Il Calderone di Severus

chiara53 - Blue Orchis, Genere: generale - introspettivo - tipologia - one shot - rating: per tutti - avvertimenti AU - epoca-post 7 anno- Personaggi: Severus, Pomona Sprite

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view post Posted on 19/5/2022, 17:23
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Titolo: Blue Orchis
Autore: chiara53 - maggio 2022
Beta: Lonely_Kate
Tipologia: One Shot
Rating: Per tutti
Genere: generale, introspettivo
Personaggi: Severus Piton, Pomona Sprite.
Pairing: nessuno
Epoca: post 7 anno
Avvertimenti: AU
Riassunto: Esci nel sole del primo pomeriggio, il lungo inverno pare sia finito.

Note: storia scritta per la sfida annuale 15 anni con Severus. Mese di Maggio. Scuola di Hogwarts - Campione


Caratteri: 15403



Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.




vanda-coerulea-2


Blue Orchis







Esci nel sole del primo pomeriggio, il lungo inverno pare sia finito.
Ti va di camminare anche per sfruttare questi giorni senza lezioni, senza impegni, perché dopo le vacanze di primavera sarà tutto un affastellarsi di scadenze, ci saranno gli esami e il termine del semestre con compiti da correggere e doveri continui.
Prima della guerra, prima della fine di tutto, non apprezzavi la luce, il sole e il profumo dell’erba fresca, appena tagliata, ma adesso, poco alla volta, hai imparato ad ammirare i prati che stanno davanti ad Hogwarts e che assumono un colore verde tenero in questa stagione.
La tua meta non è lontana: è dietro le serre, verso la Foresta Proibita.
Hai appuntamento con Pomona più tardi, ma lei sa dove trovarti, lei conosce il tuo posto preferito e una pinta in sua compagnia ad Hogsmeade è sempre piacevole.
Ti è sempre piaciuta Pomona: ironica, intelligente, pragmatica e premurosa, spesso erroneamente sottovalutata, come la casa Tassorosso che dirige, onesta e leale fino all’eccesso, come è lei.
Ricordi con dolore l’anno in cui fosti preside e la fuga precipitosa dal castello, inseguito da Minerva, Filius e Pomona: tre persone che hai sempre stimato e che hai dovuto ingannare.
A passi rapidi ti dirigi verso l’angolo che da anni è il tuo rifugio; è nascosto da un vecchio albero, all’ingresso della foresta: è un angolo protetto, al riparo dai venti, un angolo che curi da sempre.
Fin dal primo anno ad Hogwarts hai deciso di far crescere da solo erbe e fiori utili per le pozioni, quanta fatica per trovare e dissodare la tua aiuola: avresti preparato e portato tutto a tua madre che ricavava da qualche piccolo unguento pochi soldi, ma utili per tirare avanti.
Da molto tempo è diventato ormai un passatempo e una distrazione rilassante, ti metti alla prova con innesti e trapianti e non disdegni di chiedere consiglio alla piccola e grassoccia insegnante di Erbologia.
Sei orgoglioso delle tue piante e dei tuoi fiori che hai sempre cresciuto senza magia per non rovinare le loro proprietà: quante volte Pomona ti ha offerto una sezione di una delle serre! Ma non hai mai accettato, in parte perché sei un perfezionista e un pignolo, ma soprattutto perché questo è il tuo posto, inviolato e inviolabile. Raggiungi il tronco che ti serve da appoggio, sedile e da custodia per gli attrezzi da giardino.
Nel tempo hai migliorato la semplice aiuola dei tempi lontani delimitata da pietre e dopo la guerra hai costruito un riparo più solido con vetro e legno per difendere le fragili piante dal troppo freddo dell’inverno scozzese.
In attesa di Pomona controlli l’ultimo acquisto: un’orchidea blu la “Vanda Coerulea” che è delicatissima e utile per altri innesti: devi ammettere che questo fiore ti affascina, profumato e di un colore unico, per farla fiorire l’hai curata giorno dopo giorno.
Ti chini per raggiungerla e accertarti se la terra sia abbastanza umida, accarezzi i petali delicati con attenzione e perdi il senso del tempo a controllare le altre tue “creature”.

