Il Calderone di Severus

1.6 - Programmazione, Lezione 1- Nozioni base, errori da evitare e consigli

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 7/2/2018, 14:53
Avatar

I ♥ Severus


Potion Master

Group:
Administrator
Posts:
55,407
Location:
Da un dolce sogno d'amore!

Status:


Lezione 1 - Nozioni base, errori da evitare e consigli


1.6. Programmazione

Aspetti della progettazione
Come programmare il romanzo (1)
Come programmare il romanzo (2)
Vantaggi della pianificazione
Suggerimenti per la programmazione




La scrittura non va imbrigliata, bensì indirizzata. Progettare e creare sono due fasi di uno stesso processo: devono coesistere e collaborare.
La progettazione narrativa è dare corpo all’idea solitaria e un po’ vaga che ci ha colpito mentre facevamo tutt'altro.

Aspetti della progettazione



Idea


Occorre avere un’idea, possibilmente originale. Sui problemi dell’originalità, intesa come novità, ho già detto; a volte, però, una narrazione efficace e personale può rendere originale anche un’idea già più volte sfruttata.
L'idea deve essere "forte" e trasformabile in storia. Trovata quella giusta, bisogna analizzala a fondo per capire come raccontarla.
Avere idee è abbastanza facile, almeno parlando personalmente; ma non tutte sono adatte a diventare un romanzo. Qualcuna può rivelarsi valida per un racconto, altre, dopo averle esaminate bene, occorre lasciarle andare via.
Mai innamorarsi troppo di un’idea, a priori: potrebbe non reggere all’impatto della realtà letteraria e abbandonarla può rivelarsi poi più difficile del previsto. Qualche volta si può appuntarla e lasciarla lì: potrebbe sempre venir buona in seguito, magari abbinata a qualcos’altro che in quel momento proprio non ci viene in mente.


Direzione


Avere una direzione chiara, unica, precisa non ingabbia il flusso creativo: lo esalta, invece, perché è come se l’idea potesse correre veloce in autostrada, invece di rallentare e perdersi tra le mille curve di una stradina di montagna.
Il primo passo è rifiutare idee aggiuntive che si insinueranno durante la progettazione. Saranno una tentazione costante, ma se non pertinenti o correlate all’idea di partenza portano fuori rotta e creano solo tanta confusione. Si esce dall’autostrada e si passa su una statale trafficata.
Occorre rimanere focalizzati sull’idea di partenza, se è valida: concentrarsi su un solo soggetto permette di studiare meglio la struttura narrativa e indirizzare il flusso creativo in una sola direzione, evitando le stradine di campagna (tecnicamente dette “digressioni”).
Un ottimo modo per tracciare la direzione è inquadrare subito il conflitto principale, ovvero il motivo che ha dato vita a quella precisa storia in quel preciso momento e luogo.
Una storia nasce nel momento in cui qualcosa o qualcuno rompe la quotidianità del protagonista, a volte segnandola per sempre. I romanzi da scrivere sono potenzialmente infiniti, ma ogni romanzo ha il suo “incidente scatenante” e il suo conflitto da risolvere.


Struttura


L’idea da sola non basta. Occorre ponderare una serie di elementi che comporranno il romanzo: punto di vista, dialoghi, personaggi, fabula, intreccio, ritmo.
Ė importante iniziare a scrivere seguendo una logica strutturata in precedenza.
Creare un’architettura solida e ragionata prima di iniziare la stesura, permette di muoversi meglio tra i capitoli, variando ciò che è meno convincente. Si potranno eliminare o aggiungere scene sapendo esattamente quali pedine muovere senza compromettere l’intera struttura.
Solo quando l’architettura della storia è definita nei minimi dettagli, la fase di scrittura può iniziare con successo.


Voi progettate il vostro romanzo o preferite scrivere di getto?
Quando iniziate una storia, avete ben chiaro dove volete arrivare o scegliete il percorso durante il viaggio?
Vi lasciate distrarre da altre idee, inserendole nel romando, o tenete fede all’idea iniziale?




Edited by Ida59 - 24/11/2018, 00:20
 
Web  Top
view post Posted on 8/2/2018, 10:21
Avatar

Pozionista

Group:
Severus Fan
Posts:
3,086

Status:


CITAZIONE (Ida59 @ 7/2/2018, 14:53) 
Occorre avere un’idea, possibilmente originale. Un'idea "forte" e trasformabile in storia. Trovata quella giusta, bisogna analizzala a fondo per capire come raccontarla.

Questo è uno dei momenti di progettazione che trovo forse più "facile". L'idea arriva chiara e precisa e poi inizio subito ad analizzarla, anzi a farla quasi a pezzi per cercare delle debolezze interne all'idea stessa.

CITAZIONE
Avere una direzione chiara, unica, precisa non ingabbia il flusso creativo; al contrario lo esalta.
Il primo passo è rifiutare altre idee che si insinueranno durante la progettazione. Saranno una tentazione costante, ma se non pertinenti o correlate all’idea di partenza portano fuori rotta e creano solo tanta confusione.

La tentazione di prendere in considerazione altre idee durante la progettazione è veramente difficile da vincere, soprattutto quando le suddette idee non sono pertinenti con la direzione principale... ed allora le appunto da qualche parte per prossimi sviluppi. In fondo, possono sempre venir buone per un altro progetto.

