Il vero nemico dei novax
di Michele SerraChi sono stati i più tenaci oppositori dell'albergatore di San Candido contrario a mascherine e Green Pass? Lo Stato repressore? La dittatura sanitaria? Big Pharma? Ma no: sono stati gli altri albergatori, molto irritati dalla stravagante idea del loro collega e dalla cattiva pubblicità che si è abbattuta sulla Val Pusteria. Loro per primi hanno chiesto al sindaco di intervenire, con le buone o con le cattive. E così è stato.
È una cosa, questa, che i vari novax e nomask non capiranno mai. Gli piace pensare che il loro nemico sia il potere, cosa che li fa sentire circonfusi di un'aura di anticonformismo, di coraggiosa dissidenza, di autonomia di pensiero. Invece il loro nemico sono i vaccinati, gli ammalati e le loro famiglie, la ordinary people che, in larga maggioranza, accetta le regole non perché ha letto lo statuto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, ma perché non vuole ammalarsi: e sa che vaccino, distanziamento e mascherine sono la via diretta per salvarsi dal contagio. E considera con ostilità chi si sottrae alle regole, mettendo a repentaglio chi invece alle regole si piega, un poco per dovere, un poco per utilità.
Allo stesso identico modo, i nemici di chi passa con il rosso non sono la polizia e lo Stato: sono quelli che passano con il verde, e lo fanno perché considerano vantaggiosa quella regola. È dai letti di ospedale, da chi ha perduto qualcuno in una terapia intensiva, dalla gente comune che arriva, su novax e apparentabili, l'ostilità più irriducibile. Non si illudano che sia il governo, il loro problema. Il loro problema è il buon senso, piuttosto diffuso nei bar, nei ristoranti, tra le sdraio e gli ombrelloni.