***



Pomona esce dalla serra cinque, sa bene dove incontrare Severus, negli anni ormai è nata tra loro una stima e una confidenza reciproca; scorge l’uomo in nero impegnato a ridurre la sua torreggiante statura piegandosi sulle ginocchia per raggiungere e accudire le piante.
È diventato un uomo alto, forte, ma aggraziato nei movimenti, e non sembra possibile che il bambino gracile e trascurato si sia trasformato in un elegante e potente mago.
Pomona si ferma a guardarlo e ricorda ciò che accadde in un tempo ormai lontano: l’anziana strega non ha mai dimenticato il pomeriggio in cui, persino una come lei, pacifica e tranquilla perse la pazienza.
La memoria corre a quel giorno e Pomona rivede gli eventi come fossero appena accaduti.

Poteva essere questa stessa stagione e le piante nelle serre avevano bisogno di essere sorvegliate ed alcune rinvasate, ad un tratto rumori e grida l’hanno distratta dal suo lavoro; è bastato uscire per sentire nitidamente ridere diversi ragazzini e qualcun’altro urlare e piangere.
Appena dietro i primi alberi della foresta Sirius Black e James Potter calpestavano e schiacciavano allegramente i germogli in quella che poteva essere una modesta aiuola, mentre Peter Minus rideva a crepapelle e Remus Lupin si teneva discosto. Al centro, steso a terra, un bambino piangente tentava inutilmente di salvare il salvabile, senza riuscirci.
- Che sta succedendo qui? – Grida Pomona, avvicinandosi al gruppo con rapidi passi nonostante la sua notevole mole. Li cattura acciuffando per la manica della divisa due dei Grifondoro, mentre gli altri se la danno a gambe. Dà loro una bella scossa e quelli, ormai rassegnati, la guardano con la testa china.
- Che cosa avete combinato voi due? E tu, - Dice rivolta al piccolo mucchio scuro e piangente – alzati e datti una rassettata. – il piccolo si asciuga naso e occhi con una manica della divisa e cerca di ripulirsi alla meglio dalla terra.
Pomona riconosce il bambino: è Severus Piton, un Serpeverde spesso preso in giro per la sua riservatezza, sempre con il naso in un libro e quasi sempre solo tranne per una ragazzina che si accompagna spesso a lui: Evans, ecco si chiama Lily Evans.
- Black, Potter, tornate immediatamente a scuola, – intima - più tardi voglio sapere perché diavolo calpestavate… - guarda la povera terra calpestata e le piante schiacciate senza capire bene di che cosa si tratti, poi, alza le spalle e sussurra tra sé - bhè quello che è. Venti punti in meno a Grifondoro… a testa, ovvio.
- Ma professoressa erano solo piante - mormora Potter, mentre Black tace, ma sorride subdolo sotto i baffi.
- Appunto, Potter, erano piante!! Ed erano del signor Piton, mi pare – Avanti, fuori dai piedi tutti e due. – Esclama sbrigativa
Mentre scappano si voltano verso il ragazzino singhiozzante, ridacchiano tra loro e gridano: Mocciosus! Facendogli uno sberleffo, tutto sotto gli occhi stupiti e infastiditi di Pomona.
- Insolenti e arroganti. – Sussurra tra sé, mentre le monta nel petto una rabbia che le ricorda un tempo lontano in cui anche lei veniva presa in giro per la sua corporatura abbondante e per gli abiti sempre sporchi di terra; ricorda il dolore, la vergogna e l’imbarazzo per gli scherzi e le prese in giro.
Quante volte era tornata trattenendo le lacrime nella Sala Comune, nessuno ad aiutarla perché abituata a nascondere la collera per l’ingiustizia subita: così, lei, semplice e gentile Tassorosso, si era corazzata con ironia e sfacciataggine per andare avanti.
Quei due l’avrebbero pagata cara, pensa; nel frattempo aiuta il piccolo Piton a rialzarsi, il ragazzino scuote il capo e sussurra,
- Non ho bisogno del suo aiuto! Posso fare da solo. - La donna lo guarda e vede l'orgoglio nel suo atteggiamento, così finge di non aver sentito e lo ripulisce con un veloce Tergeo.

