Il Calderone di Severus

Ida59 - Violino, Genere: Introspettivo Romantico - Avvertimenti: Nessuno - Epoca: HP 5^ anno - Pairing: Nessuno - Personaggi: Pers. Originale - Altri Personaggi: Nessuno

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view post Posted on 2/4/2017, 21:00
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I ♥ Severus


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Da un dolce sogno d'amore!

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Autore: Ida (luglio 2004)
Beta-reader: nessuno
Tipologia: one-shot
Censura: per tutti
Genere: introspettivo, romantico.
Personaggi: Severus Piton e Crystal (personaggio originale)
Pairing: nessuno
Epoca: HP 5° anno
Riassunto: Una notte, un sogno, un violino e la magia di una canzone. Dedicata ad Alan Rickman, splendido interprete di Severus Piton.
Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. Il personaggio originale di Crystal, i luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Nota: Questa non è una vera one-shot, ma solo il nucleo dal quale ho sviluppato, quasi due anni dopo, il cap. 9 di “Luci e Ombre del Cristallo”, la mia ultima long-fic, terminata da poco. Siamo a Hogwarts e Crystal è una studentessa adulta (33 anni) che per particolari motivi si trova a frequentare solo il 3° anno. E’ una Serpeverde affidata, per recuperare il suo incolpevole ritardo nell’istruzione magica, al suo Capocasa: il Professor Severus Piton.


Violino


Ecco giungere il tempo che, tremando, ogni fiore svapora
sullo stelo, come un vago incensiere;
suoni e profumi fluttuano in queste dolci sere:
malinconico valzer, estatico languore.

Ogni fior sullo stelo è come un incensiere;
il violino piange, povero afflitto cuore:
malinconico valzer, estatico languore!
Il cielo è un grande e triste altar senza preghiere.

Il violino piange, povero afflitto cuore,
un cuor che teme il nulla con le sue notti nere!
Il cielo è un grande e triste altar senza preghiere;
il sole, nel suo sangue, annega lento e muore…

Un cuor che teme il nulla con le sue notti nere
raccoglie ogni vestigio del suo passato amore!
Il sole, nel suo sangue, annega lento e muore…
Il tuo dolce ricordo brilla nel mio pensiere. [1]


Crystal si era improvvisamente svegliata e non riusciva a comprenderne il perché.
Poi, la melodia dolce e struggente di un violino accarezzò piano le sue orecchie: era la stessa musica del sogno che si era interrotto con il suo brusco risveglio!
Si sollevò dal letto, sentendosi incredibilmente sveglia ed eccitata, decisa a trovare la fonte di quella musica dalla quale si sentiva così irresistibilmente attratta, mentre frugava nella mente alla ricerca dell’immagine sfuocata e tenebrosa del violinista.
Fuori dalla sua camera le note del violino erano perfettamente limpide e si propagavano leggere per il sotterraneo. Sembravano provenire, non era possibile, ma sembrava proprio che giungessero dallo studio di Piton.
Si avvicinò con il cuore che le batteva forte, completamente stregata da quella dolce melodia. Appoggiò la mano sulla porta dello studio che subito cedette al suo tocco lieve. La aprì un poco e lo vide, là in fondo: la sua alta ed elegante figura nera, illuminata in pieno dalla nitida luce della luna che entrava dall’ampia bocca di lupo spalancata nella notte.
Il mago aveva gli occhi chiusi e sembrava completamente assorto nella musica che usciva dal candido violino che le sue mani accarezzavano con dolce perizia. La luna traeva riflessi perlacei dalla levigata superficie dello strumento, mentre i lunghi capelli neri di Severus ondeggiavano piano, come in una lieve danza, sfiorando appena le corde che le sue dita delicatamente premevano quasi in un sensuale abbraccio. La parte bassa dello zigomo era morbidamente appoggiata al corpo del violino, come se lui avesse dolcemente reclinato il capo sul seno della sua amata. Sulle sue labbra sottili, appena dischiuse, vi era la voluttà del desiderio.
All’improvviso, senza quasi sapere come, parole sconosciute si affollarono sulle labbra cercando di uscirne fuori. Ora ricordava, le aveva lette tempo prima, su una piccola pergamena ingiallita che aveva trovato in un libro che il professore le aveva prestato.
Aveva pensato ad una poesia d’amore scritta da una studentessa e per errore dimenticata lì. Ma ora, quella grafia minuta, nitida ed ordinata, e quel brillante inchiostro verde rivelavano l’autore: lui, era lui che aveva scritto quelle parole, ed erano perfette per quella soave melodia!

