Il Calderone di Severus

Madly Deeply: The Alan Rickman Diaries, L'archivio personale di Alan Rickman

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view post Posted on 9/1/2023, 18:44
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Buca-calderoni

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CITAZIONE (chiara53 @ 9/1/2023, 17:56) 
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8.30 - Ospedale di Weymouth Street
Facce sempre nuove, una dopo l'altra, per tutto il giorno.
Grazie, Dio, per quell'unica che mi ama costantentemente.
E nel pomeriggio, una omelette e qualche bastoncino di verdura sono stati il paradiso.

Qui mi ha fatto piangere :cry:

So cosa ha passato Rima... e lui...

Lo so Chiara, anche io ho pensato a te mentre traducevo, per cui ho sofferto per tutti e quattro, per loro due, e per voi, ma soprattutto per te, che sapevo avresti letto. <3
 
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view post Posted on 10/1/2023, 18:01
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14.30 Dalla fisioterapista, che sa chiaramente quello che fa, ma ha una risata perenne. Ho deciso di guardarla seriamente negli occhi ogni volta che ride.

Severus, qui è Severus... con Poppy... forse?

Alcune righe fanno stringere il cuore e le parole di Rima di più.
Grazie Giulia

Per ricordo...



Edited by chiara53 - 10/1/2023, 18:18
 
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view post Posted on 10/1/2023, 19:36
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Buca-calderoni

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CITAZIONE (chiara53 @ 10/1/2023, 18:01) 
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14.30 Dalla fisioterapista, che sa chiaramente quello che fa, ma ha una risata perenne. Ho deciso di guardarla seriamente negli occhi ogni volta che ride.

Severus, qui è Severus... con Poppy... forse?

Alcune righe fanno stringere il cuore e le parole di Rima di più.
Grazie Giulia

Per ricordo...


Chiedo scusa. Mi sono resa conto adesso che la postfazione di Rima non è completa. Ricordavo di averla tradotta ma, all'epoca tradussi solo quanto uscito nel tabloid, è ne ho fatto il copia incolla incautamente (ma è la metà di quanto Rima ha effettivamente scritto).Mi riprometto di aggiornarla quanto prima. C'è qualcosa in più.
Perdonatemi.
 
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view post Posted on 11/1/2023, 01:32
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Buca-calderoni

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COMMENTO CONCLUSIVO AL TERMINE DELLA TRADUZIONE DEI DIARI DI ALAN
ovvero : "Esegesi degli scritti di Alan in una critica semiseria"
(personale, opinabile, confutabile e discutibile)


Alla parola FINE ho tirato un sospiro.
Tre mesi fa, iniziai la traduzione di questo volume.
Quando giunse a casa, ancora chiuso nella scatola di Amazon, con trepidazione sono corsa in ascensore per prenderlo dalla cassetta della posta.
Da quel giorno, un'altra parte di Alan ha iniziato a vivere con noi.
Alan, morto quasi sette anni fa, Alan che non ha mai saputo di avermi incontrata diverse volte in vita sua, Alan per il quale non ero nessuno e che, tutto sommato, ancora non conoscevo.
Apertura del pacco, scorse le prime righe...smarrimento. Il volume tanto atteso, me lo immaginavo diverso, lo confesso. Viste le anteprime uscite già ad agosto. Ma lo smarrimento iniziale non mi ha scoraggiata. Avere anche solo poche righe al giorno andava bene, era comunque qualcosa. Era comunque Alan.
Poi, traducendo, e confrontandomi anche con Chiara, durante un meeting online per pochi istanti, ho capito che la mia non era solo una supposizione, ma con tutta probabilità una non lontana versione della realtà.

Inizio subito con il rispondere alla prima domanda che mi viene da pormi:
"Ti è piaciuto il libro?" Sì.
"Si poteva editare in maniera migliore?" Sicuramente sì.