È sbrigativa Pomona e, rivolta al bambino, esclama,
- Che cosa diamine coltivavi qui signor Piton? Ci sono le Serre per questo!
Il bambino, allora, solleva lo sguardo; ha occhi neri come l’inchiostro ancora gonfi di lacrime trattenute con rabbia e la fissa con una sorta di fierezza: nello sguardo la strega vede un senso di dignità, un amor proprio ferito che le tocca il cuore.
- Le erbe servono a mia mamma, lei è una strega - pronuncia con dignità - ma non voglio usare il materiale della scuola, non voglio rubare… - Si soffia il naso in un vecchio fazzoletto che ha visto giorni migliori, poi aggiunge, chinando il capo con vergogna – Mio padre è un Babbano, ha perduto il lavoro e la mamma cerca di guadagnare qualcosa vendendo qualche unguento non proibito dal Ministero o fiori secchi profumati, ma adesso ormai è tutto perduto. - E si volta a guardare lo sfacelo calpestato con tristezza, poi sussurra tra sé - Stupidi Grifondoro… - e rialza il capo con decisione.
La strega guarda il piccolo con tenerezza, ha una divisa di seconda mano, chiaramente è un Serpeverde anomalo: un povero in una Casa di ricchi e nobili, ha i capelli trascurati ed è magro da far paura, ma lo sguardo, quello, è pieno di orgoglio, fierezza e dignità.
Qualcosa le si muove nel petto: compassione e comprensione per qualcuno che vive fuori dagli schemi e sopporta la crudeltà dei bulli con coraggio, nascondendo l'ira repressa, ma evidente nel tremito che lo percorre e nei piccoli pugni stretti.
Decide rapidamente il da farsi.
- Avanti, vieni con me, muoviti, andiamo ad Hogsmeade – esclama Pomona aggiustandosi il cappello sui ricci grigi.
Pomona Sprite è nota per essere una donna spiccia, ma ha un cuore grande e poi il disastro provocato da quei due sciocchi ha fatto arrabbiare anche lei e molto. Li conosce quei due sono di famiglia ricca e non possono capire cosa significhi perdere il poco che si ha per uno stupido scherzo, ma un’idea le è sorta in mente.
Severus guarda la corpulenta professoressa stupito.
- Ma… ma io non posso venire a Hogsmeade. Frequento solo il primo anno. È proibito.
- Ma quale proibito! Non penserai di essertela cavata: sei in punizione con me. Farai un lavoro scolastico di cernita e trasporto di semi e piante. Sbrigati non startene lì incantato a guardarti le scarpe – pronuncia pragmatica.
La donna si volta e il bambino la segue con lo sguardo luminoso e un sorriso sulle labbra, nessuno della sua classe ha mai fatto questo, nessuno ha mai visto Hogsmeade di cui ha sentito parlare dai grandi: altro che punizione, è un premio speciale!
Si allontanano dalla scuola percorrendo affiancati la strada per Hogsmeade, la donna a passo svelto e il bambino quasi di corsa per starle accanto.
In silenzio attraversano tutta la High Street per arrivare da Mondomago, il piccolo non ha occhi abbastanza grandi per guardarsi intorno, Pomona sorride tra sé soddisfatta, poi come se fosse normale, gli intima sbrigativa di ordinare gli stessi semi usati per la sua piccola aiuola.
- Ma, ma io non ho i soldi… - balbetta il ragazzo.
La strega lo guarda e poi dice
- Chi ti ha detto che siano per te! Lavorerai sotto la mia supervisione e per testare le tue capacità in Erbologia. - Poi sorride e gli strizza l’occhio. - E sbrigati che dobbiamo andare a comprare le caramelle per la mia tosse da Mielandia! – poi rivolta al commesso ingiunge – metti tutto sul conto di Hogwarts.
Mantenendo il passo veloce arrivano affiancati davanti al negozio di dolci.
Mielandia è un paradiso e Pomona ricorda ancora lo sguardo sbalordito del piccolo davanti alle vetrine cariche di delizie.
Mette la mano in tasca ed estrae qualche moneta, le mette in mano al bambino che si ritrae.
- Non posso prenderli – sussurra chinando il capo - non potrei ridarglieli, Professoressa.
Pomona lo guarda e poi esclama ridendo,
- Ma questi soldi non sono miei, li ho presi ad uno degli Snasi di Hagrid! Ah, quelle bestiole sono davvero, davvero incredibili. Su, su compraci qualcosa, non vorremo sprecarli, vero?
Il bambino sorride sotto i lunghi capelli neri che gli nascondono il volto, comprende e tace per la gentilezza ricevuta: i Tassi non sono poi così male – pensa.
Due Cioccorane in tasca ed una in bocca, sorride soddisfatto.
Mentre tornano a scuola Pomona ha un’altra idea; lei sa quanto Albus e Minerva tengano ai Grifondoro, quei ragazzi non verranno certo puniti per una marachella tanto poco importante che riguarda un piccolo Serpeverde: ma non è giusto!
È proprio allora che passano davanti all’ Ufficio Postale di Hogsmeade
- Aspetta qui! – Intima la strega a Severus. Il ragazzo la guarda stupito, mentre la donna entra.
Ci sono gufi e civette, di taglia diversa secondo la distanza che deve percorrere la corrispondenza e secondo la velocità con cui deve arrivare il messaggio.
Pomona scrive velocemente e con veemenza due brevi Strillettere, una per la famiglia Potter e una per la famiglia Black: no, non userà i gufi della scuola, questa è diventata una faccenda quasi personale!
Pensa alla sorpresa per quei due piccoli maleducati al loro ritorno a casa per le vacanze di primavera! Una sorpresa meritata!
Poi soddisfatta si volta e riprende a camminare accanto al piccolo Serpeverde che la guarda stupefatto e affascinato.


