Il Calderone di Severus

Gabrix1967 - Si riverberano sul mattino i racconti del cuscino, Tipologia: one-shot - Rating: per tutti - Genere: drammatico, introspettivo - Personaggi: Severus Piton, Remus Lupin - Avvertimenti:AU

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view post Posted on 17/6/2022, 12:10
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GabrixSnape

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Titolo: Si riverberano sul mattino i racconti del cuscino
Autore/data: Gabrix1967 – Giugno 2022
Tipologia: one-shot
Rating: per tutti
Genere: drammatico, introspettivo
Personaggi: Severus Piton, Remus Lupin
Pairing: nessuno
Epoche: Terzo anno - Harry a Hogwarts
Avvertimenti:AU

Riassunto: I vecchi rancori sono difficili da dimenticare.
Nota 1: Scritta per la sfida 15 anni con Severus - Giugno. Campione della Scuola di Beauxbatons
Caratteri: 28.201
Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I personaggi originali, i luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.


È diverso tempo che quelle strane gite terminano a Notturn Alley.
Non è la prima volta che, dal tetto di una casa, Severus osserva Remus Lupin che si aggira nel vicolo, esaminando ora le vetrine di Candele Velenose per Ogni Occasione, ora quelle di Ragni Giganti.
Questo pomeriggio, Lupin è fermo proprio davanti a Magie Sinister. Appare indeciso. Poi, con atteggiamento guardingo, sembra rompere ogni indugio ed entra. Ora si aggira tra gli scaffali del negozio.
Il vicolo, come al solito, è semideserto. I pochi avventori si muovono silenziosi. Hanno volti torvi e sguardi sospettosi.
Dopo qualche minuto, che sembra eterno, un sommesso parlottio sale fino al tetto, passando per un lucernario aperto del negozio.
Severus riesce a cogliere solo singole parole.
Il proprietario del più famoso negozio di Magia Oscura del Regno Unito sembra seccato per qualcosa. Probabilmente per l’insistenza di Remus, che si ostina a rivolgergli delle domande.
Dal tetto, Severus vede che i due sono fermi ai lati opposti del bancone. Il signor Sinister è accanto alla cassa.
“È un filtro che ha mostrato a qualcuno, qualche anno fa,” insiste Lupin.
Severus drizza le orecchie: finalmente ha afferrato un’intera frase!
Il negoziante ascolta e si guarda intorno con fare circospetto. Probabilmente sta cercando di capire se può fidarsi dell’acquirente. Poi si sposta un’altra volta, fuori dal campo visivo dell’osservatore esterno, e quando torna, Lupin lo accoglie con un’espressione soddisfatta.
Severus non riesce a capire di cosa si tratta, ma c’è un oggetto che è posato tra i due interlocutori e che entrambi guardano con interesse.
“E’ un articolo molto particolare. Mi garantisce che non dirà dove l’ha preso?” lo interroga Sinister.
“Ovviamente, ma sono sicuro che nessuno verrà mai a lamentarsi di averlo provato,” afferma Lupin, e un sorriso irridente gli illumina il volto segnato da innumerevoli cicatrici.
“Allora ritorni con il denaro e lo troverà qui ad aspettarla!” Ora è il negoziante a sfoggiare un ghigno appagato.
Cosa diavolo è venuto a cercare quaggiù?” si domanda Severus, affrettandosi a scendere in strada per attenderlo al varco. Adesso osserva Lupin fermo davanti alla vetrina dell’Emporio di Magia Nera che fronteggia quella di Magie Sinister.
È da quando il nuovo professore di Difesa contro le Arti Oscure è arrivato a Hogwarts che Severus non lo perde di vista, perché sa che, prima o poi, metterà un piede in fallo, regalandogli l'occasione per vivere un solenne momento di gloria.
Ha provato a mettere in guardia Silente con tutti gli argomenti possibili. Ma il vecchio è ostinato ed è convinto della buona fede del Lupo Mannaro.
È così che Severus si riferisce a Remus, anche se non apertamente. Per lui Lupin non è altro che quello. Lo è da quando, ai tempi della scuola, ha scoperto a proprie spese l’intima natura di uno dei suoi aguzzini.
“Bene, bene! Si direbbe che tu sia in giro per acquisti,” sibila quindi Severus, emergendo dalla profonda vetrina in ombra del negozio di Ragni Giganti. “E posso sapere se sono per il tuo amico che è fuggito da Azkaban?” insinua mellifluamente.
“Vedo che non hai mai perso l’abitudine di spiarmi,” considera Lupin, ostilmente. Poi, rivolgendo al collega un sorriso allusivo, “Un’ottima idea quella di mimetizzarti tra gli ospiti di queste gabbie; sei sempre stato bravo a tramare nell’ombra!”
Deve molto a Severus: solo grazie alla sua Pozione Antilupo può rimanere a Hogwarts senza creare problemi. Ma sa che Severus si prodiga per lui solo dietro insistenza del preside e trova insopportabile il controllo serrato a cui lo sottopone.
“Con tutte le tue strambe abitudini, ho ragione di credere che sia necessario.” Il professore di Pozioni guarda con animosità prima il collega e poi i ragni giganti, alle sue spalle. Non si lascia sfuggire la possibilità di rimarcare quanto sia stata inopportuna la scelta del preside.
“Non vedo Sirius da quando è stato rinchiuso ad Azkaban,” abbaia Lupin esasperato, nel tentativo di far cessare ogni insinuazione. La delusione cocente nei suoi occhi rivela che lo ritiene davvero responsabile per i fatti per cui sta scontando la pena. Persino Severus lo nota.
“Facciamo la strada del ritorno insieme o preferisci pedinarmi ancora?” aggiunge poi. E le note di amarezza che gli colorano la voce stemperano il tono irridente della richiesta.
“Potrei mai lasciarmi sfuggire l’emozione del brivido che solo tu puoi regalare? Peccato che non sia piena la luna che sta per sorgere!”
Le parole di Severus risuonano taglienti nel vicolo deserto.

