Il Calderone di Severus

4.5. Liederistica. Die Winterreise (Il viaggio d'inverno)

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view post Posted on 9/8/2022, 17:43
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Die Winterreise – un’introduzione


Contrariamente a quanto avevo annunciato, inizierò l’analisi del secondo grande ciclo di Schubert: Die Winterreise (Il viaggio d’inverno), composto nel 1827 e pubblicato nel 1828 (anno della morte di Schubert) su testi di Mueller, esattamente come per Die Schoene Muellerin.

Il ciclo ha diversi punti di contatto con il ciclo precedente, come, per esempio, il fatto che sia stato composto per tenore. Come spesso accade per i Lieder, anche questo ciclo è stato adattato ad altre voci – soprattutto quella baritonale, ma si trovano anche voci femminili – tendenzialmente più gravi a causa della cupezza del testo. Per mantenere intatti i rapporti musicali tra i 24 Lieder vi proporrò l’ascolto con voce di tenore. Può darsi che, per alcuni Lieder, proponga più di un ascolto, sempre cantato da un tenore, in modo da mostrare le differenti sfumature interpretative, soprattutto dei Lieder più complessi.

Anche Die Winterreise porta avanti una narrazione in prima persona da un protagonista anonimo. In Die Schoene Muellerin il protagonista è un giovane mugnaio che inizia il suo cammino in maniera gioiosa, sicuro di un futuro felice, speranza che si infrange di fronte al rifiuto della bella mugnaia e che farà piombare il mugnaio nella rabbia e nella depressione fino al suicidio finale. In Winterreise, il protagonista è un uomo – non sappiamo nulla della sua età, ma da un Lied si può pensare che sia piuttosto giovane – che, dopo il tradimento della donna amata, intraprende un viaggio solitario nel cuore dell’inverno.
Rispetto a Die Schoene Muellerin, il ciclo non prevede nemmeno un momento di speranza iniziale, ma ci mostra, fin da subito un protagonista solo e sconfitto.

Vi lascio l’elenco dei 24 Lieder con la traduzione tra parentesi. Domani o giovedì proporrò l’analisi del primo Lied.

1. Gute Nacht (Buona notte), Moderato, re minore, strofico con variazioni
2. Die Wetterfahne (La banderuola), piuttosto veloce, agitato, la minore, ABA1A2
3. Gefrorene Tränen (Lacrime di ghiaccio), non così lento, fa minore
4. Estarrung (Congelamento)
5. Der Lindenbaum (Il tiglio)
6. Wasseflut (Flutti d’acqua)
7. Aus dem Flusse (sul fiume)
8. Rüblick (Sguardo indietro)
9. Irrlicht (Fuoco Fatuo)
10. Rast (Sosta)
11. Frühlingstraum (Sogno di primavera)
12. Einsamkeit (Solitudine)
13. Die Post (La posta)
14. Die greise Kopf (La testa bianca)
15. Die Krähe (La cornacchia)
16. Die leszte Hoffnung (Ultima speranza)
17. Im Dorfe (In paese)
18. Die stürmische Morgen (La mattina tempestosa)
19. Täuschung (Illusione)
20. Der Wegweiser (Il segnale stradale)
21. Das Wirsthaus (La locanda)
22. Mut (Coraggio)
23. Die Nebensonnen (Gli altri soli)
24. Der Leiermann (Il suonatore d’organetti)

Edited by Alaide - 12/4/2023, 20:21
 
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view post Posted on 10/8/2022, 14:10
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Primo Lied
Gute Nacht (buona notte)


Il primo Lied ci presenta la situazione narrativa di partenza, di un uomo che ci viene subito presentato come in viaggio e come uno straniero. Da questo punto di vista, i primi due versi sono indicativi (Da straniero sono giunto, da straniero me ne vado). Scopriamo poi che il nostro viandante è stato innamorato, che è stato vicino al matrimonio, ma il suo sogno d’amore è stato infranto. Quando il ciclo inizia, dunque, tutta la parte “narrativa” è già avvenuta. Il nostro Wanderer (la parola tedesca per viandante, che nel romanticismo sottintende anche l’idea di un viaggio nell’anima) ha già visto infrangersi ogni suo sogno. Non possediamo molti elementi, ma, dalla prima poesia, possiamo comprendere che fosse un sottoposto nella casa dell’amata, considerando che quando se ne va lascia proprio quella casa. Sappiamo anche la fanciulla gli ha preferito un uomo più ricco (questo è chiaro in un altro Lied), che la famiglia di lei l’ha cacciato e che la società intera lo respinge ( Perché dovrei attardarmi, / e attendere che mi caccino?).

