Il Calderone di Severus

Lonely_Kate The chimes at midnight (Dodici rintocchi), Genere: introspettivo - Rating: per tutti - Personaggi: Severus Snape, Albus Silente - Pairing: nessuno - Epoca: HP 6 – Avvertimenti: nessuno

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view post Posted on 22/7/2021, 17:41
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Titolo: The chimes at midnight (Dodici rintocchi)
Autore: Lonely_Kate
Data: dicembre 2020
Questa storia era stata dimenticata, grazie ad ‘Albus e Severus’ per averla riportata alla luce.
Beta-reader: Chiara53, Arwen68, Xe83
Tipologia: one-shot
Genere: introspettivo
Rating: per tutti
Personaggi: Severus Snape, Albus Silente, altri personaggi.
Pairing: nessuno
Epoca: HP 6
Avvertimenti: nessuno
Riassunto: allo scoccare della mezzanotte la speranza può brillare come la luce della luna.
Nota: devo precisare che la storia è divisa in momenti temporali diversi, per sottolineare i quali ho scelto di utilizzare i seguenti tempi verbali: ‘adesso’ in terza persona, ‘ore prima/dopo’ in seconda persona.

Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling ed a chi ne detiene i diritti. L’immagine inserita: ‘The Forest of Dean’, non è di mia proprietà ma è tratta da musicalkilljoy.tumblr.com di autore sconosciuto. I luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.

Carissime Chiara, Manu e Xenia, cercavo un ‘pensiero d’autore’ per ringraziarvi della gentilezza, pazienza e affetto dimostratemi. Poi mi sono detta che le parole più belle e sincere sono quelle che vengono dal cuore: non potete sentirlo battere ma lo fa, forte, e vi dice grazie <3 .

The chimes at midnight



Adesso



La foresta, fitta, impenetrabile era immersa in una oscurità più profonda del solito.
L’aria immobile, nell’incredibile assenza anche di un flebile alito di vento.
Le ardenti fiamme che avevano squassato la pace della notte erano ormai sopite e il tenue chiarore della luna piena, in quella fresca notte di inizio estate, non riusciva a penetrare i folti rami degli alberi.
Nel sottobosco si muoveva, solitaria e indisturbata, una figura ammantata di nero, a nascondersi e mimetizzarsi col buio, restia anche a farsi scorgere dai rifrangenti occhi dei gufi.
Impugnava la sua bacchetta magica: betulla, nucleo di crine di unicorno, la più difficile da convertite alle arti oscure.
Lui c’era riuscito.
La portava all’altezza del fianco destro, il pugno ne stringeva convulso il manico.
Dopo la fuga non si aspettava un assalto di sorpresa, pensava di essere ormai solo, ma gli eventi delle ultime ore l’avevano scosso nel profondo.
Ad ogni attimo avvertiva la necessità di tirare un lungo respiro, imprigionando dentro di sé quanta più aria fresca possibile.
Era un buon sistema per trattenere le lacrime.
Non era ancora al sicuro: lasciarsi andare al pianto rappresentava una debolezza che non poteva ancora concedersi, anche se l’avrebbe desiderato con tutto se stesso.
Il buio della notte e le ombre della foresta non erano di aiuto.
Come se avesse gli occhi chiusi, alcune immagini continuavano, implacabili, ad attraversargli la mente, la coscienza…

Ore prima



Il crepuscolo è sceso lento, inesorabile.
Una leggera brezza trasporta i lievi profumi della notte di brughiera in Scozia.
Sei solo.
Il momento è alfine giunto, il destino dell’uomo verrà a compiersi da qui a qualche ora.
Una strana pace ti circonda, un silenzio stagnante che sai pregno di echi di morte.
La mente si dibatte su multipli tormenti; tutto è stabilito, pianificato, ma le tue informazioni sembrano troppo frammentarie, come se dovessi, a breve, fare un salto nel vuoto.
Hai paura.
Il pugno tra il cuore e lo stomaco spinge sempre più forte.
Sai perfettamente che non è del tuo coraggio che temi il fallimento, ma del tuo io più profondo, del tuo essere un uomo completamente nuovo che ha recuperato tutta la sua integrità morale e ne ha fatto il suo più grande punto d’orgoglio.
No, non è delle tue colpe che stai parlando, quelle restano incancellabili, marchiate a fuoco nella tua anima ma perfettamente visibili sul tuo corpo.
Hai paura di guardare Albus negli occhi.
Hai paura che lui ti supplichi, non vuoi che si umili davanti a te.
Temi che il ragazzo sia presente, non vuoi dargli conferme che non merita di avere, che non è giusto che abbia.
Ma sai che, alla fine, è proprio così che sarà… odio su odio.