CITAZIONE
L’idea da sola non basta. Occorre ponderare una serie di elementi che comporranno il romanzo: punto di vista, dialoghi, personaggi, fabula, intreccio, ritmo.
Ė importante iniziare a scrivere seguendo una logica strutturata in precedenza.
Creare un’architettura solida e ragionata prima di iniziare la stesura, permette di muoversi meglio tra i capitoli, variando ciò che è meno convincente. Si potranno eliminare o aggiungere scene sapendo esattamente quali pedine muovere senza compromettere l’intera struttura.
Solo quando l’architettura della storia è definita nei minimi dettagli può iniziare la fase di scrittura.

Sull'archittettura sono molto pignola, anche perché non è detto che scriva un capitolo dopo l'altro. Magari salto a scrivere il capitolo 30, poi torno indietro e scrivo il capitolo 10. E in questo caso avere una scaletta molto precisa (con la fabula/intreccio - di solito le faccio coincidere, tranne in rari casi - i punti di vista da usare nei vari capitoli, data, luogo e clima) mi è veramente d'aiuto.
 
Top
view post Posted on 8/2/2018, 14:45
Avatar

I ♥ Severus


Potion Master

Group:
Administrator
Posts:
55,407
Location:
Da un dolce sogno d'amore!

Status:


CITAZIONE (Alaide @ 8/2/2018, 10:21) 
CITAZIONE
Avere una direzione chiara, unica, precisa non ingabbia il flusso creativo; al contrario lo esalta.
Il primo passo è rifiutare altre idee che si insinueranno durante la progettazione. Saranno una tentazione costante, ma se non pertinenti o correlate all’idea di partenza portano fuori rotta e creano solo tanta confusione.

La tentazione di prendere in considerazione altre idee durante la progettazione è veramente difficile da vincere, soprattutto quando le suddette idee non sono pertinenti con la direzione principale... ed allora le appunto da qualche parte per prossimi sviluppi. In fondo, possono sempre venir buone per un altro progetto.

Arginare le altre idee che arrivano per me è davvero difficilissimo. E' così che i miei capitoli proliferano e da 10 diventano 15!
L'ipotesi di appuntarsi a parte le idee che non si riesce ad infilare in una storia (così da non "sprecarle") non è niente male.

CITAZIONE
Sull'archittettura sono molto pignola, anche perché non è detto che scriva un capitolo dopo l'altro. Magari salto a scrivere il capitolo 30, poi torno indietro e scrivo il capitolo 10. E in questo caso avere una scaletta molto precisa (con la fabula/intreccio - di solito le faccio coincidere, tranne in rari casi - i punti di vista da usare nei vari capitoli, data, luogo e clima) mi è veramente d'aiuto.

No, io anche se costruisco una architettura completa, non riesco a saltare avanti e indietro quando scrivo. Quelle poche volte che l'ho fatto mi sono sempre trovata male perchè il capitolo scritto in anticipo poi non combaciava mai bene come tempo/luogo con la struttura prevista e, soprattutto, con la psicologia del personaggio che, nel frattempo, si era modificata con il proseguire della trama rispetto a quella che era nel momento in cui avevo scritto il brano. Da qui la necessità di salti mortali per reinserire al suo posto il capitolo scritto in anticipo.
Dopo queste (due) esperienze, evito di scrivere capitoli ancora di là da venire.
 
Web  Top
view post Posted on 10/2/2018, 11:54
Avatar

I ♥ Severus


Potion Master

Group:
Administrator
Posts:
55,407
Location:
Da un dolce sogno d'amore!

Status:


Come programmare il romanzo (1)


Idea e logline


Trovata lʼidea forte, che possa competere con quelle già in circolazione, e magari attirare lʼattenzione di una casa editrice, si scrive la logline [1] che contiene già in sé la storia.
Se una semplice idea si può trasformare in una buona logline, lunga poche righe, abbiamo già fatto un primo passo importante.
La logline è lʼessenza della storia, il succo della trama: una o due frasi al massimo per riassumerla e incuriosire il lettore, introducendolo nel cuore stesso della storia.


Gli elementi che la compongono

- il protagonista;
- il suo obiettivo;
- lʼantagonista.

In pratica si ha: in un [ambientazione] un [protagonista] deve [problema] [causato dallʼantagonista] e dovrà [conflitto] per poter [obiettivo].
Non bisogna usare il nome del protagonista perché il lettore ancora non lo conosce. Il protagonista va accompagnato con aggettivi descrittivi, usati per caratterizzarlo e dare qualche informazione in più al lettore. Tarzan può diventare “un bambino orfano cresciuto da un branco di scimmie”, Renzo “un giovane filatore di seta”, Montalbano “un commissario di Polizia della città di Vigata”, ecc.
Nella brevità della logline dobbiamo far capire al lettore lʼambientazione della storia con pochissimi dettagli. In più, una buona logline deve anche avere un ritmo incalzante.
Non si deve usare un linguaggio complicato né frasi contorte, ma arrivare dritti al cuore del lettore. Ė meglio usare verbi attivi con un protagonista proattivo, quindi mostrato dal suo punto di vista. Ritrae la storia in modo istruttivo e divertente fornendo le informazioni necessarie per capire di che libro si tratta, ma allo stesso tempo racconta la storia.
Indica il genere letterario: da pochi dettagli il lettore deve capire a quale genere narrativo appartiene il romanzo.


Perché è utile scriverla.

Aiuta a mantenere il focus della storia, a restare nei binari e a rispettare la premessa.
Deve "vendere", quindi comunicare in modo attraente ciò che il lettore troverà poi nella storia. Deve emozionare il lettore che deve sentirsi spinto a comprare il libro e leggerlo. In questo breve testo dobbiamo suscitare lʼinteresse del lettore.
Ci informa sulla validità della storia: se la logline non funziona, significa che è la storia a non funzionare.