I favolosi 27 diari di Alan, scritti giorno dopo giorno, come dichiarato dalla stessa Rima all'indomani della pubblicazione degli stessi, concentrati in un volume di 460 pagine. Già questo, avrebbe dovuto farmi drizzare le orecchie.
Molte volte, infatti mi sono chiesta quanto grande sarebbe stato il carattere scelto (immaginavo, infatti, un carattere molto piccolo; ma con il senno di poi ho realizzato che una sorta di Bibbia di Alan sarebbe stata difficilmente vendibile)

Inizio dalle cose positive, oltre a quelle già dette in precedenza, ed inizio stranamente proprio dalla fine: L'APPENDICE AL TESTO "I PRIMI DIARI DI ALAN"
Quest'ultima parte è esattamente quello che mi aspettavo di trovare una volta acquistato il volume.
I pensieri di Alan degli anni 70/80 sono sicuramente più discorsivi, ricchi di riflessioni e considerazioni meditate. Pensieri fluidi sulle circostanze della vita ed una marcata capacità di cogliere analogie tra le varie vicissitudini del proprio vissuto, trattati con uno spirito critico molto acuto e mai banale.
Uno splendido spaccato dei primi anni teatrali con molte riflessioni sulle aspettative di un giovane attore che riesce a calcare, nonostante le difficoltà personali, fisiche e caratteriali, i grandi palcoscenici fin da subito, grazie all'innato talento (di cui non sempre Alan sembra essere consapevole).
Ma (ed ecco il mio primo MA), già nell'appendice, un piccolo appunto: manca totalmente un qualsivoglia riferimento al lavoro forse più importante di Alan. Quello più sofferto, quello forse anche più amato (e pertanto fonte di sofferenze) : Les Liason Dangereuses e Valmont sono stati completamente ( o volutamente, non saprei) glissati. Così come nessun accenno alle vicissitudini di Die Hard e Robin Hood.
Onestamente, mi risulta difficile credere che il primo impegno cinematografico, con tanto di sfruttamento dell'attore come cavia (Alan non aveva a disposizione alcuna controfigura, al contrario di Willis), o il secondo, che lo ha definitivamente consacrato ad Hollywood come il miglior cattivo dei quei anni, capace di rubare la scena al protagonista, in trenta minuti di girato, non abbiano suscitato in lui il desiderio di scrivere due righe.
E allora perchè?

Poi, rileggendo il titolo e tutto quello che avevo tradotto fino ad allora ho iniziato a capire (o così credo).
Già il titolo poteva illuminare l'ignaro acquirente sulle tematiche scelte.

"Madly, Deeply" ha al suo interno circa tre grandi tematiche : Il lavoro di attore, la vita privata e le relazioni sociali. Per la promozione del libro, queste furono scelte come le motivazioni che avrebbero dovuto spingere i fan all'acquisto. Quello che non fu detto e che fu, credo volutamente omesso, era che tutte convergevano in un unico grande obiettivo, ovvero mostrare la vita di Alan Rickman nella sua forma più frenetica.
Chiunque si avvicina ad un libro del genere risulta, dopo venti pagine, esausto egli stesso.
Come se il lettore stesso, appunto, avesse fatto con Alan gli stessi spostamenti al limite della follia. Da un'ora ad un'altra, un posto, un aereoporto, un caffè, un ristorante, facce note e poco note, letto, dormire tre ore e ripartire la mattina, con il taxi sempre parcheggiato davanti casa, con l'auto di cortesia sempre pronta alle sei del mattino...
Le case di Alan non sembrano case, sembrano terminal di aereoporti,resort temporanei,dove sostare poche ore e poi ripartire, ma mai delle vere e proprie "dimore". Eppure in delle note (scelte magari per la motivazione detta sopra e che non si sono potute tagliare) Alan esterna la volontà di vivere la sua casa, di renderla accogliente, di costruire il calore dentro e fuori, di farla diventare un "nido".
Ho in mente una nota del W Terrace , la sua effettiva ultima casa, dove dice "questo posto deve riempirsi d'amore e calore". Poi però, dalle note tutto scompare. La casa, ad un certo punto, appare ad Alan come un'entità viva che "si ribella" ai propri padroni, appunto, MAI PRESENTI in essa. Per cui, al rientro dagli estenuanti viaggi, la casa presenta sempre qualche magagna. E nelle note, ad ogni rientro è posta l'attenzione su questo fatto: la casa che si ribella alla vita frenetica dei padroni. Per cui, quando termina di essere il nido tanto atteso, Alan riparte alla ricerca di un'agenzia immobiliare...e così via, ogni sette, otto anni...tutto scaturito dall'immane andirivieni di lui e Rima.

