Il Calderone di Severus

3.2. Un focus sull'opera del XX secolo

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 4/5/2022, 15:02
Avatar

Pozionista

Group:
Severus Fan
Posts:
3,086

Status:


Introduzione


Come già accennato nell'ultima lezione sulla Schoene Muellerin, inizierò, in alternanza con la liederistica, alcune lezioni sull'opera del XX secolo.
Si tratta di un argomento vastissimo - volendo si potrebbero includere le opere dei primi due decenni del XXI secolo -, ma che limiterò ad alcuni compositori. Da una parte per riuscire a spiegare meglio le opere che andrò analizzare, dall'altra per concentrarmi su un determinato tipo di melodramma del periodo.
Il XX secolo è infatti il secolo delle avanguardie e queste hanno influenzato fortemente la musica e anche il mondo del melodramma. Per esempio troveremo opere in cui scompare la trama o in cui questa viene ridotta all'osso per lasciare spazio a riflessioni o opere di forte sperimentazione musicale.
Dato che per affrontare queste due "tipologie" dovrei fare complicatissimi discorsi tecnici (non saprei come spiegare in maniera semplice la dodecafonia, per esempio), ho deciso di concentrarmi su alcuni compositori che, per diversi motivi - cronologici, poetici o anche di influenza politica esterna - si mantengono più nell'alveo della tradizione precedente.
Detto questo, vi presenterò opere molto diverse tra loro per argomenti e per modalità compositive. Troverete storie d'amore, ma non più di afflato romantico - e non sono romantiche nemmeno quelle di Puccini - quanto piuttosto maggiormente concentrate sull'aspetto psicologico dei personaggi e, da questo punto di vista, Leos Janacek, compositore boemo contemporaneo di Puccini, è un esempio splendido soprattutto con Jenufa e Kata Kabanova. O ancora possiamo incappare nell'analisi di un amore/desiderio perverso e malato come nella Salome di Richard Strauss. Troverete anche vicende che affrontano temi maggiormente volti al sociale o al dubbio morale o, ancora, al mondo dell'infanzia tradita e, qui, a farla da padrone è, tra gli altri, Benjamin Britten. Si trova in questo periodo anche un'opera che guarda a trame più simboliche e piuttosto enigmatiche, come nel caso di Pelleas et Mélisande di Debussy, del Castello di Barbablù di Bela Bartok (vi risparmio il titolo in ungherese ;) ) o dell'Angelo di fuoco di Sergeij Prokofiev.
Di sotto un elenco - ma non è detto che vada in ordine cronologico (molto dipenderà dagli ascolti che troverò in rete) - delle opere che vorrei trattare.



1. Claude Debussy, Pelléas et Mélisande, Parigi, Opéra-Comique, 1902
2. Leos Janacek, Jenufa, Brno, Teatro Nazionale, 1904
3. Richard Strauss, Salome, Dresda, Opernhaus, 1905
4. Giacomo Puccini, La fanciulla del West, New York, Metropolitan Opera House, 1910: Atto I
5. Italo Montemezzi, L'amore dei tre re, Milano, Teatro alla Scala, 1913
6. Bela Bartok, Il castello di Barbablu, Budapest, Teatro dell'Opera, 1918
7. Giacomo Puccini, Trittico, New York, Metropolitan Opera House, 1918
8. Sergej Prokofiev, L'amore delle tre melarance, Chicago, Opera House, 1921
9. Igor Stravinsky, Oedipus Rex, Parigi, 1927
10. Benjamin Britten, Peter Grimes, Londra, Sadler's Well's Theater, 1945
11. Luigi Dallapiccola, Il prigioniero, Firenze, Teatro Comunale, 1950
12. Benjamin Britten, Billy Budd, Londra, Covent Garden, 1951
13. Benjamin Britten, The Turn of the screw, Venezia, Teatro La Fenice, 1954
14. Sergej Prokofiev, L'Angelo di fuoco, Venezia, Teatro La Fenice, 1955
15. Francis Poulenc, Les dialogues des Carmelites, Milano, Teatro alla Scala, 1957

Edited by Alaide - 30/5/2022, 15:46
 
Top
view post Posted on 4/5/2022, 15:21
Avatar

I ♥ Severus


Potion Master

Group:
Administrator
Posts:
55,406
Location:
Da un dolce sogno d'amore!

