Il Calderone di Severus

2.1 - Classificazione dei personaggi per ruolo, Lezione 2 - Personaggi: classificazione

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view post Posted on 28/4/2018, 13:28
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I ♥ Severus


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2 - Personaggi: classificazione


2.1. Classificazione dei personaggi per ruolo

Protagonista/antagonista
Protagonista/antagonista d'appoggio
L'invariante tragica (la vittima innocente)
L'invariante comica
Le linee indipendenti
Le linee strumentali
Il deus ex-machina
Camaleonte
Dinamica dei personaggi

Elemento tragico, drammatico e comico
Esercizio




Ė necessario individuare bene i ruoli dei personaggi per comprendere a fondo la struttura narrativa e poterla usare in modo proficuo.


Protagonista/antagonista



Protagonista: il primo che agisce, dal greco protos (primo) + agonistés (combattente, attore, agente).
Nel linguaggio comune si intende chi sostiene la parte principale in una vicenda, cioè il personaggio principale di una storia. Emotivamente il protagonista è l'eroe positivo, il portatore di valori etici, il giusto nel quale si identifica il lettore/spettatore.
Sotto l'aspetto tecnico della narratologia, invece, il protagonista è il personaggio che formula una richiesta, che destabilizza una situazione, che determina la reazione di un antagonista.

Alcuni esempi della differenza fra il linguaggio comune e il ruolo tecnico del protagonista:
I promessi sposi: il senso comune fa di Renzo e Lucia i protagonisti. Dal punto di vista tecnico, invece, il protagonista è Don Rodrigo, per il ruolo che svolge nella vicenda: è lui che destabilizza la situazione dei due popolani che progettano le nozze; è lui che avanza la pretesa su Lucia (la prima azione, quella che mette in moto il tutto). Senza questa pretesa la storia sarebbe tutta diversa, e probabilmente molto meno interessante. Lucia si oppone, assumendo quindi il ruolo di antagonista e tutta la storia successiva è il racconto degli sviluppi del conflitto, cioè del reiterarsi dei tentativi di Don Rodrigo (dalle intimidazioni a Don Abbondio, fino al tentativo di rapimento) e della reazione degli antagonisti (Renzo, Lucia e loro fiancheggiatori).
Otello: il protagonista tecnico è Jago. Otello ha un suo progetto: sposare Desdemona e far carriera nella marina della Serenissima. Jago vuole vendicarsi di Otello che gli ha negato il ruolo di alfiere, preferendogli Cassio, e si allea con Rodrigo, innamorato respinto da Desdemona, anche lui desideroso di vendicarsi su Otello. Il senso comune ritiene invece che il protagonista sia Otello, verso il quale confluiscono le simpatie degli spettatori.

I ruoli di protagonista e antagonista non sono definibili in modo oggettivo e dipendono dalla scelta dell’autore. Sono infatti definiti dalla situazione di partenza della storia.
Il protagonista opera per la trasformazione mentre l'antagonista opera per la conservazione della situazione.

Tecnicamente parlando, l'antagonista ha un progetto (sposarsi) e il protagonista arriva dall'esterno a sconvolgere questo progetto. Il conflitto nasce dal rifiuto dell'antagonista di accettare la richiesta del protagonista. Senza questo rifiuto non ci sarebbe conflitto, e senza conflitto non ci sarebbe storia. Nell'esempio, Otello non si oppone a Jago, che lo circuisce con l'inganno del fazzoletto. Otello è quindi un antagonista solo potenziale ma, essendo la vittima dei maneggi del protagonista, non può essere altro che un antagonista implicito.

Il protagonista è esterno alla situazione, spesso arriva proprio dal di fuori, è portatore di una richiesta che destabilizza la situazione e, in genere, minaccia l'antagonista.
L'antagonista ha un proprio progetto, vive in una situazione ben definita e dotata di una propria dinamica (mondo ordinario). Soprattutto può fare a meno (anzi, farebbe volentieri a meno) del protagonista. O è direttamente minacciato dalla richiesta del protagonista oppure interviene a difesa della situazione o di personaggi minacciati dall'iniziativa del protagonista, per motivi etici oppure egoistici.
La richiesta del protagonista viene contrastata dall'antagonista: si sviluppa un conflitto che vede un'alternanza di azioni e reazioni, ognuna delle quali determina una modificazione della situazione, fino ad arrivare allo scioglimento (dénouement) della vicenda con la vittoria di uno dei contendenti.

