| Credo di aver già detto di non essere una patita dell'estate e questo caldo insistente mi sta fondendo i pensieri.
E senza inibizioni loro vanno da Severus.
Così, dopo aver letto un paio di vostre storie mi è venuta ancora più voglia di lui e ho buttato giù qualcosa.
Se l'afa e il sole mi sbloccano questa apatia creativa ho almeno un buon motivo per essere contenta.
Titolo: Se fossi arrivata in tempo
Autore: Anouk
Data: Agosto 2022
Beta reader: nessuno
Tipologia: one-shot
Rating: per tutti
Genere: introspettivo, surreale
Personaggi: Severus, personaggio originale
Epoca: post 7° anno
Avvertimenti: AU
Riassunto: se fossi arrivata in tempo le cose sarebbero cambiate.
E se invece fosse ancora possibile?
Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I personaggi originali di Anouk, i luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.
SE FOSSI ARRIVATA IN TEMPO
Odio maggio, lo odio da tanto tempo.
Per me sa di morte con quel suo finto colore gioioso.
È ipocrita e più che altro mi ricorda quella sinistra luce che precede i temporali furibondi.
E se poi fossi arrivata in tempo...
Se avessi potuto farlo sarei entrata nel libro e non avrei dovuto vederti soffrire, avrei lottato con quel serpente, mi sarei messa tra lui e te per salvarti e forse sarei morta io, o forse sarei riuscita a sorprenderlo e, chissà, le cose sarebbero cambiate.
Ma non sono arrivata in tempo.
Ho visto il dolore nei tuoi occhi vuoti, la sofferenza troppo a lungo repressa e quella ferita inguardabile.
Il tuo corpo giaceva a terra senza la grazia che contraddistingueva ogni tuo movimento, quella naturale eleganza che gli altri scambiavano per supponenza.
Perché là ti nascondevi, nell'ostentata durezza, nel sarcasmo, talvolta nel livore, ma non era così.
Tu non eri così.
Se solo avessi potuto sarei entrata prima e ti avrei osservato di nascosto tra i corridoi, il mio cuore avrebbe accelerato il battito solo al vedere la tua scura figura in lontananza, avrei inutilmente cercato il tuo sguardo, avrei sognato di dipingere un sorriso sul tuo viso magro.
E invece vedo solo la tua pelle bianca.
Come può una pelle bianca diventare ancora più bianca?
Certo, succede quando la vita ti lascia e non scorre più nelle tue membra.
Eri lì poco fa e ora non sei più.
Ma perché non ho fatto in tempo?!
Ma... aspetta, è un libro magico questo.
E quindi può succedere ancora qualcosa che... che?
Che ne so, qualcosa che voglio io.
E quel dannato veleno scompare, evapora, si trasforma con un complicato incantesimo e sì, la vita torna in te, nonostante il tuo pallore invero non sia cambiato.
Amo il tuo pallore.
E quindi posso portarti via e assisterti, curarti con pazienza e dedizione e aspettare che la verità sia rivelata e tu sia riscattato.
Sì, farò così, me ne starò in infermeria a tenerti la mano, so che non ti va ma finché non riprendi i sensi faccio un po' come mi pare.
E arriverà quel giorno in cui i tuoi occhi fatti di notte si riapriranno e finalmente potrai apprendere che è tutto finito, ti dirò che Harry sta bene, che Voldemort non c'è più e che adesso potrai finalmente essere felice.
Lo so, non ci credi, sei abituato alla delusione, non credi più a niente.
Ti sei sacrificato per un amore che ti ha massacrato l'anima e hai rinunciato alla tua immagine, hai lasciato che gli altri ti disprezzassero ma...
Se io fossi entrata nel libro ti avrei fatto comunque la corte, inutilmente, lo so, ma lo avrei fatto.
E adesso?
Adesso ti innamori di me, lo fai piano piano, a modo tuo, con timidezza travestita da silenzio, con stupore e timore mescolati assieme, perché c'è una piccola fiammella di fiducia ancora accesa nelle pieghe del tuo dolore.
E poi succederà, e diventerà una nuova quotidianità, e incontrerò la tua mano sfiorandola appena, in corridoio, mentre tu fingerai di non aver sentito niente e proseguirai con passo spedito, tanto nessuno vede il tumulto che sta scombussolando il tuo cuore.
Ed è bellissimo vedere quanto sei straordinario quando permetti di avvicinarti.
E gli occhi esterrefatti della McGonagall insisteranno su di noi quando, svoltato l'angolo, ci coglieranno di sorpresa, mentre assaporavo avidamente la delizia delle tue labbra.
Lo so, non avrei dovuto farlo ma non so resisterti sempre.
E i bottoncini!
Potrò finalmente dedicarmi a quei dannati bottoncini, con impazienza, imprecando perché anelo a te.
Ma davvero non usi un incantesimo per slacciarli?
La tua preparazione meticolosa inizia la mattina presto, nel tuo alloggio.
Ma sì, sarò lì avvolta nelle tue lenzuola, col ricordo fresco del profumo della tua pelle, e ti starò ad osservare mentre ti bardi in quella corazza sicura.
Sei bellissimo mentre ti aggiusti il foulard di seta.
Parlami ancora Severus, fammi sentire quella tua voce profonda che sa essere dolcissima e perentoria al tempo stesso, che sa sussurrare fino a farmi venire i brividi e raggelarmi nel timore che tu possa cambiare idea.
Ma no, ormai lo so, so che mi ami anche se non lo dici spesso.
Mi hai concesso di starti vicina perché c'era uno spazio vuoto nelle crepe del tuo cuore, e allora amami, Severus, a modo tuo, con i tuoi tempi e i tuoi oscuri silenzi.
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