Pochissimo su HP,fonte di grande delusione per chi sperava di trovare pagine e pagine intere di annotazioni (gli aneddoti semmai ci giungono da altri attori come Tom Felton,nella meno ben nota recente autobiografia "Behind the wand").
Severus trattato quasi al pari di Hans Gruber. Eppure Alan, anche senza svelare nulla, parlava spessissimo di Severus, poichè il personaggio, almeno inizialmente, lo aveva attratto proprio perchè era il vero "eroe" della storia.
Alan chiamava Severus "un vecchio amico". Alan che durante le interviste mimava la giacca della manica o fingeva di allacciarsi i bottoni della casacca. Alan che guarda i fan in maniera severica solo per accontentarli nelle loro aspettative. Alan che scrive tre note "serie" in 12 anni di riprese. E sono tutte note mirate ancora una volta a mostrarci la frenesia della lavorazione e poco altro.

Altra nota sulle cinematografia di Alan. Sappiamo quanto legato fosse a Natasha Richardson (figlia di Vanessa Redgrave e moglie di Liam Neeson). Come, vi chiedo, come può essere possibile che non vi sia una sola riga riguardante la lavorazione di Blow Dry? Non un accenno. Come se non fosse mai esistito.
Pochissimo su Snow Cake (di cui conosciamo alcuni aneddoti da Carrie Ann-Moss, molto toccanti)
Niente sulla lavorazione di "A Promise", solo un accenno alla presenza al festival di Venezia.
Non una parola sulla lavorazione di Love Actually .
Quindi: Perchè?

Dopo questo lungo,lunghissimo preambolo/sfogo su cui questione spero, negli anni (e dico anni perchè temo mi ci vorrà un po' di tempo) di far luce, tramite spigolature, post,dichiarazioni di altri attori, etc, passo all'analisi delle varie tematiche sparse quà e là e che fanno sorgere altre domande:

Fronte lavorativo: I diari vengono fatti partire dal 1993 (quindi,come già detto quello che viene prima viene tagliato fuori) in un periodo in cui Alan vuole prendere in gestione il Riverside Theatre.
Alan si rende conto della sua personalità, del suo modo di fare teatro. Quella gli apparve come l'occasione della vita per la quale combattere. Presentò un fascicolo di oltre cento cartelle con le migliorie da apportare al teatro e le performance che era interessato a produrre. Nel 1993 però Alan non è ancora il miliardario di Harry Potter. E' solo ricco di passione e di idee. Si scontra però con la logica di mercato, e al diretto concorrente statunitense, bastano due pagine di motivazioni, non ultima una cifra con molti zeri, per ottenere battere sul campo Alan e i suoi soci.
Riverside segna il punto di svolta per Alan, che da quel momento, diviene l'Alan critico ed esigente, non tanto con gli attori del cast, per i quali nutre comunque rispetto, anche se lontani anni luce da lui, ma per i registi, per le produzioni, per i distributori. E da qui parte la sua nomea di "attore difficile da gestire". La sua, in realtà è una protesta silenziosa. Ogni volta che critica un regista, rievoca indirettamente la questione di Riverside, senza nominarlo mai.
Ed è da questo momento in poi che essere attore diventa per lui una continua insoddisfazione, come se, mancasse sempre un pezzo sul fronte lavorativo. I momenti migliori di grande soddisfazione, infatti, sono i suoi lavori "The Winter Guest (soprattutto nella versione teatrale) e "My name is Rachel Corrie" che di fatto segna la rivincita di Riverside e lo fa riflettere su ciò che sarebbe potuto essere.