Protagonista involontario. Talvolta la richiesta del protagonista che scatena poi la reazione dell’antagonista, può non essere un atto volitivo, ma un evento naturale o un processo di sviluppo (crescita, qualità che nascono). Esempio: Biancaneve non vuole essere più bella della matrigna, però lo diventa.
Parimenti, l'antagonista automatico può non essere cosciente del suo ruolo. Quando l’attività del protagonista diretta contro l’antagonista è dissimulata, il personaggi minacciato diventa automaticamente un antagonista.

Considerando la storia nel suo complesso si identificano i protagonisti e antagonisti generali. Una storia, in genere, è costituita da più situazioni e ogni situazione ha un protagonista e il suo antagonista, che possono essere differenti da quelli generali.

Per esempio, nei Promessi Sposi Renzo e Lucia (antagonisti generali) diventano protagonisti in alcune situazioni, prima fra tutte quando tentano di dichiararsi marito e moglie davanti a Don Abbondio, in presenza di testimoni. In questa situazione essi diventano protagonisti, mentre Don Abbondio diventa antagonista: si oppone e, sfruttando l'impappinamento di Lucia, manda all'aria la 'cerimonia'.





Edited by Ida59 - 30/6/2018, 11:22
 
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view post Posted on 28/4/2018, 16:30
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CITAZIONE (Ida59 @ 28/4/2018, 14:28) 
Protagonista: il primo che agisce, dal greco protos (primo) + agonistés (combattente, attore, agente).
Nel linguaggio comune si intende chi sostiene la parte principale in una vicenda, cioè il personaggio principale di una storia. Emotivamente il protagonista è l'eroe positivo, il portatore di valori etici, il giusto nel quale si identifica il lettore/spettatore.
Sotto l'aspetto tecnico della narratologia, invece, il protagonista è il personaggio che formula una richiesta, che destabilizza una situazione, che determina la reazione di un antagonista.

Questa parte mi ha davvero sorpreso e ho letto tutto con grande curiosità.

In effetti per me il protagonista è il personaggio intorno a cui si dipana tutta la storia o la trama di un libro o di un film.
Questa concezione generale se vista dal punto di vista "tecnico" non è corretta.
Protagonista è chi fa succedere qualcosa per cui la storia può esistere.
In effetti senza Don Rodrigo non ci sarebbe alcun romanzo;
senza Jago, Desdemona sarebbe una moglie e Otello il suo sposo;
senza Voldemort non ci sarebbe nessun Harry Potter...

E così via. Un nuovo punto di vista che mi ha convinto, ma spiazzato.

E ancora:

CITAZIONE
Il protagonista è esterno alla situazione, spesso arriva proprio dal di fuori, è portatore di una richiesta che destabilizza la situazione e, in genere, minaccia l'antagonista.
L'antagonista ha un proprio progetto, vive in una situazione ben definita e dotata di una propria dinamica (mondo ordinario). Soprattutto può fare a meno (anzi, farebbe volentieri a meno) del protagonista. O è direttamente minacciato dalla richiesta del protagonista oppure interviene a difesa della situazione o di personaggi minacciati dall'iniziativa del protagonista, per motivi etici oppure egoistici.
La richiesta del protagonista viene contrastata dall'antagonista: si sviluppa un conflitto che vede un'alternanza di azioni e reazioni, ognuna delle quali determina una modificazione della situazione, fino ad arrivare allo scioglimento (dénouement) della vicenda con la vittoria di uno dei contendenti.

Lezione interessantissima!
 
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view post Posted on 28/4/2018, 16:49
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CITAZIONE (chiara53 @ 28/4/2018, 17:30) 
Protagonista è chi fa succedere qualcosa per cui la storia può esistere.
In effetti senza Don Rodrigo non ci sarebbe alcun romanzo;
senza Jago, Desdemona sarebbe una moglie e Otello il suo sposo;
senza Voldemort non ci sarebbe nessun Harry Potter...

E così via. Un nuovo punto di vista che mi ha convinto, ma spiazzato.

