Il Calderone di Severus

Invito a sorpresa

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ellyson
view post Posted on 9/12/2016, 00:13 by: ellyson
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Invito a sorpresa

Prologo



La notizia aveva fatto velocemente il giro del paese, poi dell’Europa ed in pochi, pochissimi giorni, aveva fatto il giro del mondo.
Il piano attuato dal Ministro della Magia nel lontano 1990 era semplice, anche se aveva richiesto un lungo periodo di preparazione.
L’obiettivo finale era quello di far conoscere al mondo Babbano quello magico, arrivando nel futuro alla fusione dei due mondi. Un obiettivo ambizioso, quasi visionario per molti, ma alla fine aveva preso forma e il progetto Facciamoci conoscere dai Babbani aveva preso piede.
Quello che il Ministro della Magia e i suoi consiglieri non avevano preso in considerazione era la reazione dei Babbani a quelli che, per loro, erano solo libri.
Joanna Rowling, una semplice magonò, aveva raccontato la storia di Harry Potter in modo molto più convincente di quando si erano aspettati, così non solo i Babbani avevano imparato con il tempo ad amare il loro mondo, ma avevano avuto il desiderio di vederlo e perdersi nella sua magia.
Alcuni Babbani sembravano ossessionati dal mondo della magia.
Nel 2016, quando il Ministro della Magia, con una riunione durata quasi una settimana, aveva deciso che il mondo Babbano era pronto per la grande notizia, il mondo magico era già stato adeguatamente preparato. In ogni luogo magico descritto dall’autrice erano stati rafforzati gli incantesimi anti-Babbano.
Quando il Ministro della Magia era apparso in televisione con il Primo Ministro inglese, il mondo Babbano era rimasto come folgorato, pietrificato per qualche giorno mentre digeriva la novità che avrebbe rivoluzionato la storia.
Poi, come sospettavano i consiglieri del Ministro, scoppiò il finimondo: Babbani di ogni età e sesso avevano iniziato a girovagare per Londra con i libri in mano alla ricerca della locanda di Tom o della barriera a King’s Cross.
Quella che era stata chiamata La Grande Ricerca si era conclusa dopo qualche settimana e i due mondi avevano ripreso la loro normale vita; si vedevano solo più stranezze in giro. I gufi non erano più una novità, alcuni pozionisti iniziarono a vendere pozioni minori ai Babbani, i maghi e le streghe potevano camminare per strada senza camuffarsi e senza attirare attenzione.
Insomma i due mondi coesistevano senza troppi intoppi.
Nella scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts le cose non erano poi cambiate, gli incantesimi intorno al castello erano stati rinforzati, le lezioni erano sempre le stesse; solo il professore di Babbanologia, per la prima volta da quando Hogwarts era stata fondata, era un vero Babbano.
Anzi una Babbana, fan scatenata dei libri.
Il Preside, seduto alla sua scrivania nell’ufficio circolare, sfogliava distrattamente il giornale, uno dei tanti che leggeva durante il giorno. Oltre alla solita Gazzetta del Profeta si era abbonato ai maggiori quotidiani londinesi per tenersi sempre aggiornato, specialmente sulla fusione dei due mondi.
Joanna aveva scritto la storia più o meno fedelmente ai fatti realmente accaduti e, soprattutto, chiedendo il consenso di ogni protagonista. Lui aveva acconsentito, convinto che l’unione del mondo magico con il mondo Babbano avrebbe giovato a tutti, ma con una sola richiesta: alla fine della storia, doveva essere morto.
Morto e sepolto, dimenticato da tutti, perfino da Potter.
Non avrebbe tollerato schiere di giornalisti fuori dalla porta che chiedevano spiegazioni sulle sue azioni o, peggio, sul suo rapporto col Ragazzo che era Sopravvissuto.
La gloria, le interviste e tutti i documentari li lasciava volentieri al famoso trio che aveva scosso il mondo intero e, da quello che leggeva quasi quotidianamente, a Potter la cosa non turbava affatto.
Aveva passato così i suoi anni post libri nella scuola cercando di percorrere la strada di Silente. Passava le vacanze a casa sua, libero da ogni pensiero o turbamento.
Non era più disperato e solitario come un tempo.
Non cercava più l’amore perduto.
Era sereno e la cosa gli bastava.
Il mago chiuse con stizza il quotidiano e lo appoggiò sulla scrivania di legno chiaro.
Era turbato e la cosa andava avanti da un po’.
Esattamente da quando quella Babbana di verde e argento vestita era andata da lui a parlagli, chiaramente intimidita dalla sua presenza.
Nonostante non avesse voluto avere nulla a che fare con il mondo Babbano, dopo la sconvolgente scoperta non poteva evitare di sentire i commenti degli altri.
E Minerva, informata da Molly a sua volta avvisata da Ginny che aveva avuto la notizia da Hermione, gli aveva detto che il suo personaggio aveva avuto un certo impatto sul mondo Babbano.
All’inizio aveva catalogato la notizia come robaccia inutile, ma poi la curiosità aveva preso il sopravvento e l’arrivo di quella donna un po' impaurita, ma con la fiamma della determinazione che le bruciava negli occhi verdi e nocciola, non aveva fatto altro che aumentare la curiosità.
Così, senza dire nulla a nessuno, senza farne parola ad anima viva o morta, alla prima occasione di ritorno nella sua solitaria casa a Spinner’s End aveva fatto quello che mai in vita sua avrebbe mai pensato di fare: aveva acquistato un computer.
Navigare in internet si era rilevato più difficile di quanto avesse immaginato: alla prima parola inserita, in un imbarazzante lunghissimo arco di tempo, il risultato era stato una lunga lista di siti per soli adulti.
Le cose erano migliorate dopo vari tentativi e, quando finalmente aveva trovato il coraggio di scrivere il proprio nome, quello che aveva scoperto gli aveva fatto sgranare gli occhi.
Una lunga, lunghissima lista di siti che parlavano solo di lui.
Parole come assassino, traditore e bastardo erano famigliari accanto suo nome, ma parole come amore, rispetto e lealtà gli erano quasi del tutto estranee.
Si era immerso nella lettura per giorni, rapito da quel mondo che stranamente lo amava.
Persone che l’avevano difeso quando aveva ucciso Silente, quando nulla era a suo favore. Persone che difendevano l’indifendibile personaggio di un romanzo, senza sapere che tutto era reale.
Questa notizia l’aveva sconvolto nel profondo.
Là fuori, in quel mondo Babbano che era anche suo, ma che non aveva mai sentito come tale, c’era qualcuno che lo amava.
L’avevano difeso a spada tratta.
Ci aveva pensato per giorni, settimane, mesi e l’arrivo di quella donna non aveva fatto altro che dare sempre più forma alla sua idea.
Insomma, non poteva non ringraziare in qualche modo.
L’idea era nata quasi per caso e aveva iniziato a prendere forma piano piano.
Il mago guardò le buste che aveva sulla scrivania. Erano ordinatamente impilate, scritte a mano una a una da lui, chiuse con il sigillo della scuola.
Ora erano solo da spedire.
Con un lieve sorriso il mago si alzò e prese le missive nascondendole in una tasca resa magicamente più capiente.
Uscì dal suo ufficio e si diresse in Guferia.
Presto quelle ragazze avrebbero avuto una sorpresa, presto avrebbero ricevuto un invito per passare una giornata con il Preside della scuola di Hogwarts.
Con lui.
Severus Piton.
 
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