutti - personaggi: Severus, Elly

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view post Posted on 8/1/2023, 23:56
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Dalla luna...

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Titolo: L’album con le mutande in copertina
Autore: Ellyson
Tipologia: One Shot
Rating: Per tutti
Genere: Generale, comico, un po' folle come tutte le storie dove vado da Severus. :lol:
Personaggi: Severus Piton, Elly
Pairing: Nessuno
Epoca: Post 7 anno
Avvertimenti: AU
Riassunto: Non ci andavo da un po’ da Severus.

Nota: The Winkies

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Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.


L’album con le mutande in copertina



- Sorpresa!
Il mago sollevò lentamente la testa dalla pergamena che stava leggendo.
Era seduto alla scrivania della presidenza.
Come sempre.
Aveva i soliti vestiti neri.
Come sempre.
La stessa aria irritata.
Come sempre.
- Devo riprendermi quel bottone. – borbottò abbassando nuovamente lo sguardo sul foglio.
- Perché? – domandò dubbiosa l’altra – Funziona perfettamente!
- Dovrei decidere io quando puoi mettere piede in questa scuola. Sono ancora il Preside da quello che mi risulta e tu una Babbana che non dovrebbe neppure riuscire a mettere piede qui dentro senza l’aiuto di un mago o di una strega.
- Grazie per il riassunto non richiesto del capitolo tre di Storia di Hogwarts, Severus. – ribatté andando a sedersi sulla piccola poltrona davanti alla scrivania – La passaporta sente il mio forte desiderio di vederti e si attiva con la sola forza dei miei sentimenti.
Il pozionista alzò di nuovo lo sguardo per fissarla. Piegò le labbra sottili in un ghigno, un sopracciglio nero si inclinò con eleganza.
- Ti ha portato qui Minerva, vero?
La babbana fece spallucce sorridendo.
- Le sono simpatica.
- Perché non ti conosce bene.
- Mi si può solo amare, caro il mio mago scorbutico.
- Tutta questa autostima da dove viene?
- Ho deciso che quest’anno vedrò il mondo sotto una luce nuova.
- Quindi sarai così fastidiosamente positiva per tutto l’anno?
- No. Forse un paio di settimane.
Il mago si rilassò sulla sedia abbandonando definitivamente il foglio che stava cercando di leggere.
- Per quale motivo saresti qui?
- Domani è il tuo compleanno!
- È una data come un’altra.
- Sì, hai ragione, ma ormai sono arrivata. Ti ho preso un regalo e voglio fartelo vedere.
Si passò una mano sul volto spigoloso.
- Un altro dei tuoi regali discutibili?
- Certo che sì! Farti un regalo serio è praticamente impossibile o, comunque, troppo impegnativo per le mie scarse facoltà mentali.
La donna aprì lo zaino estraendo la borsetta con la ormai conosciuta immagine dell’unicorno vomita arcobaleni.
Appoggiò il regalo sulla scrivana.
Il mago fissò la borsetta.
Lei fissò il mago.
Lo sguardo di ossidiana si spostò di nuovo su di lei.
Lei sorrise e gli fece ciao ciao con la mano.
Lui si soffermò a guardare i guanti senza dita arcobaleno che indossava.
Con un sospiro carico di frustrazione, Severus afferrò il sacchetto e lo aprì, prima di infilarci dentro la mano le lanciò un’altra occhiata gelida.
- Non morde. – lo rassicurò – Almeno credo…
Alzando gli occhi al cielo infilò la mano nel sacchetto e ne estrasse qualcosa di morbido e rosso.
L’uomo rigirò tra le mani quello che sembrava un mucchio di stoffa rossa.
- Daranno un tocco di colore ai tuoi vestiti, Severus! - ridacchiò Silente dal quadro.
- Perché hai sentito l’esigenza di regalarmi dei calzini rossi?
- Avrei voluto darteli prima di capodanno… sai come porta fortuna per l’anno che stava per iniziare, ma non ce l’ho fatta. Inizialmente avevo pesato a delle mutande, ma poi mi sono resa conto che era troppo anche per me.
- C’è qualcosa che ti imbarazza allora.
- No, Severus, non mi ha imbarazzato l’idea di regalarti delle mutande rosse, è l’idea di immaginarti in mutande che mi ha fatto rabbrividire.
- Il mio orgoglio maschile dovrebbe sentirsi ferito.
- Se ti fa sentire meglio. C’è stato un periodo in cui sarei scappata con te per una fuga romantica e piccante, ma preferisco le cose come sono ora. Mi sento più me stessa.
Severus appoggiò le calze sulla scrivania e abbassò con un lungo dito il sacchetto rivelando qualcos’altro al suo interno.
Il sopracciglio si alzò nuovamente. Non poteva essere altrimenti data la natura del secondo regalo che l’imbarazzante sacchetto unicornoso vomita arcobaleni nascondeva.
L’uomo prese in mano quella che a tutti gli effetti era una palla di pelo fucsia.
Non rosa pastello.
Non rosa maialino.
Non rosa cipria.
Fucsia.
Un bel fucsia acceso che si sarebbe visto anche nella notte più buia.
Si rigirò la palla di pelo tra le mani individuando quello che sembrava un muso. Sgranò gli occhi riconoscendo la creatura e la fissò.
- Perché sto tenendo in mano il peluche di una Puffola Pigmea?
Non resistette oltre: scoppiò a ridere.
Chiuse gli occhi e appoggiò la testa sulla scrivania.
Rise così tanto che le fece male la pancia e sentì mancarle l’aria.
Rise ancora di più ricordando il motivo che l’aveva spinta a comprare quella cosa e non smise neppure quando sentì le lacrime rigarle le guance.
Quando finalmente si calmò sollevò la testa, vide la Puffola appoggiata sul tavolo accanto alle calze rosse.
Lui la fissava in attesa di una spiegazione.
L’espressione indecifrabile.
Lei stava per riprendere a ridere come un’isterica.
- Non hai notato il fermento dell’ultimo anno sul forum, vero?
- Ho notato qualcosa, ma non mi sono soffermato a leggere tutto. Avete scritto troppo.
- Sì, lo so. Ci siamo fatte prendere la mano… di nuovo. Comunque quella ha un significato. Lascerò a te il compito di scoprirlo e poi mi piaceva l’idea di vedertela in mano. Una palla di pelo fucsia su sfondo nero. Potrebbe essere il titolo di un quadro.