Così era cominciato il rapporto tra loro due, interrotto soltanto nell’anno maledetto in cui Severus è stato preside.

***



Mentre stai dando l’ultimo sguardo all’orchidea profumata, il tuo sesto senso ti fa voltare, ed ecco che Pomona sorridente ti sta spiando.
- Ancora orchidee, Severus? – Domanda curiosa.
- Ancora orchidee! - Affermi soddisfatto - Questa è stata l’ultima a sbocciare.
Hai stupito Pomona con la fragile bellezza della pianta fiorita.
- Ma è una “Vanda Coerulea” , come hai fatto a farla vivere in Scozia?- Accenna meravigliata.
La guardi sornione e sorridi
- Magia! - Rispondi.
- Che stupidaggini, certo che ci vuole un po’ di magia! Ci vuole sempre un po’ di magia!
Si aggiusta il cappello, poi ti prende sottobraccio con affetto.
- Andiamo a farci una pinta? - Domanda l’anziana strega
- Ma certo, - rispondi - non sei qui per questo?
Si appoggia a te e cammina lentamente, tu assumi il suo passo per non farla stancare.
Ricordi lontani ti sovvengono, un bambino mingherlino e gracile procede di corsa accanto ad una strega corpulenta ma scattante: quanto tempo è passato, tutto ti torna alla mente come fosse ieri.
Ricordi la rabbia, l’umiliazione e una donna che, senza farti pesare nulla, ti ha regalato un pomeriggio memorabile.
Non hai mai visto in seguito gli Snasi di Hagrid, infatti non li ha mai avuti: creature gentili e simpatiche, non decisamente il suo genere.
La tua aiuola non è stata mai più avvicinata dai Malandrini e ancora oggi ti chiedi il perché.
Di tutti gli attori di quel piccolo dramma è rimasta soltanto lei: Pomona, più stanca, più debole, ma sempre allegra, sempre pronta a sfidare la tua lingua pungente almeno quanto la sua.
I quattro torturatori della tua infanzia, invece non ci sono più, se ne sono andati uno ad uno e forse vorresti che qualcuno di loro fosse sopravvissuto, per non sentirti l’unico superstite di quella generazione perduta. Tu sei qui, vivo. Sei sopravvissuto per vedere un mondo libero e in pace, forse non lo meritavi, o forse sì…
- Andiamo ai Tre manici di scopa? - Le chiedi.
- E se invece andassimo da Aberfort? – Propone.
Ma sì, in fondo un saluto al fratello di Albus fa piacere anche a te. A lui come a te non piace rivangare i vecchi tempi e se ha un carattere burbero, almeno è sincero.
La Testa di Porco è sempre un locale particolare, adesso è leggermente più pulito, ma non poi tanto. La birra è buona, la migliore di Hogsmeade e Aberforth chiacchiera volentieri con Pomona: ricordano insieme le avventure scolastiche in cui fa capolino Minerva di tanto in tanto, compagna di studi dell’anziana strega.
Il pomeriggio trascorre veloce e divertente, mentre li ascolti sparlare dei personaggi che hanno popolato la loro giovinezza.
Pomona si attarda con Abe e beve un’altra pinta, ma tu sei tornato indietro velocemente, hai deciso di fare una cosa importante.
È bella la tua orchidea e ce n’è voluto per farla fiorire, ma a che servono i fiori se non puoi regalarli o farli godere da chi li apprezza?