Da queste premesse appare chiaro che il nostro viandante intraprende un viaggio che è di per sé privo di speranza, immerso in un inverno fisico e psicologico. La condizione di straniero (quindi di diverso) è quella di viaggiare e di essere sempre respinto.

Il Lied inizia con alcune battute di accompagnamento pianistico che potrebbero quasi farci pensare al passo del viandante (che a volte sembra incespicare).
Il Lied si presenta come un Lied essenzialmente strofico, ma con alcune particolarità, che rendono mossa la ripetizione della stessa melodia.
A livello puramente melodico, tutte le strofe sono organizzate intorno a tre temi che si ripetono ognuno due volte. Vi do lo schema seguendo la prima strofa:

  1. Dopo l’introduzione pianistica, copre i primi due versi (0:27) e poi si ripete sul terzo e il quarto

  2. Occupa i versi 5 e 6 (0:37-0:46) e poi si ripete su altri due versi (il 5 e il 6 ripetuto)

  3. Occupa i versi 7 e 8 (1:01-1:10) e poi si ripete su altri due versi (i versi vengono ripetuti)

Questa struttura ritorna in tutte le strofe, ma queste vengono differenziate da lievi cambiamenti musicali (non vi starò a spiegare la parte tecnica perché è francamente difficile) che modificano leggermente il tono del brano.
Il primo cambiamento lo abbiamo all’inizio della terza strofa (2:51), dove il ritmo sembra farsi più mosso, unicamente perché la musica va verso note più acute (verso l’alto) e non si ripiega verso il basso come prima.
Il secondo cambiamento lo troviamo nell’ultima strofa (4:05) dove cambia tonalità (dovreste sentire un lieve mutamento nel “tono” generale della musica), andando verso la conclusione rassegnata delle parole finali (il viandante sta pensando all’amata; lei, possiamo capirlo dal testo, non pensa più a lui).

Di questo Lied vi propongo dopo il testo tre interpretazioni diverse (i tempi che ho segnalato precedentemente sono quelli di Kaufmann): quella di Jonas Kaufmann (che ci accompagnerà per l’ascolto di tutti i Lieder), quella di Ian Bostridge e quella di Peter Pears (che trovo particolarmente interessante per l’accompagnamento pianistico di Britten). Sono tre interpretazioni molto diverse sia a livello pianistico sia a livello canoro. Potete anche notare la diversa durata delle tre interpretazioni (a variare sono pochi secondi, ma in un brano corto non sono pochi). Non si tratta di avere una preferita tra le tre, ma di concentrarsi su quello che sta comunicando il cantante e il pianista.

 


 

Fremd bin ich eingezogen,
Fremd zieh' ich wieder aus.
Der Mai war mir gewogen
Mit manchem Blumenstrauß.
Das Mädchen sprach von Liebe,
Die Mutter gar von Eh', -
Nun ist die Welt so trübe,
Der Weg gehüllt in Schnee.

Ich kann zu meiner Reisen
Nicht wählen mit der Zeit,
Muß selbst den Weg mir weisen
In dieser Dunkelheit.
Es zieht ein Mondenschatten
Als mein Gefährte mit,
Und auf den weißen Matten
Such' ich des Wildes Tritt.

Was soll ich länger weilen,
Daß man mich trieb hinaus?
Laß irre Hunde heulen
Vor ihres Herren Haus;
Die Liebe liebt das Wandern -
Gott hat sie so gemacht -
Von einem zu dem andern.
Fein Liebchen, gute Nacht!

Will dich im Traum nicht stören,
Wär schad' um deine Ruh',
Sollst meinen Tritt nicht hören -
Sacht, sacht die Türe zu!
Scheib in Vorübergehen
ans Tor dir gute Nacht,
Damit du mögest sehen,
An dich hab' ich gedacht.
 

Da straniero sono giunto,
da straniero me ne vado.
Maggio mi aveva accolto bene,
con mazzi di fiori,
la fanciulla parlava d'amore,
la madre già di nozze, -
ora il mondo è così cupo,
il sentiero coperto dalla neve.

Io non posso scegliere
il tempo per il mio viaggio,
devo io stesso trovare la strada
in questa oscurità.
Si allunga un'ombra di luna
e mi accompagna,
e sui campi bianchi
cerco l'orma degli animali selvatici.

