Il Calderone di Severus

Stella - Nuova lotta, Long-fic Severus; Avventura, drammatico, introspettivo; AU; Personaggi originali, Harry, Ron, Hermione; Severus/personaggio originale; Post 7° anno

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 20/11/2016, 21:14

Buca-calderoni

Group:
Moderator
Posts:
960

Status:


Bene, allora. Dopo molto tempo, torno a scrivere una storia lunga.
Sono già avanti ti diversi capitoli, e ho preso l'idea da una storia che avevo iniziato molto tempo fa. Questa però è completamente diversa, c'è solo un'idea di base che è la stessa (e il titolo, ma solo perchè non ho molta fantasia con i titoli).
Commentate liberamente dandomi pareri e fatemi sapere se secondo voi dovrei modificare qualcosa. Una volta che sarà completata e revisionata, la manderò all'archivio.

Titolo: Nuova lotta
Autore: Stella
Beta Reader: Nessuno (per ora)
Tipologia: Long fic
Rating: Per tutti
Genere: avventura, drammatico, introspettivo (in aggiornamento)
Personaggi: Severus, Harry, Ron, Hermione, personaggi originali
Pairing: Severus, personaggio originale
Epoca: Post settimo anno
Avvertimenti: AU

Nota: si tratta di una storia sul genere "Se Piton fosse sopravvissuto". Non ho seguito molto cosa è successo con la nuova opera teatrale, ma non tengo conto della trama nè dell'epilogo del settimo libro (per ovvi motivi).

Riassunto: Harry pensa che, finalmente, dopo la sconfitta di Voldemort il mondo magico abbia trovato un'epoca di pace. In realtà, presto scoprirà che una nuova minaccia si avvicina.

Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.

Capitolo 1

Capitolo 2




Capitolo 1.