*****


Severus lancia una manciata di polvere nel camino e, come ogni volta, Remus appare.
“L’ho presa, non temere!” esclama, scuotendosi la fuliggine dai pantaloni.
“Oh, non ho dubbi in proposito,” Severus gli rivolge uno sguardo dardeggiante d’ira. “Come potresti rimanere a Hogwarts e minare la mia autorità, se non prendessi assiduamente la Pozione?”
Lo sguardo di Remus si fa imbarazzato. L’eco dell’episodio dell’esercitazione di Neville Paciock con il Molliccio non accenna a estinguersi.
“Non è colpa mia se quel ragazzo ti teme così tanto,” prova a scagionarsi Lupin. Ma sa perfettamente di averlo indotto a formare nella sua mente quell’immagine ridicola del tanto temuto professor Piton.
Severus gli scocca un’occhiata maligna.
“Forse il preside vorrebbe sapere delle tue passeggiate a Notturn Alley,” borbotta irritato.
“Non credo che nutra nei miei confronti il tuo stesso insano interesse,” si difende il professore di Difesa contro le Arti Oscure.
“Dici che troverebbe irrilevante la contrattazione del suo insegnante più discutibile con il signor Sinister?”
Gli occhi di Severus sono accesi da una luce astiosa.
“Gli studenti mi apprezzano molto, nonostante il tuo atteggiamento sospettoso.” Remus ostenta un composto risentimento, ma è cosciente della sua condizione.
“Di certo non sono a conoscenza del rischio che corrono, altrimenti si guarderebbero bene dal tributarti stima e onori e circolare a tiro di zanne!”
L’ira di Severus sembra implacabile.
“Immagino che sia inutile darti la mia parola sul fatto che il mio interesse per Magie Sinister non abbia niente a che vedere con la fuga di Sirius Black da Azkaban …”
Lupin è esausto e sempre più convinto di aver fatto male ad accettare la cattedra a Hogwarts.
“La tua immaginazione fa progressi. Certamente si giova delle numerose passeggiate al chiaro di luna.” Il sarcasmo di Severus è fortificato dalla posizione di subordinazione in cui si trova l’altro contendente.
“Apprezzo il tuo umorismo, Severus. Gli anni trascorsi ti hanno insegnato a ridere degli altri. Quanto altro tempo ti occorrerà per imparare a scherzare anche su te stesso?” Remus combatte ancora: pur essendo riconoscente al suo eterno nemico, non riesce a mettere completamente da parte gli antichi rancori.

*****


Anche la passeggiata di quel tardo pomeriggio fa tappa a Notturn Alley.
Dal solito tetto, di cui ormai conosce ogni tegola, Severus osserva Remus Lupin entrare ancora da Magie Sinister. Questa volta, però, il proprietario appare meno diffidente.
Severus ha la spiacevole sensazione di aver perso qualche passaggio importante della transazione che si sta chiudendo sotto i suoi occhi. Ma non ha senso starci a pensare, ora. Piuttosto, è necessario vedere e ascoltare quanto è possibile.
“Ed ecco il suo compenso,” afferma Lupin, posando una busta sul bancone dopo essersi accertato che lì intorno non ci siano altri.
Sinister l’afferra con fare cerimonioso senza perdere di vista il cliente. Poi, estratta una gran quantità di banconote, la fa scorrere velocemente sotto la pressione del pollice.
“È un piacere fare affari con lei, professore,” dichiara ossequioso, facendo fluttuare le banconote verso una cassaforte che si apre e si richiude istantaneamente al comando della sua bacchetta.
“Torni a trovarmi quando vuole!” prosegue, untuosamente, spostandosi dal bancone per ritornare con qualcosa che posa davanti a Lupin, vicino alla cassa.
Severus strizza gli occhi. L’oggetto non è grande, ma anche a quella distanza si vede che si tratta di una fialetta con un liquido bluastro all’interno.
Remus afferra l’ampolla e la considera con attenzione.
“Solo poche gocce, mi raccomando!” l’ammonisce affabilmente Sinister.
“So bene come funziona,” lo zittisce Lupin, spegnendo per un istante dal volto del negoziante la forzata espressione riverente. Poi, come se a pronunciare quella frase perentoria fosse stato un altro, lo saluta con cortesia.
Lupin ora è in strada. Cammina velocemente verso il fondo del vicolo semideserto. Dà un’occhiata divertita alla vetrina di Candele Velenose per Ogni Occasione e prosegue.
Severus sa che lo vedrà smaterializzarsi e sa anche dove andrà. Lo segue con gli occhi e si accorge che sta tastando la tasca con la mano. Probabilmente al suo interno c’è l’acquisto appena fatto. Attende che Remus sparisca e poi, seguendo il suo esempio, si smaterializza anche lui per arrivare nello stesso luogo, davanti a una delle maestose colonne sormontate da cinghiali alati.
“Quanta fretta!” esclama, affiancandolo, dopo qualche minuto, davanti al portone del castello.
Lupin trasalisce. E’ chiaro che non si era accorto di essere seguito.
“Se non ti conoscessi bene, insinuerei che hai un morboso attaccamento per me!” esclama, cercando di dissimulare la sorpresa.
“Proprio perché ti conosco bene, sospetto che questa battuta possa avertela suggerita il tuo vecchio amico Sirius!” sottolinea Severus, guardingo. “Devo aspettarmi che salti fuori da qualche angolo buio e, come ai vecchi tempi, debba vedermela con entrambi?”
L’espressione del viso si è fatta malvagia, come ogni volta che gli tornano in mente le angherie che ha dovuto subire in passato.
“Se Sirius fosse qui, dovrebbe vedersela prima di tutto con me,” sibila Remus.
Una luce di sofferente determinazione si è fatta spazio nei suoi occhi.
“James e Lily erano miei amici,” mormora amareggiato, prima di scomparire dietro la porta.
Severus resta lì ancora per un po’.
Forse Remus non mente, ma le sue gite a Notturn Alley sono strane.