Status:


Sono curiosa, ma anche un po' spaventata da ciò che verrà. I nomi fatti, tra quelli che conosco (Puccini, Prokopiev, Britten, Debussy e Strauss) mi spaventano molto. Tanto pr dire, amo il Puccini melodico e ancora romantico, ma rifuggo quello dissonante alle mie orecchie, sicuramente non "educate" alle disarmonie e alle avanguardie di sperimentazione.
Quindi, attendo timorosa.
 
Web  Top
view post Posted on 4/5/2022, 16:58
Avatar

Pozionista

Group:
Severus Fan
Posts:
3,086

Status:


CITAZIONE (Ida59 @ 4/5/2022, 16:21) 
Sono curiosa, ma anche un po' spaventata da ciò che verrà. I nomi fatti, tra quelli che conosco (Puccini, Prokopiev, Britten, Debussy e Strauss) mi spaventano molto. Tanto pr dire, amo il Puccini melodico e ancora romantico, ma rifuggo quello dissonante alle mie orecchie, sicuramente non "educate" alle disarmonie e alle avanguardie di sperimentazione.
Quindi, attendo timorosa.

Secondo me è una questione di orecchio e abitudine.
Quando ero adolescente guardavo la data di morte del compositore per essere sicura che non fosse troppo sperimentale, poi ho iniziato ad approfondire il XX secolo e adesso ascolto anche compositori molto più estremi di quelli che ho proposto.
Probabilmente partirò soft con la Fanciulla del West che è insieme a Trittico la mia opera preferita di Puccini, di cui rifuggo Bohème e Butterfly.
 
Top
view post Posted on 4/5/2022, 18:59
Avatar

Pozionista sofisticato

Group:
Administrator
Posts:
14,444

Status:


CITAZIONE (Alaide @ 4/5/2022, 17:58) 
CITAZIONE (Ida59 @ 4/5/2022, 16:21) 
Sono curiosa, ma anche un po' spaventata da ciò che verrà. I nomi fatti, tra quelli che conosco (Puccini, Prokopiev, Britten, Debussy e Strauss) mi spaventano molto. Tanto pr dire, amo il Puccini melodico e ancora romantico, ma rifuggo quello dissonante alle mie orecchie, sicuramente non "educate" alle disarmonie e alle avanguardie di sperimentazione.
Quindi, attendo timorosa.

Secondo me è una questione di orecchio e abitudine.
Quando ero adolescente guardavo la data di morte del compositore per essere sicura che non fosse troppo sperimentale, poi ho iniziato ad approfondire il XX secolo e adesso ascolto anche compositori molto più estremi di quelli che ho proposto.
Probabilmente partirò soft con la Fanciulla del West che è insieme a Trittico la mia opera preferita di Puccini, di cui rifuggo Bohème e Butterfly.

Grazie, come Ida anche io ho un sacro timore <3
 
Top
view post Posted on 30/5/2022, 14:44
Avatar

Pozionista

Group:
Severus Fan
Posts:
3,086

Status:


La Fanciulla del West
Introduzione e Atto I



Prima di andare a parlare dell’opera in questione, vorrei premettere che non sono un’amante di Puccini – il che non vuol dire che non lo ascolti mai a teatro, anzi di Bohème ne ho viste anche troppe (ecco, questa è proprio l’opera che non mi piace del nostro… ammetto che di Mimì e dei quattro sodali in soffitta non è che mi importi molto) – ma apprezzo moltissimo Fanciulla del West, anche se l’ho vista in teatro una sola volta.
È un’opera, per me affascinante, forse per la protagonista – Minnie è una donna forte, protagonista di una delle scene delle mie scene preferite d’opera (ma a dire il vero di scene preferite ne ho veramente molte) – forse perché è la storia di una redenzione.
Detto questo, anticipo che analizzerò essenzialmente il secondo atto, che secondo me è l’apice dell’opera e il finale terzo.
Vi lascio l’elenco dei personaggi (e non spaventatevi dal numero di personaggi, quelli veramente importanti sono tre):