Stava iniziando a fare freddo. Quell’autunno era stato stranamente mite fino a quel momento, ma adesso l’aria si stava facendo sempre più fresca. Harry era uscito dal suo appartamento verso le 8.00, e rimpiangeva di non essersi messo una giacca più pesante. Era la metà di ottobre, e lui ancora non aveva deciso cosa fare della sua vita. Gli sembrava tutto troppo strano: dopo aver finalmente sconfitto Voldemort, dopo anni di lotta, era come se avesse perso lo scopo primario nella sua vita.
Tutti stavano cercando di andare avanti. Hermione e Ron avevano preso un piccolo appartamento insieme, perché non riuscivano a sopportare l’idea di vivere separati. Non si erano sposati, ancora: non avevano detto il motivo, ma Harry lo sapeva. Un matrimonio sembrava un evento troppo “normale” e felice, dopo tutto quello che era successo. Non era ancora il momento di tornare a vivere del tutto. Gli avevano offerto di andare a vivere con loro, ma Harry aveva rifiutato: non voleva rischiare di essere un impiccio per la nuova coppia. Subito dopo la fine della guerra contro Voldemort era tornato a vivere con i suoi zii per un paio di mesi, prima di prendere in affitto un appartamento da solo. Non lo aveva fatto perchè le cose andavano male con i suoi zii e suo cugino: anzi, stranamente sembravano accettarlo adesso, e i loro rapporti erano più che civili. Era convinto che qualcuno dal mondo magico avesse spiegato a Vernon, Petunia e Dursley esattamente quello che era successo, prima che fosse loro permesso di tornare nella loro casa di Privet Drive. Non parlavano molto con lui, ma non si erano più mostrati ostili verso Harry. Dudley sembrava quasi cercare di fare amicizia. Gli avevano anche detto che poteva restare con loro quanto voleva, ma per Harry era importante trovare la propria autonomia.
Aveva trovato un minuscolo appartamento nella periferia di Londra, formato da una camera, una piccola cucina e un piccolissimo bagno. Per il momento, gli andava più che bene. Non voleva spendere tutti i suoi risparmi in attesa di guadagnare uno stipendio decente. Il lavoro era, al momento, una delle due grandi incognite della sua vita. Mentre Hermione era diventata ricercatrice per il Ministero della Magia e Ron si occupava del negozio di scherzi insieme a suo fratello George, Harry non aveva un piano preciso in mente. Un mese prima aveva però sottoposto al nuovo Ministero un progetto per una piccola scuola di aggiornamento per pozionisti e una libreria, il tutto dedicato a Severus Piton. Riteneva che il compianto professore si meritasse un riconoscimento per il suo ruolo fondamentale nella sconfitta di Voldemort. Il Ministero aveva accettato e finanziato il progetto, e Harry aveva ricevuto l’incarico ufficiale di occuparsene. Riceveva uno stipendio, e aveva ampia libertà su come condurre il tutto. La libreria sarebbe stata situata nella vecchia casa di Piton, a Spinner’s End, e Harry intendeva formarla grazie all’ampia collezione di libri che il professore aveva messo insieme durante gli anni, con l’aggiunta di molti libri nuovi e aggiornati, messi a disposizione dal Ministero stesso. Per la scuola era ancora tutto da decidere. Quella mattina aveva intenzione di continuare il lavoro di catalogazione dei libri a Spinner’s End.
Harry lavorò per un paio di ore nel vecchio soggiorno ingombro di scatole di cartone e oggetti vari. Aveva trovato un sistema che sembava funzionare la catalogare i libri: come poteva immaginare, molti volumi trattavano di pozioni, erbe, ingredienti e ricerche varie. Ma ce n’erano molti altri sugli incantesimi, sulle Arti Oscure (forse sarebbe stato bene mettere questi ultimi a disposizione solo dietro un’apposita richiesta?) e, più in generale, sulla storia (sia magica ache Babbana) e su tutta una serie di altre discipline. Harry aveva trovato anche molti libri Babbani e, con sua sorpresa, anche una serie di libri sul Quidditch. Era impegnato a catalogare proprio quelli quando, nella stanza illuminata dalle candele e dal fuoco nel caminetto, ebbe come l’impressione di essere osservato. Alzò lo sguardo verso la finestra, in tempo per vedere un rapido movimento. Probabilmente era qualche curioso che lo stava osservando di nascosto: gli capitava più spesso di quanto avrebbe voluto. Non si sarebbe mai abituato a essere “l’eroe del mondo magico”. Sbuffando, si alzò per chiudere la tenda. Agitò rapidamente la bacchetta per aumentare l’intensità della luce delle candele: nonostante fossero ormai le 10, il sole non era riuscito a fare capolino da dietro la spessa coltre di nuvole grigie. Tornò a sedersi sul pavimento, riprendendo ad analizzare il grosso volume sulla storia delle squadre di Quidditch di cui si stava occupando. Sembrava un libro molto interessante, e Harry aveva iniziato a leggere qualche pagina qua e là, quando una voce bassa e calma lo interruppe.
“Sapevo che ti saresti perso dietro ai libri sul Quidditch, Potter”. Prima ancora che il visitatore inatteso ebbe finito la frase, Harry era balzato in piedi, arretrando di diversi passi e tirando fuori la bacchetta dalla tasca dei pantaloni.
Di fronte a lui c’era l’unica persona che Harry non si aspettava di vedere: Severus Piton, il suo vecchio professore di Pozioni. Proprio quello che era morto mesi prima, e a cui Harry stava intitolando una libreria. Una libreria allestita nella sua vecchia casa. Piton alzò le mani come Harry aveva visto fare tante volte nei film Babbani, nelle scene in cui qualcuno si trova davanti un uomo armato. Poi parlò di nuovo, sempre con voce bassa e tranquilla. “Calmati. Non sono qui per farti del male. Ti devo solo parlare. La mia bacchetta è nella mia veste, e non la prenderò senza prima avvertirti. Per favore, abbassa la tua”.
Harry rimase a osservare Severus Piton, fermo di fronte a lui, con indosso la stessa veste nera che gli aveva sempre visto. Meccanicamente, Harry abbassò la bacchetta, e Piton parlò ancora. “So che hai tante domande, Potter, e no, nessuna delle risposte che ti stai dando è quella esatta”.
“Cosa…”
Piton lo interruppe. “Andiamo a parlare in cucina. Ammesso che tu non abbia messo a soqquadro pure quella”. Senza un’altra parola, il professore si voltò e si diresse nell’altra stanza. Sempre più stupito e allarmato, Harry lo seguì (senza però rimettere la bacchetta in tasca). Piton aprì un armadietto sopra il lavandino e ne estrasse una bottiglia di colore marrone chiaro con due bicchieri, indicandogli una sedia con un cenno della testa. Harry si sedette, e Piton riempì entrambi i bicchieri di liquore, porgendogliene uno. Harry rimase a fissare il bicchiere, indeciso.
“Avanti, Potter. Dopo tutto quello che hai passato, penso che tu sia maturo abbastanza per bere un bicchiere di whisky”.
Harry continuò a osservare il bicchiere, senza fare cenno di prenderlo. Piton sospirò. “Si tratta di whisky Babbano, non firewhisky. Non sprecarlo, è uno dei più pregiati”.
Harry prese il bicchiere e se lo portò alle labbra, osservando il suo ex professore che si sedeva di fronte a lui, con l’espressione rilassata di chi è andato a trovare un conoscente per fare quattro chiacchiere. Piton rimase in silenzio finché Harry non ebbe finito il whisky con una smorfia, che strappò un sogghigno al professore. “Bene, allora. Immagino che avrai molte domande”.
“Non so da che parte cominciare”, disse Harry, con sincerità.
“Bene, allora inizio a parlare io. Come a quest’ora avrai capito, non sono morto”.
“Ma l’ho vista…”
“Lo so”, continuò Piton, dopo un attimo di silenzio. “So cosa hai visto, e dopo che te ne sei andato, mi sono ripreso. Non è stato facile, e ho avuto… degli aiuti, ma la ferita non era mortale, e sono guarito. Perfettamente, anche se ci è voluto del tempo”.
“Ma l’abbiamo sepolta. Ho visto il suo cadavere”.
Piton scosse la testa. “Non era il mio. Ho usato il cadavere di una vittima della battaglia. L’ho modificato in modo da sembrare me. Sono un mago abbastanza esperto da riuscire a fare una cosa simile, e nessuno si avvicina mai troppo a un cadavere, anche se ben vestito e sistemato per il funerale. Fra l’altro, bello spreco della mia veste verde migliore”.
Harry non poteva vedere la sua espressione, ma sapeva di avere gli occhi spalancati e la bocca aperta. Di fronte a lui, il suo ex professore sembrava divertito dal suo stupore.
“Ma perchè non ha detto niente? Perchè non ha detto di essere vivo? Le abbiamo fatto il funerale! Le persone hanno pianto per lei!”
Piton sbuffò, scuotendo la testa e alzando gli occhi al cielo al tempo stesso. “Oh sì, posso immaginare quanti hanno pianto al mio funerale. Devono essere stati inconsolabili”.
Harry stave per rispondere che sì, diverse persone avevano pianto, ma Piton riprese a parlare. “Non importa, comunque. Avevo i miei motivi per fare questa scelta, e avevo bisogno di starmene per conto mio. Forse ho fatto bene e forse no, ma ora non è importante. La cosa importante è che sono tornato”.
“Okay. E perchè è tornato, allora?”
L’ex professore di Pozioni rimase in silenzio per un lungo momento, con l’espressione pensierosa. “Non sono venuto per portare buone notizie, purtroppo”.


