Il Calderone di Severus

Arwen68 - La promessa, Genere: introspettivo - Personaggi: Severus Piton - Pairing: Severus/Lily Epoca: post Malandrini - Avvertimenti: nessuno

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view post Posted on 16/2/2021, 21:47
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Titolo: La promessa
Autore: Arwen68
Data: febbraio 2021
Beta-reader: Ele Snapey
Tipologia: one-shot
Rating: per tutti
Genere: introspettivo
Personaggi: Severus
Epoca: post Malandrini
Avvertimenti: nessuno
Riassunto: Severus arrivò davanti al cancello del cimitero: era chiuso, com’era naturale che fosse alle 10 della sera del 14 Febbraio…
Nota: storia scritta per la sfida di San Valentino 2021.

Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I personaggi originali, i luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.


La neve cadeva copiosa e imbiancava il suo mantello nero. Il gelo gli sferzava le gote ma i suoi passi erano sicuri e decisi mentre si dirigeva verso il cimitero di Godric’s Hollow.
Arrivò davanti al cancello: era chiuso, com’era naturale che fosse alle 10 della sera del 14 Febbraio.
Si guardò intorno. Nessun Babbano in giro.
Pensò alle coppie di innamorati che quella notte festeggiavano il loro amore e si sentì solo: lui non aveva mai celebrato San Valentino. La giornata dedicata all’Amore era sempre stata per lui un tempo di solitudine e amarezza. E le cose erano peggiorate quando aveva perso anche l’amicizia di Lily. Vederla uscire con James era sempre un dolore ma in quella particolare data diventata più insopportabile del solito. Per questo aveva cominciato a deridere quella ricorrenza, a fingere con tutti e soprattutto con se stesso che non gli importasse niente. Non era così e la morte di lei aveva accentuato quel vuoto affettivo che si portava dentro e cambiato le carte in tavola.
Ricacciò indietro ricordi taglienti come lame, sfoderò la bacchetta e lanciò l’incantesimo: il cancello si aprì e si richiuse alle sue spalle con un sommesso cigolio.
Riprese a camminare senza incertezze tra la neve: sapeva dove dirigersi, non era la prima volta che si recava in quel luogo. Senza neanche accorgersene, immerso nei suoi pensieri, arrivò davanti a una tomba, quella tomba, la tomba di lei.
Fermo davanti alla lapide di marmo, fissava l’immagine di quella che era stata la sua unica amica e la sola donna che aveva amato. Si inginocchiò accanto alla sua foto, sfiorando con le dita tremanti quel volto mai dimenticato. Sentì un nodo alla gola, acido come il fiele.
“Darei la mia vita se servisse a farti tornare indietro!” mormorò mentre una lacrima scendeva lungo la guancia.
Estrasse nuovamente la bacchetta: una luce bianca uscì dalla punta e andò a posarsi ai piedi della lapide sotto forma di una candida rosa. La magia avrebbe consentito a quel fiore di sopravvivere al gelo della notte, così come l’amore faceva sopravvivere il ricordo di lei nella sua anima distrutta.
Non più conscio del tempo che scorreva, fu riportato alla realtà da un rumore improvviso alle sue spalle. Si trovava ancora in ginocchio tra la neve e si rese conto della vulnerabilità in cui lo poneva quella posizione. Si voltò come meglio poté tenendo la bacchetta in posizione d’attacco: ciò che vide lo colse completamente impreparato.
Davanti a lui stava una cerva con il suo piccolo. Lo fissava fiduciosa con i suoi occhi dolci, quasi umani, anzi forse più umani di tanti occhi che aveva incontrato nella sua tormentata vita. Poco distante dalla madre e dal figlio stava un maestoso cervo, scalpitante, impaziente.
L’emozione lo colse, travolgendo la sua volontà come un fiume in piena.
La cerva si avvicinò e strofinò il muso contro il viso del mago, riscaldandogli le gote gelate.
Per un lungo istante il tempo sembrò fermarsi: Severus chiuse gli occhi e assaporò intensamente quel magico momento. Quando li riaprì la cerva era scomparsa così come il suo compagno. Davanti a lui stava solo il cerbiatto con lo sguardo diffidente.
Poi la trasformazione. Davanti ai suoi occhi, il piccolo prese le sembianze di un fagottino di stracci da cui faceva capolino un visetto di bimbo addormentato; un bimbo con una strana cicatrice a forma di saetta sulla fronte.
“Proteggilo, Severus! Proteggilo!” La voce di Lily risuonò improvvisa nella sua mente, dolce come una preghiera.
“Harry è tutto ciò che resta di me. Proteggilo come se fosse tuo figlio, come se fossi suo padre. Ti prego Severus…”

