| Autore: Lonely_Kate Titolo: Il sale dell’amore. Data: gennaio 2021 Beta reader: Racconto: flash-fic Epoca: HP7 Genere: nessuno Rating: per tutti Pairing: nessuno Riassunto: Severus da un punto di vista molto particolare. Avvertimenti: Ispirato dal film, non dal libro. Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling ed a chi ne detiene i diritti. I luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.
Era piccola. Timida, solitaria, di un opalescente splendore. Si affacciò da quello che le sembrò subito un profondo baratro. Sul ciglio piccoli fuscelli scuri. “Potranno reggermi e non farmi cadere”, pensò. Non voleva andare, lanciarsi in quel vuoto, non da sola, non si sentiva pronta. Era sicura di essere speciale, un piccolo ma straordinario scrigno, custode di segreti strenuamente celati. Lo sentiva, lo sapeva.
D’un tratto, decisa, avanzò ma, ormai prossima a perdere l’equlibrio, si voltò. Aveva percepito come una spinta gentile, una lenta onda di tepore che la stava raggiungendo, che la faceva sentire più forte, non più sola. “Sono le mie sorelle”, si disse. “Insieme abbiamo una grande responsabilità”. “Io sono la prima, devo andare. Il mio signore e padrone conta su di me, su di noi”. “Sono pronta ora”. Dietro di lei le sue gemelle si tenevano strette, vicine, un gioiello opalino di mobile iridescenza.
Si tuffò. Percepì, immediato, un lieve, avvolgente tepore; morbido e pallido velluto su cui scivolare. L’opalescenza svanì e si trasformò in una luminosa trasparenza, una scia di microscopici cristalli delicatamente salati. Il mondo intorno a lei era sfocato, come avvolto in una nebbia che non tendeva a dipanarsi. Avvertiva, intense e travolgenti, le emozioni del suo signore e padrone. Un dolore infinito, oscuro. La colpa. Un desiderio disperato. Il perdono.
Iniziava ad avere freddo. “Devo resistere”, pensò, “le mie sorelle mi raggiungeranno presto”. All’improvviso si fermò. Una superficie gelida e liscia ne arrestò il cammino, come una mano gigantesca che, prodigiosa, raccolse lei e le sue sorelle. Ora erano tutte insieme. Ogni scrigno, all’interno di ciascuna di loro, pronto ad aprirsi. “È giunto il momento”, pensarono all’unisono. “Siamo pronte a rivelare il segreto”. “Siamo pronte a donare la luce, la luminosa consapevolezza dell’amore, a ricevere il perdono per il nostro signore e padrone”.
Un esile rivolo d’argento cadde libero nel pensatoio… Si compì così il destino delle piccole, lucenti, lacrime di Severus.
Edited by Lonely_Kate - 18/4/2021, 17:56
|