*****


Se qualcuno l’avesse visto davvero.
Se qualcuno avesse avuto la possibilità di vederlo trasformato, Remus Lupin non godrebbe ancora di tutto il credito di cui beneficia.
Inaudito che il preside ne abbia accettato la presenza a scuola, ancora una volta.
Per lui anni prima è stato piantato il Platano Picchiatore, sempre per lui è stato creato il percorso da lì alla Stamberga Strillante.
Anni di menzogne e sotterfugi, per coprire una verità scomoda, in nome di una buona fede tutta da dimostrare.
Eppure è così. In passato, come ora, Hogwarts ha aperto le sue porte a un Lupo Mannaro, accettando il rischio che la sua presenza comporta. Ma nessuno ha speso una sola parola perché l’Ordine di Merlino fosse consegnato al burbero professore di Pozioni, come promesso.
Nemmeno fosse stato lui a far evadere di nuovo Sirius Black.
Volatilizzato. Severus era troppo occupato a parlare con il Ministro della sua onorificenza, per accorgersene. Eppure, ora che Black è scomparso, l’Ippogrifo che gli è parso di veder volare in cielo nel chiarore lunare … non può essere!
La sua sagoma alata è comparsa all’improvviso, all’altezza della torre ovest. E’ stato solo per un attimo, se ne è subito allontanata. Poi, tutto quel discutere sul primo o secondo grado, l’ha distratto… non può essere!
Ma almeno un obiettivo potrà essere raggiunto e Lupin sarà smascherato.
Forse Severus non si fregerà dell’Ordine di Merlino, ma almeno potrà sperare di liberarsi dall’intralcio del Malandrino.
Qualcuno bussa alla porta dell’aula di Pozioni. Sarà uno studente scontento del risultato finale? Ma è troppo tardi perché quelli non ancora partiti da Hogwarts siano in giro, e troppo presto perché siano già svegli: è l’alba che segue una nottata infame, in cui i sogni di rivalsa si sono infranti ancora una volta.
Severus va ad aprire. Davanti a lui ora c’è Lupin con il suo sorriso tirato e lo sguardo indiretto di chi teme che gli si possa leggere negli occhi una verità inconfessabile, e con l’espressione da vittima sacrificale.
“Dove hai lasciato la pelliccia?”
Severus è sulle difensive, benché la sua voce suoni tagliente e aggressiva.
“Sei sempre il solito bastardo, ma ormai ci ho fatto l'abitudine. E io che volevo ringraziarti per tutto ciò che hai fatto per me nel corso di quest’anno scolastico: non dev’essere stato facile coprirmi.”
Remus sembra ancora più impacciato del solito, ma tira fuori dalla tasca una bottiglia di Whisky Incendiario di Ogden stravecchio. “Me l’ha dato Silente come regalo di Natale,” dichiara mentre arrossisce leggermente.
“Non mi piacciono i sentimentalismi e non bevo con le persone di cui non mi fido, tanto meno all’alba. Riservalo per un’occasione importante. Il prossimo incontro con il tuo amico Sirius, per esempio. Immagino tu sappia già dove si nasconde.”
Severus sembra irremovibile, ma ciò che colpisce Lupin è altro: Sirius è riuscito a fuggire! Cerca di contenere la gioia per la notizia inattesa. Ha ancora un piano da portare a compimento.
“In effetti, preferirei dividerlo con Sirius, ma ho così tante cose da farmi perdonare … E’ un whisky eccezionale, come puoi vedere, ma lo sacrifico volentieri per te.”
Remus pianta i suoi occhi in quelli del vecchio nemico.
A Severus non piace quello sguardo inaspettatamente deciso. Ha qualcosa di infido e terribile dentro.
“Patetico!”
La voce di Severus echeggia impietosamente nell’aula. Vuole che quella farsa cessi immediatamente, non ha bisogno di ringraziamenti, ciò che è stato costretto a fare non era a beneficio di quel mago, ma dei ragazzi.
“Può darsi…” Lupin ha di nuovo il suo atteggiamento remissivo.
Severus cede: non vuole altre discussioni, non ora che sta smaltendo ancora la collera per quanto è accaduto la notte prima. Si allontana e ricompare con due dosatori.
“Se ci tieni così tanto… ma ho solo questi recipienti.” Li porge con gelida indifferenza a Lupin, che apre la bottiglia dall’aspetto prezioso.
“Un’ottima annata,” dice, versandone il contenuto nei calici di fortuna.
I vetri dei contenitori tintinnano leggermente.
“A una nuova vita e a nuove consapevolezze!” brinda Remus prima di accostare il calice alle labbra. Ma non beve.
Severus è stordito dalla nottata insonne, dalla frustrazione e dalla rabbia. Non gli piace dividere con quell’uomo il suo tempo e nemmeno il buon alcool. Assapora una sorsata di whisky. Non è male, considera prima di avvertire una forte vertigine.
“Facciamo quattro passi?” Remus gli rivolge un invito inatteso.
“È quasi l’alba e la luna è già tramontata… se vuoi uccidermi devi provarci qui, e ora!” lo sfida Severus. E, a ogni istante, si sente meno lucido.
“Ucciderti? E’ una proposta nel tuo interesse.”
Le parole di Remus suonano sibilline mentre un sospetto comincia prepotentemente a farsi spazio nella mente di Severus.
“Cosa mi hai dato da bere?” chiede perentorio.
“Dammi ascolto, usciamo dal castello.” E Lupin precede il collega nel corridoio del sotterraneo.