Your eyes are still closed
Are you sleeping?
Can I touch you?
Would it make you fall?

You sail in love through the sky
When there's a cloud slips in between us
Am I livin' your dreams?
Take me with you.


Non era riuscita ad impedirselo e le parole erano sgorgate cristalline dalle sue labbra, sottovoce ed appena accennate, si erano insinuate in mezzo alle note fondendosi con loro alla perfezione. Poi la sua voce era lentamente cresciuta di tono:

The night is still cold
Let me hold you
Drifting homewards
Do you know how the wind blows?

You sail in love through the sky
And I will keep you close beside me


All’improvviso, Severus riaprì gli occhi e dopo pochi istanti la voce di Crystal risuonava solitaria nel buio sotterraneo.

Am I livin' your dreams?
Take me with you.


Crystal ammutolì: questa volta l’aveva proprio fatta grossa. Era entrata nel suo studio, a quell’ora tarda, senza neppure bussare, indossando solo quella lunga camicia da notte, così bianca e leggera e trasparente, che velava appena il suo corpo. Si era impossessata di quelle parole, che non avrebbe neppure dovuto conoscere, che forse per lui avevano un ben preciso significato.
Il Professore si sarebbe arrabbiato, veramente arrabbiato. Ed aveva perfettamente ragione, non avrebbe dovuto violare in quel modo la sua intimità, non avrebbe proprio dovuto farlo.
- La sua voce è una delicata melodia, Crystal. - sussurrò dolcemente il mago bruno.
Per un brevissimo istante rimase senza fiato per lo stupore. Poi, ancora una volta, le parole sfuggirono al suo controllo, direttamente dettate dal cuore:
- Come deliziose sono le parole… e dolce è colui che le ha scritte. - sussurrò a fior di labbra, solo per chiedersi immediatamente dopo dove diavolo aveva trovato il coraggio per fare quella pericolosa affermazione.
Ma quando incontrò ancora lo sguardo di Severus, ebbe chiara la risposta alla sua domanda. L’ispirazione l’aveva trovata nel nero infinito ed appassionato di quegli occhi che ora stavano brillando come non mai nella limpida luce lunare.
Il cuore prese a batterle forte, troppo forte: le sembrava di sentirne il rimbombo nel sotterraneo.
Il mago si era avvicinato lentamente ed ora era fermo, in piedi davanti a lei.
La luce della luna gli era alle spalle così che il suo viso adesso era completamente in ombra e lei non poteva vederne l’espressione. Si rese conto che aveva sollevato il braccio ed ora la mano era vicinissima al suo viso. Per un istante si sentì attanagliare dal terrore, finché non sentì le sue dita sfiorarle le labbra con infinita delicatezza: una lunga, dolce e tenera carezza.
- Come se fosse solo un sogno Crystal: chiuda gli occhi e torni a dormire. Solo un soave sogno impossibile.
La sua voce era un sussurro vellutato: non avrebbe certo faticato a convincersi che era stato solo un sogno.
Il Nero Cavaliere le stava sorridendo: un sorriso dolce, quasi come un sorriso d’amore. Chiuse lentamente la porta dietro le spalle e tornò nella sua camera, come in trance, mentre le languide note del violino tornavano a salire lente verso la luna.

Drifting homewards
Do you know where the wind blows?
Take me with...
Take me with you

You sail in love through the sky
And I will hold you close beside me
Am I livin' your dreams?
Take me with you.

Am I livin' your dreams?
Take me with you.
[2]


Un sogno, forse solo un’illusione: Severus le aveva sorriso. Oh sì, Severus cominciava veramente a sembrarle un sogno, una chimera meravigliosamente desiderabile!