EDIT: ho corretto degli errori di battitura

Edited by chiara53 - 5/1/2018, 18:53
 
Top
view post Posted on 20/11/2016, 21:37
Avatar

Buca-calderoni

Group:
Professore
Posts:
1,314
Location:
seconda stella a destra

Status:


Devo essere brevissima, ma volevo dirti che ho letto e mi sembra molto interessante. Mi sono piaciute le prime, essenziali, descrizioni. Ho qualche dubbio sull'utilizzo della casa di Spinner's End come museo, ma perchè no, tutto sommato?
Si suppone che Piton non possa prendersela più di tanto per quell'invasione nella sua privacy, visto che si pensa che sia defunto.

Aspetto il seguito con viva curiosità. :)
(La prossima volta cercherò di dire due parole in più, stavolta non ce la faccio).
 
Top
view post Posted on 21/11/2016, 01:10

Buca-calderoni

Group:
Moderator
Posts:
960

Status:


Ciao, Lady Memory! Grazie per il primo commento!
Non ho specificato (forse devo farlo?) che Severus ha seguito, anche se di nascosto, quello che succedeva nel mondo magico durante la sua "assenza". Quindi sa del progetto della libreria, e sa anche che il suo nome è stato riabilitato. Sa che Harry non lo fa con l'intento di mancargli di rispetto, ma di ricordarlo mettendo a disposizione il suo sapere e isuoi libri ad altri maghi studiosi. Per questo Severus non è indispettito nel trovarsi la casa sottosopra e Harry che legge i suoi libri :D
Il secondo capitolo è già pronto, devo solo fare qualche revisione e poi lo pubblico.
 
Top
view post Posted on 21/11/2016, 07:04
Avatar

Buca-calderoni

Group:
Professore
Posts:
1,314
Location:
seconda stella a destra

Status:


Ciao Stella, rassicurati; dalla reazione di Piton si capisce benissimo che lui sapeva chi avrebbe trovato in casa e perchè.

Il mio commento si riferiva al fatto che una casa come Spinner's End, piccola, probabilmente in cattive condizioni e in un quartiere di basso livello abitato solo da babbani, non sarebbe proprio il posto ideale per farne una libreria magica, quindi un luogo di possibile frequentazione continua da parte di alri maghi.

Scusami, sono considerazioni molto terra terra rispetto alla storia, anche perchè suppongo che il progetto libreria sia già finito, col ritorno di Piton.
Ma non ho potuto fare a meno di immaginare che so?, il senzatetto che occupa la casa visto che è vuota, oppure il comune che decide di espropriarla perchè non c'è più un proprietario, oppure il padrone di casa che la riaffitta a qualcun altro. ;)

Già che ci sono, aggiungo due parole al commento di ieri (ti dovrai abituare a commenti molto rapidi da parte mia, ho un tempo contatissimo purtroppo).

Allora, rileggendo tutto con calma, posso dirti che l'idea di Hermione e Ron che convivono mi ha fatto immaginare la possibile reazione di Molly ;)

Poi, non hai preso in considerazione la possibilità che Harry o Ron facessero gli Auror, come avevano proclamato per anni mentre erano a scuola. Perchè, se c'è un perchè?

A parte questi due commenti/interrogativi sopra, il resto mi è piaciuto di nuovo. Ho trovato la conversazione tra Piton e Harry molto ben scritta, con personaggi in canon (ma Piton lo beve il suo whisky o lascia ubriacare Harry? ;)).

Quindi, aspetto di sapere cosa accadrà dopo. (BTW, io sono Mep, se ti sei dimenticata il mio nome. :))
 
Top
view post Posted on 21/11/2016, 15:26
Avatar

Pozionista sofisticato

Group:
Administrator
Posts:
14,444

Status:


Ma che bella sorpresa, Stella!
Ho letto tutto d'un fiato e la soluzione per Severus "non morto" è ancora diversa da quelle lette e immaginate fino ad ora.
Ovviamente lasci con molta curiosità i lettori.
Mi piace come hai costruito il capitolo anche se avrei voluto sapere un po' di più sulle circostanze che hanno permesso a Piton di sopravvivere.
La convivenza di Ron ed Hermione mi è piaciuta, una soluzione molto moderna :lol:
Il resto è originale e lo stile scorrevole e piacevole da leggere.
Adesso non farmi aspettare tanto.
Mi aspetto grandi cose da te! :D
 
Top
view post Posted on 21/11/2016, 15:57

Buca-calderoni

Group:
Moderator
Posts:
960

Status:


Grazie Chiara :D
Il fatto della convivenza l'ho tirato fuori perchè a me, leggendo i libri della Rowling o comunque sapendo la storia dei suoi personaggi, è sempre sembrato strano vederli che si sposano appena finita la scuola con quello che è il primo ragazzo o ragazza e iniziano subito a far figli.
Da una parte mi viene da pensare "beati loro che se lo possono permettere" :D
Dall'altra ripenso alla mia, di storia, e se mi fossi sposata a 18 anni con il mio ragazzo del liceo chissà che fine avrei fatto :D
Quindi niente, mi sentivo più a mio agio a trovare questa soluzione, al momento.

La storia della guarigione di Severus è un po' più complicata di come l'ha raccontata a Harry, ma la scopriremo dopo :)

Per Mep (scusa, avevo confuso il tuo nome con quello di qualcun altro di cui adesso non ricordo il nick. Sto messa bene :D): ho immaginato che tutti fossero ancora sconvolti per quanto successo con Voldemort, e per tutte le perdite subite. Io non credo che riuscirei a buttarmi subito in una carriera da Auror, al loro posto (sentirei il bisogno di un po' di pace e tranquillità, e ho trasmesso questa sensazione ai personaggi.
Immagino anche che il nuovo Ministero, per evitare gli errori del passato, voglia una maggiore collaborazione con il mondo Babbano: questo probabilmente sarà più evidente dopo.

Stasera metto il nuovo capitolo, che è pronto!
 