Esempi (libri e film)

Il mago di Oz
di Lyman Frank Baum: “Una solitaria ragazza di provincia, spazzata via da un tornado e finita in una terra magica, si mette alla ricerca di un Mago che può aiutarla a tornare a casa.”
Harry Potter e la pietra filosofale di J.K. Rowling: “Salvato dallo scandaloso abbandono dei suoi zii adottivi, un ragazzo con un grande destino dimostra il suo valore frequentando una scuola di magia.”
Twilight di Stephenie Meyer: “Una diciassettenne si innamora di un vampiro, per scoprire poi che per lui quellʼattrazione potrebbe significare ucciderla.”

I pirati dei Caraibi: "Unʼavventura nel Mar dei Caraibi nel XVII secolo dove il furbo ma affascinante Capitano Jack Sparrow si unisce a un giovano fabbro nel galante tentativo di salvare la figlia del Governatore dʼInghilterra e reclamare la sua nave."
Titanic: "Un ragazzo e una donna di differenti classi sociali si innamorano a bordo di uno sfortunato viaggio in mare."
E.T.: "Un ragazzino si lega a un bambino extraterrestre che è stato abbandonato sulla Terra; il ragazzo sfida gli adulti per aiutare lʼalieno a contattare la nave madre, così che possa tornare a casa."



[1]Il termine è usato nella cinematografia ma deriva dalla nautica. Le logline erano sottili corde con nodi equidistanti avvolte su un rocchetto. I marinai le srotolavano per misurare la velocità delle navi contando quanti nodi passavano per le loro mani in unʼora. Ecco perché la velocità dei mezzi nautici è espressa in nodi.
Furono introdotte nel cinema ai primi tempi di Hollywood, così che i produttori potessero leggere una spiegazione veloce di un soggetto senza perdere tempo con intere sceneggiature.
 
Web  Top
view post Posted on 15/2/2018, 21:04
Avatar

I ♥ Severus


Potion Master

Group:
Administrator
Posts:
55,407
Location:
Da un dolce sogno d'amore!

Status:


Come programmare il romanzo (2)


• Premessa


Ne parleremo in modo più diffuso nella lezione sulla Trama.
Lo scoglio più grande da affrontare quando si scrive un romanzo è proprio riuscire a individuare o a creare una solida premessa. Perché vogliamo scrivere quel romanzo? Che cosa vogliamo dire, dimostrare? Che messaggio vogliamo dare ai nostri lettori?
Lo svolgimento della storia dovrà poi soddisfare/dimostrare la premessa. Esempio: l'amore vince su tutto, anche sulla morte.
Anche per la premessa bastano poche righe.



• Trama e sinossi


La trama del romanzo è costituita dai fatti principali della storia: sono gli eventi significativi, cioè il risultato di cause ed effetti. Il concetto che a ogni azione corrisponda una reazione uguale e contraria fa ormai parte della nostra cultura: la trama è l'elenco di queste conseguenze, dall'incidente scatenante fino all'epilogo.
Quando scriviamo una sinossi (per un editore), dobbiamo scrivere una sorta di riassunto del romanzo, che comprenda gli eventi essenziali e significativi.
Differenza fra trama e sinossi:
- la trama è per lo scrittore, è un testo che riassume i fatti rilevanti della storia;
- la sinossi è per lʼeditore, ha lo stesso contenuto, ma si veste di marketing perché deve far presa sullʼeditore, quindi ai fatti di rilievo, alle cause e agli effetti va data più attenzione.
Per la scrittura della trama, come per la sinossi, è sufficiente una pagina.



• Soggetto


Ė un concetto che proviene dal cinema.
Mentre la trama è un testo freddo e scarno, il soggetto è scritto sotto forma di racconto che sviluppa la trama: contiene anche personaggi e ambientazione, ma non i dettagli.
Scrivere un soggetto per il romanzo può aiutare ad avere una visione dʼinsieme delle vicende da narrare, a capire se tutti gli elementi principali stanno in piedi. Un conto è vederli come un insieme di fatti, un altro come un racconto.
Secondo Wikipedia la lunghezza del soggetto va dalle 3 alle 10 pagine, mentre secondo la Treccani dalle 10 alle 15 pagine.



• Trattamento


Nel cinema per trattamento si intende un approfondimento del soggetto (rappresenta un copione in prosa), quindi un testo in cui si inseriscono non solo i dettagli, ma anche le descrizioni dei luoghi e lʼaspetto fisico e psicologico dei personaggi e perfino i dialoghi. Ė la trasposizione del film in racconto, prima ancora che sia nato il film.
Usare il trattamento in narrativa permette di creare precise linee guida da seguire per la storia. Va usato quando la storia lo richiede e questo dipende dalla sua complessità.
La lunghezza del trattamento varia in funzione delle fonti: dalle 30 alle 100 pagine, ma c'è chi pone come limite 40 pagine, chi meno. A me sembra che 100 pagine sia esagerato.



• Scaletta


La scaletta ha la funzione di elencare il susseguirsi delle scene.
Serve da guida nella suddivisione della storia in capitoli ma aiuta anche a passare dallo schema lineare della fabula a quello dell'intreccio.



• Stesura


Per scrivere un romanzo, per mettere la prima parola e continuare, pur seguendo una traccia, servono sia tecnica sia creatività.
A qualcuno le fasi esposte sopra sembrano futili, lunghe, svantaggiose o perfino stressanti, secondo me servono invece a facilitare il lavoro di stesura. Alcune sono abbastanza veloci, altre richiedono più tempo, ma hanno una enorme utilità
La stesura è la fase poetica del romanzo, è narrazione pura, è un dialogo diretto fra scrittore e lettore. Le fasi precedenti sono state invece un dialogo fra lʼautore e se stesso.