***




Pomona si alza sempre presto, perché all’alba tutti i profumi sono più forti, più decisi, le corolle e le foglie hanno un verde più vivido.
La porta della prima serra è appena dischiusa e la cosa la rende sospettosa: entra e sul tavolo del suo piccolo ufficio l’orchidea blu troneggia stupenda.
Accanto al vaso un foglietto vergato nella nota grafia appuntita dice soltanto: Grazie per le Cioccorane.
A Pomona scende una lacrima, mentre sorride accarezzando il fiore.
 
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view post Posted on 20/5/2022, 16:03
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Che bell’inizio ha la tua storia, Chiara, con la (ri)scoperta del sole (e della primavera) da parte di Severus, una volta finita la guerra.
E ovviamente, ho apprezzato le parole a favore di Tassorosso.
Ho apprezzato tantissimo il ricordo nel passato di Severus e il modo in cui Pomona interagisce con il giovane Piton. Mi è piaciuto moltissimo come lei riesca ad agire con il ragazzo (hai tratteggiato un’ottima insegnante, Chiara). E ho apprezzato il modo in cui fai entrare in scena la Strillettera.
E veramente perfetto il finale, con il regalo di Severus e quel biglietto di ringraziamento che lega il passato al presente, rendendo più solido il legame tra i due personaggi.
 
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view post Posted on 20/5/2022, 16:37
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Leonora, grazie!!!!
Sei sempre gentilissima <3
 
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view post Posted on 20/5/2022, 18:49
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Questa tua professoressa Sprite così empatica mi è piaciuta molto. Ho apprezzato la sua capacità di comprendere a fondo le posizioni dei ragazzi ed elargire punizioni o ricompense, senza ostentare né il proprio potere, né la tenerezza di taluni dei suoi gesti.
Il delicato rapporto con Severus, che parte dall'episodio del passato e giunge all'attualità del racconto, è fatto di misurate attenzioni che arrivano direttamente al cuore e rivelano di lei la capacità di dimostrarsi presente, senza risultare invadente.
Sei riuscita a esprimere il sentimento di stupore ed entusiasmo che accompagna Severus durante la gita a Hogsmeade e sono proprio riuscita a vederlo quel ragazzetto pelle e ossa, "con lo sguardo pieno di orgoglio, fierezza e dignità", con la bocca e le tasche piene di cioccolata: segno tangibile della piccola vittoria sui suoi aguzzini.
Complimenti.
 
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view post Posted on 3/7/2022, 00:34
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Che storia incantevole, Chiara, di quelle delicate, intrise di valore e di contenuti che mi piacciono tanto.
E’ una storia che sa di buono, sfumata di tenerezza, in cui la tua adorabile Pomona compie lo splendido gesto di restituire finalmente giustizia all’intera vicenda e ci regala un intimo senso di profonda soddisfazione, soprattutto quando può, dall’alto della sua mansione, permettersi di strapazzare i due bulletti e di spedire una Strillettera alle rispettive famiglie.

Dicevo, la tua Sprite è davvero riuscitissima, e in questa seconda lettura che sono riuscita a dedicare al racconto ho potuto apprezzare ancor meglio la natura semplice e gentile ma intelligente, empatica e “verace” che le hai conferito e ti ha permesso di realizzare una magnifica alchimia tra lei e il piccolo Severus, già Mocciosus e vessato, ma anche già così determinato a reagire di fronte alle difficoltà.

E come sempre, quando per gran merito delle tue parole mirate riesco a visualizzare bene ogni sguardo, gesto, espressione e sensazione dei protagonisti, torno di nuovo a sentirmi piacevolmente immersa in quell’atmosfera che amo tanto, e che mi permette ogni volta di volare alto con la fantasia.
Grazie e chapeau! <3
 
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view post Posted on 3/7/2022, 16:25
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Ringrazio Ele e Gabriella, vi ringrazio per l'attenzione e l'affetto con cui avete letto e commentato.
Ammetto di aver fatto fatica con Pomona, con lo Snaso per non parlare della Strillettera. Non è stato facile, ma Severus è il mio principe indiscusso e lui mi aiuta. Sempre <3 <3 <3
 
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view post Posted on 3/7/2022, 20:36
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I ♥ Severus


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Che bello ritrovare il tuo particolare stile, ormai assolutamente tuo, in seconda persona!
CITAZIONE
Fin dal primo anno ad Hogwarts hai deciso di far crescere da solo erbe e fiori utili per le pozioni, quanta fatica per trovare e dissodare la tua aiuola: avresti preparato e portato tutto a tua madre che ricavava da qualche piccolo unguento pochi soldi, ma utili per tirare avanti.

