Il Calderone di Severus

ellyson - Uno sporco lavoro, Genere: generale - tipologia - one shot - rating: per tutti - avvertimenti AU - epoca: post 7 anno - personaggi Severus, Hope, Hermione

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view post Posted on 25/9/2021, 18:08
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Dalla luna...

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Titolo: Uno sporco lavoro
Autore: ellyson
Beta: Querthe
Tipologia: One Shot
Rating: Per tutti
Genere: generale
Personaggi: Severus Piton, Hope Piton, Hermione Granger
Pairing: Severus/Hermione
Epoca: post 7 anno
Avvertimenti: AU
Riassunto:
E' un lavoro sporco, ma qualcuno lo deve pur fare.

Nota: questa storia fa parte dell’universo Eligis tuum iter. Dello stesso universo potete leggere anche Porcospino, Hopless Hope, Eredità, Esprimi un desiderio, Severus, In attesa di questo momento, La strana coppia, M.U.O.R.I. - Copiare

Uno sporco lavoro



Era disorientato.
Confuso.
Anche un pochino spaventato.
Emozioni insolite per lui.
Non era mai stato disorientato, né confuso, né, tanto meno, spaventato.
Aveva affrontato Maghi Oscuri... Mangiamorte... Auror... la morte in persona... Minerva e Molly Weasley.
Insomma era abituato alle situazioni scomode, difficili da gestire e che avrebbero messo in difficoltà maghi molto più vecchi di lui.
Ed ora lì.
Disorientato.
Confuso.
Spaventato.
Non era un compito così difficile. Lo sapeva fare anche Potter. Ginny lodava le sue grandi capacità e la velocità con cui eseguiva quel compito ogni volta che ne aveva l’occasione.
Come se si vincesse una medaglia per quello.
Per Godric! Era un uomo adulto, possibile che fosse così imbranato in un compito così semplice?
Un attimo.
Aveva usato l’espressione per Gordic?
Si massaggiò la radice del naso chiudendo un istante gli occhi.
- Frequento decisamente troppi Grifondoro.
Un gorgoglio attirò la sua attenzione.
Abbassò lo sguardo su Hope che lo fissava dal fasciatoio con quegli occhi neri così profondi per una bambina di soli cinque mesi.
- Ti stai prendendo gioco di me, vero? - le domandò facendole il solletico sul pancino ricevendo in risposta un sorriso sdentato.
Va bene.
Poteva farcela.
Armeggiò con i bottoni della tutina color pesca che la faceva sembrare un piccolo confetto.
Le tolse l'indumento con molta cura, probabilmente mettendoci più tempo del necessario, ma provava ancora un po' di timore quando la toccava. Era così piccola, così pura ed innocente che faticava a credere che un uomo come lui, con il suo passato, le sue ombre e colpe, avesse dato la vita ad una creatura così pura e piena di gioia.
Gioia era una parola che suonava strana accostata alla sua immagine.
La vita, tuttavia, non aveva finito di riservargli sorprese.
Finalmente erano belle sorprese.
Hermione gli diceva che lo meritava che dopo anni di dolore, solitudine e orrori era meritevole di pace, amore e dell’affetto di una famiglia.
Anche se quella famiglia era per lo più composta da maghi e streghe coi capelli color carota.
La bambina si agitò sul fasciatoio costringendolo a metterle una mano aperta sulla pancia coperta solo da un body decorato con tanti piccoli orsetti.
In casa era circondato da pupazzetti, giocattoli e colori pastello; vedere Severus Piton con in mano un orsacchiotto di peluches ormai era una scena a cui tutti si erano abituati.
Per fortuna nessuno lo vedeva quando faceva le linguacce a sua figlia solo per vedere quel meraviglioso sorriso sdentato e bavoso.
- Stai ferma, piccola ampollina, papà è già abbastanza nervoso.
Ed era stupido. Era abbastanza intelligente per rendersene conto da solo.
In cinque mesi non aveva mai cambiato sua figlia.
Non aveva avuto problemi col biberon, neppure percorrere chilometri di notte tentando di farla addormentare era un problema, le parlava con vocine idiote che l’avrebbero reso lo zimbello di tutto il mondo magico, aveva giocato con lei sdraiato sul letto matrimoniale o sul divano e le aveva fatto il bagnetto, ma sempre con Hermione.
Era la prima volta che la cambiava da solo.
Non aveva problemi con lo sporco o con l'odore nauseabondo dei suoi pannolini - odore che arrivava ora alle sue narici, chiaro segno che Hope andava cambiata immediatamente-, ma aveva il terrore di… romperla.
Era un pensiero insensato, ma con quelle sue grandi mani callose aveva paura di ferirla, di graffiarla e rovinare la perfezione di quella pelle morbida e profumata.
Hermione trovava quel suo timore tenero e dolce; non gli faceva pressioni, non lo rimproverava, lo capiva come solo lei era in grado di fare e attendeva i suoi tempi.
Come aveva sempre fatto.
Quel pomeriggio uggioso la sua amata moglie era crollata a letto, dopo una notte particolarmente agitata.
Aveva accudito Hope, avevano giocato un po' sul tappeto morbido del salotto. Le aveva dato la sua merenda a base di mela grattugiata e poi era successo.
Hope si era bloccata e ormai conosceva ogni gesto ed espressione della sua bambina. Non appena l'aveva vista diventare rossa come un pomodoro aveva capito che era arrivato il momento di superare le sue puerili paure.
Osservò la bimba che si mordicchiava una manina paffuta.