 
Web  Top
view post Posted on 16/2/2018, 10:38
Avatar

Pozionista

Group:
Severus Fan
Posts:
3,086

Status:


CITAZIONE (Ida59 @ 10/2/2018, 11:54)
Trovata lʼidea forte, che possa competere con quelle già in circolazione, e magari attirare lʼattenzione di una casa editrice, si scrive la logline [1] che contiene già in sé la storia.
Se una semplice idea si può trasformare in una buona logline, lunga poche righe, abbiamo già fatto un primo passo importante.
La logline è lʼessenza della storia, il succo della trama: una o due frasi al massimo per riassumerla e incuriosire il lettore, introducendolo nel cuore stesso della storia.

Ricordo che uno degli esercizi di scrittura che ci aveva fatto fare la nostra prof d'italiano era stato di scrivere una storia sulla logline base: Racconta la storia di qualcuno a cui succede qualcosa che gli complica terribilmente la vita.
Che poi ha portato a creare gli elementi di cui parli sotto: protagonista, obiettivo e antagonista (assolutamente immaginario, nel caso della storia che avevo scritto allora).

CITAZIONE
- il protagonista;
- il suo obiettivo;
- lʼantagonista.

In pratica si ha: in un [ambientazione] un [protagonista] deve [problema] [causato dallʼantagonista] e dovrà [conflitto] per poter [obiettivo].

Per esperienze di lettura, la logline base non sempre esiste. Ci sono romanzi in cui non si ha un antagonista (sto pensando alla Mite di Dostoevskij, che è pura riflessione personale... e la cui trama si riassumerebbe così: Un marito, non propriamente affettuoso, si interroga sulle cause del suicidio della moglie) oppure non esiste un vero conflitto.
Credo che la logline classica con protagonista, obiettivo, antagonista possa applicarsi sempre e senza nessun problema a generi specifici come il fantasy, la fantascienza, l'avventura e il poliziesco/thriller/giallo (non a caso hai citato sotto come esempi di logline opere ascrivibili a questi generi, Titanic a parte).
In fondo l'arte è fatta per "distruggere" le regole che crea :B):


CITAZIONE (Ida59 @ 15/2/2018, 21:04) 
Ne parleremo in modo più diffuso nella lezione sulla Trama.
Lo scoglio più grande da affrontare quando si scrive un romanzo è proprio riuscire a individuare o a creare una solida premessa. Perché vogliamo scrivere quel romanzo? Che cosa vogliamo dire, dimostrare? Che messaggio vogliamo dare ai nostri lettori?
Lo svolgimento della storia dovrà poi soddisfare/dimostrare la premessa. Esempio: l'amore vince su tutto, anche sulla morte.
Anche per la premessa bastano poche righe.

Se devo essere sincera, credo di non aver mai scritto, né immaginato una premessa in vita mia. Quando ho un'idea che mi sembra efficace - sia per un'originale, sia per una fanfiction - inizio direttamente a stendere la scaletta.

CITAZIONE
La trama del romanzo è costituita dai fatti principali della storia: sono gli eventi significativi, cioè il risultato di cause ed effetti. Il concetto che a ogni azione corrisponda una reazione uguale e contraria fa ormai parte della nostra cultura: la trama è l'elenco di queste conseguenze, dall'incidente scatenante fino all'epilogo.
Quando scriviamo una sinossi (per un editore), dobbiamo scrivere una sorta di riassunto del romanzo, che comprenda gli eventi essenziali e significativi.
Differenza fra trama e sinossi:
- la trama è per lo scrittore, è un testo che riassume i fatti rilevanti della storia;
- la sinossi è per lʼeditore, ha lo stesso contenuto, ma si veste di marketing perché deve far presa sullʼeditore, quindi ai fatti di rilievo, alle cause e agli effetti va data più attenzione.
Per la scrittura della trama, come per la sinossi, è sufficiente una pagina.

Poi, parlando da lettrice, arrivano gli editori che scrivono le quarte di copertina con un accenno di trama e, alle volte, te ne spoilerano mezza :truce:

CITAZIONE
Soggetto
Ė un concetto che proviene dal cinema.
Mentre la trama è un testo freddo e scarno, il soggetto è scritto sotto forma di racconto che sviluppa la trama: contiene anche personaggi e ambientazione, ma non i dettagli.
Scrivere un soggetto per il romanzo può aiutare ad avere una visione dʼinsieme delle vicende da narrare, a capire se tutti gli elementi principali stanno in piedi. Un conto è vederli come un insieme di fatti, un altro come un racconto.

Piccola nota storica: il soggetto - chiamato selva o scenario - nasce ben prima del cinema. Era pratica comune scrivere la tramma sotto forma di racconto per poterla presentare alla censura, in modo da avere il via libera per la stesura del testo teatrale, in particolare del libretto di un'opera.
Leggendo le lettere di Verdi si trovano esempi di "soggetto", così come esistono dei soggetti per opere di Wagner che sono rimaste unicamente soltanto dei progetti. Magari ne potrei proporre qualcuno in aula di musica (appena ho un attimo di tempo).

CITAZIONE
Trattamento
Nel cinema per trattamento si intende un approfondimento del soggetto (rappresenta un copione in prosa), quindi un testo in cui si inseriscono non solo i dettagli, ma anche le descrizioni dei luoghi e lʼaspetto fisico e psicologico dei personaggi e perfino i dialoghi. Ė la trasposizione del film in racconto, prima ancora che sia nato il film.
Usare il trattamento in narrativa permette di creare precise linee guida da seguire per la storia. Va usato quando la storia lo richiede e questo dipende dalla sua complessità.
La lunghezza del trattamento varia in funzione delle fonti: dalle 30 alle 100 pagine, ma c'è chi pone come limite 40 pagine, chi meno. A me sembra che 100 pagine sia esagerato.