Capitolo Famiglia: Credo, ma devo riuscire a capirci un po' di più, che i rapporti con Michael e Sheila si siano raffreddati dopo la morte della madre.
Se fino ad un certo punto appaiono le note illustrative della famiglia( anche interessanti, per capire il background dell'uomo), alla morte della madre tutto cambia. Fine dei pranzi di Natale, nessuna nota su nessun compleanno di parenti. L'ultima su Sheila è una nota quasi astiosa sull'educazione dei figli. Poi il silenzio. Sappiamo da Rima che la nipote Sarah (figlia di David), è colei che è rimasta sicuramente più legata allo zio. Ma anche su di lei, neppure una parola (io credo invece che Alan due righe le abbia scritte, anche solo ripensando alla foto del matrimonio di Sarah da me pubblicate un po' di tempo fa); e sempre Sarah è stata pubblicamente ringraziata da Rima nella postfazione. L'unica, di tutta la famiglia ad essere citata.
Ripeto: non esiste più un accenno a nessun familiare. Scompare Uncle Vic, senza sapere quando è morto, scompaiono le ultime sorelle dopo Auntie Dolly, non appare mai il cugino Tony Farrington, che tanto si vantava prima dell'uscita dei diari della sua parentela con Alan. Non un accenno a Suski Farrington, la figlia di Tony fotografata con Alan in veste di Severus alla mensa del cast di HP....
Ho pensato ad una questione di privacy...forse non hanno voluto inserire persone senza il loro consenso?
Ma poi,alla fine mi sono anche chiesta: ma in quale famiglia senza nessun attrito, un uomo scopre di avere un tumore e solo due mesi dopo, all'indomani di un ricovero per ictus i tre fratelli vengono a conoscenza di ciò?
Sono sempre più convinta che Alan abbia negli anni capito che anche all'interno dei familiari c'era chi sfruttava la sua immagine e, come nel caso di Tony F. vendendo centinaia di immagini autografate senza scrupolo alcuno (motivo per cui, da un certo punto in poi, Alan smise di autografare le immagini di Severus durante le première di altri film).
Piena di tutti questi pensieri, oggi pomeriggio ho terminato i diari, nonostante tutto con il cuore in gola.
Soprattutto dopo le ultime due pagine e dopo parole d'amore per una donna della quale Alan non ha mai voluto parlare in pubblico così tanto come nei Diari.
Questo, anche con tutti i tagli e omissioni, non è stato possibile toglierlo. Volente o nolente, il libro è Rima.
E' qualcosa di inesprimibile. Rima viene citata personalmente io credo, forse una cinquantina di volte, in tutto il volume, ma Rima c'è. Sempre.

