Il Calderone di Severus

Stella - Nuova lotta, Long-fic Severus; Avventura, drammatico, introspettivo; AU; Personaggi originali, Harry, Ron, Hermione; Severus/personaggio originale; Post 7° anno

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view post Posted on 15/10/2017, 21:52
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I ♥ Severus


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Nel capitolo 6 c'è TEMPO al posto di TEMO.
Bellissima l'idea del Libro (o forse sarebbe meglio dire Diario) delle Ombre!

CITAZIONE
Questo mi permette di dare un consiglio a voi giovani maghi. Il sangue viene spesso utilizzato in questo tipo di incantesimi: Se mai vi troverete di fronte, in futuro, a un incantesimo che richiede sangue umano fra gli ingredienti, statene alla larga. Salvo rarissime eccezioni, si tratta di Magia Oscura".
Piton osservò i ragazzi con attenzione, come ad accertarsi che il messaggio fosse arrivato. Soddisfatto, riprese la spiegazione.

Brava Stella, mi piace questo tuo modo dimostrare chi è realmente Piton!
Nella citazione ho corretto un errore aggiungendo la S mancante.

Una super-vampira pazza per Piton: super-fantastico!!!

CITAZIONE
Oh, elena aveva capito

Manca la maiuscola al nome.

Bel capitolo, mi ha intrigata.
Ora mi rimane ancora da leggere i capitoli 7 e 8.
 
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view post Posted on 16/10/2017, 00:44

Buca-calderoni

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Mille grazie!
Ho corretto gli errori che hai segnalato e ne ho trovati altri.
Sono contenta che ti piaccia, e sto lavorando al nuovo capitolo.
 
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view post Posted on 16/10/2017, 21:21
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I ♥ Severus


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CAPITOLO 7
CITAZIONE
Il sorriso di Lorenzo si fece ancora più largo. "Mi piace quel ragazzo, è sveglio".
Severus assunse un'aria dubbiosa. Lorenzo continuò. "E si vede che si fida molto di te".
Severus scosse la testa, sbuffando. "Ma se mi ha odiato per tutta la durata della scuola..."
"Certo, forse ti ha odiato all'epoca. Ma adesso si vede che è cambiato. Lo sa tutto quello che hai fatto per lui, non è stupido. Ecco perché è venuto da te con i suoi dubbi su di me".

Hihihi mi piace l'aria dubbiosa di Severus: vedo il suo sopracciglio alzarsi!
Ma mi piace ancor di più la risposta di Lorenzo e come controbatte a Piton.

CITAZIONE
"Forse perché mi sono trovato diverse volte ad affrontare le conseguenze di comportamenti non miei".

Già, povero Severus, è verissimo!

CITAZIONE
Lorenzo annuì. "Lo capisco. Non voglio metterti fretta. Ma come ho detto prima tengo a te e voglio aiutarti, se posso. Ti ho visto essere infelice da tanto tempo. Praticamente da quando ti conosco. Non voglio vederti buttare via un'occasione per trovare un po' di felicità, finalmente. Non te lo meriti".

L'avevo già detto che Lorenzo mi piace? Così come mi è piaciuto molto tutto il brano successivo all'inizio che ho citato.

CITAZIONE
Severus sospirò leggermente. "Non voglio che tu ti senta tradita o ignorata. Ho solo bisogno di un po' di tempo. Non sono abituato a parlare dei miei sentimenti così liberamente, ma voglio che tu sappia che sto prendendo tempo solo per essere totalmente sicuro. Io voglio... essere felice. Non pensavo che l'avrei mai detto, ma di recente ho scoperto che c'è una speranza per tutti, anche per me. Ma per me è una sensazione nuova. Non credevo che sarei sopravvissuto alla guerra contro Voldemort, e non mi ero mai fermato a pensare alla mia felicità. Tutto quello che ho fatto in questi anni, l'ho fatto per l'obiettivo finale della vittoria. Adesso le cose sono diverse, ed è come se dovessi abituarmi. Voglio iniziare una storia con te, ma non voglio che ci sia nulla fra di noi che la possa rovinare. Sicuramente non un fantasma," concluse l'ex professore, abbassando gli occhi.
L'espressione di Elena si fece amara. "Non pensavo che un giorno sarei stata gelosa di una morta".
"No, non hai motivo di esserlo," disse ancora Severus. "In tutti questi anni non ho mai avuto ragione di dimenticarla. Adesso ce l'ho".
Elena guardò Severus. "Non la devi dimenticare.Sei diventato quello che sei anche grazie al suo ricordo e a quello che significa per te. Devi però essere in grado di metterla da parte quel tanto che basta da poter andare avanti".
Severus sorrise appena. "Grazie. Non sai quanto sia contento per la tua pazienza e l'amore che mi dimostri. E mi dispiace farti aspettare".
"Aspettare non è un problema per me, Severus. Non è un problema se, come in questo caso, so che stai lottando per noi. Anch'io voglio quello che vuoi te, e anch'io vorrei iniziare una relazione senza fantasmi fra di noi".
Severus annuì, e si alzò. Si avvicinò a Elena e la baciò sulla fronte. "Grazie ancora".