Interessante! Ma allora bisogna considerare sempre protagonista chi per la maggior parte delle volte riveste un ruolo destabilizzante nella vicenda, e quindi è un po' birbantello e commette "cattive" azioni? ^_^ Confesso che di questa cosa avevo già sentito parlare, ma non l'avevo mai approfondita e compresa a fondo: grazie Ida perchè averla esposta in termini chiari, adesso il concetto mi risulta più comprensibile ^_^
 
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view post Posted on 2/5/2018, 10:28
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Protagonista/antagonista d'appoggio



I personaggi che operano in aiuto del Protagonista o dell'Antagonista.
Le motivazioni delle loro azioni possono essere diverse: fedeltà, amore, convenienza, vigliaccheria, caso, ecc.
L'importante è che la causa per cui operano non è la loro, bensì quella del loro referente: protagonista o antagonista che sia.
La loro caratteristica principale è la possibilità di cambiare campo.
Ne I Promessi Sposi, Don Abbondio è protagonista d'appoggio a Don Rodrigo quando rifiuta di celebrare le nozze di Renzo e Lucia; il Griso supporta le losche trame di Don Rodrigo, ma lo abbandona quando scopre che ha la peste; l'Innominato cambia addirittura campo e da sodale di Don Rodrigo diventa l'aiuto decisivo all'antagonista Lucia.
La distinzione fra coprotagonista e protagonista d'appoggio è piuttosto sottile. In generale il protagonista e il co-protagonista destabilizzano la situazione per motivi propri, inerenti la loro natura. I protagonisti d'appoggio invece si connotano per i legami che hanno con il protagonista e sono sostanzialmente estranei al conflitto. Idem per co-antagonista e antagonista d'appoggio.
Molte volte la distinzione è sottilissima. Per esempio in Mezzogiorno di fuoco è complesso stabilire se Grace Kelly è co-antagonista (assieme Gary Cooper) o è semplicemente un suo appoggio. Il film mostra che lei se ne vorrebbe andare dal paese abbandonando il marito, il che significa che si sente estranea al conflitto sceriffo-banditi e che quindi è più antagonista d'appoggio che co-antagonista.
 
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L'invariante tragica (la vittima innocente)



Le sue caratteristiche sono:
- é estranea al conflitto Protagonista/Antagonista;
- non è responsabile, né diretta né indiretta, del conflitto;
- non ha la possibilità di influire sull'esito del conflitto (altrimenti sarebbe un protagonista o antagonista d'appoggio);
- si astiene dall'intervenire nel conflitto, anche se sollecitata;
- subisce le conseguenza del conflitto;
- queste conseguenze, in genere, sono tragiche.

Talvolta può:
- rivaleggiare, come importanza, con protagonisti/antagonisti;
- anche i protagonisti/antagonisti possono assumere carattere di vittima innocente (situazione borderline);
- rappresentare il punto di vista (pessimismo) dell'autore.

Alcuni esempi:
Ofelia, nell'Amleto; Desdemona, nell'Otello; Ifigenia, di Euripide. Le Ifigenie di Euripide sono due: in Aulide, dove viene sacrificata, e in Tauride, dove la dea Artimide salva la fanciulla sostituendola con una cerva e portandola in Tauride come sua sacerdotessa.

 
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view post Posted on 11/5/2018, 16:45
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L'invariante comica



L'effetto comico consiste essenzialmente nel non riconoscere la realtà e quindi nell'assumere comportamenti inadatti. Quello che sembra costituire un pericolo si rivela invece un aiuto, il facile diventa difficilissimo e le cose impossibili sono superate senza sforzo.
L'effetto comico scaturisce da due circostanze:
- quando il lettore/spettatore conosce la realtà e quindi sa quali sono i comportamenti corretti da tenere. Es: Buster Keaton, con la sua maschera impassibile, non dà mai l'impressione di accorgersi di quello che gli sta succedendo attorno. Persegue un fine (es.: recuperare la sua locomotiva) e ne consegue altri tutti diversi (salva la sua ragazza e fa vincere ai sudisti una battaglia).
- quando nemmeno lo spettatore conosce la realtà, che gli è rivelata solo all'ultimo momento, e spiega in un colpo ciò che è successo prima. Per es.: la macchina da presa inquadra Totò che esce per una passeggiata, in primo piano, dall'ombelico in su. Si vede gente che lo osserva ridendo, ma non si capisce perché. Lui si specchia nelle vetrine, si aggiusta cappello, barba, cravatta, abbottonatura della giacca ma la gente continua a ridere. Alla fine l'inquadratura si allarga a figura intera e si vede che ha dimenticato di infilarsi i pantaloni. L'effetto comico è più facile da conseguire nel cinema e nel teatro che nella letteratura.