Il grande segreto è che Rima ha avuto la capacità innata di amare Alan per ciò che era. Senza volerlo mai cambiare. Lo ha consigliato, lui stesso lo dice. Ma lo ha sempre lasciato fare come si sentiva di fare.
C'è una meravigliosa scena, poco prima della morte della madre, dove Alan arriva all'ospedale e trova Rima con sua madre e si commuove, vedendole insieme.
Le due donne della sua vita. Rima ama Alan di quell'amore che solo una madre può provare. Incondizionatamente.
E lo fa in maniera silenziosa. Silenziosamente scivola tra le pagine dei diari.
Alan usa sempre NOI (we are, we go, we stay, we eat, we sleep...). Quando leggi WE sai che c'è anche lei. (Rima farà la stessa cosa nella postfazione raccontando gli ultimi giorni)
Di una dolcezza sorprendente quando la accompagna nelle situazioni politiche (sempre di fretta, sempre di corsa), la guarda parlare alla Camera dei Lords e non riesce a non scrivere due parole..."very proud of her"...
Rima arriva, Rima va.
Rima non resta. Rima lo lascia fare.
C'è un copione non scritto:
Alan parte( accade molte volte questo, in diverse produzioni, soprattutto teatrali), inizia a lavorare con il cast. Poi,immancabilmente iniziano le beghe, soprattutto con i registi (come Rima stessa ricorda nell'intervista insieme ad Emma Thompson). Alan è sull'orlo di una crisi nervosa.
A questo punto, immancabilmente, sempre, arriva Rima.
E sempre, subito dopo, le acque si acquetano. Alan riparte con un nuovo spirito, rinvigorito.
Succede molte volte (con Rasputin (attriti con il regista), con Sense & Sensibility (incomprensioni con Ang Lee)con The Winter Guest (film), con Private Lives, con John Gabriel Borkmann, con Harry Potter (durante la quasi lite con David Heyman, e dopo quella con Alfonso Cuaròn).
Una specie di Mary Poppins, che arriva quando serve e vola via (in genere Rima volava in Italia; per riprendersi, dopo l'opera di riassesto)
Non scrive mai la parola "amore", prima.
Ma alla fine, solo alla fine, quasi come segno di riconoscenza una sola volta, nel modo più bello che un uomo possa dichiarare "Grazie, Dio..."

E stamani, quando credevo che tutto fosse finito, dopo tante domande che mi sono fatta durante le traduzioni, e fare in modo che fossero per voi leggibili, comprensibili, coerenti...ecco che il cerchio si chiude (o si riapre) con questa nuova sconvolgente presa di coscienza.
Ho sempre pensato che fossero state omesse, o addirittura saltate, pagine su pagine, dei diari, senza sapere perchè e cosa ci "siamo persi".Ma non ne avevo ancora la prova dinanzi agli occhi.
Poi, mentre scrivevo la parola FINE, un flash dell'estate.
Ricordate quando Anouk pubblicò le prime immagini delle pagine dei diari e io mi lanciai subito nella traduzione di esse?
Iniziava con "Ibuprofene, trenta gocce non hanno fatto niente..."La pagina è questa:

20220812_164403

Ecco...questa pagina non c'è, nei diari.
E nemmeno questa:

259em1t

e nemmeno questa..

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...e neppure quella stampata sul retro della quarta di copertina.
Mi sono imposta di capire perchè. Perchè un libro che poteva e doveva essere il testamento spirituale di un grande, grandissimo attore, un libro che ho amato tradurre, mi abbia, con un pizzico di rammarico, lasciato ancora con l'amaro in bocca.
E' ovvio che ci sono cose che non sapremo mai, che resteranno nel privato di Rima e di Alan.
Ma, veramente, quella pagina non aveva niente di diverso da altre duecento pagine di orari, partenze e destinazioni. Agginugevano forse dolore alla consapevolezza della morte di Alan, davano un quadro più esaustivo del decorso della malattia,ma avrebbero reso più completa la vicenda.
Una, prometto, una, parola sulla quarta di copertina. L'ho letta. Ma va decifrata, perchè è scritta con la grafia di Alan , per cui alcune parole devo rivalutarle. E' il resoconto di una giornata con Rima a Pienza. Una giornata di relax, solo loro due. Una pagina bellissima, che tutti hanno sotto agli occhi, ma che è necessario prima accorgersene, e poi decifrare.

Sono arrivata alla fine. Vi chiedo scusa se vi ho annoiate, ma avevo davvero bisogno di discuterne con voi.
Ogni volta che terminavo un'annata pensavo: "Poi, poi di questa cosa parlerò..."
E le annate sono tante.
Quindi: progetti per il futuro e nell'immadiato.
GENNAIO/GIUGNO ----> Revisione dei diari anno per anno con i collegamenti alle pagine esistenti nel forum per una migliore lettura. Ogni riferimento linkato rimanderà alla Cartella Inside Madly Deeply (che contiene tutti gli apprfondimenti su persone, fatti, luoghi), comprese le foto che riuscirò a collegare ai corretti eventi descritti.
Nel testo, vi ricordo, il link appare di un colore diverso dal normale .