Ore dopo



La Torre di Astronomia è anch’essa immersa in un silenzio irreale all’arrivo della figura dal nero manto in cui ti riconosci.
È come se ti stessi guardando dall’esterno, un altro te che ti scruta, ti giudica.
Sai che il tuo posto è quello, ora o mai più.
Il sipario è aperto, che la pantomima abbia inizio.
Assurdo, inconcepibile, quasi ridicolo.

Su questo palcoscenico, però, non sei solo.
Tetre e minacciose figure si nascondono o si palesano ai tuoi occhi.
La luce della luna inonda, coi suoi argentei raggi, una presenza che sai essere lì, in attesa di te: una presenza calma, serena, decisa.
La luce dell’astro rende ancora più brillanti i riflessi d’argento della lunga barba e dei capelli: li scorgi sullo sfondo di una scenografia che sembra fatta apposta per accecarti.
Il bagliore argentato ti attira a sé: una forza invisibile che ti costringe ad avanzare contro la tua volontà.
Tieni gli occhi bassi, sbirciando con circospezione le altre nere figure presenti.
Il ragazzo è di certo nascosto, al sicuro.
I secondi passano.
Il tuo sguardo continua a fuggire il presente.
Non ce la fai.
Non puoi.
I battiti del tuo cuore sono impossibili da contare.
Il tuo corpo desidera solo tornare indietro, nelle tue stanze umide, fredde, ma accoglienti: un riparo dai tormenti del mondo esterno.

- Severus.
Ascoltare il tuo nome non è mai stato così bello, così dolce.
Maledizione.
Sollevi palpebre che sembrano fatte di piombo.
Il tuo viso dice: no!
Il tuo corpo urla: no!

- Severus… ti prego…
Eccomi, sono qui, per te. Che tutto l’odio del mondo si concentri su di me.
Albus, io, io solo sono in grado di darti la morte, io solo sono in grado di perdonarti questa folle richiesta che mi hai fatto: ma non sarò mai in grado di perdonare me stesso.
Devo pronunciare solo due parole.
Adesso…

- Avada Kedavra!

*********


È finita.
La fuga dal castello.
I bagliori delle fiamme.
Le vicine urla gutturali e disumane nelle orecchie.
Un altro urlo più lontano: Vigliacco!
Quelle parole rivolte al ragazzo, dure, sprezzanti: - Potter, hai il coraggio di usare i miei incantesimi contro di me… Sono stato io ad inventarli… Io, il Principe Mezzosangue! cit
Quello che hai ascoltato e quasi venerato solo perché nascosto tra le misteriose pagine di un libro.
Ti ho insegnato a sopravvivere, a odiare.

Io, padre inconsapevole di un figlio non mio.
Io, figlio immeritato di un padre troppo esigente, che da me ha preteso il sacrificio più estremo.
Io ho scelto.
Io ho accettato.
Cosa mi resta ora?
Sopravvivere.
Non è ancora tutto compiuto…


Adesso



La nera figura ha raggiunto una radura inondata dalla luce della luna.
Ora il nero mantello ha assunto riflessi argentei, brilla nella notte.
Un segno. Lui è lì con te.
Lo aveva promesso e, si sa, Silente mantiene sempre la sua parola.
Forse non sarai veramente solo ad affrontare tutta la disperazione che ti attende.
Ti incammini sotto la luce della luna.
La tua casa a Spinner’s End ti aspetta.
Dovrai pazientare ancora prima di rivedere l’unico vero padre che hai mai avuto, perché sai che lo rincontrerai presto.
Albus sarà accanto a te, ne sei sicuro.

musicalkilljoy



Cit. ”Harry Potter e Il Principe Mezzosangue”.

Edited by Lonely_Kate - 26/10/2021, 17:37
 
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view post Posted on 22/7/2021, 17:48
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view post Posted on 22/7/2021, 22:07
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view post Posted on 25/7/2021, 14:03
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Che garbo in questa tua narrazione Kate, ogni passaggio scorre inesorabile come l'acqua di un fiume che non si può fermare.
Due passaggi mi sono piaciuti particolarmente:

"Quello che hai ascoltato e quasi venerato solo perché nascosto tra le misteriose pagine di un libro.
Ti ho insegnato a sopravvivere, a odiare."

Amo la presenza nascosta di Snape tra le pagine del libro, così forte e allo stesso tempo invisibile.

E poi questo:
"Io, padre inconsapevole di un figlio non mio.
Io, figlio immeritato di un padre troppo esigente, che da me ha preteso il sacrificio più estremo."
Bellissima descrizione della complicata esistenza e del dolore di Severus.

Brava Kate, anche l'immagine che accompagna il tuo scritto è perfetta.

(Mi permetto di segnalarti una piccola ripetizione
"Il ragazzo è di sicuro nascosto, al sicuro."
Mi ha un filino distolto dalla poesia in cui ero entrata, perdonami)
 
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Giorgy
view post Posted on 25/7/2021, 14:26




Complimenti per la tua splendida composizione Kate 💕alcuni passaggi mi hanno estremamente emozionato.

