Il Calderone di Severus

Alaide - Fantasia per pianoforte solo, Tipologia: Flash Fiction (100-500) - Genere: Introspettivo - Altro Genere: Nessuno Avvertimenti: Nessuno - Epoca: Pre Malandrini - Pairing: Nessuno - Personaggi: Altro - Altri Personaggi: Nessuno

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view post Posted on 31/3/2017, 08:55
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Titolo: Fantasia per pianoforte solo
Autore/data: Alaide, 20 aprile 2013
Beta-reader: /
Tipologia: Flash-fic
Rating: Per tutti
Genere: Introspettivo
Personaggi: Severus
Pairing: nessuno
Epoca: Pre-Malandrini
Avvertimenti: nessuno
Riassunto: Quella foto l’aveva sempre attratto. Non v’era nulla di particolare. Era una vecchia foto in bianco e nero scattata in una giornata uggiosa del 1927.
Nota: Storia scritta per il gioco creativo "Un anno di sorrisi per Severus
Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.

Fantasia per pianoforte solo


Quella foto l’aveva sempre attratto.
Non v’era nulla di particolare. Era una vecchia foto in bianco e nero scattata in una giornata uggiosa del 1927.
Eppure l’attirava. Ed ogni volta che era solo in casa si attardava a guardarla.
Era il sorriso sulle labbra della donna ad attirarlo.
Un sorriso dolce e gentile.
Il sorriso che non vedeva sulle labbra della mamma, né negli occhi di papà.
In loro leggeva unicamente stanchezza e disillusione.
Invece in quella foto c’era speranza.
E quel sorriso sulle labbra di Adele Piton, della nonna che non aveva mai conosciuto perché morta ben prima che lui nascesse, lo risollevava.
Gli piaceva credere che quel sorriso fosse per lui e la sua mente infantile immaginava di vedere la nonna, abbigliata come il giorno del suo matrimonio, entrare nella stanza e sorridergli con dolcezza, come nessuno gli sorrideva.
Immaginava il nonno, un uomo dal volto austero addolcito da un sorriso appena accennato, pronunciare poche frasi colme d’orgoglio perché era stato il primo della classe ad imparare a leggere e a scrivere speditamente.
Immaginava come doveva essere la casa allora.
Più felice.
Sorridente.
Non importava che sapesse – la vecchia zia Emily lo ripeteva sempre – che i nonni avevano condotto una vita grama, che il nonno era morto in un incidente nella stessa fabbrica dove lavorava suo padre.
Non importava.
Quello che sognava, guardando quella vecchia foto scolorita, era il sorriso della nonna.
Era vedere quel sorriso sulle labbra della mamma e negli occhi del padre.
E forse anche i suoi genitori desideravano sorridere come in quella foto.
Soltanto non ci riuscivano.
E ad egli non rimaneva che sognare quei sorrisi, davanti ad una vecchia foto color seppia.

Edited by Ida59 - 5/4/2017, 11:57
 
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