Perché dovrei attardarmi,
e attendere che mi caccino?
Abbaiano i cani impazziti
davanti alle vostre case;
l'amore ama andare in giro
- Dio lo ha fatto così -
dall'uno all'altro,
mio caro amore, buona notte!

Non voglio disturbare i tuoi sogni,
sarebbe un peccato turbare il tuo riposo,
non sentirai il mio passo,
piano piano chiuderò la porta!
Scrivo, mentre passo
“Buona notte” sulla tua porta,
affinché tu possa vedere
che stavo pensando a te.

 










Edited by Alaide - 10/8/2022, 16:00
 
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Vero, quanto è interessante un ascolto guidato con tanta maestria!
Ho riascoltato JK alla fine per non lasciarmi coinvolgere dal personaggio, ma posso affermare che l'esecuzione di Kaufmann è quella che più coinvolge l'ascoltatore, la voce segue il senso malinconico della perdita e dell'amore non corrisposto ed è veramete bravo lui nel modulare la voce su quei temi.
Il secondo ascolto mi ha lasciato molto indifferente, se non avessi saputo l'argomento poteva anche cantare la "vispaTeresa".
Il terzo ascolto è stato molto interessante, sebbene preferisca la voce di Jonas devo ammettere che il pianoforte di accompagnamento è migliore.
Che delizia avere la possibilità di conoscere il testo e il senso delle parole: bravissima Leonora, in cinque minuti di musica si percepisce la distanza tra le interpretazioni, anche per una come me abbastanza ignorante.
Un brano davvero stupendamente triste. Mi è piaciuto dedicare il tempo a questo lavoro raffinato che ci hai donato.
<3
 
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view post Posted on 10/8/2022, 18:01
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Interessante esperienza di confronto tra le varie interpretazioni dello stesso brano: io avrei percepito solo la diversa voce che distingue i tre tenori. E' superfluo asserire che preferisco JK: la sua bella voce tenuta più bassa e profonda per rendere meglio la mestizia del protagonista. Per il pianoforte non saprei sbilanciarmi, ma, come ha già scritto Chiara, la seconda versione proposta è quella che mi è piaciuta meno.
Una domanda: il brano è stato usato come soundtrack in qualche pellicola?
Grazie, Leonora, per questa lezione di musica <3
 
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view post Posted on 10/8/2022, 18:48
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CITAZIONE (chiara53 @ 10/8/2022, 18:38)
Vero, quanto è interessante un ascolto guidato con tanta maestria!

Grazie milla, Chiara <3
CITAZIONE
Ho riascoltato JK alla fine per non lasciarmi coinvolgere dal personaggio, ma posso affermare che l'esecuzione di Kaufmann è quella che più coinvolge l'ascoltatore, la voce segue il senso malinconico della perdita e dell'amore non corrisposto ed è veramete bravo lui nel modulare la voce su quei temi.

JK è, in effetti, uno dei migliori liederisti esistenti e, probabilmente, in Winterreise riesce a esprimere al meglio il personaggio... o forse la sua interpretazione è più rispondente a quella mia personale del brano.
CITAZIONE
Il secondo ascolto mi ha lasciato molto indifferente, se non avessi saputo l'argomento poteva anche cantare la "vispaTeresa".

Povero Bostridge! Secondo me, è una lettura molto particolare, che si basa più sulla parola che non sul sentimento puro.
CITAZIONE
Il terzo ascolto è stato molto interessante, sebbene preferisca la voce di Jonas devo ammettere che il pianoforte di accompagnamento è migliore.

Britten è un grande compositore e - cosa non sempre vera - un grande interprete della musica altrui. Piccolo gossip: Britten e Pears sono stati compagni nell'arte e nella vita.
CITAZIONE
Che delizia avere la possibilità di conoscere il testo e il senso delle parole: bravissima Leonora, in cinque minuti di musica si percepisce la distanza tra le interpretazioni, anche per una come me abbastanza ignorante.
Un brano davvero stupendamente triste. Mi è piaciuto dedicare il tempo a questo lavoro raffinato che ci hai donato.

I Lieder sono tra i brani più interessanti anche da spiegare, anche per la loro brevità (se non ricordo male il numero 18 dura soltanto un minuto, ma è densissimo).