L'invariante comica è simmetrica all'invariante tragica:
- é estranea al conflitto Protagonista/Antagonista;
- non ha la possibilità di influire sull'esito del conflitto (altrimenti sarebbe un protagonista o antagonista d'appoggio);
- le conseguenza del conflitto possono favorirlo o danneggiarlo;
- queste conseguenze, in genere, non sono tragiche.

Il personaggio si chiama invariante perché la sua dinamica psicologico/caratteriale non viene modificata dal conflitto, al quale non partecipa e vi si trova coinvolto solo per sbaglio.
Il personaggio comico è introdotto nelle trame per alleggerire la vicenda o per creare contrasti con altri personaggi.
L'aspetto comico può essere un attributo dei personaggi principali, oppure può essere inserito in un personaggio ad hoc.


 
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view post Posted on 11/5/2018, 21:44
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Fondi-calderoni

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Lezione davvero interessante, come del resto tutte quelle che proponi.
Una domanda, in HP l'invariante comica potrebbe essere magari Neville, ad esempio nelle scene della pastoie - percorre la Sala a balzelloni - la ricerca di Oscar, etc.
Oppure, nei film, Hermione che scaglia gli uccelli evocati contro Ron e Lavanda?
 
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view post Posted on 12/5/2018, 09:49
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Riguardo a Neville direi di sì, anche se il personaggio non è di per sè una "invariante", visto che non è estranea al conflitto Voldemort/Harry e vi influisce eccome tagliando la testa a Nagini.
La scena con Hermione tenderei ad escluderla: è parte della sottotrama relativa alla storia tra Ron e la ragazza che certo non sono invarianti.

Ci sono altri esempi di invarianti comiche in HP, intese proprio come personaggi?
Chi propone, invece, qualche esempio di invariante tragica in HP?
Oppure di protagonisti/antagonisti, principali e di appoggio, sempre in HP? Così rendiamo più chiari i concetti.
 
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view post Posted on 12/5/2018, 15:43
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Fondi-calderoni

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Forse Lavanda, come comica e poi tragica, nella parte con Greyback?
Anche se è necessaria alla sottotrama Ron-Hermion, e non è davvero coinvolta nel conflitto come Neville.
Che è comico, ma non un invariante, giusto?
 
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view post Posted on 12/5/2018, 16:26
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CITAZIONE (Ida59 @ 2/5/2018, 11:28) 

Protagonista/antagonista d'appoggio



I personaggi che operano in aiuto del Protagonista o dell'Antagonista.
Le motivazioni delle loro azioni possono essere diverse: fedeltà, amore, convenienza, vigliaccheria, caso, ecc.
L'importante è che la causa per cui operano non è la loro, bensì quella del loro referente: protagonista o antagonista che sia.
La loro caratteristica principale è la possibilità di cambiare campo.


Ci provo:

Severus Piton si potrebbe definire alternativamente Protagonista/ Antagonista d'appoggio.
Nei confronti di Harry è un Antagonista d'appoggio. Ma poi si scopre che è un Protagonista invece.

Esiste anche la sottotrama del suo amore per Lily.

CITAZIONE (Ida59 @ 5/5/2018, 11:15) 

L'invariante tragica (la vittima innocente)


Per questo personaggio ho pensato a Charity Burbage vittima incolpevole.

CITAZIONE (Ida59 @ 11/5/2018, 17:45) 

L'invariante comica


Ci ho pensato un bel po', mi è venuto in mente Pix il poltergeist :lol:
 
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view post Posted on 12/5/2018, 18:40

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Ci provo io.
Severus Piton lo potrei definire come un protagonista involontario. È da lui che nasce tutta la storia, visto che inizialmente rivelando la profezia firma la morte di James e Lily e successivamente diventa il braccio destro di Silente, sempre nell' ombra.
Antagonisti di appoggio invece i Malfoy, soprattutto Narcissa...per amore del figlio passa immediatamente dalla parte di Harry
 
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view post Posted on 13/5/2018, 19:58
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Dai, su, i personaggi di HP sono davvero tanti e possiamo sbizzarrirci.

Voldemort è sicuramente il Protagonista che interviene a destabilizzare la situazione, con l'uccisione dei genitori di Harry.
Ma gli altri personaggi di un certo rilievo cosa sono?
Le invarianti, invece, vanno cercate (e Chiara le ha correttamente trovate) nei personaggi molto secondari o, addirittura, nelle comparse.
Però, non limitatevi a dire cos'è quel dato personaggio: spiegate anche il perchè.
 