“Eccomi, sono qui, per te. Che tutto l’odio del mondo si concentri su di me.
Albus, io, io solo sono in grado di darti la morte, io solo sono in grado di perdonarti questa folle richiesta che mi hai fatto: ma non sarò mai in grado di perdonare me stesso.
Devo pronunciare solo due parole.“


Hai delineato un Severus fedelissimo all’originale e umano ❤️
Un abbraccio 🥰
 
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view post Posted on 25/7/2021, 16:14
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Un brano da leggere lentamente, con estrema attenzione, da centellinare parola per parola, da assorbire chiudendo gli occhi e apprezzando ogni minimo particolare, ogni preciso accenno alla tragedia raccontata con la lucida consapevolezza di quanto siano stati importanti, fondamentali, terribili quegli istanti della vita di un uomo la cui scelta di affrontare una prova del genere non è mai stata sufficientemente celebrata nei libri.

E' quanto ci hai regalato, cara Kate, attraverso la lettura di questo brano commovente dal grande potere celebrativo: splendida consacrazione del suo gesto eroico mirabilmente ricostruito dalla tua squisita abilità narrativa. E reso ancora ancora più efficace dalla bellissima, significativa immagine che hai scelto in chiusura a impreziosire il tutto.
Grazie per averci permesso di rivivere questo attimo eterno e immortale profondamente emozionante! <3
 
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view post Posted on 25/7/2021, 19:08
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CITAZIONE (Anouk @ 25/7/2021, 15:03) 
Che garbo in questa tua narrazione Kate, ogni passaggio scorre inesorabile come l'acqua di un fiume che non si può fermare.
Due passaggi mi sono piaciuti particolarmente:

"Quello che hai ascoltato e quasi venerato solo perché nascosto tra le misteriose pagine di un libro.
Ti ho insegnato a sopravvivere, a odiare."

Amo la presenza nascosta di Snape tra le pagine del libro, così forte e allo stesso tempo invisibile.

E poi questo:
"Io, padre inconsapevole di un figlio non mio.
Io, figlio immeritato di un padre troppo esigente, che da me ha preteso il sacrificio più estremo."
Bellissima descrizione della complicata esistenza e del dolore di Severus.

Cara Anouk,
ti ringrazio per i complimenti e, soprattutto, per aver definito lo scorrere della storia come ‘inesorabile’. Sì, perchè è proprio quello che immaginavo di ottenere: descrivere l’ineluttabilità incisa con lettere di fuoco nella vita di Severus.
Per quanto lui si sia opposto, abbia lottato, la vita ha seguito un percorso a cui gli è stato impossibile sottrarsi, ma ha affrontato tutte le prove con coraggio, con delle scelte dolorose e, talvolta, terribili.

CITAZIONE
(Mi permetto di segnalarti una piccola ripetizione
"Il ragazzo è di sicuro nascosto, al sicuro."
Mi ha un filino distolto dalla poesia in cui ero entrata, perdonami)

Non hai nulla di cui scusarti! Le osservazioni sono sempre costruttive e bisogna farne tesoro, mai offendersi!

Grazie <3

CITAZIONE (Giorgy @ 25/7/2021, 15:26) 
Complimenti per la tua splendida composizione Kate 💕alcuni passaggi mi hanno estremamente emozionato.

“Eccomi, sono qui, per te. Che tutto l’odio del mondo si concentri su di me.
Albus, io, io solo sono in grado di darti la morte, io solo sono in grado di perdonarti questa folle richiesta che mi hai fatto: ma non sarò mai in grado di perdonare me stesso.
Devo pronunciare solo due parole.“


Hai delineato un Severus fedelissimo all’originale e umano ❤️
Un abbraccio 🥰

Giorgy, cara,
grazie per aver gradito questa piccola storia. Anche tu, come Anouk, hai sottolineato dei POV di Severus che, credo, siano la dimostrazione della sua infinita capacità di amare e, insieme, lasciarsi dolorosamente alle spalle questo sentimento per compiere il suo dovere.
Noi lo amiamo tanto per questo. <3

CITAZIONE (Ele Snapey @ 25/7/2021, 17:14) 
Un brano da leggere lentamente, con estrema attenzione, da centellinare parola per parola, da assorbire chiudendo gli occhi e apprezzando ogni minimo particolare, ogni preciso accenno alla tragedia raccontata con la lucida consapevolezza di quanto siano stati importanti, fondamentali, terribili quegli istanti della vita di un uomo la cui scelta di affrontare una prova del genere non è mai stata sufficientemente celebrata nei libri.