Minnie, titolare del locale “La Polka”: soprano
Dick Johnson: tenore
Nick, cameriere de “La Polka”: tenore
Jack Rance, sceriffo: baritono
Ashby, agente della compagnia di trasporti Wells Fargo: basso
Sonora, minatore: baritono
Trin, minatore: baritono
Bello, minatore: baritono
Harry, minatore: tenore
Joe, minatore: tenore
Happy, minatore: baritono
Larkens, minatore: basso
Billy Jackrabbit, indiano pellirosse: basso
Wowkle, la sua donna: mezzosoprano
Jack Castro, meticcio, della banda di Ramerrez: basso
Un postiglione: tenore

Come dice il titolo stesso, ci troviamo nel West, in California nella metà del XIX secolo. È il periodo della febbre dell’oro e possiamo immaginare l’avamposto in cui si svolge l’azione come il classico scenario da film Western, con l’immancabile saloon.
Ed è in questo luogo che si apre la scena e l’l’atto I, dove incontriamo le persone che lo frequentano, per lo più minatori, e lo sceriffo Jack Rance, che desidera Minnie, la proprietaria del locale, una giovane di buon cuore, che è una sorta di madre, sorella, confidente per i vari uomini che vivono nel villaggio.
Arriva la notizia che una banda di banditi guidati da Ramerrez (che pare essere un bandito particolarmente crudele) si aggira nella zona e sono mesi che gli viene data la caccia. Così viene descritta la banda di ladri di Ramerrez, descritta da Ashby, agente della compagnia di trasporti che ha subito diverse perdite a causa dei ladri:

La banda
di ladri, a cui comanda,
è messicana: gentaccia gagliarda,
astuta, pronta a tutto. State in guardia.


Sempre Ashby ha ricevuto una lettera da Nina Milcheltorena (è un personaggio solo nominato), una donna di facili costumi che per vendetta ha deciso di vendere Ramerrez ai minatori. Il libretto non è molto chiaro, ma, da quel che scopriamo dopo, possiamo pensare che lei fosse l’amante di Ramerrez e che lui l’abbia lasciata di punto in bianco.
Si viene anche a sapere che nel saloon è custodito dell’oro e che, quindi, questo potrebbe essere il prossimo obiettivo del bandito e dunque un ottimo posto per tendergli un’imboscata.
In tutto questo, Jack Rance ha il tempo di dichiarare il suo amore a Minnie – ma io ho sempre pensato che fosse più desiderio di possesso – e le offre mille dollari per un bacio. La giovane rifiuta, perché soltanto chi avrà il suo amore la potrà baciare.
Nel saloon entra un forestiero, che desta i sospetti dello sceriffo e che sembra turbare Minnie. I due si sono già incontrati: lui le ha offerto un ramo di gelsomino e le ha promesso che non si sarebbe mai scordato di lei. Veniamo anche a sapere che l’uomo si chiama Johnson e viene da Sacramento.
Vi propongo la parte di libretto di questo passo e l’ascolto. Noterete come la musica diventi progressivamente più “lirica” man mano che Minnie e Johnson ricordano il loro incontro e i sentimenti che questo ha suscitato. Appare chiaro che Minnie si sia innamorata di lui e sembra che lui ricambi i suoi sentimenti.