GENNAIO/MARZO
Traduzione dei diari di Emma Thompson riguardanti la produzione di S&S (i diari di Emma contano circa ottanta pagine, ma sono molto più corposi di quelli di Alan) Saranno inseriti nella cartella relativa a S&S

Per adesso,queste sono le intenzioni. Più avanti deciderò cosa fare con l'autobiografia non autorizzata di Maureen Paton(che deve la diffidenza nei suoi confronti al fatto che Alan le rifiutò sempre il beneplacito soprattutto per una questione morale). Paton aveva contattato parenti, amici, compagni, conoscenti di Alan al solo fine di portare all'editore il libro che sperava sarebbe stato approvato. Ma Alan, essendo Alan, come dice Rima,negò sempre il consenso a chi aveva coinvolto una fitta rete di persone solo per un tornaconto personale. e così, anche se molto di ciò che è scritto, negli anni, fu raccontato dallo stesso Rickman, alla Paton non fu mai concesso l'AUTORIZED da apporre al suo libro.
Non è che la ami particolarmente, ma è davvero l'unica fonte a parlarci delle esperienze sul set delle Liason, di Die Hard e di Robin Hood, oltre a tutta la produzione teatrale precedente a Die Hard.

Grazie, grazie e grazie, infinitamente di tutto!
Buonanotte! <3

Edited by Giulia Nerucci - 11/1/2023, 07:22
 
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view post Posted on 13/1/2023, 23:09

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Lavoro enorme e superlativo. Per ora non riesco a dire altro. A parte che quando ho letto i diari e sono arrivata a fine 2014 non volevo più andare avanti
 
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view post Posted on 14/1/2023, 00:05
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Buca-calderoni

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CITAZIONE (Roxywow @ 13/1/2023, 23:09) 
Lavoro enorme e superlativo. Per ora non riesco a dire altro. A parte che quando ho letto i diari e sono arrivata a fine 2014 non volevo più andare avanti

Ti capisco. Ho avuto lo stesso problema per tradurre. E' stata dura ripercorrere quei momenti e scoprire come sono stati vissuti. Fa male. Ancora oggi. Farà sempre male. <3
 
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view post Posted on 14/1/2023, 01:21
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Absolutely agree with you
 
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view post Posted on 17/2/2023, 16:16

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Provo ad esprimere le mie sensazioni, per quello che posso. I diari di Alan hanno rappresentato una possibilità enorme di entrare in contatto con l'uomo e con l'artista,una cosa mai successa per nessun altro per cui abbia nutrito in profondo interesse,pur avendone letto le biografie. Perché per quanto tagliati e stratagliati (avremmo letto volentieri ogni singolo diario di ogni anno), la dimensione così quotidiana, così umana eppure così intrigante, di Alan, ha qualcosa di impagabile che nessuna biografia potrebbe offrire. Ho riso con lui. Profonde, fragorose risate per il suo impagabile humour,per cose che forse non volevano neanche essere così divertenti; ho sentito la sua frustrazione e le sue incertezze, la sua rabbia; mi ha fatto male pensare che (in parallelo con Severus infinite volte) lui non sia stato mai pienamente compreso, si sia sentito sempre un po' diverso, e che la sua diversità, parte della sua grandezza, gli sia costata in termini di carriera e riconoscimenti. Il suo legame con Rima, qualcosa di così profondo e duraturo che sembra uscito dalla penna di uno scrittore, la sua integrità di artista, tutto di lui mi suscita profondo rispetto, ammirazione, amore. Uso questa parola con la consapevolezza del suo peso, perché l'amore ha mille sfumature e dimensioni.
Come voi, andando avanti con gli anni, ho avvertito una specie di angoscia, un desiderio folle di poter cambiare un finale già scritto...mi sono sentita stupida e ridicola per quello che provavo,perché la sua morte è stata una delle prime cose che ho saputo di lui,eppure man mano che l'ho conosciuto e amato,è diventato un fatto sempre più doloroso da accettare. Leggere della malattia, del suo ultimo anno, della morte, le parole di Rima, il suo funerale, è stato realmente doloroso,e quasi mi sembra di non meritare di usare questo termine, perché DOLORE è quello di Rima. Ho pianto infinite lacrime e non so se riuscirò a rileggere certe cose, però provo a pensare a lui per tutto ciò che di bello ha fatto e ci ha donato, e non per l'ultimo capitolo della sua vita.
Grazie a chi ha tradotto, mi ha aiutato a colmare alcuni buchi.
 