:lovelove: :lovelove: :lovelove:

CITAZIONE
Piton si voltò, e so trovò di fronte Lorenzo

Piton si voltò, e SI trovò di fronte Lorenzo

CITAZIONE
Sappiamo che Kalus

Klaus

CITAZIONE
Poi, con un raopido gesto della bacchetta

Rapido

CITAZIONE
A Harry, impegnato a copiare gli ultimi fogli (Piton aveva intimato a tutti di non usare la magia per i loro compiti, per evitare che gli oggetti e gli ingredienti potessero essere contaminati da altri incantesimi) sembrò strano: avrebbe pensato che Piton avrebbe usato il suo sangue, senza chiedere a qualcun altro di ferirsi. Questo era ciò che aveva fatto Silente con lui, anni fa. Ma le sue elucubrazioni vennero interrotte

Harry, fatti delle domande. E datti delle risposte! ;)

CITAZIONE
nel cerchio di candele e illuminato solo dal piccolo fuoco, con gli occhi scuri scintillanti nella notte e le formule magiche in una lingua sconosciuta, per la prima volta Piton gli sembrò davvero potente. Non più il professore che lo aveva terrorizzato nell'aula di Pozioni, non più un personaggio da evitare; ma un mago potente che aveva in mano il loro destino e le loro vite.

Waaaao! Bellissma la descrizione dell'incantesimo oscuro, e ancora più bello Piton! :lovelove: :lovelove: :lovelove:

:woot: :woot: :woot:
Eeeeeeh... ebbene sì, sono rimasta senza fiato dalla conclusione, totalmente inspettata, del capitolo!
Waaaaaaoooo!

Capitolo molto bello!
 
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view post Posted on 16/10/2017, 21:34
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I ♥ Severus


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CAPITOLO 8

Ovviamente, avendo il capitolo successivo a disposizione, mi ci sono buttata a pesce, senza neppure respirare.
Brava, hai fatto esattamemnte quello che avevo immaginato e che anche io avrei fatto: hai sfuttato in modo PERFETTO l'incantesimo per fare un piccolo "aiutino" alla felicità di Piton. Mi piace! :lovelove:

E mi è piaciuta anche la reazione di Severus. Appropriata. Brava Stella!

CITAZIONE
"Severus ricambiò l'abbraccio, mormorandole all'orecchio: "Scusa, non volevo farti preoccupare.
[...]
disse, accarezzando la guancia di elena.
[...]
Doopo un paio di secondi passati a

Vedi correzioni sopra.


Waaaao! Un altro finale di capitolo con sorpresa. E questo che è rimasto chi diavolo è?
E non c'è il capitolo successivo già pronto, questa volta!!! :o: :o: :o:

Bello, e sempre più intrigante. :)
 
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view post Posted on 16/10/2017, 21:37
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I ♥ Severus


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CITAZIONE (Starliam @ 16/10/2017, 01:44) 
Sono contenta che ti piaccia, e sto lavorando al nuovo capitolo.

Sbrigati!!!
 
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view post Posted on 16/10/2017, 22:39

Buca-calderoni

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Che bello!
Sono contenta che ti stia piacendo così tanto!
Prometto che domani c'è il nuovo capitolo!
 
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view post Posted on 17/10/2017, 18:33

Buca-calderoni

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CAPITOLO 9.