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view post Posted on 13/5/2018, 20:08
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Comincio dall'ultimo intervento, ma rispondo poi anche agli altri due.
Nel fare questo, cioè approfondendo la questione, mi sono anche resa conto che, forse, è un po' troppo presto per cercare di etichettare tutti i personaggi. Per alcuni è facile farlo già ora (Ron e Hermione sono ovvi antagonisti d'appoggio, mentre i Mangiamorte in senso lato sono Protagonisti d'appoggio); altri personaggi, invece, sono più complessi e occorre affrontare anche successivi argomenti della lezione.
Quindi, lasciate perdere i personaggi complicati e sbizzarritevi su quelli più facilmente incasellabili.


CITAZIONE (Xpac96 @ 12/5/2018, 19:40) 
Severus Piton lo potrei definire come un protagonista involontario. È da lui che nasce tutta la storia, visto che inizialmente rivelando la profezia firma la morte di James e Lily e successivamente diventa il braccio destro di Silente, sempre nell' ombra.
Antagonisti di appoggio invece i Malfoy, soprattutto Narcissa...per amore del figlio passa immediatamente dalla parte di Harry

Su Severus protagonista involontario, come spiegato da Xpac, concordo; aggiungo anche che è grazie alla sua richiesta a Voldemort di salvare Lily che procura a Harry la sua "protezione speciale" contro l'Avada, permettendo così la sopravvivenza di Harry e l'inizio vero e proprio della storia.
Poi, però, diventa un antagonista d'appoggio (molto importante) quando diventa la spia di Silente.

Sui Malfoy, li definirei protagonisti d'appoggio per la gran parte della storia: Narcissa, invece, diventa antagonista d'appoggio quando nella Foresta Proibita non rivela, per amore di Draco, che Harry è ancoa vivo.
Lucius è molto più defilato, quindi difficile da definire: in un certo senso a Malfoy Manor spinge il figlio a denunciare Harry, ma quando Draco non lo fa, Lucius resta in silenzio. Questo, però, secondo me non fa di Lucius un antagonista d'appoggio. Resta sempre Protagonista d'appoggio (a Voldemort) seppur ben poco convinto e bloccato dalla paura pr sè e la famiglia.
Draco, è anche lui un personaggio molto complesso. Parte come protagonista d'appoggio ma, dal 6° anno, quando non riesce ad uccidere Silente, scivola in un'area indefinita, sicuramente più vicino agli antagonisti che non al Ptotagonista Voldemort.


Edited by Ida59 - 13/5/2018, 21:29
 
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CITAZIONE (chiara53 @ 12/5/2018, 17:26) 
Severus Piton si potrebbe definire alternativamente Protagonista/ Antagonista d'appoggio.
Nei confronti di Harry è un Antagonista d'appoggio. Ma poi si scopre che è un Protagonista invece.

La definizione più corretta l'ha data Xpac: protagonista involontario. E proprio per la sua involontarietà, poi cambia di campo diventando un granitico antagonista d'appoggio che arriva, addirittura, a far propria la causa dell'antagonista, diventando, seondo me, un co-antagonista diretto di Voldemort.
CITAZIONE
Per questo personaggio ho pensato a Charity Burbage vittima incolpevole.
Ci ho pensato un bel po', mi è venuto in mente Pix il poltergeist :lol:

Concordo in pieno: anche a me erano venuti in mente questi due personaggi, molto marginali, quali invariante tragica e comica.
 
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CITAZIONE (PandaNemo @ 12/5/2018, 16:43) 
Forse Lavanda, come comica e poi tragica, nella parte con Greyback?
Anche se è necessaria alla sottotrama Ron-Hermion, e non è davvero coinvolta nel conflitto come Neville.
Che è comico, ma non un invariante, giusto?

Sì, Lavanda potrebbe essere una invariante, in prevalenza comica e alla fine tragica. Il suo coinvolgimento nel conflitto è infatti inesistente, ed è marginale anche nella sottotrama Ron/Hernione: è lampante fin dall'inizio che la sua storia con Hermione è un banale diversivo.

Neville, invece, come già detto, non è un'invariante, perchè influisce pesantemente sul conflitto.
In ogni caso, non ridurrei Neville alla sola comicità: ci sono aspetti molto tragici nel suo personaggio. La carta delle caramelle che conserva dopo la visita alla mamma... mi stringe la gola in un nodo doloroso e mi fa luccicare gli occhi ancora adesso.


Edited by Ida59 - 30/6/2018, 11:09
 
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