MINNIE
(ha uno scatto di sorpresa, come chi riconosce una
persona. Ma si frena subito e va al banco)
Salute allo straniero!
JOHNSON
(anche lui, dopo un moto di stupore, con fare più
dolce)
Io son quello che chiesi whisky ed acqua.
MINNIE
(premurosa)
Davvero?
Nick, il signore prende l’whisky come gli pare.
(Controscena di meraviglia di Nick e Rance. Nick
cerca sotto il banco la bottiglia del whisky, la mette
sul banco assieme a un’altra piena d’acqua, e poi
esce pel sottoscala. Rance osserva, con le ciglia
aggrottate)
MINNIE
(indicando a Johnson una panca, un po’ imbaraz-
zata)
Sedete... Sarete stanco...
JOHNSON
(con lo stesso imbarazzo, guardandola e avvicinan-
dosi al banco)
La ragazza del campo?
MINNIE
(arrossendo)
Sì.
R ANCE
(provocante e canzonatorio, avvicinandosi a John-
son)
Nessuno straniero può entrare al campo.
Certo, voi sbagliaste sentiero.
(ironico)
Per caso, andavate a trovare
Nina Micheltorena?
MINNIE
(a Rance, sgridandolo)
Rance!
JOHNSON
Fermai il cavallo qualche momento appena
per riposarmi... e, al caso, tentare un baccarat.
R ANCE
(aspro)
Giuocare? E il vostro nome?
MINNIE
(ridendo)
Forse che qui si sa
il nome della gente?
JOHNSON
(fissando Rance)
Johnson.
R ANCE
(ostile)
Johnson... E poi?
JOHNSON
Vengo da Sacramento.
MINNIE
Benvenuto fra noi,
(con molta gentilezza)
Johnson di Sacramento!
JOHNSON: Grazie...
(Rance si ritira in disparte, fremendo. Minnie e
Johnson parlano stando al tavolo di destra)
Vi ricordate
di me?
MINNIE: (sorridendo)
Sì, se anche voi mi ricordate...
JOHNSON: E come non potrei?
Fu pel sentiero
che mena a Monterey...
MINNIE: Fu nel tornare...
Mi offriste un ramo
di gelsomino...
JOHNSON: E poi vi dissi: Andiamo
a cogliere le more...
MINNIE: Ma io non venni...
JOHNSON: È vero...
MINNIE: Ricordate, signore?
JOHNSON: Come adesso...
MINNIE : Io ripresi il mio cammino,
Voi dicevate...
(abbassando gli occhi)
Non ricordo più...
JOHNSON: (avvicinandolesi)
Sì, che lo ricordate
Dissi che da quell’ora...
MINNIE: (come rubandogli la parola)
Non m’avreste scordato.
JOHNSON: Né v’ho scordato mai, mai, mai!
MINNIE: Quanto tempo sperai
di rivedervi...
(tristemente)
E non vi vidi più!



Ascolto: fino al minuto 21:45 (ma potete ascoltare tutta la parte rimanente dell’atto)


La loro conversazione viene interrotta da Jack Rance che è geloso di Johnson e, per questo, non si fida di lui (non che abbia tutti i torti, però). Viene portato, infatti, dentro uno degli uomini di Ramerrez che si è fatto catturare per sviare gli uomini di Rance, come dice lui stesso a Johnson, che viene lasciato solo con lui (non chiedetemi il perché… e no, non è per un astuto piano di Rance). In questo modo il pubblico viene a sapere che Johnson è, in realtà, il bandito Ramerrez, oltre ad apprendere che il nostro ha in mente di rubare i soldi custoditi alla “Polka”:

CASTRO
(sommesso)
Mi son lasciato prendere
per sviarli. Mi seguono nel bosco
i nostri. Presto udrete
un fischio; se c’è il colpo, col fischio
rispondete.


Tutti partono insieme al bandito che si offre di condurre lo sceriffo e gli altri al campo dei banditi, lasciando soli Johnson e Minnie. I due sono palesemente innamorati e lei gli chiede di recarsi, successivamente, a casa sua. Lui accetta e, quando ode il fischio dei suoi complici, non risponde perché non vuole derubare Minnie, che definisce:

Siete una creatura
d’anima buona e pura...
e avete un viso d’angelo!


Dopo queste parole, Ramerrez esce, lasciando sola Minnie, che ripete le sue ultime parole.
 
Top
view post Posted on 30/5/2022, 17:03
Avatar

Pozionista sofisticato

Group:
Administrator
Posts:
14,444

Status:


Sono contentissima di questa scelta!
Me molto ignorante, non ho mai ascoltato quest'opera!
Puccini non mi fa impazzire, ma ascoltare guidata da te mi rende molto felice.
Ovviamente ho ascoltato tutto l'atto. <3
JK è sempre stupendo, l'abito lo rende ancora più "interessante", lei non mi entusiasma, la trama è molto moderna e attendo il seguito, guidata da te, Leonora.
Grazie <3 <3
 
Top
view post Posted on 30/5/2022, 18:10
Avatar

Pozionista

Group:
Severus Fan
Posts:
3,086

Status:


CITAZIONE (chiara53 @ 30/5/2022, 18:03) 
Sono contentissima di questa scelta!
Me molto ignorante, non ho mai ascoltato quest'opera!

