Il Calderone di Severus

Misslegolas86 . Facce della stessa medaglia, Genere: Drammatico, introspettivo Personaggi: Piton, Silente Pairing: nessuno Epoca: HP 6 anno Avvertimenti; nessuno

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view post Posted on 8/8/2017, 11:43

Buca-calderoni

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Titolo: Facce della stessa medaglia
Autore: Misslegolas86
Data: 30/06/2011
Beta-reader: Ida59
Tipologia: one-shot
Rating: Per tutti
Genere: Drammatico, introspettivo
Personaggi: Piton, Silente
Pairing: nessuno
Epoca: HP 6 anno
Avvertimenti; nessuno
Riassunto: I pensieri di Severus mentre si trova costretto ad eseguire gli ordini di Silente.

Note:
Scritta per il 1° turno del concorso “La poesia ispira la prosa” http://magiesinister.forumcommunity.net/?t=46268913) del Magie Sinister Forum (http://magiesinister.forumcommunity.net/) sul tema “Poesia n. 1, Odi et amo (Gaio Valerio Catullo)””.

Disclaimer:
I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I personaggi e i luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.

FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA



Ti guardo.
Circondato da Mangiamorte, assassino tra assassini, ti guardo.
Sei debole, pallido, ti appoggi al parapetto della torre per non crollare a terra.

“Severus io sono solo un povero vecchio. La tua vita, e non la mia, è importante.”
A forza mi metti davanti ad un’evidenza che con tutto me stesso ho cercato di rifuggire in questi mesi. Una realtà per cui spesso abbiamo discusso, tu ed io.

“Severus, devi uccidermi tu.”
“E la mia anima, Silente? La mia anima?”

Mi sono ribellato e ho lottato, ma ora tutto è inutile. Come sempre hai deciso tu anche per me.
Ti odio per questo, Albus. Ti odio quando dai tutto per scontato e decidi tu cosa sia giusto per gli altri. Non ti curi di quello che chiedi, di quanto sia difficile eseguire i tuoi ordini. Sembra che quasi con indifferenza ti piaccia usare le persone che più ti stanno accanto, che lottano con te e per te. Lo hai fatto con Potter e in tutti questi anni è quello che hai fatto con me.

Mi guardi
Il tuo sguardo azzurro penetra la mia mente. Mi guardi con quegli occhi così chiari, capaci di esprimere emozioni e sentimenti, in questo così simili a quelli di Lily e così diversi dai miei, freddi e vuoti per mia volontà, privi di ogni calore.

“Mi sono fidato di te fin dalla prima volta che sei venuto da me a chiedere la salvezza per i Potter.”
La mia anima si ribella. Non posso odiarti neanche adesso.
Anche in questa situazione assurda, in cui ti sei cacciato e in cui hai coinvolto me, non riesco a provare che riconoscenza per te. Tu, che sei penetrato nella mia mente di giovane Mangiamorte appena pentito, guardando fino in fondo le brutture della mia anima. Proprio tu, che hai rivissuto con me tutti i miei più atroci delitti, hai riposto la tua incondizionata fiducia in me.
Nessuno lo avrebbe fatto, nemmeno io.
Non meritavo una seconda opportunità, eppure me l’hai concessa. Da quel giorno ho messo la mia vita nelle tue mani e in questi anni ho seguito la strada che hai tracciato per me.
Ho eseguito ogni tuo ordine senza proferir parola perché ero certo che fosse la cosa giusta da fare.
Ho servito la causa del bene sopportando in silenzio il dolore dell’ago del rimorso, mentre giorno dopo giorno ricucivo ogni brandello della mia anima spezzata. Ho sperato che tutto servisse per salvare il figlio di Lily e trovare così un po’ di pace. E invece no.

“Quindi Il ragazzo deve morire?”
“E deve ucciderlo Voldemort in persona.”

Proprio tu, Albus, che avevi dato un senso alla mia vita dopo la morte di Lily, concedendomi uno scopo, adesso mi ributti nel baratro da cui mi avevi salvato quindici anni fa.
E’ stato inutile, per me, vivere questi anni.
Tutte le mie sofferenze sono state vane.
Potter dovrà comunque morire per mano dell’Oscuro. Sarebbe stato meglio, per me e per lui, morire quella notte del 31 ottobre, quando tu me lo impedisti.
A che scopo vivere?
Vivere solo per essere, oggi, presente qui, su questa torre, per uccidere te.
Per eseguire il tuo ordine di ritornare ad essere un assassino, di lacerare di nuovo la mia anima dopo tutto il dolore provato per risanarla. E mi ordini di uccidere proprio te.
Ecco, l’odio ritorna, lo sento amaro in bocca mentre serro le labbra per non urlarti contro tutto quello che sento. Per non dar voce all’uragano di pensieri che lottano nella mia mente.

“Severus, ti prego”
La tua voce mi ferisce più del tuo sguardo. Mi supplichi di rispettare il tuo ultimo desiderio, ma io riesco ad avvertire in quelle poche sillabe ciò che gli altri presenti su questa torre non capiscono.
Avverto la tua preoccupazione di morire privo di dignità per mano dei Mangiamorte e, soprattutto, ne percepisco la paura. Hai paura di me e della mia decisione. La tua fiducia vacilla per la prima volta dopo tutti questi anni. Temi che verrò meno alla parola data. Non riesco a sopportare tutto questo. Non ti lascerò morire sapendo di aver tradito la tua fiducia in me. Non ti arrecherò anche questo dolore.
Abbasso lo sguardo: la bacchetta è già puntata al tuo petto. Sento la mia voce pronunciare quelle maledette parole con un astio che sorge dall’anima mentre il cuore comincia a sanguinare.
Tutto diventa verde mentre voli giù dal parapetto, nel vuoto.

Corro giù per i prati, verso i cancelli.
Corro, precipitando verso il baratro che hai programmato per me. Servire l’Oscuro e tormentarmi anche per la tua morte fino al mio ultimo respiro.

“Codardo!Uccidimi come hai ucciso lui!”
“Non chiamarmi codardo!”


Non lo fare Potter, perché non lo sono.
Ho sacrificato per amore di Lily la mia esistenza, per amore di Albus ho lacerato di nuovo la mia anima.
Odio e amore sono state due facce della stessa medaglia nella mia vita. Ho disprezzato il mondo e ho creduto di odiare anche le persone che più ho amato, ma ora capisco che in fondo l’odio l’ho riservato solo a me stesso.
Con la morte di Albus, solo l’odio per la mia vita e per le mie colpe mi spinge a correre di nuovo dall’Oscuro per rispettare la mia ultima promessa: sopravvivere nell’inferno per portare al termine il mio compito.
Poi spero che, finalmente, mi sia consentito di accogliere la morte e, magari, trovare un po’ di pace.
Hai voluto tutto questo, Albus, così sia.




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