100 pagine sono veramente tantissime... in pratica il trattamento sarebbe più lungo della sceneggiatura stessa (rimanendo nell'ambito cinematografico).
Per la narrativa - ammetto di non averlo mai usato, mentre qualche volta mi sono costruita un breve soggetto - credo possa essere utile nei passaggi più complessi, oppure nella definizione dell'inizio del racconto.

CITAZIONE
Scaletta
La scaletta ha la funzione di elencare il susseguirsi delle scene.
Serve da guida nella suddivisione della storia in capitoli ma aiuta anche a passare dallo schema lineare della fabula a quello dell'intreccio.

La scaletta è lo strumento che personalmente uso di più e che tengo sempre accanto quando scrivo.

CITAZIONE
Stesura
Per scrivere un romanzo, per mettere la prima parola e continuare, pur seguendo una traccia, servono sia tecnica sia creatività.
A qualcuno le fasi esposte sopra sembrano futili, lunghe, svantaggiose o perfino stressanti, secondo me servono invece a facilitare il lavoro di stesura. Alcune sono abbastanza veloci, altre richiedono più tempo, ma hanno una enorme utilità
La stesura è la fase poetica del romanzo, è narrazione pura, è un dialogo diretto fra scrittore e lettore. Le fasi precedenti sono state invece un dialogo fra lʼautore e se stesso.

Per esperienza personale, più il lavoro di costruzione è approfondito, più riesco a stendere il racconto/romanzo rapidamente, tranne quando combatto contro un blocco creativo (lì non c'è scaletta o scenario che tenga). Se invece ho pianificato poco, faccio molta più fatica a scrivere.
 
Top
view post Posted on 16/2/2018, 14:13
Avatar

Fondi-calderoni

Group:
Member
Posts:
326

Status:


Lezione molto interessante.
Mi sono accorta che tutto il processo di suddivisione e costruzione lo svolgo più che altro mentalmente, abbozzando cose, dialoghi e personaggi.
Prendo anche appunti scritti, ovviamente, ma sono una parte più "piccola" rispetto al lavoro mentale.
La scaletta capitoli la scrivo, ma non sempre la rispetto.
Diciamo che è una "scala mobile"
 
Top
view post Posted on 16/2/2018, 18:57
Avatar

I ♥ Severus


Potion Master

Group:
Administrator
Posts:
55,407
Location:
Da un dolce sogno d'amore!

Status:


CITAZIONE (Alaide @ 16/2/2018, 10:38) 
Ricordo che uno degli esercizi di scrittura che ci aveva fatto fare la nostra prof d'italiano era stato di scrivere una storia sulla logline base: Racconta la storia di qualcuno a cui succede qualcosa che gli complica terribilmente la vita.

Eeh, brava la tua prof: noi a Ragioneria facevamo altro, purtroppo...

CITAZIONE
In fondo l'arte è fatta per "distruggere" le regole che crea :B):

Verissimo, le regole, come ho scritto in qualche precedente lezione, vanno individuate e studiate... solo per poterle aggirare!
Attenzione, però, che spesso i conflitti possono essere interiori o latenti e posti dall'ambiente stesso.

CITAZIONE
Se devo essere sincera, credo di non aver mai scritto, né immaginato una premessa in vita mia. Quando ho un'idea che mi sembra efficace - sia per un'originale, sia per una fanfiction - inizio direttamente a stendere la scaletta.

Spesso è così anche per me, all'inizio. Ma a volte, già stendendo la scaletta o comunque nelle prime fasi della programmazione, mi accorgo che c'è qualcosa di particolare che voglio comunicare, un messaggio che, sotto sotto, vorrei far filtrare dalla trama, una tesi che mi interessa dimostrare. Non è una cosa chiara fin dall'inizio, spesso si definisce mentre scrivo. Ma, alla fine, sono conscia del messaggio che voglio portare.

CITAZIONE
Piccola nota storica: il soggetto - chiamato selva o scenario - nasce ben prima del cinema. Era pratica comune scrivere la tramma sotto forma di racconto per poterla presentare alla censura, in modo da avere il via libera per la stesura del testo teatrale, in particolare del libretto di un'opera.
Leggendo le lettere di Verdi si trovano esempi di "soggetto", così come esistono dei soggetti per opere di Wagner che sono rimaste unicamente soltanto dei progetti. Magari ne potrei proporre qualcuno in aula di musica (appena ho un attimo di tempo).

Grazie, come sempre, per queste tue interessanti integrazioni. :) Spesso gli americani credono, con il loro cinema, d'essere arrivati prima di tutto.
CITAZIONE
[Sul Trattamento] Per la narrativa - ammetto di non averlo mai usato, mentre qualche volta mi sono costruita un breve soggetto - credo possa essere utile nei passaggi più complessi, oppure nella definizione dell'inizio del racconto.