E' quanto ci hai regalato, cara Kate, attraverso la lettura di questo brano commovente dal grande potere celebrativo: splendida consacrazione del suo gesto eroico mirabilmente ricostruito dalla tua squisita abilità narrativa. E reso ancora ancora più efficace dalla bellissima, significativa immagine che hai scelto in chiusura a impreziosire il tutto.
Grazie per averci permesso di rivivere questo attimo eterno e immortale profondamente emozionante! <3

Cara Ele,
sono i tuoi commenti ad essere squisiti: un graditissimo regalo per la mia autostima :] . Sono felice di scoprire di essere riuscita a trattare con rispetto e consapevolezza uno dei momenti della vita di Severus in grado di commuovermi alle lacrime ogni volta che leggo il brano… o guardo la scena del fim (a cui Alan, come ci ricorda la tua splendida firma, ha donato l’anima con la sua straordinaria potenza espressiva). Grazie anche per avermi riconosciuto il tentativo di contribuire a ricordare quello che, con giustizia, hai definito: “..attimo eterno e immortale profondamente emozionante… mai sufficientemente celebrato nei libri!”
Grazie <3

Edited by Lonely_Kate - 26/7/2021, 16:29
 
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Giorgy
view post Posted on 25/7/2021, 19:23




CITAZIONE (Lonely_Kate @ 25/7/2021, 20:08) 
CITAZIONE (Giorgy @ 25/7/2021, 15:26) 
Complimenti per la tua splendida composizione Kate 💕alcuni passaggi mi hanno estremamente emozionato.

“Eccomi, sono qui, per te. Che tutto l’odio del mondo si concentri su di me.
Albus, io, io solo sono in grado di darti la morte, io solo sono in grado di perdonarti questa folle richiesta che mi hai fatto: ma non sarò mai in grado di perdonare me stesso.
Devo pronunciare solo due parole.“


Hai delineato un Severus fedelissimo all’originale e umano ❤️
Un abbraccio 🥰

Giorgy, cara,
grazie per aver gradito questa piccola storia. Anche tu, come Anouk, hai sottolineato dei POV di Severus che, credo, siano la dimostrazione della sua infinita capacità di amare e, insieme, lasciarsi dolorosamente alle spalle questo sentimento per compiere il suo dovere.
Noi lo amiamo tanto per questo. <3

Hai colto in pieno il punto cara 💕amiamo il suo spirito di sacrificio, la sua immensa capacità di amare, di devozione e di fedeltà assoluta.
È un personaggio da interpretare nelle sue innumerevoli sfaccettature 🌹
Ancora complimenti per la tua sapiente capacità, con poche righe riesci far emergere queste caratteristiche che lo contraddistinguono e lo rendono unico.
 
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view post Posted on 25/7/2021, 20:07

Sfascia-calderoni

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Ho appena finito di leggere questa tua storia e credimi, sento la gola stretta da un nodo e ho la pelle d'oca. Credimi, è straordinario il pathos che hai trasmesso, un'email perfino dolorosa per quanto è coinvolgente... Chiudo gli occhi e mi sembra di sentire l'umidità della notte, le sue voci di mistero, e poi l'incombere di un dramma preparato che sta per consumarsi. Oddio, quando nei pensieri di Severus condensi e sublimi tutta la sua tragedia, il fatto che LUI non perdonerà mai se stesso, nell'eternità di un dolore che gli scorre nelle vene e sarà senza fine e senza speranza. Non voglio scrivere paradossi, ma PER ME la tua rievocazione è ancora più forte e più coinvolgente della scena del film, anche se è stata una delle più viste, replicate e doppiate in ogni lingua e angolo del pianeta.Nel tuo scritto c'è solo Severus con la sua tragedia, mentre nel film credimi, anche se "necessaria"la presenza di Bellatrix mi disturba...Ecco, solo l'espressione del volto di Severus mentre lancia l'Avada Kedavra è alla pari col tuo racconto...
Grazie per questa emozione. J
CITAZIONE (Lonely_Kate @ 22/7/2021, 18:41) 
Titolo: The chimes at midnight (Dodici rintocchi)
Autore: Lonely_Kate
Data: dicembre 2020
Questa storia era stata dimenticata, grazie ad ‘Albus e Severus’ per averla riportata alla luce.
Beta-reader: Chiara53, Arwen68, Xe83
Tipologia: one-shot
Genere: introspettivo
Rating: per tutti
Personaggi: Severus Snape, Albus Silente, altri personaggi.
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Epoca: HP 6
Avvertimenti: nessuno
Riassunto: allo scoccare della mezzanotte la speranza può brillare come la luce della luna.
Nota: devo precisare che la storia è divisa in momenti temporali diversi, per sottolineare i quali ho scelto di utilizzare i seguenti tempi verbali: ‘adesso’ in terza persona, ‘ore prima/dopo’ in seconda persona.

Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling ed a chi ne detiene i diritti. L’immagine inserita: ‘The Forest of Dean’, non è di mia proprietà ma è tratta da musicalkilljoy.tumblr.com di autore sconosciuto. I luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.