Top
view post Posted on 21/11/2016, 18:32
Avatar

Fondi-calderoni

Group:
Severus Fan
Posts:
300

Status:


Ciao, molto carino come inizio. Anche a me piace l'idea della convivenza tra Ron ed Hermione, nonostante non li abbia mai visti bene come coppia, ma questo è un altro discorso. Quanto a Harry, a quanto si intuisce non sta con Ginny, visto che abita da solo, oppure stanno assieme, ma ancora non vivono assieme. Particolare e misterioso anche il modo in cui Severus è riuscito a sopravvivere, ha ricevuto un aiuto, ma rimane la domanda da chi?
Aspetto volentieri il seguito.

:estate:
 
Top
view post Posted on 21/11/2016, 19:07

Buca-calderoni

Group:
Moderator
Posts:
960

Status:


Ciao Fink!
che bello, sono contenta di avere tanti lettori!
Non ho voluito inserire Ginny al momento per rendermi la vita più facile: ci saranno due personaggi originali (introdotti nel prossimo capitolo), e non volevo trovarmi a gestire troppe coppie e dinamiche.
In questo capitolo si fa riferimento a una delle due incognite della vita di Harry: l'altra è proprio Ginny.
Vedremo cosa succederà! :D
 
Top
view post Posted on 22/11/2016, 00:41

Buca-calderoni

Group:
Moderator
Posts:
960

Status:


Capitolo 2.


NOTA: In fondo al capitolo c'è una nota :D Non la scrivo qua per non fare spoiler :D