- Per la mia salute mentale, non farò altre domande.
- Bisogna festeggiare! – cambiò argomento - Hai qualcosa da bere?
- Perché i nostri incontri finiscono sempre con qualcosa di alcolico?
- Perché ti aiuta a dimenticare quanto io sia fastidiosa.
- Giusta osservazione.
Con uno schiocco di dita Severus chiamò un elfo domestico, gli sussurrò qualcosa nel grande orecchio che lei non udì.
Mentre attendeva paziente si alzò in piedi e si guardò attorno. La incuriosiva sempre la presidenza. Aveva visto qualche stanza, ma quella restava tra le sue preferite. Sentiva tutti gli anni di Hogwarts tra quelle mura, avvertiva l’esperienza dei Presidi che avevano preceduto Severus. Ogni volta che posava lo sguardo su un angolo notava qualcosa di nuovo, qualcosa di insolito o qualcosa che solleticava la sua curiosità.
Ma non avrebbe fatto domande, non ne faceva mai. Era il mondo di Severus, la sua vita quotidiana, lei si intrometteva già troppo.
Si presentava senza avvisarlo, con regali di dubbio gusto, a volte allegra, a volte depressa e lui non si lamentava mai.
L’ascoltava, la confortava coi suoi silenzi e le sue lunghe occhiate che avrebbero fatto scappare chiunque, ma non lei.
Non aveva paura di quegli occhi.
Non importava quanto potessero essere oscuri, freddi e taglienti.
Lei li avrebbe fissati, sicuramente sentendosi piccola, insignificante, nuda e indifesa, ma non avrebbe abbassato lo sguardo.
Lui non meritava questo.
E poi ci voleva qualcuno che gli scombussolasse un po’ i piani di tanto in tanto.
Lei poteva anche dargli l’impressione di aver sempre bisogno di un posto tranquillo, ma lui le dava sempre l’impressione che avesse bisogno di un po’ di follia nella sua esistenza fin troppo tranquilla.
Se c’era qualcuno che poteva portare un po’ di follia quella era lei.
Persa nei suoi pensieri sconclusionati sentì qualcuno che bisbigliava.
Alzò lo sguardo: Silente si era mosso di cornice in cornice per attirare la sua attenzione.
- Deve guardare lì sotto! – bisbigliò lanciando occhiate furtive a Severus che stava ancora dettando ordini all’elfo domestico che annuiva – In fretta!
Abbassò lo sguardo: c’erano due antine chiuse. Non voleva ficcanasare tra le cose di Severus, ma Silente le stava dando il permesso, giusto?
Lanciò un’occhiata rapida alle spalle, si chinò fingendo di allacciare le stringhe inesistenti dei suoi stivali e aprì le antine.
Dischi.
Una scatola piena di dischi era posizionata sull’antina più alta, mentre un vecchio giradischi era nello spazio sottostante.
Dava l’impressione che non venisse usato da un po’.
- Stai ficcanasando tra le mie cose?
- È stato Silente! – si giustificò senza pudore indicato la cornice del vecchio preside – Mi ha detto lui che potevo guadare!
- È una festa. – ridacchiò il mago dipinto – Serve un po’ di musica. È da tanto che non sento un tuo vecchio disco, Severus. Ogni volta che te lo chiedo fingi di non sentirmi.
- Ho le mie buone ragioni, Albus.
Lasciò i due a litigare e prese la scatola con i dischi.
Era curiosa… cosa poteva sentire il vecchio pipistrello in gran segreto?
I dischi di musica classica non la stupirono, neppure quelli di vecchi gruppi inglesi. Probabilmente tutti gli inglesi hanno in casa un album dei Queen e dei Beatles.
- Perché ci sono delle mutande su questo album? – gridò all’improvviso sollevando il disco.
- Cosa? – domandò il mago abbassando lo sguardo su di lei seduta a terra con un disco in mano.
- Questo! – ridacchiò sventolando l’album – The Winkies. Mai sentiti. Ci sono delle mutande sulla copertina del loro disco! Delle mutande indossate! Tu ascoltavi questa musica?
Il mago sbuffò e si accucciò accanto a lei.
- Salazar… - mormorò prendendolo in mano – non li ricordavo più. Li ascoltavo quando ero un adolescente.
- Oh… quando c’erano i dinosauri allora.
- Spiritosa.
- Sentiamo questi Winkies. Sai ancora come si usa questo pezzo da museo?
Con delicatezza prese il vecchio giradischi e lo appoggiò a terra.
- Questo gruppo va sentito così. – le spiegò sedendosi sul pavimento accanto a lei.
Lo guardò sorpresa, Severus riusciva sempre a fare qualcosa di memorabile ogni volta che si incontravano.
Alla lista avrebbe aggiunto: sedersi sul pavimento a sentire vecchi dischi.
Prese il disco e ne osservò la superficie liscia e nera, era in perfetto stato, ma non si aspettava nulla di diverso da lui.
Appoggiò il vinile sul piatto e avvicinò la puntina.
La musica partì quasi immediatamente.
L’elfo si smaterializzò con un pop, portava in mano due bottiglie di birra e sulla testa era in equilibrio un vassoio di focaccine dolci e salate.
La creatura appoggiò tutto a terra e si dileguò senza dire nulla.
Il mago prese le due bottiglie e le stappò con un colpo di bacchetta.
Lei prese la bottiglie e face tintinnare i colli di vetro prima di bere un lungo sorso.
- Non indosserò mai quelle calze.
- Ringraziami che non ci siano disegnate delle renne, Severus.
Restarono in silenzio ad ascoltare musica degli anni settanta e a mangiare focaccine.
- Ascoltavi questo disco nella tua camera, seduto per terra e bevendo birra?
- La rubavo a mio padre. Il sapore era orribile, ma mi faceva sentire grande. Ero solo un ragazzino che faceva stupidate.
- Io fumavo di nascosto e facevo finta di essere più grande di quello che ero in realtà. Ora che ci penso non è poi così diverso da quello che faccio ora. Solo senza sigarette e quest’anno spengo quaranta candeline. Forse dovrei iniziare a comportarmi da adulta.
¬Il sopracciglio si alzò, ormai poteva prevedere il momento in cui si sarebbe incurvato.
- Tu adulta?
- Ho detto forse, Severus.
Fecero tintinnare di nuovo le bottiglie, poi non parlarono più.