Carissime Chiara, Manu e Xenia, cercavo un ‘pensiero d’autore’ per ringraziarvi della gentilezza, pazienza e affetto dimostratemi. Poi mi sono detta che le parole più belle e sincere sono quelle che vengono dal cuore: non potete sentirlo battere ma lo fa, forte, e vi dice grazie <3 .

The chimes at midnight



Adesso



La foresta, fitta, impenetrabile era immersa in una oscurità più profonda del solito.
L’aria immobile, nell’incredibile assenza anche di un flebile alito di vento.
Le ardenti fiamme che avevano squassato la pace della notte erano ormai sopite e il tenue chiarore della luna piena, in quella fresca notte di inizio estate, non riusciva a penetrare i folti rami degli alberi.
Nel sottobosco si muoveva, solitaria e indisturbata, una figura ammantata di nero, a nascondersi e mimetizzarsi col buio, restia anche a farsi scorgere dai rifrangenti occhi dei gufi.
Impugnava la sua bacchetta magica: betulla, nucleo di crine di unicorno, la più difficile da convertite alle arti oscure.
Lui c’era riuscito.
La portava all’altezza del fianco destro, il pugno ne stringeva convulso il manico.
Dopo la fuga non si aspettava un assalto di sorpresa, pensava di essere ormai solo, ma gli eventi delle ultime ore l’avevano scosso nel profondo.
Ad ogni attimo avvertiva la necessità di tirare un lungo respiro, imprigionando dentro di sé quanta più aria fresca possibile.
Era un buon sistema per trattenere le lacrime.
Non era ancora al sicuro: lasciarsi andare al pianto rappresentava una debolezza che non poteva ancora concedersi, anche se l’avrebbe desiderato con tutto se stesso.
Il buio della notte e le ombre della foresta non erano di aiuto.
Come se avesse gli occhi chiusi, alcune immagini continuavano, implacabili, ad attraversargli la mente, la coscienza…

Ore prima



Il crepuscolo è sceso lento, inesorabile.
Una leggera brezza trasporta i lievi profumi della notte di brughiera in Scozia.
Sei solo.
Il momento è alfine giunto, il destino dell’uomo verrà a compiersi da qui a qualche ora.
Una strana pace ti circonda, un silenzio stagnante che sai pregno di echi di morte.
La mente si dibatte su multipli tormenti; tutto è stabilito, pianificato, ma le tue informazioni sembrano troppo frammentarie, come se dovessi, a breve, fare un salto nel vuoto.
Hai paura.
Il pugno tra il cuore e lo stomaco spinge sempre più forte.
Sai perfettamente che non è del tuo coraggio che temi il fallimento, ma del tuo io più profondo, del tuo essere un uomo completamente nuovo che ha recuperato tutta la sua integrità morale e ne ha fatto il suo più grande punto d’orgoglio.
No, non è delle tue colpe che stai parlando, quelle restano incancellabili, marchiate a fuoco nella tua anima ma perfettamente visibili sul tuo corpo.
Hai paura di guardare Albus negli occhi.
Hai paura che lui ti supplichi, non vuoi che si umili davanti a te.
Temi che il ragazzo sia presente, non vuoi dargli conferme che non merita di avere, che non è giusto che abbia.
Ma sai che, alla fine, è proprio così che sarà… odio su odio.

Ore dopo



La Torre di Astronomia è anch’essa immersa in un silenzio irreale all’arrivo della figura dal nero manto in cui ti riconosci.
È come se ti stessi guardando dall’esterno, un altro te che ti scruta, ti giudica.
Sai che il tuo posto è quello, ora o mai più.
Il sipario è aperto, che la pantomima abbia inizio.
Assurdo, inconcepibile, quasi ridicolo.

Su questo palcoscenico, però, non sei solo.
Tetre e minacciose figure si nascondono o si palesano ai tuoi occhi.
La luce della luna inonda, coi suoi argentei raggi, una presenza che sai essere lì, in attesa di te: una presenza calma, serena, decisa.
La luce dell’astro rende ancora più brillanti i riflessi d’argento della lunga barba e dei capelli: li scorgi sullo sfondo di una scenografia che sembra fatta apposta per accecarti.
Il bagliore argentato ti attira a sé: una forza invisibile che ti costringe ad avanzare contro la tua volontà.
Tieni gli occhi bassi, sbirciando con circospezione le altre nere figure presenti.
Il ragazzo è di sicuro nascosto, al sicuro.
I secondi passano.
Il tuo sguardo continua a fuggire il presente.
Non ce la fai.
Non puoi.
I battiti del tuo cuore sono impossibili da contare.
Il tuo corpo desidera solo tornare indietro, nelle tue stanze umide, fredde, ma accoglienti: un riparo dai tormenti del mondo esterno.

