Il Calderone di Severus

Madly Deeply: The Alan Rickman Diaries, L'archivio personale di Alan Rickman

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UnforgivenSweetie
view post Posted on 27/5/2018, 19:03 by: UnforgivenSweetie
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Fondi-calderoni

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io ho dato per scontato che fosse un intermediario e ...non so perché!
ma, Ida, hai ragione: su questo si potrebbe chiedere anche direttamente a Pearson
e potrebbe essere la prima cosa da fare

anche io non penso che la famiglia, e Rima in particolare, non sia stata sentita,
ma non so, sulle questioni ereditarie ci possono sempre essere complessità varie, come su quelle professionali

Kickstarter è una piattaforma on line, dove si possono lanciare progetti di crowdfunding: è una delle più serie e conosciute, anche in ambito internazionale, e ospita progetti anche importanti e di grande dimensione che hanno bisogno di finanziamento "dal basso" e diffuso. Personalmente un po' di formazione su come si usa, anche in senso strategico, l'ho fatta su questo medium (per lavoro: però non l'ho poi usata su progetti specifici, anche perché lavoro in un ente pubblico e per noi è piuttosto burocraticamente complicato starci dentro)


poi sulla finalità, Chiara:
potrebbe essere... anche io ho avuto l'impressione di un venditore comunque orientato appunto sulla contro-cultura e abbastanza particolare

ma chi si potrebbe presentare come acquirente?

sto cercando di immaginarmelo da alcuni giorni e non ne sto venendo a capo

1) un'istituzione pubblica mi sembra problematico, per la somma e le procedure autorizzatorie (la Gran Bretagna non è l'Italia, ma non credo che sia comunque immediato autorizzare una spesa simile)

2) un privato collezionista investitore: qui non ho proprio idea, ma mi sembra non troppo automatico, nella misura in cui esistono investimenti più certi e redditizi nel campo

3) un(a) unico(a) fan ultra-ricco/a: ???! e ripeto: ???????!!! (l'unica che mi viene in mente è ...JKR! scherzo: scusate sono toscana, e non posso tenere per me una battutaccia, anche quando la situazione è molto seria)

4) un grosso editore o gestore di contenuti internazionale, che possa pensare ad uso commerciale (edizioni di pregio, a tiratura limitata etc.): onestamente non saprei, ma mi sembra che la somma di partenza non sia troppo compatibile con un rischio di impresa accettabile al riguardo (che possa insomma essere un investimento un po' molto rischioso) (privati simili... potrebbero essere una Taschen o affini, o un Getty Images, ma onestamente non saprei. Per come la vedo io, questo tipo di soggetti potrebbe essere potenzialmente interessato, ma non a questa cifra di partenza (forse. Ovviamente sto sparando le mie opinioni, non suffragate da alcuna esperienza di settore)

5)... ?

Mi sono anche chiesta se esiste già un "trust" di persone/enti interessato all'acquisto e in qualche modo d'accordo in modo da:
- compiere la transazione in modo da far arrivare la somma per la non escludibile destinazione benefica
- salvare il fondo così acquistato donandolo o mettendolo in deposito presso un'istituzione culturale inglese.

Però mi sembra strano che si passi da questo canale di vendita, in questo modo.

Nel pdf comunque non sono indicati vincoli di destinazione del fondo, né finalità particolari della vendita, per questo, in effetti, si potrebbe anche chiedere "lumi" direttamente

Se la finalità fosse appunto raccogliere soldi per una causa benefica, non avrebbe ancora più senso proporre un progetto di crowdfunding smuovendo quanti più fan di Alan, e suoi amici, al fine di:
- raccogliere la somma da dare in beneficenza;
- tutelare, conservare, destinare a pubblica attività di studio e ricerca l'archivio
(scusate, c'ho la fissa... ma l'idea che un patrimonio così significativo non rimanga di accesso per futuri studiosi di teatro, cinema, performance etc. etc. mi distrugge)
?

Quindi potremmo sentire Pearson, come prima mossa?
che dite? (concordando insieme cosa scrivere e con l'aiuto delle streghe anglofone)
 
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