Harry non riusciva a credere a quello che stava succedendo. Quella giornata era talmente strana che in più momenti aveva creduto di sognare. Dopo avergli detto che veniva a portare brutte notizie, Piton si era rifiutato di dargli altre spiegazioni, dicendo che gli avrebbe detto tutto più tardi, e gli aveva dato appuntamento dopo un paio d’ore in una tavola calda vicina a Spinner’s End. Adesso, Harry si trovava seduto al tavolo di quello che sembrava un pub, di fronte al suo ex professore di Pozioni che aveva creduto morto fino a poche ore prima e a un’altra persona, che Severus gli aveva presentato come Lorenzo, un suo amico. Già l’idea che Piton avesse degli amici era forse la cosa più strana che era successa durante il giorno. E poi, Lorenzo? Che nome era? Sembrava italiano.
Questo Lorenzo era seduto proprio di fronte a Harry. Sembrava molto giovane (più giovane di Piton) ed era vestito in stile Babbano, ma sempre di nero. Pantaloni neri, maglia nera e giubbotto di pelle nero. Anche i capelli erano neri, e gli occhi azzurri sembravano avere un’espressione fra il divertito e l’annoiato.
“Quindi…. Lorenzo, è un nome italiano?” disse Harry, cercando di fare conversazione.
Il ragazzo misterioso annuì. “Sì. Vengo da Firenze, precisamente. Anche se non vivo lì da… più o meno 500 anni”.
Harry si limitò a fissarlo. Che cavolo stava succedendo?
Piton prese il controllo della conversazione. “Il mio amico Lorenzo è un vampiro, Potter. Per questo è ancora vivo e giovane dopo 500 anni”.
Forse Piton stava cercando di dare una spiegazione plausibile, ma il tutto aveva ancora meno senso, per Harry. Aveva sempre pensato ai vampiri come creature pericolose, che stavano per conto loro e non in compagnia di maghi e streghe. E adesso Piton era amico di uno di loro? Da quanto? E perchè?
“Non ti preoccupare,” continuò Piton, probabilmente notando la sua perplessità. “Lorenzo non è pericoloso. È qui per aiutarci. Di fatto lui è la persona che mi ha aiutato a guarire dopo che sono stato morso da Nagini”.
Harry annuì, ancora senza parole. Prima che qualcuno potesse parlare di nuovo, una giovane cameriera venne a prendere l’ordinazione. Tutti ordinarono del tè, e la cameriera chiese se volevano del cibo. Harry aveva perso l’appetito (probabilmente per sempre), e Lorenzo rispose semplicemente: “No, grazie. Ho già mangiato”. Poi guardò Harry con un sorrisetto, passandosi la lingua sui denti bianchissimi. Harry sentì un brivido corrergli lungo la schiena. Piton scosse la testa, guardando il suo amico con un sorriso appena accennato e alzando gli occhi al cielo, con la stessa espressione che Hermione usava a volte con Harry e Ron. “Non spaventare il ragazzo”, ammonì il professore.
Il vampiro si schiarì la gola. “Hai ragione. Scusami, Harry, ma a volte non resisto a giocare piccolo scherzo alle persone che incontro per la prima volta. Il mio senso dell’umorismo è un po’ strano. Come Severus ha detto prima, non sono pericoloso. Non mi nutro di sangue umano, solo di animali. E cerco di non uccidere neanche quelli. Quando sei un vampiro impari presto a nutrirti senza lasciare una scia di cadaveri dietro di te. Adesso bevo sangue umano solo quando sono obbligato dalle circostanze. Non posso negare che la mia natura mi abbia spinto, in passato, a fare brutte azioni. Ma non uccido qualcuno da… duecento anni, circa. E anche in quel caso, non avevo scelta”.
“Cosa sai sui vampiri, Potter?” chiese Piton.
Harry scosse la testa. “Quasi niente, signore”.
“Beh, immagino quindi di essere il tuo primo amico vampiro,” intervenne Lorenzo. “Ne sono onorato. E presto conoscerai anche mia sorella. È una vampira anche lei. Non poteva essere qui, oggi, ma forse la vedrai più tardi. Tu e i tuoi amici potete farci tutte le domande che volete”.
Harry sentiva di avere già delle domande per lui. Troppe. Cosa voleva da lui? Perchè Piton glielo aveva presentato? Cos’era quell riferimento ai suoi amici? E perchè dovevano conoscere lui e sua sorella?
“Prima però”, continuò il vampiro, “è meglio inziare con il motivo per cui sono qui”. Lorenzo guardò Piton, che annuì e riprese a parlare. “Mi piacerebbe poter dire che dopo la sconfitta di Voldemort, anche il male è stato sconfitto. Purtroppo, come ormai avrai imparato, Potter, le persone malvagie esistono sempre. Questo è ciò che mi ha portato a contattarti di nuovo. Voldemort è stato sconfitto, ma alcuni dei suoi… seguaci, possiamo chiamarli, stanno organizzando qualcos’altro”.
“Pensavo che tutti i Mangiamorte fossero stati arrestati”, comment Harry.
Piton annuì. “La maggior parte sì. Ma Voldemort aveva molti seguaci, non solo in Gran Bretagna, ovviamente. Molti sono rimasti anonimi, e trovarli e arrestarli è quasi impossibile. Molti di loro non hanno neanche il Marchio Nero. Per farti capire bene dobbiamo fare un passo indietro. Se è vero che molti Mangiamorte erano assolutamente fedeli a Voldemort, ciò non è però vero per tutti. Sai tutto della cudeltà di Voldemort, e ti puoi immaginare come molti, anche fra i Mangiamorte, non fossero contenti all’idea di essere governati da un sadico assassino libero di ucciderli o torturarli a piacimento. Quindi, alcuni Mangiamorte e altri seguaci senza il Marchio Nero hanno iniziato a sviluppare un piano alternativo, prima ancora della sconfitta di Voldemort”.
“Quindi i Mangiamorte volevano ribellarsi a Voldemort?” A Harry sembrava impossibile.
“Non tutti,” rispose Piton. “Solo alcuni. Ma questi hanno cercato appoggio fra i seguaci delle Arti Oscure sparsi per tutta Europa, sfruttando proprio un’idea di Voldemort, che aveva inviato alcuni Mangiamorte a cercare appoggio in altre zone fuori dalla Grn Bretagna”.
“Ma… Voldemort è stato sconfitto. Quindi cosa…”
Piton interruppe Harry. “Il loro piano era restare fedeli a Voldemort fino a che non avesse vinto la guerra. A quel punto, lo avrebbero rovesciato e preso il potere”.
“E… chi sarebbe stato il capo?”
“Questa è una delle cose che ancora non sappiamo”.
“Quindi, quello che sta cercando di dirmi è che queste persone stanno ancora lavorando al loro piano per prendere il potere?”
“Precisamente,” annuì Piton. “Ovviamente le loro ambizioni non si sono placate solo perché Voldemort ha perso. Hanno semplicemente cambiato strategia. Non conosco i dettagli, in quanto non posso più fare la spia, ma so che stanno ancora tramando per rovesciare il Ministero della Magia”.
Harry rimase in silenzio. Non si aspettava niente del genere. Dopo la vittoria su Voldemort, non c’era assolutamente niente che facesse pensare a una sorta di rivolta sotterranea. Il Ministero funzionava bene, le vecchie e antiquate leggi erano state cambiate a tempo di record, tutti stavano lavorando per creare una nuova società. Ma Harry non ebbe il tempo di digerire queste informazioni, perchè adesso toccò a Lorenzo prendere la parola.
“E qui, come se questo non fosse abbastanza, entrano in gioco i vampiri. Quando Voldemort ha inviato alcune spie in giro per trovare nuovi “soldati” e nuove risorse, ha trovato l’appoggio di alcuni vampiri. Hai detto di non sapere molto sui vampiri, ma sicuramente sai che storicamente tendono a stare da soli, senza cercare la compagnia di Babbani o di maghi. Quello che forse non sai è che, in parte, questo atteggiamento è dovuto al rifiuto dei vampiri da parte della società, probabilmente causato dalla paura verso di loro. Il che è comprensibile, considerate che i vampiri sono… beh, vampiri. Comunque, i Mangiamorte hanno trovato il modo di far leva sul desiderio di rivalsa di alcuni vampiri, promettendo loro un posto al comando della nuova società, senza doversi più nascondere, liberi di poter mangiare umani come volevano. Questi Mangiamorte, però, erano in realtà coloro che tramavano contro Voldemort stesso. Quello che hanno deciso insieme ai vampiri era di rovesciare Voldemort una volta che avesse vinto, come ha detto Severus. Adesso che, invece, ha perso ed è stato ucciso, abbiamo motivo di credere che il loro piano di conquistare il potere sia comunque ancora in essere”.
“Okay…” disse Harry. “Quindi, se ho capito bene, alcuni Mangiamorte stanno pensando di prendere il potere con alcuni vampiri? Siete sicuri che si tratti di una minaccia reale e non, forse, di persone insoddisfatte che non hanno modo di essere veramente pericolose?”
Piton e Lorenzo si guardarono. Fu l’ex professore a parlare per primo. “Ci abbiamo pensato, ma le informazioni che abbiamo ci portano a credere che la minaccia sia reale”.
“Del resto – intervenne Lorenzo – sottovalutare un pericolo di questo tipo è proprio ciò che ha sempre causato problemi. Sia nella storia magica che in quella Babbana”.
“Sì. Sì, è vero,” dovette ammettere Harry, dopo un attimo di riflessione.
“Negli ultimi mesi è stata riscontrata una presenza sempre più massiccia di vampiri in diverse città della Gran Bretagna,” disse ancora Piton. “Molti di loro non fanno sforzi per nascondersi”.
A riprova di ciò che stava dicendo, estrasse dalla tasca alcuni fogli di giornale e li mise sul tavolo di fronte a Harry. Si trattava di pagine di diversi giornali locali, che riportavano la notizia di animali attaccati e uccisi, forse da cani randagi o volpi. In due casi, le vittime erano persone, che erano state ricoverate con profonde ferite alla gola. Non ricordavano cosa fosse successo, e la conclusione dei giornali era che si fosse trattato di un’aggressione a scopo di rapina.
“Si tratta di attacchi di vampiri?” chiese Harry.
“Sì,” annuì Lorenzo. “Le modalità sono quelle”.
“Pensiamo che non si tratti di una coincidenza,” disse ancora Piton. “Per anni non si sono registrati attacchi di questo tipo. E questi sono solo alcuni esempi. Ci sono altre notizie di attacchi simili”.
Harry inspirò profondamente. “Okay. Che dobbiamo fare?”
“Dobbiamo parlare con i tuoi amici,” disse Lorenzo. “Dobbiamo mettere al corrente il nuovo ministro di cosa sta accadendo. Abbiamo pensato che tu non avrai difficoltà a chiedergli un incontro. Accetterà sicuramente di parlarti. E dobbiamo parlare con la nuova Preside di Hogwarts. Anche in questo caso, la tua presenza sarà essenziale”.
Harry sospirò. “Speravo di aver finito di lottare. Speravo di poter avere un po’ di pace”.
Piton alzò un sopracciglio. “Tutti lo speravamo, Potter. Non sempre le cose vanno come vogliamo”.
“Sì, beh, nel mio caso non vanno mai come voglio”.
“Oh, ma guardatevi,” intervenne Lorenzo con la voce strascicata da un sorriso beffardo. “Vi siete appena ritrovati e già state battibeccando. Beh, io devo andare. Ci vediamo più tardi, immagino. Harry, chiama i tuoi amici”.


