Autore/data: Ida59 – 29/1/2018
Beta-reader: nessuno
Tipologia: racconto brevissimo
Rating: per tutti
Genere: introspettivo
Epoca: ai nostri giorni
Riassunto: dopo la violenza restano solo le lacrime
Parole/pagine: 252 - 1
Nota: racconto scritto nell'ambito delle lezioni di
Scrittura Creativa di MagieSinisterForum sullo spunto della parola "calcio"
Disclaimer: Questa storia è di mia proprietà e occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Lacrime
Un calcio.
Ruvido e cattivo.
Un calcio in boccia mentre giace a terra.
Un calcio al ventre gonfio di vita.
La sta colpendo con ubriaca violenza.
La tua sorellina non nascerà mai.
Ti avventi come un animale braccato. Disperato.
Un calcio in faccia.
Sapore di ferro in bocca.
Disteso a terra, incroci lo sguardo di tua madre.
Occhi grandi e colmi di tristezza. Pieni di dolore.
Un altro calcio, ma questa volta sei davanti a lei e riesci a proteggerla.
La bottiglia scivola a terra, insieme a lacrime inutili.
- Non volevo… non volevo…
Lacrime di sangue.
*
Calci e risa crudeli.
Ė poco più di una bambina, ma questo non li ferma.
La circondano mentre lei, a terra, cerca di proteggersi e si raggomitola stretta.
In un attimo rivedi la scena con gli occhi della mente: tua madre a terra sotto i calci di tuo padre, in posizione fetale per proteggere la piccola vita che germogliava a stento.
Un altro calcio feroce, contro la sua pelle nera, contro la sua acerba femminilità.
Tu li conosci i calci, li conosci fin troppo bene.
Fanno male, ma non ti fanno paura. Non più. Ne hai presi così tanti.
Calci violenti di chi si ritiene superiore e crede di poter avere tutto.
Ė nata in mezzo ai calci, ma non la lascerai morire tra loro.
Ti avventi deciso. La lama brilla tra le tue mani.
Un calcio. Un affondo tra la carne, senza esitazione.
Urla. Scompiglio. Fuga.
Lei non piange più.
Lacrime di vendetta.
Edited by Ida59 - 28/9/2021, 17:53