- Ok. Non sarà poi così complicato.
Con delicatezza slacciò anche il piccolo body e lo sollevò. Il pannolino era gonfio e puzzolente.
Strappò i lembi laterali e lo aprì con una smorfia disgustata.
- Mi sai spiegare come la purea di mela dolce sia diventata questa cosa puzzolente?
Hope sorrise di nuovo, contenta di essere cambiata.
Le sorrise in risposta e iniziò a pulirla con le salviettine umidificate e profumate.
Tolto il grosso chiuse il pannolino e lo buttò in un sacchetto che usavano appositamente per quello scopo, in modo che la casa non puzzasse di cacca di bambino.
Avrebbe potuto fare quel semplice lavoro con la magia, ma non gli sembrava… naturale. Voleva vivere ogni istante della paternità, dai sorrisi sdentati, alle notti insonni, ai suoi piccoli versetti, ai pannolini maleodoranti.
Un po’ di cacca non lo spaventava.
Farle del male... quello sì che era un pensiero angosciante.
Aprì l'acqua del rubinetto e attese che la temperatura fosse quella giusta. Poi prese Hope e la lavò con cura e delicatezza baciandole le guance paffute.
L'appoggiò sul fasciatoio e l'asciugò con un asciugamano morbido.
- Abbiamo quasi finito. - mormorò - Sei stata proprio brava.
Complimentandosi con se stesso per come stava gestendo il lavoro prese un barattolo dal cassetto del fasciatoio e l'aprì.
Si sporcò la punta delle dita con un poco di crema e iniziò a passarla sul sederino leggermente arrossato della bambina.
- Sai che questa crema l'ha preparata il tuo papà? - le disse mentre si puliva con asciugamano usato poco prima - Davvero. Non avrei mai permesso che una crema creata da un mago qualsiasi andasse sul sederino della mia ampollina.
Hope emise un gridolino contenta. Sapeva che non lo capiva, non completamente almeno, ma non gli importava.
Le sorrise facendole qualche buffetto giocoso sotto il mento, Hope si agitava sorridendo felice.
Una gioia per i suoi occhi che per anni avevano visto solo odio e morte.
La sollevò.
Un peso così dolce, un fagottino rosa e profumato che lo amava a prescindere dalle cicatrici della sua anima o dalle etichette incollate al suo nome.
Le diede un bacio tra i sottili capelli neri e la cullò un poco.
Abbracciarla era il suo personale premio per non essersi fatto prendere dal panico e svegliato Hermione solo per il cambio del pannolino.
Sollevò Hope davanti al volto, la bambina allungò le mani; strofinò i loro nasi.
Il suo naso, che negli anni dell'adolescenza aveva odiato perché troppo grande, ora lo strofinava con quel quello piccolo di sua figlia.
Figlia.
Una famiglia.
Qualcosa in cui non aveva mai più sperato dopo la morte di Lily.
Lui che non si era mai sentito all'altezza di meritare nulla aveva questo bellissimo fagottino di gioia tra le braccia.
Provò un immenso calore all'altezza del cuore.
Un calore avvolgente… totalizzante… umido
Sollevò un sopracciglio mente Hope rideva cercando di acchiappare il suo naso.
Abbassò lo sguardo solo per dare conferma alla sua ipotesi.
- Hope. - disse con tono deciso - Mi hai appena fatto pipì addosso.
La bambina non gli diede retta, impegnata nel tentare di prenderlo per il naso.
Scosse la testa con un lieve sorriso e rimise la bambina sul fasciatoio.
- Credo di essermelo meritato.
La pulì di nuovo, le cambiò il bodino e le sistemò il pannolino.
Pulita e profumata come una caramella tornò in salotto dove fece sparire la chiazza umida dalla sua camicia con un cenno di bacchetta.
Non avrebbe usato la magia per pulire il sederino di sua figlia, ma non si faceva scrupoli a pulire la sua camicia.
La sistemò nel box con qualche giochino e preparò del the.
Hermione scese mezz’ora dopo, aveva i capelli gonfi come la cresta di un leone e gli occhi ancora mezzi chiusi.
- Scusa.- gli disse entrando in cucina sbadigliando – Mi sono addormentata.
Le passò una tazza di the con un sorriso e le sfiorò le labbra con un delicato bacio.
- Sei stanca. Non scusarti. L’ho cambiata da poco. Non ci sono stati incidenti.
Lei appoggiò la tazza sul tavolo, gli prese il volto tra mani e gli diede tanti piccoli baci.
- Sei il papà migliore del mondo, Severus Piton.
L’afferrò per la vita facendola sedere sulle sue ginocchia, cacciò un gridolino sorpresa prima di circondargli il collo con le braccia.
La baciò mettendo in quel bacio tutto l’amore che provava per lei e per la loro bambina.
Mise in quel bacio tutta la sua gratitudine per la sua pazienza, per non aver mai smesso di amarlo nonostante lui avesse fatto di tutto per farsi odiare.
Hope cacciò un piccolo gridolino per attirare l’attenzione.
Hermione gli diede un altro delicato bacio, poi si alzò e andò in salotto.
Guardò Hope nel box intenta a masticare un giochino di plastica morbida.
- Ehi ampollina. Hai fatto la brava col papà?
La raggiunse e l’avvolse in un abbraccio osservando la bambina intenta ad eplorare il piccolo mondo che la circondava.
- Sono un uomo fortunato. - le sussurrò tra i capelli crespi.
Hermione sorrise appoggiando la schiena contro il suo torace.
- Anch’io sono una donna fortunata.
Hope si bloccò all’improvviso diventando rossa come un pomodoro.
Sospirò scoraggiato appoggiando la fronte sulla spalla di sua moglie che scoppiò a ridere.