Entrambi i fratelli vampiri entrarono nella stanza allo stesso momento, e fecero un salto all'indietro per la sorpresa, ma si ricomposero quasi subito, avvicinandosi lentamente al nuovo arrivato, che li osservava con espressione stupita. Elena si rivolse a Severus con un'aria interrogativa, aspettando una spiegazione.
Severus, che sembrava aver ritrovato la consueta freddezza, si rivolse a Lorenzo ed Elena, indicando l'uomo misterioso con un cenno della testa.
"Lorenzo, Elena, lui è Sirius Black. Vi ho sicuramente parlato di lui", concluse. Gli occhi dei vampiri si spalancarono, e Lorenzo si avvicinò ancora di più a Black, scrutandolo da capo a piedi. Poi si girò verso Severus.
"Ma non era morto?" chiese.
"Credo che 'era' sia proprio il termine adatto," rispose Piton.
I quattro rimasero a guardarsi, incerti. Stupore e confusione erano chiaramente leggibili sui loro volti.
"Come hai fatto?" chiese Elena, rivolta a Black, che scosse la testa. "Io non ho fatto niente".
"Severus..." disse di nuovo Elena, rivolta a Piton, che alzò quasi impercettibilmente le spalle.
"Ho fame," disse Black improvvisamente. "Ho... tanta fame".
"E'... un problema che possiamo risolvere facilmente, direi," rispose Lorenzo, guardando gli altri con espressione confusa.
"No, è che..." iniziò a rispondere Black, frustrato. "Sono morto, non dovrei avere fame! Sono uno spirito!"
"Non credo che tu lo sia più, infatti", disse Lorenzo. Poi, il vampiro si avvicinò a Sirius e, rapidissimo, gli mollò un pizzicotto sul braccio. Black si ritrasse, guardando Lorenzo con aria offesa.
Lorenzo guardò Severus, con l'aria di aver dimostrato qualcosa.
"Insomma, che è successo?" chiese il vampiro.
Piton rimase in silenzio per un attimo, sempre con lo sguardo fisso su Black. Il suo volto non lasciava trapelare nessun'emozione, ma era chiaro che stava cercando una spiegazione.
"Aspettate un attimo, devo controllare una cosa". Prima di finire la frase, si era già avviato fuori dalla stanza.
Gli altri lo seguirono al piano di sotto, dove Severus iniziò a consultare il suo Libro delle Ombre, nel quale aveva trovato l'incantesimo modificato e usato da Klaus.
"L'incantesimo doveva sollevare il Velo che tiene separati vivi e morti," iniziò a spiegare Piton assorto, come se stesse parlando a se stesso. "Ed è quello che è successo, anche se per poco tempo. Poi gli spiriti sono tornati nel loro mondo, invisibili a noi. Ora, tu Black sei morto cadendo oltre il Velo. Non so come e perché, ma l'unica spiegazione possibile è che l'incantesimo ti abbia riportato oltre il Velo stesso, annullando quindi la tua morte, che è avvenuta in circostanze... singolari".
"Quindi... sono tornato in vita?" chiese Sirius, sorpreso.
"Sembrerebbe di sì"
"Ma per sempre?"
"Non lo so," rispose Severus, guardandolo fisso.

Ovviamente, l'improvviso ritorno in vita di Sirius sconvolse la serata di tutti. Harry, come era prevedibile, era fuori di sé dalla gioia, mentre Ron Weasley sembrava (agli occhi di Severus) molto meno entusiasta.
Dopo che le emozioni si furono un po' calmate, tutto il gruppo si sedette a tavola per una cena molto tarda. Era un'ottima occasione per cercare di capire qualcosa di più sulla realtà da cui era tornato Black, l'unica persona ad averlo fatto.
"Quindi," chiese Elena, sorseggiando un bicchiere di vino rosso, "i morti vivono a stretto contatto con i vivi, e sanno tutto di loro, giusto?"
Sirius sembrò pensarci un attimo. "Diciamo di sì. Chiaramente gli spiriti non sono visibili ai vivi, e non possono interagire con loro in alcun modo. Però sì, possono vivere a stretto contatto con le persone a loro care, seguendone le vicende e ciò che succede".
"Quindi tu sai tutto quello che è successo nel periodo in cui eri... beh, dall'altra parte", intervenne Lorenzo.
"Più o meno," rispose Sirius.
"Interessante," replicò il vampiro con un piccolo sorriso, guardando fisso Piton, che gli scoccò un'occhiataccia. Sirius non se ne accorse, o fece finta di non accorgersene.
Improvvisamente, Ron alzò la testa dal piatto quasi di scatto, e chiese a Sirius, in tono di sfida: "Perché proprio tu?"
Sirius sembrò sorpreso dalla domanda ma, prima che potesse rispondere, Piton intervenne. "Te lo abbiamo già spiegato, Weasley. Black è l'unico..."
"Sì, me lo avete già spiegato," interruppe Ron. "Ma dovrei accontentarmi di quella spiegazione?"
"Ron!" esclamò Hermione, prima che Piton rispondesse di nuovo.
"Sei liberissimo di non accontentarti, ma è l'unica che abbiamo".
Ron si alzò in piedi, rosso in volto, iniziando a urlare contro Sirius. "E perché tu pensi di meritartelo, eh? E gli altri? Che hanno meno di te? E mio fratello..."
"Ron!" gridò Hermione, zittendo il suo ragazzo. Ron lanciò un'altra occhiata a Sirius, prima di voltarsi e andarsene, sbattendo la porta.
Hermione si alzò subito dopo di lui, guardando costernata gli altri commensali. "Mi... mi dispiace", e se ne andò anche lei, cercando di raggiungere Ron.
Dopo un attimo di esitazione, anche Harry si alzò. "Potter, siediti," gli intimò Severus, prima che il ragazzo potesse fare qualsiasi cosa.
"Ma..."
"Ho detto siediti. Non ha bisogno di te adesso".
"Ma è il mio migliore amico!" sbottò Harry, scostando la sedia.
"E in questo momento è agitato e deluso. Tu sei il più contento per il ritorno di Black, com'è normale che sia, e dal momento che lui sembra vederla come un'ingiustizia, averti intorno potrebbe essere peggio. La sua ragazza è con lui e ci penserà lei. Siediti!"
Harry obbedì, sorpreso. Siriusi si voltò a guardare Piton, come se volesse ribattere, ma l'ex professore ne aveva anche per lui. "E tu che hai da guardare? Non avevi tanta fame? Mangia!"
Black si voltò verso Harry, sorpreso. Il ragazzo pensò che il suo padrino avrebbe iniziato uno a litigare con Piton, ma Sirius si limitò a ignorarlo.
Tutti erano stanchi e le emozioni della giornata erano ancora fresche. La cena terminò in un silenzio teso.