è un'opera molto bella, ma purtroppo poco rappresentata. Tutti preferiscono Bohème (che è drammaturgicamente meno interessante e originale... mi ha fatto "odiare" le cufiette rosa ;) )
CITAZIONE
Puccini non mi fa impazzire, ma ascoltare guidata da te mi rende molto felice.

Nemmeno a me fa impazzire, tranne per Fanciulla e Trittico. Infatti non ho proposto Butterfly.
CITAZIONE
Ovviamente ho ascoltato tutto l'atto.

Brava!
CITAZIONE
JK è sempre stupendo, l'abito lo rende ancora più "interessante", lei non mi entusiasma, la trama è molto moderna e attendo il seguito, guidata da te, Leonora.

Mi sono appena resa conto di non aver dato gli interpreti, scordando che l'opera si chiama "La fanciulla del West" e non "Il bandito Ramerrez" :lol:. Comunque lei è Eva-Maria Westbroek e Jack Rance è Zeljko Lucic.
 
Top
view post Posted on 30/5/2022, 18:16
Avatar

Pozionista sofisticato

Group:
Administrator
Posts:
14,444

Status:


<3 <3 <3
 
Top
view post Posted on 31/5/2022, 21:41
Avatar

I ♥ Severus


Potion Master

Group:
Administrator
Posts:
55,406
Location:
Da un dolce sogno d'amore!

Status:


Anche io non amo Puccini, ma probabilmente per la tua opposta ragione, infatti preferisco le opere che a te piacciono meno.
Preferisco il Puccini melodico a quello "dissonante" (già conosci questa mia mania) e in Boheme e Butterflay c'è più melodia e meno dissonanza, che comunque è persente in ogni sua opera e, detto tra noi, i 4 sodali di Boheme sono assolutammete insopportabili, ma la cuffietta rosa è così dolcemente romantica...
Ho visto due edizioni di Fanciulla del West (DVD) ma non mi hanno entusiasmato: troppo "parlato" invece che cantato.
Però anche io ho ascoltato tutto il brano apprezzando il loro duetto da soli, più lirico e romantico, prima dell'interruzione del fischio, e ti ringrazio per la guida all'ascolto, che rende sempre più interessante l'ascolto.
Aggiunta "extra": l'abbiagliamento di Ramerrez mi ha ricordato molto l'abito talare, di Aeverus ma anche dell'abate Grieux (non ricordo la grafia) di Manon.
 
Web  Top
view post Posted on 31/5/2022, 22:27
Avatar

Pozionista

Group:
Severus Fan
Posts:
3,086

Status:


CITAZIONE (Ida59 @ 31/5/2022, 22:41) 
Anche io non amo Puccini, ma probabilmente per la tua opposta ragione, infatti preferisco le opere che a te piacciono meno.
Preferisco il Puccini melodico a quello "dissonante" (già conosci questa mia mania) e in Boheme e Butterflay c'è più melodia e meno dissonanza, che comunque è persente in ogni sua opera e, detto tra noi, i 4 sodali di Boheme sono assolutammete insopportabili, ma la cuffietta rosa è così dolcemente romantica...

Quello che non amo di Bohème è la drammaturgia (è il motivo per cui non apprezzo molto nemmeno Traviata... avrò qualcosa contro le eroine che muiono di tisi)... e i 4 sodali in soffitta tendono ad annoiarmi (a me piace veder scorrere il sangue ;) ).
Giusto per curiosità, di Turandot che cosa pensi?

CITAZIONE
Ho visto due edizioni di Fanciulla del West (DVD) ma non mi hanno entusiasmato: troppo "parlato" invece che cantato.