- Severus.
Ascoltare il tuo nome non è mai stato così bello, così dolce.
Maledizione.
Sollevi palpebre che sembrano fatte di piombo.
Il tuo viso dice: no!
Il tuo corpo urla: no!

- Severus… ti prego…
Eccomi, sono qui, per te. Che tutto l’odio del mondo si concentri su di me.
Albus, io, io solo sono in grado di darti la morte, io solo sono in grado di perdonarti questa folle richiesta che mi hai fatto: ma non sarò mai in grado di perdonare me stesso.
Devo pronunciare solo due parole.
Adesso…

- Avada Kedavra!

*********


È finita.
La fuga dal castello.
I bagliori delle fiamme.
Le vicine urla gutturali e disumane nelle orecchie.
Un altro urlo più lontano: Vigliacco!
Quelle parole rivolte al ragazzo, dure, sprezzanti: - Potter, hai il coraggio di usare i miei incantesimi contro di me… Sono stato io ad inventarli… Io, il Principe Mezzosangue! cit
Quello che hai ascoltato e quasi venerato solo perché nascosto tra le misteriose pagine di un libro.
Ti ho insegnato a sopravvivere, a odiare.

Io, padre inconsapevole di un figlio non mio.
Io, figlio immeritato di un padre troppo esigente, che da me ha preteso il sacrificio più estremo.
Io ho scelto.
Io ho accettato.
Cosa mi resta ora?
Sopravvivere.
Non è ancora tutto compiuto…


Adesso



La nera figura ha raggiunto una radura inondata dalla luce della luna.
Ora il nero mantello ha assunto riflessi argentei, brilla nella notte.
Un segno. Lui è lì con te.
Lo aveva promesso e, si sa, Silente mantiene sempre la sua parola.
Forse non sarai veramente solo ad affrontare tutta la disperazione che ti attende.
Ti incammini sotto la luce della luna.
La tua casa a Spinner’s End ti aspetta.
Dovrai pazientare ancora prima di rivedere l’unico vero padre che hai mai avuto, perché sai che lo rincontrerai presto.
Albus sarà accanto a te, ne sei sicuro.

(IMG:https://upload.forumfree.net/i/fc11829403/musicalkilljoy.jpg)



Cit. ”Harry Potter e Il Principe Mezzosangue”.
 
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Cara Daniela Dorinzi , sono riuscita ad emozionarti davvero così tanto? Grazie!
La scena del film, complice Alan, è potente, da brividi. Il brano del libro dedicato all’uccisione di Silente, terribilmente scarno. Possiamo solo immaginare, con l’acquisita consapevolezza di chi sia in realtà Severus, tutto l’immane dolore che si nasconde nel cuore del nostro mago nei pochi attimi in cui lui arriva sulla Torre di Astronomia, spinge via in malomodo Draco e guarda Silente con disgusto e odio dipinti sul viso. Sì, il film ci ha consentito di guardare in volto Severus, di toccare il suo tormento e l’odio .. rivolti verso se stesso.
Mi hai fatto complimenti incredibili che non sento di meritare, ma se credi che io sia stata altrettanto brava non posso che ringraziarti ancora, di 💝
 
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view post Posted on 25/7/2021, 22:36

Sfascia-calderoni

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Ne sono oltremodo convinta. Alan È Severus, lui è soltanto lui. Tu ci sei riuscita col solo, immenso potere delle parole. Credo non ci sia altro da dire.
 
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view post Posted on 28/7/2021, 04:25
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Fondi-calderoni

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CITAZIONE (Lonely_Kate @ 22/7/2021, 18:41) 
Titolo: The chimes at midnight (Dodici rintocchi)
Autore: Lonely_Kate
Data: dicembre 2020
Questa storia era stata dimenticata, grazie ad ‘Albus e Severus’ per averla riportata alla luce.
Beta-reader: Chiara53, Arwen68, Xe83
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Genere: introspettivo
Rating: per tutti
Personaggi: Severus Snape, Albus Silente, altri personaggi.
Pairing: nessuno
Epoca: HP 6
Avvertimenti: nessuno
Riassunto: allo scoccare della mezzanotte la speranza può brillare come la luce della luna.
Nota: devo precisare che la storia è divisa in momenti temporali diversi, per sottolineare i quali ho scelto di utilizzare i seguenti tempi verbali: ‘adesso’ in terza persona, ‘ore prima/dopo’ in seconda persona.

Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling ed a chi ne detiene i diritti. L’immagine inserita: ‘The Forest of Dean’, non è di mia proprietà ma è tratta da musicalkilljoy.tumblr.com di autore sconosciuto. I luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.

Carissime Chiara, Manu e Xenia, cercavo un ‘pensiero d’autore’ per ringraziarvi della gentilezza, pazienza e affetto dimostratemi. Poi mi sono detta che le parole più belle e sincere sono quelle che vengono dal cuore: non potete sentirlo battere ma lo fa, forte, e vi dice grazie <3 .