Dopo quello strano incontro, Harry era tornato a casa. Si era steso sul letto, con la testa che gli pulsava dolorosamente. Forse era la mancanza di cibo: non aveva mangiato nulla, quel giorno. Forse era il whisky a stomaco vuoto, non era abituato a bere. Rimase nella penombra, a fissare il soffitto bianco per diverso tempo, riflettendo sugli avvenimenti della giornata.
Non riusciva a credere a quello che stava succedendo. Aveva cercato di contattare Ron e Hermione, ma non ci era riuscito, e aveva lasciato loro un messaggio sul telefono fisso. Per qualche motivo, Ron amava usare il telefono Babbano, anche se non aveva capito come fare; e voleva sempre che Harry lo contattasse in quel modo. Il che per lui era più facile, perché il suo minuscolo appartamento non aveva un camino da collegare alla Metropolvere.
Dopo l’incontro con Piton e Lorenzo, Harry si sentiva svuotato. Non riusciva ancora a credere all’idea che Piton fosse sopravvissuto, che fosse diventato amico di un vampiro (di due vampiri, a quanto sembrava) e che ci fosse una nuova minaccia, forse anche più pericolosa di Voldemort, da combattere. Il suo stomaco brontolò, e Harry pensò che doveva davvero mangiare qualcosa. Ma al tempo stesso, non voleva alzarsi, e sapeva che il frigorifero era vuoto, con l’eccezione di qualche barretta al cioccolato. Doveva andare a fare la spesa, prima o poi. Chiuse gli occhi.
Harry si svegliò probabilmente dopo ore, con il telefono che suonava a ripetizione. Allungò una mano sul comodino e biascicò un “pronto?” solo per essere accolto da silenzio totale dall’altra parte, prima che cadesse la linea. Ron, probabilmente. Si guardò intorno e accese la luce, si era fatto buio. Il telefono squillò di nuovo.
“Pronto?”
“Pronto? Harry?” la voce di Ron.
“Ron, attacca! Ho risposto io!” Questa era Hermione. Harry non capiva perchè avessero installato due telefoni, quando Ron non sapeva usarne neanche uno.
“Harry! Come stai? Hai detto nel messaggio di volerci parlare. Va tutto bene?”
“Sì… direi di sì. Ma devo parlarvi di persona. Vengo da voi fra un’ora”.
Il tempo di fare una doccia e di mettersi un paio di barrette al cioccolato nello stomaco.