"Ci mancava anche questa," disse Severus, lasciandosi cadere sul letto su cui Elena era seduta, intenta a leggere una rivista. La vampira lo guardò e gli sorrise. "Beh, alla fine può rivelarsi utile. Se Sirius riesce a ricordare tutto quello a cui ha assistito quando era uno spirito, potrebbe avere delle informazioni interessanti da darci".
"Sì, infatti. Se non si fosse messo in mezzo Weasley, avremmo potuto chiedergli qualcosa stasera".
"Ci penseremo domani. Probabilmente anche lui avrà bisogno di un po' di tempo per abituarsi alla nuova situazione".
"Dovrà parlarci qualcun altro, però. Io e lui finiremmo per litigare e basta".
Elena sembrò pensarci su. "Quello non sarà un problema. Mio fratello è sempre contento di parlare con persone nuove. Ma pensi che non sia cambiato, con te?"
"In che senso?"
"Beh, anche lui adesso conosce tutta la tua situazione, visto che da spirito è sicuramente venuto a sapere cos'hai fatto per Harry in questi anni e perché. Pensi che sia ancora arrabbiato con te?"
Severus ci pensò un attimo. "Non si tratta di essere arrabbiati. Siamo proprio due persone incompatibili".
"Sarà. Vedremo che succede".
"C'è anche un'altra cosa che mi preoccupa..." disse Severus.
"Cosa?" chiese Elena, aggrottando le sopracciglia.
"Non lo so, è solo una sensazione. Non è mai tornato nessuno dal mondo dei morti, sicuramente non così. Mi chiedo se non ci sia qualcosa di cui dovremo preoccuparci".
Elena sembrò perplessa. "Pensi che possa essere pericoloso?"
"Pericoloso non credo. Non so se questa cosa dell'essere tornata in vita è definitiva".
"Se dovesse sparire di nuovo sarebbe un duro colpo per Harry".
"Già".
Dopo un attimo di silenzio, Severus parlò di nuovo. "Lasciamo da parte Black e veniamo alle cose importanti, cioè a noi".
Elena chiuse la rivista e la appoggiò sul comodino, guardando Severus attentamente.
"Oggi, dopo l'incantesimo, Lily è venuta da me".
Elena annuì. "Lo immaginavo".
"Era quello di cui avevo bisogno per sbloccarmi, probabilmente. Mi ha detto che devo essere felice, che me lo merito".
"Aveva ragione".
Non c'era bisogno di dire altro. Elena si sporse verso Severus, appoggiando la testa sul suo petto.

EDIT: Ho corretto degli errori di battitura

Edited by Starliam - 19/11/2017, 20:51
 
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view post Posted on 18/10/2017, 10:34
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I ♥ Severus


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CITAZIONE
confusione erAno chiaramente

CITAZIONE
"L'incantesimo doveva sollevare il Velo che tiene separati vivi e morti,"

Eeeh già, proprio il Velo: è da lì che mi era venuto il dubbio che si trattasse di Sirius.

CITAZIONE
"E tu che hai da guardare? Non avevi tanta fame? Mangia!"

:lol: :lol: :lol: Favoloso!!!

CITAZIONE
avrebbe iniziato uno a litigare

La parola "uno" è di troppo.