CITAZIONE (Lonely_Kate @ 10/8/2022, 19:01) 
Interessante esperienza di confronto tra le varie interpretazioni dello stesso brano: io avrei percepito solo la diversa voce che distingue i tre tenori. E' superfluo asserire che preferisco JK: la sua bella voce tenuta più bassa e profonda per rendere meglio la mestizia del protagonista. Per il pianoforte non saprei sbilanciarmi, ma, come ha già scritto Chiara, la seconda versione proposta è quella che mi è piaciuta meno.

La musica è soprattutto una questione di gusti. Ad essere sincera il mio ideale - impossibile per ragioni meramente storiche - sarebbe Britten al piano e JK alla voce, ma Britten era già morto quando JK ha iniziato a cantare.
Quindi anche il mio preferito è JK, ma mi piace molto anche Pears.

CITAZIONE
Una domanda: il brano è stato usato come soundtrack in qualche pellicola?

Può essere. Schubert è stato abbastanza utilizzato in diversi film (sicuramente l'andante del Trio op. 100 in Barry Lindon di Kubrick e il Lied Die Forelle devo averlo sentito usato diverse volte).
CITAZIONE
Grazie, Leonora, per questa lezione di musica

Grazie a te, Cate <3
 
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Non sono brava come Chiara a confrontare i pianoforti, quindi mi limito alle voci e alle interpretazioni.
L'interpretazione che più mi è piaciuta, intensa ed accorata, è sicuramente quella di JK anche se la voce del secondo non è male, ma in parte Chiara ha ragione, la sua interpretazione non mi ha coinvolto più di tanto.
CITAZIONE (chiara53 @ 10/8/2022, 18:38) 
Il secondo ascolto mi ha lasciato molto indifferente, se non avessi saputo l'argomento poteva anche cantare la "vispaTeresa".

Ma dai, povero!
La voce del terzo è quella che meno mi piace e la sua interpretazione mi pare troppo "forte", quasi eccessiva in un certo senso, visto anche il testo molto delicato, e di sicuro preferisco quella molto più intimista e partecipata di JK


 
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CITAZIONE (Ida59 @ 15/8/2022, 19:57) 
Non sono brava come Chiara a confrontare i pianoforti, quindi mi limito alle voci e alle interpretazioni.
L'interpretazione che più mi è piaciuta, intensa ed accorata, è sicuramente quella di JK anche se la voce del secondo non è male, ma in parte Chiara ha ragione, la sua interpretazione non mi ha coinvolto più di tanto.

Bostridge porta un'interpretazione molto celebrale che può non coinvolgere, in effetti. A me personalmente piace, ma anch'io gli preferisco JK, seppur di poco.
CITAZIONE
La voce del terzo è quella che meno mi piace e la sua interpretazione mi pare troppo "forte", quasi eccessiva in un certo senso, visto anche il testo molto delicato, e di sicuro preferisco quella molto più intimista e partecipata di JK

Pears è un cantante particolare (la sua è un'interpretazione più arrabbiata). Bisogna anche contare che la registrazione è degli anni sessanta e rimasterizzata da un vinile, quindi non so quanto questo possa incidere. La scelta è stata fatta soprattutto per la parte pianistica che, secondo me, è molto intensa.

Mi premeva, comunque, mettere a confronto tre modi di sentire molto diversi (i Lieder sono uno spazio in cui l'interprete [cantante e pianista] sono tutto).
 
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CITAZIONE (Alaide @ 15/8/2022, 21:32) 
Mi premeva, comunque, mettere a confronto tre modi di sentire molto diversi (i Lieder sono uno spazio in cui l'interprete [cantante e pianista] sono tutto).

In effetti, sei riuscita a dimostracelo molto bene: aiutate anche dal fatto che non conosciamo il tedesco, sembrano tre brani diversi!
 
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Secondo Lied
Die Wetterfahne (La banderuola)


Il secondo Lied introduce il tema del tradimento dell’amata, ma anche del dolore del Wanderer e della sua impossibilità a seguire le regole della società e, quindi, del suo esserne isolato.

Il Lied si presenta quadripartito secondo una struttura ABA1A2.