*****


I due maghi arrivano in riva al lago. Dalla radura in cui tante volte, sin dai tempi della scuola, il giovane Severus si è ritirato a studiare o per starsene per conto suo, si vede il Calamaro Gigante che, risvegliandosi, stira i tentacoli, puntandoli al cielo uno per volta in una danza ipnotica.
“Che ci facciamo qui? Devo aspettarmi che sbuchi Black da qualche siepe?” Il professore di Pozioni si guarda intorno. Non teme per la sua vita ma, ancora una volta, per la sua immagine. Non si sente completamente vigile e sa di non potersi fidare del mago che gli sta davanti.
“Non aver paura, Black non verrà,” lo rincuora perfidamente Lupin con voce cupa e una luce ambigua negli occhi.
“Hai origini almeno per metà Babbane. Come me,” afferma poi quasi distrattamente.
Severus lo guarda, indeciso. Non gli è mai piaciuto ricordare quella verità.
“Tuo padre, se ben ricordo.” La voce di Lupin è sempre più crudele. “Conosci qualche fiaba Babbana?” aggiunge quindi, pressando l’interlocutore.
“Mio padre non raccontava fiabe!”
Severus non mente.
“Peccato, in tal caso dovrò raccontartela io,” lo canzona Remus, sforzandosi di trattenere una risata.
“Cos’hai da ridere?”
Severus formula la domanda un attimo prima di guardare per terra.
I suoi piedi non indossano le solite scarpe, ma delle calzature di vernice di chiara fattura femminile, e le sue gambe sono scoperte: infatti, al posto dei pantaloni neri, ora indossa una curiosa gonnellina, e del suo mantello nero non c’è più traccia perché, al suo posto, c’è una leziosa mantellina con un cappuccetto rosso.
Il mago allarga le braccia, sconcertato.
“Cosa vuol dire questo?” esclama, ormai incerto sulle intenzioni del suo antagonista.
C'era una volta una dolce bimbetta; solo a vederla le volevan tutti bene, specialmente la nonna che non sapeva più che cosa regalarle. Una volta le regalò un cappuccetto di velluto rosso, e poiché le donava tanto, ed ella non voleva portare altro, la chiamarono sempre Cappuccetto Rosso.
La voce di Lupin continua a suonare sinistra e irridente.
“Smettila!” gli intima Severs, che comincia davvero a perdere la pazienza. Ma ciò che lo sgomenta è la strana sensazione che prova nei confronti del suo rivale. Una strana malia sembra aver preso il sopravvento sull’originaria resistenza.
“Quando la bambina della fiaba incontra il lupo nel bosco, non pensa subito a una bestia cattiva e gli parla. Sin dall’inizio, tu sei stato combattuto tra il dare credito alle rassicurazioni di Silente sul mio conto e la tua vocina interiore. E probabilmente avevi ragione tu, perché se non avessi ascoltato il preside, ora non saresti qui, in queste condizioni, e forse lui avrebbe affidato a te la tanto agognata cattedra di Difesa Contro le Arti Oscure,” prosegue Remus, pensoso.
“Ho solo protetto gli studenti, visto che sembrava impossibile rinunciare alla tua presenza!” ringhia Severus, dibattuto tra un sentimento di insofferenza verso tutto ciò che ha dovuto nascondere per consentire a Lupin di soggiornare al castello, e uno di inspiegabile attrazione.
“Cosa hai messo nel mio whisky?” domanda infine, perentorio.
“È affascinante il gran numero di pozioni e filtri che è possibile trovare in posti come Magie Sinister,” dichiara Lupin, nell’evidente tentativo di attirare l’attenzione di Severus, che ora pende dalle sue labbra.
“Qualche anno fa, mentre ero a caccia di qualche rimedio miracoloso alla mia malattia, ho assistito involontariamente a una conversazione. Sinister e un avventore, di cui non sono riuscito a scorgere il volto, parlavano di un filtro magico capace di trasformare in un personaggio da fiaba la persona alla quale veniva somministrato. Ma era necessario un complesso rituale magico e… un attivatore specifico per ciascuna fiaba. Quando ho visto come mi trattavi, anche davanti agli studenti. Quando ho notato che non perdevi l'occasione per sottolineare quanto dovessi esserti grato per ciò che facevi per me, ho subito pensato che meritavi una tiratina d'orecchi anche tu e che quel filtro poteva tornarmi utile. Per questo l'ho acquistato. Ma la mia determinazione ha cominciato a crescere solo dopo la tua reazione alla trasformazione del Molliccio di Paciock. Nemmeno fossi io il responsabile degli incubi di quel ragazzo… e delle possibili cure!” afferma, con asprezza.
Il volto cinereo di Severus, incorniciato dal rosso cappuccetto, mostra la sua espressione più truce e sbigottita.
“Aspetto con ansia il seguito dell’appassionante racconto,” dice, non riuscendo a mascherare il disappunto e l’impazienza.
“Oh, ma certo. Vedo che ti piacciono le fiabe Babbane e non voglio deludere le tue aspettative,” ammicca Remus, divertito.
“Per la scelta della fiaba non ho avuto dubbi. Da lupo, quale in parte sono, avrei avuto a disposizione facilmente un attivatore, che, come potrai immaginare, è stato il mio pelo: me ne trovo spesso in bocca o nelle ferite, quando torno umano. Per i rituali, invece, ho dovuto studiare molto, e con te alle calcagna non è stato facile fare ricerche nella sezione proibita della biblioteca. Ma, alla fine, ci sono riuscito. E stamattina, quando sono ritornato nella mia forma umana, consapevole dell’innocenza dell’amico ritrovato ma anche del fatto che dopo la svista di ieri sera non me l’avresti fatta passare liscia, ho abbandonato ogni esitazione: mi sono deciso!”
“E non prendere la Pozione Antilupo, consapevole delle eventuali conseguenze, la chiami una svista?” sbotta Severus, incredulo per tanta ostentata superficialità. “Tu e i tuoi amici avete sempre avuto un modo molto personale di interpretare regole e divieti: mi stupisco che Silente ti abbia offerto un’altra possibilità!”
“Suvvia Severus, controlla la rabbia, il tuo faccino potrebbe esplodere,” lo schernisce Remus.
Severus scuote il capo con amarezza. “Non sei mai cambiato,” dice, “A quelli come te non serve cambiare: è la vita che si adatta alle vostre esigenze, vero? Avrei dovuto capire che tramavi qualcosa quando ho sorpreso il ragazzo nei corridoi con quello strano artefatto magico, quella mappa. E’ opera tua e dei tuoi vecchi amici? Cosa ne hai fatto, gliel’hai riconsegnata sapendo che avrebbe potuto usarla per mettersi in altri pasticci? Oh, ma tanto tirarlo fuori dai pasticci non è compito tuo. Tu sei solo l’amabile professore di Difesa Contro le Arti Oscure, quello dalla parte degli studenti. Non importa che in certi periodi rischino di essere dilaniati dal loro simpatico insegnante… in fondo, ognuno di noi ha il suo lato oscuro, vero, Remus? D'altronde, una creatura della notte è normale che ne abbia. E dimmi, hai già un appuntamento con il tuo amico fuggitivo? Ti aspetta da qualche parte per realizzare altre imprese gloriose?”
