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2 - Personaggi: classificazione
2.4. I personaggi principali e le loro qualità
Complessità Statura Passione trascinante e capacità di darsi da fare per raggiungere gli obiettivi. Personaggi piacevoli
Per ottenere l'interesse dei lettori occorre dotare i personaggi principali di tre particolari qualità: - complessità; - statura; - un forte obiettivo e la capacità di darsi da fare per raggiungerlo.
Complessità
La complessità è ciò che rende un personaggio interessante e verosimile. Significa che il personaggio non è completamente buono o cattivo, e che sicuramente ha dei difetti e molte sfaccettature. Anche i cattivi non possono essere solo potenti raffigurazioni delle forze del male se volete renderli irresistibili per il lettori. Se il cattivo è percepito come un essere umano responsabile delle sue azioni e capace (libero) di fare scelte, il lettore reagisce con emozioni più profonde rispetto a quelle che avrebbe davanti alla forza distruttiva di un uragano.
Statura
La statura rende il personaggio ammirevole. Tradizionalmente, i personaggi della letteratura hanno statura perché sono eccezionali, cioè i più coraggiosi, brillanti, capaci e affascinanti del mondo. Ai nostri tempi, solo alcuni generi di romanzo richiedono ancora che il personaggio sia davvero eccezionale: i romanzi sentimentali, ad esempio, e le storie epiche. In ogni caso, anche la narrativa popolare è affascinata dalle persone di grande statura. Nella narrativa realistica contemporanea, il personaggio principale non deve più essere eroico come Ercole o bellissima come Elena. Però ha ancora bisogno di statura. Si conferisce statura al personaggio quando gli si attribuiscono qualità superiori, non solo esteriori come forza e bellezza, ma anche qualità come intelligenza, humour, compassione; perfino l’abilità di giocare alla grande a scacchi o a calcio. La statura emerge anche dall’insieme delle scelte compiute dal personaggio, talvolta anche dal risultato di un’azione drammatica. I protagonisti moderni traggono spesso la loro statura dall’intelligenza, dalla capacità di guardarsi dentro, dal senso dell’umorismo, da una spiccata sensibilità e capacità di comprensione.
Passione trascinante e capacità di darsi da fare per raggiungere gli obiettivi.
Il personaggio principale è rivelato dallo scopo che lo anima e dalla sua capacità di lottare per raggiungerlo. Questi sono anche gli elementi che portano avanti la storia: il personaggio deve volere qualche cosa con molta intensità e deve avere la capacità di agire per ottenerla. Dare uno scopo al personaggio è un modo per mostrare al lettore chi è quel personaggio, piuttosto che raccontarlo e basta. Ciò che un personaggio desidera rivela molto su chi realmente lui sia. Inoltre, lo scopo di un personaggio è il mezzo principale a disposizione dello scrittore per creare la trama. Uno scopo condivisibile fa parteggiare il lettore per il personaggio anche quando questi non è una "bella persona". È essenziale per far nascere l’identificazione nel personaggio, che scatta quando il lettore sostiene lo scopo e i sogni del personaggio e desidera che riesca a raggiungerli.
Personaggi piacevoli
Usare personaggi piacevoli e attraenti rende la vita più facile allo scrittore: è più gradevole leggere di un personaggio bello e simpatico, piuttosto che di uno antipatico, egoista, sarcastico e che magari non è neanche divertente. In ogni caso, però, il personaggio deve avere le tre qualità sopra indicate. Perché un personaggio che è solo "carino e simpatico" non è automaticamente interessante.
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