Sto per riprendrendere a scrivere un originale che è lì che mi attende da alcuni anni (dopo i primi 4 capitoli scritti) e spero tanto di essermi segnata sufficienti appunti per poter ricominciare a scivere. Di sicuro metterò in pratica ciò che ho imparato dalle mie letture sulla scrittura creativa, con le schede personaggio (che già avevo abbozzato, spero in modo sufficiente, altrimenti ora avrò difficoltà a riprendere la scrittura), scalettature (ricordo di aver suddiviso in modo chiaro le tre parti, che ora abbisognano di una ulteriore divisione in capitoli) e trama (prego che i miei appunti in tal senso siano abbastanza esaustivi, perchè è passato davvero tranto tempo) e trattamento, che mancava del tutto ma che può diventare una utilissima linea guida per la storia.
Sicuramente, più tempo di preparazione all'inizio, ma poi più velocità nella stesura. Del resto, ho materiale stampato/raccolto che assomma a una pigna alta quasi venti centimetri... e ricordo la fatica di far quadrare tra loro tutti i vari pezzi di trama! Se non ritrovo abbastanza appunti/spiegazioni, sarà dura riprendere a scrivere dopo quasi 6 anni di interruzione! (mamma mia, quanto tremendamente veloce passa il tempo!!!)
CITAZIONE
La scaletta è lo strumento che personalmente uso di più e che tengo sempre accanto quando scrivo.

Sì, nelle ultime storie lunghe che ho scritto, vale lo stesso anche per me.
CITAZIONE
Per esperienza personale, più il lavoro di costruzione è approfondito, più riesco a stendere il racconto/romanzo rapidamente, tranne quando combatto contro un blocco creativo (lì non c'è scaletta o scenario che tenga). Se invece ho pianificato poco, faccio molta più fatica a scrivere.

Non ho mai avuto problemi con il "blocco creativo" salvo nella mia prima storia lunga (scritta ben 15 anni fa senza avere idea di nulla!) dove in pochi capitoli mi sono "mangiata" tutta la trama e ho dovuto trovare il modo per ricominciare!
Ad ogni modo, negli ultimi anni, la programmazione delle storie mi ha sicuramente aiutato a scriverle in modo più veloce e facile. inoltre, da una storia a quella successiva la mia programmazione (che all'inizio era data da pochi appunti sparsi) si è affinata sempre più diventando sempre più utile.
 
Web  Top
view post Posted on 16/2/2018, 21:02
Avatar

I ♥ Severus


Potion Master

Group:
Administrator
Posts:
55,407
Location:
Da un dolce sogno d'amore!

Status:


CITAZIONE (PandaNemo @ 16/2/2018, 14:13) 
Lezione molto interessante.
Mi sono accorta che tutto il processo di suddivisione e costruzione lo svolgo più che altro mentalmente, abbozzando cose, dialoghi e personaggi.
Prendo anche appunti scritti, ovviamente, ma sono una parte più "piccola" rispetto al lavoro mentale.
La scaletta capitoli la scrivo, ma non sempre la rispetto.
Diciamo che è una "scala mobile"

Eeh be'... tu sei giovane e hai tanta memoria! Lascia che passino 20 o 30 anni e vedrai che i tuoi appunti aumenteranno! :lol:
 
Web  Top
view post Posted on 20/2/2018, 11:52
Avatar

I ♥ Severus


Potion Master

Group:
Administrator
Posts:
55,407
Location:
Da un dolce sogno d'amore!

Status:


Vantaggi della pianificazione


• Avere sotto controllo la trama


Avere unʼidea, sviluppare l'embrione di trama e mettersi a scrivere di getto può essere pericoloso. C'è il rischio costante di andare fuori tema, di dilungarsi inutilmente, di deragliare dalla trama e modificarla. È normale che qualcosa cambi durante la stesura, ma difficilmente possono essere modifiche sostanziali, altrimenti la coerenza interna della storia ne soffrirebbe.
Pianificando il romanzo, la trama è sotto controllo, sappiamo cosa succede in ogni momento, quando deve apparire un certo personaggio e quando deve accadere qualcosa. In tal modo, tutto nella storia può essere costruito con coerenza e credibilità per raggiungere il fine voluto.


• Evitare lacune nella storia


Una pianificazione non completa può portare a punti morti in cui continuare la storia è difficile, magari perché il protagonista non si trova al punto giusto nel momento giusto, in quanto invischiato in una sottotrama che sembrava tanto interessante, ma che gli fa perdere il treno per arrivare puntuale allo scontro con l'antagonista.
Accade così che ci siano parecchie cose che non quadrano nella trama, incoerenze e problemi contingenti o strutturali, lacune piccole o grandi di cui il lettore attento può accorgersi.



• Accorciare i tempi di stesura


Il famoso, e temuto, blocco dello scrittore si verifica perché l'autore non pianifica il suo romanzo. Parta lancia in resta con la sua idea e poi resta a bocca aperta senza sapere come continuare, perché non ci ha pensato prima. E più semplice sviluppare i punti (prestabiliti) della trama che tirare fuori un intero capitolo dal nulla!
Pianificare permette di scrivere il romanzo in modo più veloce, perché molto lavoro è già stato fatto a monte, proprio nel momento in cui si è sorretti dall'eccitazione dellʼidea appena avuta. Questo dimostra che non è vero che pianificare non è creatività, perché è proprio in quel momento che lo scrittore sta creando la storia.



• Creare un intreccio interessante


Conoscendo in anticipo i vari capitoli della storia, si possono mescolare i pezzi di trama in modo fantasioso ed efficace, ma anche in modo comprensibile e logico, per creare un bellʼintreccio e non offrire al lettore solo una storia lineare: l'intreccio rende sempre tutto più affascinante.



• Ottenere stabilità nella storia


Una storia non adeguatamente programmata, rischia di non stare in piedi. Ci sono punti nella trama che vanno studiati con attenzione, occorre trovare le soluzioni giuste e coerenti con il mondo narrativo del romanzo, evitando ove possibile (e con la pianificazione è possibile) di scatenare terremoti risolutivi o richiedere l'intervento del deus ex machina.
Sviluppando la trama prima di scrivere la storia, il dipanarsi degli avvenimenti fa nascere una serie di domande cui l'autore deve far fronte trovando risposte originali. Ė quella serie di soluzioni che da vita alla storia.