Si svegliò. Il volto rigato dalle lacrime. Una morsa d’acciaio gli serrava la bocca dello stomaco. Ci volle qualche minuto prima che riuscisse a riprendere il controllo delle emozioni. La quiete del suo alloggio lo aiutò. Si rese conto di essersi addormentato sulla poltrona davanti al caminetto. Si era seduto lì subito dopo essere rientrato dalla visita al cimitero di Godric’s Hollow: dalla morte di Lily non aveva mai mancato di portare una rosa bianca sulla sua tomba nella notte degli innamorati.
Avvertì qualcosa tra le mani. Tra le dita stringeva una foto: un giovanissimo Severus e una giovanissima Lily lo salutavano agitando le mani e sorridevano. Alle loro spalle Hogwarts alla fine del primo anno. Quanta gioia e quanta speranza nel futuro si leggeva negli occhi dei due ragazzini… Tutto finito, distrutto, perduto! Tutto tranne lui, il bambino che era sopravvissuto.
Ripensò al sogno da cui si era appena svegliato. Da lì a breve il ragazzino sarebbe entrato a Hogwarts e Silente voleva che lui si occupasse della sua protezione. Il senso del dovere lo indirizzava a rispondere sì a quella richiesta.
Il sogno di quella notte gli aveva fatto capire che quella non solo era la cosa giusta da fare ma anche ciò che voleva: proteggere tutto ciò che rimaneva di lei. Dedicarsi a questo sarebbe stato il suo modo di continuare ad amarla.
Fissò lo sguardo sulla fiamma che ardeva nel caminetto. Faville rosse si levarono dal ceppo scoppiettante e gli ricordarono le ciocche dei capelli di lei. Si sentì improvvisamente calmo mentre mormorava la sua promessa.
“Proteggerò Harry, Lily, come se fosse mio figlio, come se fossi suo padre.
Buon San Valentino amore mio!”

Modificato da Arwen68 - 7/2/2021, 21:51

Edited by chiara53 - 20/2/2021, 19:36
 
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view post Posted on 18/4/2021, 20:52
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I ♥ Severus


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Commovente il momento in cui il cerbiatto assume le sembianze del piccolo Harry; da nodo alla gola la richiesta di Lily e, ovvio, la promessa di Severus!
 
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view post Posted on 18/4/2021, 23:08
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Giorgy
view post Posted on 29/5/2021, 21:20




Una storia commovente e terribilmente triste ❤️🌹Hai descritto alla perfezione lo stato d’animo dilaniato del nostro amato Severus.

“ Darei la mia vita se servisse a farti tornare indietro!” mormorò mentre una lacrima scendeva lungo la guancia.

Non possiamo che immedesimarci in questa frase…quanti amori abbiamo perso? Quante storie sono andate a finire male senza una minima possibilità di rimediare?
Sai raccontare molto bene questi sentimenti cara Manu e ti ringrazio per avermi fatto emozionare.
Un abbraccio ❤️
 
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view post Posted on 29/5/2021, 21:56
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Grazie a te, Giorgia, per aver letto, apprezzato e lasciato un commento! <3
 
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