Severus aveva ripreso a suonare: il suo volto pallido era illuminato dalla luna e da un sorriso sognante.
Forse per la prima volta, in quegli ultimi dieci anni, si era finalmente permesso di tornare ad essere quasi se stesso: non l’aveva sgridata, non l’aveva offesa o umiliata, come lei già si aspettava e temeva.
Aveva solo desiderato accarezzare la sua voce, e lo aveva fatto.
Il sorriso si addolcì sul suo viso pallido: quella voce cristallina era ancora lì con lui, poteva quasi sentirla, così come poteva percepire il suo profumo che ormai da troppo tempo aleggiava sempre nel suo studio. L’estatica visione di quel corpo seducente, avvolto in quei veli leggeri, era ancora vivida nei suoi occhi e di nuovo accendeva il suo desiderio.
Le dita che le avevano sfiorato le labbra, ora facevano volare leggere l’archetto sul violino.
Come avrebbe voluto poter ricordare anche il sapore della sua bocca, come avrebbe voluto poterla stringere tra le braccia e portarla con sé, nei suoi sogni meravigliosi, lontano, lontano, volando, senza più alcuna memoria del suo cupo passato, su quelle note melodiose…


[1] Baudelaire, Le Fleur du Mal, « Armonia della sera »
[2] La canzone (Take me with you ) è tratta dalla colonna sonora di The Winter Guest, film diretto e co-sceneggiato da Alan Rickman (interprete del Professor Piton nei film di Harry Potter ) che ha anche scritto le parole della canzone stessa.

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La canzone “Take me with you” (Portami con te) si può scaricare da Alan Rickman Forum: QUI

Il suo significato, più o meno, è questo:

I tuoi occhi sono ancora chiusi
Dormi?
Posso toccarti?
Precipiteresti se lo facessi?

Navighi nell’amore attraverso il cielo
Quando una nuvola s’insinua lenta tra noi
Vivo nei tuoi sogni?
Prendimi con te

La notte è ancora fredda
Lascia che ti sorregga
Mentre andiamo alla deriva verso casa
Sai dove soffia il vento?

Solchi l’amore attraverso il cielo
Ed io ti terrò stretta, accanto a me
Sto vivendo nei tuoi sogni?
Portami con te

Alla deriva verso casa
Sai dove soffia il vento?
Portami con…
Portami con te

Navighi nell’amore attraverso il cielo
Ed io ti terrò stretta a me
Vivo nei tuoi sogni?
Portami con te

Vivo nei tuoi sogni?
Portami con te.

 
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view post Posted on 5/11/2017, 15:03
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I ♥ Severus


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view post Posted on 6/2/2018, 14:15
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cristalloneroGRANDE



Ecco la lunghissima trilogia di Cristallo Nero composta da

“Luci e ombre del Cristallo – ovvero – La studentessa”
“Forza e resistenza del Cristallo – ovvero – L’innamorata”
"Trasparenza e purezza del Cristallo - ovvero - La compagna"


e con le appendici di
"Violino"
"Colazione in Sala Grande"




Tre lunghe storie per accompagnare Severus Piton nel corso degli avvenimenti dei libri dal 5° al 7°.
La prima storia serve per introdurre il complesso personaggio di Crystal (La studentessa), che nel corso della seconda storia maturerà lentamente il proprio amore per Severus (L’innamorata), fino a restare coraggiosamente al suo fianco (La Compagna) nella terza storia, quando Piton si troverà ad essere solo tra i Mangiamorte, da tutti creduto traditore ed assassino di Albus Silente.
Nella prima storia vedremo tutte le ombre, ma anche le luci, che ci sono in Severus e la sua immensa capacità di amare e di compiere il proprio dovere.
Nella seconda storia potrete invece apprezzare tutta la forza ed il coraggio del personaggio, odiato da tutti, eppure, proprio come il cristallo, resistente e capace di riflettere la luce che Crystal ha saputo portargli.
Nella terza storia, infine, c’è la mia personale visione di come sarebbe dovuto essere il 7° libro (e continuo a pensare che la mia storia mi piace molto di più dell’originale di JKR), tra i luminosi riflessi dell’anima di Severus e la purezza del suo cuore.
Inutile dire che il Cristallo del titolo delle storie è quello degli splendidi occhi di Severus, profondamente neri, eppure luminosi.


 
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