 
Web  Top
view post Posted on 25/2/2018, 21:33
Avatar

I ♥ Severus


Potion Master

Group:
Administrator
Posts:
55,407
Location:
Da un dolce sogno d'amore!

Status:


Suggerimenti per la pianificazione




Ecco una lista di sette domande per non perdere la rotta e scrivere un romanzo coerente.


1. Qual è l'evento che dà inizio alla storia?
2. Cosa vuoi comunicare al lettore?
3. Qual è il contesto nel quale si svolge la storia?
4. Chi sono i personaggi della storia e come sono relazionati tra loro?
5. Qual è la vicenda e come si svolge?
6. Cosa tormenta il/la protagonista?
7. Come si conclude la storia?


Prima, durante e dopo la fase di scrittura del romanzo rispondi a queste sette domande. Se non riesci a dare delle risposte precise, vuol dire che non hai le idee chiare. Se le risposte sono incoerenti tra loro, vuol dire che non hai le idee chiare.
Se le risposte che hai dato prima della fase di scrittura e quelle che hai dato dopo la fase di scrittura non combaciano, vuol dire che in corso d'opera hai preso una direzione diversa (non sbagliata, attenzione!) rispetto all'idea di partenza, quindi accertati che tutto sia coerente.




 
Web  Top
view post Posted on 26/2/2018, 16:33
Avatar

Fondi-calderoni

Group:
Member
Posts:
326

Status:


Schema utile e facile da seguire, perfetto per le long lunghissime o le trame super intricate.
Grazie mille, Ida, per queste utilissime lezioni
 
Top
view post Posted on 27/2/2018, 08:33
Avatar

Pozionista

Group:
Severus Fan
Posts:
3,086

Status:


CITAZIONE (Ida59 @ 20/2/2018, 11:52)
• Avere sotto controllo la trama
Avere unʼidea, sviluppare l'embrione di trama e mettersi a scrivere di getto può essere pericoloso. C'è il rischio costante di andare fuori tema, di dilungarsi inutilmente, di deragliare dalla trama e modificarla. È normale che qualcosa cambi durante la stesura, ma difficilmente possono essere modifiche sostanziali, altrimenti la coerenza interna della storia ne soffrirebbe.
Pianificando il romanzo, la trama è sotto controllo, sappiamo cosa succede in ogni momento, quando deve apparire un certo personaggio e quando deve accadere qualcosa. In tal modo, tutto nella storia può essere costruito con coerenza e credibilità per raggiungere il fine voluto.

Di solito, oltre alla pianificazione sotto forma di scaletta, mi creo delle tabelle cronologiche per essere certa che i personaggi si trovino nel posto giusto al momento giusto. E soprattutto per mantenere una certa costanza negli spostamenti.
Se c'è una cosa che non mi piace quando leggo è che vi siano deroghe ingiustificate al realismo (e questo vale anche per fantasy e fantascienza). Per esempio se per andare da A a B a cavallo occorrono 4 giorni, sempre 4 giorni deve impeghiare il personaggio per andare da A a B, a meno che non mi motivi in maniera coerente perché il personaggio X ci mette solo 1 giorno.

CITAZIONE
Evitare lacune nella storia
Una pianificazione non completa può portare a punti morti in cui continuare la storia è difficile, magari perché il protagonista non si trova al punto giusto nel momento giusto, in quanto invischiato in una sottotrama che sembrava tanto interessante, ma che gli fa perdere il treno per arrivare puntuale allo scontro con l'antagonista.
Accade così che ci siano parecchie cose che non quadrano nella trama, incoerenze e problemi contingenti o strutturali, lacune piccole o grandi di cui il lettore attento può accorgersi.

Come "scrittrice" tento - ma non so se riesco - di evitare ciò che non mi piace leggere. E le incoerenze sono tra quelle che più mi imbestialiscono, soprattutto se le trovo in un romanzo che mi sta piacendo.

CITAZIONE
Accorciare i tempi di stesura
Il famoso, e temuto, blocco dello scrittore si verifica perché l'autore non pianifica il suo romanzo. Parta lancia in resta con la sua idea e poi resta a bocca aperta senza sapere come continuare, perché non ci ha pensato prima. E più semplice sviluppare i punti (prestabiliti) della trama che tirare fuori un intero capitolo dal nulla!
Pianificare permette di scrivere il romanzo in modo più veloce, perché molto lavoro è già stato fatto a monte, proprio nel momento in cui si è sorretti dall'eccitazione dellʼidea appena avuta. Questo dimostra che non è vero che pianificare non è creatività, perché è proprio in quel momento che lo scrittore sta creando la storia.

Per esperienza il blocco dello scrittore può arrivare anche se si ha tutto ben pianificato fin nel minimo dettaglio. A me è capitato - e sta capitando con la storia per il giardino di Severus - di avere tutto ben chiaro in mente, fino alle parole che vorrei utililzzare, poi siedo davanti al pc, apro il documento, rileggo il capitolo precedente per ritornare nell'atmosfera della storia e non mi esce nemmeno una parola. Ed è una sensazione bruttissima.

CITAZIONE (Ida59 @ 25/2/2018, 21:33) 
1. Qual è l'evento che dà inizio alla storia?
2. Cosa vuoi comunicare al lettore?
3. Qual è il contesto nel quale si svolge la storia?
4. Chi sono i personaggi della storia e come sono relazionati tra loro?
5. Qual è la vicenda e come si svolge?
6. Cosa tormenta il/la protagonista?
7. Come si conclude la storia?