A.(prima strofa). Il Lied si apre con un’introduzione pianistica (fino a 0:08) che richiama la banderuola che gira sul tetto della casa dell’amata, simbolo del tradimento di lei che ha preferito al povero e diverso Wanderer un più ricco pretendente. Le prime parole sono cantate su una prima melodia (la parte A è nettamente distinta in due melodie) dove viene delineata la situazione: il vento sta facendo muovere la banderuola sul tetto dell’amata. Segue un breve interludio (0:16-0:18) che ci trasporta verso l’animo addolorato del protagonista e sulle sue illusioni passate. L’ultima parte del testo si chiude su note leggermente dissonanti che servono a indicare l’animo lacerato del Wanderer e a legare con la parte B

 


 

Der Wind spielt mit der Wetterfahne
auf meines schönen Liebchens Haus.
Da dacht ich schon in meinem Wahne,
sie pfiff den armen Flüchtling aus.
 

Il vento gioca con la banderuola
sulla casa del mio bell'amore.
E io ho pensato nella mia follia:
è lei che soffiando caccia via il povero fuggiasco.

 



B. (seconda strofa). Il Wanderer parla con sé stesso: aveva cercato un amore fedele, ma non ha notato la banderuola che rappresenta il cuore dell’amata. Tutta la parte (0:25-0:39) è caratterizzata da cromatismi dal pianoforte (i cromatismi sono delle lievissime dissonanze) e dissonanze nella voce, in una melodia in crescendo che rende sempre più drammatico quanto sta vivendo il Wanderer.

 


 

Er hätt' es eher bemerken sollen,
des Hauses aufgestecktes Schild,
so hätt' er nimmer suchen wollen
im Haus ein treues Frauenbild.
 

Lui avrebbe dovuto notarlo,
lo stemma esposto sulla casa,
così come non avrebbe mai dovuto cercare
in quella casa una fedele figura di donna.

 



A1 (terza strofa). Dalla seconda strofa si passa alla terza (0:44-1:01) tramite un breve interludio (0:39-0:43). La ripetizione è pressoché totalmente identica (varia unicamente sul finale). Vorrei farvi notare che anche il testo poetico è perfettamente parallelo, tra il primo verso di questa strofa e quello della prima strofa:

v. 1 Das Wind spielt mit der Wetterfahne (Il vento gioca con la banderuola)
v. 9 Das Wind spielt mit dem Herzen (il vento gioca con il cuore)

A2 (terza strofa). Schubert musica nuovamente la terza strofa ripetendo due volte la domanda Wag fragen sie nach meinen Schmerzen? (1:19-1:22) ad accentuare la desolazione presente nel cuore del Wanderer. Ovviamente questa ripetizione allunga la melodia e viene, poi, anche allungata la consapevolezza della triste realtà: a nessuno importa del suo dolore perché l’amata sposerà un uomo ricco, rispettando pienamente le convenzioni sociali.

 


 

Der Wind spielt drinnen mit dem Herzen
wie auf dem Dach, nur nicht so laut.
Was fragen sie nach meinen Schmerzen?
Ihr Kind ist eine reiche Braut.
 

Il vento gioca col cuore
come sul tetto, sia pur meno forte.
Che volete sapere del mio dolore?
Vostra figlia è una sposa ricca!

 




 
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view post Posted on 17/8/2022, 17:22
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Con il tuo aiuto e le tue spiegazioni ho ascoltato più volte il breve (purtroppo) brano.
Seguendo le parole in italiano ho apprezzato il canto e l'espressività di JK: nell'ultima frase sembra adirato, deluso.
Si conferma un grande interprete!
 
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view post Posted on 17/8/2022, 18:05
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CITAZIONE (chiara53 @ 17/8/2022, 18:22) 
Con il tuo aiuto e le tue spiegazioni ho ascoltato più volte il breve (purtroppo) brano.

Il brano è effettivamente breve, ma non è il più breve dei Lieder che compongono Winterreise. Ti consiglio di ascoltarlo insieme al primo Lied per osservare la progressione psicologica del Wanderer.
CITAZIONE
Seguendo le parole in italiano ho apprezzato il canto e l'espressività di JK: nell'ultima frase sembra adirato, deluso.
Si conferma un grande interprete!

L'ultima frase rappresenta la disillusione, la consapevolezza della caduta delle speranze.
E direi che è questa la prima grande differenza con il mugnaio: lì seguivamo la fase dell'innamoramento, dell'illusione e della disillusione. In Winterreise il nostro Wanderer è, fin da subito, disilluso e questo sentimento emerge proprio in questo Lied.
 