CITAZIONE
"Dovrà parlarci qualcun altro, però. Io e lui finiremmo per litigare e basta".
Elena sembrò pensarci su. "Quello non sarà un problema. Mio fratello è sempre contento di parlare con persone nuove. Ma pensi che non sia cambiato, con te?"
"In che senso?"
"Beh, anche lui adesso conosce tutta la tua situazione, visto che da spirito è sicuramente venuto a sapere cos'hai fatto per Harry in questi anni e perché. Pensi che sia ancora arrabbiato con te?"
Severus ci pensò un attimo. "Non si tratta di essere arrabbiati. Siamo proprio due persone incompatibili".
"Sarà. Vedremo che succede".

Brava, Stella: un ottimo spunto per il futuro. Già dieci anni fa e oltre, avevi trovato il modo per far andare andare d'accordo Harry con Piton: farai lo stesso anche con Sirius? Io ci conto.

Finale di capitolo molto dolce. :lovelove:
 
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view post Posted on 18/10/2017, 17:44
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Bella soluzione!
No, io non avevo pensato a Black, tuttavia il motivo è logico e il ritorno di Sirius crea molte variabili impazzite.
Se se ne va di nuovo Harry sarà disperato e se resta... sono convinta che un incontro con Severus non mancherà.
Stella, questo racconto mi intriga e mi incuriosisce sempre di più.
Una gran bella storia che si legge bene, scorrevole e piacevole.
E adesso aspettiamo... ;)
 
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view post Posted on 18/10/2017, 18:19

Buca-calderoni

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Bene, sono contenta che la soluzione vi piaccia!
Sirius mi serviva per un paio di motivi.
Ci saranno altre sorprese, una nel prossimo capitolo.
E si', Ida, l'idea sarebbe proprio quella di farli andare d'accordo: mi piace farlo con i vari personaggi. Ci vorra' del tempo!
 
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view post Posted on 9/11/2017, 20:02

Buca-calderoni

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CAPITOLO 10

La mattina dopo, Sirius andò in cucina molto presto. Non aveva dormito molto, era ancora troppo scombussolato per tutto quello che era successo. In più, lui e Harry (che al momento dividevano la stanza) avevano fatto le ore piccole a parlare. Nonostante le poche ore dormite, quando scese in cucina spinto dai morsi della fame (che bella, vecchia e nuova sensazione al tempo stesso!) si sentiva di ottimo umore.
Ottimo umore che venne prontamente guastato dal trovare Piton seduto al tavolo della cucina, che sorseggiava una tazza di thè e studiava uno strano oggetto.
"Buongiorno," disse Piton, senza alzare la testa e senza guardarlo.
"Buongiorno", rispose Sirius, aprendo il frigorifero per prendere le uova.
Sempre in silenzio, mise sul fuoco una grande padella, vi sciolse del burro, e vi ruppe dentro tutte le uova, in modo da preparare abbastanza uova strapazzate per tutti. Non sapeva se i vampiri mangiavano. A cena lo avevano fatto, quindi immaginava di sì. Si voltò verso Piton, che continuava a premere alcuni tasti sullo strano oggetto. Il desiderio di non scambiare una parola con lui venne sopraffatto dalla sua naturale curiosità, e Sirius decise di prendere la parola.
"Che cos'è quello?" chiese, in tono quasi allegro.
Piton alzò la testa con espressione sorpresa, come se a rivolgergli la parola fosse stata una delle mele che si trovavano nella fruttiera al centro del tavolo.