Ma vuoi farmi piangere già all’inizio?
CITAZIONE
Da molto tempo è diventato ormai un passatempo e una distrazione rilassante, ti metti alla prova con innesti e trapianti e non disdegni di chiedere consiglio alla piccola e grassoccia insegnante di Erbologia.
Sei orgoglioso delle tue piante e dei tuoi fiori che hai sempre cresciuto senza magia per non rovinare le loro proprietà: quante volte Pomona ti ha offerto una sezione di una delle serre! Ma non hai mai accettato, in parte perché sei un perfezionista e un pignolo, ma soprattutto perché questo è il tuo posto, inviolato e inviolabile. Raggiungi il tronco che ti serve da appoggio, sedile e da custodia per gli attrezzi da giardino.

Tu lo ricordi, vero, Vestale che curi il giardino, che esiste la discussione #entry418840595 L'affascinante e misterioso giardino di Severus! che attende da molti anni una tua storia?

Il piccolo Severus, che orgoglio, che rettezza… e quanta tenerezza, povero piccolo! Ecco, ora il nodo alla gola è arrivato alla grande.
Stupenda la tua Pomona che punisce per premiare e riparare un torto.
Severus a Mielandia è… insomma, il NaG si è trasformato in lacrime. Se continui così avrai il bonus speciale NaG-lacrime!
Due strillettere appena nominate che per me, a livello emotivo, valgono punti pieni!

CITAZIONE
Si appoggia a te e cammina lentamente, tu assumi il suo passo per non farla stancare..

Bello, bello, bello. E dolcissimo.
CITAZIONE
Ricordi lontani ti sovvengono, un bambino mingherlino e gracile procede di corsa accanto ad una strega corpulenta ma scattante: quanto tempo è passato, tutto ti torna alla mente come fosse ieri.
Ricordi la rabbia, l’umiliazione e una donna che, senza farti pesare nulla, ti ha regalato un pomeriggio memorabile.
Non hai mai visto in seguito gli Snasi di Hagrid, infatti non li ha mai avuti: creature gentili e simpatiche, non decisamente il suo genere.
La tua aiuola non è stata mai più avvicinata dai Malandrini e ancora oggi ti chiedi il perché.
Di tutti gli attori di quel piccolo dramma è rimasta soltanto lei: Pomona, più stanca, più debole, ma sempre allegra, sempre pronta a sfidare la tua lingua pungente almeno quanto la sua.

Davvero bello rivedere nei ricordi di Severus ciò che abbiamo appena letto. Anche lui ha capito, anche lui apprezza… e io voglio ancor più bene a questa tua dolcissima Pomona.

CITAZIONE
Accanto al vaso un foglietto vergato nella nota grafia appuntita dice soltanto: Grazie per le Cioccorane.
A Pomona scende una lacrima, mentre sorride accarezzando il fiore.

E anche i miei occhi luccicano. La storia è brevissima, peccato, ma è bellissima.
Sarà quasi impossibile formare il podio delle tre storie vincenti: ne ho già tre a pari merito!
 
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view post Posted on 3/7/2022, 20:49
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Sono senza parole.
Grazie.
Tengo moltissimo al tuo giudizio ❤️❤️❤️❤️
 
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view post Posted on 3/7/2022, 21:05
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I ♥ Severus


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E questa storia merita davvero tanti complimenti e un bonus tutto suo particolare.
 
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view post Posted on 3/7/2022, 21:29
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Poetica e dolcissima questa tua storia, Chiara! Un balsamo per l'animo, un tuffo nei buoni sentimenti: evviva, mi viene da dire! C'è bisogno di storie che facciano bene all'anima!
Mi è piaciuta molto questa Pomona così energica, materna e generosa: non si può non volerle bene.
Mi è piaciuto molto anche Severus che a distanza di anni paga il "debito" delle Cioccorane donando alla sua collega una bellissima orchidea blu. Un gesto delicato come il fiore che dà il titolo al tuo racconto.
Complimenti, Chiara, hai creato una piccola perla. <3
 
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