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view post Posted on 18/8/2022, 15:18
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Concordo con Chiara e ringrazio0n per la guida all'ascolto.
E' irato, deluso da lei, da se stesso e dal mondo. Il tono scende fin quasi alacrime disperate, poi risale nell'ira delusa.,
 
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CITAZIONE (Ida59 @ 18/8/2022, 16:18) 
Concordo con Chiara e ringrazio0n per la guida all'ascolto.
E' irato, deluso da lei, da se stesso e dal mondo. Il tono scende fin quasi alacrime disperate, poi risale nell'ira delusa.

L'interpretazione di JK va in questa direzione. D'altronde, ritengo, che nella liederistica riesca a dare un significato ad ogni parola, cosa che non sempre gli riesce nell'opera (anche per motivi banalmente di durata).
 
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view post Posted on 26/8/2022, 16:46
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Terzo Lied
Gefrorne Tränen (Lacrime di ghiaccio)


Il titolo del Lied è riecheggiato in tutta la poesia: la prima parola della prima strofa è gefrorne (ghiacciato), mentre la seconda parola Tränen (lacrime) apre la seconda strofa. Vi faccio anche notare che le ultime due parole sono Winters Eis (ghiaccio dell'inverno).
La struttura del Lied è di difficile interpretazione, poiché, per certi aspetti potrebbe richiamare una forma tripartita (ABA1), ma il ritorno della prima parte avviene unicamente per alcune battute che vengono ampliate. Potrebbe essere visto come una forma bipartita o ancora come un durchkomponiert con richiami tematici.
Di ghiaccio si parla in tutto il testo e ghiacciata appare anche l’accompagnamento pianistico che apre il Lied (fino a 0:17), quasi a imitare i passi lenti del Wanderer sulla terra ghiacciata.
La prima strofa presenta un aspetto melodico che riprende, in parte, la melodia già sentita nel primo Lied. Il viandante sente le gocce gelide sul suo volto: è il pianto di cui non si era accorto. La chiusa della strofa è interrogativa, come interrogativa appare anche la melodia che accompagna la domanda finale, ripetuta.


 


 

Gefrorne Tränen fallen
von meinen Wangen ab:
Ob es mir denn entgangen,
dass ich geweinet hab?
 

Gelide gocce cadono
dalle mie guance:
mi rendo conto solo adesso
che stavo piangendo?

 



Alla chiusa della strofa, il pianoforte passa, attraverso dei movimenti instabili, alla seconda strofa (0:41-0:51). Anche la voce presenta una parte decisamente cromatica e dissonante, mentre il Wanderer si rivolge direttamente alle lacrime, che non sono abbastanza calde e, quindi, diventano ghiaccio.

 


 

Ei Tränen, meine Tränen,
und seid ihr gar so lau,
dass ihr erstarrt zu Eise
wie kühler Morgentau?
 

Ah lacrime, mie lacrime,
siete voi tanto tiepide
da mutare in ghiaccio
come la rugiada mattutina?

 



Infine, la terza strofa (1:11), sviluppa e amplia alcuni nuclei melodici della prima strofa, passando al contempo da un tono interrogativo ad un tono assertivo: le lacrime nel cuore del Wanderer sono talmente calde che potrebbero far sciogliere tutto il ghiaccio. Questa strofa viene ripetuta due volte, come già avveniva nel precedente Lied. La seconda ripetizione (1:39) presenta una lieve dissonanza per poi andare verso l’asserzione finale (in partitura è notato stark che vuol dire con forza/violenza/intensamente), in cui, a parer mio, si mescolano disperazione e rabbia in egual misura.

 


 

Und dringt doch aus der Quelle
der Brust so glühend heiss,
als wolltet ihr zerschmelzen
des ganzen Winters Eis!
 

Tuttavia, dalla fonte del mio petto
sgorgate tanto roventi,
come se voleste sciogliere
tutto il ghiaccio dell'inverno!

 




 
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CITAZIONE (Alaide @ 26/8/2022, 17:46) 
Di ghiaccio si parla in tutto il testo e ghiacciata appare anche l’accompagnamento pianistico che apre il Lied (fino a 0:17), quasi a imitare i passi lenti del Wanderer sulla terra ghiacciata.
La prima strofa presenta un aspetto melodico che riprende, in parte, la melodia già sentita nel primo Lied. Il viandante sente le gocce gelide sul suo volto: è il pianto di cui non si era accorto. La chiusa della strofa è interrogativa, come interrogativa appare anche la melodia che accompagna la domanda finale, ripetuta.

Ora capisco perchè hai usato questi lieder come filo conduttore della tua storia Winterreise!
 
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