"Un cellulare babbano".
Sirius rimase in silenzio per un attimo. Era certo che Piton stesse facendo apposta, ma decise di non dargliela vinta.
"Riformulo la domanda. Cos'è un cellulare babbano?"
"E' un telefono portatile, che i Babbani si portano dietro per comunicare fra di loro".
"Ah".
"Può essermi utile per parlare con Elena e Lorenzo. Me l'hanno dato loro".
"Bene".
Di nuovo, silenzio. Sirius c'era abituato da quando era obbligato a stare chiuso dentro la sua vecchia casa di Grimmauld Place, e si trovava davanti Piton nei momenti meno opportuni.
"Attento che bruci le uova", disse di nuovo l'odiato ex professore, pigiando dei tasti su quello strano telefonino.
Sirius fu sul punto di rispondergli per le rime, ma si morse la lingua: stava effettivamente per bruciare le uova, e si affrettò a togliere la padella dal fuoco, mettendo le uova strapazzate in un grande piatto. Poi iniziò ad aprire tutti gli sportelli della cucina, alla ricerca del pane da tostare. Una volta trovato, iniziò a preparare le fette due a due nel vecchio tostapane sistemato in un angolo del bancone. Poi prese anche biscotti e pancetta. Non una parola da Piton. Stava finendo di preparare la pancetta, quando Piton parlò senza preavviso, facendolo quasi spaventare.
"Hai ancora i poteri magici?"
Sirius si voltò a guardarlo. Piton lo osservava in silenzio, attendendo una risposta. "Non lo so. Credo di sì. La mia bacchetta non e' più... tornata".
Piton lo osservò in silenzio per un secondo, poi si misa una mano in tasca, estraendone la sua bacchetta. "Tieni. Prova con la mia".
Sirius la prese con cautela, come se temesse che la bacchetta si rigirasse e lo mordesse. Poi, la puntò verso il fornello sui cui stava cuocendo la pancetta e mormorò un incantesimo. Il fornello si spense. Sirius lo guardò con aria di approvazione.
"Molto bene," disse l'ex professore, con lo stesso tono che avrebbe usato con uno studente. "Riesci ancora a trasformarti in cane?"
Sirius lo guardò, leggermente stupito. "Non lo so".
"Prova".
In men che non si dica, un grosso cane nero era presente in cucina. La trasformazione durò solo pochi secondi: Sirius tornò rapidamente al suo stato umano, rendendo la bacchetta a Piton.
"Bene," disse quest'ultimo. "Chissà, potrebbe tornarci utile".
"Devo comprare un'altra bacchetta, però. Dopo forse..."
"No. Non puoi andare a Diagon Alley. Ti riconoscerebbero".
Sirius lo guardò fisso, stringendo le palpebre. "Non so chi ti ha reso il capo di questo gruppo, Piton, ma non ho intenzione di starmene di nuovo bloccato in casa".
Piton alzò gli occhi al cielo. "Non devi startene chiuso in casa. In mezzo ai Babbani non hai problemi, loro non sanno chi sei. I maghi però ti conoscono fin troppo bene, e se scoprissero che sei di nuovo vivo, potremmo perdere un grosso vantaggio. Troveremo il modo di farti avere un'altra bacchetta, ma non puoi andare tu di persona. Puoi andare dove vuoi nei luoghi Babbani, ma eviterei Diagon Alley, Hogsmeade, eccetera".
Sirius dovette ammettere che Piton aveva ragione. In quel momento rappresentava un vantaggio per loro: un animagus che poteva diventare un cane e spiare chi voleva. Non potevano rischiare che la voce del suo ritorno si spargesse.
Prima che il dialogo fra i due continuasse, Harry arrivò, seguito da Elena e Lorenzo. Tutti si sedettero a fare colazione, che si svolse senza altri drammi.