“Harry, tutto questo è incredibile”, disse Hermione, sistemando i piatti sul tavolo. I tre ragazzi erano seduti al tavolo alla cucina di Spinner’s End, con di fronte diverse confezioni di cibo da asporto. Avevano fame, e avevano quindi pensato di comprare cibo in abbondanza. Non era chiaro se i vampiri mangiavano anche cibo “classico”, e probabilmente Piton non avrebbe voluto mangiare con loro comunque, ma Hermione aveva insistito che era un modo per dimostrarsi amichevoli. Avevano anche comprato diverse bottiglie di bevande analcoliche e vino (“Forse il vino piace ai vampiri?” aveva chiesto Hermione).
Piton e Lorenzo entrarono dopo qualche minuto. A quanto sembrava, anche il vampiro aveva avuto la loro idea, e aveva in mano una scatola che sembrava provenire da una pasticceria. Dietro di lui entrò una ragazza, alta e con i capelli lunghi castani, dai profondi occhi marroni. Era molto bella, e assomigliava molto a Lorenzo. Chiaramente era sua sorella, e si presentò con il nome di Elena, sfoderando un gran sorriso.
Come Hary aveva previsto, Hermione si diresse rapida verso Piton, fermandosi a poca distanza da lui, e guardandolo dritto negli occhi. “È un piacere vedere che è sopravvissuto, signore”, disse la ragazza, parlando con voce ferma.
Piton la osservò in silenzio per qualche secondo, e poi annuì. “Grazie, signorina Granger”.Hermione annuì di nuovo, e poi si diresse verso il tavolo, presentandosi a Lorenzo ed Elena.
“Abbiamo preso del cibo da asporto,” spiegò Hermione. “Non sapevamo se potete o volete mangiare…”
“Oh, grazie del pensiero,” disse Elena. “Sì, prenderò qualcosa”.
A quel punto, Lorenzo si rivolse a Piton con un sorriso canzonatorio. “E tu che fai, Severus? Mangi?”
Harry non poté non notare lo sguardo penetrante che Piton rivolse al vampiro. Era lo stesso sguardo che a volte rivolgeva agli studenti prima di rimproverarli. “Sì, grazie. Non ho ancora cenato,” rispose l’ex professore.
Harry pensò che si trattasse di uno strano scambio. Ma presto la conversazione si fece animata, e lui si concentrò sulle domande che i suoi amici stavano rivolgendo ai due vampiri.
“Sì, possiamo mangiare cibo classico,” stava dicendo Elena a Hermione. “Ma il nostro nutrimento principale deve essere sangue. Anche animale va bene”.
“Come si diventa vampire?” chiese ancora Hermione.
“Beh, non è tanto semplice,” rispose Lorenzo. “È necessario morire dopo aver bevuto sangue di vampiro. Se si muore con del sangue di vampiro in corpo, allora ci si risveglia vampiri”.
“E voi come lo siete diventati?” chiese Ron.
I due vampiri si guardarono brevemente. “Ron! Forse è una domanda troppo personale, non credi?” intervene Hermione.
“Non c’è problema, “ rispose Lorenzo. “Sono diventato vampiro nel 1500. Ero in viaggio d’affari e ho conosciuto una ragazza. Mi sono innamorato, e ho perso la testa. Lei era una vampira, e mi sono lasciato convincere a… diventare come lei, per poter passare insieme l’eternità. Ovviamente non abbiamo passato insieme neanche un anno”.
“E quindi tu ti…” comment Ron.
“Sì. Ho bevuto il suo sangue e poi mi sono ucciso”, terminò il racconto Lorenzo, con il sorriso beffardo che Harry aveva ormai imparato a conoscere.
“Oh”.
“Per me invece è stato un incidente,” iniziò Elena. “Sono rimasta gravemente ferita, e mio fratello, che era già un vampiro, ha cercato di salvarmi facendomi bere il suo sangue. Dovete sapere che il sangue di vampiro può essere usato per curare gli umani feriti. Nel mio caso però era troppo tardi, e sono morta con il suo sangue nel mio corpo. Come abbiamo detto prima, questo è il modo in cui inizia la trasformazione”.
“Avete dei poteri?” chiese Hermione.
“Non esattamente,” rispose Elena. “Dopo la trasformazione diventiamo simili agli altri predatori, e quindi sviluppiamo al massimo i nostri sensi. L’olfatto, l’udito e la vista sono molto più sviluppati. Come potrebbero essere quelli di un animale selvatico”.
“E possiamo modificare la memoria dei non vampiri”, continuò Lorenzo.
“Cioè?” chiese Ron.
“Possiamo impiantare una breve memoria, sostituendola con un’altra. Per esempio, adesso potrei guardarti negli occhi e convincerti a pensare che stasera sei arrivato qui due ora fa e hai catalogato i libri con Harry invece di fare quello che hai fatto fino a ora. Possiamo modificare solo piccolo ricordi, ma è utile nel caso in cui ualcuno scopra la nostra identità”.
“E c’è un modo per evitarlo?”
“Verbena,” rispose Piton, intervenendo per la prima volta. “La verbena rende immune da questo tipo di cose. È velenosa per i vampiri. Assumerne un po’ ogni giorno impedisce che la memoria possa essere modificata, o che i vampiri possano bere il proprio sangue”.
Elena annuì. “Tutti devono cominciare ad assumerla. È un modo molto efficace per proteggersi”.
“E quella cosa del sole? È vera?” chiese ancora Ron. Lorenzo rispose con un sogghigno. “Se per ‘quella cosa’ intendi che non possiamo esporci ai raggi solari, sì, è vera. I vampiri possono uscire solo la notte, per evitare di bruciarsi”.
“Ma… oggi sei uscito dal pub di giorno”, commentò Harry.
“Grazie a questo,” Lorenzo alzò la mano destra, mostrando un anello argentato all’anulare. Elena fece lo stesso: anche lei aveva lo stesso anello. “Si tratta di una magia molto potente. La nostra famiglia a Firenze era ricca e potente, e fra le proprie conoscenze aveva una strega. Una strega molto esperta, che ha potuto realizzare per noi questi anelli. Se li portiamo, possiamo camminare alla luce del sole. Altrimenti, no. Questo sicuramente è un vantaggio che abbiamo sopra gli altri vampiri: una magia di questo tipo è molto rara, e non pensiamo che siano molti ad avere questo tipo di anelli”.
“Aspettate un attimo!” esclamò Ron. Tutti si voltarono a guardarlo. “Mio fratello l’altro giorno mi ha detto una cosa. Nel negozio è venuto un mago a chiedere se fosse possibile realizzare qualcosa per permettere a un suo amico vampiro di camminare fuori di giorno, anche solo per un po’. Era un regalo che voleva fargli per il suo compleanno, ha detto”.
Piton, Lorenzo ed Elena si guardarono, allarmati. “Che tipo di negozio ha tuo fratello?” chiese Elena.
“Un negozio di scherzi,” rispose Ron. “Lui e… l’altro mio fratello hanno creato molti degli scherzi che vendiamo. Ma si tratta soprattutto di cose da ragazzi, come… non so… caramelle che causano un’emorragia dal naso per saltare la lezione, cose così”.
“Sì, me le ricordo quelle dannate cose,” commentò Piton, guardando in cagnesco Ron.
“Ma non abbiamo mai fatto niente come quello che ci ha chiesto questa persona. Per questo a George è sembrata una richiesta strana”.
“Quindi non vendete qualcosa di questo tipo?” chiese Elena.
“No, assolutamente no. Mio fratello ha detto al cliente che ci avrebbe lavorato sopra per vedere di riuscire a creare qualcosa del genere, ma poi non credo che l’abbia fatto”.
“Dobbiamo parlare con lui,” intervenne Lorenzo, alzandosi dalla sedia. “Dov’è tuo fratello, adesso?”
“A casa sua, credo”.
“Chiamalo,” disse Harry. “C’è ancora della metropolvere vicina al camino”.


NOTA: Visto che l mia fantasia è molto limitata, ho preso le descrizioni degli anelli magici e di come si diventa vampiri dalla saga "I diari del vampiro", della scrittrice Lisa J. Smith. L'autrice accetta che si scrivano fanfiction sulle sue opere.