The chimes at midnight



Adesso



La foresta, fitta, impenetrabile era immersa in una oscurità più profonda del solito.
L’aria immobile, nell’incredibile assenza anche di un flebile alito di vento.
Le ardenti fiamme che avevano squassato la pace della notte erano ormai sopite e il tenue chiarore della luna piena, in quella fresca notte di inizio estate, non riusciva a penetrare i folti rami degli alberi.
Nel sottobosco si muoveva, solitaria e indisturbata, una figura ammantata di nero, a nascondersi e mimetizzarsi col buio, restia anche a farsi scorgere dai rifrangenti occhi dei gufi.
Impugnava la sua bacchetta magica: betulla, nucleo di crine di unicorno, la più difficile da convertite alle arti oscure.
Lui c’era riuscito.
La portava all’altezza del fianco destro, il pugno ne stringeva convulso il manico.
Dopo la fuga non si aspettava un assalto di sorpresa, pensava di essere ormai solo, ma gli eventi delle ultime ore l’avevano scosso nel profondo.
Ad ogni attimo avvertiva la necessità di tirare un lungo respiro, imprigionando dentro di sé quanta più aria fresca possibile.
Era un buon sistema per trattenere le lacrime.
Non era ancora al sicuro: lasciarsi andare al pianto rappresentava una debolezza che non poteva ancora concedersi, anche se l’avrebbe desiderato con tutto se stesso.
Il buio della notte e le ombre della foresta non erano di aiuto.
Come se avesse gli occhi chiusi, alcune immagini continuavano, implacabili, ad attraversargli la mente, la coscienza…

Ore prima



Il crepuscolo è sceso lento, inesorabile.
Una leggera brezza trasporta i lievi profumi della notte di brughiera in Scozia.
Sei solo.
Il momento è alfine giunto, il destino dell’uomo verrà a compiersi da qui a qualche ora.
Una strana pace ti circonda, un silenzio stagnante che sai pregno di echi di morte.
La mente si dibatte su multipli tormenti; tutto è stabilito, pianificato, ma le tue informazioni sembrano troppo frammentarie, come se dovessi, a breve, fare un salto nel vuoto.
Hai paura.
Il pugno tra il cuore e lo stomaco spinge sempre più forte.
Sai perfettamente che non è del tuo coraggio che temi il fallimento, ma del tuo io più profondo, del tuo essere un uomo completamente nuovo che ha recuperato tutta la sua integrità morale e ne ha fatto il suo più grande punto d’orgoglio.
No, non è delle tue colpe che stai parlando, quelle restano incancellabili, marchiate a fuoco nella tua anima ma perfettamente visibili sul tuo corpo.
Hai paura di guardare Albus negli occhi.
Hai paura che lui ti supplichi, non vuoi che si umili davanti a te.
Temi che il ragazzo sia presente, non vuoi dargli conferme che non merita di avere, che non è giusto che abbia.
Ma sai che, alla fine, è proprio così che sarà… odio su odio.

Ore dopo



La Torre di Astronomia è anch’essa immersa in un silenzio irreale all’arrivo della figura dal nero manto in cui ti riconosci.
È come se ti stessi guardando dall’esterno, un altro te che ti scruta, ti giudica.
Sai che il tuo posto è quello, ora o mai più.
Il sipario è aperto, che la pantomima abbia inizio.
Assurdo, inconcepibile, quasi ridicolo.

Su questo palcoscenico, però, non sei solo.
Tetre e minacciose figure si nascondono o si palesano ai tuoi occhi.
La luce della luna inonda, coi suoi argentei raggi, una presenza che sai essere lì, in attesa di te: una presenza calma, serena, decisa.
La luce dell’astro rende ancora più brillanti i riflessi d’argento della lunga barba e dei capelli: li scorgi sullo sfondo di una scenografia che sembra fatta apposta per accecarti.
Il bagliore argentato ti attira a sé: una forza invisibile che ti costringe ad avanzare contro la tua volontà.
Tieni gli occhi bassi, sbirciando con circospezione le altre nere figure presenti.
Il ragazzo è di sicuro nascosto, al sicuro.
I secondi passano.
Il tuo sguardo continua a fuggire il presente.
Non ce la fai.
Non puoi.
I battiti del tuo cuore sono impossibili da contare.
Il tuo corpo desidera solo tornare indietro, nelle tue stanze umide, fredde, ma accoglienti: un riparo dai tormenti del mondo esterno.

- Severus.
Ascoltare il tuo nome non è mai stato così bello, così dolce.
Maledizione.
Sollevi palpebre che sembrano fatte di piombo.
Il tuo viso dice: no!
Il tuo corpo urla: no!