"Allora, come ti sembra Sirius?"
Severus alzò lo sguardo per osservare Lorenzo, seduto di fronte a lui.
"Scusa?"
"Voglio dire... visto che lo conosci, ti sembra quello di prima, o è diverso?"
"E' lo stesso rompiscatole di sempre".
Lorenzo sorrise. "Beh, lo prenderò per un buon segno. Visto che non sappiamo nulla di quello che gli è successo veramente, avevo paura che nel tornare si fosse trasformato in uno psicopatico, o roba del genere".
"Ho detto che è lo stesso di sempre, non ho detto che non è psicopatico".
"Hai capito cosa intendo".
"Sì, ho capito. Condividevo le tue preoccupazioni, ma devo ammettere di non aver trovato niente di preoccupante in lui, per quel poco che ci ho avuto a che fare".
Erano passate un paio d'ore, e in casa erano rimasti solo Sirius, Severus e Lorenzo. Elena era uscita per delle commissioni, e Harry era andato a casa di Ron ed Hermione, per vedere se Ron si sentiva meglio e se era ancora arrabbiato.
Subito dopo, però, sentirono un urlo proveniente dallo studio, trasformato in camera. Forse avevano parlato troppo presto.
"James! James è qui! Venite a vedere!"
Severus e Lorenzo si guardarono in volto, stupiti, per poi scattare in piedi allo stesso momento e correre in corridoio. Lorenzo aprì la port dello studio, e lui e Severus si trovarono davanti a Sirius, che stava in piedi, con gli occhi spalancati. Come li vide, tese un dito verso la poltrona rossa in un angolo. "James! E' tornato anche lui! E' qui!"
Severus rimase immobile, con lo sguardo fisso su Sirius. Lorenzo, dopo un attimo di silenzio, si voltò verso di lui. "Vogliamo rivedere la nostra posizione sul fatto che non sia impazzito?"
Severus si voltò a guardarlo, ma non disse niente.
"Cosa? Non lo vedete?" chiese Sirius.
"No," rispose Severus, in tono piatto.
Subito dopo, Sirius si voltò di nuovo verso la poltrona, e assunse l'espressione tipica di chi sta ascoltando qualcuno parlare. Severus avvertì chiaramente Lorenzo, vicino a lui, trattenere il respiro.
"Che vuol dire che loro non possono vederti?" chiese Black, sempre rivolto alla poltrona rossa (o così sembrava).
Severus sentì Lorenzo mormorare: "Questo è... molto inquietante". Non rispose, ma il suo amico aveva ragione. Vedere Black in piedi di fronte a lui, concentrato ad ascoltare qualcuno che nessun altro poteva vedere o sentire, era una scena degna di un film dell'orrore Babbano, e Severus avvertì un brivido.
"Ha detto che voi non mi potete vedere," disse Black, voltandosi verso di loro. "Sempre per il fatto che... io ho attraversato il Velo più volte... è come se qualcosa di me fosse rimasto dall'altra parte".
"E quindi puoi vedere gli spiriti?" chiese Lorenzo, incredulo.
Black alzò le spalle. "A quanto pare".
Lorenzo si voltò verso Sevrus, che rimase immobile, con lo sguardo sempre fisso su Black. Per una delle poche volte nella sua vita, non sapeva cosa pensare. Era possibile? Era vero? E se Black era impazzito davvero, e tutto era nella sua mente e basta?
Prima che potesse dire qualcosa, Lorenzo parlò, dando voce alle sue stesse preoccupazioni. "E noi come facciamo a sapere se è vero?"
Black lo guardò, socchiudendo gli occhi. "Che vuoi dire?"
"Senza offesa, ma io non ti conosco. Per quello che ne so, potresti esserti inventato tutto. Oppure, cosa più probabile, forse tu credi di vedere James... ma come facciamo a sapere che il suo spirito è qui davvero? Magari è un'illusione della tua mente"
Black si voltò di nuovo verso la poltrona, con sguardo sempre più sconvolto. Poi tornò a rivolgersi verso Lorenzo e Severus. "James ha detto che tu, Lorenzo, dopo che siamo andati tutti a letto ieri sera, sei uscito di casa senza dire niente a nessuno. Sei andato al pub irlandese che si chiama Sweet Briar, hai bevuto una birra e ti sei incontrato con una ragazza dai capelli neri. Avete chiacchierato un po', poi tu l'hai accompagnata a casa e sei tornato qui. Quando sei tornato, erano le due di notte".
Severus si voltò verso Lorenzo, che osservava Black con occhi spalancati. "E' vero?" chiese l'ex professore, che non poté non notar lo sguardo speranzoso di Black. A quanto pareva, anche lui aveva paura di essere impazzito.
Lorenzo guardò Severus e Sirius. "Sì, è vero. Mi sono incontrato con... una vecchia amica, diciamo così. Non è possibile che Sirius possa avermi visto. Quando sono tornato a casa, volevo essere sicuro che tutto fosse a posto, visto tutto quello che era successo... Allora ho guardato in tutte le stanze, e lui dormiva. In più, i miei sensi da vampiro erano al massimo, come sempre quando cammino da solo di notte. Lo avrei sentito se mi avesse seguito o spiato".
Black sembrò sollevato. Severus prese di nuovo la parola. "Molto bene. Puoi chiedergli come mai è qui?"
Black si voltò di nuovo verso la poltrona. "Ha detto che è qui per aiutarci".
Severus annuì leggermente.