“Severus, non credo che tu sia nella posizione di farmi prediche né di interessarti dei miei progetti, ma voglio che tu lo tenga a mente: Sirius è innocente e prima lo accetterai, prima farai pace con il passato anche tu,” lo interrompe Lupin.
“L’innocenza è uno stato che non vi appartiene!” ruggisce Severus.
“Hai ragione, ha smesso di appartenerci tanto tempo fa.” Lo sguardo di Remus è consapevole.
“Ha smesso di appartenervi quando vi siete posti come unico obiettivo quello di distruggermi.” Ora lo sguardo di Severus è velato dal rimpianto.
“Ti sei impegnato anche tu per lo stesso scopo… in fondo, eravamo tutti solo dei ragazzini.”
“Ragazzini che sono quasi riusciti a uccidermi!”
“Severus, è un episodio del passato: James ti ha salvato la vita!”
“James ha salvato solo se stesso e voi…”
“Non ci hai ancora perdonati? Il perdono è la chiave per andare avanti.”
Per la prima volta Remus sembra sincero.
“Ciò che mi avete fatto è troppo…”
“Severus, James è morto. Lily è morta. Non ti sembra che si possa chiudere con il passato e guardare al futuro con uno spirito pacificato?”
Gli occhi di Severus sono freddi e distanti. Sono occhi che non conoscono più lacrime, occhi che non vedono più un futuro: occhi strettamente legati al presente. Nemmeno gli abiti inconsueti riescono a intaccare la drammaticità che tanto distacco esprime.
“Come prosegue la tua farsa?” chiede quindi, colpendo con rabbia la balza della gonnellina troppo corta.
“Finisce qui!”
Anche Lupin ha un’aria vinta e stanca. Affonda la mano nella tasca della giacca sdrucita e ne estrae qualcosa.
“Non si dica che un Malandrino non sappia avere rispetto per il suo nemico, né che un lupo non sappia rinunciare alla sua ghiotta preda,” dice porgendo un fagotto a un Cappuccetto Rosso sfinito ed esasperato.
Severus afferra il fagotto che si apre tra le sue mani: è il Mantello dell’Invisibilità, lo riconosce subito e rivolge al nemico uno sguardo incerto.
“Gli effetti del filtro hanno una durata molto breve. Usalo per rientrare nel tuo appartamento, ma restituiscimelo al più presto perché devo riconsegnarlo al legittimo proprietario!” Lupin è gentile ma perentorio.
Severus allarga l’ampio tessuto, e dopo un’ultima occhiata furibonda scompare sotto il mantello.
Fa qualche passo prima di voltarsi a guardare ancora Remus, immobile nella radura e con un’espressione inaspettatamente serena: lui sì che sembra di nuovo pacificato. Invece Severus non ce la fa: non riesce a credere all’innocenza di Sirius, e saperlo libero lo ricaccia negli antichi tormenti. Lily è morta per il tradimento del viziato rampollo dell’antica famiglia purosangue, ma Severus non può smettere di pensare di essere stato proprio lui la vera causa di quella scomparsa prematura. Di che pace parla il Lupo Mannaro, e di quale futuro?
Nascosto sotto il Mantello dell’Invisibilità che apparteneva al mago che gli ha portato via ogni speranza, Severus riprende a camminare verso il castello. La rabbia lo intossica e gli suggerisce solo idee per vendicarsi. Tutti devono sapere qual è il rischio che hanno corso. Ha vegliato sulla sicurezza dei ragazzi per un anno intero. Aveva catturato Black ed era vicino a una meritata onorificenza ma, ancora una volta, i Malandrini si sono frapposti tra lui e il successo.
Il cielo sereno di giugno è un nuovo affronto per Severus e per il suo animo in tumulto. Dalle finestre del castello le voci festose dei ragazzi appena svegli si riversano sui territori di Hogwarts, ferendolo. L’ora di colazione si avvicina.
Il tempo di raggiungere il suo appartamento. Il tempo di smaltire gli imbarazzanti effetti di quel filtro magico e Lupin avrà ciò che merita. Peccato dover restituire il Mantello. Peccato non poterlo distruggere, come ultima traccia dell’odiato antagonista di un tempo. Presto invece tornerà nelle mani del ragazzo, che potrà vantare ancora il suo possesso.
Nel cielo limpido un Ippogrifo si libra in volo. Severus lo scruta dal suo nascondiglio magico, mentre qualcosa piove dal cielo e s’incastra nella trama del tessuto del Mantello sulla sua testa. Il mago afferra con cautela il misterioso oggetto e lo porta con sé sotto il Mantello. È una penna di Ippogrifo.
Severus osserva perplesso la penna e un’immagine si riaccende nella sua memoria.
È qualcosa che è accaduta la sera prima, mentre con Caramel si stava dirigendo verso la torre in cui era rinchiuso Sirius. Stava illustrando al Ministro come aveva fatto ad assicurare il fuggitivo alla giustizia….
Improvvisamente, dall’alto si diffonde uno stridio acuto, così come già era avvenuto la sera prima, nel cielo illuminato dalla luna piena. Severus solleva di nuovo gli occhi al cielo e, di nuovo, le imponenti ali di un Ippogrifo entrano nel suo campo visivo.
Il mago comincia a sudare freddo. Le idee si affastellano disordinatamente nella sua mente, si accalcano e si spingono, danzando tra loro alla ricerca di un ordine.
Gli animali di Hagrid sono affidati alle sue cure esclusive. Tra loro anche gli Ippogrifi. Silente si fida di Hagrid.
Ma ora il grido dell’Ippogrifo diventa assordante, e il sudore imperla la fronte e cola sul viso del mago.
Ora Severus corre verso il suo appartamento. L’aria sotto quel dannato Mantello è diventata irrespirabile e il pensiero che si sta facendo strada nella sua mente lo acceca e lo fa infuriare.
Non può che essere quella la risposta, e ora lo sa: sul dannato Ippogrifo che ha visto la sera prima, nel cielo sopra Hogwarts, c’era sicuramente il fuggitivo prigioniero di Azkaban.
Ancora celato dal Mantello dell’Invisibilità, Severus apre con impeto la porta e se la chiude alle spalle con violenza. Agli occhi di un ipotetico osservatore, quella porta che sbatte senza che si veda entrare nessuno, potrebbe sembrare una improvvisa folata di vento, ma esprime tutta la rabbia che il mago ha in corpo. L'ormai esausto professore di Pozioni scivola fuori dall’odiato tessuto, che evidenzia impietosamente tutti i vantaggi che la vita ha sempre riservato ad altri, lo ripiega frettolosamente e lo richiude per bene in un piccolo sacchetto, che si mette in tasca. È incredibile quanto possa divenire inconsistente un oggetto magico così importante, pensa guardandosi allo specchio.
Ormai ogni traccia del filtro che Lupin gli ha fatto assumere è scomparsa, ed è quasi ora di colazione. Gli occhi di Severus si illuminano di una nuova luce di determinazione. Irrompe nel corridoio e monta su per le scale, diretto alla Guferia. Sceglie un gufo robusto, dal piumaggio fulvo, e gli affida il leggero sacchetto.
“Un pacchetto per Remus Lupin,” dichiara, un attimo prima di uscire dalla grande stanza circolare in cima alla torre ovest.
“Le altre notizie gli giungeranno presto,” sibila. E un sorriso malevolo gli taglia il volto.