Quelle che tu chiami scene di "parlato" sono le cosidette scene di conversazione (e infatti a me di Butterfly piace soprattutto l'atto secondo), che a me piacciono molto, ma hanno il "difetto" di voler grandi cantanti. Devo ammettere di avere un rapporto molto “personale” con Fanciulla: è stato un colpo di fulmine quando l’ho vista quando avevo 7 anni.

CITAZIONE
Però anche io ho ascoltato tutto il brano apprezzando il loro duetto da soli, più lirico e romantico, prima dell'interruzione del fischio, e ti ringrazio per la guida all'ascolto, che rende sempre più interessante l'ascolto.

Il duetto è uno dei pezzi più "lirici" dell'opera, ma ce ne sono altri, tra cui le due "arie" (non lo sono propriamente) di Ramerrez.

CITAZIONE
Aggiunta "extra": l'abbiagliamento di Ramerrez mi ha ricordato molto l'abito talare, di Aeverus ma anche dell'abate Grieux (non ricordo la grafia) di Manon.

De Grieux l'hai scritto giusto. Quando avrò finito altre lezioni farò un focus sulle varie Manon operistiche: quella quasi sconosciuta di Auber, quella di Massenet (forse la mia preferita) e quella di Puccini. Quanto all'edizione: ho scelto quella con una messa in scena più tradizionale.

Edited by Alaide - 1/6/2022, 00:26
 
Top
view post Posted on 18/11/2022, 18:32
Avatar

Pozionista

Group:
Severus Fan
Posts:
3,086

Status:


La Fanciulla del West - Atto II - Prima parte


Noto di aver completamente dimenticato questo ciclo di lezioni (vedrò, d'ora in poi, di alternare le lezioni in questo modo: una settimana opera; quella dopo liederistica).

Dividerò l'atto II in due parti, perché vorrei analizzare al meglio quella che secondo me è la scena madre della Fanciulla. In questo modo posso anche analizzare meglio l'"aria" di Ramerrez presente poco prima.

Sul finire dell'atto precedente avevamo lasciato Minnie e Dick Johnson (alias Ramerrez) che si congedavano alla Polka, dandosi appuntamento a casa di Minnie ed è lì che si svolge l'intero atto.
La prima parte dell'atto vede Johson e Minnie duettare - lei appare ritrosa, ma innamorata; lui è più impetuoso (forse anche goffo, da un certo punto di vista), ma altrettanto innamorato - fino a quando non si baciano. Johnson dichiara il suo amore a Minnie, ma, poco dopo si ritrae quasi (il pubblico sa che lui è il bandito e che, quindi - non viene ancora detto esplicitamente - non si sente degno di Minnie):

JOHNSON
Tanto! T’amo
da che t’ho vista...
(Ha un improvviso movimento come di raccapriccio,
e si discosta da Minnie, come facendo forza a sé
stesso)

Ah, no, non mi guardare,
non m’ascoltare! Minnie, è un sogno vano!


Vi vorrei far notare nel breve ascolto (minuto 11,36-12,29 del video che trovate in fondo alla discussione) come la musica sfuma progressivamente verso un tono più "disperato" (la voce scende verso il basso).
Minnie ovviamente non capisce le parole di Johnson e, mentre lui sta per andarsene, lo blocca perché la neve sta scendendo copiosa. L'uomo si fermerà a dormire da lei (ovviamente in letti separati. Quello di Fanciulla è un West di gente incredibilmente proba), ma qualcuno bussa alla porta.
Minnie nasconde Johnson e apre la porta. Siamo al momento dello svelamento: Rance svela alla fanciulla che Johnson altri non è che Ramerrez.
Quando escono Minnie è sconvolta e chiede a gran voce a Johnson di uscire dal nascondiglio. Vi lascio sotto la lettura di una parte del libretto (ascolto: 22,56-24,12)