FINE
 
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view post Posted on 9/1/2023, 04:18
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I tuoi incontri con Severus non deludono mai, Elly, sono sempre una divertentissima sorpresa :lol:
Questa volta mi sono anche un po' commossa e tu sai perché :P
 
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view post Posted on 9/1/2023, 12:43
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I ♥ Severus


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Da un dolce sogno d'amore!

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Un divertente regalo di compleanno... per noi! :lol: Ma, alla fine, mi sa che non è dispiaciuto nemmeno a Severus!

Inserisci la storia anche nella discussione festa a sorpresa
 
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view post Posted on 9/1/2023, 13:17
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GabrixSnape

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Vuoi che muoro?
Elly, ho immaginato tutte le vostre espressioni. :lol: Stupendo regalo... No, non le calze rosse e il peluche della Puffola, ma il tempo trascorso insieme ad ascoltare vecchi vinili seduti sul pavimento. Non ti smentisci mai: sei un'inguaribile sentimentale, nonostante la tua giovane età! <3
 
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view post Posted on 9/1/2023, 16:36
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Muahahahahaha :XD: :XD: :XD: Me stesa dallo scambio di battute!
Mitica, Elly, che sai sempre tramutare in modo irresistibile il tuo dolcissimo sogno in una fantastica realtà! <3
 
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view post Posted on 9/1/2023, 16:57
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Elly, sei fantastica!!!
Non ho parole: la puffola pigmea fucsia mi ha fatto riderissimo.
Brava, brava, brava!
 
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5 replies since 8/1/2023, 23:56   111 views
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