Edited by Gabrix1967 - 17/6/2022, 18:19
 
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view post Posted on 27/6/2022, 11:18
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Cara Gabri, i miei commenti saranno un elenco di elogi formulati con la necessaria attenzione a non spoilerare nulla del tuo mirabolante racconto, sebbene l’effetto sorpresa non sia l’unico pregio della fic. Avrei voluto sottolineare numerose frasi estrapolate dal testo, ma ho immaginato di dare miglior tributo al tuo lavoro lasciando al lettore la possibilità di assaporare ogni frase e ogni passaggio della vicenda senza alcuna anticipazione.
Meritatissimi complimenti per l’idea di partenza, tanto geniale per il modo in cui viene a dipanarsi nel racconto, quanto soddisfacente per i numerosi spunti di riflessione che elicita: lo studio del confronto diretto tra i due protagonisti si rivela un esercizio stimolante, condito di sano divertimento ma anche da profonde riflessioni. Le battute di dialogo sono perfette, in linea con l’intelligenza e il sarcasmo di Severus e il maturo sens of humor di Lupin. I momenti introspettivi del brano sono intensi, a tratti commoventi e sei riuscita a livellarli e renderli meno drammatici nei garbati passaggi, dai toni più ‘leggeri’, in cui hai ricamato con delicatezza e intelligente fantasia l’intera vicenda. Tutto il brano è incastonato nel canon dei libri in modo ineccepibile, senza alcuna sbavatura o forzatura, quasi che i ricorrenti riferimenti siano stati creati apposta per la nascita della tua storia. Sei stata davvero brava a creare un’atmosfera di attesa e velato mistery lasciando libero sfogo alla fantasia di chi legge, pur se sfido chiunque a sollevare la mano e ammettere di aver indovinato il fantastico finale! Oserei dire che hai lasciato volutamente aperta la conclusione della fanfiction; potresti considerare la possibilità di proseguire la narrazione e sono certa che le idee non ti mancheranno. Bravissima. <3
 
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view post Posted on 28/6/2022, 17:34
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GabrixSnape