Queste sono domande che, nel romanzo che sto cercando di pianificare e scrivere, mi pongo per ogni macrosezione (colpa mia che mi sono complicata la vita con almeno 3 trame principali). Il rischio è che, con i piccoli cambiamenti che sempre avvengono, di non avere più tutto sotto controllo o di arrivare all'incoerenza su certi particolari.
Se il "deragliamento" dall'idea di partenza rende più interessante la vicenda, allora lo inglobo nella scaletta che viene modificata di conseguenza per la parte successiva. Altrimenti ritorno sui miei passi e riscrivo qualche piccolo passaggio, per riportare coerenza alla storia.
 
Top
view post Posted on 27/2/2018, 10:37
Avatar

I ♥ Severus


Potion Master

Group:
Administrator
Posts:
55,407
Location:
Da un dolce sogno d'amore!

Status:


CITAZIONE (Alaide @ 27/2/2018, 08:33) 
Di solito, oltre alla pianificazione sotto forma di scaletta, mi creo delle tabelle cronologiche per essere certa che i personaggi si trovino nel posto giusto al momento giusto. E soprattutto per mantenere una certa costanza negli spostamenti.
Se c'è una cosa che non mi piace quando leggo è che vi siano deroghe ingiustificate al realismo (e questo vale anche per fantasy e fantascienza). Per esempio se per andare da A a B a cavallo occorrono 4 giorni, sempre 4 giorni deve impeghiare il personaggio per andare da A a B, a meno che non mi motivi in maniera coerente perché il personaggio X ci mette solo 1 giorno.

Pienamente d'accordo.
Io mi segno anche il progredire delle stagioni, onde evitare di fare una bella scena con la neve in pieno agosto!
E allo stesso modo sto molto attenta al trascorrere del tempo nelle scene, onde evitare che la scena inizi alla sera e finisca il pomeriggio precedente! Oppure che il tramondo duri sei ore!
 
Web  Top
view post Posted on 24/11/2018, 10:44
Avatar

I ♥ Severus


Potion Master

Group:
Administrator
Posts:
55,407
Location:
Da un dolce sogno d'amore!

Status:


Riporto il primo messaggio della discussione che ho integrato rispetto alla versione iniziale e ne approfitto per porvi qualche domanda.

CITAZIONE (Ida59 @ 7/2/2018, 14:53) 

Aspetti della progettazione

Idea

Occorre avere un’idea, possibilmente originale. Sui problemi dell’originalità, intesa come novità, ho già detto; a volte, però, una narrazione efficace e personale può rendere originale anche un’idea già più volte sfruttata.
L'idea deve essere "forte" e trasformabile in storia. Trovata quella giusta, bisogna analizzala a fondo per capire come raccontarla.
Avere idee è abbastanza facile, almeno parlando personalmente; ma non tutte sono adatte a diventare un romanzo. Qualcuna può rivelarsi valida per un racconto, altre, dopo averle esaminate bene, occorre lasciarle andare via.
Mai innamorarsi troppo di un’idea, a priori: potrebbe non reggere all’impatto della realtà letteraria e abbandonarla può rivelarsi poi più difficile del previsto. Qualche volta si può appuntarla e lasciarla lì: potrebbe sempre venir buona in seguito, magari abbinata a qualcos’altro che in quel momento proprio non ci viene in mente.

Direzione

Avere una direzione chiara, unica, precisa non ingabbia il flusso creativo: lo esalta, invece, perché è come se l’idea potesse correre veloce in autostrada, invece di rallentare e perdersi tra le mille curve di una stradina di montagna.
Il primo passo è rifiutare idee aggiuntive che si insinueranno durante la progettazione. Saranno una tentazione costante, ma se non pertinenti o correlate all’idea di partenza portano fuori rotta e creano solo tanta confusione. Si esce dall’autostrada e si passa su una statale trafficata.
Occorre rimanere focalizzati sull’idea di partenza, se è valida: concentrarsi su un solo soggetto permette di studiare meglio la struttura narrativa e indirizzare il flusso creativo in una sola direzione, evitando le stradine di campagna (tecnicamente dette “digressioni”).
Un ottimo modo per tracciare la direzione è inquadrare subito il conflitto principale, ovvero il motivo che ha dato vita a quella precisa storia in quel preciso momento e luogo.
Una storia nasce nel momento in cui qualcosa o qualcuno rompe la quotidianità del protagonista, a volte segnandola per sempre. I romanzi da scrivere sono potenzialmente infiniti, ma ogni romanzo ha il suo “incidente scatenante” e il suo conflitto da risolvere.

Struttura

L’idea da sola non basta. Occorre ponderare una serie di elementi che comporranno il romanzo: punto di vista, dialoghi, personaggi, fabula, intreccio, ritmo.
Ė importante iniziare a scrivere seguendo una logica strutturata in precedenza.
Creare un’architettura solida e ragionata prima di iniziare la stesura, permette di muoversi meglio tra i capitoli, variando ciò che è meno convincente. Si potranno eliminare o aggiungere scene sapendo esattamente quali pedine muovere senza compromettere l’intera struttura.
Solo quando l’architettura della storia è definita nei minimi dettagli, la fase di scrittura può iniziare con successo.

Voi progettate il vostro romanzo o preferite scrivere di getto?
Quando iniziate una storia, avete ben chiaro dove volete arrivare o scegliete il percorso durante il viaggio?
Vi lasciate distrarre da altre idee, inserendole nel romanzo, o tenete fede all’idea iniziale?
 
Web  Top
17 replies since 7/2/2018, 14:53   230 views
  Share