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2 - Personaggi: classificazione
2.1. Classificazione dei personaggi per ruolo
Protagonista/antagonista Protagonista/antagonista d'appoggio L'invariante tragica (la vittima innocente) L'invariante comica Le linee indipendenti Le linee strumentali Il deus ex-machina Camaleonte Dinamica dei personaggi Elemento tragico, drammatico e comico Esercizio
Ė necessario individuare bene i ruoli dei personaggi per comprendere a fondo la struttura narrativa e poterla usare in modo proficuo.
Protagonista/antagonista
Protagonista: il primo che agisce, dal greco protos (primo) + agonistés (combattente, attore, agente). Nel linguaggio comune si intende chi sostiene la parte principale in una vicenda, cioè il personaggio principale di una storia. Emotivamente il protagonista è l'eroe positivo, il portatore di valori etici, il giusto nel quale si identifica il lettore/spettatore. Sotto l'aspetto tecnico della narratologia, invece, il protagonista è il personaggio che formula una richiesta, che destabilizza una situazione, che determina la reazione di un antagonista.
Alcuni esempi della differenza fra il linguaggio comune e il ruolo tecnico del protagonista: – I promessi sposi: il senso comune fa di Renzo e Lucia i protagonisti. Dal punto di vista tecnico, invece, il protagonista è Don Rodrigo, per il ruolo che svolge nella vicenda: è lui che destabilizza la situazione dei due popolani che progettano le nozze; è lui che avanza la pretesa su Lucia (la prima azione, quella che mette in moto il tutto). Senza questa pretesa la storia sarebbe tutta diversa, e probabilmente molto meno interessante. Lucia si oppone, assumendo quindi il ruolo di antagonista e tutta la storia successiva è il racconto degli sviluppi del conflitto, cioè del reiterarsi dei tentativi di Don Rodrigo (dalle intimidazioni a Don Abbondio, fino al tentativo di rapimento) e della reazione degli antagonisti (Renzo, Lucia e loro fiancheggiatori). – Otello: il protagonista tecnico è Jago. Otello ha un suo progetto: sposare Desdemona e far carriera nella marina della Serenissima. Jago vuole vendicarsi di Otello che gli ha negato il ruolo di alfiere, preferendogli Cassio, e si allea con Rodrigo, innamorato respinto da Desdemona, anche lui desideroso di vendicarsi su Otello. Il senso comune ritiene invece che il protagonista sia Otello, verso il quale confluiscono le simpatie degli spettatori.
I ruoli di protagonista e antagonista non sono definibili in modo oggettivo e dipendono dalla scelta dell’autore. Sono infatti definiti dalla situazione di partenza della storia. Il protagonista opera per la trasformazione mentre l'antagonista opera per la conservazione della situazione.
Tecnicamente parlando, l'antagonista ha un progetto (sposarsi) e il protagonista arriva dall'esterno a sconvolgere questo progetto. Il conflitto nasce dal rifiuto dell'antagonista di accettare la richiesta del protagonista. Senza questo rifiuto non ci sarebbe conflitto, e senza conflitto non ci sarebbe storia. Nell'esempio, Otello non si oppone a Jago, che lo circuisce con l'inganno del fazzoletto. Otello è quindi un antagonista solo potenziale ma, essendo la vittima dei maneggi del protagonista, non può essere altro che un antagonista implicito.
Il protagonista è esterno alla situazione, spesso arriva proprio dal di fuori, è portatore di una richiesta che destabilizza la situazione e, in genere, minaccia l'antagonista. L'antagonista ha un proprio progetto, vive in una situazione ben definita e dotata di una propria dinamica (mondo ordinario). Soprattutto può fare a meno (anzi, farebbe volentieri a meno) del protagonista. O è direttamente minacciato dalla richiesta del protagonista oppure interviene a difesa della situazione o di personaggi minacciati dall'iniziativa del protagonista, per motivi etici oppure egoistici. La richiesta del protagonista viene contrastata dall'antagonista: si sviluppa un conflitto che vede un'alternanza di azioni e reazioni, ognuna delle quali determina una modificazione della situazione, fino ad arrivare allo scioglimento (dénouement) della vicenda con la vittoria di uno dei contendenti.
Protagonista involontario. Talvolta la richiesta del protagonista che scatena poi la reazione dell’antagonista, può non essere un atto volitivo, ma un evento naturale o un processo di sviluppo (crescita, qualità che nascono). Esempio: Biancaneve non vuole essere più bella della matrigna, però lo diventa. Parimenti, l'antagonista automatico può non essere cosciente del suo ruolo. Quando l’attività del protagonista diretta contro l’antagonista è dissimulata, il personaggi minacciato diventa automaticamente un antagonista.
Considerando la storia nel suo complesso si identificano i protagonisti e antagonisti generali. Una storia, in genere, è costituita da più situazioni e ogni situazione ha un protagonista e il suo antagonista, che possono essere differenti da quelli generali.
Per esempio, nei Promessi Sposi Renzo e Lucia (antagonisti generali) diventano protagonisti in alcune situazioni, prima fra tutte quando tentano di dichiararsi marito e moglie davanti a Don Abbondio, in presenza di testimoni. In questa situazione essi diventano protagonisti, mentre Don Abbondio diventa antagonista: si oppone e, sfruttando l'impappinamento di Lucia, manda all'aria la 'cerimonia'.
Edited by Ida59 - 30/6/2018, 11:22
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