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Mi hai lasciata senza parole, Kate. Ti ringrazio immensamente per le belle parole, ma soprattutto per l'attenzione che dimostrano al racconto, soffermandosi su aspetti a cui tengo particolarmente. <3
 
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view post Posted on 21/7/2022, 11:36
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Ciao Gabri!
Ho letto la storia, devo dire che è molto bella. Avverto tutta la rabbia e l'amarezza di Severus... Le mie uniche perplessità sono sullo scherzo di Lupin e sul fatto che gli abbia prestato il Mantello, mi fanno strano.
Però la storia è davvero meravigliosa per come è strutturata, e riesco a sentire Severus che si rode il fegato e decide di mettere in atto la sua vendetta. Un ottimo catalizzatore per l'informazione che si è fatto "sfuggire"! 😂
 
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view post Posted on 29/7/2022, 18:00
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Gabrix1967 -Si riverberano sul mattino i racconti del cuscino

Una storia davvero originale in cui emergono sentimenti contrastanti: Lupin non così gentile e dolce, risfodera la sua veste da Malandrino, Severus, sempre attento alla sicurezza dei ragazzi, non trattiene né il sarcasmo, né la rabbia per il passato e soprattutto per il presente.

Un piccolo giallo che mi ha incuriosito fino alla fine, un giallo che, pur se con qualche tocco umoristico, ho trovato tragico e malinconico, sia per la situazione che vive Severus, che per la piccola vendetta di Remus.

Difficile immaginare la trama: sei stata brava ad inserirla nel contesto del canon, senza sbavature o errori.
Questi due personaggi vivono il loro malessere in modi e con atteggiamenti diversi, quasi in contrasto con la loro vera natura: un Remus vendicativo e un Severus abbindolato e stanco.
Molto piacevole lo stile che è scorrevole, piacevole e, a tratti, rende pienamente l’intensità dell’introspezione.
Mi resta nella mente un’immagine molto comica… ma non parlo per non spoilerare.
Complimenti.
 
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view post Posted on 5/8/2022, 17:21
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Il tuo tocco è inconfondibile, non ce la fai proprio a non mettere una nota fuori falle righe!
Immaginare Severus come lo hai descritto rasenta l'impossibile eppure sei riuscita a fare una cosa così pazzesca all'interno di una storia seria e articolata.
Ma come fai?
Considera che io amo le discrepanze ma non mi sarebbe mai venuta in mente un'idea così.
Sei stata originale e super creativa, metti il sole anche dove non c'è.
Grande Gabry
 
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view post Posted on 5/8/2022, 17:54
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GabrixSnape

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CITAZIONE (Mitsuki91 @ 21/7/2022, 12:36) 
Ciao Gabri!
Ho letto la storia, devo dire che è molto bella. Avverto tutta la rabbia e l'amarezza di Severus... Le mie uniche perplessità sono sullo scherzo di Lupin e sul fatto che gli abbia prestato il Mantello, mi fanno strano.
Però la storia è davvero meravigliosa per come è strutturata, e riesco a sentire Severus che si rode il fegato e decide di mettere in atto la sua vendetta. Un ottimo catalizzatore per l'informazione che si è fatto "sfuggire"! 😂

Grazie per aver letto e apprezzato la storia, Sara.
 
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view post Posted on 5/8/2022, 18:20
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GabrixSnape

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CITAZIONE (chiara53 @ 29/7/2022, 19:00) 
Gabrix1967 -Si riverberano sul mattino i racconti del cuscino

Una storia davvero originale in cui emergono sentimenti contrastanti: Lupin non così gentile e dolce, risfodera la sua veste da Malandrino, Severus, sempre attento alla sicurezza dei ragazzi, non trattiene né il sarcasmo, né la rabbia per il passato e soprattutto per il presente.

Un piccolo giallo che mi ha incuriosito fino alla fine, un giallo che, pur se con qualche tocco umoristico, ho trovato tragico e malinconico, sia per la situazione che vive Severus, che per la piccola vendetta di Remus.

Difficile immaginare la trama: sei stata brava ad inserirla nel contesto del canon, senza sbavature o errori.
Questi due personaggi vivono il loro malessere in modi e con atteggiamenti diversi, quasi in contrasto con la loro vera natura: un Remus vendicativo e un Severus abbindolato e stanco.
Molto piacevole lo stile che è scorrevole, piacevole e, a tratti, rende pienamente l’intensità dell’introspezione.
Mi resta nella mente un’immagine molto comica… ma non parlo per non spoilerare.
Complimenti.

Lupin non mi piace. Mi sa che si nota molto. Non essere promotore di iniziative dannose non vuol dire essere migliori di chi le ha ideate, specie se si osserva un silenzio omertoso. Per questo il personaggio che ho descritto è volutamente ambiguo. Può un professore scrupoloso lasciare un manufatto potenzialmente pericoloso (la Mappa del Malandrino) nelle mani di un preadolescente intemperante, quando un pericoloso criminale sembra essere sulle sue tracce?
Potrei continuare a provare a spiegare le mie perplessità, mai sconfitte dai punti a favore.
La storia, inserita nel terzo anno, è influenzata dal carattere irascibile (quasi macchiettistico, per come emerge dal libro) di Severus, ma guidata dal mio amore per lui. Il canon è una mia ossessione e ti ringrazio di aver messo in risalto il tentativo di rimanerci dentro.
Chissà se l'immagine comica è quella a cui sto pensando anch'io. :P In ogni caso, grazie per aver letto il mio racconto e per averlo commentato e apprezzato.
 
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view post Posted on 5/8/2022, 18:33
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GabrixSnape

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CITAZIONE (Anouk @ 5/8/2022, 18:21) 
Il tuo tocco è inconfondibile, non ce la fai proprio a non mettere una nota fuori falle righe!

