| Autore: Lonely_Kate Titolo: Caro diario… Data: 10 febbraio 2021 Beta-reader: / Tipologia: one-shot (920 parole) Rating: per tutti Genere: introspettivo-romantico Personaggi: Severus Snape, l'autrice della lettera Epoca: Post 7° anno Avvertimenti: AU Riassunto: L’inizio della mia avventura
Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling ed a chi ne detiene i diritti. I luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.
“Credo che non ti amerei tanto se in te non ci fosse nulla da lamentare, nulla da rimpiangere. Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti, non hanno inciampato. La loro è una virtù spenta, di poco valore. A loro non si è svelata la bellezza della vita.” Boris Pasternak (premio Nobel mancato)
A Severus ed a me.
Avete mai avuto la sensazione dell’assenza di qualcosa di indefinibile, sfuggente, che va al di là della vostra comprensione? Non siete certi di capire, definire cosa sia, non riuscite ad afferrarlo, ma in cuor vostro sapete che è lì da qualche parte, in attesa, nascosto tra le pieghe del tempo, nascosto alla vista del vostro stesso subconscio.
Questa nebulosa percezione, un giorno della mia vita, ha iniziato a prender forma, consistenza. In un momento in cui lo sconforto e la paura dominavano i pensieri, le notti, l’isolamento e le tante, tante ore che trascorrevo sola con me stessa, l’accesso ad un luogo segreto, un uscio sulla mia anima chiuso da tempo, segreto anche per me che ne ero l’inconsapevole custode, ha iniziato a schiudersi, lentamente…
Quando i miei occhi hanno incontrato per la prima volta il suo viso, il suo corpo, le sue mani, quella porta socchiusa, dai cigolanti cardini, si è spalancata completamente; le sue cerniere, arrugginite dal tempo, hanno ceduto, oliate da un fluido magico che scivolava goccia a goccia, cadenzato dal caldo suono della sua voce di seta. Attimo per attimo, centimetro per centimetro, io l’ho lasciato entrare, nel mio cuore. La sua voce ha percorso la lunga strada dal mio cuore alle mie orecchie ed io mi sono fermata ad ascoltare.
Lui è diventato me ed io lui. Ogni movimento della mia mano, espressione del mio viso, mi sembravano animarsi in una strana simbiosi, tanto irreale quanto straordinariamente autentica, ad imitare i suoi gesti, i suoi pensieri, il suo sentire. Lo scambio è stato equo. Lui, da vero gentiluomo, ha fatto lo stesso con me. Mi ha lasciata avvicinare, mi ha concesso l’onore di ascoltare i battiti del suo cuore, le sue paure, il suo dolore, col mio orecchio solo a sfiorare il suo corpo, la morbidezza delle sue vesti, il profilo ondulato dei bottoncini.
Io ho capito. Ho compreso l’essenza di una creatura di carta e inchiostro, rinchiusa in uno splendido abito intriso di dolore e tormenti, cui il destino ha dotato di un cuore palpitante, di un’anima travolgente. Uomo brillante, ispirato, potente, fiero, determinato… ma così poco amato.
Lui è così diventato il mio Ra, il mio Horus, la divinità della luce, del sole, dell’amore, ma io, adorante ancella, non mi prostro al suo cospetto, no. Lui, degno signore del mio rispetto, ammirazione e dedizione, non vuole la mia sottomissione, ma uno scambio alla pari, dolore con dolore, perdono con perdono, amore con amore.
Severus è per me la cura, il catalizzatore dei pensieri più sereni, il mezzo per cercare e trovare conforto nel silenzio, nella pace, nella quiete, nei luoghi più inaspettati. Amore mio ti chiedo scusa per averti mostrato una parte di me’ un po’ spregiudicata, strampalata (cit.), ma straordinariamente ben sepolta sotto cumuli di timidezza e riserbo, che in fondo però esprime, con tutta la sua sconsiderata energia, che sarei capace di fare qualsiasi cosa per te, ma solo per renderti felice, per vedere i tuoi occhi sorridere e regalarti la forza di credere in te stesso e la libertà di volare lontano, libero dalle tue catene, dai condizionamenti, dall’odio che non esiste, non più ormai, da tanto tempo.
Grazie per avermi aspettata Severus, io, ritardataria cronica agli appuntamenti con la vita, ma tu con me, invece, sei stato puntuale, sei arrivato al momento giusto, hai creduto in me, mi hai aiutata ad uscire da un bozzolo stretto e soffocante, io che forse ho bisogno di spazi più grandi, di fare sogni più grandi…
Grazie per avermi fatto ‘inciampare’ nel Calderone, il luogo dove ti nascondi, sei felice, a casa, dove ho incontrato persone che ti amano e per tale magia sono speciali e meravigliose come solo tu sai essere. Il tuo cuore è così grande che vi si siedono, come su degli spalti, tutte le spettatrici adoranti della tua anima.
L’amore è un po’ follia. Amarti così tanto è una follia agli occhi del mondo, ma non per me, non per noi.
Buon San Valentino Severus.
Cit. Odi et Amo-Follie d’Amore
Addendum post 13 febbraio. Rivolgo a voi tutte ed a Severus le mie scuse per i più recenti eventi. Ho la mia parte di colpa per aver agito con sciocca superficialità e non aver compreso subito cosa stava accadendo. Nonostante le incomprensioni e le parole spiacevoli ed amare, io so, io spero, che il futuro ci riserverà ancora meravigliosi momenti da trascorrere insieme. Buon San Valentino a voi.
Edited by chiara53 - 15/2/2021, 18:44
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