FINE

Edited by ellyson - 26/9/2021, 09:16
 
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view post Posted on 26/9/2021, 06:54
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Il tuo racconto è meravigliosamente delizioso, dolce e tenerissimo
Grazie❤
 
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view post Posted on 26/9/2021, 16:45
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Sembra quasi vita vissuta... :lol:
Una storia che aspettavo, una storia delle tue che ormai sono rare e sempre più belle.
Un momento quasi comico che - come sempre - sai trasformare in tenera dolcezza e perfetto racconto del Severus che amo di più: umano, pieno di amore e gratitudine per la vita che Hermione gli ha offerto.
Persino la scelta del vezzeggiativo è tenerissima e ricorda che lui, il terribile Severus Piton, ha una fottuta paura di rompere il suo prezioso gioiello.
C'è una dolcezza che percorre tutto il racconto, una dolcezza che stringe il cuore e commuove, perchè lo descrivi alla perfezione quell'uomo alto e severo che ha sopportato sulle spalle il peso del mondo e adesso finalmente può esprimere tutto il suo grande infinito cuore: sempre di nascosto ai più, perchè lui è sempre lui!!!
Dialoghi perfetti che, come sai, ti invidio, raccontano i pensieri e i gesti.
Grazie per avermi regalato momenti piacevoli, anche se troppo brevi: ne leggerei a chilometri di storie così.
<3
p.s. la tua firma mi sembrava criptica :lol: :lol:
 
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view post Posted on 26/9/2021, 19:46
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Vi ringrazio.
Si, parla di vita vissuta. :lol:
Sono stata infaffiata da tanta di quella pipì santa che trovo strano non fare miracoli.
 
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3 replies since 25/9/2021, 18:08   129 views
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