Oddio, è una cosa bella? :P
CITAZIONE
Immaginare Severus come lo hai descritto rasenta l'impossibile eppure sei riuscita a fare una cosa così pazzesca all'interno di una storia seria e articolata.

Ho provato a mettere in relazione i personaggi e non mi è riuscito di trovare affinità. Così ho immaginato un possibile scontro/confronto e sono partita dal terzo libro, in cui il "travestimento" con abiti femminili è uno scherzo che Lupin già ha fatto a Severus. In effetti è lui che conduce Neville a ridicolizzare il professore che tanto teme per sconfiggere il Molliccio. Il resto è venuto da sè, alimentato peraltro da tante fanart sul tema Severus-Cappuccetto/Ramus-Lupo Cattivo.

CITAZIONE
Ma come fai?
Considera che io amo le discrepanze ma non mi sarebbe mai venuta in mente un'idea così.
Sei stata originale e super creativa, metti il sole anche dove non c'è.
Grande Gabry

Ecco svelato il come. ^U^
Grazie mille per aver letto il mio racconto. Trovare il tuo commento è stata una piacevole sorpresa. <3
 
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view post Posted on 5/8/2022, 19:22
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CITAZIONE (Gabrix1967 @ 5/8/2022, 19:33) 
CITAZIONE (Anouk @ 5/8/2022, 18:21) 
Il tuo tocco è inconfondibile, non ce la fai proprio a non mettere una nota fuori falle righe!

Oddio, è una cosa bella? :P

Certo che è una cosa bella! Il tuo estro è sempre ironico, come potrebbe essere una cosa negativa?
È stato un piacere leggerti, adoro essere in vacanza.
 
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view post Posted on 7/8/2022, 10:56
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I ♥ Severus


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Non ho letto gli altrui commenti.
A me la storia non è piaciuta. Questione assolutamente personale: i due personaggi non rientrano nella mia personale visione di loro.
Non posso certo affermare che non siano in canone, non ho alcuna prova o elemento sicuro per dirlo. Ma non sono i miei Severus e Remus.
Detto questo, la storia è ben scritta e ben gestita, correttamente inserita nel canone degli avvenimenti del terzo anno e tutti i requisiti della sfida sono rispettati. Sei stata molto brava ma non hai incontrato il mio gusto personale.
 
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view post Posted on 7/8/2022, 11:48
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GabrixSnape

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CITAZIONE (Ida59 @ 7/8/2022, 11:56) 
Non ho letto gli altrui commenti.
A me la storia non è piaciuta. Questione assolutamente personale: i due personaggi non rientrano nella mia personale visione di loro.
Non posso certo affermare che non siano in canone, non ho alcuna prova o elemento sicuro per dirlo. Ma non sono i miei Severus e Remus.
Detto questo, la storia è ben scritta e ben gestita, correttamente inserita nel canone degli avvenimenti del terzo anno e tutti i requisiti della sfida sono rispettati. Sei stata molto brava ma non hai incontrato il mio gusto personale.

Ti ringrazio di aver letto e commentato la storia che, ambientata nel contesto del terzo libro, mi ha influenzato nella visione quasi macchiettistica di Severus che ne emerge. Lupin l'ho voluto Malandrino ma galantuomo. Come ho già detto in risposta a qualche commento precedente, l'idea è nata da alcune fanart sulle quali mi sono divertita a fantasticare.
È stato difficile far rientrare tutti gli elementi nel canone degli avvenimenti del terzo anno e sono contenta di esserci riuscita. Diciamo che per me che sono arrivata da poco alla scrittura di fanfiction è un traguardo non scontato, specie se guardo ai miei primi tentativi, e mi sento in debito con tutte voi per la pazienza sempre dimostrata nel leggermi e consigliarmi.
 
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view post Posted on 7/8/2022, 15:14
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I ♥ Severus


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CITAZIONE (Gabrix1967 @ 7/8/2022, 12:48) 
Ti ringrazio di aver letto e commentato la storia che, ambientata nel contesto del terzo libro, mi ha influenzato nella visione quasi macchiettistica di Severus che ne emerge. Lupin l'ho voluto Malandrino ma galantuomo. Come ho già detto in risposta a qualche commento precedente, l'idea è nata da alcune fanart sulle quali mi sono divertita a fantasticare.
È stato difficile far rientrare tutti gli elementi nel canone degli avvenimenti del terzo anno e sono contenta di esserci riuscita. Diciamo che per me che sono arrivata da poco alla scrittura di fanfiction è un traguardo non scontato, specie se guardo ai miei primi tentativi, e mi sento in debito con tutte voi per la pazienza sempre dimostrata nel leggermi e consigliarmi.

Sulla visione quasi macchiettistica di Severus che emerge dal finale del 3° libro, hai perfettamente ragione e non sai quanto l'ho odiato. Me ne sono fatta una ragione solo quando al 7° libro è stato ineluttabile l'amore di Severus per Lily e quindi il suo odio per Sirius, che aveva architettato da ragazzo il tragico scherzo, è esploso perchè aveva causato la morte di Lily col suo tradimento.
In tutto questo, però, per me Remus è sempre rimasto a margine. A differenza tua, è un personaggio che ho amato molto nel 3° libro, prima di innamorarmi perdutamente di Severus al 4° libro, e mai avrebbe potuto architettare, nel mio immaginario, questo nuovo "scherzo" per Severus che, per altro, rende èerò ancora più credibile la vendetta di Severus nel rivelare la verità.
Detto questo, la storia è oggettivamente ben fatta, ma purtroppo non mi piace.
Mi complimento però per aver perfettamente inserito nel solco degli avvenimenti del canone i vari missing moment.
 
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12 replies since 17/6/2022, 12:10   380 views
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