Severus e Lorenzo si trovavano di nuovo da soli, seduti al tavolo della cucina. L'ex professore aveva davanti a sé svariati libri dall'aspetto antico.
"Cosa hai scoperto?" chiese Lorenzo.
"Niente di particolare, per ora. Ho bisogno di andare ad Hogwarts", rispose Severus, prima di alzarsi, prendere il mantello e uscire di casa senza un'altra parola. Anche Lorenzo uscì, e quando tornò, in bella vista nel soggiorno c'era il ritratto di un mago anziano dalla lunga barba bianca. Ricordava di aver visto la sua foto, da qualche parte. Prima che potesse fare qualunque cosa, il dipinto parloò.
"Buonasera. Tu devi essere Lorenzo, l'amico di Severus. Io sono Albus Silente, piacere di fare la tua conoscenza".
Lorenzo aveva sentito dei quadri parlanti. Non ne aveva mai visto uno però, e rimase a fissarlo incredulo per qualche secondo. Poi fece l'unica cosa logica che potesse fare chi si trova di fronte a un quadro parlante: esclamò qualcosa sottovoce, poi si voltò e se ne andò. Mentre si avviava verso la sua camera, poteva sentire la risatina di Silente.

"Ci mancava anche questa", disse Severus, per la seconda volta in due giorni, una volta che fu solo con Elena in camera della ragazza. Lei rise. "Dai, in realtà è una cosa positiva. Gli spiriti possono letteralmente andare ovunque, l'aiuto di James e degli altri può essere prezioso". Severus, steso sul letto, si coprì il volto con la mano e mormorò qualcosa di incomprensibile. Elena gli si stese accanto, cominciando ad accarezzargli la schiena con la mano.
"No, ferma," disse Severus, con voce stanca.
Elena si ritrasse. "Che succede?"
"Magari è qui e ci sta guardando".
Elena aggrottò la fronte. "Chi?" chiese. Poi, un sorriso di comprensione le si allargò sul volto. "Intendi lo spirito di James?"
Severus annuì in modo quasi impercettibile.
Elena scoppiò a ridere. "E per quale motivo dovrebbe guardarci, scusa?"
"Per ridere con il suo amichetto Sirius Black".
Elena tornò a sdraiarsi visino a lui, voltandogli il viso verso il suo con la mano. "E che guardi pure, allora. Ti assicuro che non avranno niente di cui ridere".
Stavolta, quando Elena si avvicinò per un bacio, Severus non si tirò indietro.
 
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view post Posted on 10/11/2017, 15:56
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I ♥ Severus


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CITAZIONE
Piton alzò la testa con espressione sorpresa, come se a rivolgergli la parola fosse stata una delle mele che si trovavano nella fruttiera al centro del tavolo.

Stupendoooo!

CITAZIONE
Sirius rimase in silenzio per un attimo. Era certo che Piton stesse facendo apposta, ma decise di non dargliela vinta.
"Riformulo la domanda. Cos'è un cellulare babbano?"

:D :D :D

CITAZIONE
Sirius la prese con cautela, come se temesse che la bacchetta si rigirasse e lo mordesse.

:lol: :lol: :lol:
Brava, Stella! Tu sei sempre molto brava a rapportare fra loro personaggi che hanno... grandi difficoltà a parlarsi in modo civile!

CITAZIONE
"Ho detto che è lo stesso di sempre, non ho detto che non è psicopatico".

:applauso: :applauso: :applauso: :applauso:

CITAZIONE
Severus rimase immobile, con lo sguardo fisso su Sirius. Lorenzo, dopo un attimo di silenzio, si voltò verso di lui. "Vogliamo rivedere la nostra posizione sul fatto che non sia impazzito?"

Bello, bello, bellissimo!!!

CITAZIONE
"Cosa? Non lo vedete?" chiese Sirius.
"No," rispose Severus, in tono piatto.

E qui si apre una fantastica possibilità narrativa: bravissima Stella!

CITAZIONE
Severus annuì leggermente.

Ecco, davanti all'offerta di aiuto da parte di James... io trovo questo inquietante!!!
 
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view post Posted on 10/11/2017, 16:45
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Fantastico!
Ci sono passaggi davvero impagabili, Severus e Sirius dialogano e questo è davvero un miracolo!

L'implicito problema è contenuto nelle frasi seguenti :lol: :lol:
CITAZIONE
"Magari è qui e ci sta guardando".
Elena aggrottò la fronte. "Chi?" chiese. Poi, un sorriso di comprensione le si allargò sul volto. "Intendi lo spirito di James?"
Severus annuì in modo quasi impercettibile.
Elena scoppiò a ridere. "E per quale motivo dovrebbe guardarci, scusa?"
"Per ridere con il suo amichetto Sirius Black".

Sono curiosa, bel capitolo non privo di un certo Humor.
Brava, Stella!
 
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view post Posted on 10/11/2017, 19:08

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QUOTE (Ida59 @ 11/10/2017, 03:56 PM) 
QUOTE
Severus annuì leggermente.

Ecco, davanti all'offerta di aiuto da parte di James... io trovo questo inquietante!!!
[/color]

ehehe vero... infatti ero un po' indecisa su come fare. Ma diciamo che Severus sa che avere uno spirito in grado di muoversi come vuole è sicuramente una cosa positiva... quindi si lascia andare alla preoccupazione solo con Elena :D
 
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view post Posted on 10/11/2017, 19:11

Buca-calderoni

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QUOTE (chiara53 @ 11/10/2017, 04:45 PM) 
Fantastico!
Ci sono passaggi davvero impagabili, Severus e Sirius dialogano e questo è davvero un miracolo!

L'implicito problema è contenuto nelle frasi seguenti :lol: :lol:
QUOTE
"Magari è qui e ci sta guardando".
Elena aggrottò la fronte. "Chi?" chiese. Poi, un sorriso di comprensione le si allargò sul volto. "Intendi lo spirito di James?"
Severus annuì in modo quasi impercettibile.
Elena scoppiò a ridere. "E per quale motivo dovrebbe guardarci, scusa?"
"Per ridere con il suo amichetto Sirius Black".

Sono curiosa, bel capitolo non privo di un certo Humor.
Brava, Stella!

Ahhaha sì... niente di nuovo, in realtà, gli spiriti tecnicamente ci sono sempre stati. Ma sapere di fatto che è lì e che è in grado di interagire con Sirius... fa quasi paura!
 
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