EDIT: ho corretto degli errori di battitura

Edited by Starliam - 19/11/2017, 19:29
 
Top
view post Posted on 22/11/2016, 00:41
Avatar

Fondi-calderoni

Group:
Alan Rickman Fan
Posts:
470

Status:


Ciao!

Inizio interessante: aspetto di sapere come si evolve ...ed anche qualcosa di più su quello che è successo a Severus alla Stamberga... e da chi è stato aiutato.

Si intuisce bene che Piton va a Spinner's End con l'intenzione di incontrare esattamente Harry e che quindi non sia né stupito, né arrabbiato per l'intrusione.

Sulla casa-museo anch'io la vedo dura che possa funzionare come ..."progetto culturale" ^_^ ! troppo poco accessibile all'utenza!!
Però confesso che, in tutto il caos e il dolore della battaglia di Hogwarts, un pezzettino del mio cervellino malato ha indugiato un poco a preoccuparsi per... la libreria personale di Piton! Davvero!!
E mi sono anche immaginata che Hermione, come motore + Harry, come catalizzatore (e forse anche Minerva come facilitatrice), ci avrebbero messo mano per conservarla e magari creare un fondo Piton nella biblioteca della scuola...

(comunque ho qualche dubbio sulle capacità archivistiche e di biblioteconomia di Harry!)
 
Top
view post Posted on 22/11/2016, 11:21
Avatar

Pozionista sofisticato

Group:
Administrator
Posts:
14,444

Status:


Sono sempre più curiosa.
Poichè dai per scontate molte cose, immagino che ce ne parlerai dopo.
Lorenzo compare quasi dal nulla e quindi lasci supporre al lettore che ci sia stato un incontro di Harry con lui, infatti Harry chiama gli amici per avvisarli.
Un'idea sinceramente originale e un po' venata di giallo.
Intuisco qualcosa di oscuro dietro questi due bravi ragazzi :P
Avrei preferito più spiegazioni e il racconto di come Piton presenta il vampiro ad Harry, ma suppongo che ci sia una buona ragione per tenere tutto in sospeso.
E adesso aspetto!
 
Top
view post Posted on 22/11/2016, 13:15

Buca-calderoni

Group:
Moderator
Posts:
960

Status:


Chiara, ho sbagliato! C'è un'altra parte del secondo capitolo che non ho copiato e incollato! Infatti è proprio con l'incontro di Harry e Lorenzo. Modifico il messaggio e lo metto ora! Quindi torna a leggere :D
 
Top
view post Posted on 22/11/2016, 17:29
Avatar

Pozionista sofisticato

Group:
Administrator
Posts:
14,444

Status:


CITAZIONE (Stella82 @ 22/11/2016, 13:15) 
Chiara, ho sbagliato! C'è un'altra parte del secondo capitolo che non ho copiato e incollato! Infatti è proprio con l'incontro di Harry e Lorenzo. Modifico il messaggio e lo metto ora! Quindi torna a leggere :D

Vado :lol: :lol: :lol:
 
Top
view post Posted on 22/11/2016, 17:40
Avatar

Pozionista sofisticato

Group:
Administrator
Posts:
14,444

Status:


CITAZIONE (chiara53 @ 22/11/2016, 11:21) 
Sono sempre più curiosa.
Poichè dai per scontate molte cose, immagino che ce ne parlerai dopo.
Lorenzo compare quasi dal nulla e quindi lasci supporre al lettore che ci sia stato un incontro di Harry con lui, infatti Harry chiama gli amici per avvisarli.
Un'idea sinceramente originale e un po' venata di giallo.
Intuisco qualcosa di oscuro dietro questi due bravi ragazzi :P
Avrei preferito più spiegazioni e il racconto di come Piton presenta il vampiro ad Harry, ma suppongo che ci sia una buona ragione per tenere tutto in sospeso.
E adesso aspetto!

Ribadisco quanto già detto e aggiungo che adesso è tutto molto più chiaro. :lol: :lol:
Certo non dimenticare più un pezzo di capitolo!
Molto buona la trama, ottima l'idea e la rivolta contro Voldemort ci sta alla grande!
Ti seguo da vicino, o Stella lontana :wub:
 
Top
view post Posted on 23/11/2016, 07:22
Avatar

Buca-calderoni

Group:
Professore
Posts:
1,314
Location:
seconda stella a destra

Status:


Stella, ho letto il capitolo, molto in fretta come al solito.
Ho un orribile sensazione. Per non rovinare la cosa agli altri lettori, la metto sotto spoiler (che tanto i più curiosi se la leggeranno lo stesso, lo so già. Scusami).
Non dirmi che Piton è sopravvissuto perchè ha bevuto il sangue di Lorenzo e quindi adesso è un vampiro!


Capitolo interessante, ricco di informazioni, tranne un paio molto importanti che suppongo arriveranno prima o poi. Vedo che ti sei documentata bene, ma perchè dire che hai poca fantasia? A me non sembra ;)
I personaggi canon sono scritti bene, ma hai dato molto spazio ai nuovi arrivati, che portano con loro un'aura dark molto inquietante. Siamo passati da Dissennatori a gente altrettanto feroce. Non male l'idea che ci fosse un gruppo che voleva far fuori Voldemort. Ho sempre pensato che i suoi seguaci fossero o pazzi o troppo intimoriti per ribellarsi, perchè indubbiamente Voldemort era un folle criminale da cui nessuno poteva sentirsi al sicuro. Purtroppo JKR ne ha fatto un cattivo da operetta, ma queste sono considerazioni personali.

Infine, volevo avvisarti che ci sono vari errorucci di battitura. Se ti interessa, te li indico. E adesso il mio tempo è finito. Ciao, aspetto nuove uscite.
 
Top
190 replies since 20/11/2016, 21:14   2908 views
  Share