MINNIE
(Con grande disprezzo, rivolta a Johnson)
Vieni fuori! Vieni fuori! Vieni fuori!
(Johnson appare tra le cortine, vinto, disfatto)
Sei venuto a rubare!
JOHNSON
No...
MINNIE
Mentisci!
JOHNSON
No!
MINNIE
Si!
JOHNSON
Tutto m’accusa... Ma...
MINNIE
Finisci!
Dimmi perché sei qui,
se non è per rubare?
JOHNSON
(deciso, avvicinandosi a Minnie )
Ma quando io v’ho veduta...
MINNIE
(trattenendolo con gesto secco)
Adagio, adagio!... Non muovere un passo...
o chiamo aiuto! Un bandito! un bandito!...
(con sorda ironia)
Ah! ah! Son fortunata! Un bandito! un bandito!
(sdegnosa e violenta)
Puoi andartene! Va’!...
Va’, va’, va’!
(Va alla porta per aprirla; Johnson la trattiene d’un
gesto)


La musica che accompagna questa sezione è decisamente concitata e ci offre soprattutto il punto di vista di Minnie, che si sente tradita da Ramerrez (lui subisce in silenzio... non è spavaldo, né si sta realmente giustificando, perché sa che è inutile). La differenza delle due reazioni è ben delineata dalla linea vocale (agressiva quella di lei, più dimessa quella di lui) in cui la voce di Minnie vola più verso l'acuto, mentre quella di Ramerrez rimane nel registro centrale.
A questo punto, Johnson prende la parola in un'assolo in cui spiega a Minnie la sua vita (diciamo che il libretto non l'aiuta, considerando che sostiene di essersi accorto che il padre era un bandito soltanto quando questi è morto sei mesi prima... uno degli uomini più disattenti della storia, in pratica) e, soprattutto, dà significato alle parole sogno vano di poco prima (ascolto: 24,12-27,16)
Vi vorrei far notare, dopo le prime parole di Ramerrez (min. 24,59) il ritmo martellante (è veloce, ma potrebbe quasi sembrare il ritmo di qualcuno condotto al supplizio...) che precede l'inizio della narrazione vera e propria. Progressivamente il canto da teso si fa più "raccolto" (a partire da l'accettai... era quello il mio destino) per poi aprirsi nella parte più lirica, quella che riguarda Minnie e il desiderio di redenzione del bandito. Ma il sogno è stato vano (ecco che tornano le parole di poco prima) e conclude in maniera desolata sulle parole ho finito.

JOHNSON
Una parola sola!
Non mi difenderò... sono un dannato!
(Minnie si avvicina lentamente alla tavola, si lascia
cadere accasciata su una sedia e nasconde il viso
nelle braccia appoggiate alla tavola.)

Lo so, lo so! Ma non vi avrei rubato!
Sono Ramerrez: nacqui vagabondo
era ladro il mio nome
da quando venni al mondo.
Ma fino che visse
mio padre, io non sapevo.
Quando, or sono sei mesi
che mio padre morì...
Sola ricchezza mia,
per la madre e i fratelli, alla dimane,
l’eredità paterna: una masnada
di banditi da strada!
(triste)
L’accettai.
Era quello il destino mio!
Ma un giorno
v’ho incontrata...
(Minnie rialza la testa, senza guardare Johnson,
rimanendo come assorta nella visione della felicità
perduta)
Ho sognato
d’andarmene con voi tanto lontano,
per redimermi tutto in una vita
di lavoro e d’amore... E il labbro mio
mormorò una preghiera ardente: Oh Dio!
ch’ella non sappia mai la mia vergogna!
Il sogno è stato vano!
Ora ho finito...


Minnie lo caccia - a me è sempre sembrata inebetita, come se la consapevolezza di essersi innamorata di un bandito la sovrastasse - e lui (da libretto: disperato, deciso, senz’armi, apre la porta, pronto al sacrificio, come a un suicidio) esce disarmato, consapevole che lo stanno cercando e che lo uccideranno.
Ed in effetti, gli sparano. Udendo lo sparo, Minnie acquista la consapevolezza di quello che ha fatto, apre la porta e, ferito gravemente, lo porta in casa, nonostante lui continui a rifiutare, anche quando lei gli confessa il suo amore. Ma, alla fine, Minnie riesce a nasconderlo in soffitta.

Vi pregherei, nell'ascolto, di arrivare fino al minuto 30,44. La parte conclusiva dell'atto arriverà tra una quindicina di giorni.

Video
 
Top
10 replies since 4/5/2022, 15:02   98 views
  Share