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view post Posted on 17/2/2023, 17:11
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Giulia, non hai detto che la traduzione della parte di Rima è ora completa: molto molto realistica e di una grande dolcezza


CITAZIONE
Io ero lì. Non stava soffrendo. Se n'è andato e basta.

So esattamente cosa Rima vuol dire. <3
 
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view post Posted on 17/2/2023, 19:11

Sfascia-calderoni

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Anch'io purtroppo. Purtroppo dico, perché vuol dire aver assistito in prima persona qualcuno che se n'è andato
 
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view post Posted on 18/2/2023, 21:03
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I ♥ Severus


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CITAZIONE (chiara53 @ 17/2/2023, 17:11) 
CITAZIONE
Io ero lì. Non stava soffrendo. Se n'è andato e basta.

So esattamente cosa Rima vuol dire. <3

<3 <3 <3
 
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view post Posted on 19/6/2023, 08:45
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Giulia ha fatto un lavoro stupendo, vi invito a leggere la sua traduzione per la quale possiamo solo ringraziarla. <3
 
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view post Posted on 17/7/2023, 01:38
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Buca-calderoni

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Grazie Chiara, per le tue parole. Devo scusarmi con voi tutte, per la mia assenza improvvisa e decisamente non prevista ( ho lasciato a mezzo tutti i miei progetti). Cercherò di prendermi del tempo per spiegarvi gli accadimenti. Nulla di grave, per fortuna, ma c'è stato un sovraccarico di impegni da tutte le parti, anche non piacevoli, che mi hanno impedito di essere tra voi come al solito.
Perdonatemi, e nel frattempo, buona lettura! ♥️
 
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view post Posted on 17/7/2023, 17:14
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CITAZIONE (Giulia Nerucci @ 17/7/2023, 02:38) 
Grazie Chiara, per le tue parole. Devo scusarmi con voi tutte, per la mia assenza improvvisa e decisamente non prevista ( ho lasciato a mezzo tutti i miei progetti). Cercherò di prendermi del tempo per spiegarvi gli accadimenti. Nulla di grave, per fortuna, ma c'è stato un sovraccarico di impegni da tutte le parti, anche non piacevoli, che mi hanno impedito di essere tra voi come al solito.
Perdonatemi, e nel frattempo, buona lettura! ♥️

Giulia cara, noi siamo qui, se vuoi. Ci siamo sempre, sia nei momenti belli che in quelli più difficili.
Un grande abbraccio <3
 
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view post Posted on 17/7/2023, 17:56
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CITAZIONE (Giulia Nerucci @ 17/7/2023, 02:38) 
Grazie Chiara, per le tue parole. Devo scusarmi con voi tutte, per la mia assenza improvvisa e decisamente non prevista ( ho lasciato a mezzo tutti i miei progetti). Cercherò di prendermi del tempo per spiegarvi gli accadimenti. Nulla di grave, per fortuna, ma c'è stato un sovraccarico di impegni da tutte le parti, anche non piacevoli, che mi hanno impedito di essere tra voi come al solito.
Perdonatemi, e nel frattempo, buona lettura! ♥️

Non hai nulla da farti perdonare, ma siamo molto felici che tu sia tornata. <3 In effetti, eravamo un po' preoccupate per te (qualcosa ci avevi ventilato di problemi) e spero che ora le cosa vadano meglio.
 
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