- Severus… ti prego…
Eccomi, sono qui, per te. Che tutto l’odio del mondo si concentri su di me.
Albus, io, io solo sono in grado di darti la morte, io solo sono in grado di perdonarti questa folle richiesta che mi hai fatto: ma non sarò mai in grado di perdonare me stesso.
Devo pronunciare solo due parole.
Adesso…

- Avada Kedavra!

*********


È finita.
La fuga dal castello.
I bagliori delle fiamme.
Le vicine urla gutturali e disumane nelle orecchie.
Un altro urlo più lontano: Vigliacco!
Quelle parole rivolte al ragazzo, dure, sprezzanti: - Potter, hai il coraggio di usare i miei incantesimi contro di me… Sono stato io ad inventarli… Io, il Principe Mezzosangue! cit
Quello che hai ascoltato e quasi venerato solo perché nascosto tra le misteriose pagine di un libro.
Ti ho insegnato a sopravvivere, a odiare.

Io, padre inconsapevole di un figlio non mio.
Io, figlio immeritato di un padre troppo esigente, che da me ha preteso il sacrificio più estremo.
Io ho scelto.
Io ho accettato.
Cosa mi resta ora?
Sopravvivere.
Non è ancora tutto compiuto…


Adesso



La nera figura ha raggiunto una radura inondata dalla luce della luna.
Ora il nero mantello ha assunto riflessi argentei, brilla nella notte.
Un segno. Lui è lì con te.
Lo aveva promesso e, si sa, Silente mantiene sempre la sua parola.
Forse non sarai veramente solo ad affrontare tutta la disperazione che ti attende.
Ti incammini sotto la luce della luna.
La tua casa a Spinner’s End ti aspetta.
Dovrai pazientare ancora prima di rivedere l’unico vero padre che hai mai avuto, perché sai che lo rincontrerai presto.
Albus sarà accanto a te, ne sei sicuro.

(IMG:https://upload.forumfree.net/i/fc11829403/musicalkilljoy.jpg)



Cit. ”Harry Potter e Il Principe Mezzosangue”.

Hai scelto di raccontare uno dei suoi momenti più dolorosi e anche dei più difficili da narrare. Sono sempre stata incuriosita dal possibile sequel di questa scena, dall'estate che ha trascorso, l'anno della morte di Silente.

Coraggiosa a rivivere quelle pagine. Il Principe Mezzosangue è il libro che provoca maggiore sofferenza, ogni volta,dopo anni, che lo leggo o lo ascolto in audiolibro, alla fine sono costretta a rileggere o riascoltare "La storia del Principe " dei Doni della Morte. Il cuore si spezza sempre e voglio dargli immediatamente giustizia agli occhi di Harry, agli occhi di tutti.
Brava, hai reso la scena cupa, malinconica, la notte nera e misteriosa nella foresta specchio dell'anima nera senza perdono che sente di avere.
 
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view post Posted on 28/7/2021, 06:28
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NickySnape , ciao,
prima di tutto bentornata nel calderone! :primavera:
Ti ringrazio cara di avermi tributato un coraggio che però vorrei stemperare considerando che sono proprio i 'momenti topici' della vita del nostro Potions Master (letti e, soprattutto, non letti nei libri) quelli che stimolano di più la nostra fantasia. Hai giustamente detto che spesso in noi si risveglia il desiderio di rendere giustizia e di riempire le lacune del testo canon. In questa saga c'è sempre un "sì, però" che ha come artefice la sua autrice: la Row doveva rispettare una trama, il coup de theatre, e l'introspezione dei personaggi più importanti (tranne che di Harry) è andata a farsi una passeggiata! Insomma, meno male che ci siamo noi ;) :D .
Grazie per aver letto e commentato questo racconto <3
 
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view post Posted on 28/7/2021, 06:51
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Cara Kate, non me ne sono mai andata dal Calderone, è solo che commento poco (per mancanza di energia, scrivendo sempre per lavoro) e non riesco più a collegarmi tutti i giorni. A volte il lavoro non mi dà tregua.

Sì, purtroppo l'unico difetto di HP per noi amanti di Severus è il punto di vista di Harry. Ma alla fine non è nemmeno un difetto, è il punto di vista migliore per lo scopo per cui è stata scritta la saga, pensata come romanzo di formazione. La Rowling è una scrittrice eccezionale, ogni volta che rileggo le sue pagine mi rendo conto del talento e dell'impegno pazzesco che ci ha messo per costruire un successo meritato. Un lavoro incredibile. Ho riletto recentemente "Ancora la foresta" HP 7. Un incipit favoloso, magari avessi un decimo del suo talento...

Le scene topiche sono difficilissime da scrivere. Non hai idea quanto mi piacerebbe mettermi a scrivere di quando lui raggiunge i Mangiamorte nel libro 4, o della notte in cui va a cercare Harry nella foresta nel libro 5, o della morte di Silente dal suo punto di vista, la scena del patronus cerva nel libro 7. Sono ff difficili da scrivere
 
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